Maggio 2016- Pagina 19

Caselle, Book a Flight: posti che raggiungi solo con un libro

CASELLE 2L’Aeroporto di Torino al Salone con una originale campagna

 L’Aeroporto di Torino incontra lettori e passeggeri alla XXIX edizione del Salone del Libro di Torino presso l’area internazionale del Padiglione 3.

Torino Airport collabora infatti a Babel, il nuovo progetto del Salone nato insieme alla Libreria Internazionale Luxemburg di Torino: un’area dedicata ai libri degli autori stranieri in lingua originale che include anche una galleria di immagini ed uno spazio incontri dove dialogare con gli scrittori nella loro lingua madre.

In occasione del Salone del Libro, l’Aeroporto di Torino si presenta al pubblico nell’area che meglio esprime l’idea del viaggio con la nuova campagna “Book a flight”, che invita i visitatori a raggiungere le più famose località letterarie come Narnia, l’Isola che non c’è, Oz, la Terra di Mezzo e molte altre attraverso la speciale vestizione dello spazio internazionale e attraverso la home page del sito aeroportoditorino.it. Qui, nei giorni della manifestazione, le destinazioni e le partenze reali lasciano spazio a quelle immaginarie. Un invito per i visitatori più curiosi che, cliccando alla ricerca della meta del loro prossimo viaggio, possono scaricare un codice sconto per il parcheggio in Aeroporto.

Presso lo stand gli ospiti potranno inoltre scoprire tutte le nuove rotte – reali – che è possibile raggiungere dallo scalo con collegamenti di linea: oltre ai nuovi voli low cost per le capitali europee Londra, Madrid e Berlino recentemente inaugurate, i voli internazionali per Atene, Corfù, Skiathos, Minorca, Palma di Maiorca e le rotte nazionali per Alghero, Lampedusa e Pescara.

L’Aeroporto di Torino rappresenta la porta d’accesso primaria al territorio, anche in occasione dei grandi eventi che attirano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo. Con la partecipazione al Salone del Libro, Torino Airport conferma la propria presenza a fianco delle maggiori istituzioni e realtà culturali del territorio.

 

Verso il voto: firme farlocche per “Lista del grillo – No euro”, tra i firmatari anche due morti

seggioI consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno divulgato la notizia dopo aver riscontrato alcune irregolarità nelle liste presentate da Rabellino

Ennesimo scandalo legato a firme false in città: purtroppo a Torino questa è ormai normalità e pare ci si debba abituare a tale leitmotiv. Questa volta la presentazione di firme “ritoccate”, per non dire farlocche, è toccata a “Lista del Grillo – No Euro”: non fatevi ingannare dal nome, non si tratta dei Cinque Stelle, che anzi hanno già presentato ricorso proprio per la scelta di questo simbolo.

La richiesta del M5S è stata respinta dal Cecir in quanto “Non si ravvisano elementi di confondibilità tra i due simboli”, nonostante il nome “GRILLO” scritto in stampatello. Sembrava non ci fosse niente da fare per i grillini – quali? Quelli pentastellati, che confusione! – che invece porteranno avanti il ricorso sino ai banchi del Tar. Come se non bastasse, nella giornata di ieri, è saltato fuori che tra le firme presentate dalla “Lista del Grillo- No euro”, vi sarebbero due sottoscrittori deceduti nel 2013.

“Il professionista delle liste tarocche e dei candidati quasi omonimi, Renzo Rabellino, insieme ai suoli sodali (Nocetti, Calleri e compagnia attenzionata dalla Procura torinese), colpisce ancora” – si legge nel comunicato divulgato dal M5S, a firma Bono e Appendino – “non pago della condanna a 2 anni e 10 mesi per le firme false alle regionali 2010, con interdizione dai pubblici uffici e sospensione dei diritti elettorali per 5 anni, delle accuse di truffa per residenza fittizia a Sambuco con cui avrebbe preso per anni rimborsi non dovuti dalla Provincia di Torino, dopo averci provato alle amministrative del 2012 (ricusato a Chivasso e in altre realtà), ricusato alle politiche del 2013 e alle regionali del 2014, ci riprova con ben 6 liste a Torino”.seggio uomo

Analizzando la lista presentata da Rebellino, Calleri, Nocetti e sodali e autenticata da Ferdinando Berthier che si dice estraneo all’accaduto, si è appurato che due sottoscrittori risultano deceduti all’anagrafe di Torino anni prima della data di apposizione della firma, “quindi o Rabellino e i suoi amici fanno resuscitare i morti, oppure è stato compiuto un illecito nella compilazione dei moduli di cui chiederemo conto quanto prima in Procura”.

E’ perlomeno lecito domandarsi come sia possibile che non vi sia più controllo e prevenzione nella presentazione delle firme, soprattutto nei confronti di chi ha ampiamente dimostrato recidività, beffandosi ogni volta delle regole democratiche del nostro paese? Eppure tutti coloro i quali s’improvvisano politicanti per racimolare nelle tasche qualche quattrino in più, continuano imperterriti nella loro causa, senza alcuna correttezza, decenza e rispetto nei confronti dei torinesi (e non solo), che invece sono dileggiati, anche da morti.

Romana Allegra Monti

(foto: il Torinese)

Alberto Morano: “voglio una Torino più equa, una città studiata insieme ai cittadini”

morano gam gamIl notaio, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni comunali, confida ai nostri microfoni cosa vorrebbe per la città e racconta una Torino diversa, lontana da un rilevante incremento del turismo e dal dimezzamento del debito

 

 

Cosa vorrebbe per Torino?

Io vorrei una città che riprenda a sperare nel futuro, una Torino dove i torinesi si sentano a casa e la città sia trattata equamente, le periferie come il centro. Dove insomma non esista degrado urbano e gli eventi siano in tutta la città non solo nel centro. Sogno una Torino risanata dal debito: con 4 miliardi e 380 milioni di debito è difficile possa sopravvivere, non ha risorse a sostegno dei progetti che servono alla cittadinanza.

 

comune palazzo civicoDunque quale percorso sceglierebbe per provare a risanare il debito?

Vendendo le partecipate di valore, non sono molte, ma quell’incasso potrebbe diminuire in modo significativo il debito. So che non esiste la bacchetta magica, ma un po’ di risorse per ridurre il debito si possono ricavare dalla revisione dei contratti di appalto del comune, tuttavia sono risorse marginali rispetto a quello che servirebbe.

 

Fassino ha ridotto il debito della città di “oltre mezzo miliardo”, come si legge nei suoi volantini…

Questa è una bugia. Il debito era di 4 miliardi e 460 milioni nel 2011 e 4 miliardi e 370 milioni è oggi, è calato dunque solo di 90 milioni. Facile pensare al solo debito finanziario, esiste anche quello commerciale e le obbligazioni.

 

Come opererebbe invece sulla viabilità cittadina?

Partiamo dalla Metro: credo che con somma fatica si dovrà cercare di finire la prima linea, i lavori devono essere svolti in tempi ragionevoli, affinché non uccidano tutto ciò che gli sta intorno. Per la linea due, che dal punto di vista teorico è un’opera importante e utile ma con la situazione economica e finanziaria della città, sarebbe ipotizzabile solo a fronte di uno studio di fattibilità tecnica: tempistiche, finanze e impatto sull’ambiente circostante. Un’opera da realizzare in tempi normali, altrimenti rischia di servire a poco.

tram ztlE per i bus, parcheggi e la ZTL?

Ci sono due possibili impostazioni: quella di alcune grandi città come Londra, Parigi e Milano, nelle quali si paga una tassa di accesso al centro, così da ridurre quella dei parcheggi, liberalizzando il centro; oppure si prosegue nel concetto di ZTL, che comunque non riduce lo smog e non serve a nulla. La tassa di accesso invece, non solo diviene risorsa del comune ma è utile a rendere la città più vivibile. Sono laico su questo punto: va studiato con i tecnici e con la cittadinanza.

La città è molto cambiata dall’ultima volta che furono progettati i collegamenti autobus, non crede vadano rivisti?

Si è cambiata, io sono per parlare seriamente dei problemi, le soluzioni vanno studiate insieme agli esperti e ai cittadini. Senza contare il degrado dei mezzi e l’insicurezza che si percepisce su di essi, ne abbiamo avuto un esempio vedendo quanto successo al giornalista di Repubblica il giorno che presi la linea 4. Prossimamente faremo un’altra gita: prenderemo l’autobus 68, che passa dal Campus Einaudi, per vedere con i miei occhi i problemi quotidiani dei giovani. Fassino c’è mai salito? Non mi pare, eppure è il sindaco.

turisti san carloSe i mezzi pubblici non sono efficienti, ne risentono i cittadini come anche i turisti e per una città che aspira ad avere vocazione internazionale questo è inconcepibile…

La prima cosa che serve al turista è un aeroporto che funzioni, tutti quelli che arrivano dagli Stati Uniti ad esempio, arrivano a Malpensa e ci mettono più di due ore ad arrivare a Torino.

Si potrebbe ipotizzare una linea che colleghi i principali siti turistici della città, soprattutto in alcune stagioni dell’anno.

Eppure il vanto della corrente amministrazione è soprattutto quello di aver incrementato il turismo, anche grazie alle passate Olimpiadi..

Guardando i dati non ne sono così convinto. L’81% del turismo è italiano, in barba all’internazionalizzazione tanto sbandierata. Il restante 19% arriva da Francia, Olanda e Germania. Non credo sia sufficiente, il turismo di un giorno e un giorno e mezzo è un turismo che spende poco. Noi abbiamo bisogno di americani e cinesi, che spenderebbero sicuramente molto di più: abbiamo creato una via del lusso, potremmo anche avere qualche marchio in più e allora sì che verrebbero. I cinesi, come anche i russi vanno a Milano solo per andare al quadrilatero prima ancora che per il resto. Inoltre abbiamo eccellenze museali che sono mondiali, come il Museo Egizio: non è pensabile sia visitato solo da italiani. Un americano però fa prima ad andare a Milano piuttosto che venire a Torino. Non è che non sia stato fatto nulla, è che bisogna fare di più. Non mi pare siano chiare le linee guida per perseguire il salto di qualità: Torino deve divenire un brand, ad oggi non è così. Faccio l’esempio americano perché ho lavorato molto lì e quando mi chiedevano di dove fossi, dovevo rispondere “a un’ora da Milano”, per far capire qualcosa al mio interlocutore, Torino all’estero non è conosciuta.

 

morano1Riguardo invece il problema dell’immigrazione, come agirebbe lei da sindaco?

Ciò che è illegale va represso, ciò che è legale va integrato. Non si può pensare di fare una politica anti-immigrati quando in città ve ne sono circa 150 mila. Non si può essere contro gli stranieri che vivono qui e che lavorano regolarmente, la città morirebbe. Nel 25% di popolazione anziana in città, non ci sono stranieri: questo è un dato importante. Nei prossimi dieci anni, che ci piaccia o no, la conformazione sociale della città sarà molto diversa. Il discorso di chi occupa invece è ben diverso, però attenzione perché vi sono anche i rifugiati politici e non possiamo avere 3000 mila domande e smaltirne 356 in un anno, questo è un problema di inefficienza.

 

Qual è la fonte di questi dati?

 

Dalla polizia, non me lo sono inventato. Se nel mio ufficio lavorassero con questo ritmo, sarebbero tutti licenziati.

 

Nel concreto come gestirebbe questa problematica?

Quello che può fare un sindaco è rafforzare gli uffici che devono dare delle risposte, attivando la prefettura. Oggi, con i poteri attuali, il sindaco non può fare molto di più. E’ in corso una legge di approvazione che pare darà più poteri ai sindaci.

 

perna foto mole 2Cosa pensa della discussa candidata pentastellata?

Ho avuto modo di incontrare Chiara Appendino una volta, per poco. Mi è parsa una persona normale e per bene. La perplessità che può avere un uomo molto più vecchio come sono io, è relativa all’esperienza di lavoro:dalle idee alla loro messa in pratica c’è di mezzo un mondo. Non so se questa candidata ha idea di cosa significhi amministrare una città e soprattutto una città con questi problemi sociali (record degli sfratti) e con questo debito.

La sua mancanza all’evento organizzato dagli architetti è sintomo di questo?

Per me è stata una scelta, per sottrarsi a un dibattito rispetto al quale non è preparata. Qualche giorno fa c’era un dibattito con Confabitare e non è venuta. Tutti avrebbero bisogno di capire quale sia l’idea dei candidati sindaco sui temi che riguardano la città e come molti altri, io non ho la più pallida di idea di quale sia la sua. Forse non lo sa neanche lei.

 

Su molte cose il centrodestra cittadino sarà anche diviso, ma sulle titubanze verso la candidata penstastellata pare siate tutti in accordo…

A questo proposito, con grande onestà le dico che credo poco nel programma di risanamento di Forza Italia, perché è stata all’opposizione per tanto tempo, con sette/otto consiglieri e li ha persi tutti: sono tutti nella maggioranza. Non aveva alcuna visione d’opposizione.

Romana Allegra Monti

(Foto: il Torinese)

 
 
 
 
 
 
 
 

Giornata mondiale infermieri, le proposte di Nursing Up

medico sanitaIl 12 maggio è la Giornata mondiale degli infermieri. E sarà occasione per Nursing Up, il sindacato degli infermieri italiani, che in Piemonte è piuttosto attivo, soprattutto in Torino, per fare conoscere le sue attività e le problematiche del settore. Così verranno organizzati presidi nei maggiori ospedali della regione. In particolare alle Molinette di Torino, il banchetto presidio sarà nel cortile dell’entrata centrale. E la ricorrenza è un’occasione anche per tornare su alcuni temi cari all’organizzazione. “Oggi in Piemonte – dice il segretario regionale Claudio Delli Carri – mancano di fatto al sistema sanitario circa 1000 infermieri, situazione di drammatica carenza che viene solo in parte compensata da pesantissimi carichi di straordinari ed anche con un utilizzo abnorme della pronta disponibilità”. Da qui la richiesta, fortemente sostenuta da Nursing Up, dello sblocco delle assunzioni da subito per arrivare a regime entro un paio d’anni “per avere ospedali che funzionino in efficienza ed efficacia, con prestazioni migliori e professionistiche possano creare eccellenza”.

 

Massimo Iaretti

INCONTRO PUBBLICO PER CHIARIRE I DUBBI SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

venariaAuditorium Don Milani, mercoledì 25 maggio, ore 17,30

Saper intervenire, adeguatamente e con correttezza, nella propria dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle Entrate, dialogando con la piattaforma on line, è estremamente utile.

La Città di Venaria Reale ospita l’incontro messo in campo dalla stessa Agenzia per le Entrate  per andare incontro alle esigenze dei contribuenti.

Mercoledì 25 maggio, alle ore 17,30 presso l’Auditorium della Don Milani (corso Papa Giovanni XXIII, 54), si potranno seguire le indicazioni per far da sé e non sbagliare ed acquisire tutte le informazioni necessarie.

Dichiara l’assessore alla Partecipazione, Paola Saja «Abbiamo ritenuto utile aderire a questa iniziativa proposta dall’Agenzia delle Entrate, che si rivolge a coloro che necessitano di avere un aiuto in più nella compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata. In questa occasione, la città ospita i funzionari dell’Agenzia che attraverso questo incontro gratuito, daranno indicazioni utili ai cittadini che desiderano avere chiarimenti relativamente alla compilazione della dichiarazione on-line, per assolvere autonomamente gli  adempimenti fiscali.

Anche in questa occasione – conclude Saja –  ci si propone di andare incontro alle necessità dei cittadini, affrontando temi di utilità quotidiana e confidando che la partecipazione a questo incontro possa essere utile e chiarificatrice di un nuovo sistema di dichiarazione dei redditi, che segue necessariamente un percorso di modernizzazione, che prevede un sempre minor ricorso alla carta ed una maggiore capacità di utilizzare gli strumenti innovativi che la tecnologia ci mette a disposizione».

Il premio Bruno Caccia del Rotary alla squadra Mobile di Torino

bruno cacciaLa squadra mobile della Questura di Torino conquista l’edizione 2016 del premio Bruno Caccia, a cura del Rotary Club Torino Nord Ovest, in memoria del procuratore capo torinese assassinato in un agguato nel giugno 1983. Il premio verrà consegnato al  dirigente della polizia, Marco Martino, in una cerimonia all’Unione Industriale, dopo che nei mesi scorsi venne arrestato il presunto autore materiale dell’omicidio.Lo scorso 22 dicembre, ben 32 anni dopo l’assassinio del procuratore Caccia, al termine di una minuziosa attività investigativa gli investigatori, con uno stratagemma, sono riusciti a individuare in Rocco Schirripa. Il panettiere di origini calabresi di 62 anni,è ritenuto  l’esecutore materiale del’agguato in cui il magistrato venne ucciso mentre passeggiava sotto casa con il suo cane. Il premio è assegnato ogni anno a chi si distingue nella tutela dell’interesse pubblico.

Festa dell’Europa in piazza Castello

europa festa2Al centro della manifestazione si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della 32^ edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” per l’anno scolastico 2015/2016

Il 9 maggio in piazza Castello, è stata celebrata la Festa dell’Europa, organizzata dalla Consulta regionale europea presso il Consiglio regionale, con la collaborazione del Parlamento europeo e il patrocinio della Città di Torino, oltre al contributo di Città metropolitana di Torino, Iren, Smat e Anci.

Al centro della manifestazione si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della 32^ edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” per l’anno scolastico 2015/2016.

Il vicepresidente  del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, delegata alla Consulta europea, ha portato il saluto dell’Istituzione ai ragazzi affermando che “la Consulta regionale europea in tanti anni di attività, anche grazie ad iniziative come questa, ha dato il proprio supporto al processo di formazione di una ‘cultura europea’ nella società piemontese e nei giovani in particolare. È con sincera soddisfazione che possiamo prendere atto che alcuni di questi giovani si trovano ora a lavorare nelle istituzioni europee,grazie anche al contributo di stimoli e idee fornito dall’attività da parte della Consulta”.

Sono intervenuti anche il rappresentante della Commissione Ue  Tremeur Denigot, un deputato eletto in Piemonte in rappresentanza della Camera, l’assessore alla Innovazione della Città di Torino e Nadia Carpi del Ufficio scolastico regionale.

Dell’Università degli studi di Torino, hanno partecipato i professori Umberto Morelli, Edoardo Greppi, Giuseppe Porro e Sergio Pistone.

Punti informativi sono stati organizzati dal Parlamento europeo, da “Europe direct” della Città metropolitana di Torino, dal Movimento federalista europeo e dello Istituto universitario di studi europei ed anche dalla Associazione Andos (donne operate al seno).

La diretta radio è stata realizzata da Radio Immaginaria, sede di Torino, prima e unica radio di adolescenti in Europa (tra gli 11 e i 17 anni), che ha diverse sedi non solo in Italia e in Europa.

L’Associazione artigiana panificatori della provincia di Torino, ha sfornato in piazza grissini Rubatà e decine di chili di pane. Per l’occasione è stato realizzato un particolare formato di pane, “il pane dell’Europa”, che ha soddisfatto anche i palati più esigenti.

Oltre al Coordinamento dei volontari della protezione civile della provincia di Torino, per la sicurezza e il montaggio degli stand, ha collaborato anche l’Associazione “Stupinigi è…” che promuove il pregiatissimo grano raccolto nel Parco.

Al concorso hanno partecipato quest’anno oltre mille200 studenti (200mila dal 1983) dei quali oggi ne sono stati premiati 164 accompagnati dai professori e dai dirigenti scolastici e da centinaia di altri studenti.

AB – www.cr.piemonte.it

Profumo alla Compagnia. Peveraro lo sostituisce a Iren

profumoFrancesco Profumo, ex ministro ed ex presidente Iren, è stato eletto  presidente della Compagnia di San Paolo, principale azionista di Banca Intesa Sanpaolo, mentre la leader degli industriali torinesi, Licia Mattioli, è vicepresidente della fondazione. Il consiglio generale della Compagnia ha cooptato Dario Arrigotti, Walter Barberis e Franca Fagioli. Entrano anche Francesca Vallarino Gancia e Daniela Del Boca. Paolo Peveraro, ex assessore comunale e regionale al Bilancio, a margine dell’assemblea degli azionisti di Iren,  a Reggio Emilia è stato invece  nominato nuovo presidente al posto di Francesco Profumo.

“Il pesce elettrico” e l’amore per il Kurdistan

Il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997

fovanna curdi

Vent’anni fa, nell’aprile del 1996, usciva per Baldini & Castoldi , “Il pesce elettrico” di Enrico Fovanna, il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997). Un mese prima dell’uscita del libro, Fovanna –  che all’epoca aveva 36 anni ed era nato a Premosello, nel nord del Piemonte – era stato arrestato dalla polizia turca a Diyarbakir. Curiosamente il libro racconta proprio la vicenda di Pietro, un reporter incarcerato da Ankara perché sospettato di collaborare con il Pkk, il Partito dei Lavoratori delKurdistan, movimento che si batte per la liberazione del popolo di quella che è stata definita “la più grande nazione al mondo senza stato”. In uno dei rari casi in cui la fantasia letteraria precede la realtà, il protagonista de “Il pesce elettrico”  –  inviato di guerra italiano –  scompare nel momento in  cui viene liberato – cinque anni dopo l’arresto – e lo fa mentre  tre colleghi del suo giornale (due fovanna pesceuomini e una donna: Stefano, Alfredo e Barbara ) sono partiti  con lo scopo di rintracciarlo. In una Turchia meridionale, bruciata dal sole d’agosto, dopo cinque anni di assoluto silenzio, chi cercano ognuno dei tre? L’amico d’infanzia, il grande reporter o l’unico uomo mai amato? Inizia così una settimana di misteri nel Kurdistan. Lettere, enigmi, messaggi da decifrare e strane figure. Ogni incontro appare casuale, ma introduce al mistero di una realtà, quella curda, che sopravvive alla guerra più dimenticata del pianeta. La storia vira in giallo e si  dipana davanti al lettore come un road-movie tra le strade e le coste della Turchia, fino a un finale a sorpresa. Il libro affronta un tema caldo, ora come vent’anni fa. I circa 30 milioni di curdi  costituiscono uno dei più grandi gruppi etnici privi di un territorio nazionale. Per oltre un secolo molti di loro hanno lottato per un Kurdistan indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici sia militari. Tuttavia i governi degli stati che li ospitano sifovanna libro sono sempre opposti all’idea di uno Stato curdo e perfino alla concessione di un autonomia politica e culturale. Un territorio immenso, che si sviluppa nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia,  la terra fra i due fiumi Tigri e Eufrate. Il territorio abitato dai curdi si trova prevalentemente in Turchia ma comprende vaste zone in Siria, Iraq, Iran, e in misura minore Armenia. Il Kurdistan turco,  che i curdi chiamano Bakur, protagonista del libro di Fovanna, è un vasto territorio che comprende la parte sud orientale della Turchia dal confine siriano fino all’Iran, dove vivono circa 20 milioni di persone e ha il suo centro culturale e politico nella città di Diyarbakir, una vera e propria capitale simbolica del Kurdistan che conta quasi 2 milioni di abitanti. Ed è proprio lì che vene arrestato l’inviato de “Il Giorno”. La polvere del tempo, sui bei libri, non si posa mai e men che meno su “Il pesce elettrico” che Fernanda Pivano descrisse così: “Questi dialoghi sono maledettamente belli, sarebbero piaciuti a Hemingway”. E se lo diceva lei, traduttrice di tutti i grandi scrittori americani, amica personale di Hemingway e musa dei poeti e dei cantanti della beat generation, non c’è ragione alcuna per farsi rodere dal dubbio.

Marco Travaglini

Gli aspiranti sindaci al confronto di Confabitare

Temi “caldi”, quelli affrontati nel dibattito moderato dalla giornalista del “Torinese”, Mara Martellotta: dall’emergenza abitativa,  alle politiche per la casa, alla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune

isabella ippolito candidati

Confabitare  ha organizzato al Circolo dei Lettori un confronto al quale sono stati invitati i candidati alla carica di sindaco di Torino appartenenti alle diverse formazioni politiche. Presenti per Forza Italia Osvaldo Napoli, poi Guido Montanari, l’assessore indicato dal Movimento 5 stelle in rappresentanza della candidata Chiara Appendino,   l’assessore all’urbanistica Stefano Lo Russo a fare le veci di Fassino,  Massimo Lapolla per Giorgio Airaudo di Torino Comune, Roberto Rosso per l’Udc, Alberto Morano di Lega e Fratelli d’Italia, Roberto Usseglio candidato per Forza Nuova, Marco Rizzo per il Partito Comunista e Pier Carlo Devoti, aspirante sindaco della lista civica La Piazza. Temi “caldi”, quelli affrontati nel dibattito moderato dalla giornalista del “Torinese”, Mara Martellotta: dall’emergenza abitativa,  alle politiche per la casa, alla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune.

(Foto: Isabella Ippolito)