Settembre 2015- Pagina 31

InfoAtti, il servizio al cittadino è a portata di mouse

con reg lascaris

Dalla home page del sito crpiemonte.it, è sufficiente aprire il menu “Per il cittadino”, sezione “Strumenti per la partecipazione”, cliccare su “InfoAtti – informazione sugli atti del Consiglio” ed effettuare la registrazione seguendo le indicazioni

 

Il servizio Infoatti del Consiglio regionale è un modo veloce per essere sempre informati sui disegni e le proposte di legge e di deliberazione, su interrogazioni e interpellanze presentate, discusse, approvate in Aula e in Commissione. Dalla home page del sito crpiemonte.it, è sufficiente aprire il menu “Per il cittadino”, sezione “Strumenti per la partecipazione”, cliccare su “InfoAtti – informazione sugli atti del Consiglio” ed effettuare la registrazione seguendo le indicazioni.  A ogni nuovo atto che si è deciso di seguire, o modifica dell’iter del documento, viene inviata una mail di notifica con un link che rinvia a tutti i dettagli. È, infatti, possibile scegliere quali atti seguire, in che arco di tempo (se negli ultimi tre mesi o per l’intera legislatura) e per quale materia: agricoltura, assistenza e sicurezza sociale, bilancio e patrimonio, caccia e pesca, controlli amministrativi, cultura, enti locali, industria, commercio e artigianato, istruzione e formazione professionale, lavoro e movimenti migratori, opere pubbliche, partecipazione e informazione, sanità, sport, trasporti, turismo e ambiente.

 

(Foto: il Torinese)

Stop curva bianconera, ora si pensi allo sport vero

juve stadium

Respinto il ricorso della Juventus: il Collegio di Garanzia dello Sport, così ha deciso

 

La prossima partita in casa dei bianconeri, con il Chievo,  verrà disputata con il settore Tribuna Sud chiuso al pubblico. E’ stato infatti respinto il ricorso della Juventus: il Collegio di Garanzia dello Sport, così ha deciso. Al di là delle vicende di carta bollata, dove ognuno la può pensare come crede sulle procedure, la memoria va all’episodio che ha dato il via al caso, ovvero quello avvenuto nell’ultimo derby della Mole, quando dal settore dei tifosi juventini venne lanciata una bomba carta che ferì alcuni granata. Assurdo che in una città civile come Torino succedano ancora cose del genere.

 

(Foto: il Torinese)

Dopo Porta Palazzo altro cancello cade su due ragazzi in via Gottardo

polizia municipale1

Sul posto è intervenuta la polizia municipale

 

Dopo l’episodio del cancello del mercato di Porta Palazzo caduto nei giorni scorsi su due ragzzini di origine cinese, un altro caso analogo. Questa volte sono due quindicenni di origine nordafricana ad essere stati schiacciati da un pesante cancello di ferro, mentre stavano giocando con gli amici in via Gottardo. Sono stati subito trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco, dove i medici dicono che le loro condizioni sono piuttosto gravi ma non sarebbero in pericolo la vita. Il cancello in questione  chiude un sottopassaggio nei pressi degli impianti sportivi della Rari Nantes. Sul posto è intervenuta la polizia municipale.

 

“La Rocca implacabile” a Verrua Savoia

Si tratta di un evento ludico, per grandi e piccini,  organizzato dalla giovane associazione di Crescentino (Vercelli) “I vendemmiatori implacabili” in collaborazione con “La stanza dei sogni” 

 

verruaLa fortezza di Verrua Savoia sarà teatro, sabato e domenica 5 e 6 settembre della seconda edizione de “La Rocca implacabile”. Si tratta di un evento ludico, per grandi e piccini,  organizzato dalla giovane associazione di Crescentino (Vercelli) “I vendemmiatori implacabili” in collaborazione con “La stanza dei sogni” dopo il successo del primo appuntamento nel 2014. In entrambe le giornate sono in previsione, nella storica cornice della Fortezza, tornei di giochi di ruolo, con la presenza di partecipanti in costume d’epoca, giochi da tavolo e di carte. Inoltre ci saranno aree relax per intrattenimento bambini, esposizioni di libri e modellismo e punti ristoro.

 

Massimo Iaretti

U2, la musica della nostra vita

Chi sceglie gli U2 li ama perché riconosce nella loro musica parte di se stessi; può essere stato amore al primo ascolto oppure un amore sbocciato nel tempo

 

u2 fotoTutto ciò che più conta nella vita di ciascun individuo credo si possa contare sulle dita di una mano: la famiglia, gli affetti, il rispetto per se stessi, il perseguire certi obiettivi..tutto il resto funge da “contorno”, che a volte possiamo scegliere ed altre volte no, perché è la vita che ci impone certi “contorni”..la musica, per fortuna, la scegliamo noi, che sia brutta o bella per gli altri ha poca o nulla importanza..l’importante è che ci faccia star bene, che susciti stati d’animo in cui ci riconosciamo e ci coccoliamo. La scelta di una band che ci rappresenti non è cosa da poco, perché la natura stessa dell’uomo è talmente complicata da non essere facilmente etichettabile in un solo modo. Chi sceglie gli U2 li ama perché riconosce nella loro musica parte di se stessi; può essere stato amore al primo ascolto oppure un amoreu2 torino sbocciato nel tempo, dopo un periodo di ascolto, di conoscenza sia delle canzoni sia di quei quattro artisti irlandesi che hanno saputo portare avanti le loro idee ed i loro sogni fino a diventare una delle band più famose di ogni tempo. Musica come espressione di se stessi ma anche musica come sottofondo della nostra vita, nei giorni di festa, nei giorni in cui si ha semplicemente voglia di ascoltare una canzone senza pensare ad altro, senza chiedersi il perché delle cose. Musica per colmare un silenzio, ma anche perché si ha voglia di cantare a squarciagola in casa, in auto, senza curarsi di chi o cosa ci sia intorno. Gli U2 hanno tutto questo; hanno la musica “giusta” per ogni momento della nostra vita e, per quanto si possa parlare all’infinito di ciò che non piace dei vari album, li scegliamo sempre perché sanno creare emozioni uniche, non importa se una canzone sia più o meno costruita, se si senta più o meno un certo strumento piuttosto che un altro. Siamo noi a scegliere quale canzone ascoltare, a volte la amiamo anche senza che ci sia un particolare motivo, ma non per questo ha meno valore. Songs of Innocence è un album ricco di emozioni, che gli U2, che Bono, con la sua voce, fa arrivare a tutti, anche a chi dice di non amare gli U2..ma questo non importa..la musica che sa dare emozioni arriva a tutti…

 

 

Angela Barresi

 www.u2360gradi.it

Spaccate in Ossola, la banda romena del "punto giallo" arrestata a Torino

Servizio di www.verbano24.it

 

Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl

 

 

punto_gialloL’indagine è partita in Valle Vigezzo, grazie alle immagini della videosorveglianza, e potrebbe estendersi fuori provincia. Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl, le casse continue con le quali vengono pagati i ticket sanitari. Sono tutti romeni, pregiudicati, hanno tra i 27 e i 40 anni e provengono dall’hinterland torinese, dove sono stati arrestati all’alba con l’accusa di furto aggravato continuato e in concorso. Si tratta di Mircea Marian Cumpanasoiu (28 anni), Cristian Daniel Puiu Lata (27), Dorin Savin (37), Romeo Nicolae Perhalt (39), Cristinel Irima (40), Adrian Ilie Gheorghiasa (28) e Florin Zamfir (34). Quest’ultimo ha ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare già in carcere – si trova a Verbania – perché arrestato in flagranza il 26 giugno a Villadossola mentre fuggiva dopo aver svaligiato il poliambulatorio Asl di Villadossola insieme a altri ignoti.

 

I loro nomi e i loro volti sono stati scoperti partendo dai filmati delle telecamere di sorveglianza. Il 10 aprile, dopo la prima spaccata al poliambulatorio Asl di Santa Maria Maggiore – un’altra in paese avvenne il 16 e ebbe come oggetto un bar-ricevitoria dal quale sparirono anche numerosi gratta e vinci – venne notata, la notte del furto e il giorno prima, una Volkswagen Polo di colore scuro in transito. Dalla targa s’è arrivati al proprietario, che abita nel Torinese ma che non è il fruitore. Appostamenti e controlli hanno permesso di identificare altri veicoli e, uno a uno, i componenti della banda, nessuno dei quali – tranne Gheorghiasa – ha residenza in Italia e quindi di difficile reperibiltà. Stamane gli arresti.

 

Il gruppo criminale agiva con organizzazione e criterio. La banda si muoveva con almeno tre auto, la Polo e due Audi, una a fare da apripista e da palo, l’altra come staffetta per verificare che il percorso fosse libero da blocchi stradali. Il bersaglio erano i contanti delle Asl e i gratta e vinci, cioè titoli che non necessitano di una rete di ricettazione e si smerciano in fretta. Una volta forzate le serrature degli uffici, agivano in fretta e con forza. A colpi di piccone e pala spaccavano le casse continue, rovistando al contempo nei cassetti alla ricerca di altro denaro. Poi se ne andavano.

 

L’indagine, denominata “Punto giallo”, è stata coordinata dal sostituto procuratore Gianluca Periani e è stata condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri del Vco comandato dal maggiore Giovanni Della Sala e dagli uomini della stazione di Santa Maria Maggiore agli ordini del maresciallo capo Franco Pagana. I risultati sono stati illustrati stamane in una conferenza stampa. Non sono esclusi sviluppi perché si sospetta che la banda sia autrice di altri furti in tutto il Piemonte e nel nord Italia.

 

www.verbano24.it

 

Rapina al cinema di Venaria, banditi in fuga

Da parte dei cassieri c’è stato il tentativo di disarmarli e, dopo una colluttazione, i rapinatori sono fuggiti

 

cinema salaI carabinieri stanno visionando i filmati delle telecamere del cinema multisala di Venaria, dove si sono vissuti  momenti di paura ieri, quando due malviventi armati di pistola sono entrati nei locali dopo l’inizio del secondo spettacolo e hanno compiuto una rapina. Da parte dei cassieri c’è stato il tentativo di disarmarli e, dopo una colluttazione, i rapinatori sono fuggiti  con un magro bottino di 100 euro, facendo perdere le proprie  tracce..

Bollini rosa agli ospedali più attenti alla salute femminile

Servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili

 

dora palloniDal 2007 Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna), premia con l’assegnazione dei Bollini Rosa, gli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza rosa. Consulta la “Guida dei bollini rosa 2014 – 2015 del Piemonte”

 

(www.comune.torino.it – foto: il Torinese)

Un giardino per Madre Teresa

tiranese23La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Attraverso questotirana-4 link del Torinese, IL TIRANESE,  avviene la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale. 

 

 Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1 , in alto sopra il titolo

 

L’ìntitolazione è stata promossa da una rete di associazioni italo – albanesi di Torino

 

madre teresa

Il giardino compreso tra i numeri civici 10 e 14 di corso Vercelli a Torino è stato intitolato a Madre Teresa di Calcutta, la piccola, grandissima suora di origine albanese che ha dato grande parte della sua vita per i poveri del  sub continente indiano. La cerimonia  ha preso l’avvio nei locali della Circoscrizione 7 presenti il vice presenti il vice presidente vicario del Consiglio comunale ed il presidente della stessa Emanuele Durante. L’ìntitolazione è stata promossa da una rete di associazioni italo – albanesi di Torino.

 

Massimo Iaretti

Amarcord Festa de l'Unità: oro di Mosca e birra polacca, ma che bei tempi!

STORIE DI CITTA’ / Di Patrizio Tosetto

 

tosettoCi dissero, dopo che avevamo comprato enormi quantità di birra, che bisognava vendere solo birre polacche, in appoggio all’azione politica di Wojciech Jaruzelscki contro il sindacalista reazionario Lech Walesa. Che si fa con l’altra birra? “Dovete convincere il  Segretario organizzativo”. Nientepopopodimenochè : Giorgio Napolitano

 

 

unita novelli jottiSerata al Festival dell’Unità, cena e, dopo, l’immancabile dibattito sull’area Metropolitana. All’ingresso tanta polizia. Non c’ero abituato. Osservo alcune cose positive. Giovani volontari tra gli stand a servire. Giovanissima raccoglie gli ordini, sorridente ed impacciata. Alla  terza che si ripresenta mi sento in dovere di chiederle in quale sezione è iscritta. Stupita mi risponde di non essere iscritta e di risiedere a Vinovo. Poi gli incontri, casualmente di rito. Dal segretario di Federazione agli attivisti conosciuti da tempo immemorabile. Con le solite ciance sull’oggi, sul futuro incerto e sui mille ricordi.

Sapete?, il primo Festival Nazionale, nel 1971 si tenne a Torino. Ogni sezione, ogni zona, ogni federazione ne teneva uno. Autofinanziamento  e
totale volontariato. Nelle situazioni più spartane anche i volontari pagavano il mangiare.  Vero che c’era l’oro di Mosca, ma c’era anche questo. Si
portavano vecchie reti da letto per grigliare le costine. Solo ed esclusivamente costine. Poi, a metà anni 70 il rinnovamento riguardò anche la
cucina e sopratutto il vino. Compagni e compagne nati nelle Langhe furono protagonisti di brasati al Barolo ( con il nobile vino messo a piccole
dosi nel momento finale della cottura ). Che credi, caro compagno, gli osti fanno lo  stesso.
unita manifestoEd il mitico Lucio Dalla che ci ricordava: la musica andina, la stessa storia,  che noia mortale. Al parco Ruffini, dentro il Palazzetto ,concerti a
GO-GO. Per 17 giorni tutte le sere a tirar tardi, con l’umidità settembrina che ci assaliva. Due ricordi, solo due episodi. La federazione giovanile
comunista gestiva l’area giovani. Montati gli stand, due erano vuoti e non sapevano come riempirli. Mi venne un’idea. nell’anno in corso avevamo
avanzato molti manifesti dei cantanti in concerto. Vendiamoli a 500 lire l’uno. non li venderemo ma almeno servirà a riempire.Fu un successone
con relativo incasso. Ovviamente, vista l’assenza di costi, tutto utile. Ma come veniva suddiviso? Nel nome delle gerarchie dell’organizzazione
l’incasso sarebbe dovuto essere centralizzato e in un secondo momento ridistribuito.  Mi spiego. Ogni Stand era gestito dagli iscritti di una o più
sezioni. L’incasso giornaliero veniva versato ai responsabili amministrativi di zona. Incasso 10, ci si tratteneva uno. La “cresta” veniva versata
nelle casse delle sezioni e della zona. L’amministrazione centrale, pagati i fornitori, ridistribuiva una parte degli incassi in base al numero degli
iscritti delle singole zone. Le singole zone ridistribuivano alle sezioni.unita torino 2
Vero, c’era l’oro di Mosca. Ma anche, e per quello che mi riguarda, soprattutto questi volontari, cioè gli attivisti. Fin tanto che c’ero non ho mai
assistito a “sparizioni” di soldi. Secondo episodio. 1981,  ritorna a Torino il Festival nazionale dell’Unità. Tutto Agosto passato a lavorare per il
montaggio. Questa volta l’area Giovani era immensa. Grande birreria. Mesi prima erano state ordinate direttamente dalle case madri  enormi
quantità di birra Leffe e Bass. A metà agosto veniamo convocati da uno dei segretari amministrativi della Direzione Nazionale. In chiaro accento
emiliano-romagnolo ci viene intimato di vendere solo birra polacca perché non pastorizzata. Ribatto che non è possibile: ci risulta che i camion
con le botti di birra sono già partiti. Ci replicano: le birre polacche sono già state pagate dal Partito, in appoggio all’azione politica di Wojciech
Jaruzelscki contro il sindacalista reazionario Lech Walesa. Sbotto, dico: magari consumiamo tutto.
unita locandinaIl nostro interlocutore chiude la riunione. Va bene, ma dovete convincere il Segretario organizzativo. Nientepopopodimenochè : Giorgio
Napolitano. Il giorno dopo, l’incontro. Arriviamo puntualissimi e timorosi. Fermati dal Servizio D’ordine, fatti 10 metri, seduto a un piccolo
tavolinetto, Giorgio Napolitano: scriveva. Gentilissimo ci fa accomodare chiedendoci il permesso di poter continuare a scrivere. Assolutamente! Ci
fa ricapitolare il tutto. 3 minuti. Alza lo sguardo, ci guarda negli occhi. e ci chiede: garantite voi che si venderà tutto? Si! Bene, ne siete
politicamente responsabili. Vi saluto. Ci siamo alzati ed ognuno ha pensato: per ora è andata. Per dovere di cronaca abbiamo finito tutto
due giorni prima della chiusa del Festival.
Già. Almeno, allora, le vie per la rivoluzione erano infinite. Si aprivano gli anni 80 che al loro volgere hanno visto cadere il Muro di Berlino. Ma
questa, direbbe qualcuno, è già un’altra Storia.