
La struttura comunale nata per accogliere cani e gatti abbandonati
Il Canile Rifugio di strada Cuorgnè 139 è la struttura comunale nata per accogliere cani e gatti abbandonati, in attesa di adozione. Questo è il suo nuovo orario di apertura al pubblico: dal lunedì al giovedì: 9-12 / 14-16; il venerdì: 9-12; 1° e 3° sabato del mese: 9-12 / 14-16
Info e contatti: http://goo.gl/pY3ds5

I signori del Governo tengano giù le mani dalla casa, che è il bene primario di milioni di italiani, e la smettano di fare marchette alle banche. Confabitare annuncia quindi una mobilitazione nazionale per fare ritirare il provvedimento. Se il Governo andrà avanti, minaccia Zanni, ci troverà in prima linea a difesa della casa e dei diritti dei proprietari. Impugneremo il decreto davanti alla Corte Costituzionale e , al tempo stesso, avvieremo una raccolta di firme in tuttItalia per arrivare ad un referendum abrogativo nella malaugurata ipotesi che questa scempiaggine venga approvata dal Parlamento.
Negli anni ’50 è a Torino: una maglia da corridore ed un posto di lavoro alla Ceat. Sempre da dilettante approda alla S. Pellegrino, dove conosce Gino Bartali, e da professionista entra a far parte della Carpano; lui granata, con le maglie bianconere di Silvio Giacotto partecipa al Giro d’Italia insieme a Defilippis, Balmamion, Conterno, Zilioli, i campioni torinesi. Dal ’60 al ’63 frequenta il mondo dei professionisti: in quattro stagioni
corre per la Carpano, per la Baratti e per la Ghigi, prima di concludere nella Carpano. Quando ha idealmente appeso la bicicletta al chiodo, è diventato uno dei più noti ristoratori, prima in un locale della collina e in seguito in Corso Moncalieri, vicino al ponte Isabella, sulle rive del Po. Così il feeling con Torino e gli amici ciclisti è continuato e si è fatto ancora più saldo con il passare del tempo. Poi, oltre a tanto lavoro, opere umanitarie in Africa insieme con il Gruppo Missionario Laico di Merano, a riprova della sua grande generosità. Sabato 1 giugno 1996 muore intorno alle 19.30 all’Ospedale Molinette di Torino, stroncato da un ictus: era stato ricoverato il sabato precedente, operato mercoledì, non ce l’ha fatta. In coma profondo, non si è risvegliato.
Il ragazzino di 15 anni soffriva fin da piccolo di una malattia renale congenita
E’ considerato uno dei massimi esponenti italiani dell’economia liberale e liberista




Il restauro, effettuato dalla Regione Piemonte è costato 500 mila euro

