Febbraio 2016- Pagina 5

Autostrada Torino Savona: stato di Agitazione del personale della “Verdemare

“Le Rappresentanze Sindacali dell’Autostrada Torino Savona hanno dichiarato lo Stato di Agitazione del personale della “Verdemare” in quanto l’Azienda, unilateralmente, ha preso decisioni di utilizzo del personale che costituiscono i presupposti per “desertificare” la presenza di addetti presso i caselli”

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Riceviamo e pubblichiamo

La Società, incurante del percorso di trattativa in atto, calpesta le regole fissate nella legge, nel contratto e dagli accordi ed impedisce di realizzare quel servizio ai cittadini che utilizzano l’autostrada che i lavoratori ed il Sindacato si auspicano e propongono a loro vantaggio.

La chiusura delle piste con operatore, se realizzata senza adeguare i caselli alla possibilità di assistere chi è in difficoltà, la scelta di ignorare che, senza investimenti strutturali, è contro il Codice della Strada fermarsi alle stazioni, con automobilisti che “vagano a piedi” per le stesse stazioni, con rischi per la loro incolumità, alla ricerca di persone addette a cui pagare gli scontrini di mancato pagamento di cui spesso non hanno responsabilità… sono queste alcune fra le situazioni che il Sindacato denuncia e che l’Azienda ha deciso di ignorare.

Le Autostrade sono un bene pubblico, realizzato con i soldi delle tasse di tutti, date in Concessione affinché la loro gestione realizzi con efficienza la possibilità di utilizzarle per la libera circolazione delle persone e delle merci.

Il Sindacato chiede che questo bene pubblico sia gestito come un servizio, a vantaggio di tutti e in maniera efficace, non di ridurlo a gabella medievale per la quale si paga solo per passare, ma gli eventuali disservizi sono tutti a carico dell’utenza. Disservizi che gli addetti dell’esazione, per come è descritta nel contratto la loro mansione, dovrebbero e vorrebbero risolvere immediatamente, ma che la “Verdemare”, in alcuni casi, ha persino reso difficilmente superabili perché ha chiuso il Centro Servizi di Moncalieri (e, dal 1° marzo, saranno chiusi anche quelli di Villanova d’Asti sulla A21 e di Rondissone sulla A4) costringendo chi ha problemi, magari senza colpa, a sopportare l’onere di recarsi solamente al Centro di Settimo Torinese, con perdita di tempo, denaro e qualche momento di “arrabbiatura”…

I lavoratori e il Sindacato della Torino Savona con la loro protesta si augurano che le scelte aziendali non siano la prima mossa verso la completa cancellazione della presenza umana in autostrada, al casello; un “deserto” pagato a caro prezzo se i cittadini che la utilizzano si trovassero in difficoltà…

Il loro impegno è pertanto di tenere informati i cittadini della loro vertenza e delle azioni che intraprenderanno, se non si aprirà un dialogo costruttivo e ragionevole con l’Azienda.

FILT-CGIL – FIT Cisl Reti – UILTrasporti – SLA – UGL Trasporti                RSA dell’Ats

Sul grande schermo: tutte le trame dei film

Nelle sale di Torino
 

 film cinema

1981: Un’indagine a New York – Thriller. Regia di J.C. Chandor, con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il regista dell’apprezzato “Margin Call” racconta le spirale di violenza che poco a poco avvolge Abel Morales, proprietario di una compagnia di trasporti petroliferi, che sta per firmare l’affare più importante di tanti anni d’attività. Mentre la concorrenza cerca in ogni modo di fermarlo, un detective indaga su presunte sue irregolarità fiscali. Mentre Abel continua ad avere una incrollabile fiducia nella giustizia, la moglie, da parte sua, vorrebbe che rinunciasse alla propria integrità morale. Durata 125 minuti. (Classico)

 

Anomalisa – Animazione. Regia di Charlie Kaufman con la collaborazione di Duke Johnson. Michael Stone ha scritto un best seller dal titolo “Come posso aiutarti ad aiutarli?” ed è a Cincinnati per una conferenza. E’ un uomo depresso, i contatti con la famiglia sono inesistenti, anche la sua immagine riflessa nello specchio gli è quasi sconosciuta. Ma nelle sale dell’albergo incontra Lisa, una ragazza diversa da tutte le persone che vede intorno a sé. Forse potrebbe essere la svolta della sua vita. Dall’autore di “Essere John Malkovich” e “Il ladro di orchidee”, animazione rigorosamente riservata al solo pubblico adulto. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)

 

BLANCHETT CAROLCarol – Tra commedia e melodramma. Regia di Tod Haynes, con Kate Blanchett e Rooney Mara. Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Claire Morgan), è la narrazione della passione tra una donna newyorkese, alle prese con la fine di un matrimonio e l’affidamento della sua bambina, e una giovane impiegata. Grande gara di bravura fra le due attrici (Mara ha vinto il Palmarès all’ultimo festival di Cannes), con certezza in prossima area Oscar. Durata: 118 minuti (Ambrosio sala 3).

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Il caso Spotlight – Drammatico. Regia di Thomas McCarthy, con Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton e Lev Schreiber. Una serie d’articoli, un’inchiesta e un premio Pulitzer per un gruppo di giornalisti del “Globe” di Boston – a seguito dell’arrivo di un nuovo direttore, Marty Baron, pronto ad affrontare tematiche importanti e certo non comode – che tra il 2001 e il 2002 misero allo scoperto, dopo i tanti tentativi di insabbiamento da parte del clero e in primis delle alte gerarchie ecclesiastiche, i casi di pedofilia consumatisi in quella città e non soltanto. Candidato a 6 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Assolutamente consigliato. Durata 128 minuti. (Centrale v.o., Eliseo rosso, F.lli Marx sala Groucho, Nazionale 1, Uci)

 

Cinquanta sbavature di nero – Comico. Regia di Mike Tiddes con Marlon Wayans. Arriva a distanza di un anno la parodia del campione d’incassi in tutto il mondo. Durata 92 minuti. (Ideal, Uci)

 

Il club – Drammatico. Regia di Pablo Larrain, con Alfredo Castro. In Cile, quattro sacerdoti vivono in una casa che s’affaccia sul mare, in solitudine e con la colpa di aver offeso il lato sacro della vita. A sconvolgere ulteriormente la loro esistenza sarà l’arrivo di padre Lazcano e di Sandokan che l’accompagna, vittima e testimone delle colpe commesse dall’uomo anni prima. Protagonista e regista dell’indimenticato “Tony Manero”. Durata 98 minuti. (Romano sala 2)

 

La corrispondenza – Drammatico. Regia di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Amy, una giovane studentessa universitaria, che sbarca il lunario facendo la stuntwoman per la televisione e il cinema, ha una relazione con il suo professore di astrofisica. Improvvisamente, lui scompare e quell’amore diviene l’immagine di quelle stelle che non esistono più ma che noi continuiamo a vedere nel cielo. Solo la tecnologia li tiene legati, sms, skype, dvd, e ancora lettere e fasci di fiori: a raccontarci la speranza dell’eternità di un amore. Durata 116 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Deadpool – Fantasy. Regia di Tim Miller, con Ryan Reynolds. Tratto dal fumetto della Marvel Comics. Niente a che fare con l’eroe tradizionale, l’opposto del politicamente corretto, umorismo e parolacce, il tutto condito da una buona dose di cinismo. Un B-Movie che negli States è un grande successo ai botteghini nonostante il suo divieto ai minori. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Dio esiste e vive a Bruxelles – Commedia. Regia di Jaco Van Dormael, con Benoît Poelvoorde. Un Dio cattivo e antipatico che vive nella capitale belga, ben intenzionato a far digerire all’uomo dispetti e catastrofi, una figlia ribelle che distribuisce ad ognuno di noi la data della propria morte. Uno sberleffo piuttosto scomodo. Durata: 113 minuti (Greenwich sala 3)

Fuocoammare – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Gli sbarchi di Lampedusa visti con gli occhi del dodicenne Samuele. Orso d’oro al FilmFest di Berlino. Durata 107 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Massimo 2)

 

God’s not dead – Drammatico. Regia di Harold Cronk con Kevin Sorbo e Shane Harper. Uno studente, fermamente credente, dovrà combattere contro il proprio professore di filosofia pronto a sostenere l’inesistenza di Dio. Fede e dubbio in un ampio dibattito ben articolato. Durata 113 minuti (Reposi)

 

Gods of Egypt – Avventura. Regia di Alex Proyas con Gerald Butler. Le divinità dell’antico Egitto, Horus e Set, chiamate in feroce lotta tra loro dal giovane Bek che con la donna amata vuole difendere e salvare il mondo e una prossima catastrofe. Durata 100 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Good Kill – Drammatico. Regia di Andrew Niccol, con Ethan Hawke e January Jones. Il dramma di un soldato che, operando ad una consolle dall’infuocato deserto del Nevada e utilizzando quelle armi intelligenti che dovrebbero essere i droni, semina morte e distruzione in paesi lontani. Come si fa a stabilire quando e chi colpire? Sta combattendo la giusta guerra? Non sta distruggendo anche il proprio ambito familiare? Durata 104 minuti. (Uci)

 

joy filmJoy – Biografico, drammatico. Regia di David O. Russell, con Jennifer   Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro. Una storia vera, la vita di Joy Mangano, i figli e l’ex marito, la madre teledipendente, i parenti, la sua vita a Long Island. Tra ribellioni e intraprendenza, costruisce un impero che vive ancora oggi, nel cui centro sta l’invenzione del “mocio”, comodo straccio/scopa per le pulizie della casa. Il potere della televisione che annuncia urbi et orbi il prodotto determinerà l’enorme successo. Durata 124 minuti. ( Romano sala 3).

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

Onda su onda – Commedia. Regia di Rocco Papaleo, con Alessandro Gassman, Massimiliano Gallo e Rocco Papaleo. L’incontro tra Gegè, cantante confidenziale che non ha mai conosciuto il piacere della luce dei riflettori e oggi pronto a scommettere in un ingaggio a Montevideo, e Ruggero di professione cuoco, che da anni non scende dalla nave. Malinconia e divertimento. Forse riusciranno a mettere insieme le loro solitudini. Durata 102 minuti. ( Nazionale sala 2)

 

Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, BATTISTON FILMValerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Classico, Eliseo sala grande, F.lli Marx sala Harpo, Ideal, Lux 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

Il ponte delle spie – Drammatico. Regia di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Mark Rylance. A cavallo tra i 50 e i 60, in piena guerra fredda, l’avvocato Donovan è incaricato di trattare il rilascio di Gary Powers, abbattuto con il suo aereo U-2 durante un’operazione di sorvolo dell’Unione sovietica. Alla sceneggiatura hanno collaborato i fratelli Coen. Durata: 140 minuti. Papabile agli Oscar. (Greenwich sala 2)

 

FILM 2Remember – Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Zev, vecchio ebreo ospite di una clinica e affetto da demenza senile, viene spinto da Max a ricercare e ad uccidere il nazista, arrivato anni prima negli States, che nel campo di Auschwitz ha trucidato le loro famiglie. Il vecchio condurrà a termine il proprio compito: ma non mancheranno sconvolgenti quanto dolorose sorprese. Grande successo all’ultima Mostra di Venezia. Durata 95 minuti. (Romano sala 3)

 

Revenant – Avventuroso/drammatico. Regia di Alejandro Gonzales Iňàrritu, con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Tratto da una storia vera. L’America dei grandi paesaggi e delle pianure sterminate, i pionieri alla ricerca di nuovi confini e delle pelli degli orsi. Uno di questi, Hugh Glass, nel 1823, viene attaccato da un grizzly mentre i suoi compagni lo abbandonano senza armi né cibo: il perfido Fitzgerald (Tom Hardy) gli uccide il figlio che ha avuto da una donna indiana. Di qui la sete di vendetta del protagonista, le imboscate, le uccisioni, gli stenti superati. Di Caprio, finalmente, in odore di Oscar, dopo essersi di recente già assicurato il Globe. Durata 156 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Single ma non troppo – Commedia. Regia di Christian Ditter, con Dakota Johnson e Alison Brie. Cuori nella tormenta, tutti a caccia dell’anima gemella, in una New York che offre mille occasioni. Durata 116 minuti. (The Space, Uci)

 

danish filmThe Danish girl – Biografico. Regia di Tom Hooper, con Eddie Redmayne e Alicia Vikander. Einar Wegener fu un pittore paesaggista nella Copenhagen degli anni Venti, felicemente sposato a Gerda, pur essa pittrice. Un giorno posa per la moglie sostituendo la modella andando incontro a una seconda vita nelle vesti di Lili Elbe. L’amore di una coppia, una donna che guiderà il marito alla scoperta della sua autentica identità sessuale. Wegener sarà il primo uomo a tentare un’operazione per il cambio di sesso. Qualcuno giura che gli interpreti abbiano già l’Oscar in mano, per Redmayne significherebbe ancora il successo dopo l’assegnazione dello scorso anno con “La teoria del tutto”. Durata 120 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale v.o., Eliseo blu, Reposi, The Space, Uci)

 

The hateful eight – Western. Regia di Quentin Tarantino, con Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth. All’indomani della Guerra di Secessione, tra le montagne del Wyoming, una tempesta di neve blocca in una stazione di posta una diligenza e nove persone, un cacciatore di taglie con la sua prigioniera da condurre alla forca ed un collega di colore un tempo arruolato a servire la causa dell’Unione, un generale sudista, un boia e un cowboy, un messicano e il conduttore della diligenza, il nuovo sceriffo di Red Rock. Tensioni claustrofobiche mentre qualcuno non è chi dice di essere, sino alla violenza finale. Musiche di Ennio Morricone, già vincitore del recente Globe e prossimo (?) a salire sul podio più alto degli Oscar. Durata 180 minuti. (Ambrosio sala 3, F.lli Marx sala Chico, The Space, Uci)

 

tiramisu filmTiramisù – Commedia. Regia di Fabio De Luigi, con Vittoria Puccini, Fabio De Luigi e Angelo Duro. Antonio è un grigio informatore medico che giorno dopo giorno tenta di vendere i propri prodotti senza un minimo di verve e di immaginazione. Vicino a lui l’amico idealista, il cognato che non bada a nulla pur di far la bella vita e una moglie paziente e rassegnata (ma non troppo) che prepara ottimi tiramisù per le public relations del consorte. Opera prima. Durata 95 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Greenwich sala 1, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

L’ultima parola – La vera storia di Dulton Trumbo – Drammatico. Regia di Jay Roach, con Bryan Cranston, Helen Mirren, Diane Lane. Negli anni della Hollywood colpita dalla “caccia alle streghe” del senatore McCarthy, lo sceneggiatore Dulton Trumbo è inserito nella “black list” che raggruppa famosi nomi della Mecca del cinema. Perderà il lavoro, vincerà due Oscar lavorando sotto falso nome, verrà riabilitato solo anni più tardi, anche grazie ad attori come Kirk Douglas e a registi come Otto Preminger. Un pezzo di storia americana da vedere e ripensare. Eccellente protagonista Bryan Cranston, candidato all’Oscar. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 2)

 

Zootropolis – Animazione. Regia di Byron Howard, Rich Moore e Jared Bush. Le avventure della coniglietta Judy nella capitale del mondo animale, nelle vesti di fresca poliziotta. Con la volpe Nick, fino a quel momento disposta a campare di espedienti, dovrà affrontare chi ha sequestrato i 14 animali che tutta la città sta cercando. Durata 108 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

Piemonte da leggere in biblioteca

Durante il primo incontro che si svolgerà mercoledì 2 marzo alle ore 17.00, verranno presentati i libri:  “Un’indagine coi baffi” di Graziella Ardizzone e “I Pelagra” di Giuseppe Furlano (entrambi editi da Baima Ronchetti)

libriRiprendono presso la Biblioteca della Regione in via Confienza 14 a Torino, gli appuntamenti legati al progetto “Piemonte da leggere”, dedicato alla presentazione di volumi di diversi autori ed editori, accomunati da un unico filo conduttore.Durante il primo incontro che si svolgerà mercoledì 2 marzo alle ore 17.00, verranno presentati i libri:  “Un’indagine coi baffi” di Graziella Ardizzone e “I Pelagra” di Giuseppe Furlano (entrambi editi da Baima Ronchetti).

Si prosegue tutti i mercoledì con ingresso gratuito sino a esaurimento posti.La Biblioteca della Regione vanta, inoltre, un patrimonio di circa 53mila libri, con caratterizzazione giuridico-amministrativa, e mette a disposizione degli utenti volumi, periodici, banche dati e opere di consultazione dedicate al diritto, all’economia, alle scienze sociali e in particolare alle questioni regionali e delle autonomie locali. Tra le novità l’attivazione di MediaLibraryOnline (Mlol), la prima rete in Italia dedicata al prestito digitale gratuito, consultabile all’indirizzo Internet

 
http://crp.medialibrary.it/home/home.aspx.
http://www.consiglioregionale.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2016/411-febbraio-2016/4945-piemonte-da-leggere-2

I civich salvano anziana colta da malore alla guida dell'auto

polizia municipale1Il fatto è avvenuto ieri sera in corso Sommellier

E’ stata colta da emorragia celebrale mentre stava guidando l’auto, ed è riuscita a imboccare la corsia dei tram, percorrendo una cinquantina di metri. Una pattuglia della polizia municipale ha notato la donna, un’anziana di 82 anni,  e l’ha soccorsa. E’ stata portata in ospedale dove è stata salvata. Il fatto è avvenuto ieri sera in corso Sommellier.La donna ara alla guida della sua  Lancia Musa, ma all’angolo con corso Turati ha avuto un malore. Al Pronto Soccorso del Mauriziano  i medici hanno riscontrato una emorragia celebrale.

LA SFERA DI   CRISTALLO

Al Gobetti una commedia tragico-esoterica di Giancarlo Guerreri
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E’ una commedia che induce lo spettatore a riflettere sul concetto di Tempo, applicando alla vicenda narrata tutti i possibili paradossi e i nuovi aspetti scientifici legati a tale nozione. Sogni lucidi legati ad esperienze di vite passate, paradossi spazio-temporali e vicende umane di natura grottesca, condite con una buona dose di umorismo, sono l’essenza del Lavoro di Giancarlo Guerreri, messo in scena dalla regista Anna Cuculo e dal suo gruppo teatrale, l’”Anna Cuculo Group”.Un primo Lavoro dell’Autore torinese che esordisce al Teatro Gobetti di Torino Venerdì 26 Febbraio 2016.

Una donna, una Strega, ha il potere di agire sul tempo, comportandosi da “deus ex machina”, di tutta la vicenda. La Strega modifica la cronologia degli eventi creando evidenti disagi ai personaggi. Un grande orologio domina la zona occupata dalla Strega. Le dimensioni del Tempo e del sogno si intrecciano per creare una trama dinamica e articolata.A casa di Ermengarda, Maria, sua carissima amica, racconta di un sogno che riguarda Arturo, un loro comune conoscente.

Compare Arturo che a sua volta racconta un sogno molto realistico che sembra essere il ricordo di una vita passata, vissuta da entrambi nel ‘600.Il giorno seguente Maria torna a casa di Ermengarda e le racconta una nuova esperienza onirica che sembra essere in relazione con quella di Arturo: Ermengarda sembra molto infastidita da queste rivelazioni.

Il giorno seguente è proprio Ermengarda a fare un sogno particolare, si tratta di una rivelazione simbolica durante la quale viene divorata da una leonessa e partorita dalla stessa creatura.

Maria invita Anacleto, un suo amico che lavora nel settore funebre, esperto di sogni, affinché possa proporre un’interpretazione all’esperienza di Ermengarda.In seguito Ermengarda riceve una lettera da parte di Giulio, un giovane conosciuto in Egitto dodici anni prima, con il quale ebbe una relazione. La lettera di Giulio riporta una data di spedizione che indica che è stata spedita dodici anni prima.Ermengarda decide di realizzare una sorta di gioco rispondendo come se la loro relazione non si fosse mai interrotta e come se non esistesse quell’evidente squilibrio temporale. Giulio risponde dopo breve ma le date sulle lettere non sono compatibili con la realtà. Dopo varie vicissitudini epistolari Ermengarda, che non comprende bene se si tratti di un scherzo o di uno gioco del destino, scrive una lettera in cui dice di voler chiudere la storia con Giulio.

Giulio risponde con una mail disperata dicendole che non si rassegna e che verrà a cercarla.

Ermengarda sembra riconsiderare la cosa e si apre verso l’amore.La strega appare sconfitta, non riesce più ad agire sul tempo e cade a terra esanime. Suonano alla porta, Ermengarda si alza lentamente per vedere chi ha suonato, la strega sembra rianimarsi, tocca le lancette ma un attimo dopo muore. Ermengarda apre la porta…

 

PERSONAGGI

           

Strega: La signora del tempo che modifica gli eventi a suo piacimento         Anna Cuculo

                                     

Ermengarda: La protagonista che vive una trasformazione iniziatica         Rossana Bena

 

Maria: Amica di Ermengarda                                                           Claudia Vianino

 

Arturo: Amico di Ermengarda, ex amante di Maria                              Albino Marino

 

Anacleto: Il saggio che porta la Conoscenza                                        Roberto Briatta

 

Giulio: Interlocutore virtuale ex amante di Ermengarda (voce fuori campo)         Albino Marino

Alla scoperta del mondo! Le prime uscite del cucciolo

coscarelli cane2“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
 Consigli cinofili di Enrico Coscarelli
 

Prendiamo un bel collarino della misura giusta ed un guinzaglio di quelli fissi, diciamo che una lunghezza standard di un metro e mezzo può andar bene.Per lui sarà tutto nuovo: gente, macchine, passeggini, grida, strombazzate, sirene, odori, altri simili, una valanga di distrazioni che per noi sono la normalità, ma per lui non ancora; questa è la fase in cui dobbiamo fargli conoscere le varie “distrazioni”

cane coscarelli

Buongiorno carissimi lettori, torniamo ad occuparci del cucciolo e trattiamo quindi le prime uscite, un momento importante perché diventerà fondamentale per tutta la vita del nostro fedele amico.

Iniziamo col dire che si può cominciare ad uscire col piccolo solo quando sarà a posto con i vaccini, in maniera da non correre il rischio che prenda qualche virus e venga compromessa la sua saluta.Dunque, prendiamo un bel collarino della misura giusta ed un guinzaglio di quelli fissi, diciamo che una lunghezza standard di un metro e mezzo può andar bene.

Per lui sarà tutto nuovo: gente, macchine, passeggini, grida, strombazzate, sirene, odori, altri simili, una valanga di distrazioni che per noi sono la normalità, ma per lui non ancora; questa è la fase in cui dobbiamo fargli conoscere le varie “distrazioni”, in maniera che non diventino fonte di stress, fobie, bensì incontri piacevoli quotidiani e tutto sta alle nostre reazioni. Dovrete essere bravi a tutelarlo facendo in modo che lui non abbia conseguenze negative ed allo stesso tempo riuscire a fargli crescere la sicurezza in se stesso.

A livello pratico, il cucciolo si dovrà abituare al collarino, quindi non preoccupatevi se inizialmente scuoterà la testa o tenterà di sfilarselo, voi siate divertenti e proseguite, chiamatelo, lodatelo, col tempo prenderà confidenza e le piacerà un sacco perché quando vedrà il collarino capirà che si andrà da qualche parte. Facilmente all’inizio sfogherà il suo stress sul guinzaglio, mordendolo, ma non dategli modo di farlo, è possibile evitare questo atteggiamento facendo sessioni brevi e portandolo fuori quando noi possiamo dedicarci interamente a lui, senza distrazioni.

Andare a passeggio con un cucciolo in centri abitati è una cosa molto difficile, non si   riesce a portare avanti una camminata fluida, ogni due metri le persone ti fermano, lo toccano, lo accerchiano, lo coccolano; poi il cane cresce, salta addosso alla gente e ci chiediamo perché.. ben venga la socializzazione con uomini, donne, bambini ed anziani, però resta importante il nostro comportamento, quindi quando si decide che si procede, non fermiamoci se il cane si impunta che vuole continuare a prendersi le coccole e fare le feste, SI VA, decisi e coerenti.

A questo mi collego dicendo fate voi strada, se il cane tira perché interessato non fatevi trascinare, cambiate direzione, poi riportatelo anche dove attratto, ma fate in modo che sia una scelta vostra, mai sua.Tenete conto di questi ultimi consigli anche per quanto riguarda la socializzazione con altri cani, ma facendo ancor più attenzione all’approccio, si avvicinano, scodinzolano, si annusano, “vogliono giocare”, lasciamoli fare, se invece i segnali non sembrano piacevoli, ringhio o coda alta ad esempio, tirate dritti, evitiamo una possibile associazione negativa e rafforziamo l’istinto alla fuga quando lo riteniamo necessario.Ultimo aspetto, ma non per importanza, sono tutti gli oggetti mobili e fissi che si possono incontrare, dipende dalla nostra reazione, il cucciolo che abbaia alle auto, che rincorre moto e biciclette, o che passa intimorito lontano da passeggini, statue, vasi o si intimorisce con rumori forti, le uniche cose possiamo fare sono quelle di proseguire come se niente fosse, e poi lodarlo con premietto o una pacca per gratificarlo, è inutile fare parole, richiamarlo, gridargli dietro, tirargli sculaccioni o ancor peggio rassicurarlo tra le proprie braccia, sarebbe solo l’inizio di problematiche.

Per il cane la passeggiata è fondamentale come per noi è la cena in famiglia, la birra con amici e l’avere una passione, può vivere anche in un appartamento di 50 mq, ma ha bisogno di sentirsi vivo.Oggi abbiamo visto sicuramente gli aspetti meno divertenti di un’uscita, ma nella prossima puntata guarderemo più da vicino come possiamo renderla davvero piacevole.

 

Enrico Coscarelli    349 65 58 270

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enrico.coscarelli87@gmail.com

Il padre di Gloria ai funerali: "Grazie a tutti, tranne al maledetto che ti ha messa qui"

rosbochgloria funeraliIl parroco: “Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”

Le indagini proseguono per cercare di comprendere tutti i dettagli di un diabolico assassinio. E, mentre i carabinieri non hanno trovato traccia dei 187 mila euro sottratti alla povera Gloria (Gabriele aveva detto che si trovavano nella cassetta di sicurezza del complice, Roberto Obert). oggi è stato il giorno dei funerali della professoressa di Castellamonte. “La vita di una persona non può essere castellamonte chiesastroncata perché un altro essere umano si è arrogato un diritto inesistente di togliergli la vita. Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”. Sono le parole accorate e scandalizzate per l’atrocità di quanto è accaduto, pronunciate dal parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi durante i funerali di Gloria. Il comune del Torinese noto fino ad oggi per la tradizione della ceramica, è oggi all’onore delle cronache per un fatto drammatico. Il sindaco Paolo Mascheroni  ha proclamato il lutto cittadino. Erano centinaia i concittadini dell’insegnante presenti in chiesa e fuori in rispettoso silenzio. Messaggi di solidarietà sono giunti dal sindaco, dal procuratore della Repubblica di Ivrea Giuseppe Ferrando, del colonnello dei carabinieri Arturo Guarino a Marisa ed Ettore, gli anziani genitori della vittima. Gloria “è stata spazzata via da una violenza assurda”, ha aggiunto  il parroco. “Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini. Tutti tranne quel maledetto criminale che ti ha messa qui”, ha detto Ettore Rosboch, piangendo davanti alla bara della figlia.

Dalla povera Gloria alla maestrina di Sanremo, quanti inganni nella vita di Gabriele

GABRIELE MAMMArosbochDiversi, come le personalità da lui manifestate nella vita e sui social network, i motivi che hanno portato tanti uomini e donne, – giovani e persone più anziane – a invaghirsi, se non innamorarsi di Gabriele, il 23enne reo confesso dell’omicidio della professoressa di Castellamonte

Una forte personalità, senza dubbio. Un fascino maledetto e in parte perverso, anche questo. Diversi, come le identità da lui manifestate nella vita e sui social network, i motivi che hanno portato tanti uomini e donne, – giovani e persone più anziane – a invaghirsi, se non innamorarsi di Gabriele, il 23enne reo confesso dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch di Castellamonte. Giovanni Obert, l’amante del giovane, che potrebbe essere con i suoi trent’anni  in più tranquillamente suo padre e’ uno di questi, il più “ipnotizzato” da Gabriele, tanto da diventare protagonista (in che modo lo scopriranno gli inquirenti) nell’assassinio della povera Gloria.

 defilippi rosbochE che dire della maestra della scuola più piccola d’Italia, di Ceresole Reale, salita con i suoi unici due allievi sul palco sfavillante del festival di Sanrremo?  Marzia Lachello, 34 anni, aveva finito nel giugno del 2013 una tormentata relazione con Gabriele, allora poco più che maggiorenne. Era  finita male, con lei ricoverata  in ospedale dopo aver anche vissuto a casa di Gabriele e della madre Caterina Abbattista per sei mesi. Ci era giunta come insegnante di sostegno del fratellino di Gabriele. Allora su Facebook scriveva che al suo “ragazzo” di quindici anni più giovane di lei avrebbe dato fuoco con un accendino. I giornali oggi fanno capire che Gabriele fosse più interessato a mettere leGABRIELE MAESTRINA mani sull’azienda del nonno di Marzia che non ad un storia d’amore con lei. Tra l’altro pare che il ragazzo abbia anche  tentato di circuire un anziano ospite  di una casa di riposo nel Torinese, per farsi intestare dei beni. Ma i parenti del paziente se ne sono accorti in tempo. Fatto sta che ancora in questi giorni l’omicida reo confesso e la maestrina si scrivevano su WhatsApp, fino al giorno stesso del suo arresto. GABRIELE GLORIA OBERTOvviamente lei non c’entra nulla con l’omicidio, ma c’è da chiedersi che cosa la spingesse fino all’ultimo, dopo quello che Gabriele le aveva fatto e dopo che lui era su tutti i giornali e le tv come sospettato per la scomparsa della professoressa di Castellamonte, a dialogare ancora con quel ragazzo “maledetto”.

Il procuratore capo di Ivrea, Ferrando, che ha seguito le indagini fino all’individuazione dei colpevoli, ne ha certamente viste di tutti i colori nella sua lunga carriera. E colpisce non poco il fatto che il magistrato abbia dichiarato di essersi sentito davvero scosso di fronte alla freddezza di Gabriele.

(nelle foto: Gabriele con la madre Caterina, Gloria Rosboch, alcuni dei mille volti del ragazzo, la maestra di Sanremo, Giovanni Obert)

A TORINO IL PRIMO FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE

cavallerizzaCIBO AGRICOLSALAME PIEMONTE VINO CIBOAula Magna – Cavallerizza Reale: Quando il cibo fa notizia, quando la notizia parla di cibo

Dal 25 al 27 febbraio 2016, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, la prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare racconterà il mondo della comunicazione alimentare in tutte le sue sfaccettature, partendo da una certezza e da un’esigenza. La certezza che il “cibo” è sempre più un tema centrale, forse il solo argomento capace di creare dibattito e attirare attenzione in tutti i settori, a cominciare da quello giornalistico.  L’esigenza di coinvolgere una platea eterogenea, che accanto alla stampa vede comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa, scienziati, alimentaristi e influencer, dando vita a una Rete che tenga vivo il confronto in modo costante, arricchendolo con spunti, buone pratiche e una collaborazione costruttiva.  I tre giorni di Festival saranno un primo test per questa grande food community, alternando momenti di lavoro e panel di approfondimento ad eventi collaterali come show cookingdegustazioni ed educational sul territorio. Giovedì 25 febbraio, dalle 10 alle 13, la Cavallerizza ospiterà l’evento inaugurale “Quali politiche alimentari dopo Expo”, con la partecipazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, e del presidente di Slow Food, Carlin Petrini. Insieme a loro anche esponenti dell’universo imprenditoriale: Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza, Marco Pedroni, presidente nazionale Coop, e Antonella Pasquariello, presidente di Camst. Oltre ai vertici di alcune tra le principali associazioni di categoria: Luigi Pio Scordamaglia di Federalimentare, Mattia Parriani di Unionalimentare Torino, Roberto Moncalvo di Coldiretti e Giorgio Bosticco del Consorzio Piemonte Land of Perfection. La chiusura della mattinata sarà, invece, affidata al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, e al messaggio del ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Seguirà un originale light lunch, curato da Camst, con un menu tricolore che racconterà l’Italia attraverso la varietà dei piatti serviti nelle mense delle diverse regioni. Tanti i temi che il Festival svilupperà, a partire dal pomeriggio, nei singoli panel: da quelli etici come gli sprechi e il diritto al cibo, affrontati sia dal punto di vista del giornalismo economico che sotto lo sguardo di quello politico, a come la comunicazione incide sulle abitudini dei consumatori, nella scelta di bere o meno l’acqua pubblica, ad esempio, o nell’educazione alimentare dei bambini. Cibo anche in senso scientifico e sanitario: dall’esigenza di raccontare i progressi della ricerca a quella di sfatare le “bufale” e gli inutili allarmismi, fino alla necessità di promuovere un consumo consapevole, soprattutto nel caso del vino, uno dei prodotti che più rappresentano le radici e la cultura del nostro territorio. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, poi, il business: dai trend di mercato del settore in Europa al crescente fenomeno dei reati alimentari.  Non mancherà, infine, un focus dedicato al linguaggio “disinvolto” di chi scrive di cibo e ai diversi giornalismi, nell’era della critica enogastronomica 2.0. Tra gli eventi collaterali, giovedì 25, l’Accademia FoodLab ospiterà una lezione di cucina su allergie e intolleranze, realizzata in collaborazione con la testata Zero, mentre alla Casa del Quartiere di San Salvario con L’Alveare che dice Sì! sarà possibile gustare un “alveritivo” di prodotti locali, alla scoperta dell’acquisto solidale e del food sharing. Tappa a tavola anche da Pepino, nello storico locale di Piazza Carignano dove è nato il gelato da passeggio!  L’atrio di Mercato Metropolitano a Porta Susa ospiterà, invece, uno showcooking contro gli sprechi in cucina, aperto a tutti e in particolare ai giovani studenti degli istituti alberghieri.  Venerdì 26 la Città del Gusto del Gambero Rosso proporrà una degustazione guidata di vini del territorio, mentre presso Argotec sarà possibile vivere una Space Food Experience, sperimentando il menu riservato agli astronauti durante la loro permanenza nello spazio. Dalle stelle…alle stalle! La Fassoneria proporrà, infatti, I Piaceri della Carne, una degustazione di hamburger rigorosamente 100% Fassona.

L’ultima giornata di Festival, sabato 27 febbraio, sarà dedicata agli educational sul territorio.  La storica Caffetteria San Tommaso 10, dove nacque la Lavazza, aprirà le sue porte per una aromatica degustazione di caffè, mentre il laboratorio di ricerca della Smat offrirà un assaggio guidato di acqua.  Apriranno le loro porte anche il Dipartimento di Agraria di Grugliasco, con una particolare degustazione di mele, e il centro cottura di Camst a Chieri, dove vengono preparati ogni giorno migliaia di pasti per le mense scolastiche.   Il vino sarà un file rouge: dal Torinese, con l’Enoteca regionale di Caluso e la Strada Reale dei Vini, alle Langhe e Roero con l’Enoteca di Grinzane Cavour e il WiMu di Barolo e, sempre nel Cuneese, i nuovi vini di Clavesana, fino alle colline vercellesi del Gattinara. Ci sarà spazio anche per la riscoperta della viticoltura nel cuore del distretto tessile biellese e di capolavori di architettura enologica come gli Infernot e le Cattedrali sotterranee tra il Monferrato alessandrino e astigiano. Sarà possibile anche testare sulla propria pelle gli effetti della wine-therapy! Non mancheranno, poi, degustazioni dedicate ai prodotti dei Maestri del Gusto di Torino, alle birre artigianali e ai celebri sette tagli del bollito di Carrù. Più di un capitolo sarà destinato ai formaggi, dal gorgonzola alle altre produzioni casearie di Novarese e Verbano Cusio Ossola, nella suggestiva cornice del Distretto dei Laghi. Protagonista anche la risicoltura, e naturalmente il profumo del tartufo fra le colline dichiarate Patrimonio Unesco.

Alleati confusi? Molinari: "La Lega può correre anche da sola"

salvini giavenolega 23La Lega Nord Piemont organizza per questo fine settimana l’inizio della campagna elettorale con una serie di gazebo sotto la Mole e a Novara
 

Il nuovo segretario leghista del Piemonte, Riccardo Molinari va all’attacco: “Siamo stanchi di aspettare i comodi dei nostri alleati che non rispettano i patti”. La lega intende ” dare ai torinesi e ai novaresi un’alternativa credibile di governo e se le cose non cambiano siamo pronti e determinati ad andare da soli”. Così la Lega Nord Piemont organizza per questo fine settimana l’inizio della campagna elettorale con una serie di gazebo sotto la Mole e a Novara per spiegare ai cittadini che se la coalizione non funziona, il Carroccio ” un programma e un candidato sindaco per le due città li abbiamo”. E cioè Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in sala Rossa a Torino, e Alessandro Canelli a Novara.