Febbraio 2017- Pagina 40

Match d’Improvvisazione Teatrale, anno quinto

Per il quinto anno consecutivo Teatrosequenza sceglie la suggestiva cornice del Teatro Le Serre (Via T. Lanza, 31, Grugliasco, 327.7423350, cirkovertigo.com) per il Torneo professionisti del Match d’Improvvisazione Teatrale 2017 all’interno della Stagione Eccentrika 2017 curata da Cirko Vertigo. Dopo le date sold out della scorsa stagione, il noto format di improvvisazione teatrale, che vede sfidarsi in scena attori suddivisi in squadre per contendersi il favore del pubblico, da sabato 4 febbraio torna con un calendario di cinque date fissate nei mesi di febbraio, marzo e aprile.  Grande ritorno: Marco Maccarini nelle vesti di conduttore dello spettacolo.

vertigo

Il noto VJ non ha mai abbandonato il mondo dell’improvvisazione teatrale e con la sua energia accompagna il pubblico attraverso le fasi dello spettacolo, lo coinvolge dall’inno solenne di inizio spettacolo fino all’ultimo inchino dei saluti. In questa nuova edizione ogni serata avrà un TEMA che farà da filo conduttore per tutte le improvvisazioni degli attori. Si partirà con il match musicale per poi passare a serate ad ispirazione cinematografica o teatrale. L’immancabile sfida tra uomini e donne arriva a metà della rassegna che si concluderà con un Gran Finale il primo aprile…non si garantisce l’assenza di “pesci”! Gli spettacoli si tengono al Teatro Le Serre di Grugliasco (Via Tiziano Lanza, 31) e sono inseriti nella stagione Eccentrika 2017 curata da Cirko Vertigo. Informazioni e prenotazioni 327.7423350 oppure 011.0714488 e all’indirizzo email biglietteria@cirkovertigo.com. Il costo dell’ingresso è di 13 euro (ridotto 11 euro). I posti prenotati devono essere ritirati entro 30 minuti dall’inizio dello spettacolo. Successivamente, in caso di grande affluenza, saranno rimessi in vendita. E’ vivamente consigliata la prenotazione. Prevendite on line su Vivaticket.it. Info e prenotazioni www.cirkovertigo.com.

Dopo il funerale di Franco, Nosiglia: “Il matrimonio è una cosa, le unioni civili un’altra”.

papa reale2L’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, è intervenuto  su vocedeltempo.it, sito del settimanale diocesano, dopo le parole sulle tematiche dei gay pronunciate da don Gian Luca Carrega, il delegato per la Pastorale delle persone omosessuali che nei giorni scorsi ha celebrato il funerale di Franco, che con Gianni è stato il primo a unirsi civilmente a Torino. Don Carrega aveva detto che la Chiesa dovrebbe scusarsi con una coppia gay come la loro anzi, dovrebbe ringraziarla: “Poichè la vostra ostinazione ha permesso di pensare a una Chiesa in grado di non lasciare indietro nessuno”

Spiega l’arcivescovo:  “Don Carrega non ha detto quanto i giornali hanno polemicamente riportato, frasi di condanna della Chiesa, di necessità che chieda scusa”. Anche se non pochi bene informati giurerebbero che all’arcivescovo non siano andate giù le parole del sacerdote, su una presunta disattenzione del mondo cattoliche sui temi dell’omosessualità. Il sito della Diocesi riporta quanto apparso sul giornale della Curia. Ecco il testo integrale. Ai lettori le conclusioni.

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duomo fioriMolte lettere sono giunte alla Redazione del settimanale diocesano «La Voce E il Tempo» e all’Arcivescovo mons. Nosiglia sul tema delle persone omosessuali nella comunità cristiana, sollevato la scorsa settimana dai quotidiani torinesi. Il giornale ne ha pubblicata una, che chiede chiarimenti sul pensiero della Chiesa. La risposta dell’Arcivescovo intende rivolgersi a tutti coloro che hanno fatto pervenire messaggi.

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La lettera al giornale:
Caro Vescovo Cesare, ho notato la grande enfasi che i quotidiani torinesi di domenica scorsa hanno dedicato ai funerali di un anziano, nella parrocchia di Santa Rita. Se ho ben capito la «notizia» consisteva nel fatto che il defunto è stato uno dei primi omosessuali ad essere ammesso nel registro delle «unioni civili», nei mesi scorsi. Invece titoli e articoli si sono dedicati a commentare le «scuse» che la Chiesa dovrebbe fare a queste persone, per la discriminazione e l’emarginazione cui le ha condannate in questi anni (si parla, negli articoli, di scuse, ma forse il sacerdote che ha celebrato ha solo detto che li si dovrebbe «ringraziare»). So bene che la nostra epoca è segnata dal clamore delle «minoranze», e che il principale «diritto» che ciascuna di esse rivendica è quello (legittimo) di essere ascoltati e riconosciuti. Ma non posso togliermi di dosso l’impressione che – siano i giornalisti, i loro padroni editori o le minoranze stesse – ormai la cronaca sia diventata un inseguirsi di rivendicazioni, in cui tutti esigono scuse da unionr civile 2qualcun altro o da tutti gli altri (e prima di tutto dalla Chiesa, naturalmente!). Ho il massimo rispetto del dolore per la morte di una persona cara: ma quanti sono i padri e le madri di famiglia, i nonni che muoiono ogni giorno, dopo esistenze condotte nel silenzio e nella dignità? Quante sono le persone che passano la vita a cercare di amarsi e rispettarsi, senza sentire il bisogno di fi nire sui giornali? E ancora: i processi si celebrano nei tribunali, e i peccati si assolvono in Chiesa – non in tv o sui social. O forse anche qui le regole sono cambiate e non me ne sono accorta?

Antonella CORRADI

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sindone nosigliaLa risposta dell’arcivescovo:
Cara Signora Antonella, le regole non sono cambiate. Ma comprendo in pieno le ragioni del suo disagio, che è di tanti e non solo fra i fedeli. Il matrimonio rimane un sacramento; i funerali continuano ad essere momenti in cui la comunità cristiana si riunisce per pregare, celebrare la fede nel Signore morto e risorto, e non per fare comizi (né, tanto meno, per dare occasione che i comizi li faccia qualcun altro). Viviamo immersi in una strumentalizzazione mediatica che ci sta sempre più stretta perché, invece di aiutarci a ragionare, mette in un solo calderone emozioni e sentimenti, norme di legge e vita di fede. E che ci serve ogni giorno sempre lo stesso piatto: una polemica in salsa rosa piccante, in cui rischia di esserci di tutto meno che la corretta informazione sui fatti avvenuti e le parole pronunciate.

Lei ha ragione nel sottolineare che don Gian Luca Carrega – come si evince dalla sua Omelia – non ha detto quanto i giornali polemicamente hanno riportato, frasi di condanna della Chiesa, di necessità che chieda scusa o contro questo o quel rappresentante della gerarchia. Ha espresso invece gratitudine ai cristiani presenti, anche omossessuali, per il loro desiderio di vivere la fede nella Chiesa.

Nel nostro tempo la Chiesa sta compiendo grandi sforzi per individuare e perseguire cammini di ascolto, accoglienza, discernimento e accompagnamento spirituale, con le persone omosessuali che nosiglia lanzo 2desiderano approfondire la loro situazione alla luce della fede. Queste esperienze, pur con tutte le fatiche e contraddizioni, sono in atto da tempo anche nella nostra diocesi di Torino, e il magistero di papa Francesco ha indubbiamente dato una forte spinta affinché le comunità cristiane prendano seriamente in carico anche questo tema. È tuttavia doveroso che il dialogo e l’incontro si svolgano nella verità del confronto con la Parola di Dio e con il Magistero della Chiesa.

Il recente Sinodo dei vescovi e la Lettera apostolica «Amoris Laetitia» del Papa hanno ribadito che non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia composta di uomo e donna e dei loro fi gli, centro e motore della società.

L‘«Amoris Laetitia» afferma anche che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e in particolare ogni forma di aggressione e violenza. Per cui occorre un sereno accompagnamento affinché coloro che manifestano la tendenza omossessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita. Entrambe le vie sono quelle che la Chiesa di Torino intende percorrere. Personalmente credo che queste due vie complementari realizzino il motto del mio episcopato: la Carità gode nello stare insieme alla verità; e la verità gode nello stare insieme alla Carità.

Per questo a coloro che hanno manifestato la loro giusta riprovazione e rincrescimento circa quanto i giornali hanno riferito del funerale di sabato scorso, dico: la Chiesa di Torino continuerà a sostenere in ogni modo l’istituto del matrimonio e ad annunciare il vangelo della famiglia secondo quanto la Parola di Dio e il Magistero ci indicano, in continuità con la tradizione bimillenaria della Chiesa.

duomoA coloro che invece si sono rallegrati della apertura della Chiesa verso le persone omossessuali dico: la Chiesa di Torino continuerà a promuovere con saggezza ed equilibrio i suoi percorsi di accoglienza e di accompagnamento per le persone omossessuali che lo desiderano, ma anche per ogni altra persona che vive situazioni particolari di vita coniugale come sono i separati, conviventi, divorziati e divorziati risposati e tante famiglie e singoli che subiscono condizioni di povertà o ingiuste disuguaglianze sul piano sociale, per non escludere nessuno e sostenere tutti sulla via del Vangelo, all’incontro con il Signore, e sperimentare la tenerezza materna della Chiesa, a cui ci ha invitato con forza papa Francesco nella sua visita tra noi.

Mons. Cesare NOSIGLIA
Arcivescovo di Torino

Piemonte Visual Contest, alla scoperta del Secolo Breve

visual contestIl Novecento in Piemonte e il suo impatto sul nuovo Millennio sono i temi al centro della quarta edizione del Piemonte Visual Contest. Come sempre, per raccontare le diverse sfaccettature (storiche, politiche, economiche, sociali, culturali) del Secolo Breve nel nostro territorio saranno coinvolte le comunità di creativi, storyteller, mappatori, sviluppatori, data scientist e designer. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 maggio.

Nelle prime tre edizioni, #piemonteviz ha sperimentato modalità innovative del racconto del territorio, esplorando le possibilità che arrivano dalle esperienze collaborative all’interno delle comunità legate agli open data, alle mappe open, al design e alla data visualization. In questi anni ha aggregato reti di innovatori che l’hanno reso un’esperienza di rilievo nazionale, un’iniziativa pionieristica che unisce tecnologie, storytelling, nuove piemonte mappa2forme di cultura digitale. Oggi il Piemonte è una regione in profondo cambiamento. Da territorio fortemente improntato all’industria e alla produzione, negli ultimi decenni sta accogliendo la sfida del cambiamento in ambito urbanistico, architettonico e paesaggistico fino a quello sociale, economico e culturale. Non a caso, la terza edizione del contest ha voluto indagare proprio queste trasformazioni, che affondano le radici nelle vicende del secolo scorso. E il secolo scorso resta al centro anche della quarta edizione edizione del contest, che prende il via lunedì 30 gennaio 2017 e si chiude il 15 maggio 2017.Piemonte Visual Contest – edizione 2017 si propone di indagare ad ampio spettro le vicende storiche, politiche, economiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato il Novecento in Piemonte e il loro impatto sul nuovo Millennio. Il racconto dovrà svilupparsi utilizzando e integrando Data Visualization, Mappe Digitali, Storytelling e Data Journalism. Tutte le informazioni e il regolamento per la partecipazione sul sito ufficiale www.piemontevisualcontest.eu

Arriva il Carnevale!

carnevale torinoDa sabato 4 Febbraio a domenica 5 Marzo 2017 torna il Carnevale Torinese. Anche quest’anno una serie di appuntamenti allieteranno grandi e piccini. Il “CARLEVÈ ED TURIN” è patrocinato e sostenuto dalla Città di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte, con l’organizzazione dell’AGIS ANESV, il coordinamento e la collaborazione della Pro Loco Torino e del Comitato Manifestazioni TorinesiCentro delle manifestazioni è il grande Luna Park alla Pellerina che ospita oltre 130 attrazioni dove ogni anno sono protagoniste giostre ad alta tecnologia che, insieme alle giostre più tradizionali, offrono qualità e divertimento. Parte integrante del Carlevè ed Turin è la tradizionale “Fiera dei Vini” con i migliori stand enogastronomici.

carnevale majorettes

Come sempre ci sarà la sfilata dei carri allegorici che, insieme alle altre manifestazioni in programma, attrae sempre un grande pubblico a conferma di quanto i torinesi siano particolarmente legati alle tradizioni carnevalesche. Per l’assessore allo sport, Roberto Finardi il carnevale di Torino è “un classico carnevaletorinese e come sempre ci aspettiamo una grande affluenza di pubblico. Sarebbe bello per il prossimo anno trovare qualche spunto nuovo all’interno della tradizione“. Un’idea, lanciata dal presidente Anesv Massimo Piccaluga e sulla quale l’assessore è disponibile a ragionare, quella di riportare qualche momento del carnevale nella sua sede storica, piazza Vittorio, lasciando comunque il luna park alla Pellerina. Altra proposta sulla quale l’assessore ha mostrato disponibilità quella della Pro Loco Torino di trovare uno spazio in città, magari un capannone, in cui ritrovarsi per realizzare i carri allegorici. Anche quest’anno – ricorda Il Presidente Nazionale dell’ANESV Servizi Massimo Piccaluga il Comune di Torino e in particolare Roberto Finardi,  Assessore allo Sport e Tempo Libero si è prodigato affinché restassero immutate le iniziative folkloristiche legate al Carnevale che hanno visto la partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini”. Per agevolare le famiglie nel festeggiare il carnevale tutti i martedì le giostre saranno disponibili al prezzo di 1 o 2 euro.

 

 

PROGRAMMA:

SABATO 4 FEBBRAIO

Sfilata di apertura del Carnevale Torinese con bande e majorettes. Partenza da piazza Castello ore 14.30, via Garibaldi, piazza Statuto, via San Donato, corso Appio Claudio, arrivo alla Pellerina.

 

DOMENICA 12 FEBBRAIO

Parco della Pellerina: dalle 14.30 Grande sfilata dei carri allegorici e maschere folkloristiche lungo il controviale di corso Regina Margherita, lato Pellerina, poi lungo il controviale di corso Lecce, corso Appio Claudio all’angolo con corso Bernardino Telesio il Parco della Pellerina con la partecipazione di carri allegorici e poi gruppi storici, bande musicali, majorettes, maschere ufficiali di diversi Comuni e gruppi folkloristici appiedati con l’immancabile partecipazione di Gianduja e Giacometta, le maschere ufficiali del Carnevale Torinese.

 

DOMENICA 19 FEBBRAIO

12° Bike Carnival, passeggiata cicloturistica in maschera riservata ai ragazzi.              Dalle ore 13.00 ritrovo in piazza Castello con partenza alle ore 15.00 e arrivo alla Pellerina fianco Fiera dei Vini.

L’iscrizione, gratuita ma obbligatoria, si può fare sul sito (fino a venerdì 17 febbraio) www.carnevaletorinese.it oppure telefonando ai numeri: 011.5613059 – 347.4054810.

DOMENICA 26 FEBBRAIO

Carnival Street Parade – Sfilata di Bande e Personaggi in Maschera.

Partenza da Piazza Statuto ore 14.30, Via San Donato, Corso Appio Claudio, arrivo al grande Luna Park della Pellerina.

TESSERE INVITO ai bambini e studenti delle scuole materne, elementari e medie inferiori delle Circoscrizioni 4 e 5 della Città di Torino valide sabato 4 Febbraio, venerdì 10 e sabato 11 Febbraio.

Il Luna Park nei giorni feriali è aperto dalle 15 alle 19 e dalle 21 alle 24, nei festivi, invece, gli orari sono: 10.30-13; 14.30-24

INFO: www.carnevaletorinese.it e-mail : carnevaleditorino@email.it

 

Il Patacca Tour

patacca-tourIl PataccaTour è il nuovo concorso ideato da Raffaele Palma che il CAUS, Centro Arti Umoristiche e Satiriche, propone a tour operator, guide turistiche, pubblicitari, artisti, architetti,  fotografi o  semplici appassionati, che vogliano cimentarsi nella creazione di un percorso fotografico,TASSATIVAMANTE INEDITO, bizzarro ma credibile, capace di rivelare un aspetto ignoto della città di Torino  o una sua particolare storia. L’iniziativa  si rivolge anche agli studenti degli istituti a indirizzo turistico, artistico e edile. Imperativo superare temi fin troppo noti, come magia, mistero, occultismo, demonologia, triangoli magici, linee sincroniche ecc.: patacche che hanno già fatto il loro tempo! Il PataccaTour, deve essere quindi concepito quale divertito mix di fantasia e realtà, tracciando un percorso assolutamente inedito e stravagante, nei contenuti e nelle immagini. Tutto questo al fine di stimolare l’interesse di cittadini e turisti, per un territorio che ancora riserva grandi meraviglie da scoprire, anche attraverso l’ironia e il racconto che abbini narrazione e immagini. Il concorso non prevede alcuna quota di iscrizione, perciò è completamente gratuito, e non offre premi in danaro o oggetti di valore ai vincitori. Il termine di partecipazione e d’invio del materiale è fissato il 30 agosto 2017. I risultati saranno comunicati nel mese di ottobre dello stesso anno. Entro fine anno i tre Pataccatour vincenti  saranno inseriti nel sito CAUS, sezione Torino/Piemonte Tour, o Torino Itinera, indicandone i nomi e i cognomi degli autori. I vincitori, successivamente alla pubblicazione, con il supporto logistico del CAUS, potranno effettuare, volendo, il loro tour, con tanto di pubblico a seguito, nella zona di riferimento.

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Per eventuali spunti su come si potrebbe svillpuare il tour, si prega di visitare la pagina del Caus: Torino/ Piemonte tour e la sezione video allink

http://www.caus.it/torino-piemonte-tours.shtml

In allegato  il bando di concorso e il logo

Per informazioni: info@caus.it

Ricercatori precari, Grimaldi (SEL): il Governo riconosca i diritti di questi lavoratori

GRIMALDIIl Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha presentato in conferenza stampa un ordine del giorno, sottoscritto insieme ai consiglieri Andrea Appiano (primo firmatario) e Domenico Rossi, per aprire un’interlocuzione con l’Università sul piano per il reclutamento – che attualmente dovrebbe prevedere solo 80 ricercatori a tempo determinato di tipo A – e mandare un segnale al Governo per cambiare la condizione dei precari dell’università.Dopo la Legge 240/2010, che precarizzò e complicò drasticamente il percorso di avanzamento di carriera per ricercatori e docenti universitari, introducendo diverse tipologie di contratti di lavoro precario per i dottori di ricerca (l’assegno di ricerca, i contratti di ricerca a tempo determinato di tipo A e B), vi è stata un’ulteriore proliferazione di forme contrattuali a termine, più svantaggiose per i ricercatori ma meno onerose per gli atenei (la borsa di studio e la borsa di addestramento alla ricerca, la docenza a contratto, il contratto di prestazione occasionale, il contratto di prestazione d’opera, il contratto di collaborazione esterna).

campus universita 1La scarsità di nuove assunzioni, contestualmente al pensionamento di numerosi docenti a fine carriera, peggiorerà ulteriormente il rapporto studenti/docenti (tra i più sbilanciati d’Italia) con inevitabili ricadute negative sulla qualità della didattica e della ricerca. Eppure l’Università di Torinouniversità vive grazie alla collaborazione di molte centinaia di ricercatori e ricercatori precari, assegnisti di ricerca, borsisti e docenti a contratto i cui compensi sono spesso decisamente bassi.

“Ci ricordiamo bene la famigerata riforma Gelmini” – dichiara Grimaldi – “perché in quegli anni molti di noi erano lì, fra i precari che organizzarono la protesta, la ricerca in piazza, lo sciopero della didattica non retribuita, e fra gli studenti che con loro salirono sui tetti dell’Università. Come ben sappiamo, nessun Governo successivamente si è sognato di rivedere quella ‘riforma’ e invertire la rotta del disinvestimento nella ricerca e della precarizzazione degli atenei. Perciò non si tratta solo di rivolgersi all’Ateneo perché utilizzi le risorse disponibili per assumere quanti più ricercatori possibile: non è più campus universita 2rimandabile un investimento straordinario del Governo nella ricerca, che aumenti i fondi ordinari di enti e atenei e finanzi un piano consistente di immissioni in ruolo. E poi c’è il tema gravissimo della mancanza di qualsiasi ammortizzatore sociale per dottorandi, borsisti e assegnisti, che non accedono alla DIS-COLL. Peggio ancora: nel decreto “Milleproroghe” 2017 (DL 244/2016) non viene rinnovata neanche ai titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto. Nel corso del 2017, migliaia di ricercatori precari vedranno chiudersi ogni possibilità di proroga del contratto di assegno di ricerca e si ritroveranno senza alcun sostegno di disoccupazione dopo aver lavorato per anni e aver regolarmente versato i contributi all’INPS. Ben sappiamo che, mentre la Carta Europea dei Ricercatori – sottoscritta anche dall’Italia – riconosce dottorandi e assegnisti come professionisti ad alto livello di formazione, il Ministro Poletti non li considera nemmeno lavoratori. Non è un bell’incentivo a forme di sfruttamento all’interno delle università?”

 

Automotoretrò festeggia i suoi 35 anni

Tfiat manifestio grandeante celebrazioni ed iniziative accompagneranno le tre giornate per i 35 anni di AutoMotoRetro Quest’anno la rassegna festeggerà anticipando di una settimana il suo compleanno: la manifestazione motoristica apre, infatti, le porte auto moto re di Torino, per una tre giorni interamente dedicata al mondo dei motori.

La 35esima edizione è organizzata da Bea srl e GL events Italia, con la sponsorizzazione di BRC e Pakelo, punta a ripetere il successo dell’edizione 2016, che ha visto la partecipazione di oltre 65.000 visitatori, 300 piloti, più di 1.200 espositori e 14 case automobilistiche.

La rassegna prevede celebrazioni di importanti anniversari nello scorrere delle vicende motoristiche:

– 60 Anni della Fiat 500
– 60 anni della Jaguar XKSS
– 70 anni della Ferrari 166 Spyder Corsaautomotoretro
– 90 anni dell’Aston Martin International
– 70 anni della Lambretta

La manifestazione sarà accompagnata, per l’ottavo anno consecutivo, da Automoracing, rassegna dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni.  Gli appassionati delle due ruote potranno ammirare, negli oltre 16 stand a loro dedicati, i mezzi delle più famose case motociclistiche nazionali ed internazionali: Ducati, Aprilia, MV Agusta, Gilera, Moto Guzzi Team Taurus, presenti  alcuni piloti, BMW, Triumph (con il Registro Storico), Royal Enfield e Norton. I due saloni, che convivono in modo sinergico,  propongono un evento motoristico unico: dalle auto più esclusive e veloci, fino ai mezzi d’epoca più rappresentativi e  ai ricambi introvabili e alle motociclette che hanno fatto la storia.

  • Venerdì: 10.00 – 19.00;
  • Sabato e domenica: 09.00 – 19.00.

Per  info, www.automotoretro.it.

MORTE DONNA ANZIANA, LA PROCURA NOMINA CONSULENTE PER VERIFICARE LA FUNZIONALITA’ DEI VARCHI ELETTRONICI DELLA CASA DI RIPOSO

Accogliendo la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale della famiglia, il Pm di Asti venerdì 27 gennaio ha conferito l’incarico per gli accertamenti irripetibili

Sarà un noto consulente informatico forense a chiarire come una settantottenne non autosufficiente e affetta da una malattia degenerativa, pur portando al polso il braccialetto elettronico, si sia potuta tranquillamente allontanare dalla casa di riposo dov’era ricoverata, andando incontro a una morte terribile, di freddo e di anzia1stenti. Accogliendo in toto la richiesta di incidente probatorio presentata dal legale dei familiari della vittima, il Pubblico Ministero della Procura di Asti, dott.ssaFrancesca Dentis, titolare del procedimento per omicidio colposo a carico di ignoti per il decesso di Maria Teresa Silvestro, ha convenuto che fosse necessario accertare eventuali avarie dei varchi elettronici presso la residenza “Anni Azzurri” di Tonengo e del dispositivo tecnologico di cui era munita l’anziana: atti irripetibili, riguardando una situazione destinata per sua natura a modificarsi nel tempo. E così venerdì 27 gennaio il Pm ha conferito specifico incarico ad un proprio consulente tecnico con studio a Grugliasco, un esperto del settore avendo prestato la sua attività di consulenza in oltre 1.300 casi per le Procure di tutta Italia.  Si tratta senza dubbio di una decisione importante ai fini dell’accertamento delle cause di una tragedia che ha destato vasta eco in tutto il Piemonte un mese e mezzo fa: una decisione accolta con favore dai familiari della vittima, che risiedono in provincia di Torino, e da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui la famiglia, attraverso il consulente personale, dott. Giancarlo Bertolone, si è rivolta per fare luce sui fatti, e che sta fornendo tutto il suo supporto tecnico agendo in stretto contatto con il legale di fiducia della stessa. Maria Teresa Silvestro, 78 anni, torinese, malata di Alzheimer, pur avendo il braccialetto elettronico usato per controllare gli ospiti con questo tipo di gravi patologie, e pur essendo la struttura chiusa, poco dopo le 15 del 17 dicembre 2016 era riuscita a uscire senza che nessuno la notasse e la fermasse dalla casa di riposo Anni Azzurri di Tonengo, nell’Astigiano, di cui era ospite da più di un anno e mezzo, e con addosso solo un golfino e scarpe leggere. Non appena gli operatori si sono accorti che mancava, hanno cominciato a cercarla all’interno dei locali, ma invano: a quel punto, attorno alle 17 dello stesso giorno, è stato dato l’allarme alle autorità, è stata avvisata la figlia e sono scattate le ricerche, che hanno impegnato decine di volontari della Protezione Civile arrivati da tutto il Piemonte, oltre anzia3ai carabinieri e ai vigili del fuoco, e che peraltro sono state rese più difficili dalla fitta nebbia che avvolgeva la zona.  Purtroppo, dopo una giornata intera di battute a tappeto di tutto il territorio circostante, la vicenda si è conclusa in modo tragico, alle 16.45 di domenica 18 dicembre, con il ritrovamento da parte dei soccorritori del corpo dell’anziana e malata signora in un torrente, nella periferia del paese, a tre chilometri dalla casa di riposo. A essere fatale il freddo patito durante le tante ore trascorse all’addiaccio a vagare senza la capacità di sapersi orientare e di tornare indietro: è deceduta per arresto cardiocircolatorio e ipotermia. Appresa la notizia, la direttrice di Anni Azzurri, Mariangela Manzone, aveva subito annunciato l’istituzione di una commissione interna per ricostruire l’accaduto, avendo ammesso lei stessa che “ragioni e modalità con cui a signora si è allontanata sono ancora da chiarire, in quanto la struttura è chiusa e gli ospiti che ne hanno bisogno, come nel caso di Maria Teresa Silvestro, sono dotati di dispositivi tecnologici per segnalare il passaggio attraverso i varchi d’uscita”. E’ proprio quello su cui intende andare fino in fondo la Procura di Asti per verificare eventuali profili di responsabilità in capo alla struttura ed assumere, se saranno ravvisati, i conseguenti provvedimenti.

Coop Drive, fai la spesa online e la ritiri in auto

Il Presidente Nova Coop Dalle Rive: “Il futuro non è l’h24, ma innovare l’offerta”

 

Se è vero che il tempo è denaro, è altrettanto vero che rappresenta lo spazio della vita quotidiana nella sua totalità: casa, affetti, lavoro, momenti per se stessi e per gli altri. Nova Coop inaugura “Coop Drive”, il nuovo servizio che consente in qualunque momento di ordinare la spesa online e andare a ritirarla comodamente in automobile ad un apposito punto di ritiro, senza fatica e scegliendo l’orario più comodo.

COOPDRIVE

Il servizio è completamente gratuito e parte oggi presso l’Ipercoop di Beinasco (To). Per usufruirne basta collegarsi al sito “La Spesa che Non Pesa” (www.laspesachenonpesa.itda pc, cellulare o tablet. Dopo aver registrato le proprie credenziali, è possibile munirsi del carrello virtuale in cui caricare la spesa, con tutta la garanzia della qualità e convenienza dei punti vendita Nova Coop. Scegliere è semplice: il menu consente di cercare i prodotti selezionando le diverse categorie merceologiche o inserendo una parola chiave nel motore di ricerca. È possibile ordinare i prodotti anche in base al prezzo o alle promozioni attive al momento. In qualunque fase, prima di aver completato l’ordine, il sistema permette di modificare il proprio carrello.

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Una volta ultimata la spesa, basterà scegliere l’orario in cui andare a ritirarla (il servizio è garantito già dopo due ore ed è attivo dalle 8.30 alle 20.30, sette giorni su sette) oltre alla modalità di pagamento, che potrà essere effettuato subito online o al momento del ritiro.Il portale offre più di dieci mila tipologie di prodotti delle principali marche (comprese naturalmente tutte le linee Coop), che abbracciano la quasi totalità della gamma offerta in ipermercato. Dai prodotti alimentari confezionati, inclusi i Freschi e Freschissimi (ortofrutta, carni rosse e bianche, panetteria e pasticceria, ma anche latticini e surgelati), a tutto il necessario per la cura della persona e la pulizia della casa. In futuro il servizio si arricchirà anche della gastronomia preincartata e dei prodotti ittici freschi.

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«Quello di Beinasco è il primo Drive che inauguriamo e non a caso lo facciamo in uno dei punti vendita più importanti di tutta la rete Nova Coop – sottolinea Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop – Testeremo il gradimento da parte dei clienti con l’obiettivo di estendere il servizio su tutto il territorio piemontese. Entro l’anno attiveremo un secondo Drive in una zona semicentrale di Torino, che non sarà agganciato a un ipermercato esistente ma completamente autonomo, e lanceremo la consegna a domicilio. Parallelamente confermiamo tutti gli investimenti già annunciati su Torino e Vercelli e abbiamo in progetto almeno sei nuove aperture nei prossimi anni tra Torino, Ivrea, Giaveno e Asti. Il futuro però è nella capacità di integrare il negozio reale con un’offerta online presidiata di persona. L’epoca dei grandi ipermercati è finita e, nel rispetto dei nostri dipendenti, non crediamo che la soluzione sia introdurre aperture h24. Le parole chiave per noi sono “qualificare” e “innovare”, le politiche dell’offerta e il rapporto con il consumatore».

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la scelta dell’Ipercoop di Beinasco come sede del primo Coop Drive arriva da lontano. Uno dei centri commerciali più performanti della rete, un ipermercato  posto in un centro commerciale con oltre 4 milioni di visitatori annui e un presidio soci di oltre 65.000 soci. Un punto vendita da sempre strategico per la sua posizione, che raccoglie i quartieri più popolosi di Torino Sud e molti insediamenti industriali e di servizi, e che si trova alla confluenza di strade ad alto traffico, in particolare la Tangenziale Sud. «Siamo il 3° punto vendita di Nova Coop in termini di fatturato in Piemonte e il secondo a Torino, con oltre 1,5 milioni di scontrini all’anno – sottolinea Roberto Patrucco, direttore Ipercoop Beinasco – Al nuovo Drive abbiamo dedicato un team di lavoro composta da sette persone e abbiamo importanti aspettative su questo servizio, che siamo certi sarà molto utile per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti. Delegare a qualcun altro la propria spesa richiede fiducia e noi faremo in modo di meritarla sempre: “Fare la spesa come fosse la nostra” è il motto del team di Coop Drive». 

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«Ci sono molti nuovi stili di vita a cui rispondere e il servizio drive nasce in questa ottica  spiega Antonio Bongiovanni, dirigente Prodotto e New Business Nova Coop  – In Italia questo servizio è ancora agli albori, ma in Francia dove è stato lanciato più di 15 anni fa e dove oggi i drive sono più di 2400, ha un peso del 4% sul fatturato della grande distribuzione. Ad incidere di più sono i prodotti pesanti, che il ritiro in automobile rende molto meno faticoso acquistare».

 

Crai e Lions: «Con la spesa pensa ai bambini bisognosi»

supermercato 2L’appuntamento è per il 4 febbraio. Per tutto il giorno volontari Lions saranno presenti presso i punti vendita della catena Crai che hanno aderito all’iniziativa per raccogliere alimenti e prodotti per la prima infanzia donati dai clienti.

 

Riconoscibili dai loro giubbotti gialli, i volontari della più grande Associazione di servizio del mondo consegneranno ai clienti in ingresso un sacchetto con marchio Lions e un volantino con le indicazioni dei prodotti da acquistare per essere donati.
LIONSIl materiale raccolto sarà poi fornito alle varie sedi della Caritas, all’Associazione U.L.AO.P. Onlus e ad altri enti caritatevoli certificati e dichiarati in anticipo, in modo da garantire la tracciabilità del flusso di ridistribuzione alle famiglie bisognose.

 

«L’iniziativa – spiega Gabriella Gastaldi, Governatore del Distretto 108 Ia1, che comprende gran parte del Piemonte e la Valle d’Aosta – s’inserisce nell’ambito del service “Alleviare la fame”, che non solo figura tra i principali campi di azione dei Lions di tutto il mondo, ma rappresenta una delle quattro macro-aree di intervento delle celebrazioni del Centenario della nostra Associazione, che ricorre proprio quest’anno».

 

«In un momento come questo, in cui la crisi economica non dà tregua, la disoccupazione imperversa e lions zanpovertà e fame stanno mettendo in ginocchio tantissime famiglie, è di estrema importanza per noi Lions metterci a disposizione della comunità e aiutare le persone in difficoltà ad alleviare le loro sofferenze. Per questo motivo – precisa Gastaldi – nella giornata del 4 febbraio abbiamo organizzato in tutti i Comuni italiani iniziative di raccolta di alimenti e prodotti per l’infanzia da destinare a famiglie in stato di bisogno con bambini piccoli».
«”We serve”, “Noi serviamo”, è il nostro motto. Da 100 anni siamo al servizio della nostra comunità. In questo primo nostro secolo di vita abbiamo contribuito con dedizione allo sviluppo e al benessere di milioni di persone in tutto il mondo. E oggi più che mai c’è bisogno del nostro impegno», conclude il Governatore.