Luglio 2016- Pagina 3

Operaio muore sulla Torino-Milano

autostradaUn operaio di 53 anni è morto per un incidente sul lavoro al casello autostradale di Novara Est della A4 Torino-Milano. Si tratta di Michele Antonini, residente nel Bresciano. Il carpentiere era stato colpito da  sbarre di ferro cadute da un elevatore che stava operando al varco 10. Intubato sul posto dagli operatori del 118 e i trasferito in eliambulanza all’ospedale di Novara sembrava fin da subito in condizioni gravi. Poco dopo il ricovero è deceduto.

Elkann da Appendino: “Gli Agnelli non abbandonano Torino”

_john-elkann21La famiglia Agnelli non abbandonerà (del tutto) Torino, ma proseguirà attraverso le proprie società piani e attività nell’area torinese. lo sostiene il presidente di Exor e di Fca, John Elkann, che ha incontrato, a Palazzo Civico la sindaca Chiara Appendino, per  circa un’ora . Si è trattato del primo incontro dopo il cambio di  guida dell’amministrazione comunale. “Un buon incontro”, ha detto Elkann, che ha assicurato la collaborazione del gruppo  per gli investimenti industriali, attraverso il progetto della città ‘Open for business’. Nell’incontro si è parlato anche di crisi e povertà: Elkann ha ricordato la Fondazione Agnelli, che ha raddoppiato il budget per i progetti sociali, a partire dal sostegno agli oratori. La sindaca si è dichiarata soddisfatta.

Morta la donna operata di fibroma. Aperta inchiesta

TRIBUNALE 1E’ morta  all’ospedale San Luigi di Orbassano, Agnese Facchin, la donna di 50 anni in stato vegetativo da aprile dopo un intervento per un fibroma all’utero, all’ospedale Maggiore di Chieri. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta, in cui l’ipotesi di reato verrà tramutata da lesioni colpose a  omicidio colposo. La famiglia della donna, di Trofarello,che  è rappresentata dal legale Micaela Bertolino, aveva presentato un esposto.

“La rivoluzione inizia dal piatto”

VITELLO ANIMALI“Il Movimento Antispecista Piemonte – gruppo di attivisti di torino e dintorni – terrà domenica 31 luglio, dalle ore 18 alle ore 22, in Piazza Castello – ang. Via Roma a Torino, un video-presidio intitolato “la rivoluzione inizia dal piatto” con l’intento di sensibilizzare le persone sul consumo di alimenti di derivazione animale e sullo sfruttamento animale in genere, per divertimento, tradizione, abbigliamento, medicina. Se vi siete mai chiesti che trattamento viene riservato a miliardi di creature ogni anno, quale vita, se così si può chiamare, fra sporcizia, sofferenza, privazioni, sevizie, reclusione, solo perché qualcuno li ritiene buoni da mangiare o troppo stupidi per soffrire, o ancora solo utili, siete invitati a partecipare. Vi mostreremo le realtà degli allevamenti intensivi, dei macelli, dello sfruttamento dietro manifestazioni, dei circhi, degli esperimenti inutili, senza il filtro imposto dai media e dalla pubblicità. Sono tutti invitati a partecipare e ci sarà nuovamente l’angolo del disegno dedicato ai bambini, che già la scorsa volta, ha visto tanti partecipanti piccini, attenti al benessere dei loro amici animali.

 

M.A.P. – Movimento Antispecista Piemonte” Per ulteriori informazioni sull’evento: Giorgia Finotti 347/7752277 M.A.P. – Movimento Antispecista Piemonte email: movimentoantispecistapiemonte@gmail.com

Rosari e crocifissi alla Consolata per dire “no” al terrore dell’Isis

tunisi consolata1Fratelli d’Italia ha lanciato l’idea di apporre crocifissi e rosari sulla cancellata della Consolata per ricordare padre Jacques Hamel, il sacerdote francese barbaramente ucciso da un giovane e folle seguace dell’Isis.  La proposta è di mettere i simboli religiosi in tutti i cancelli delle chiese riempiti da crocifissi e rosari per rispondere al terrore. «Per la prima volta lo stato islamico ha assassinato un sacerdote in una chiesa europea, un sacrilegio che ancora non era stato osato dai terroristi sgozzatori del califfato: purtroppo arrivano fino a qui gli spargimenti di sangue nelle chiese, che già condannavamo quando anni fa cominciavano ad avvenire nelle cattedrali dei cristiani d’oriente nei paesi arabi, nell’indifferenza generale: ancora oggi, di fronte allo scempio di un prete ultraottantenne ucciso in una città europea mentre diceva messa, la reazione dell’opzione pubblica occidentale stenta a farsi sentire, tra smarrimento e superficiale e materialistico disinteresse» commentano Augusta Montaruli, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e il consigliere regionale Maurizio Marrone,

(foto: il Torinese)

DANNI DA CALDO ESTIVO: CHE FARE? TE LO DICE LA REGIONE

sole cielo caldoAnche per il 2016 la Regione Piemonte ha messo a punto un programma di prevenzione dei danni alla salute dovuti alle ondate di calore estivo. Gli effetti del caldo sulla salute derivano dalla combinazione di alcune variabili meteorologiche quali umidità, temperatura, velocità del vento, giorni consecutivi di caldo. Utilizzando queste informazioni e cielo caldo solecombinandole con altre di tipo sanitario,il Dipartimento Sistemi Previsionali e l’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte hanno sviluppato un bollettino previsionale del caldo affinché la popolazione, soprattutto i soggetti a rischio (anziani, malati), possa adottare comportamenti e precauzioni per prevenire danni alla salute. Il bollettino fornisce inoltre indicazioni utili alle istituzioni per mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute. Il cittadino può consultare, oltre ai bollettini previsionali delle ondate di calore, il materiale informativo della campagna regionale e del Ministero della Salute.

Bollettini previsionali ondate di calore

 

www.regione.piemonte.it

foto: il Torinese

Tina Anselmi, prima donna italiana ministro

20060406 - ROMA - POL : ELEZIONI: CATTOLICI; TINA ANSELMI, NON CI SI SERVE DELLA CHIESA MA LA SI SERVE COME ABBIAMO FATTO NOI CATTOLICI DEMOCRATICI. Tina Anselmi, storica rappresentante del voto cattolico in politica, in un'immagine d'archivio del 16 giugno 1999. Tina Anselmi interviene sulla polemica sorta dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi riguardo il voto dei cattolici: ''Noi cattolici democratici - afferma - abbiamo voluto servire i valori della Chiesa senza servirci della Chiesa per realizzare i nostri progetti politici. La dignita' della persona e il rispetto dei valori della Costituzione nati dalla Resistenza sono alla base del progetto politico dei cattolici democratici''.         ALESSANDRO BIANCHI-ARCHIVIO / ANSA / PAL

Quarant’anni fa, giovedì 29 luglio 1976, il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti nominava come ministro del Lavoro Tina Anselmi, partigiana, insegnante ed ex sindacalista. Era la prima donna a diventare ministro nella storia d’Italia, se si esclude Gisella Floreanini che svolse un ruolo di governo nell’autunno del 1944 in seno alla Repubblica dell’Ossola. Nata nel 1927 a Castelfranco Veneto in una famiglia cattolica, conobbe subito le angherie del regime fascista perchè il padre, aiuto farmacista di idee socialiste, fu perseguitato dalle camice nere. La madre, casalinga,  gestiva un’osteria assieme alla nonna. Tina Anselmi frequentò il ginnasio nella sua città natale, quindi le magistrali a Bassano del Grappa. È lì che, il 26 settembre 1944, i nazisfascisti costrinsero lei e altri studenti ad assistere all’impiccagione di trentuno prigionieri per rappresaglia: un’esperienza terribile che la spinse a prender parte attivamente alla Resistenza. Con il nome di battaglia di “Gabriella” diventò staffetta della brigata “Cesare Battisti” per poi passare al Comando regionale veneto del Corpo Volontari delal Libertà. Nel dicembre dello stesso anno, matura la sua scelta politica e s’iscrive alla Democrazia Cristiana, partecipando attivamente alla vita del partito dello scudocrociato guidato da Alcide De Gasperi, arrivando nel 1959 al Consiglio nazionale. Entrata in Parlamento nel 1968, ci rimase per quasi vent’anni. La famiglia e la donna sono sempre stati al centro del suo impegno politico, che si è tradotto nella prima legge sulle pari opportunità (1977), grazie alla quale vennero abolite le discriminazioni esistenti in materia di lavoro e di salario tra i sessi. A Tina Anselmi sono stati riconosciuti da tutti dei grandi meriti per essersi battuta a favore dei diritti delle donne. Più volte indicata come possibile candidata alla Presidenza della Repubblica, una delle sue ultime battaglie fu quella contro la massoneria nell’ambito della commissione d’inchiesta sulla loggia P2.

Torino e Milano da rivali storiche ad alleate? La giunta Appendino sembra crederci

milano e torinoDal Risorgimento – quando i milanesi furono ben felici che i torinesi li liberassero dagli austriaci, accogliendo di buon grado la dominazione sabauda – ad oggi, molte cose sono cambiate nei rapporti tra Torino e Milano. La rivalità è storica e a soccombere è stata il più delle volte la città della Mole che si vede spesso scippare importanti realtà economiche e culturali. L’ultimo spauracchio è quello di veder fuggire sotto la Madonnina il Salone del Libro. Ma la nuova giunta torinese pentastellata, attraverso le parole dell’assessore alla cultura sembra voler sotterrare l’ascia di guerra tra le due metropoli. “Torino e Milano sono già legate da eventi e progetti che valorizzano reciprocamente esperienze e specificità  come il festival Mito, Settembremusica e l’Abbonamento Musei. È davvero poco lungimirante pensare al rapporto tra le nostre due città  in termini di mera competizione nello scenario globale – ha dichiarato l’assessore  Francesca Leon – Crediamo che tra Torino e Milano si debbano rafforzare le collaborazioni esistenti, esplorando nuove opportunità per mettere a sistema le rispettive eccellenze, affrontando inoltre con franchezza e lucidità le criticità. Ho condiviso con l’Assessore Filippo Del Corno la necessità di confrontarsi  su questi temi a partire da un incontro nei prossimi giorni”. Una nuova alleanza sembra profilarsi all’orizzonte. Chissà.

Appendino alla prova della Città Metropolitana: “Un peso? No, dà servizi essenziali”

citta metropolitanaLe Città metropolitane sono o no sono un nuovo carrozzone all’italiana? ” Le Città Metropolitane non possono essere considerate un peso, ma Enti che erogano servizi essenziali”. Parola di Chiara Appendino che ha presieduto per la sua prima volta il Consiglio metropolitano, ruolo che spetta al sindaco di Torino. “Il quadro normativo e i tagli alla risorse decisi dal Governo mettono a rischio l’erogazione di servizi essenziali, nonostante le molte competenze rimaste in capo alle Città Metropolitane.” La delibera che prende atto degli equilibri di Bilancio è stata approvata all’unanimità  in vista dell’approvazione del rendiconto economico di previsione 2016 dopo la pausaappendino tg estiva.La volontà di approvare il Bilancio di previsione dopo l’estate e di far partire le procedure per servizi essenziali non rinviabili, dallo sgombero neve alla manutenzione degli edifici scolastici delle scuole medie superiori, è stata espressa da tutte le forze politiche. Al termine sella seduta le Rsu della Città Metropolitana di Torino hanno occupato simbolicamente l’aula del Consiglio. Hanno appeso uno striscione alla finestra della Prefettura e distribuito volantini con lo slogan “Senza province = senza strade = senza scuole”.

Le nuove frontiere della chirurgia estetica

macrino 2Per diversi medici chirurghi la chirurgia estetica moderna va esercitata con esperienza e professionalità. Questo è il caso del dottor Yuri Macrino, chirurgo plastico con studio a Roma, ma attivo anche a Milano e Torino, da anni distintosi nel campo della chirurgia estetica e ricostruttiva. Il dottor Macrino mantiene anche nei momenti in cui è lontano dalla professione un’ottima manualità, suonando sia la chitarra sia il pianoforte, che implicano l’uso delle mani e aumentano la coordinazione delle dita.Consulente medico per il doppiaggio nella famosa serie americana Grey’s Anatomy, Macrino si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel ’95, ottenendo poi la Specializzazione in Chirurgia plastica e ricostruttiva presso l’Università di Catania. Ha poi approfondito le sue conoscenze praticando sia a Catania, sia a Roma e nella Repubblica Ceca. Proprio grazie ai suoi studi in questa Repubblica ha avuto la possibilità di seguire gli insegnamenti della scuola russa. Negli anni della Specializzazione ha avuto la fortuna di poter seguire la Scuola diretta dal professor Micali, attraverso la quale ha potuto anche incontrare il professor Nordstrom e operare con alcuni suoi allievi.

“La specializzazione in Chirurgia plastica da parte di un chirurgo estetico – spiega il dottor Macrino – anche se non costituisce un requisito indispensabile per svolgere gli interventi di chirurgia estetica, sicuramente rappresenta una garanzia in più per il paziente. Infatti uno specialista in Chirurgia plastica ha frequentato per cinque anni reparti di chirurgia plastica ricostruttiva e ha sostenuto gli esami per conseguire la Specializzazione. Quindi ha competenze ulteriori rispetto al solo chirurgo estetico. Purtroppo in Italia ancor oggi la Chirurgia estetica continua a rimanere un campo in cui le competenze non sono così ben certificate e delineate, tanto che non sempre risulta facile per il paziente che voglia sottoporsi a un intervento estetico orientarsi in modo adeguato”.

bellezza donna specchio

“Uno degli interventi di chirurgia estetica che effettuo con piu’ frequenza – spiega il dottor Yuri Macrino – è quello di mastoplastica, “additiva” nel caso si voglia aumentare il volume del seno o, nel caso contrario, “riduttiva”. Per questo tipo di intervento le pazienti sono spesso molto giovani, anche poco più che ventenni. Se il distretto mammario presenta delle asimmetrie, più o meno evidenti, di forma e di volume della mammella, di dimensione e posizione dei capezzoli, sarà necessario un intervento di mastoplastica correttiva. Nel caso della mastoplastica additiva le cicatrici sono sicuramente minori rispetto a quelle che risultano dal secondo tipo di intervento; la naturalità del risultato dell’intervento è data dalla combinazione dell’abilità chirurgica, dalla sua progettazione adeguata e esecuzione, oltre che dall’impiego di protesi mammarie di qualità “.

“La durata del risultato di una mastoplastica – precisa il dottor Macrino – è legata al tempo. La mastoplastica additiva soddisfa il desiderio di maggior volume del seno e, sicuramente, l’evoluzione dei materiali e delle tecniche produttive hanno migliorato la forma, la consistenza, la sicurezza e la durata delle protesi mammarie. La mastoplastica additiva, per esempio, riesce a correggere l’inestetismo di un seno ipotrofico, tenendo anche presente il cambiamento di natura psicologica. Mi si rivolgono per questo tipo di intervento anche pazienti giovani, che richiedono l’aumento del seno ritenuto troppo piccolo. Altre richiedono l’intervento in seguito a un moderato rilassamento o dopo l’allattamento, per ripristinarne il volume. Al tatto il seno risulterà morbido come quello naturale e, anche in situazioni dinamiche, aspetto e movimento saranno del tutto pari al tessuto mammario.

“Un altro tipo di intervento in aumento di richieste – aggiunge il dottor Macrino – soprattutto dalle donne, è il lifting delle braccia, che consente di eliminare l’eccesso di cute di tessuto adiposo che si accumula nella zona compresa dal gomito alla spalla. Si tratta di un intervento di circa due ore, in anestesia generale, in regime di day surgery. Sono poi molte le pazienti di sesso femminile, ma anche maschile, che richiedono una blefaroplastica, che è l’intervento più appropriato per ottenere un effetto di ringiovanimento degli occhi e un aspetto più fresco e riposato. Sia uomini che donne ricorrono, infine, spesso all’intervento di addominoplastica, che prevede la rimozione del grasso e del tessuto adiposo in eccesso. Lo scopo di questo intervento è quello di ottenere la cosiddetta “pancia piatta”, asportando e eliminando cute e grasso in eccesso per la riduzione dell’addome, rinforzando i muscoli addominali rilassati e ricostruendo l’ombelico nella sua forma originaria”.

Mara Martellotta

 

Dottor Yuri Macrino

Studio medico Drym, via Fibonacci 31, 00166, Roma

Clinica Parioli, via Felice Giordano, Roma

Milano

Studio Via Ruggero Boscovich 30

Clinica villa Letizia, via Gaetano Donizetti 12

Torino

Studio medico via Giorgio Bidone 31 c/o Casa di Cura Sedes Sapientiae

Clinica Casa di Cura Sedes Sapientiae