L’Aeroporto di Torino al Salone con una originale campagna
L’Aeroporto di Torino incontra lettori e passeggeri alla XXIX edizione del Salone del Libro di Torino presso l’area internazionale del Padiglione 3.
Torino Airport collabora infatti a Babel, il nuovo progetto del Salone nato insieme alla Libreria Internazionale Luxemburg di Torino: un’area dedicata ai libri degli autori stranieri in lingua originale che include anche una galleria di immagini ed uno spazio incontri dove dialogare con gli scrittori nella loro lingua madre.
In occasione del Salone del Libro, l’Aeroporto di Torino si presenta al pubblico nell’area che meglio esprime l’idea del viaggio con la nuova campagna “Book a flight”, che invita i visitatori a raggiungere le più famose località letterarie come Narnia, l’Isola che non c’è, Oz, la Terra di Mezzo e molte altre attraverso la speciale vestizione dello spazio internazionale e attraverso la home page del sito aeroportoditorino.it. Qui, nei giorni della manifestazione, le destinazioni e le partenze reali lasciano spazio a quelle immaginarie. Un invito per i visitatori più curiosi che, cliccando alla ricerca della meta del loro prossimo viaggio, possono scaricare un codice sconto per il parcheggio in Aeroporto.
Presso lo stand gli ospiti potranno inoltre scoprire tutte le nuove rotte – reali – che è possibile raggiungere dallo scalo con collegamenti di linea: oltre ai nuovi voli low cost per le capitali europee Londra, Madrid e Berlino recentemente inaugurate, i voli internazionali per Atene, Corfù, Skiathos, Minorca, Palma di Maiorca e le rotte nazionali per Alghero, Lampedusa e Pescara.
L’Aeroporto di Torino rappresenta la porta d’accesso primaria al territorio, anche in occasione dei grandi eventi che attirano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo. Con la partecipazione al Salone del Libro, Torino Airport conferma la propria presenza a fianco delle maggiori istituzioni e realtà culturali del territorio.
I consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno divulgato la notizia dopo aver riscontrato alcune irregolarità nelle liste presentate da Rabellino
Il notaio, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni comunali, confida ai nostri microfoni cosa vorrebbe per la città e racconta una Torino diversa, lontana da un rilevante incremento del turismo e dal dimezzamento del debito
Dunque quale percorso sceglierebbe per provare a risanare il debito?
E per i bus, parcheggi e la ZTL?
Se i mezzi pubblici non sono efficienti, ne risentono i cittadini come anche i turisti e per una città che aspira ad avere vocazione internazionale questo è inconcepibile…
Riguardo invece il problema dell’immigrazione, come agirebbe lei da sindaco?
Cosa pensa della discussa candidata pentastellata?
Il 12 maggio è la Giornata mondiale degli infermieri. E sarà occasione per Nursing Up, il sindacato degli infermieri italiani, che in Piemonte è piuttosto attivo, soprattutto in Torino, per fare conoscere le sue attività e le problematiche
Auditorium Don Milani, mercoledì 25 maggio, ore 17,30
La squadra mobile della Questura di Torino conquista l’edizione 2016 del premio Bruno Caccia, a cura del Rotary Club Torino Nord Ovest, in memoria del procuratore capo torinese
Al centro della manifestazione si è svolta la cerimonia di premiazione dei

uomini e una donna: Stefano, Alfredo e Barbara ) sono partiti con lo scopo di rintracciarlo. In una Turchia meridionale, bruciata dal sole d’agosto, dopo cinque anni di assoluto silenzio, chi cercano ognuno dei tre? L’amico d’infanzia, il grande reporter o l’unico uomo mai amato? Inizia così una settimana di misteri nel Kurdistan. Lettere, enigmi, messaggi da decifrare e strane figure. Ogni incontro appare casuale, ma introduce al mistero di una realtà, quella curda, che sopravvive alla guerra più dimenticata del pianeta. La storia vira in giallo e si dipana davanti al lettore come un road-movie tra le strade e le coste della Turchia, fino a un finale a sorpresa. Il libro affronta un tema caldo, ora come vent’anni fa. I circa 30 milioni di curdi costituiscono uno dei più grandi gruppi etnici privi di un territorio nazionale. Per oltre un secolo molti di loro hanno lottato per un Kurdistan indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici sia militari. Tuttavia i governi degli stati che li ospitano si
sono sempre opposti all’idea di uno Stato curdo e perfino alla concessione di un autonomia politica e culturale. Un territorio immenso, che si sviluppa nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia, la terra fra i due fiumi Tigri e Eufrate. Il territorio abitato dai curdi si trova prevalentemente in Turchia ma comprende vaste zone in Siria, Iraq, Iran, e in misura minore Armenia. Il Kurdistan turco, che i curdi chiamano Bakur, protagonista del libro di Fovanna, è un vasto territorio che comprende la parte sud orientale della Turchia dal confine siriano fino all’Iran, dove vivono circa 20 milioni di persone e ha il suo centro culturale e politico nella città di Diyarbakir, una vera e propria capitale simbolica del Kurdistan che conta quasi 2 milioni di abitanti. Ed è proprio lì che vene arrestato l’inviato de “Il Giorno”. La polvere del tempo, sui bei libri, non si posa mai e men che meno su “Il pesce elettrico” che Fernanda Pivano descrisse così: “Questi dialoghi sono maledettamente belli, sarebbero piaciuti a Hemingway”. E se lo diceva lei, traduttrice di tutti i grandi scrittori americani, amica personale di Hemingway e musa dei poeti e dei cantanti della beat generation, non c’è ragione alcuna per farsi rodere dal dubbio.