Luglio 2016- Pagina 5

Rubano computer con tesi di laurea e chiedono riscatto

carabinieriLa tesi di laurea era contenuta nel computer rubato e i ladri  le chiedono un riscatto di 300 euro. I due marocchini, di 37 e 39 anni, che hanno tentato l’estorsione sono stati arrestati dai carabinieri, La ragazza si era infatti rivolta ai militari della stazione Po Vanchiglietta. In collaborazione con il Nucleo Operativo della compagnia San Carlo hanno messo in trappola  i due marocchini, probabili responsabili  di altri furti con riscatto. la studentessa li ha incontrati per consegnare loro i trecento euro pattuiti e lì sono scattate le manette.

(foto: il Torinese)

Pipita: “Felice di essere qui”

higuainSul proprio  Internet della squadra la Juventus saluta Gonzalo Higuain.”Bienvenido Pipita” L’attaccante argentino ha firmato un contratto di cinque anni, mentre al  Napoli andranno 90 milioni di euro pagabili in due tranche annuali. La squadra partenopea sul suo sito aveva confermato il trasferimento dell’attaccante alla Juve. “Sono contento di essere qui, pronto per cominciare questa nuova avventura”. sono le parole di Higuain dopo la festosa accoglienza dei tifosi all’aeroporto di Caselle. Il calciatore, tra un autografo e l’altro,  si è recato al Jmedical per le visite mediche.

Circolare, circolare

CASALE1Piazza del Cavallo, uno dei luoghi più antichi di Casale Monferrato, era il punto di incrocio di via Saffi, via Duomo, via Roma e via Lanza. A dir la verità portava il nome di Giuseppe Mazzini  ma per i casalesi, in ragione della presenza, al centro, della statua equestre di Carlo Alberto, era rimasta la Piazza del Cavallo. Un sabato mattina, giorno del mercato contadino, la gente incuriosita guardava, con stupore e diffidenza, il semaforo nuovo di zecca che proprio quel giorno prendeva servizio. Accanto al palo zincato che sorreggeva il marchingegno con i tre segnali luminosi  stazionava, autorevolmente impettito nella sua uniforme, un imponente vigile urbano. Da Gravellona Lomellina a lì, la distanza non superava i quaranta chilometri e Arduino Borlazza, alla veneranda età di novantuno anni, non mancava – quando la bella stagione lo consentiva – di salire sul primo autobus del mattino e, con poco più di un’oretta di viaggio, togliersi lo sfizio di bighellonare nell’area del mercato, curiosando. Anche quel giorno, complice la tiepida giornata di fine primavera, fece così. Attratto dal capannello di persone che sostava nei pressi del semaforo il vecchietto, curioso più che mai, si mise a guardare pure lui. Quando il vigile, allo scattare del verde, ordinò a gran voce “Circolare, circolare”, attraversando  la strada, Arduino lo seguì con passo deciso. Giunto dall’altro lato della via, oltre le strisce bianche del passaggio pedonale, il vigile si voltò e, al successivo scattare del verde, si riavviò dall’altra parte della strada intimando con risolutezza il suo “Circolare, circolare”. Il vecchio Borlazza, messo in soggezione, toltosi il cappello iniziò a grattarsi la testa, perplesso. Deciso a non far figure, all’ordine dell’uomo in divisa, non esitò a seguire  con fare remissivo il pubblico ufficiale. La stessa scena si replicò due, quattro, sei volte quando, ad un certo punto, ilcasalevecchietto, rosso in volto e con le gambe doloranti, sbottò: “Ma basta là , con stò circolare, circolare. Non circolo più un bel niente e non mi muovo più di qui. Sono venuto per vedere il mercato ed  è tutta mattina che mi fa andare avanti e indietro.  Ho le gambe che mi fanno male e chissà cosa penserà mai mia moglie che mi aveva detto di aspettarla da questa parte della strada per il tempo che andava all’emporio. Sono stanco, caro il mio vigile. Spenga pure quella roba lì che fa le luci tanto io non mi  muovo più, l’ha capito?”. L’agente di polizia municipale gli rivolse lo sguardo di coloro che incontrano, loro malgrado,  uno fuori di testa e pensò proprio ad uno svitato. Intanto, raggiunto dalla signora Clementina, il vecchio Borlazza  prese sotto braccio la moglie e disse: “E’ meglio che andiamo via. Ho visto poco o niente ma mi sa che d’ora in poi andrò solo alla fiera di Mortara perché qui hanno messo delle macchine che fanno le luci e il vigile fa correre tutti di qua e di là della strada. Secondo me è una maniera come un’altra per sfinirci e farci venire un colpo, così risparmiano anche sulla pensione”.  “Ma dai, dici?”, rispose la moglie. E lui, tirandola per un braccio, borbottò: “Dico, dico. Dico di sì. Quello lì è matto. Magari lo è diventato a forza di guardare quella macchina con le luci che ti tira scemo. Dai, andiamo via”.

Marco Travaglini

Le e-mail opportunità o fonte di stress?

L’utilizzo improprio della posta elettronica è una delle principali cause di inefficienze e di perdita di tempo nelle attività lavorative quotidiane nelle aziende

computer web

di Paolo Pietro Biancone*

 

Nel dubbio mando una e-mail. L’uso delle e-mail e dei messaggini è sempre più diffuso e all’ordine del giorno. Assolve diverse funzioni: permette di comunicare direttamente e diffusamente, inserendo anche più destinatari o persone interessate, di contattare persone al momento irraggiungibili per ragioni di spazio e di tempo. Senza contare che “scripta manent” – come ci insegnano i latini –, le comunicazioni scritte restano tracciate e questo porta a una certezza di comunicazione e contenuti.

Il rischio alto e concreto è la sovrabbondanza di comunicazione tramite mail, il non rispetto di orari e bon ton che portano a forme di stress e dipendenza. Questo fenomeno peggiorato dagli smart phone, che ci lasciano sempre in contatto con mail e chat di lavoro e non.

Una volta era il telefono, o meglio l’uso che ne facevano i dipendenti in ufficio, a preoccupare, ora le email per questioni private, ma anche come strumenti lavorativo d’informazioni, richieste, memorandum, dossier di numerose pagine.

L’utilizzo improprio della posta elettronica è una delle principali cause di inefficienze e di perdita di tempo nelle attività lavorative quotidiane nelle aziende. Non a caso si registrano cambiamenti di rotta delle grandi aziende, tra cui spiccano Microsoft, Halton, Ferrari, Volkswagen, Bmw e altre che hanno deciso di introdurre misure straordinarie per far “disintossicare” i collaboratori dalle email, per lavorare di più e fare squadra. La Ferrari, a esempio, ha deciso di dare un taglio a tutto questo spam interno: la Casa di Maranello ha risolto il problema dando un’indicazione semplice e chiara, ossia parlarsi di più e scrivere di meno. Per incentivare una comunicazione più efficace e diretta – si legge sul sito della Casa di Maranello – è stato infatti deciso di limitare fortemente il numero delle email inviate. In particolare, ogni dipendente Ferrari potrà inviare la stessa mail internamente solo a tre persone. Da oggi infatti i dipendenti parleranno di più con i colleghi.

Insomma, il must è comunicare di più. Lo sostengono anche Brunello Cucinelli, Atos, Microsoft, Halton. Mentre Deutsche Telecom, Volkswagen, Bmw, Bayer e Procter&Gamble tirano un ulteriore freno impedendo di scrivere mail dopo le 18. C’è poi chi ha deciso di vietarle in vacanza.

Persino la nuovissima sede della Bce di Francoforte stravolge la vecchia logica solipsista, introducendo spazi comuni per permettere ai banking di “fare gruppo”.

La più integralista sul tema è Atos, multinazionale d’information technology con 80 mila dipendenti nel mondo e quattro sedi in Italia, che ha imposto tolleranza zero nei confronti dell’invasione di posta. Questo dopo aver individuato un algoritmo, realizzato dai responsabili delle risorse umane di Atos, che hanno verificato come 9 messaggi di posta elettronica su 10 sono inutili: i dipendenti spendono tra le 5 e le 20 ore settimanali per smistare notizie spesso inutili.

Sempre più in ostaggio dello smart phone e dei messaggi che sempre ci recapita. La prospettiva è di crescita del fenomeno, da qui il fiorire degli esperti in netiquette Il termine netiquette, termine che nasce dalla fusione di “Network” dall’inglese: Rete, ed “Étiquette” dal francese: Buona educazione; e si riferisce al buon comportamento nell’uso delle risorse di interazione web come le email, soprattutto in campo aziendale. Si tratta in sostanza di un insieme di regole che si potrebbe tradurre in “Galateo (Etiquette) della Rete (Net)” che consiste nel rispettare e conservare le risorse di rete e nel rispettare e collaborare con gli altri utenti. Puntare sulla netiquette in azienda è punto di forza per il buon rapporto tra colleghi e per l’immagine fornita all’esterno dai propri collaboratori con l’invio di mail appropriate e rispettose.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Bilancio, in Comune mancano 6 milioni di euro. Le Circoscrizioni temono i tagli

palazzo civicoL’assestamento di bilancio di Palazzo Civico deve essere approvato entro il 31 luglio .E si presenta la prima prova con le schermaglie d’aula per la  maggioranza pentastellata che per la prima volta potrebbe fare i conti con l’ostruzionismo delle opposizioni, in particolare da parte della Lega Nord, che deciderà il da farsi dopo avere esaminato le proposte della Giunta sui tagli da effettuare. Ad oggi l’assessore al Bilancio Sergio Rolando ha messo in evidenza  un disallineamento tendenziale annuo tra le imposte e le previsioni di bilancio di circa 6 milioni di euro. Il pareggio di bilancio si potrà ottenere con i tagli delle spese correnti del 3,3% per ciascun settore mantenendo  però le risorse per il welfare, la scuola, i contratti di servizio in essere, come con Amiat. In Comune si evidenzia che i risparmi ottenuti con i tagli sugli staff e sui dirigenti fiduciari pari al 56%, consentiranno di utilizzare  740mila euro di competenza del 2016 per ridurre l’impatto dei tagli sui settori. Confermato il  fondo a sostegno dei giovani per  5 milioni di euro, uno per ogni anno di mandato. Malumore tra i presidenti delle Circoscrizioni che temono di essere il bersaglio dei tagli più significativi.

(foto: il Torinese)

Domenica da favola al Castello

PIOBESIDomenica 31 luglio a Piobesi Torinese si terrà una bella manifestazione al Castello, aperto al pubblico per l’occasione. A “Domenica da Favola” ci saranno Falconieri , fiabe e truccatori per bambini , artigiani commercianti e artisti, e il ” Raduno Vespa & Raduno 500 d’Epoca”.

La famiglia Agnelli porta anche Exor in Olanda. E il popolo web si scatena

exor fiat2Quel che resta di Fiat: la famiglia Agnelli, dopo una presenza ultracentenaria in città, sposta in Olanda anche Exor, la finanziaria del gruppo industriale. Della storia Fiat a Torino non resterà più nulla. I nostri lettori hanno postato decine e decine di commenti sulla pagina Facebook del Torinese. Ve ne proponiamo alcuni, senza filtri e censure. (foto: il Torinese)

Annamaria Novelli

Annamaria Novelli E restituire tutti i soldi che i vari governi hanno dato loro da Valletta in poi???? ……. Niente paura!!!!!!! Ci penseranno i cittadini a restituire !!!!!!!!!!!………. Finché han potuto hanno spremuto l’Italia, Torino, gli operai!!!!!!

 

Antonella Monacò

Antonella Monacò Non mi è chiaro il concetto di spremuto. ..parlo da figlia di operaio Fiat, ormai in pensione. Mi padre è sempre andato orgoglioso del suo lavoro di operaio, ha sempre avuto un ottimo rapporto con l azienda, dopo 35 anni di lavoro è andato in pensioneAltro…

 

Fabrizio Toffolo Fabbri

Fabrizio Toffolo Fabbri per carità, hanno dato a tanti…ma quanto hanno poi tolto in generale..?? anni e anni di cassa integrazione pagati con i soldi di tutti i cittadini italiani, crisi senza fine che ha coinvolto tanti, troppi lavoratori anche e soprattutto dell’indotto,Altro…

Lando Victor

Lando Victor Gianni Agnelli non avrebbe mai permesso tutto ció….quindi,da oggi,dovremo considerare la Fiat marca straniera a tutti gli effetti!

 
Giuseppina Maniscalco

Giuseppina Maniscalco Magari arriverà un Cucinelli che dal territorio prende ma sul territorio investe…..Torino è sempre risorta…ma chi l’ha abbandonata poi l’ha sempre rimpianta..esiste una giustizia storica….visto che l’etica poco si accorda con l’esigenza di mercato

 

Simona Sanmartino

Simona Sanmartino Gli agnelli d oggi sino diversi perché la situazione contingente è diversa e bene che facevano i governi passati ad aiutare la Fiat….sono i fatti a dimostrarlo

 

Ugo Rizzato

Ugo Rizzato E chiamarli semplicemente approfittatori….

 

Simona Sanmartino

Simona Sanmartino Mah…avevano ma davano….ora grazie a questi governi finto popolari….senza andar lontano guarda come è ridotta Torino….

 

Ugo Rizzato

Ugo Rizzato Purtroppo la discesa in verticale della Fiat , non è dovuta alla sindacalizzazione delle fabbriche … ma dall’importazione di auto con maggiori pregi e costi alternativi , la loro limitata concezione del costruire e fare innovazione , ha contribuito aAltro…

Angelo Piacenza

Angelo Piacenza È una cosa che si sapeva già da tempo! La sede amministrativa è a Londra ( il perché si sa ) la produzione sparsa tra l’Europa e l’America, insomma a Torino ci rimane solo l’Expo e il concessionario

 

Stefano Bertero

Stefano Bertero Fanno bene… Il governo non fa nulla per far si che le aziende rimangano in Italia…. Solo tasse su tasse

 

Rosa Margherita Sperone

Rosa Margherita Sperone Ancora hanno puppare x decenni e dovremmo pagare ancora ma x favore

 

Gianluca Giulianelli

Gianluca Giulianelli Ma come, per anni avete odiato la Fiat e ora piangete perché se ne vanno? Torino non merita la Fist, fate bene

 

Giuseppina Di Croce

Giuseppina Di Croce Fino a quando hanno ciucciato denaro pubblico andava bene, ora che la musica è cambiata … Andate a ….

 

Enrica Claretto

Enrica Claretto E se cominciassimo a far ripartire l’economia riducento le tasse ? Forse non scapperebbero tutti

 

Simona Sanmartino

Simona Sanmartino Chi è autore del suo mal pianga se stesso…..grazie governo e sindacati di ……

 

Lia Donalisio

Lia Donalisio Dopo che ci hanno messi tutti in mutande se ne vanno…Restituite prima tutto quello che ci avete tolto e rubato e poi…PREGO andate pure!!!

 

Giuliano Maghini

Giuliano Maghini Basta sequestrargli il malloppo, ma da un governo corrotto,anzi , arriveranno gli auguri di buon viaggio

 

Paola Ravazzi

Paola Ravazzi Se ci fosse ancora l’Avvocato… Chissà ! Comunque che tristezza!

 

Silvestri Leonardo
Silvestri Leonardo Anche questa…
Israeliani si comprano tutto e tutti

 

Porino Carlo

Porino Carlo Ma la cassa integrazione chi la paga l olanda ?

 

Margherita Fusco

Margherita Fusco mi dispiace, un pezzo di storia che se ne va

 

Lorenzo Fornaca

Lorenzo Fornaca E non potrebbe portarsi via anche la Juve….

E tutti i rubentini

 

Gianni Corgnati

Gianni Corgnati Non dovrá essere ammessa al campionato italiano!

 

 

Monica Gigi

Monica Gigi Con.i politici e la politica e le tasse che abbiamo non c”e.da stupirsi….

 

Sergio Verderosa

Sergio Verderosa La società finanziaria….

 

Eleonora Gasbarroni

Eleonora Gasbarroni Abbiamo finitoo di travaie ne

 

Bruno Poy

Bruno Poy Dall’Italia scappano tutti! Che ne dice ora il cameriere Renzi?

 

Marco Novarese

Marco Novarese Finito di spremere…

 

Loretta Duca

Loretta Duca NONNO AGNELLI NON SAREBBE STATO CONTENTO DI QUESTE SCELTE!!!!

 

Maria Grazia Marendoli

Maria Grazia Marendoli Gli Agnelli di oggi non sono torinesi.

 

Jessica Rapetti

Jessica Rapetti e la Appendina non fa na cippa? Non dice niente?

 

Marina Wanaka

Marina Wanaka …e tutti gli aiuti statali???…poi se ne vanno….

 

Marzia Cartillone

Marzia Cartillone Ringraziamo i nostri Parlamentari che mettono tasse su tasse

 

Elsa Salasco

Elsa Salasco ADESSO NON Cè PIù NIENTE DA PRENDERE!!!

 

Luna Gambarelli

Luna Gambarelli Se fosse ancora vivo l’avvocato. … mah…..

 

Lucia Caglieris

Lucia Caglieris Complimenti qui avevano già mangiato troppo

 

Stefano Caltran

Stefano Caltran Hanno ciucciato l’impossibile a Torino.Ora spremeranno altrove!!!

 

Rosa Margherita Sperone

Rosa Margherita Sperone Non c e piu niente da puppare e Allora via in altro posto

 

Barbara Spano

Barbara Spano Se hanno dato il comunicato stampa oggi….. Non è per caso. Oggi, secondo la cultura maya, è il giorno senza tempo…. Giorno i cui maya meditavano e si dedicavano a pratiche di purificazione prima dell’anno nuovo…. Chissà…magari ci sarà una rinascita per il settore automobilistico, magari all’insegna della Coscienza e nel rispetto della nostra Madre Terra. Aho

 

Pennacino Carlo

Pennacino Carlo Dopo aver succhiato e spremuto tutto, da Torino, oltre a svuotarlo da tutto cio che è nato e stato inventato qui…perchè gli faceva ombra… .Nato imperatore, per il lavoro e il sangue di tutti, e morto con i debiti per le sue incapacità e scelte politiche…

 

Beppe Rutigliano

Beppe Rutigliano E perchè tutta la famiglia Agnelli non abbandona il suolo Italiano visto che vanno a pagare se le pagano le tasse in Olanda li troveranno anche fior fiori di giocatori così si faranno la Juve 2 o anche la Fiat 2

 

Marina Ferrero

Marina Ferrero Olanda, implica forse ragioni fiscali convenienti?

 

 
Elisa Tricerri

Elisa Tricerri Se l Avvocato potesse parlare ….. chissà

 

Davide Cosso

Davide Cosso ..certo finchè ha potuto ha sfruttato i soldi dello STATO ITALIANO ed ora se ne va dove gli fa comodo,beh le vendessero la le loro auto 🙁

 

Parodi Franco

Parodi Franco Ma come si fa a difendere gianni Agnelli? pazzesco! quando è stato proprio lui ad innescare la fine di Fiat.

 

Claudio Gaeta

Claudio Gaeta Hanno fatto bene!!!

 

Carla Cavallo

Carla Cavallo L’importante é guadagnare sempre di più. ..ormai non ci sono più regole ..

 

Parodi Franco

Parodi Franco Ma quale italianità hanno spremuto e ora se ne vanno! semplice no?

 

Carmela Cocozza

Carmela Cocozza Comprare le loro auto????

 

Sergio Capello

Sergio Capello Inevitabile finale …amarissimo.

 

Vilma Carpegna

Vilma Carpegna Chissà perché???

 

Marco Monteu

Marco Monteu Sanguisughe industriali

 

Silvio Favero

Silvio Favero Un ritorno non sarà possibile? ?

 

Antonio Infante

Antonio Infante Era ora

 

 

Mario Carbone

Mario Carbone Vergogna

 

Guido Pagliarino

Guido Pagliarino 🙁

 

Paola Manitto

Paola Manitto 

 

Paola Luciani

Paola Luciani Quando dovrò cambiare automobile sceglierò un’altra casa automobilistica , magari francese o tedesca……

 

Alessandro Borello

Alessandro Borello Complimenti

L’Istituto Italiano di Lisbona ricorda il Grande Torino

grande toro lisbonaMartedì, 26 luglio  l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona apre le porte al calcio con la proiezione del documentario ‘Benfica-Torino 4-3’ di Andrea Ragusa e Nuno Figueiredo, alla presenza del Presidente del Museo del Grande Torino, Domenico Beccaria, del Direttore del Museo, Giampaolo Muliari, del Curatore del Museo del Benfica – Cosme Damião, Luís Lapão e dei due registi.

L’occasione per ricordare il Grande Torino è data dalla partita amichevole tra il Benfica e i Granata che si giocherà nella serata del 27 luglio allo Stadio da Luz di Lisbona per la 9ª Edizione della Eusebio Cup.

Dopo la proiezione, i due giovani registi prenderanno la parola per spiegare la genesi del documentariosugli ultimi giorni del Grande Torino che non vuole essere una celebrazione della tragedia bensì un ricordo sportivo di una delle squadre più forti di tutti i tempi, proponendo il punto di vista portoghese della vicenda, tramite diverse testimonianze e documentazione d’archivio.

Gli ospiti presenti daranno quindi voce ai ricordi per raccontare la storia di una squadra di grandi uomini e di grandi campioni che è passata alla leggenda, gli Invincibili, così erano chiamati Bacigalupo, i fratelli Ballarin, Castigliano, Fadini, Grava, Maroso, Ossola, Mazzola e gli altri, che fecero sognare migliaia d’Italiani e che persero la vita in quel tragico pomeriggio del 4 maggio 1949, di ritorno dalla trasferta in Portogallo, quando l’aereo che li trasportava andò a schiantarsi sulla collina di Superga.

La tragedia destò grande commozione in tutto il mondo, in particolare a Lisbona migliaia di persone si recarono dinanzi alla sede dell’Ambasciata d’Italia per esprimere al nostro Paese le condoglianze, e una squadra locale cambiò il proprio nome da ‘Torpedo Torranense’ a ‘Torino Torranense’ per omaggiare i campioni del Grande Torino.

Tra il pubblico sono attesi anche gli ex-giocatori Artur Santos, classe 1931 e José Bastos, classe 1929, i soli testimoni ancora in vita dell’ultima partita del Grande Torino a Lisbona, il figlio del guardalinee della partita del 3 maggio 1949, e alcuni rappresentanti della Squadra del Benfica.

Serpente in cortile, panico nel condominio

serpente coralloUn serpente è stato visto in cortile e i condomini di uno stabile in via Candiolo, a Torino, sono andati nel panico. Era  rosso, simile alla specie Micrurus fulvius, il cosiddetto serpente corallo,  molto pericolosa. Fortunatamente era invece un  Lampropeltis triangulum, volgarmente detto anche del latte. Il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, grazie a  una foto scattata con il cellulare da un inquilino, ha potuto rassicurare sulla non pericolosità del serpente, Il rettile è diffuso negli Stati Uniti d’America e il nord-est del Messico, ora verrà portato nel rettilario dell’Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po, centro faunistico della Città Metropolitana di Torino.

(fotro archivio)

Conclusi i congressi dei Testimoni di Geova

Rimaniamo leali a Geova”: Discorsi, simposi, lungometraggi per 20mila delegati del Piemonte, Valle d’Aosta

geova 2

 Domenica 24 luglio  si è conclusa  a Leinì, nella Sala delle Assemblee di Via Leopardì, la serie di congressi “Rimaniamo leali a Geova”, indetta dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. 20mila il numero totale dei delegati intervenuti dalle provincie di Torino, Asti, Cuneo, Valle d’Aosta. Momento chiave del programma di sabato 23 luglio 2016 il battesimo per immersione di 26 nuovi Testimoni. Secondo Alberto Bertone, responsabile delle relazioni con i media: «Per chi considera Dio una persona reale, la lealtà è un sentimento imperativo. Secondo le Sacre Scritture, e la storia del cristianesimo primitivo, uomini fedeli furono disposti a grandi sacrifici pur di non violare la loro fede in Dio. Da non trascurare è il valore aggiunto offerto dalla lealtà a Dio, in quanto al miglioramento della qualità della vita e dei rapporti con il prossimo. Il programma ha presentato esempi biblici di lealtà da imitare, in primo luogo quello di Gesù Cristo».