Spaccate in Ossola, la banda romena del "punto giallo" arrestata a Torino

Servizio di www.verbano24.it

 

Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl

 

 

punto_gialloL’indagine è partita in Valle Vigezzo, grazie alle immagini della videosorveglianza, e potrebbe estendersi fuori provincia. Sono sette e si trovano in carcere – uno a Verbania, sei al Lo Russo e Cotugno di Torino – i componenti della banda di ladri che per tre volte, tra aprile e giugno, ha colpito nel Vco, concentrandosi sui “punti gialli” dei poliambulatori Asl, le casse continue con le quali vengono pagati i ticket sanitari. Sono tutti romeni, pregiudicati, hanno tra i 27 e i 40 anni e provengono dall’hinterland torinese, dove sono stati arrestati all’alba con l’accusa di furto aggravato continuato e in concorso. Si tratta di Mircea Marian Cumpanasoiu (28 anni), Cristian Daniel Puiu Lata (27), Dorin Savin (37), Romeo Nicolae Perhalt (39), Cristinel Irima (40), Adrian Ilie Gheorghiasa (28) e Florin Zamfir (34). Quest’ultimo ha ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare già in carcere – si trova a Verbania – perché arrestato in flagranza il 26 giugno a Villadossola mentre fuggiva dopo aver svaligiato il poliambulatorio Asl di Villadossola insieme a altri ignoti.

 

I loro nomi e i loro volti sono stati scoperti partendo dai filmati delle telecamere di sorveglianza. Il 10 aprile, dopo la prima spaccata al poliambulatorio Asl di Santa Maria Maggiore – un’altra in paese avvenne il 16 e ebbe come oggetto un bar-ricevitoria dal quale sparirono anche numerosi gratta e vinci – venne notata, la notte del furto e il giorno prima, una Volkswagen Polo di colore scuro in transito. Dalla targa s’è arrivati al proprietario, che abita nel Torinese ma che non è il fruitore. Appostamenti e controlli hanno permesso di identificare altri veicoli e, uno a uno, i componenti della banda, nessuno dei quali – tranne Gheorghiasa – ha residenza in Italia e quindi di difficile reperibiltà. Stamane gli arresti.

 

Il gruppo criminale agiva con organizzazione e criterio. La banda si muoveva con almeno tre auto, la Polo e due Audi, una a fare da apripista e da palo, l’altra come staffetta per verificare che il percorso fosse libero da blocchi stradali. Il bersaglio erano i contanti delle Asl e i gratta e vinci, cioè titoli che non necessitano di una rete di ricettazione e si smerciano in fretta. Una volta forzate le serrature degli uffici, agivano in fretta e con forza. A colpi di piccone e pala spaccavano le casse continue, rovistando al contempo nei cassetti alla ricerca di altro denaro. Poi se ne andavano.

 

L’indagine, denominata “Punto giallo”, è stata coordinata dal sostituto procuratore Gianluca Periani e è stata condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri del Vco comandato dal maggiore Giovanni Della Sala e dagli uomini della stazione di Santa Maria Maggiore agli ordini del maresciallo capo Franco Pagana. I risultati sono stati illustrati stamane in una conferenza stampa. Non sono esclusi sviluppi perché si sospetta che la banda sia autrice di altri furti in tutto il Piemonte e nel nord Italia.

 

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