Settembre 2015- Pagina 33

Trapianto di rene su paziente sveglio

Il donatore dell’organo trapiantato è un uomo di 41 anni, morto a Novara, che, oltre ai reni, ha donato cuore e fegato

 

molinetteE’ la prima volta che in Italia viene trapiantato un rene a un paziente sveglio. L’intervento è stato effettuato  alle Molinette, senza anestesia generale, ma soltanto con anestesia combinata peridurale e spinale. Il paziente, un 38enne di Napoli, era affetto da Sindrome di Alport . A causa di una grave insufficienza respiratoria, non avrebbe potuto reggere a un’anestesia generale. Il donatore dell’organo trapiantato è un uomo di 41 anni, morto a Novara, che, oltre ai reni, ha donato cuore e fegato.

 

(Foto: il Torinese)

Vetonline24, telemedicina veterinaria

spookyBERKY 2Videoconsulenze ai proprietari di cani e gatti (ma non solo), in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora

 

Un veterinario “virtuale” che fornisce videoconsulenze ai proprietari di cani e gatti (ma non solo), in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, 24 ore su 24. E’ Vetonline24, la prima piattaforma al mondo di telemedicina veterinaria, un pronto soccorso veterinario online per i codici bianchi che, oltre ad offrire un consulenza veterinaria, riesce anche ad integrare le visite in studio.  Come funziona? E’ sufficiente avere un personal computer dotato di web cam, un tablet o uno smartphone su cui poter scaricare l’app gratuita. Una volta connessi, compare una schermata con la lista dei medici veterinari disponibili più vicini a voi. Se si desidera effettuare la chiamata, sarà sufficiente completare il percorso facendo una registrazione con i dati richiesti e con l’acquisto di “crediti” che permetteranno di onorare la consulenza. Successivamente si sceglie il professionista e parte la videochiamata. Tra i medici che aderiscono al servizio sono presenti veterinari specializzati in diverse discipline che possono interessare i cani e i gatti (dermatologi, oculisti, comportamentalisti, omeopati) così come dottori che si occupano di bestiole non convenzionali (esotici, conigli, volatili) ed altri ancora che esercitano la loro professione al servizio di grossi animali (bovini, ovini, cavalli). Tutti i veterinari del circuito sono professionisti esperti e accreditati, pronti a rispondere alle esigenze dei pazienti ed eventualmente a indirizzare le situazioni più critiche agli ambulatori specializzati o i pronto soccorso. I proprietari degli animali potranno in questo modo avere garanzia di un servizio professionale, potendolo utilizzare anche come secondo step nel caso sia stata già fatta una prima consulenza.

 

(www.nelcuore.org- Foto: il Torinese)

I manager del futuro studiano alla ESCP Europe di Torino

Inaugura il 12° anno accademico della business school ESCP Europe con i master internazionali MIM – Master in Management e MEB – Master in European Business. Padrini d’eccezione top manager di Ferrero e Eaton

 

profumoESCP Europe, la business school internazionale più antica del mondo presente a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino, inaugura il 4 settembre 2015 il 12° ciclo dei Master pre-esperienza lavorativa in Italia. Nel dare il benvenuto ai nuovi studenti, il Presidente del campus italiano Francesco Profumo (nella foto) ed il Direttore Generale Francesco Rattalino, presentano i corsi e i docenti dei due programmi MIM – Master in Management e  MEB – Master in European Business. Programmi entrati di diritto nel piano strategico Torino Metropoli 2025, quali fulcro della formazione manageriale per lo sviluppo della città metropolitana in un contesto di crescita internazionale.

 

ESCP Europe è riconosciuta come la business school di riferimento su scala mondiale per la formazione manageriale transnazionale; 3a classificata nel ranking annuale del Financial Times dei migliori Master in Management al mondo per “International Experience” è ad oggi l’unica scuola di management con 5 campus integrati in 5 grandi città europee: Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino[1]. Il MEB Master in European Business è l’unico master italiano accreditato come programma di pre-esperienza lavorativa dall’AMBA (Association MBA), la più prestigiosa associazione internazionale per i master in business administration.

 

In Italia ESCP Europe si distingue per la rapidità di carriera e per il placement offerto dai suoi master: la percentuale di collocamento in azienda tramite stage è infatti del 100%. Ogni anno gli studenti hanno la certezza di ottenere uno stage presso aziende di tutta Europa, un dato significativo sul mercato del lavoro attuale in Italia. Le offerte di stage e lavoro veicolate dalla ESCP Europe nel 2015 sono cresciute del 13,9%, con 686 colloqui ed una media di 6,35 proposte per ogni studente. Dal prossimo anno il campus italiano potrà anche contare su tre nuovi master, particolarmente importanti per il contesto italiano, in “food”, “hospitality”, “luxury & design”; ed il Bachelor in Management la cui prima edizione parte quest’anno dal campus di Londra. Le domande di ammissione pervenute per i due Master sono state circa 750. Dopo una dura selezione, sono stati ammessi a frequentare il MIM 107 studenti da circa 500 applicanti, e sono stati ammessi a frequentare il MEB 45 studenti da oltre 250 applicanti; con una percentuale di selezione generale del 20% di cinque punti percentuali più rigida rispetto lo scorso anno.

 

“La ESCP Europedichiara il Presidente del campus di Torino Francesco Profumo – crede fortemente nel ruolo strategico della formazione manageriale pan-europea e si pone come attore accademico sempre più fortemente integrato con le istituzioni locali ed internazionali. L’obiettivo principale dei programmi della business school è quello di fornire il più alto livello in termini di formazione economico-manageriale e, allo stesso tempo, educare alla professionalità. Grazie a percorsi di laurea e post laurea per i quali gli studenti possono scegliere di svolgere i loro studi tra Italia, Francia, Inghilterra, Germania e Spagna, in diverse lingue, i futuri manager acquisiscono una reale abilità ad adattarsi ai variegati e mutevoli contesti organizzativi in cui saranno chiamati a lavorare e a guidarne i cambiamenti, oltre che costruire un patrimonio di conoscenze e competenze all’avanguardia. Nelle aule di Torino accogliamo studenti provenienti da 12 Paesi al termine dei loro studi saranno preparati per affrontare le sfide di un mondo del lavoro sempre più competitivo e internazionale”.

Gli U2 con i fan dopo le prove

L’abbraccio del pubblico

 

u2 nuoveu2 nuove1u2 nuove2Anche la scorsa notte gli U2 hanno salutato tra flash e selfie i fan che li attendevano dopo le prove davanti al pala Alpitour (Foto di Angela Barresi). Ora che Bono ha tranquillizzato tutti sulla tenuta della sua voce, per i fortunati possessori di un biglietto non resta che attendere uno dei due concerti torinesi che, nel fine settimana, inaugurano il tour europeo della mitica band.

“Nutrirsi di luce” e raccontarlo

Collettiva in programma sabato 5 e domenica 6 settembre (dalle 13,30 alle 19,30); promossa dall’Associazione Culturale Artmoleto in collaborazione con l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni

 

 

moleto pp“Nutrirsi di luce” e raccontarlo in quadri, fotografie, disegni e arte povera. Ecco il tema più che mai attuale (in occasione dell’ “Anno della luce” e del “Nutrimento per il Pianeta” proposto dall’Expo) della mostra collettiva di arte contemporanea en plein air, a Moleto, in programma sabato 5 e domenica 6 settembre (dalle 13,30 alle 19,30); promossa dall’Associazione Culturale Artmoleto in collaborazione con l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni.

 

Allora, save the date e nella roadmap bandierina puntata sul Monferrato Casalese, dichiarato Patrimonio dell’Unesco per i suoi storici “Infernot”. Meta del viaggio l’affascinante borgo antico che per due giorni si trasforma in galleria a cielo aperto, in cui scoprirete come 14 artisti (italiani e stranieri) hanno imbrigliato l’idea di “luce – linfa vitale” passeggiando tra le loro opere esposte in cortili, vie e giardini storici.

 

E’ la nona edizione di Artmoleto, rassegna collettiva che coniuga arte e territorio ed ogni anno, sul filo di un tema guida, pone al centro dell’agenda culturale italiana questo pugno di case in pietra da Cantoni (restaurate in modo superbo), immerso nella pace di colline e vigneti, diventato buen retiro di un gruppo di artisti di livello internazionale. E’ stata ideata dalla pittrice tedesca Michelle Hold, artista cosmopolita che dopo anni all’estero qui è approdata ed ha fondato il gruppo Artmoleto insieme ad altri artisti e designer innamorati di questo luogo magico che li ispira.moleto pp2

 

In mostra alcune sue tele informali con applicazioni di carta, tessuto, sabbia, terra ed altri materiali a cui affida la sua creatività. Sensibilità al femminile anche nei lavori di Petra Probst, artista e illustratrice per l’editoria d’infanzia che vive e lavora tra Italia e Germania e della tedesca Bärbel Ricklefs-Bahr che predilige l’informale e i collage per raccontare natura, orizzonti e maree immersi nella luce e nell’immensità. Moleto è da anni appuntamento fisso anche per la pittrice Daniela Vignati e l’artista internazionale Bona Tolotti che (dopo esperienze antropologiche ed etnologiche in centro e sud America) oggi sperimenta varie tecniche, impasti di collage e colori ad acqua in una forma di gouache contemporanea.

 

Nelle vie del borgo si va poi  alla scoperta delle opere di artisti poliedrici come Domenico Cavalli, Teresio Polastro, Alessandro Patrone e del pittore, restauratore e scultore Giò Bonardi. Si nutrono di luce e la immortalano i fotografi Ilenio Celoria, Andrea Massari, Flavio Tiberti e l’artista Piero Ferroglia. Mentre Roberto Pissimiglia, editore, scrittore e giornalista torinese, appena può corre a Moleto per rifugiarsi nel suo atelier dove si diletta a racchiude l’arte povera in cornice. Moderno rabdomante va alla ricerca di antichi utensili di vita contadina: li scova in mercatini, fienili, stalle e cantine, poi li restaura, dipinge, riassembla e reinventa. Regala loro moleto pp3una seconda vita e con la sua fantasia li ammanta di nuova luminosità, tutta da ammirare.

 

Non vi resta che passeggiare tra le opere di questi artisti e nutrirvi di luce. E poiché questa è terra anche di grandi vini potrete gustare quelli  offerti dalla Tenuta la Tenaglia, Tenuta Santa Caterina e Gaudio, insieme al “gourmet food” dello Chef Eugenio Boer che domenica (dalle 17,30 alle 19,30)  riserverà ai soci sostenitori dell’Associazione Artmoleto un aperitivo ispirato dalle opere degli artisti.

 

Per raggiungere Moleto: uscita Casale Monferrato sud, oppure Asti ovest, seguire per Frassinello e poi Cave di Moleto.

Per informazioni: www.artmoleto.com  info 3347864141.

 

 Laura Goria

Giovane di 33 anni si schianta in auto contro muro

soccorsi 118

Sono ancora da chiarire le cause dell’incidente

 

Sono ancora da chiarire le cause per cui  un giovane di 33 anni ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato contro un muro ad Alice Castello, nel Vercellese ed è morto sul colpo. La vittima si chiamava Silva Karunanayale Shaine Neomal, originario dello Sri Lanka. I medici del 118  hanno tentato invano di soccorrere l’uomo, la cui moglie e figlio viaggiavano su un’altra macchina e hanno assistito alla tragica scena. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e vigili del fuoco.

 

(Foto: archivio)
    

Giallo della donna caduta dalla nave Costa: il compagno indagato per tentato omicidio

 

AGGIORNAMENTO  La procura della Repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio e il compagno della donna (i due avevano litigato la sera dell’incidente) è stato iscritto nel registro degli indagati. le indagini sono guidate dai carabinieri di Mirafiori  e coordinate dal pm Marco Sanini. La donna, che ha ripreso a parlare, seppur con fatica, non ha accusato il compagno ma ha detto di non volerlo più vedere.

 

Il 20 luglio scorso, a bordo della nave Costa Fortuna in viaggio tra i fiordi della Norvegia, è precipitata in mare

 

costa-fortunaTorino, 2 settembre 2015 – E’ ancora un mistero la vicenda della torinese caduta dalla nave da crociera, un mese fa circa, in Scandinavia. Il giallo della signora di 53 anni che il 20 luglio scorso, a bordo della nave Costa Fortuna (nella foto) in viaggio tra i fiordi della Norvegia, è precipitata in mare, è al momento senza risposte. Quando venne trasferita alle Molinette, ferita in modo grave,  dopo essersi risvegliata dal coma pare abbia detto: “Io non ho tentato il suicidio”. In procura a Torino è aperto un fascicolo per ‘tentato omicidio a carico di ignoti’, anche se non c’è una precisa pista investigativa.

Ricordi da liceale e riflessioni sui giovani dialogando con il prof Cabrini

cabrini nandoeinstein torino

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Non vorrei apparire blasfemo, mi è sembrato quasi…eterno. Possibile? Ma ti ho conosciuto nel 1972!Fondazione del primo Liceo Scientifico in Barriera. “Già, proprio così, sono passati più di 40 anni.  In verità  sono in pensione. Collaboro con il Preside e continuo a far attività sindacale con la Cisl”

 

Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e l’età….e sull’Estate porta il dono della perplessità. Per noi eterni studenti l’anno inizia a Settembre. Ci pare anche il caso di rubare parole a poeti che ci hanno accompagnato in questi anni. Mia moglie ed io abbiamo deciso di far cambiare liceo scientifico alla figlia. Nel primo c’erano troppi problemi di coordinamento tra i tempi di studio e di sport. Ho proposto di far visita all’Albert Einstein. Lì mi ero diplomato ed anche la primogenita si è diplomata nell’istituto. Scendendo le scale, dopo 38 anni, ho rivisto il professor Nando Cabrini.  Che ci fai qui? “Insegno !” Non vorrei apparire blasfemo, mi è sembrato quasi…eterno. Possibile? Ma ti ho conosciuto nel 1972!. Fondazione del primo Liceo Scientifico in Barriera. “Già, proprio così, sono passati più di 40 anni.  In verità  sono in pensione. Collaboro con il Preside e continuo a far attività sindacale con la Cisl”.

 

Collabori con il Preside? “Sì, in particolare vogliamo rilanciare il liceo scientifico. Dopo un anno, missione conclusa: nuovi iscritti per 12 classi nuove. Di cui 5 del liceo scientifico tradizionale.

 

Che hai fatto in questi ultimi decenni?

“Tante cose. Ho lavorato a Roma per il Ministero dell’Istruzione. Poi Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Venezia. Poi il passaggio tra la prima e la seconda repubblica mi ha indotto ad un rientro a Torino. Molte le collaborazioni di ricerca sui tempi educativa con l’Università. In Piemonte ho contribuito nel realizzare rete per gli studi Erasmus. Ho appena finito di scrivere un articolo per l’Università di Sofia”.

 

Stai mai fermo? Hai bisogno di essere sempre attivo?

“Stare in mezzo ai giovani mi dà sicuramente linfa vitale. Cercando di rendermi utile”.

 

Per tutto l’anno ci si incontra raccontandoci di un tempo passato. Insiste nell’andare avanti. Lo vado a trovare al Liceo Classico Massimo d’Azeglio. Presidente di commissione d’esame di maturità. Visibilmente soddisfatto precisa: “non è la prima volta”. Mille le domande sulla nostra capacità di selezionare le eccellenze Scientifiche. Mirabile una sua definizione di scienziato. Vede, osserva, analizza, elabora le stesse cose che noi vediamo. Con la capacità di andar oltre spiegandotela.  Anche in Italia, ad alti livelli sappiamo essere meritocratici. Purtroppo la situazione è notevolmente peggiorata negli ultimi 10 anni.

 

Ed all’estero come è la situazione?

“Ancora migliore della nostra, ma anche lì ci sono segni di cedimento verso, ad esempio, l’applicazione delle regole”.

 

La tua maggiore soddisfazione?

“Scusami, non vorrei apparirti presuntuoso: l’aver previsto determinati avvenimenti. L’aver “partorito” idee e ricerche didattiche che anticipavano i tempi”.

 

La tua maggiore delusione?

“Il mondo accademico che non vuole riconoscere. Ancora chiuso nelle proprie baronie”.

 

Tempo scaduto, con la certezza di altri incontri. Lasciandolo ricordo che è stato vsegretario nazionale dei Radicali negli inizi anni 70. Tutti esaltavamo lo scontro di classe, lui, isolatamente la centralità dei diritti civili. Preciso una cosa,  sicuramente ai margini di questo nostro dire: mia figlia (e la mia famiglia) è stata contentissima di cambiare Liceo.

L'appello dell'arcivescovo Nosiglia: "Torinesi, accogliete un profugo nelle vostre case"

sindone nosiglia

Si attendono le repliche (o le strumentalizzazioni, come qualcuno le definisce) da parte della politica che, come sempre, si dividerà un due correnti di pensiero

 

Mentre l’assessore regionale Monica Cerutti dichiara che in Piemonte non si può (ancora) parlare di emergenza profughi, un appello alle famiglie torinesi perché accolgano un rifugiato nelle loro case arriva niente meno che dall’arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia. Il prelato si rivolge anche  alle Unità Pastorali affinché individuino parrocchie, case di riposo, istituti ecclesiali, in grado di accoglierne cinque. In una lettera Nosiglia dice: “Si tratterebbe di un’ospitalità non solo notturna, ma completa per alcuni mesi, in base alle necessità e alle indicazioni che le Istituzioni pubbliche potranno fornirci”. Si attendono le repliche ( o le strumentalizzazioni, come qualcuno le definisce) da parte della politica che, come sempre, si dividerà un due correnti di pensiero.
  

DALLA LETTERA DI NOSIGLIA ALLA DIOCESI

 

” In questo periodo estivo è emersa in tutta la sua gravità la problematica dell’accoglienza dei rifugiati che giungono numerosi nella nostra patria come in altre nazioni europee per fuggire da situazioni tragiche di guerre, violenze e povertà estreme. Ne sono derivate polemiche e contrapposizioni aspre. Tutti ci accorgiamo che un clima di tensione incentivato anche dai media non giova ad affrontare con equilibrio e generosità questa emergenza, che invece esige un supplemento di impegno da parte di ogni componente sociale, rifuggendo da cinici populismi o ingenui buonismi.

            Cavalcare le paure e gli allarmismi ingenera atteggiamenti di rifiuto che chiudono il cuore e addormentano la responsabilità di fronte all’obbligo forte consegnatoci dal Signore e che deve risuonare nelle coscienze e nel cuore di credenti e cittadini: “ero forestiero e mi avete ospitato”. Il buonismo ingenuo, a sua volta, rischia di ostacolare una intelligente gestione dei vari problemi che l’accoglienza pone. Sono questioni che vanno affrontate con la volontà di mettere al centro la persona bisognosa e che interpellano ciascuno di noi, non solo le istituzioni, sul senso vero che diamo alle parole “solidarietà” e “giustizia”

Riprendono le visite a Palazzo Lascaris

consiglio lascaris

Scuole, associazioni e singoli cittadini possono prenotare la visita online

 

Da venerdì 4 settembre riprendono a Palazzo Lascaris le visite guidate alla parte aulica dell’edificio barocco e all’aula consiliare. Scuole, associazioni e singoli cittadini possono prenotare la visita online seguendo le indicazioni che si trovano sul sito www.cr.piemonte.it (nell’home page alla sezione “Per il cittadino”, alla voce “visita Palazzo Lascaris”) o telefonando al numero 011.5757.509. Il palazzo è attrezzato per l’accoglienza dei visitatori diversamente abili.