RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Vediamo positivamente i provvedimenti discussi dalla Giunta comunale, ma non sono che un piccolo passo e dovrebbero integrarsi con una seria e sistematica politica per una mobilità nuova. L’aumento dei costi del permesso per entrare nella Ztl potrebbe essere il preludio a quel road pricing modello AreaC milanese che proponiamo con la nostra petizione, ma si devono anche aumentare estensione oraria e spaziale della Ztl”. E’ questa la posizione espressa dal vasto gruppo di associazioni torinesi che nelle scorse settimane ha lanciato la campagna #CambiamoAria! chiedendo alla Giunta Appendino di adottare misure antismog più coraggiose.“Per quanto riguarda l’aumento dell’abbonamento alla sosta dei residenti -aggiungono le associazioni- ribadiamo che come principio è giusto che anche i residenti paghino un contributo per la sosta, perché lo spazio pubblico non è illimitato. Dovrebbe essere il più possibile proporzionale ai consumi, alla potenza, al reddito e al numero di auto in famiglia. Occorre agire però anche sull’aumento dell’estensione e delle tariffe delle strisce blu: un’altra forma di road pricing per raccogliere risorse da destinare al trasporto pubblico, il cui miglioramento, così come quello delle rete ciclabile, è cruciale per cambiare mobilità. Nel centro storico e in altri punti della città occorre anche liberare spazio pubblico dall’occupazione delle auto, tanto più che i parcheggi sotterranei -che pure abbiamo contrastato- sono spesso mezzi vuoti. Meno parcheggi, più spazi liberi per pedoni, bici, arte e relax!”. La campagna #CambiamoAria! promossa da Legambiente Molecola, Bike Pride, Officine Corsare, Movimento per la Decrescita Felice, Alter.Polis, Studenti Indipendenti, mira aspingere l’Amministrazione Appendino ad adottare provvedimenti strutturali coraggiosi nel campo della mobilità: tra le proposte avanzate dalle associazioni la creazione di una Congestion Charge Zone su un’area estesa del centro urbano che porti, come avvenuto a Milano con l’AreaC, ad un abbattimento significativo del traffico veicolare privato e, grazie alle risorse così reperite, al potenziamento del trasporto pubblico, della mobilità ciclistica e pedonale, oltre che interventi diffusi di moderazione del traffico.
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