Dicembre 2015- Pagina 4

Minoranze linguistiche contro lo spaesamento

francia italiaBILINGUE FRANCIANelle Valli di Lanzo sono stati numerosi i progetti finanziati dalla legge 482/99 che hanno animato i comuni aderenti nel corso degli anni. È Ines Cavalcanti, coordinatrice  dell’ associazione Chambra d’Óc, affidataria del progetto con la Comunità Montana, a illustrare le diverse attività svolte: “Sono state portate avanti operazioni innovative che hanno permesso di spaziare su più fronti, dalla segnaletica toponomastica bilingue alla divulgazione di contenuti in formato digitale”

 

La giornata organizzata  a Mezzenile per iniziativa dell’Unione dei Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sull’ormai pluriennale azione di sensibilizzazione sulle tematiche relative alle minoranze linguistiche. L’appuntamento, dedicato al tema ”Comunità e territorio alla ricerca di sé. Lingua e cultura per rispondere allo spettro dello spaesamento”, ha visto oltre alla presenza di numerosi studiosi, amministratori e semplici cittadini, quella  di Annibale Salsa, antropologo e già Presidente nazionale del CAI.

 

Nelle Valli di Lanzo sono stati numerosi i progetti finanziati dalla legge 482/99 che hanno animato i comuni aderenti nel corso degli anni. È Ines Cavalcanti, coordinatrice  dell’ associazione Chambra d’Óc, affidataria del progetto con la Comunità Montana, a illustrare le diverse attività svolte: “Sono state portate avanti operazioni innovative che hanno permesso di spaziare su più fronti, dalla segnaletica toponomastica bilingue alla divulgazione di contenuti in formato digitale su differenti piattaforme multimediali audio e video, dalla creazione di manuali interattivi alla partecipazione al dizionario informatizzato che raccoglie parole diverse provenienti da tutta l’area di parlata. Sono state realizzate importanti attività culturali  con gli enti aderenti al progetto consistenti in animazioni territoriali che hanno dato vita a incontri di lettura e di scrittura attraverso il canto, la conversazione, la visione di film in lingua, la lettura francoprovenzale, nei quali la partecipazione dei cittadini alle attività di quello che è definito sportello linguistico è stata costante e consistente: si può calcolare che oltre cinquecento persone abbiano usufruito delle iniziative nelle sue differenti forme realizzative”. Oltre ai laboratori itineranti, lo sportello ha realizzato una serie di laboratori linguistici nelle scuole primarie che hanno voluto aderire e che hanno portato “all’approfondimento della conoscenza della variante locale del Francoprovenzale, alla conoscenza e diffusione tra le nuove generazioni della cultura e della lingua, così da suscitarne l’interesse nonché la consapevolezza linguistica, stimolando gli allievi a confrontarsi con genitori e nonni. Tutto ciò è stato possibile grazie al coinvolgimento di un dinamico gruppo di giovani locali che si è occupato dei diversi aspetti di ricerca, divulgazione e riproposizione artistica”.

 

Particolarmente significativo e centrale è stato il contributo portato da Annibale Salsa, che suggellando lo sforzo portato avanti in questi anni dai diversi attori ha risposto al tema del convegno “riflettendo sull’importanza di rilanciare le tradizioni culturali e linguistiche e ripensare e riposizionare il portato della tradizione nel senso dell’innovazione riuscita e non come adorazione nostalgica delle ceneri. Un messaggio forte di fronte ai processi di appiattimento culturale generati dal pensiero unico in cui la lingua rappresenta lo specchio riflettente”.

 Massimo Iaretti

La Signora del Bacio Perugina

BACIO PERUGINA

Lo scorso 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte

 

Niente è più dolce di un bacio tra innamorati…se poi ci sono anche nocciole e cioccolato il gioco è fatto. Simbolo e omaggio d’amore, il bacio Perugina, non poteva che nascere dalle mani e dalle idee di una donna, Luisa Spagnoli, operosa imprenditrice umbra, che lega il proprio nome a due eccellenze del made in Italy – moda e cibo – e di cui si è ricordato il 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte.

 

Come nasce questa dolce delizia? Nel 1907 Francesco Andreani, Leone Ascoli, Francesco Buitoni e Annibale Spagnoli, marito di Luisa, fondano la Perugina. Si dice che fu proprio Luisa, che in fabbrica lavorava fianco a fianco del marito, a notare come dopo la lavorazione del cioccolato venivano gettati chili di scarto di briciole di nocciole. Da qui l’idea di impastare i residui con il cioccolato. Dalla lavorazione nacque un cioccolatino dalla forma inconsueta che ricordava quella di un pugno: era nato il “cazzotto”. 

 

Poiché si sa, i cazzotti, non sono gradevoli da regalare, Giovanni Buitoni propose di chiamarlo bacio. I cartigli, che rendono unico il cioccolatino, sono invece un ‘idea dell’allora direttore artistico della Perugina Federico Seneca, che pare si fosse ispirato alla corrispondenza segreta tra Luisa e Giovanni Buitoni, figlio di Francesco e di quattordici anni più giovane. Si dice infatti che Luisa scrivesse biglietti d’amore all’amante e prima di farglieli recapitare li avvolgesse proprio attorno ai cioccolatini che dalla produzione mandava in assaggio. Così ancora oggi tra il cioccolato e l’incarto argentato, troviamo un dolce messaggio d’amore.

 

Marco Travaglini

 

MagdaClan e il Circo è una magìa

circo magdaclanLa notte di San Silvestro si trasforma in un “CapoDonne”, un cabaret di numeri circensi tutto al femminile per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Il gran finale vede come ospiti il Trio Trioche con “Troppe Arie” l’8 e il 9 gennaio

 

E’ Torino l’ultima data della tournée internazionale 2015 del MagdaClan Circo. Dal giorno di Santo Stefano e sino al 10 gennaio prossimo, il tendone della compagnia di circo contemporaneo MadgaClan è montato al Bunker di via Nicolo Paganini 0/200. E dopo gli “assaggi” di compagnie ed artisti internazionali come Giulia Pont in “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” , mentre domenica, alle ore 17, è il turno di “Atmosphere Magique” cabaret di magia  con Andrea Speranza, Stefano Cavanna, Marco Zecca e Saulo Lucci e lunedì 28 va in scena Carla Carucci con “Ragazza Sera Conoscerebbe Uomo Solo max 70enne” .

 

Da martedì 29 dicembre, il tendone sarà tutto per MagdaClan con “Extra_vagante” in replica dodici volte: il ritrovo è una vecchia soffitta dove, tra stracci e robi vecchi, manichini “Senza_testa” animano il loro circo. Carlone, piccolo circhetto di stoffa, si oppone all’intrattenimento distruggendo il gioco dei “Senza_testa”. La soffitta diventa uno studio televisivo, un intimo spazio di solitudine, il teatro di una battaglia all’ultimo sangue, una prigione, un campo di grilli al mattino…

 

La notte di San Silvestro si trasforma in un “CapoDonne”, un cabaret di numeri circensi tutto al femminile per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Il gran finale vede come ospiti il Trio Trioche con “Troppe Arie” l’8 e il 9 gennaio.

 

Nessun animale in scena, sarà un susseguirsi di magia e discipline come scale di equilibrio, sfera, acrobatica, manipolazioni d’oggetti, giocoleria. Siamo felici di tornare a casa per queste feste. – spiega Alessandro Maida, artista della compagnia cresciuto a CollegnoTorino è la città che ci ha visto crescere professionalmente e artisticamente: siamo onorati di poter presentare lo spettacoloExtra_vagante sotto il nostre tendone proprio in questa città.” Gli spettacoli sono adatti a tutti i tipi di pubblico, si terranno anche in caso di maltempo e all’interno del tendone (riscaldato). All’esterno del tendone sarà allestita un’area bar e ristoro.

 

Come arrivare: percorrendo via Bologna dal centro, via Nicolò Paganini è la terza traversa dopo corso Novara (secondo semaforo). Girare a destra e proseguire dritto fino alla macchia verde in fondo. In bici sono 15 minuti. Autobus n. 2 |18 | 49 fermata “Ponchielli.

 

Massimo Iaretti

 

 

Bus si schianta contro pilone a Nichelino, due feriti

cto Il traffico è rimasto interrotto fino alla rimozione del mezzo

 

Un bus pubblico della linea 35 si è schiantato contro un pilone di una passerella pedonale a Nichelino. A bordo solo due  persone, l’autista e una passeggera, entrambi di 45 anni , che sono rimaste ferite e portate  al  Cto: le loro condizioni non preoccupanti. Il traffico è rimasto interrotto fino alla rimozione del mezzo.

 

(Foto: il Torinese)

Ragazza di 23 anni si uccide lanciandosi da un ponte

ambulanza SOCCORSOSul torrente Chiusella, questa mattina intorno alle 9, nel territorio di Strambinello

 

Aveva 23 anni  la ragazza che si è tolta la vita lanciandosi da un ponte sul torrente Chiusella, questa mattina intorno alle 9, nel territorio di Strambinello. Si ritiene che il drammatico gesto sia stato causato da una crisi depressiva. La giovane, informa l’agenzia Ansa, aveva passato una serata con gli amici a Torino, poi ha parcheggiato l’auto, è salita sul parapetto e si è gettata nel vuoto. I vigili del fuoco hanno recuperato il corpo con l’aiuto di un elicottero.

 

(Foto: archivio)

A Natale finisce la crisi del settimo anno del commercio nei negozi del centro storico

negozi commercio vetrina

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy

 

Gli ultimi sette sono stati anni di crisi nelle vendite natalizie sotto la Mole. Lo spiega l’Ascom tracciando un primo bilancio per il 2015. Questa volta, invece, nel centro storico del capoluogo si registra una nuova spinta ai consumi, dovuta anche ai tanti turisti. Aumentano gli acquisti in cibi,  hi-tech e giocattoli. La spesa media per famiglia è calcolata in 200-250 euro.

 

Maria Luisa Coppa, presidente Ascom di Torino e provincia  dichiara all’agenzia Ansa: “gli acquisti dei torinesi confermano il clima di fiducia che in molti settori si respira in città. Le vie dello shopping sono tornate ad animarsi e i clienti hanno ricominciato a comprare le ultime novità, e i prodotti nuovi per i quali sono disposti a spendere qualcosa in più”.

 

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy e nei cesti natalizi, mentre la ristorazione  ha segnato +4%) ha beneficiato dell’afflusso dei turisti. Stimata tra l’1 e il 2%  la crescita nell’abbigliamento soprattutto nel centro storico di Torino. Il mercato dei giocattoli (+3%) torna in attivo grazie anche al traino cinematografico di Star Wars.

I tram 3 e 16 si scontrano, 11 feriti non gravi

TRAM GMADREIl  tamponamento è avvenuto in un tratto dove i binari sono protetti, quindi nessun problema per il traffico

 

In tutto 11 feriti, fortunatamente in modo non grave, a Torino, in un tamponamento tra due tram delle linee 3 e 16. L’incidente è avvenuto in corso Regina Margherita. Sono stati accompagnati negli ospedali Gradenigo e Maria Vittoria. Lo scontro si è verificato tra le fermate Consolata e Rondò della Forca, sono stati effettuati i rilevamenti della polizia municipale. La società Gtt ha provveduto a bus sostitutivi. Il  tamponamento è avvenuto in un tratto dove i binari sono protetti, quindi nessun problema per il traffico.

Torna dallo shopping e trova ladro in casa

carabinieriL’uomo aveva con sé gioielli per diverse migliaia di euro

 

E’ tornato a casa dopo gli acquisti di Natale e ha trovato un ladro che gli stava svaligiando l’appartamento. L’agenzia Ansa informa che l’episodio è accaduto nel centro di Torino. I carabinieri, che sono stati chiamati dal proprietario, hanno arrestato un marocchino di 36 anni: era entrato  in casa forzando una finestra. L’uomo aveva con sé gioielli per diverse migliaia di euro.

 

(foto: il Torinese)

Nosiglia: "Nelle festività no a buonismo e consumismo ma gesti concreti per i sofferenti"

sindone nosiglia“Mai  cessare di dare una buona testimonianza mediante la carità a chiunque”

 

“Il mio augurio di Vescovo, padre e amico, raggiunga ogni casa. In particolare desidero indirizzarlo ai piccoli, agli anziani, ai malati e ai poveri; a chi ha perso di recente una persona cara e ne sente oggi particolarmente la mancanza; a chi soffre per la solitudine e l’abbandono, privo di affetti e di amicizia sinceri e accoglienti; a chi versa in difficoltà familiari per incomprensioni e rotture che sembrano insanabili; a chi è sfiduciato per la mancanza di un lavoro stabile e sicuro; a chi il lavoro l’ha perso e stenta a ritrovarlo; a chi vive questa festa, come ogni giorno, alla ricerca di un pasto caldo o di un alloggio; a chi è al lavoro per garantire servizi, serenità e sicurezza sociale. Ridurre il Natale a una festa un po’ buonista o al consumismo sfrenato è in netto contrasto con la sobrietà e la povertà della nascita di Gesù”. Sono le parole pronunciate dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia nell’omelia di Natale.

 

“Mai  cessare di dare una buona testimonianza mediante la carità a chiunque, ed in ogni ambiente di vita e di lavoro. Il bene che si semina produrrà un frutto abbandonante, quando e come non lo sappiamo, ma è certo che ci sarà. E’ questa certezza che ha sempre dato alla Chiesa la forza di evangelizzare, anche in ambienti e culture che sembravano refrattarie al Vangelo, ed è questo che ha reso i cristiani di ogni tempo coraggiosi nel proporre a tutti il Vangelo della vita, che è Cristo stesso”, ha aggiunto Nosiglia.

 “E’ doveroso andare controcorrente e fare concreti gesti di solidarietà verso i poveri e sofferenti della nostra società e ciò non può farci dimenticare l’altra via primaria, il rinsaldare la fede in Gesù Cristo e testimoniarla con coerenza nelle scelte morali”.

PRANZO DI NATALE: IL DRAMMA DEI PARENTI

pranzo parenti natale

tetiPUNTI DI (S)VISTA / di Tersilla Garella

 

Negli anni mi sono comunque fatta furba e ho trovato il modo di deviare la conversazione su altre questioni. I parenti bisogna farli bere. E tanto anche. È l’unico modo per salvarsi

 

Suona la sveglia. Ci siamo. Il momento è catartico. L’attesa sta per finire. Alzo il telefono. “Pronto, mamma?” Mi risponde una voce ancora inebetita dal sonno. “Cosa vuoi a quest’ora? Sono le 8 del 25 dicembre…” “Sì, ecco, stanotte ho elaborato una teoria filosofico-sociologica e volevo condividerla con te.” “Scusa, Tersilla, puoi ripetere?” Nemmeno mia madre mi capisce.” Niente, volevo solo dirti che se oggi esagerano con le domande, non me ne importa una BEATA, me ne vado e STIGRANCA.”

 

Chiudo la telefonata, ancora stremata dall’uso di un linguaggio tanto aulico. Mi preparo e mi dirigo impavida ad affrontare il mio destino. Che, nello specifico, oggi è rappresentato dai parenti. Credo fortemente che l’intolleranza ai cibi, tanto comune, non sia però la più diffusa, soprattutto nel periodo delle feste, quando quella ai parenti la supera di gran lunga.

 

Giungo a destinazione. Un respiro profondo per non impazzire. Ed eccoli lì, belli come il sole. Un’orda sbavante di parenti assetati di sapere della tua vita, schierati in una serrata falange oplitica, al cui confronto gli Spartani erano dei dilettanti, pronti ad atterrarmi con una serie di domande fitte ed insidiose come ogni anno. Cos’hai intenzione di fare della tua vita? Che progetti hai? Ti senti realizzata? Programmi di prendere un’altra laurea? Hai dei problemi e vuoi parlarne? Ma soprattutto: perché a 26 anni non hai ancora un fidanzato?

 

A quanto pare questa domanda è quella che anima maggiormente il dibattito ogni anno.”Com’è possibile che bella come sei tu non abbia uno straccio di ragazzo??” In quel momento non rimane che adottare la stessa strategia che si usa con gli orsi: fingersi morti e aspettare che passino oltre. “Noi alla tua età eravamo già tutte sposate…”, mi dice una zia della mamma. Grazie, non sai quanto mi rincuori questa cosa.

 

Negli anni mi sono comunque fatta furba e ho trovato il modo di deviare la conversazione su altre questioni. I parenti bisogna farli bere. E tanto anche. È l’unico modo per salvarsi. Sì bè, considerato che le zie della mamma sotto l’abuso di vino iniziano a decantare l’operato di Berlusconi e ad esaltarne le doti morali, non son così convinta che faccia tanto bene… Ma almeno io ho un po’ di tregua.

 

Sopravvivere oggi al ventiseiesimo pranzo di Natale sarà impresa erculea, ma vedremo di farcela. Che poi, in fondo, se loro non ci fossero non sarebbe davvero Natale… Auguri!