Maggio 2016- Pagina 30

PELLEGRINI SULLE ORME DELLA BEATA ENRICHETTA

pellegrini enrichettaAlcuni pellegrini si sono messi sulle orme della Beata Enrichetta a Salsasio e a San Bernardo

Sei pellegrini provenienti da Torino, Collegno e Grugliasco si sono recati in visita a Carmagnola sulle orme della Beata Enrichetta Dominici nativa di Salsasio ripercorrendo le tappe più significative della sua vita e quindi visitando i luoghi della sua nascita, della sua giovinezza e della sua missione e morte.

I pellegrini fanno parte di un cammino che si chiama Laboratorio della Fede, un seguito di un altro cammino chiamato “i 10 Comandamenti”. Hanno già fatto tappa in altri luoghi di spiritualità e della Fede e il loro percorso si sta svolgendo al Monte dei Cappuccini accompagnati da fra Claudio. I pellegrini sono andati in visita prima nel Museo della Beata Enrichetta di San Bernardo, dove hanno ripercorso i luoghi in cui lei ha vissuto la sua giovinezza, per poi recarsi in visita a Borgo Salsasio, paese natio della Beata.

A Salsasio hanno visitato prima la Casa in cui lei nacque il 10 ottobre 1829, nella via a lei dedicata, successivamente si sono recati in visita presso la chiesa antica Madonna della Neve di Salsasio, per visitare il luogo in cui venne Battezzata e vedere le bellezze artistiche della chiesa del Borgh ed la Madòna.

In ultimo si sono recati nella nuova chiesa del Borgo dedicata alla Beata Enrichetta Dominici dove hanno anche visitato e potuto vedere i cartelloni che hanno composto la Mostra “Madre Enrichetta: la Santa della quotidianità”, esposizione di oggetti, documenti e la storia della Beata carmagnolese che sono stati esposti per alcuni giorni nel Teatro di Salsasio e per circa un mese nella chiesa Collegiata di Carmagnola.

Hanno poi ricevuto la cartolina della Beata Enrichetta che rappresenta la Beata con le due chiese del borgo, realizzata in occasione della Mostra e dell’Anno Santo e una copia della lettera della Madre Generale delle Suore di Sant’Anna Madre Francesca Sarcià, lettera che ha inviato l’attuale successore della Beata Enrichetta alla popolazione di Salsasio e ai visitatori della Mostra in occasione della Mostra, della Festa della Beata e dell’Anno Santo della Misericordia. In conclusione la Parrocchia di Salsasio ha offerto ai pellegrini un piccolo rinfresco.

Nei giorni successivi i sei pellegrini si sono recati in visita a Torino nella Casa di Via Massena, casa fondata dalla Beata Enrichetta quando era Madre delle Suore di Sant’Anna e poi presso la Casa Madre della Congregazione in Via Consolata, dove è presente un museo sulla Congregazione e sulla Beata e dove è visitabile lo studio di Madre Enrichetta. Sempre presso la casa Madre hanno anche visitato la Cappella dove è custodita l’urna in cui ci sono i resti della Beata Enrichetta.

I pellegrini spiegano: “ci ha colpito come Enrichetta sia stata Santa non facendo cose straordinarie ma facendo straordinariamente le cose ordinarie di ogni giorno. Ci ha colpito la sua umiltà, come diceva lei da sola non sono nulla ma Dio con me può fare grandi cose. Ci ha anche colpito la sua frase Dio è Babbo Buono, sa tutto, può tutto e mi ama. Per questo abbiamo deciso di metterci sui suoi passi.”

Inoltre i pellegrini ringraziano tutti coloro che li hanno accompagnati nel loro cammino: “ci siamo trovati davvero bene a Carmagnola, ringraziamo suor Rosa della frazione di San Bernardo che ci ha accompagnati nella visita al Museo, ringraziamo Madre Franceschina Milanesio per l’interessamento e a Ivan Quattrocchio per averci accompagnato nella nostra visita a Salsasio e per averci fatto visitare la mostra da lui realizzata sulla Beata Enrichetta”.

 

Ivan Quattrocchio

 

Lo strasuccesso dei Tre Moschettieri

moschettieri 3 dueE se Beppe Navello scommettesse di poterne inventare un sequel?

E alla fine scesero i fiori. Sullo spazio a scacchi che per 56 repliche ha invaso la platea dell’Astra. Per la simpatica iniziativa di due gentili signore che dai loro bouquet hanno cominciato a scartocciare rose e garofani. Su Richelieu, sui tre moschettieri, sul guasconissimo d’Artagnan, sulla regina dalla bella voce e su un re che più da operetta non si potrebbe, sulla perfida Milady vittima alla fine dei suoi misfatti, sugli osti e sui valletti e sulle guardie, sul maestro di cerimonie alias pianista impareggiabile, sulla dolce Costanza, sul padre del protagonista buffamente sentenzioso e onnipresente, su un lord Winter da manuale, sui riassunti delle puntate precedenti, sulle pubblicità effervescenti dei vari sponsor, sulle canzoncine e sulle marcette, sui costumi bellissimi, su una squadra invidiabile di tecnici pure loro tutti quanti schierati in alto sulle passerelle. I tre moschettieri, prodotto dalla Fondazione TPE, arrivato alla sua ottava e ultima puntata è finito con una festa, una grande festa, di cuore, di risate, di applausi, di chiamate che non cessavano. Con il ricordo e i commenti degli otto appuntamenti, della gradevolezza dei testi, della banalità sconfitta, delle regie sempre diverse che hanno di volta in volta coinvolto Beppe Navello, Gigi Proietti, Piero Maccarinelli, Myriam Tanant, Andrea Baracco, Robert Talarczyk, Ugo gregoretti ed Emiliano Bronzino (ognuno porta con sé i propri preferiti), della prova di questo e quell’attore, della professionalità (alta, 41 in scena a duellare,mosche tre tre a tramare, a soffrire) di ognuno, del divertimento senza limiti e freni, delle invenzioni e degli sberleffi, delle mosse improvvise e mai a vuoto che hanno ogni sera scaldato i cuori. Un successo che alla fine può vantare su un totale di oltre 10.800 spettatori e su 812 abbonamenti venduti dedicati esclusivamente al progetto. Per presenze e incassi, sottolinea Beppe Navello, l’anima di un’operazione riportata alla luce a trent’anni dall’esempio inventato con lo Stabile dell’Aquila, “è difficile contestare al nostro progetto il riconoscimento di essere, per dimensioni e ambizioni, una delle più apprezzate novità della stagione teatrale italiana, applaudita unanimamente dalla critica e dal pubblico”. Un percorso che ha visto affollarsi appassionati e critici, quel pubblico incuriosito e sempre più partecipe che ha (ri)scoperto l’aspetto nazionalpopolare del teatro – citava persino Gramsci papà d’Artagnan – coinvolgendo giovani e bambini, nonni e genitori, in uno schieramento unico delle età più diverse. Sottilmente, lasciandoci intendere chissà quale sviluppo in quello che potrebbe aver tutte le intenzioni di voler divenire una soap opera letteraria o un rinfoltimento di puntate su puntate, Navello scherza, più o meno: “Dopo uno sforzo così imponente, la prudenza consiglia a un teatro avveduto di non esagerare e di pensare programmi più tranquilli: ma di fronte all’entusiasmo di quanti ci hanno seguito fino a oggi, di fronte a tanto successo, ci lasciate sperare che quest’ultimo titolo, Addio d’Artagnan, si possa trasformare in un Arrivederci d’Artagnan?”. Non ci resta che attendere qualche sorpresa per la stagione prossima, mentre già qualche attore con un largo sorriso che s’intravede sotto la barba ci incuriosisce ancor di più con un tranquillizzante “ritorneremo!”.

Elio Rabbione

 

Pennarelli Carioca, nuova proprietà

cariocaLo stabilimento di Settimo esporta l’85%  in oltre 60 Paesi e il gruppo occupa 11 persone

Carioca, il celebre marchio  di pennarelli, cambia proprietà, con la procedura di concordato preventivo di Universal Spa, acquistata al termine del risanamento dall’azienda con sede a Settimo. Nasce una nuova società, controllata dalla Zico Holding, che fa capo alla Famiglia Toledo, affiancata da manager con esperienze in alcune delle multinazionali più importanti al mondo. Lo stabilimento di Settimo esporta l’85%  in oltre 60 Paesi e il gruppo occupa 11 persone.

Parco della salute, Regione e Università insieme

Secondo gli assessori regionali alla Sanità e alle Attività produttive, non sarà solo un nuovo e moderno ospedale, ma un’infrastruttura nella cui realizzazione si intrecceranno le politiche sanitarie, quelle per la ricerca scientifica e quelle per l’innovazione industriale

molinette2Il giorno dopo il via libera del ministero della Salute allo studio di fattibilità del Parco della Salute di Torino, la Regione Piemonte non perde tempo e presenta il progetto legato alla ricerca. L’assessore alla sanità della Regione Piemonte intervenendo ieri mattina agli “Stati generali della Ricerca sanitaria”, in corso a Roma, ha anticipato parte del lavoro che in questi mesi la Regione Piemonte ha avviato con l’Università di Torino: un approfondimento per definire il progetto organico e dettagliato sulle attività di ricerca e sulle possibili collaborazioni industriali che potranno essere ospitate dal Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. La prova – secondo gli assessori regionali alla Sanità e alle Attività produttive – che non sarà solo un nuovo e moderno ospedale, ma un’infrastruttura nella cui realizzazione si intrecceranno le politiche sanitarie, quelle per la ricerca scientifica e quelle per l’innovazione industriale: il Parco della Salute con il coinvolgimento delle aziende ospedaliere universitarie di Torino e del San Luigi di Orbassano, in sinergia con la Città della Salute di Novara e l’Università del Piemonte Orientale, doterà il Nord Ovest di un polo di eccellenza in grado di competere e di collaborare alla pari con il futuro Technopole che sorgerà nell’area dell’Expo. universitàLa Scuola di Medicina dell’Università di Torino ha proposto di sviluppare all’interno del Parco della Salute e della Scienza le attività di ricerca focalizzate su tre aree – ricerca e sperimentazione clinica sia di farmaci sia di tecnologie biomediche: ricerca di base e traslazionale, ricerca nell’ambito delle tecnologie biomediche – con il coinvolgimento di almeno mille tra docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo. La ricerca clinica e soprattutto la sperimentazione clinica, sia di farmaci sia di tecnologie biomediche, avverrebbe direttamente all’interno dell’ospedale del Parco della Salute e della Scienza, e per la sperimentazione clinica sarà necessaria la disponibilità di Centri di Ricerca Clinica adeguati alle norme internazionali per arrivare alla sperimentazione di farmaci e tecnologie in tutte le sue fasi. Si dovrebbero poi aggiungere spazi di assistenza clinica implicitamente legati ad attività complementari di ricerca nei settori della biochimica clinica, della anatomia patologica, della microbiologia e virologia, della radiologia/medicina nucleare e radioterapia. Le attività di ricerca di base, pura e traslazionale troverebbero invece spazio nel centro di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute (da tempo operante quale struttura di eccellenza, che ricava quasi il 50% del proprio budget da collaborazioni con l’industria) per attività di ricerca di alto livello scientifico internazionale. Centro da poco qualificatosi come hub per l’Imaging Medico (connesso all’ European Molecular Biology Laboratory di Heidelberg) nella Large Scale Facility pan-europea per l’Imaging (Euro-BioImaging). In queste sedi di ricerca, pressoché contigue, si prevede di sviluppare i temi di ricerca raggruppabili in quattro principali piattaforme: a) oncologia; b) neuroscienze; c) biotecnologie; d) cardiovascolare ed endocrino-metabolico. In particolare il primo modulo che si intende sviluppare è quello sull’oncologia toracica  e sull’onco-ematologia che rappresenterà un modello da replicare in una seconda area che sarà la clinica cardiovascolare ed endocrino-metabolica. Lo sviluppo, il consolidamento e i risultati del primo modello serviranno da riferimento per ulteriori iniziative.molinette Su tutte e tre le aree di sviluppo è attualmente in corso uno specifico approfondimento per giungere ad un progetto organico e dettagliato delle priorità di ricerca e delle possibili collaborazioni industriali: l’approccio ad un sistema salute integrato in coerenza con quanto previsto sia dalla strategia nazionale sia da quella regionale di specializzazione intelligente, passa attraverso lo sviluppo di un adeguato coinvolgimento del sistema industriale, oltre che naturalmente con la sfera dei comportamenti alimentari, della qualità del cibo e dell’attività fisica, per quanto riguarda la prevenzione. In questo quadro – ricordano i due assessori regionali – anche i fondi strutturali europei (in particolare il POR-FESR) può costituire una leva utile, attraverso le misure di policy fin qui avviate, pensate per l’attrazione di significativi investimenti in ricerca e sviluppo da parte di grandi gruppi internazionali, come la misura per  l’“Industrializzazione dei Risultati della Ricerca”; la qualificazione delle PMI piemontesi, come la misura per i “Poli di Innovazione” (tra cui soprattutto il Polo sulle tecnologie della salute, Biopmed, gestito dal Bioindustry Park “Silvano Fumero”), e quella per “l’innovazione sostenibile dei processi delle PMI”; l’evoluzione dell’ecosistema dell’innovazione piemontese, come la misura per lo sviluppo e la messa in rete delle “infrastrutture di ricerca” aperte, o quella per le imprese start-up e spin-off della ricerca, sviluppate in collaborazione con gli incubatori universitari, senza trascurare le iniziative di policy tese a favorire il raccordo delle attività di ricerca industriale piemontese con quelle di imprese di altri territori d’Europa. Adjusting Google GlassUna risposta concreta anche al progetto milanesi di Technopole, con il quale il Piemonte attraverso il Parco della Scienza di Torino e la Città della Salute di Novara, vuole competere: una riposta concreta per attrarre significativi investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei grandi gruppi internazionali, contribuire alla qualificazione delle piccole medie imprese piemontesi e allo sviluppo del sistema dell’innovazione piemontese, che non vuole essere seconda ai ‘cugini lombardi’. Intervenendo nella tavola rotonda sul tema della ricerca finalizzata finanziata dal ministero della Salute tramite appositi bandi, l’assessore regionale alla Sanità ha ricordato come ad ogni bando il Piemonte già oggi presenta di norma più di cento progetti e risulta vincitore con un numero variabile tra gli otto e i dodici, la metà dei quali presentati da giovani ricercatori. Nell’ultimo bando di ricerca del 2013, otto progetti presentati da ricercatori piemontesi di cui tre giovani sono risultati vincitori, per un finanziamento totale di più di 2 milioni di euro.

Udinese-Torino 1-5, la goleada riscatta i Granata

TORO UDINESEDopo le sconfitte con la Roma e il Sassuolo il Toro si riscatta. L’Udinese è uscita tra i fischi

Il Torino  batte l’Udinese 5-1 in trasferta e arriva  a 45 punti in classifica a sole due giornate dalla fine del campionato. Jansson e Acquah segnano i gol nel primo tempo, mentre a inizio ripresa l’Udinese segna con  Felipe. Poi  Martinez e il resto della goleada con Belotti (12/esimo gol stagionale) e di nuovo  Martinez, nella sua prima doppietta in serie A. Nella compagine Granata Ventura ha voluto dare spazio ai  giovani che hanno giocato meno  fino ad oggi: Jansson, Gaston Silva e Zappacosta –  Dopo le sconfitte con la Roma e il Sassuolo il Toro si riscatta. L’Udinese è uscita tra i fischi.

Otto km di "Mangialonga"

laurianoAd organizzarla sono le pro loco di Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po e Lauriano

Domenica 1 maggio, in concomitanza con la Festa del Lavoro, si svolge – tempo permettendo (in caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata alla domenica successiva, 8 maggio) – la diciottesima edizione della “Mangialonga”. Ad organizzarla sono le pro loco di Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po e Lauriano, in collaborazione con i rispettivi comuni. Si tratta di un percorso di otto chilometri e mezzo, per la maggior parte su sterrato, con partenza da Brusasco al magazzino legnami Triberti e ritrovo tra le ore 8 e le 9. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza.

Massimo Iaretti

Domenica fiorita a Cavour

rocca cavourDopo la carne arrivano i fiori. Domenica 1 maggio, nel comune torinese, ai piedi della Rocca, si svolge “Cavour in fiore”, sedicesima mostra mercato di vivaistica e floricoltura. L’evento si articola nell’arco dell’intera giornata a partire dalle ore 9 con l’apertura della rassegna per le vie e le piazze del centro storico. Inoltre verrà aperto il Museo di arte sacra a cura fiori peonie 3dell’associazione Amici di Cavour e della Rocca nella chiesa di Santa Croce in via Giolitti, e sempre in via Giolitti ci sarà la mostra “Concorso floreale per artisti”. In via Re Umberto, invece, si terrà la mostra “Brandelli di storia” a cura di Maria Magnano. Mentre all’Abbazia Santa Maria di Cavour vi sarà la mostra personale Arboresco – Esplorazioni cromatiche di Caterina Bruno. Sempre alle 9 incomincia la gara sociale di karate – kata under 18 organizzata dal Dojo Gorin di Cavour al palazzetto dello sport. Dalle 10 incomincia a girare il trenino itinerante per le vie del paese, mentre alle 11 c’è il minicorso gratuito sulla composizione floreale “Impariamo a comporre con i fiori”. Con Graziana Priotto. Infine alle 15 ed alle 16.30 sarà la volta dell’attività ludico – creativa “Alberiinfiore” all’Abbazia Santa Maria di Cavour.

Massimo Iaretti
 

Corteo del Primo Maggio turbato dagli antagonisti che cercano di colpire il senatore Esposito

primo maggio 12Le parole d’ordine di questa edizione sono: contrattazione, partecipazione e integrazione. Verrà celebrato anche il 70mo anniversario del voto femminile

AGGIORNAMENTO Un gruppo di anarco-insurrezionalisti ha cercato di raggiungere il corteo dei lavoratori, ma è stato bloccato dalla polizia. Uno dei contestatori ha cercato di colpire con una spranga il senatore Pd Stefano Esposito.

Tradizionale corteo del Primo Maggio da piazza Vittorio fino a piazza San Carlo, per il comizio del segretario generale della Uil Gianni Cortese, che parlerà a nome dei tre sindacati Cgil, CIsl e Uil Interverranno prima rappresentanti della Città, della Gioc e i lavoratori di alcune categorie. Concerto della Banda musicale dellaPRIMO MAGGIO 4 Polizia municipale della Città di Torino, della Banda Filarmonica Mirafiori e della Banda Giuseppe Verdi. Le parole d’ordine di questa edizione sono: contrattazione, partecipazione e integrazione . Verrà celebrato anche il 70mo anniversario del voto alle donne con la presenza di una matita colorata commemorativa. Ci sarà anche una colonna sonora con la canzone ‘Today say No to child labour’: l’autrice Maria Olivero da anni sostiene la causa della lotta al lavoro minorile. Verranno distribuite le Red Card della campagna ‘Cartellino rosso al lavoro minorile’ e il manifesto dell’Ilo ‘Music against child labour’.  Presenti Fassino e Chiamparino, rappresentanti di Sel, Rifondazione e i gruppi che sostengono la candidatura di Giorgio Airaudo,  Chiara Appendino, candidata sindaco per il Movimento Cinque Stelle, e il candidato del Partito comunista Marco Rizzo

(Foto: il Torinese)

Davide-Gariglio1 MAGGIO. MORRI E GARIGLIO (PD): “I SOLITI TEPPISTI HANNO CERCATO DI ROVINARE LA FESTA DEI LAVORATORI. IL PD NON SI FA INTIMORIRE DALLE PROVOCAZIONI”.

Come da copione i soliti professionisti dell’antagonismo hanno voluto approfittare del 1 maggio, che è la Festa di tutti,  per provocare il Partito Democratico e tenerci fuori dal corteo.

Non abbiamo mai rifiutato il confronto, ma chi arriva al corteo con metodi squadristi pretendendo di rappresentare le rivendicazioni sul lavoro ed escludendo tutti gli altri non può certo essere un interlocutore.

Ancora una volta dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine che hanno impedito aggressioni e violenze ad opera di quelle frange di anarco-insurrezionalisti e No Tav, che oramai da anni si sono specializzati in azioni di teppismo e di sabotaggio contro le sedi del nostro partito (come accaduto anche oggi alla sede di via Colautti) e di minacce e intimidazioni verso i nostri dirigenti e militanti.

In particolare ci lascia sgomenti il grave episodio della tentata aggressione nei confronti del Sen. Stefano Esposito, e ci auguriamo che il responsabile possa essere identificato e punito. Evidentemente gli autori di tali atti non hanno ancora compreso che il PD non si fa in alcun modo intimorire e non rinuncia ad essere presente nelle piazze e tra la gente con le proprie bandiere, le proprie idee e la passione politica che da sempre ci anima. Spiace dover constatare che la Festa dei lavoratori sia stata ancora una volta sporcata dalle deliranti gesta di uno sparuto gruppo di pseudo-rivoluzionari.

 

Fabrizio MORRI

Segretario PD Torino

 

Davide GARIGLIO

Segretario PD Piemonte

Passione cioccolato, mille delizie al Borgo medievale

borgo medievaleLa  manifestazione è dedicata al Cioccolato Gourmet

‘Passione cioccolato’, dal 29 aprile al primo maggio, al Borgo Medievale. La  manifestazione è dedicata al Cioccolato Gourmet. Sarà possibile incontrare celebri maestri cioccolatieri, con degustazioni e assaggi e un percorso di golosità da accostare al cioccolato: CIOCCOLATOdai gelati, alla  pasticceria, allo street food, a vini e liquori. Nel Salone San Giorgio sono allestiti gli stand dei Maestri Cioccolatieri del Gusto, pasticceri e chef tengono  dimostrazioni e degustazioni. Tutto da visitare un mercatino nel Cortile del Melograno, che propone cibi da passeggio a base di cioccolato, vini e le spine di birre artigianali abbinabili al cioccolato.

 

(Foto: il Torinese)

Il Medio Oriente raccontato da Molinari

molinari agliè3Al Circolo dei Lettori il direttore della Stampa Maurizio Molinari in un dialogo con la giornalista Ariela Piattelli, condivide le proprie riflessioni su attori e interessi in gioco in Medio Oriente. Analizzando la situazione, ipotizza possibili scenari futuri. L’appuntamento, lunedì 9 maggio, alle ore 18, è a cura di Gruppo Sionistico Piemontese, Comunità Ebraica di Torino e di Vercelli, Agenzia Ebraica per Israele-Sochnut Italia e Adei Torino.

(foto: P. Chiariglione)

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