Oggi al Cinema

religione-film

Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

 

Agnus Dei – Drammatico. Regia di Anne Fontaine, con Lou de Laage, Agata Kulesza e Agata Buzek. Nella Polonia del 1945, Mathilde, giovane medico in servizio presso un ospedale da campo francese, riceve la visita di una suora con la richiesta di recarsi immediatamente al convento vicino. Appena giunta, la ragazza scopre il dramma di alcune monache: stanno per partorire, sono state violentate da soldati russi. Il racconto di una storia vera sotto lo sguardo e il sentimento dell’autrice di “”Gemma Bovery”. Durata 115 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Amore e inganni – Commedia. Regia di Whit Stillman, con Kate Beckinsale e Xavier Samuel. Tratto da”Lady Susan” di Jane Austen. La storia di una scaltra vedova che, nel desiderio di venire a amore-inganni-filmconoscenza di certi pettegolezzi che giorno dopo giorno prendono a circolare nell’alta società, si reca a Churchill, in una elegante tenuta proprietà della famiglia del marito. Soggiorno che sarà pure occasione per assicurarsi un buon nuovo consorte e un altrettanto buon partito che faccia la felicità della figlia. Ospiti della casa, tra gli altri invitati, saranno due gentiluomini forse adatti alle aspettative di milady. Durata 94 minuti. (Eliseo blu, Romano sala 3)

 

Animali fantastici e dove trovarli – Fantastico. Regia di David Yates, con Eddie Redmayne, Colin Farrell e Katherine Waterstone. Ovvero la scrittrice miliardaria J.K. Rowling prima della nascita di Harry Potter. E ancora, primo capitolo di una saga che ne prevede altri quattro. Il maghetto Newt Scamander sbarca a New York, siamo nel 1926, volendo contattare il Magico Congresso degli Stati Uniti, con una valigetta di piccoli proporzioni da cui fuoriescono creature inimmaginabili, capaci di dar vita ad una avventura decisamente straordinaria. Durata 133 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Chico, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Animali notturni – drammatico. Regia di Tom Ford, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Armie Hammer e Aaron Taylor-Johnson. Opera seconda dell’autore del perfetto “A single man”, Gran Premio della Giuria a Venezia. Susan, celebre gallerista di Los Angeles, riceve un giorno dall’ex consorte le bozze di un romanzo che lui, da sempre con ambizioni di scrittore, le ha dedicato. Nelle pagine è racchiusa la vicenda di un padre e marito che in vacanza in Texas con la famiglia si imbatte in un balordo e con un gruppo di amici suoi. Letteratura e vita si mescoleranno e l’esistenza di ognuno cambierà per sempre. Durata 117 minuti. (Ambrosio sala 3, Greenwich sala 3, Lux sala 2)

 

fantastic-filmCaptain Fantastic – Commedia drammatica. Regia di Matt Ross, con Viggo Mortensen. La famiglia Cash è composta da padre, madre e sei figli che hanno avuto un’educazione “libera”, tra le foreste del nord America, lontano da consumismi e conformismi imperanti in ogni altrove civilizzato. Radiata ogni tecnologia “non utile”, i rampolli si affidano allo sviluppo della mente e del corpo, ad una cultura che spazia liberamente dal classico al più futuribile, dalla costituzione americana ad un linguaggio estremamente ricco: se non si celebrerà il Natale insopportabilmente consumistico, si potrà sempre celebrare il compleanno di Noam Chomsky. Una sorta di ideale paradiso che una tragedia potrebbe definitivamente cambiare. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Massimo 1)

 

La cena di Natale – Commedia. Regia di Marco Ponti, con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti e Michele Placido. Capitolo secondo, dopo il successo di “Io che amo solo te”, con i personaggi creati da Luca Bianchini, sempre nella cornice innevata di Polignano a Mare. Tra i tanti fatti che arricchiranno anche questa puntata, una nuova gravidanza di Chiara, che unirà e dividerà la coppia, tra amori e gelosie. Durata 104 minuti. (The Space, Uci)

 

Il cittadino illustre – Commedia. Regia di Gastçn Duprat e Mariano Cohn, con Oscar Martinez. Daniel Mantovani è uno scrittore, vincitore del Nobel, in piena crisi creativa. Da Barcellona, dove da anni si è stabilito, accettando l’invito che i cittadini di Salas dove lui è nato e cresciuto gli hanno inviato, si reca in Argentina. L’accoglienza è entusiasmante, è anche l’occasione per rivedere il primo amore, tutto sembra trascorrere all’insegna della felicità: poi, poco a poco, prende piede il malumore come pure una strisciante violenza, rinfacciando tutti i cittadini di Sala i peccati giovanili, le aspre critiche che lo scrittore ha rivolto al proprio paese. Coppa Volpi veneziana al protagonista. Durata 118 minuti. (Classico)

 

gandi-genitori-filmCome diventare grandi nonostante i genitori – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno e Matthew Modine. L’arrivo in Liceo di una nuova preside che contro il parere di allievi e genitori decide di non partecipare al concorso scolastico nazionale per gruppi musicali, rincarando anzi l’attività quotidiana dei ragazzi. Ma alla fine saranno questi ad avere l’ultima parola. Durata 90 minuti. (Greenwich sala 3, Massaua, The Space, Uci)

 

E’ solo la fine del mondo – Drammatico. Regia di Xavier Dolan, con Marion Cotillard, Nathalie Baye, Gaspard Ulliel, Vincent Cassel e Lea Seydoux. Trasposizione cinematografica del testo (per molti versi autobiografico) di Jean-Luc Lagarce messo in scena da noi al Piccolo di Milano. Louis, autore teatrale di successo, fa il suo ritorno in famiglia per annunciare la sua morte imminente. La madre, il fratello violento, la cognata fragile e sottomessa, la sorella sono lì a riceverlo. Ma le atmosfere di nevrosi, di risentimenti, di insinuanti invidie, che il giovane aveva abbandonato anni prima, ritornano in tutto eguali. Gran Premio della Giuria a Cannes. Durata 95 minuti. (Eliseo Grande, Nazionale sala 1)    

 

sogni-filmFai bei sogni – Drammatico. Regia di Marco Bellocchio, con Valerio Mastandrea, Roberto Herlitzka, Piera Degli Esposti e Berenice Bejo. Dal bestseller di Massimo Gramellini, giornalista tra i più apprezzati in Italia, celebre per il suo “Buongiorno” lanciato dalla prima pagina della “Stampa”, volto televisivo del Circo Barnum firmato Fazio e oggi pure in autonomia (riempitiva causa rimpicciolimento spazi). Un romanzo che è la perdita della madre da parte di un bambino di soli nove anni, una perdita che ha condizionato la vita di un uomo oltre i quarant’anni. Durata 134 minuti. (Reposi)

 

La festa prima delle feste – Commedia. Regia di Josh Gordon e Will Speck, con Jennifer Aniston, T.J. Miller e Jason Bateman. Una capitalista dal cuore non troppo tenero che decide alla vigilia di Natale non soltanto di cancellare il party consueto ma soprattutto un vigoroso taglio del personale, un suo fratello che al contrario non sogna altro che brindare sotto il mantello rosso di Santa Claus con gli impiegati, un direttore che tenta di far tornare il sereno con un contratto da non sottovalutare: il lieto fine (natalizio) è d’obbligo. Durata 105 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Free State of Jones – Drammatico. Regia di Gary Ross, con Matthew McConaughey. Una storia vera, tratta tra l’altro dall’omonimo libro di Victoria E. Bynum, di quelle storie che di rado i libri di storia ti lasciano leggere. Infatti, visto al recente TFF, ci si trova abbastanza impreparati davanti a jones-filmquesto angolo di storia americana così poco frequentato. La storia di Newt Knight, uomo di luci e ombre qui ritratto con i colori illuminati del valore e dell’umanità, preso nell’ingranaggio sanguinoso della Guerra di Secessione, disertore per un ritorno nella sua contea di Jones, raccolse intorno a sé un gruppo di ribelli che raccoglieva uomini di colore, sino ad allora schiavi, e proprietari di piccole risorse, lontani dall’idea dello schiavismo. La lotta contro il feroce colonnello Lowry, l’asserragliarsi all’interno delle paludi che hanno il sapore della foresta di Sherwood, la resistenza con ogni mezzo, l’unione con una ex schiava. Temi suggestivi, facce scavate, eccellente confezione, protagonista teso sino allo spasimo, un obbligo a girar pagina rispetto alla Rossella di Via col vento, interesse e ricercata partecipazione: ma troppe volte il film non riesce a coinvolgere, scivola giù per i sentieri del melodramma o delle sdolcinature troppo colorate (non contando quelle pennellate in epoca moderna davvero fuori luogo), senza ridarci quelli ben più asciutti del dramma che tutti ci aspetteremmo. Durata 139 minuti. (Greenwich sala 1, Reposi, Uci)

 

Genius – Drammatico. Regia di Michael Grandage, con Colin Firth, Jude Law, Laura Linney e Nicole Kidman. Nella New York della fine degli anni Venti, l’incontro e l’amicizia tra lo scrittore Thomas genius-filmWolfe e l’editor Maxwell Perkins, che già aveva fiutato giusto tra le pagine di Scott Fitzgerald e di Hemingway grazie ad un talento non comune. Tanto lo scrittore è stravolto di esuberanza nel carattere e in una scrittura che si porta appresso numeri impensabili di pagine, quanto Max è di poche parole, amante della vita familiare, di calmi sguardi paterni, di aggiustamenti, di desiderio di sfrondare quel troppo scrivere. Wolfe morì appena trentottenne, e i rapporti tra i due alla fine s’incrinarono parecchio, accusato l’editor di aver stravolto con tutte le rigacce lanciate sul foglio quel che più di impetuosamente genuino c’era nello scrittore. Bello il soggetto, interessante per quanto scarnifica di quel rapporto, ma la passione è altra cosa, sia quella delle immagini e dei dialoghi sia quanto quella che lo spettatore vede crescere in sé. Il tutto scardinato da una sempre più incartapecorita Kidman, che non riesce più a costruire uno straccio di personaggio, anche soltanto per brevi tocchi. Durata 104 minuti. (Nazionale sala 2)

 

La stoffa dei sogni – Commedia. Regia di Gianfranco Cabiddu, con Sergio Rubini, Renato Carpentieri e Ennio Fantastichini. Ovvero Shakespeare all’Asinara, sulle tracce dell’”Arte della commedia” di Eduardo e della traduzione che il grande autore napoletano fece della “Tempesta”. Un naufragio sulle spiagge dell’isola, un gruppo di teatranti, quattro camorristi destinati al carcere, le due guardie che li accompagnano. I quattro si fingono attori, ma il direttore vuol vederci chiaro, chi davvero saprà recitare e chi no, e ordina di mettere in scena “La tempesta”. I personaggi di Prospero, di Miranda, di Calibano visti nella realtà di oggi. Durata 101 minuti. (Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse)

 

religione-filmNon c’è più religione – Commedia. Regia di Luca Miniero, con Alessandro Gassman, Claudio Bisio e Angela Finocchiaro. Ovvero non è più (infelicemente) tempo di presepi, quelli per intenderci cui papà e mamma ci hanno abituati parecchi anni fa. Oggi al posto del bue c’è il lama, la Madonna è buddista, il Bambino musulmano. Il mondo cambia, è già cambiato. Poi c’è il sindaco Bisio, l’italiano Gassman convertito per amore all’Islam, la monaca Finocchiaro attaccata come l’edera alle vecchie tradizioni. Il tutto su un’isoletta persa nel mare del sud Italia. Dal regista, premiatissimo al botteghino, di “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”. Riuscirà a ripetere, con i temi “difficili” di integrazione, amicizia, volemose bbbene?

 

Io, Daniel Blake – Drammatico. Regia di Ken Loach, con Dave Johnson, Hayley Squires, Natalie Ann Jamieson. Un carpentiere di Newcastle, ormai sessantenne, è costretto un giorno a chiedere un sussidio statale per una grave crisi cardiaca. Il medico gli ha proibito di lavorare e Daniel si ritrova a rivolgersi all’assistenza pubblica, ormai privatizzata, per un riconoscimento di invalidità. La macchina burocratica inglese lo costringerà a cercare lavoro, per aprirgli una lunga strada di umiliazioni e di ricorsi. Ancora un esempio del cinema politico e della rabbia di Loach, un “teorema” svolto dal regista con l’abituale metodica professionalità, la dimostrazione che c’è sempre l’occasione per trovare qualcosa nel mondo britannico, e non solo, che ti manda il sangue alla testa: ma questa volta Loach, forse per una sceneggiatura troppo “lineare” e “inevitabile”, non soddisfa come in tante altre prove del passato. Premiato a Cannes con la Palma d’oro. Durata 100 minuti. (Romano sala 3)

 

Masterminds – I geni della truffa – Commedia. Regia di Jared Hess, con Zach Galifianakis. Progetto inizialmente offerto a Jim Carrey, è il resoconto in chiave comica di una rapina, tra le strade degli States, che vede coinvolto David dalla vita monotona e desideroso di darle una spinta più che clamorosa, la sua collega Kelly per cui nutre una vera e propria cotta più un gruppo di (divertenti) balordi con cui dare l’assalto a 17 milioni di dollari. Durata 94 minuti. (Uci)

 

Mechanic: Resurrection – Azione. Regia di Dennis Gansel, con Jason Statham e Jessica Alba. Il regista tedesco dell “Onda” firma a Hollywood il sequel di “Professione assassino” e Statham riprende gli abiti di Arthur Bishop, infallibile nella propria missione di sicario, questa volta per eliminare gli uomini più pericolosi del mondo. Durata 98 minuti. (Uci)

 

Miss Peregrine – La casa dei bambini speciali – Fantasy. Regia di Tim Burton, con Eva Green, peregrineAsa Butterfield, Samuel Jackson, Rupert Everett, Judy Dench, Terence Stamp. Il giovane Jacob, alla morte del nonno, scopre che quelle storie che aveva sempre sentito raccontare, sono vere: esiste veramente in una piccola isola lontana, nel Galles, un gruppo di bambini orfani, dal talento speciale di cui forze malvagie vorrebbero impadronirsi, che vivono nella casa della misteriosa Miss Peregrine. Jacob farà di tutto per proteggere quei bambini e sottrarli ai loro nemici. Tratto dal romanzo omonimo di Ransom Riggs, ancora l’universo fantastici del regista di “Edward mani di forbici”, “Big Fish” e Alice in Wonderland”. Durata 127 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

La ragazza del treno – Thriller. Regia di Tate Taylor, con Emily Blunt, Justin Theroux, Haley Bennett e Rebecca Ferguson. Ricavato dal bestseller di Paula Hawkins, mutato il panorama di periferia essendoci trasportati da Londra a New York, come chi ha letto l’avvincente romanzo ben sa (con la propria diversa triplice visuale femminile, con la sua bella dose di andirivieni temporali che ingarbugliano all’inizio ma che poi spianano una felice – per il lettore – strada alla conclusione) è la storia di Rachel, divorziata e alcolista, che ogni mattina, nella finzione di continuare ad avere un lavoro, passa con il treno dinanzi ad una casa in cui vive una coppia, da lei subito idealizzata. Poi c’è Anna, per cui Rachel è stata lasciata, che ora vive con Tom, l’ex di Rachel, non lontano da quella casa, e ancora Megan, la donna idealizzata ma forse da riconsiderare, che un giorno scompare. Rachel è legata a quella vicenda di tradimenti, amnesie, sparizioni e crudeltà più di quanto non immagini. Durata 112 minuti. (Greenwich sala 2)

 

Shut in – Thriller. Regia di Warren Blackburn, con Naomi Watts e Oliver Platt. Una psicologa infantile riceve a domicilio i propri pazienti, occupandosi giorno dopo giorno del figliastro diciottenne, ridotto allo stato vegetativo dall’incidente in cui è morto il marito. Quando resta coinvolta nella misteriosa sparizione di un suo piccolo paziente, la donna comincia a essere vittima di strani eventi che condurranno a un’agghiacciante scoperta. Durata 91 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, Ideal, The Space, Uci)

 

snowden-filmSnowden – Biografico. Regia di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto e Tom Wilkinson. In una stanza d’albergo di Hong Kong, Snowden sta con un paio di giornalisti e una documentarista in attesa di poter rendere pubbliche le rivelazioni riguardanti i dati trafugati alla Agenzia Nazionale per la Sicurezza al fine di smascherare il sistema di intercettazioni che coinvolge il mondo intero. Come sottoracconto, Stone torna agli anni giovanili del protagonista, in un ampio flashback, dalla richiesta di arruolamento nelle forze speciali al percorso che attraversa Cia e Nsa, alle missioni in Giappone e alle Hawaii, alla condanna come spia e traditore del proprio paese: ma anche con un suo largo seguito di simpatizzanti, che vedono in lui un paladino delle libertà. Durata 134 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Lux sala 1, Massimo sala 2, Uci)

 

sully-2Sully – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Tom Hanks, Aaron Eckart e Laura Linney. Ovvero la storia dell’eroe Sullenberger, che il 15 gennaio 2009 portò in salvo, alla guida del suo aereo, 155 passeggeri, facendolo ammarare nelle acque del fiume Hudson. Un’opera raccontata da Eastwood con una lucidità davvero geniale, essenziale, precisa nella descrizione dei fatti e dei sentimenti contrastanti del protagonista, un Tom Hanks partecipe e immedesimato come raramente lo ricordiamo, la sua sicurezza e la sua battaglia contro chi lo riderebbe un incompetente, lo sguardo sui giudici e la replica a quelle simulazioni di volo che, nel processo cui fu sottoposto Sully con il suo copilota, non tenevano assolutamente conto del fattore umano, di una decisione che andava presa nel giro di una manciata di minuti: ad ogni inquadratura facendo partecipare lo spettatore, ad ogni attimo della vicenda – le notti nella stanza d’albergo, le telefonate a casa alla moglie, i dubbi, i timori, la felicità tutta chiusa dentro nell’apprendere che tutti quei passeggeri sono sani e salvi, nessuno escluso – che pur ha, a quasi otto anni dal suo sviluppo, un esito conosciuto. Durata 95 minuti. (Ambrosio sala 1 e sala 2, Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, Eliseo rosso, F.lli Marx sala Groucho e sala Chico, Ideal, Romano sala 1, The Space, Uci)

 

Trolls – Animazione. Regia di Mike Mitchell e Walt Dorn. Poppy (qui con la voce di Elisa) a fianco di Branch partirà per un’avventura oltre il mondo a lei conosciuto, ovvero una missione alquanto rischiosa per salvare i suoi amici dal cattivissimo Bergen. Ancora un avventura dai creatori di Shrek per le creature animati dai coloratissimi capelli. Durata 96 minuti. (Massaua, Uci)

 

Una vita da gatto – Commedia. Regia di Barry Sonnenfeld, con Kevin Spacey e Jennifer Garner. Un miliardario, decisamente molto più interessato agli affari e ai guadagni, vede come un peso la vita familiare, le ricorrenze, la moglie e la figlia. Quando, dopo aver deciso di regalare alla piccola un felino, si ritroverà chiuso per incanto nel corpo del suddetto, comincerà a considerare l’esistenza sotto un punto di vista alquanto diverso. Durata 87 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Un Natale al Sud – Commedia. Regia di Federico Marsicano, con Massimo Boldi, Anna Tatangelo, Paolo Conticini e Biagio Izzo. Primo cinepanettone natalizio, dove un carabiniere milanese, Peppino, e un fioraio napoletano, Ambrogio, festeggiano il Natale nella stessa località turistica, scoprono l’amore dei rispettivi figli per due coetanee, sino ad allora sconosciute: faranno di tutto per farli incontrare, ma anche i loro matrimoni correranno il rischio di naufragare. Durata 90 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Il primo passo verso la medicina di genere

Articolo Successivo

Polmone rigenerato impiegato in trapianto

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta