Luglio 2016- Pagina 29

Sgominata cosca della ‘ndrangheta

polizia e carabinieriUn blitz di polizia e carabinieri ha portato a 18 misure cautelari nei confronti di persone ritenute affiliate alla ‘ndrangheta. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino e ha consentito alle forze dell’ordine di sgominare la ‘locale’ di Santhià, nel Vercellese.  Compare tra i reati contestati anche un tentato omicidio, avvenuto nel 2014 a Volpiano, e il sequestro di persona di un imprenditore, nel 2010 a Novara. Quindici persone sono in carcere, mentre un’altra è ai domiciliari e  per altre due persone è stato disposto l’obbligo di firma. Secondo gli investigatori la  cosca era attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa armata, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, danneggiamento aggravato, incendio, sequestro di persona e tentato omicidio.

Tra le onde di carta della “Curva dei persici”

persici lago 3Sarà perché le primissime pagine di un libro si guardano e non si guardano, si leggono e non si leggono bene, sarà perché la firma “Marco”, dal momento che il nome è molto diffuso, non l’ho associato all’autore, ma mi era sfuggita la frase, in anteprima: “Questa storia non è la mia storia. Ma è una storia che parla anche di me. In fondo poi, sono stato gratificato da questa osservazione: tra le righe, strada facendo, l’avevo scoperto. Il libro in questione è “La curva dei persici”, romanzo suddiviso in trent’un capitoli, tanti quanti i giorni della maggior parte dei mesi, per raccontare le storie di un gruppo di amici e di un luogo molto speciale, sul lago d’Orta. Note autobiografiche a parte, che cos’è in fondo la lettura di un libro, se non si acquisiscono immagini e sensazioni di vita vissuta dagli attori della narrazione, se non si condividono il comportamento e il carattere di alcuni e, al tempo stesso, non si disapprovano le imprese di altri? Qui si nota che l’autore, Marco Travaglini, “conosce” i suoi persici 1lettori. “Questi amici e le loro avventure” ci ha confidato, “frutto della mia fantasia, hanno radici anche nella realtà. Ho cambiato nomi e “forzato” un po’ le loro caratteristiche ma in gran parte sono riconducibili a persone in carne ed ossa….. Amano, soffrono, frequentano le osterie e si sostengono gli uni con gli altri. Quella che ho voluto far vivere tra le pagine de “La curva dei persici” è una piccola folla discreta, che sa divertirsi e far festa senza per questo essere chiassosa”. Posso assicurare, per esperienza vissuta, che non è facile mescolare luoghi immaginari a luoghi esistenti, personaggi inventati con individui realmente vissuti. C’è poi un approccio, uno stile, che ricorda Piero Chiara, il famoso romanziere di Luino. C’è stata quest’influenza e uanto è pesata ?Piero Chiara è stato davvero “il poeta delle piccole storie del grande lago”, il maestro di tutti coloro che si sono cimentati con quella che viene definita lapersici 2 lago letteratura di provincia o, nel nostro caso, il lago. Sia mezzo che punto d’approdo dell’ironia dello scrittore luinese, il lago non rimane sullo sfondo delle vicende, ma un elemento imprescindibile della sua opera.” Si potrebbe aggiungere che lo scrittore di Luino è stato più dissacrante verso molti dei suoi personaggi. Un’ultima domanda va ai lettori, specialmente a coloro che abitano tuttora nella zona dei laghi (Maggiore, Orta e Varese): tutti avranno potuto pensare o scoprire dove sono le varie località, i piccoli e grandi centri, disposti qua e là: ma, sul Lago d’Orta, dov’è esattamente “la curva dei persici”? Vuoi vedere che nemmeno i pescatori più accaniti l’hanno scoperto?!

Elio Motella

giornalista e scrittore

Regione, “situazione finanziaria disastrosa”, il disavanzo supera i 7 miliardi

BANDIERE REGIONEAl 31 dicembre del 2015 la Regione Piemonte è in disavanzo di 7 miliardi e 258 milioni. Però, nella relazione presentata dal pg della Corte dei Conti, Giancarlo Astegiano, in occasione del giudizio di parificazione si legge che il “percorso di recupero” è stato avviato e il rendiconto generale “nelle sue risultanze regione giuntacomplessive” può essere parificato. Si tratta del procedimento con cui la magistratura contabile esamina e avalla la gestione dell’Ente. Il procuratore generale parla anche di “disastrosa situazione finanziaria andata cumulandosi negli anni” . Secondo il magistrato dall’analisi delle carte è difficile comprendere come nel corso degli anni “sia maturato un disavanzo ‘nascosto'” così grande. Questo aspetto dimostrerebbe che la Regione”per molti anni ha speso molto  più di quanto avrebbe potuto in base alle sue entrate. Ma il disavanzo, comunque, è “in corso di recupero in base alle politiche avviate dalla Regione”. Il debito, è di 5 miliardi e 659 milioni e scende rispetto al 2014, quando era di 5 miliardi e 775 milioni.

(foto: il Torinese)

Seren Rosso, la musica è una categoria dello spirito

Ne è convinto, come lo era Nietzsche, il medico musicista torinese

jazz musica

“La musica non è un’arte, ma una categoria dello spirito umano; è la miglior medicina dell’anima”. Così affermava il filosofo Nietzsche a fine Ottocento, e forse proprio per questo chi pratica la medicina e e allevia le sofferenze degli uomini ha un animo più musicale degli altri. Questo trova conferma nell’opera di Maurizio Seren Rosso, medico musicista torinese.

Nato a Torino, dove ha compiuto gli studi, prima all’ Istituto Sociale, poi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, dove si è laureato e specializzato in Dermatologia, Seren Rosso non è soltanto un medico competente e capace. Il suo animo sensibile e artistico lo ha portato a avvicinarsi molto presto al mondo della musica, studiando sin da adolescente pianoforte e chitarra elettrica, iniziando ben presto a comporre album originali. Uno dei suoi primi album si intitola “Henry’ s life”, storia in formato musicale di un idealista della nostra epoca alle prese con i disvalori della società in cui vive, in cui l’individuo riveste sempre meno importanza.seren_rosso_maurizio

Recentemente, dopo un progetto su Torino, in occasione dell’ Expo di Milano 2015, è uscito l’EP 46664, edito da AEnima Recordings, un viaggio attraverso l’Africa e la figura di Nelson Mandela. Si tratta di un’interessante sinergia tra alcuni artisti torinesi, tra cui, oltre a Maurizio Seren Rosso, Luigi Antinucci e Marco Roagna, che ha dato vita a una collaborazione che li ha portati alla mediateca di Expo. Seren Rosso ha dedicato a Nelson Mandela un singolo dal titolo “Brother to me”, uscito pochi mesi prima, nel marzo 2015. Si tratta di un brano dedicato a una figura cui il medico- musicista musica90torinese si sente particolarmente legato e che si apre a musiche e melodie etniche, accompagnate da armonie mediterranee.

L’idea di comporre questo brano gli è nata in occasione dell’anniversario della morte di Mandela, un personaggio capace, nella sua unicità, a cambiare la storia del Sudafrica. Seren Rosso ha avuto occasione di viaggiare in Sudafrica, a CapeTown, visitare nel 2006 la prigione in cui fu rinchiuso Mandela e questa esperienza lo ha segnato molto.

Alle sofferenze delle persone comuni che lavorano nei campi ha dedicato una canzone delicata e di grande sensibilità, la canzone per Paola, dal titolo “Gli occhi di Paola”. Nell’estate del 2015, in vacanza in Puglia, Seren Rosso è stato, infatti, raggiunto dal racconto della triste storia di questa fanciulla, mort in seguito alle fatiche nei campi, vittima del capolarato, e le ha voluto dedicare una delle sue canzoni più belle.

In “Henry ‘s life” il messaggio che Seren Rosso ci vuole trasmettere è che “everybody is a miracle”, e “everyday is a miracle”, un messaggio forte che va controcorrente rispetto a un mondo sempre più improntato al narcisismo e all’individualismo, in cui si sono persi il valore autentico della vita umana e la preziosità del tempo e della vita, un miracolo che ci viene concesso, sia a chi crede sia a chi non crede, ma sempre comunque, come un dono incommensurabile.

Mara Martellotta

Il Club Dirigenti Vendite & Marketing continua la propria crescita

 decarolisRende protagonisti anche i giovani nelle reti di vendita e marketing del futuro

www.cdvm.it

Il Club Dirigenti Vendite & Marketing, una densa storia condensata in una sigla CDVM (www.cdvm.it), nasce nel lontano 1950 all’interno dell’Unione Industriale, per costituire il punto d’’incontro tra le aziende e le figure dirigenziali che rivestivano un ruolo cruciale in ambito Marketing e Vendite. Un bilancio assolutamente positivo, tanto che, soltanto nell’ultimo anno, sono entrati trenta nuovi soci tra Senior e Junior. Presidente del CDVM presso l’’Unione Industriale di Torino è Antonio de Carolis, che ne entrò a far parte già dagli anni Novanta.
mole vittorioDe Carolis vanta una lunga esperienza in aziende leader del settore assicurativo, della moda e della comunicazione pubblicitaria, nelle quali ha ricoperto ruoli manageriali nell’area Marketing e Commerciale. A lui si deve il contributo alla costituzione di un’importante Corporate Business School, nella quale ha svolto attività di docenza e progettazione di percorsi formativi rivolti alle reti di vendita. Ha anche promosso l’organizzazione di un Master universitario in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino che, con il nome di Master in Marketing, Sales & Digital Communication, vedrà partire a novembre 2016 la sua quinta edizione. Un percorso di studi dove Il corpo docente, composto da professori universitari e da manager aziendali, opera in stretta sinergia con i partecipanti stimolando relazioni e sentimenti simili più a quelli di un gruppo di colleghi aziendali che di studenti in una normale dinamica d’’aula.

decarolis2” La mission del nostro Club – spiega il presidente Antonio de Carolis – che è stato il primo di quelli tecnici costituitosi all’interno dell’Unione industriale torinese, è quella di sviluppare la cultura del marketing attraverso convegni, seminari e soprattutto, attraverso lo scambio di esperienze tra professionisti che, pur operando con ruoli diversi in ambiti e contesti differenti, sono accomunati dal fatto di confrontarsi costantemente con il mercato e con i competitors.

Fondamentale, infatti, è anche il clima che si crea tra i soci che, rappresentando tutte le varie fasce di età ed esperienza, sono una reale rappresentazione del mondo delle aziende in un ambiente più disteso e orientato alla crescita personale.

Il professionista del Marketing e delle Vendite deve confrontarsi tutti i giorni con le aziende, i consumatori e i colleghi, quindi con le persone, pertanto la competenza e la capacità di relazione sono indispensabili.

Tra gli obiettivi fondamentali del CDVM, che tra soci “reali” e “soci virtuali” (da social network) vanta circa un migliaio di followers , non vi è soltanto lo sviluppo del marketing e della cultura di vendita, ma anche quello della formazione dei giovani attraverso percorsi specifici, stage in azienda, tutoraggi e corsi. Questa nostra vocazione alla formazione si coniuga con la promozione dello scambio di conoscenze e informazioni tra gli associati che, di fatto, favorisce anche la collaborazione con altre associazioni “.perna foto mole mongolfiera

“Nell’ambito della formazione ai giovani, promossa dal CDVM – aggiunge Antonio de Carolis – uno dei nostri “fiori all’occhiello” è il Master in Marketing & Sales ma altrettanto significativo, ed apprezzato dalle aziende che ci contattano per entrare in contatto con gli studenti, è il corso “Trovare lavoro nell’’area commerciale” si è appena conclusa la sua terza edizione), che si propone di ridurre il gap esistente tra teoria e pratica, tra apprendimento e professione, consentendo ai giovani di acquisire competenze essenziali per operare nel mondo del commerciale e del marketing, sia in qualità di risorsa interna all’’azienda sia di imprenditore.

“CDVM è sensibile alla formazione non soltanto rivolta ai giovani, ma anche a un pubblico adulto – spiega De Carolis – e proprio dalla volontà di soddisfare questa esigenza è nata la collaborazione tra il nostro Club e Skillab, la società di formazione manageriale dell’Unione Industriale di Torino, che ha portato a organizzare ad oggi, 11 edizioni di “Sales cult”, un percorso di formazione articolato in 8 giornate e 3 incontri monotematici, rivolto a chi si occupa di gestione di strutture commerciali e di vendita diretta con i clienti e i canali distributivi. Salescult rappresenta un’’opportunità di crescita personale e professionale perché consente di perfezionare le proprie conoscenze e stimolare cambiamenti comportamentali nelle relazioni economiche. Il percorso, rivolto all’inizio a chi in azienda si occupa delle vendite, è in realtà poi venuto a coinvolgere anche chi desidera migliorare la propria relazione con il mercato per generare strategie e new business, attraverso approcci adatti a un mercato globale”.decarolis 3

“L’’ iniziativa che rappresenta invece uno dei punti di forza del CDVM nel rapporto con il mercato e con le aziende – prosegue De Carolis – è il Premio Odisseo (www.premiodisseo.com), nato nel novembre 2004 da un’idea del Consiglio Direttivo del Club Dirigenti Vendite e Marketing dell’’Unione Industriale di Torino che, accogliendo una serie di sollecitazioni pervenute da alcuni consiglieri e da alcuni componenti del gruppo giovani, ha organizzato un tavolo di lavoro per valutarne la fattibilità.

Nella sua prima edizione, quella del 2005, il Premio era rivolto alle aziende del Piemonte e Valle d’Aosta distintesi per i risultati ottenuti attraverso strategie innovative di marketing e comunicazione. Le aziende vincitrici hanno visto i loro manager premiati con attestato ed opera d’arte “messa a disposizione “ da giovani artisti contemporanei. Nelle successive edizioni, Odisseo si è arricchito della partecipazione di partner d’’eccellenza e di altre importanti associazioni dell’’Unione Industriale e del tessuto imprenditoriale torinese. Nella quinta edizione del 2015, il Premio, la cui struttura di base è rimasta invariata, ha deciso di “seguire” il tema proposto dall’’evento Expo e, con il progetto “Alimentare l’EccellenzaL’eccellenza alimentare”, l’’apposita giuria di specialisti ha premiato alcune aziende del settore agroalimentare per le performances ottenute nelle categorie: produttori,   trasformatori, distributori, attrezzature e sostenibilità”.

Antonio de Carolis, che ha anche gestito il CUM, Club universitari del Marketing, dal cui “incorporamento” nel CDVM è stato costituito il Gruppo Giovani del CDVM, è inoltre autore di articoli in materia di marketing e vendita per alcune prestigiose riviste italiane e collabora con il quotidiano online “il Torinese” attraverso la rubrica inserita nell’’area economia: Marketing People.

Mara Martellotta

Tutta una vita:  28 giugno 1946 – 28 giugno 2016

ANNIVERSARIOSTORIE DI CITTA’

di Patrizio Tosetto

Tutta una vita, in Corso Giulio Cesare 60, sono tutta una vita. Un po’ in anticipo vengo chiamato dal figlio Giancarlo Brunello, mi chiede se sono interessato a “conoscere questa Storia” …assolutamente si!

LIBERAZIONE ANNIVERSARIO

Mi ritrovo in un confortevole alloggio di una casa costruita negli anni 30 da un ebreo.Tavola apparecchiata e  ospitale, mi trovo davanti due arzilli signori: Giuliana Covetti, classe 1928   e Bruno Covello, 1926 . Scrivere queste date fa un  certo e positivo effetto. Allora, come mai vi siete ANNIVERSARIO RAGAZZAsposati così presto? Parla Bruno: “mia madre è stata uccisa dai tedeschi il 26 aprile 1945. Dalla Grandi Motori in piazza Crispi partigiani e tedeschi si sono sparati. Io ero sappista  ( partigiani di città ) era venuta per sincerarsi. L’hanno uccisa. Ci “parlavo” con giuliana e dopo un anno ci siamo sposati”.  Ovviamente comunista, per oltre 40 anni operaio, di cui trenta alla Feroce ( Fiat )  MIrafiori meccanica. Prima alla Sima di via Cigna. ANNIVERSARIO LFIAT“Lavoro..sì, tanto lavoro ma anche divertimento, mi piaceva ballare, andavo sopratutto al Lutrario ..la maggioranza delle “cose” in Barriera”. Giuliana : “anch’io ho sempre lavorato: sarta, portinaia e facevo le pulizie al San Paolo che aveva una sede in questo palazzo.Pensi che una volta ho trovato dei soldi che ho restituito prontamente con il sospetto che volevano vedere se ero una ladra”.

ANNIVERSARIOPoi il figlio bancario. Decenni in pensione vivendo dignitosamente. M’assento per una telefonata e ANNIVERSARIO MAREdopo.. mi scappa: “Bruno ma non hai l’enfisema polmonare?” Sorride.. “che ti devo dire? non riesco proprio,,, e forse non voglio nemmeno.. e poi tra un po’ sono 90.. quello che è fatto e fatto.” 70 anni di qualche discussione ma di amore e di solidarietà.Sono queste le Storie piccole che nella loro quotidianità dimostrano  la loro grandezza.

tosettoPatrizio Tosetto

Esercitazione congiunta “Una Acies”

esercito aciesMilleseicento militari dell’Esercito partecipano a luglio all’esercitazione congiunta “Una Acies” nei territori di Udine e Pordenone. L’attività è stata concepita dal Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito con lo scopo di elevare ed uniformare la preparazione degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare, degli Allievi Marescialli e degli Ufficiali della Scuola di Applicazione. Con il qualificato contributo di assetti provenienti dalle diverse aree della Forza Armata l’esercitazione costituisce una rilevante occasione di crescita per i futuri quadri dell’Esercito riuniti “in un’unica schiera”. Fra le attività pianificate e condotte nel pieno rispetto esercito acies 2dell’ambiente, esercizi in bianco e a fuoco a livello squadra e plotone, procedure per la difesa nucleare biologica e chimica, combattimento nei centri abitati, pattuglie diurne e notturne in ambiente montano, impiego dei mezzi mobili campali. Di particolare interesse i momenti di approfondimento storico culturale nei luoghi simbolo della Grande Guerra. Nel corso dell’esercitazione vi saranno anche numerose occasioni di incontro fra Esercito e popolazione; per i giovani un’opportunità per avvicinarsi alla realtà militare anche con la prospettiva di una futura scelta lavorativa. “Una Acies” rappresenta infine l’occasione per far conoscere ai militari provenienti da tutta l’Italia lo straordinario patrimonio culturale, artistico ed naturalistico del Friuli Venezia Giulia.

Donne in politica ed economia dal mondo nel Canavese

donna managerIl Castello di San Giorgio Canavese ospita dal 30 giugno al 2 luglio “Expoelette – I Forum internazionale delle donne in politica ed in economia, promosso per il settantesimo anniversario del riconoscimento del diritto all’elettorato passivo ed attivo delle donne. Momento importante sarà il convegno “I piccoli comuni affrontano la sfida delle unioni e delle fusioni”, promosso da Anci Piemonte, che si terrà il 1 luglio, dalle 10 alle 12. Interverranno Franca Cargnello sindaco di Borgiallo, Gianluca Forno, vice presidente Anci Piemonte con delega ai piccoli comuni ed alle unioni e sindaco di Baldichieri d’Asti, Anna Paschero, assessore al bilancio del Comune di Chieri, Emanuele Ramella, presidente della consulta aree vaste di Anci Piemonte e presidente della Provincia di Biella, Dimitri Tasso, coordinatore nazionale Anci delle Unioni di Comuni e sindaco di Montiglio Monferrato, il senatore Magda Zanoni e Laura Zoggia, presidente dell’Unione dei Comuni della Valchisone e Germanasca e sindaco del Comune di Porte.

Massimo Iaretti

Mezzo secolo nello spazio, sulla scia dell’Enterprise

Spazio: ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”. Così venivano introdotti gli  episodi  di “Star Trek”, una delle serie televisive di fantascienza più seguite della storia, che iniziò la sua saga negli Stati Uniti mezzo secolo fa,  l’8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC. Nata da un’idea dello sceneggiatore e produttore televisivo Gene Roddenberry nel 1964, STAR TREK 2successive e  si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969. Nei fatti rappresentò l’opera prima da cui nacque  l’universo fantascientifico di Star Trek, con altre serie televisive, film e opere letterarie. La saga, ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e , dopo essere entrati in contatto con altre forme di vita residenti nella Via Lattea, hanno promosso la costituzione della Federazione Unita dei Pianeti. Protagonisti dei telefilm la nave stellare federale “Enterprise” e il suo equipaggio, impegnati nella  missione quinquennale d’esplorazione del cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e nuove civiltà, con l’obiettivo di arrivare “fino là dove nessun uomo è mai giunto prima“. L’originalità di star Trek si evidenziava nell’intreccio fra l’elemento avventuroso-fantascientifico e un messaggio di tolleranza: la Federazione, costituita da una grande molteplicità di provenienze , pur con gli inevitabili conflitti con gli alieni ostili, con la sua flotta si poneva il traguardo della conoscenza e del progresso scientifico. L’equipaggio dell’astronave rappresentava un assortimento di intelligenze multietniche , dal capitano Kirk al vulcaniano signor Spock ( famosissimo il suo saluto con la mano aperta e le dita unite a formare una specie di “V”, accompagnato dall’augurio  di “lunga vita e prosperità” ), il dottor McCoy e il timoniere Hikaru Sulu, l’ingegner Montgomery Scott ( detto Scotty), la responsabile delle comunicazioni – la bella Uhura –  e il navigatore  Pavel Checov. Una scelta estremamente moderna e innovativa sia per il messaggio STAR TREKsociale e di costume, sia per i contenuti tecnologici. Nell’episodio di Star Trek intitolato “Umiliati per forza maggiore”, si potè assistere anche al primo bacio interrazziale della storia della televisione, tra Uhura  e il capitano Kirk. Il personaggio di Uhura – prima persona di colore a ricoprire un ruolo di ufficiale comandante e a mostrare l’ombelico in una fiction televisiva in America – divenne tanto caro al pubblico che lo stesso Martin Luther King intervenne personalmente affinché l’attrice che la interpreteva, Nichelle Nichols, continuasse a far parte del cast del fantascientifico serial. Se si pensa che fino a metà degli anni ’60 ,in molti stati degli USA, erano in vigore leggi discriminatorie nei confronti dei neri d’America, negando loro i più elementari diritti civili, si può comprende meglio il messaggio progressista di “Star Trek”.

Marco Travaglini

La Regione: “Il Parco della Salute si farà”. Si spera che la Città collabori

molinette2Appendino o no, il Parco della Salute si farà, non deve esserci alcun timore per il cambio di guida a Palazzo Civico. Ne è sicuro l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, supportato dalla presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Barbara Siliquini. I vertici regionali della Sanità rispondono alle perplessità della neo-sindaca sul progetto, ribadendo la validità di una iniziativa di rilevanza nazionale che intende valorizzare le attuali eccellenze e crearne di nuove, essere polo sanitario, didattico, di ricerca. Lo hanno affermato alla presentazione del nuovo Master Universitario di II livello in Direzione Strategica delle Aziende Sanitarie. Quello del Parco della Salute è un progetto da realizzarsi nell’area ex Avio, già finanziato e, ha detto Saitta, “che sta in piedi a prescindere dalla vendita delle aree dismesse. E’ nostra intenzione continuare a lavorare con il Comune di Torino e siamo fiduciosi che questo avverrà”.

(foto: il Torinese)

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