Tanto rumore per nulla. L’ex governatore della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la cosiddetta Rimborsopoli dei Consiglieri regionali piemontesi, in relazione al presunto uso distorto dei fondi dei gruppi politici dell’Assemblea regionale. Il processo è terminato con 10 condanne e con 15 assoluzioni, mentre altri politici avevano patteggiato negli anni scorsi. La Procura aveva invece chiesto la condanna di tutti i 25 imputati a pene per oltre 60 anni di reclusione. Vi ricordate il can can ossessivo di tv e giornali sullo “scandalo” delle mutande verdi che l’ex presidente avrebbe acquistato con denari pubblici? Bene, se le sentenze vanno rispettate- come vanno rispettate – allora era tutta fuffa. La gogna mediatica alla quale è stato sottoposto l’esponente politico, e che ha favorito la decadenza di un Consiglio regionale eletto dai cittadini, e i costi esosi dell’inchiesta (decisamente superiori all’eventuale danno arrecato alle casse pubbliche dai consiglieri accusati) sono gli unici elementi che restano e che pesano. Non c’è speranza: siamo in Italia, bellezza.
Torino al top in Europa per la cultura ma è bocciata per l’inquinamento dell’aria, quasi ai livelli di Madrid, Vienna, Lisbona, Bruxelles, Dublino, Copenaghen e Budapest. La città delle Mole poi si allontana dalla tipologia delle città industriali alle quali apparteneva nel passato. E’ il Rapporto Rota 2016 sulla città a fornire questo ritratto. C’è un elevato indice di motorizzazione per scorrevolezza del traffico e Torino si colloca all’ottavo posto sulle 37 città europee sopra gli 800 mila abitanti considerate, 43^ su 146 città del globo. Dal punto di vista culturale e turistico si piazza alla pari con Milano, Venezia, Firenze e Roma, con la maggiore crescita turistica degli ultimi quattro anni. Invece sul fronte della qualità dell’aria occupa il posto 406 su 432 città europee, e nella classifica dell’Oms sulle micropolveri precipita al posto numero 1.046 sulle 1.500 città prese in esame.
(foto: il Torinese)
Beefree Ultimate un disco che rispetta le regole
L’Ultimate Frisbee è una disciplina ai più sconosciuta, eppure vengono organizzati addirittura i Mondiali, che radunano migliaia di appassionati.
La leggenda metropolitana racconta che il Frisbee, sia nato da un gioco goliardico praticato da studenti universitari che dopo aver consumate delle torte, si lanciavano le teglie come dischi volanti. Pare poi che il nome Frisbee sia la distorsione del nome del pasticcere produttore delle famose prelibatezze mangiate dagli universitari. Verso la fine degli anni sessanta la disciplina prende corpo e si diffonde a macchia di leopardo, attualmente si pratica in 6 continenti e sono 62 i Paesi aderenti alla Federazione internazionale, che ogni 4 anni organizza i Mondiali. L’Ultimate Frisbee non è ancora considerato uno sport olimpico, ma ha tutti i presupposti per diventarlo, intanto è sempre presente ai World Games. In Italia si è diffuso da una ventina d’anni e la Nazionale è al nono posto nel ranking mondiale. Anche sotto la Mole si pratica da una decina d’anni, merito della BeeFree Ultimate che indossa i colori nero/gialli come l’ape simbolo della stessa, capitanata dalla trentenne Maria Yanina Palagio, che ci racconta regole e la storia del team torinese. “L’Ultimate Frisbee si pratica molto nel bolognese e nel riminese e, a Torino, per il momento ci siamo solo noi. Da quest’anno abbiamo circa una cinquantina di associati e due team maschili che militano in serie B e D, vorremmo creare anche un gruppo femminile, a livello nazionale esistono solo 10 formazioni. L’età media dei giocatori è di 23/24 anni, ci alleniamo due volte alla settimana il lunedì/giovedì dalle 21 alle 23 nel campo Robilant”. “L’Ultimate si pratica su un campo rettangolare che come dimensioni è la metà più o meno di quello da calcio 100×37 metri e si indossano scarpe da calcio o meglio ancora da football americano che hanno tacchetti più adatti, ma anche in palestra dove si utilizzano scarpe da basket e in spiaggia. E’ uno sport di scatti, salti, coordinazione e tuffi. Due squadre in campo 7 vs 7 e il “famoso” disco regolamentare di 175 grammi e con un diametro di 27,5 cm. La regola fondamentale è la mancanza di contatto fisico, il frisbee si può agguantare in volo e mai placcando, il giocatore non può correre e diventa il perno stesso. Altra regola fondamentale è la mancanza di un arbitro, lo spirito del gioco prevede l’autoarbitraggio e i giocatori devono conoscere perfettamente le regole e le dispute si risolvono sul momento, un sistema difficile da far capire agli italiani abituati al modus operandi del calcio. In pratica, per segnare un punto la squadra deve avanzare fino a raggiungere la meta avversaria, passandosi il disco senza correre”. La BeeFree Ultimate organizza anche corsi nelle scuole per promuovere la disciplina e ogni anno partecipa a Torino Street Style e il sogno nel cassetto è quello di formare un team in rosa. Chi vuole provare e perché no, fare parte della squadra giallo nera, può andare al campo Robilant o inviare una mail a ultimatetorino@gmail.com …e chissà che qualcuno non si appassioni allo sport, nato da una gara di vassoi…
Uisp Torino
Flor 16 Autunno, Torino in fiore
Flor, la manifestazione florovivaistica della città di Torino, animerà nuovamente le vie del centro città l’8 e il 9 ottobre 2016 per la sua edizione autunnale
Promossa dalla Nuova Società Orticola del Piemonte, Flor è una manifestazione a ingresso gratuito, nel pieno centro della città di Torino, che presenta il meglio del florovivaismo italiano e dell’artigianato del mondo del verde, invitando vivai e professionisti del Piemonte e di tante regioni d’Italia: dagli arbusti ornamentali alle erbacee perenni, dalle piante alpine alle piante succulente, si potranno trovare agrumi siciliani, profumi del mediterraneo, piante rampicanti, conifere rare, piante tropicali, piante carnivore e piante acquatiche, per soddisfare esigenze e passioni per giardini, terrazzi, balconi ed appartamenti. Si potranno scoprire anche oggetti per il giardinaggio, quali attrezzi e vasi, poi libri, sementi e prodotti naturali per il corpo, decorazioni per la casa e il giardino, spezie, tè e tisane, gioielli e tessuti per completare una vera e propria “cultura e passione del verde”.
Il Cortile di Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino in via Carlo Alberto 16, sarà il cuore dello spazio incontri, con tanti appuntamenti durante il fine settimana, realizzato grazie alla collaborazione di Ethimo e NeòINatura su misura.
Sabato mattina alle ore 11.30, presentazione del libro Più Orto che Giardino di Simonetta Chiarugi e Camilla Zanarotti e pillole di giardinaggio pratico in compagnia con Edoardo Santoro.
A cura di AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Piemonte e Valle d’Aosta, sabato alle ore 15 La Finestra sul Giardino porterà alla scoperta di giardini e paesaggi di Torino e del Piemonte, mentre domenica alle ore 15 verranno presentati giardini e paesaggi curiosi nell’incontro Verdissime Curiosità – dal Polo Nord ai crateri lunari!
L’Associazione Culturale Sguardo Nel Verde presenta in micro pillole di 30 minuti con Edoardo Santoro i corsi sul giardinaggio per sperimentare il proprio pollice verde: sabato alle ore 16.15 Il buon giardiniere (segreti e tecniche di giardinaggio per giardinieri
in erba ed esperti ), domenica alle ore 11.30 Piante senza segreti (rose, ortensie, bulbi e salvie da scegliere e coltivare) e alle ore 16.15 Progettazione balconi, giardini e terrazzi (come scegliere le piante giuste per il proprio spazio verde).
Sempre nel cortile sarà allestita la mostra “Sogni d’Erbe”, progetto espositivo in collaborazione con il Vivaio Fratelli Gramaglia per presentare una raccolta di piante indispensabili per creare tisane e infusi. Melissa, valeriana, camomilla, echinacea, rosa, ma anche malva, liquirizia, limonina, timo, salvia, luppolo, tiglio, menta, biancospino e tante altre sono le protagoniste delle serata autunnali, per un momento di coccole e benessere. Sabato e domenica alle ore 14.00 il vivaista Marco Gramaglia incontra il pubblico per raccontare proprietà e benefici di queste piante, con qualche consiglio pratico per preparare le bevande calde della sera.
Su via Carlo Alberto, allo stand “Il Podere le Rocche” sarà possibile imparare a creare uniche ghirlande d’autunno, con foglie, fiori e materiali naturali. Il laboratorio si svolge sia il sabato sia la domenica, al costo di 20,00 euro (10,00 euro per i bambini – info al numero 335 299100).
Per l’edizione 2016, inoltre, Flor allunga il suo percorso verde anche su via Principe Amedeo e su via Roma, andando a incrociarsi con la manifestazione Portici di Carta.
In occasione di Flor 16, il Giardino di Palazzo Madama sarà eccezionalmente aperto sabato 8 e domenica 9 dalle ore 11 alle ore 19 (ingresso dalla biglietteria del museo da Piazza Castello, 3€ intero, gratuito per abbonati).
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Flor 16 – autunno
8 e 9 ottobre 2016 – orario 9-19
Via Carlo Alberto – Ingresso libero
Una cinquantina di persone hanno partecipato venerdì 7 ottobre al teatro municipale all’incontro “Monteu Sicuro – Il migliore antifurto è il tuo vicino”. Ad organizzarlo erano l’amministrazione comumale di Monteu da Po e l’Associazione Controllo del Vicinato. A fare gli onori di casa, ma non solo, con un’introduzione nel merito dell’argomento della sicurezza partecipata è stata il sindaco Laura Gastaldo che ha ricordato di “aver partecipato ad una riunione a Cavagnolo su questa materia e di averne visto le potenzialità per attuare desistenza nei confronti della microcriminalità basata sulla solidarietà tra i cittadini”. Poi sono intervenuti il referente regionale per il Piemonte, Massimo Iaretti, il referente per la Città Metropolitana di Torino, Ferdinando Raffero e Diego Innocenti, coordinatore di un gruppo a San Mauro Torinese. In tutti gli interventi è stato sottolineata l’importanza del senso civico nel segnalare eventuali fatti anomali alle forze dell’ordine, rafforzando, al tempo stesso, il concetto di comunità, come è sempre stato soprattutto nei centri della campagna, della collina e della montagna piemontese. Iaretti ha, dal canto suo, ribadito la proposta della dorsale collinare, che colleghi ed abbia un denominator comune nel controllo dl vicinato da San Mauro Torinese ad Ozzano Monferrato, passando attraverso la Valcerrina. “In questo modo – ha detto – la deterrenza, in un’area vasta e con una popolazione prevalentemente anziana, sarebbe maggiore, perché sarebbe chiaro che il livello di attenzione è alto e riguarda più centri”
Piazza Castello ospita la campagna nazionale per i controlli gratuiti dell’udito
Coinvolte 8 regioni e 27 città in tutta Italia
La VII edizione di “Nonno Ascoltami!”, la campagna nazionale per la prevenzione contro i disturbi dell’udito, patrocinata dal Ministero della Salute, approda a Torino domenica 9 ottobre, dalle 10 alle 19, in piazza Castello.
“Nonno Ascoltami!”, che coinvolge 27 piazze e 8 regioni in tutta Italia, offre l’opportunità di effettuare controlli gratuiti dell’udito, nelle tende messe a disposizione dalla Croce Rossa. Per la piazza di Torino, referente scientifico sarà il dott. Fernando Muià, responsabile dell’equipe di Otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria della “Asl TO 5 – Chieri”, Segretario Provinciale SUMAI di Torino.
“Nonno Ascoltami!” porterà in piazza medici e tecnici specialisti dell’udito, che per un’intera giornata saranno a disposizione dei cittadini che vogliano effettuare un controllo dell’udito, grazie all’impegno di diversi partner nazionali e locali, tra cui Audiologica Centro Audioprotesico.
«“Nonno Ascoltami!” è soprattutto un evento sociale che, prendendo spunto dalla Festa dei Nonni, richiama in piazza tutta la famiglia per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche dell’udito», – commenta Mauro Menzietti, ideatore dell’iniziativa.
«Riteniamo che il concetto della prevenzione non sia ancora radicato nei cittadini. Di qui l’utilità della piazza: è la sanità che va incontro alle persone, riunendo in un unico evento tutte le figure professionali coinvolte nella tutela della salute (medici chirurghi, otorini, audioprotesisti, audiometristi), tutto a vantaggio dei cittadini».
«In questi giorni si sta per concludere un percorso organizzativo lungo un anno. Si è trattato di un viaggio appassionante ed impegnativo, un viaggio durante il quale medici, audioprotesisti, audiometristi e tanti volontari si sono adoperati, con l’obiettivo della crescita della cultura della prevenzione in generale e, in particolare, dell’incremento della sensibilizzazione di ciascuno alle tematiche della perdita uditiva, sia dal punto di vista dell‘impatto sulla vita quotidiana (tanto sulla vita sociale, quanto su quella di relazione), sia dal punto di vista terapeutico e delle possibilità rimediative», come emerge dall’analisi della dott.ssa Laura Giulianati, Tecnico Audioprotesista e Amministratrice di AUDIOLOGICA, Azienda torinese sponsor dell’evento che, dal 1969, è impegnata nella produzione, riparazione e distribuzione di protesi acustiche.
L’evento nazionale gode del patrocinio del Ministero della Salute e del riconoscimento dell’OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ogni anno indice la Giornata Mondiale dell’Udito, di cui l’associazione “Nonno Ascoltami!” è ambasciatrice italiana.
“Nonno Ascoltami!” prende spunto dalla festa dei nonni, ma che in realtà porta in piazza tutta la famiglia, per una giornata di giochi, sport e divertimento per grandi e piccini. Proprio a loro, infatti, sono dedicate le iniziative collaterali, tra cui il “Muro del nonno”, esposizione di elaborati artistici sul tema rapporto nonno-nipote, realizzate dagli alunni delle scuole cittadine, momenti di animazione con i clown e teatro in piazza per bambini, giochi e lezioni di sport. Tra le associazioni che collaboreranno alla giornata di “Nonno Ascoltami!” in piazza Castello, l’Avis Torino e l’Associazione Famiglie Sma.
L’EVENTO IN CIFRE
L’ipoacusia colpisce circa 360 milioni di persone nel mondo, oltre 7 milioni solo in Italia. Ogni giorno nel nostro Paese 30 persone scoprono di avere un disturbo uditivo, un problema che coinvolge due persone su tre oltre i 65 anni. Di questi il 75% non porta una protesi acustica e in genere impiegano tra i 5 e i 7 anni prima di accettare il problema e rivolgersi a uno specialista. (Dati ANIFA-ASSOBIOMEDICA).
Info:
www.facebook.com/nonnoascoltami
PEDONE MUORE INVESTITO NELLO SCONTRO FRA DUE AUTO
Un pedone è morto dopo essere stato investito nello lo scontro tra due auto, in corso Vigevano angolo via Cigna. Un camioncino Opel a noleggio, con targa svizzera, percorreva via Cigna verso il Rondò della Forca, ma ha urtato una Ford Focus nel controviale di corso Vigevano che si dirigeva verso piazza Crispi. La vettura è finita sul marciapiede uccidendo il pedone, un uomo di nazionalità africana. In stato di choc due feriti non gravi, trasportati all’ospedale, mentre altri quattro passanti hanno rifiutato le cure e sono tornati a casa. Si tratta del secondo pedone ucciso a Torino negli ultimi giorni, dopo il caso di mercoledì in corso Francia, dove tra piazza Bernini e largo Racconigi, un autobus ha investito sulle strisce un giovane che portava a mano una bicicletta.
(foto: archivio)
E’ la 3/a edizione di ‘Una Mole di pane’, vetrina degli artigiani pianificatori che si tiene l’8 e 9 ottobre nelle sale del ‘Principi di Piemonte’ di Torino, a ingresso gratuito per il pubblico. Sono 35 le aziende che presenteranno i loro prodotti e le loro storie: i Maestri del Gusto della Camera di Commercio di Torino e progetti sociali che coinvolgono le fasce più deboli della popolazione. La rassegna avrà anche scopo di beneficenza: sostiene gli Asili Notturni Umberto I di Torino. Si inizia alle 12 di sabato 8 ottobre con ‘Aperitivo a tutto lievito’, chiusura domenica alle 19. L’Aibi (Associazione Italiana Bakery Ingredients), sostiene che il consumo medio pro-capite degli italiani è di 90 grammi di pane fresco artigianale al giorno.
Si celebrano i 120 anni dalla prima al Regio di Torino diretta da Toscanini
La Boheme di Giacomo Puccini inaugura mercoledì 12 ottobre, alle 20, la stagione lirica 2016-’17 del Teatro Regio di Torino. Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronterà la ricca partitura pucciniana in un nuovo allestimento firmato da uno dei registi contemporanei più originali, Alex Olle’, tra l’altro uno dei sei registi della compagnia della Fura dels Baus. Il nuovo allestimento del capolavoro pucciniano, in quattro quadri, tratto dal romanzo d’appendice “Scenes de la vie de Boheme” di Henry Murger, vuol celebrare il 120esimo anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera, andata in scena il primo febbraio 1896 al Regio di Torino, sotto la direzione di Arturo Toscanini. Per questa speciale occasione l’ Associazione Amici del Teatro Regio di Torino, presieduta da Paolo Cantarella, e che dal 2012 affianca l’attività del teatro con molte iniziative culturali, ha datoun suo contributo, finanziando la realizzazione dell’allestimento. Ha confermato, inoltre, per questa stagione lirica e per la prossima il proprio impegno con il Teatro Regio anche Intesa Sanpaolo, socio fondatore del Teatro, che collabora con l’ente lirico nella realizzazione delle sue grandi produzioni. Gianandrea Noseda è da sempre un attento interprete dei capolavori pucciniani.
“La Boheme – afferma il maestro Noseda – è un’opera che, nonostante le apparenze, risulta difficilissima e pochi altri titoli del melodramma italiano presentano questa complessità. Si tratta di una partitura lavorata in filigrana, capace di mettere in moto un perfetto meccanismo teatrale”. Il regista Axel Olle’ ambienta la Boheme nelle periferie metropolitane odierne, rendendo universale il dramma pucciniano. Di origini catalane, aveva già firmato la regia della Madama Butterfly e ora propone una Boheme con protagonisti quattro artistoidi che vivono in una società multietcnica e multiculturale. Da Pechino approderà poi al Regio di Torino, in virtù di un accordo firmato con il NCPA, “Samson et Dalida”, per la regia di Hugo de Ana e le voci di Kunde e Barcellona, per la direzione di Sternberg. Per il musical l’attesissimo appuntamento pre-natalizio sarà con “West Side Story”di Leonard Bernstein, diretto dal suo allievo Donald Chan.
Mara Martellotta
L’ex governatore della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la cosiddetta Rimborsopoli dei Consiglieri regionali piemontesi, in relazione al presunto uso distorto dei fondi dei gruppi politici dell’Assemblea regionale. Il processo è terminato con 10 condanne e con 15 assoluzioni, mentre altri politici avevano patteggiato negli anni scorsi. La Procura aveva invece chiesto la condanna di tutti i 25 imputati a pene per oltre 60 anni di reclusione. Una situazione, quella materializzatasi oggi al Palagiustizia di Torino, per certi versi inaspettata, dopo la grancassa mediatica che per mesi interi ha occupato giornali e tv, dipingendo come criminale l’intera classe politica regionale che governava il Piemonte nella precedente legislatura.
“Sono stato fatto oggetto di attacchi ignobili, e ho sofferto tanto, ma ho fatto bene ad avere fiducia perché qualcosa nelle istituzioni funziona”. L’ex presidente della Regione, Roberto Cota, commenta così attraverso l’agenzia Ansa l’assoluzione nel processo. “Matteo Renzi ha perso un’ occasione per stare zitto” dice l’ex governatore a proposito del cenno fatto alle ‘mutande verdi’ dal premier nella sua visita a Torino. “Avrebbe dovuto mostrare altra sensibilità istituzionale, che non ha…”.
“Oltre a essere vicino all’amico Roberto Cota non posso che constatare, dopo questa assoluzione, come l’esito delle ultime elezioni regionali in Piemonte risultino nella sostanza essere state ampiamente sfalsate dalle mistificazioni e dai processi mediatici dei media italiani”. A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Gilberto Pichetto, che aggiunge: “Smascherata la truffa del centrosinistra che per mesi ha sciacallato strumentalizzando questo processo per negare la legittimità di una coalizione che si era aggiudicata la competizione elettorale con i voti dei piemontesi”.
«Roberto Cota assolto, cosi tutti gli ex consiglieri regionali della Lega Nord, è un’amara soddisfazione per una vicenda dolorosa, ingiusta, che ha di fatto intaccato quel che resta della democrazia. Per anni abbiamo assistito ad un assalto mediatico, quasi senza precedenti, che aveva il solo scopo di ammorbare le menti delle persone per sporchi giochi di potere, cambiando nella sostanza la volontà espressa dai piemontesi», è il commento della capogruppo leghista in Regione, Gianna Gancia.
Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino, Osvaldo Napoli sottolinea “l’imprudenza del premier Renzi che, proprio ieri, nella sua visita a Torino ha ricordato il caso delle ‘mutande verdi’ di Cota”, mentre il leader della lega Matteo Salvini ha espresso la sua soddisfazione a Cota attraverso i social network.