La domanda angosciante di molti torinesi cosi come di molti italiani è una sola: ” Quando toccherà a noi?”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In occasione degli attentai di Bruxelles, cosi come dopo i 130 morti di Parigi, il sindaco di Torino Piero Fassino trova il modo di organizzare una “manifestazione di piazza” e il consueto minuto di silenzio.
A prescindere dall’utilità della stessa che certamente non fa ritornare in vita i 31 morti della capitale belga, il nostro primo cittadino si dimentica forse che egli stesso appartiene ad una forza politica che da anni attua l’accoglienza senza controlli lasciando che dalle nostre frontiere penetrino nel Paese individui portatori di fondamentalismo e di morte.
La domanda angosciante di molti torinesi cosi come di molti italiani è una sola: ” Quando toccherà a noi?” Non serve il minuto di silenzio, serve un’azione vera e decisa e la chiusura immediata delle frontiere, che il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale sollecita da tempo. La linea dell’accoglienza ha fallito anche laddove l’integrazione sembrava esistere ormai da anni.
Il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale nel dolore per la tragica perdita di vite umane manifesta la propria solidarietà al popolo belga ed esprime invece, sconcerto e sdegno per l’atteggiamento ipocrita dell’amministrazione comunale di Torino responsabile del proliferare in città di clandestini e soggetti che, ormai senza alcun controllo, possono essere liberi di portare anche da noi distruzione e morte.
Daniel COMPRI
Walter CANTA
Coordinatori M.S.I.-D.N. TORINO



“Grande soddisfazione” per la svolta epocale del gruppo Armani, che ha deciso di rinunciare completamente all’uso delle pellicce, è stata espressa dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che ringrazia Giorgio
trasformazione della società italiana) e, infine, il 48,1% la terza e ultima (Migrazioni: “Muri” vs “Ponti”). Gli studenti dei 26 gruppi vincitori verranno premiati pubblicamente presso la sede del Consiglio regionale giovedì 26 maggio e parteciperanno (accompagnati dai loro docenti) ai viaggi di studio ( tra la fine di aprile e la fine di maggio) che avranno come mete la Bosnia con le visite a Mostar, Sarajevo e Srebrenica, il confine orientale italiano con la visita alla risiera di San Sabba e alla foiba di Basovizza, l’Austria con visita al campo di sterminio di Mauthausen e al memoriale di Gusen. “Il Piemonte, oltre ad essere stata la prima regione d’Italia a stabilire,con una legge,quarant’anni fa – nel 1976 – l’istituzione di un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, che presiede il Comitato – è
stata anche tra le prime a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo – a partire dal 1981- decine di migliaia di studenti medi piemontesi ed organizzando decine di viaggi nei luoghi della memoria“. Il progetto, nel tempo, ha visto la partecipazione di più di 40 mila studenti e oltre 1500 docenti. “ Quest’anno – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale – abbiamo scelto di confrontarci sugli anni di piombo, sulle trasformazioni della nostra Repubblica e sui “muri e ponti” del fenomeno migratorio, questione che oggi divide le coscienze e scuote l’Europa. Il terrorismo è un pericolo incombente, come ci ricordano i tragici fatti di Bruxelles e, insieme ai temi legati alle migrazioni, rappresentano la principale sfida dell’Unione in forte crisi di rappresentanza proprio quando cresce il bisogno di una nuova Europa, solidale e inclusiva”.L’elenco e la graduatoria dei vincitori si possono consultare sul sito web del Consiglio regionale al seguente indirizzo:
L’allarme lanciato dal sindacato Nursing Up sulla situazione del fabbisogno del personale in sanità è alto. E il sindacato degli Infermieri Italiani è pronto a ogni azione per opporsi a decisioni che possano spalancare le porte alle esternalizzazioni, quando la vera necessità è invece di assumere, attingendo anche dalle grandi sacche di disoccupazione che attanagliano purtroppo anche gli infermieri.



Gli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%

Sabato 26 marzo, domenica 27 marzo, lunedì 28 marzo e martedì 29 marzo 2016, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino resterà sempre aperto secondo il consueto orario, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Costo del biglietto d’ingresso: intero 10 euro a persona, ridotto 8 euro. Negli stessi giorni alle ore 15.30 verrà proposta al pubblico la visita guidata all’esposizione museale e alla mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”. Per accedere alle visite guidate non occorre prenotare, è sufficiente presentarsi in biglietteria con 15 minuti di anticipo per essere registrati nel gruppo. Il costo è di 12 euro a persona (comprensivi di 8 euro per il biglietto ridotto + 4 euro per la quota guida). I possessori di Abbonamento Musei e Torino Card pagheranno solo i 4 euro di quota guida. 