Agosto 2015- Pagina 19

Caldo infernale: impennata di consumi elettrici

TRALICCIO

Domanda di energia elettrica in Piemonte di 2,5 miliardi di kilowattora, ovvero circa il 7,5% del totale nazionale

 

Il caldo torrido ha fatto crescere nello scorso mese di luglio la domanda di energia elettrica in Piemonte di 2,5 miliardi di kilowattora, ovvero circa il 7,5% del totale nazionale, con un incremento del 17% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. I dati sono di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale. I 32 miliardi di kWh impiegati nel mese di luglio in tutta Italia sono suddivisi  per il 45,7% al Nord, per il 30,3% al Centro e per il 24,% al Sud. La crescita è stata +13,1% al Nord, +14,1% al Centro e +13,4% al Sud

Pro loco, storia e futuro del territorio

Incontro con Fabrizio Ricciardi

 

RICCIARDIFabrizio Ricciardi, dal 2008 Presidente Provinciale UPPLI e dal 2013 probiviro nazionale dell’Associazione Pro Loco.30 anni fa fondatore della Pro Loco di Rivarolo. 

 

Come mai questa tua passione? 

“Ti sei dato già la risposta, caro Patrizio…”

 

Nel suo inconfondibile stile, di calma determinazione: “Volontariato e voglia di valorizzare il proprio territorio”

 

Come nasce il tutto?

“130 anni fa a Pieve Tesino, provincia di Trento. Paese che ha dato i natali ad Alcide De Gasperi. Volevano valorizzare una chiesa storica ed in disuso. Cominciarono con il suo abbellimento e cominciò la valorizzazione anche del paesino trentino. Sonnolenza durante il fascismo. Sviluppo nel dopoguerra”.

 

I numeri di riferimento? 

“Di tutto rispetto. Oltre 6000 associazioni. di cui 1080 in Piemonte”. PIEMONTE COLLINE

 

Risultati raggiunti?

“Pensa, l”UNESCO ci ha dichiarati Patrimonio Particolare per la Tutela del Territorio. Purtroppo non si è profeti in patria. Se pensi che l’Uppli nazionale ha fatto un accordo con la Cina all’Expo di Milano. E non c’è invece molta considerazione dalle nostre istituzioni.” 

 

Le maggiori soddisfazioni? 

“Dal 2006 al 2010 con la Provincia di Torino abbiamo curato l’organizzazione di Paesi in Città – Pro Loco in festa. Prima in piazza Vittorio poi ai giardini Reali”.

 

La più grande delusione?

“Come è stata gestita la legge regionale sui contributi alle Pro Loco per l’ammodernamento delle apparecchiature. Forse l’Assessore della cultura della Regione Piemonte non è convinta che siamo soggetto di produzione culturale. Mi dispiace ma si sbaglia di grosso”.

 

Sul finire: raccontami di te…

“Anni ’80,  rientrato da militare faccio l’assicuratore. Debbo molto ad una zia del 1915. Non solo mi ha introdotto nel lavoro assicurativo, sono nato nel 63, era la prima donna in Rivarolo eletta consigliera comunale. Mi portava alle assemblee da piccolo. Tanta gente mi affascinava. anche per questo sono stato assessore sempre a Rivaloro”

 

Dunque canavesano doc?

“Veramente no. Mio nonno Bernardo Ricciardi arrivava da Dronero. Faceva l’acciugaio. Ha girato tutti i mercati in zona. Anche lui mi ha insegnato ad amare il territorio. Radici e storia. buona e tradizionale cucina. A Maglione, dalle nostre parti, famosa per la coltivazione delle pesche hanno riscoperto una zuppa di cavolo. Perciò sono stati premiati…

 

Ci salutiamo dopo un’ora di conversazione. Personalmente ho imparato qualcosa.
Patrizio Tosetto

MUORE IMPROVVISAMENTE IN PALESTRA DOPO UNA SEDUTA DI PESI

palestra 

Alessio Persenda, programmatore informatico di 27 anni, è morto ieri sera intorno alle ore 20.00, subito dopo essere rientrato nello spogliatoio della sua palestra.

 

Sono ancora sconosciute le cause che hanno portato la morte di Alessio Persenda, il 27 enne deceduto ieri sera negli spogliatoi della palestra Orange di via Invorio 24.Secondo quanto accertato dalla polizia, che sta ancora indagando per scoprire le ragioni di questo decesso improvviso, il giovane sportivo si è sentito male non appena rientrato negli spogliatoi dopo la sua consueta seduta di esercizi con i pesi. Alcuni frequentatori della palestra, che si trovavano lì in quel momento e che hanno subito dato l’allarme una volta capita la gravità della situazione, hanno dichiarato di aver visto il ragazzo sentirsi male poco prima di entrare nelle docce.

 

A nulla è valso l’intervento repentino dei soccorsi che, giunti sul posto dopo neanche dieci minuti, hanno provato a rianimare Alessio per più di un’ora. Per capire le ragioni di questa drammatica morte bisognerà attendere l’esito dell’autopsia, nel frattempo la polizia sta indagando per capire se il ragazzo facesse uso di sostanze considerate dopanti, per avere così maggiori prestazioni fisiche durante gli allenamenti. Per il momento né dal borsone né dall’armadietto di Alessio è stato rinvenuto qualcosa che possa far pensare al doping.E mentre si attendono nuove delucidazioni su questo terribile dramma, nella palestra tutti rimangono increduli e addolorati di fronte a questa improvvisa e inspiegabile morte.

 

 (Foto: archivio il Torinese)

Simona Pili Stella

 

Inchiesta per la morte dell'uomo dopo il trattamento sanitario obbligatorio

ambulanza SOCCORSO

L’ autopsia dovrà accertare le cause del decesso

 

E’ stata aperta un’inchiesta dala procura di Torino dopo la morte di Andrea Soldi, l’uomo di 45 anni morto al Maria Vittoria al termine di un Trattamento Sanitario Obbligatorio. L’ autopsia dovrà accertare le cause del decesso. L’Asl To2 comunica  “che il paziente è giunto già in arresto respiratorio presso il pronto soccorso”, dove era stato trasportato per aver dato in escandescenza in mezzo alla strada. Il Centro di Salute Mentale ha chiesto l’intervento della Polizia Municipale per l’esecuzione del Tso.

 

(Foto: archivio)

Quel pasticciaccio brutto del "Summer Village"

lingotto salone

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Molte cose non vanno, oramai, in questa iniziativa di svago, diventata una corsa ad ostacoli nell’insicurezza generale

 

Sembra che poche regole venissero rispettate al Summer Village del Lingotto. Funzionari del Comune ne hanno deciso la momentanea chiusura. Il permesso rilasciato dall’apposita commissione era subordinato all’effettuazione di lavori che non sono stati fatti. Ora gli organizzatori sono in difetto verso la Città, i cittadini e gli operatori  e affittuari di spazi di ristorazione e di divertimento. L’accoltellamento, le tensioni sfociate in violenza, il generale malcontento sono solo uno degli aspetti del problema. Avremmo voluto essere delle mosche per constatare il grado di spaccio di sostanze stupefacenti . Molte cose non vanno, oramai, in questa iniziativa di svago, diventata una corsa ad ostacoli nell’insicurezza generale.

 

Non vi è limite al peggio. Questione centrale: l’apertura della attigua Sala Gialla del Lingotto, usata abusivamente come discoteca.La prima domanda: come è possibile aver ottenuto le chiavi per aprire visto che la proprietà non è degli organizzatori? Seconda: non ci sono  controlli effettuati dai proprietari? Come sono stati affrontati i problemi di sicurezza? Chi è il responsabile della sicurezza? Si sono superati i limiti. Non era meglio che gli appositi permessi venissero dati prima di una ispezione di Prefettura e Comune? Guariniello  indaga. Si è sfiorata la tragedia, e non è una battuta. Proprio così. I risvolti penali parrebbero evidenti. L’amministratore unico della Hidra Service, organizzatore dell’evento, credo non dormirà sonni tranquilli. Riaprirà? Dubitiamo|, ma vorremmo essere smentiti. Come del resto abbiamo già sostenuto si deve cambiare formula, ed i controlli devono essere maggiori.

 

(Foto: il Torinese)

Chiude il Museo dello Sport, mancano le risorse

museo sport chiuso 2museo sport chiuso

E’ triste dover constatare che nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport la città perde il “primo ed unico Museo dedicato a tutte le discipline sportive”

 

“Il Museo dello Sport a Torino chiude definitivamente le sue porte dopo poco meno di tre anni di attività”, annunciano mestamente i repsonsabili dello spazio espositivo dello Stadio Comunale. Si era tentata anche un’operazione di crowfunding attraverso il web, ma le risorse reperite sono state limitate. Comune e Regione non hanno più un quattrino. E’ triste dover constatare che nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport la città perde il “primo ed unico Museo dedicato a tutte le discipline sportive” . Vi erano esposte più di 3000 memorabilia, checercano ora una nuova casa che possa raccontare le emozioni, la passione e l’unicita’ di grandi campioni e l’eccezionalità di gesti atletici indimenticabili. Nelle immagini, il presidente Arisi saluta gli amici del museo e chiude per l’ultima volta la porta.

Caldo record a Torino e in Piemonte, l'anticiclone africano resiste fino alle piogge del weekend

cielo caldo sole

L’afa concederà una pausa da sabato, con l’arrivo sui rilievi del Piemonte dei primi temporali

 

I consumi di energia elettrica sono lievitati lo scorso luglio a causa del grande caldo che ha fatto tenere accesi i condizionatori giorno e notte. E il caldo record in Piemonte, dove la presenza consolidata dell’anticiclone di matrice africana favorisce il continuo aumento delle temperature anche in alta  quota, proseguirà ancora per qualche giorno. Lo zero termico – comunica  l’Arpa Agenzia regionale per la Protezione Ambientale – si è registrato a 5.294 metri. Alla Capanna Margherita, sulle Alpi a 4.560 metri, è stata misurata la temperatura massima mai registrata, 9.1 gradi. L’afa concederà una pausa da sabato, con l’arrivo sui rilievi del Piemonte dei primi temporali.

Amianto, un caso nelle scuole di Alpignano

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Gli studenti, per decisione del Comune, il prossimo settembre dovrebbero essere trasferiti in altri due istituti

 

Dopo il caso Eternit e la vicenda di Palazzo Nuovo, problemi legati alla presenza di amianto si registrano ora alla scuola primaria ‘Gramsci’ di Alpignano. Gli studenti, per decisione del Comune, il prossimo settembre dovrebbero essere trasferiti in altri due istituti per motivi di sicurezza. I controlli sono stati effettuati dagli ispettori Spresal, che parlano di ‘degrado’. Il pm Guariniello sta seguendo  caso dopo un esposto di un comitato di genitori.
   

Scalatori torinesi cadono in Valle d'Aosta, uno muore

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Entrambi insegnanti in pensione di Borgofranco d’Ivrea, precipitati  dal Mont Méabé (altezza 2.616 metri)

 

Stavano scalando una difficile parete rocciosa i due scalatori , entrambi insegnanti in pensione di Borgofranco d’Ivrea, precipitati  dal Mont Méabé (altezza 2.616 metri), sopra Torgnon. Rodolfo Cagetti, 72 anni è morto mentre il compagno di cordata, Giuseppe Matteo Giovanni Capella, di 66, è stato trasportato in elicottero all’Ospedale di Aosta, dove si trova in prognosi riservata. Sarà ascoltato dal Soccorso alpino della guardia di finanza per ricostruire i particolari dell’accaduto.

Una bella sforbiciata alla burocrazia, come dal barbiere

barbiere

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto 

Soprattutto mai nessuno è responsabile ed è puntuale solo quando si presenta a fine mese a ritirare lo stipendio dovuto per il  “non lavoro”

 

Burocrazia, sinonimo di inefficienza, angheria verso il cittadino. Soprattutto mai nessuno è responsabile ed è puntuale solo quando si presenta a fine mese a ritirare lo stipendio dovuto per il  “non lavoro”. Esempi. Mi taglio i capelli da un parrucchiere che da 50 anni ha sede a Porta Palazzo. Arrivo di buon’ora. E’ indaffarato. Chiedo: ” Posso?” “Se puoi aspettare!” Il padre che gli ha ceduto l’attività mi spiega: “nonostante abbiamo sempre pagato le bollette del gas ci hanno piombato il nostro contatore da  tre giorni, non possiamo utilizzare acqua calda. Ti serviamo lo stesso?” “Si, certo”, in fondo per me è un piccolo sacrifico. Dopo mezz’ora mi si lavano i capelli con acqua riscaldata con fornello elettrico.

 

Sforbiciando mi racconta. “Da tre giorni sono costretto di cercare di dimostrare che nulla c’entro. Il problema è che mi danno tutti ragione. Risulta che ho pagato, ma non riesco a trovare chi decide di mandare la squadra”. Va bene, per il sottoscritto solo un piccolo disagio. Ripasso per curiosità due giorni dopo.”Risolto?” Sorride, è appena andata via la squadra. Dopo 48 ore sono intervenuti. “Non proprio dopo che tu eri andato via, ma una squadra è arrivata. peccato che non dicendogli dove era il contatore non avevano l’attrezzatura necessaria…”

 

Altra piccola storia. Si arriva nella casa di campagna. Alle 11 ci si accorge che non c’è più il gas. Telefonando si appura che tre bollette non sono state  pagate. Ma, ecco l’arcano : mandate e sollecitate all’indirizzo sbagliato. Dunque, Alle 11,30 in posta per pagare. Ed ecco un’altra piccola odissea. Chiedo se è possibile dalle poste   mandare un fax. Quattro impiegati gentilissimi si schermiscono e per vari motivi non sanno. Alla quinta, probabilmente la più esperta, sorridente mi risponde: “teoricamente sì, le  consiglio di servirsi di un tabaccaio”.Grazie della cortesia, sono io un illuso.

 

Comunque alle 13,30, tutto finito. Occasione per un pranzo in un agriturismo della zona. Anche le cose negative hanno il loro lato positivo. Peccato un ultimo dettaglio. Noi edotti, abbiamo pagato in mezz’ora. Loro nel riattivare il servizio 2 giorni e mezzo. Dunque? Alcune elementari considerazioni. Ci risulta che pur essendo morosi il servizio non si interrompe, garantendo un minimo.  Dal parrucchiere a questa casa i disagi sono stati minimi in relazione alla stagione, e la voglia di chiedere i danni si stempera pensando alla burocrazia della giustizia italiana. In altre parole il gioco non vale la candela.

 

Vero, c’è di peggio. (aeroporto di Roma) ma questa loro inefficienza è stancante e logorante e  se prendiamo gli ultimi 20 anni la situazione è palesemente peggiorata. Se il nostro paese volesse ritornare tra i paesi civili, noi  saremmo i primi ad essere contenti. Possiamo fare una cosa sola: continuare a pagare le tasse come abbiamo sempre fatto. Ora convinti più che mai che i nostri soldi vengono spesi male.