Febbraio 2016- Pagina 6

FUNZIONANO I BRACCIALETTI ANTI-ALLONTANAMENTO

molinette2Nessun paziente con disturbi cognitivi si è più allontanato in modo inappropriato

La Geriatria dell’ospedale Molinette di Torino ha sperimentato con successo per sette mesi braccialetti a radiofrequenza per i pazienti a rischio di allontanamento inconsapevole. Nessun paziente si è più allontanato in modo inappropriato. Gli undici pazienti con il braccialetto hanno rischiato il ‘wandering’, l’allontanamento inconsapevole a causa delle compromesse condizioni cognitive. Il segnale di allarme è scattato per 76 volte. Ne consegue che con un’apposita strumentazione, e senza  limitazioni al movimento del paziente nel reparto, è possibile prevenire improvvidi tentativi di allontanamento.

(Foto: il Torinese)

Nessun tesoro nella cassetta del complice di Gabriele

GABRIELE GLORIA OBERTI carabinieri l’hanno aperta questa mattina e vi hanno trovato solo buoni fruttiferi della famiglia dell’arrestato
 

Non ci sono soldi  nella cassetta di sicurezza di Roberto Obert (nella foto), il reo confesso arrestato nei giorni scorsi per l’assassinio dell’insegnante Gloria Rosboch compiuto con l’amante, il 22enne Gabriele Defilippi, e la madre del giovane, Caterina Abbattista. I carabinieri l’hanno aperta questa mattina e vi hanno trovato solo buoni fruttiferi della famiglia dell’arrestato, per un totale di circa 20mila euro. Per ora, quindi, ancora nessuna traccia dei 187 mila euro che Defilippi si era fatto consegnare dall’insegnante (i risparmi di una vita accumulati dai genitori della vittima) con la falsa promessa di andare a vivere insieme  in Costa Azzurra. L’esistenza della cassetta di sicurezza di Obert era stata indicata agli inquirenti da Defilippi, che ha dichiarato nell’interrogatorio di avere consegnato i soldi all’amante.

Non dimentichiamo la "notte della repubblica"

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Ci vollero altri morti perché si capisse,  soprattutto a sinistra, che erano solo assassini. Purtroppo ritornano ed in alcuni casi rivendicano la buona fede. Assurdo! Come quando ex terroristi vengono invitati come relatori. Il perdono è una dimensione individuale. Non può e non deve essere una categoria dello Stato

Moro Br

Largo Rosario Berardi è un importante crocevia, cerniera tra Vanchigla e Vanchiglietta. Ci passo molte volte in tram, a piedi ed in auto. Dietro le case del Gas con grandi serbatoio oramai in disuso, più in là l italgas fondata in città prima dell’unità d Italia.Tutto sommato vicino al Po, chiamato borgo del fumo. In tempo immemore produceva nebbia. Pezzi di storia di questa città. E il 10 marzo 1978 assassini delle Br uccisero Rosario Berardi brigadiere di Ps. Arrivava dall’ufficio politico della questura ed aveva 30 anni di servizio. Ogni volta ci penso e mi ricordo. Alle 7.45 ero nei paraggi. Assonnato nel traffico mattutino udii alcune forti esplosioni. Mi avvicinai ma capendo fuggii da quell’orrore immaginato. Non passava settimana che qualcosa tragicamente avvenisse. 1977, 1978, 1979: La Notte della Repubblica, bel programma ed ottima sintesi di Sergio Zavoli. Ma Torino ha retto. Non perché i terroristi avessero la benché minima possibilità. la città non perse la calma. Ci vollero altri morti perché si capisse,  soprattutto a sinistra, che erano solo assassini. Purtroppo ritornano ed in alcuni casi rivendicano la buona fede. Assurdo! Come quando ex terroristi vengono invitati come relatori. Il perdono è una dimensione individuale. Non può e non deve essere una categoria dello Stato.Hanno scontato la pena. Ma possono rispondere al loro passato in soli due modi : il silenzio o la totale condanna di ciò che hanno fatto. Come si dice adesso senza se e senza ma. Non solo perché hanno ucciso. In nome di quell ‘idea hanno ucciso le idee che dicevano di essere la loro motivazione. Ed è rimasta solo la loro barbarie. Anche per questo io non voglio e non posso dimenticare.

Ancora oggi c’è chi a sinistra considera male le forze dell ordine. Alcuni di loro possono sbagliare. Ma io ricordo la bellissima poesia di Pierpaolo Pasolini che dopo gli scontri di Valle Giulia a Roma solidarizzava con i proletari poliziotti contro i piccolo borghesi studenti. Il mio modo di ricordare e di essere ancora solidale con Rosario Berardi

DECENNALE OLIMPIADI, STAFFETTA DEI CONTRO-TEDOFORI DI FRATELLI D'ITALIA

CARTINA-OLIMPICAmoi1LE OLIMPIADI DEL DEGRADO A TORINO! CONCLUSIONE AL VILLAGGIO OLIMPICO EX MOI 
 

 Riceviamo e pubblichiamo 

 

<<La festa da 300.000 euro del decennale delle Olimpiadi invernali del 2006 non riuscirà a nascondere il degrado della Torino del 2016, come spera il Sindaco Fassino: domani mattina, proprio durante lo svolgimento della staffetta ufficiale, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale organizza una contro-staffetta con i nostri tedofori muniti di fiaccola olimpica simbolicamente spenta, con tappe significative nei luoghi più rappresentativi dei tanti problemi di Torino>> annunciano Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Capogruppo FDI-AN in Comune di Torino e in Regione Piemonte, che spiegano:moi scontri1

<<Domattina  alle 7 partenza dalla “croce di San Salvario” il cuore della mala-movida di via Saluzzo angolo via Baretti, poi in piazza Solferino dove l’Atrium di Giugiaro gettato nella spazzatura ha lasciato il campo alla griglia selvaggia del finto Mercato Olimpico, fino allo spaccio di droga del Ponte Mosca in Borgo Aurora, poi verso il mercato prima ferito da Urban ora minacciato dalla Bolkestein in piazza Foroni a Barriera, fino al mercato di piazza della Vittoria colpito dall’abusivismo dei “vu cumpra’”, all’Ospedale Maria Vittoria assediato dai parcheggiatori abusivi, poi in corso Agnelli dove la sosta selvaggia dello Stadio Olimpico impedisce di parcheggiare ai moi2residenti, fino ai cancelli di FCA Mirafiori impantanata nelle infinite cassa integrazioni in attesa delle nuove linee che non partono mai … Tappa conclusiva: il ghetto delVillaggio Olimpico ex MOI presso le residenze universitarie che il centrosinistra sta per chiudere e abbandonare all’ennesima occupazione, dove terremo una conferenza stampa

“TORINO 2016, LA DESTRA È PRONTA”
SABATO 27 FEBBRAIO
ORE 12.30
VIA GIORDANO BRUNO 191 – TORINO

Follia omicida al bar: ammazza di pugni pensionato per una sigaretta accesa

carabinieri auto I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni

Una vicenda tragica e assurda. Il cliente di un bar di Torino in strada del Fortino ha preso a pugni e calci  un altro avventore durante una lite per futili motivi, fino ad ucciderlo. I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni. La vittima si chiamava Raffaele Carretta, 70 anni ex sottufficiale dell’Arma. La sua “colpa”, quella di entrare nel bar con la sigaretta accesa. L’assassino si era allontanato dopo l’accaduto ed è stato rintracciato solo in serata.

Le attività 2016 di Infine Onlus

L’associazione propone progetti di condivisione e supporto alle persone in lutto, ai familiari di malati di Alzheimer e altre forme di demenza senile, a chi fatica ad accettare di invecchiare, a chi ha paura di morire, a chi convive con malattie croniche e degenerative

anziani2

 

Nata nel 2014 dalla ventennale esperienza di tanatologa di Marina Sozzi, Infine Onlus è un’associazione che offre sostegno alle persone nelle fasi critiche dell’esistenza, e in particolare nel periodo della terza e quarta età, nell’esperienza della malattia, della morte e del lutto. Propone progetti di condivisione e supporto alle persone in lutto, ai familiari di malati di Alzheimer e altre forme di demenza senile, a chi fatica ad accettare di invecchiare, a chi ha paura di morire, a chi convive con malattie croniche e degenerative.Infine Onlus si propone di utilizzare strumenti innovativi per affrontare le sue tematiche rivolgendosi a un pubblico vasto.Nell’ambito della bioetica Infine Onlus resta aderente alla clinica e all’analisi di casi concreti;Per l’elaborazione del lutto applica la metodologia dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto (A.M.A.), affiancati da supervisione psicologica e da periodiche proposte culturali ai partecipanti.La divulgazione dei temi del morire, del lutto e della vecchiaia avviene in prevalenza mediante le tecniche della democrazia partecipata, e usufruendo delle modalità tipiche delle arti performative.

LE ATTIVITA’ IN PROGRAMMA

Palestra per la mente: invecchiare in salute. Incontri di stimolazione cognitiva per gli anziani.Un laboratorio in cui si allenano le funzioni cognitive con particolare riferimento all’attenzione, alla memoria e al linguaggio attraverso esercizi semplici e divertenti svolti in gruppo.presso la Circoscrizione 7, in corso Belgio 38 tutti i giovedì a partire dal 25 febbraio.Prendi l’Alzheimer per mano. Gruppi di sostegno per familiari di pazienti con Alzheimer e demenze Infine Onlus offre ai familiari dei pazienti con demenze o malattia d’Alzheimer gruppi condotti da un neuropsicologo. Il congiunto malato che nello stesso orario e luogo può usufruire di gruppi di stimolazione cognitiva condotti da una neuropsicologa. Presso la sede di Infine Onlus ogni sabatoGruppi di Auto Mutuo Aiuto per il lutto Attività di supporto e condivisione rivolte a chi vive un lutto. Ogni lunedì presso la sede Infine via Santa Giulia, 76

Convivere con la malattia Infine Onlus propone un gruppo di sostegno e condivisione alle persone che devono affrontare le difficoltà della vita con una patologia cronica. Da martedì 23 febbraio con cadenza quindicinale presso la sede Infine via Santa Giulia, 76 Possiamo invecchiare con serenità?  Un gruppo di Auto Mutuo Aiuto (AMA) che offre un antidoto al sentimento di paura o di tristezza che spesso accompagna l’invecchiare. Dal 24 febbraio e si svolge presso la sede Infine via Santa Giulia, 76 Affrontare la separazione. Un gruppo di sostegno e condivisione a chi ha affrontato o sta affrontando una separazione. Da martedì 23 febbraio con cadenza quindicinale presso la sede Infine via Santa Giulia, 76

Per informazioni e iscrizioni chiamare il numero 334.17.40.362 o scrivere all’indirizzo sostegno@infine.it.

Il BIO conviene

GARAU2IL MONDO DEL BIO / di Ignazio Garau*
Aumenta ancora la crescita dell’agricoltura biologica, cresce il mercato americano e il giro d’affari è arrivato a 80 miliardi di dollari all’anno (60 miliardi di euro)

Nei giorni dal 10 al 13 febbraio appena trascorsi, il Centro Espositivo di Norimberga si è focalizzato di nuovo interamente sul biologico, con l’annuale appuntamento del Biofach (Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici) e del VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale), registrando un totale di 2.544 espositori in rappresentanza di 77 paesi, con un 8% in più di aziende presenti rispetto all’anno precedente e ben 48.000 visitatori professionali (2015: 44.624) provenienti da 132 paesi. L’ottimismo è prevalente tra gli addetti e si prevedono aumenti di fatturato in tutti i canali di vendita. In particolar modo è attesa una crescita nel dettaglio specializzato, nei negozi di cosmesi naturale e anche nell’attività di vendita online.

bio norimberga

Nel 2015, le famiglie tedesche hanno speso circa l’11% in più sul cibo e sulle bevande biologiche rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a oltre 8 miliardi di euro secondo il Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft BÖLW (National Supporting Organisation), ma in tutto il pianeta continua a crescere senza sosta la domanda di cibi biologici. Nel 2014 il giro d’affari del settore ha superato globalmente i 60 miliardi di euro e l’Europa ha ottenuto una crescita dei consumi del 7,6%, raggiungendo un volume di vendite di 26 miliardi, vicino ai 27 miliardi che si registrano negli Stati Uniti, primo mercato mondiale. La Germania rappresenta un mercato di 8 miliardi di euro, la Francia di 4,8 miliardi di euro e la Cina di 3,7 miliardi di euro. Nel 2014, il mercato bio svedese ha registrato una crescita senza precedenti, aumentando di oltre il 40 per cento le vendite, una percentuale notevole per un mercato già ben consolidato.

In Europa le superfici coltivate con il metodo dell’agricoltura biologica rappresentano il 6% del totale, con l’Italia che arriva a toccare l’11% dell superficie agricola, seconda dopo la Spagna che ha convertito al biologico 1,7 milioni di ettari (contro 1,4 milioni di ha dell’Italia). L’Italia primeggia nella coltivazione dell’ulivo e della vite, oltre che nei cereali, risultando tra i maggiori produttori al mondo. Numeri, e risultati, che dimostrano come l’agricoltura biologica sia in grado di garantire la conservazione dell’ambiente e il benessere delle comunità, raggiungendo livelli di efficienza e di convenienza economica che smentiscono le affermazioni di chi, invece, la dipingeva come un comparto inefficiente, incapace di garantire il soddisfacimento della domanda di alimenti da parte di una popolazione mondiale in crescita. Gli studi fatti dimostrano ampiamente che l’agricoltura biologica favorisce i migliori risultati in condizioni di criticità (ad es. siccità), sempre più frequenti in conseguenza dei cambiamenti climatici, considerando che è proprio il bio la miglior ricetta per contenere le emissioni di gas serra (principale causa dei cambiamenti climatici).

Anche nell’export il bio è una risorsa per l’Italia. Tra le produzioni agroalimentari Made in Italy particolarmente apprezzate all’estero, quelle biologiche sono cresciute in maniera significativa, raggiungendo nel 2014 un fatturato di 1,4 miliardi di euro. Secondo i dati forniti da Nomisma, nel segmento bio i prodotti di maggior successo all’estero sono stati l’ortofrutta (20% del fatturato in export), sostituti del latte (16%), pasta e affini (12%), carni fresche e trasformate (7%) e vino (7%). Eurispes nel suo Rapporto Italia 2016 evidenzia che è il mercato interno europeo il principale sbocco della nostra produzione bio (82% dell’export bio). Germania (24%) e Francia (20%) sono i mercati più dinamici. Ma anche l’area del Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo occupa una parte consistente dell’export (9%). Fuori dall’Europa, le quote maggiori di fatturato si registrano negli Stati Uniti (4%), Giappone (3%) e Canada (2%).

Una situazione che meriterebbe un’adeguata attenzione da parte delle istituzioni nazionali, che dovrebbero investire in maniera importante per ottenere ulteriori migliori risultati, che, come abbiamo visto, non sono solo esclusivamente economici. Eppure non è proprio così!

Le somme stanziate dalle regioni italiane per lo sviluppo del biologico variano significativamente, ma oltre all’ammontare degli stanziamenti occorre considerare la facilità di accesso agli stessi, visto che le complicazioni procedurali per il loro ottenimento sono complessivamente aumentate, comportando residui e somme non spese, che devono essere restituite all’UE.

Teatro Naturale, sito di informazione su agricoltura, alimentazione e ambiente, ha redatto una classifica della situazione della spesa preventivata dalle Regioni per l’agricoltura biologica e ha evidenziato la seguente graduatoria:

“E’ in particolare il Nord Est, insieme con la Val d’Aosta, a investire poche risorse nel biologico, misura 11, destinata al sostegno all’introduzione e al mantenimento del metodo biologico in agricoltura, all’interno dei Piani di sviluppo rurale 2014-2020.

Le risorse complessivamente stanziate da Trentino Alto Adige, Provincia di Bolzano, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sfiorano i 21 milioni di euro, un quarto di quanto destinato dalle sole Emilia Romagna, Lazio e Toscana singolarmente.

Poche anche le risorse destinate al biologico in Veneto (21 milioni), Piemonte (25 milioni) e Lombardia (38 milioni), Liguria (12 milioni). Tutte insieme non raggiungono neanche la metà di quanto stanziato dalla Calabria (239 milioni) e superano di poco quello messo a disposizione dalle Marche (80 milioni) e dalla Basilicata (87 milioni). In proporzione il piccolo Molise, con i suoi 18 milioni, fa molto meglio del Veneto.

Maglia nera al Sud la Campania che ha destinato al biologico solo 35 milioni di euro, meno di un decimo di quanto previsto dalla Regione che investirà di più nel settore, la Sicilia con 417 milioni di euro.”

*Presidente ItaliaBio

ciao@italiabio.net

Parole in Movimento Onlus festeggia 10 anni di aiuto alle persone in crisi

Giovedì 25 febbraio in Piazza dei Mestieri l’evento per celebrare il decennale dell’Associazione

PAROLE IN MOVIMENTO

Parole in Movimento Onlus festeggia 10 anni di attività. L’Associazione torinese, nata nel 2006, realizza spazi di ascolto e progetti di partecipazione sociale di alta qualità, gratuiti o a costi ridotti, per le persone che attraversano momenti di crisi. In Parole in Movimento Onlus psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti, insieme a volontari e sostenitori, operano per la promozione della salute e per la prevenzione del disagio psicosociale nelle scuole, nel quartiere e all’interno di istituzioni di carattere ricreativo, aggregativo e socio-sanitario.

In occasione del decimo compleanno, dunque, Parole in Movimento ha deciso di festeggiare insieme a tutti i suoi sostenitori, che in questi anni hanno reso possibile il cammino di aiuto e assistenza dell’Associazione.

L’appuntamento è giovedì 25 febbraio, a partire dalle 19.30 in Piazza dei Mestieri per una serata di festa con cena a buffet, durante la quale saranno presentati i risultati del primo decennio di attività e i progetti futuri dell’associazione. Alla festa parteciperà anche la compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli, che ha deciso di sostenere l’iniziativa.

L’ingresso alla cena costa 25€: parte del ricavato sarà destinata al sostegno delle attività dell’Associazione.

A Palazzo Arsenale un incontro dedicato al Generale Govone

Il volume di Franco Contaretti presentato alla Scuola di Applicazione dell’Esercito
ESERCITO BERTO LIBROESERCITO MARZANIESERCITO AULA MAGNA

Presentata nell’aula magna di Palazzo Arsenale la biografia di Giuseppe Govone, generale piemontese fra i più interessanti protagonisti della storia militare italiana del XIX secolo. Il titolo del saggio, “Al servizio dello Stato. Giuseppe Govone (1825 – 1872)” già di per sé anticipa le conclusioni di una ricerca storica puntuale e rigorosa, attraverso la quale si pone l’accento sui valori che hanno ispirato Govone nel corso della propria vita di uomo e di soldato. Ai saluti del Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Claudio Berto, e del Presidente del Centro Studi Piemontesi, Giuseppe Pichetto, è seguita una conversazione fra l’autore del saggio, Franco Contaretti, ed  il Tenente Colonnello Marcello Marzani, in servizio presso l’Istituto di studi militari. Annoverato da Piero Pieri fra gli “elementi più intelligenti e vivaci” dell’epoca, Govone fu brillante ufficiale di Stato Maggiore, ideatore di un moderno servizio informativo, acuto reporter di guerra, sagace diplomatico e ottimo comandante. L’ingresso in politica lo proiettò in un mondo inaspettatamente ostile e che, urtando con i suoi principi, lo condusse prima alla follia quindi alla morte a soli 46 anni. Alla presentazione del volume, edito nel 2015 dal Centro Studi Piemontesi e corredato dalla prefazione di Rosanna Roccia ha assistito un folto pubblico di appassionanti, cultori di storia, ed una rappresentanza di ufficiali frequentatori. Fra i presenti Fabrizio Pace, sindaco di Isola d’Asti, città natale del generale Govone. L’iniziativa si colloca nel novero dei progetti volti a migliorare ed ampliare la preparazione culturale dei giovani ufficiali dell’Esercito.

La Juve recupera e finisce 2-2 con il Bayern Monaco

I bianconeri hanno reagito. Dopo un match stentato la Juventus ha persino rischiato di vincere. Dopo le reti di  Muller e Robben, quelle di  Dybala e Sturaro

juve logo nero

Una rimonta bianconera spettacolare che ha regalato forti emozioni e un grande spettacolo ai tifosi dello Stadium. Quando la Juve sembrava ormai sopraffatta dal Bayern Monaco, in svantaggio di 2 gol, ecco che i bianconeri hanno reagito. Sembrava un match stentato e poi la Juventus ha persino rischiato di vincere. Dopo le reti di  Muller e Robben, quelle di  Dybala e Sturaro hanno messo fine alla gara sul 2-2. . Ora la qualificazione è aperta, anche se i tedeschi restano favoriti. Il prossimo 16 marzo all’Allianz Arena non sarà certo facile conquistare i quarti di Champions.