Agosto 2015- Pagina 21

Città metropolitana, Gioielli (edilizi) di famiglia in vendita

Torino vecchia

Sarà anche triste vedere edifici con una loro storia messi in vendita, ma è un modo intelligente (e indispensabile) per fare cassa

 

Sono usciti i bandi per la vendita di immobili della Città Metropolitana. Sarà anche triste vedere edifici con una loro storia messi in vendita, ma è un modo intelligente (e indispensabile) per fare cassa. Tra i lotti anche la storica sede della Questura di corso Vinzaglio, tante volte citata nei romanzi di Fruttero & Lucentini,  l’area di Ponte Mosca e il complesso di Grugliasco  (facoltà di Agraria), di 251 mila metri con  aule, uffici, laboratori, serre e depositi. Altri bandi riguardano immobili e terreni a Torino e in altre località, come Carmagnola, Chivasso, Avigliana, Perosa Argentina, Moncalieri, Orbassano.

Cto in fiamme, ma il rogo è stato domato senza feriti: ora si apre l'inchiesta della procura

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Le fiamme sono divampate in due magazzini al terzo piano dell’edificio

 

AGGIORNAMENTO La procura della Repubblica, sotto la guida del pm Raffaele Guariniello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio al  Cto. Per ora non è possibile  stabilire se il rogo abbia origine . Potrebbero profilarsi carenze in materia di prevenzione.

 

Un incendio si è sviluppato verso le 19 di martedì  all’ospedale Cto, le cause sono da accertare. Le fiamme sono divampate in due magazzini al terzo piano dell’edificio (analogo episodio era avvenuto tempo fa, la causa era dolosa). I pazienti ricoverati al primo, secondo e quarto piano sono stati subito trasferiti per prudenza in altre zone dell’ospedale. Sul posto sono intervenute la polizia e almeno tre squadre dei vigili del fuoco, che hanno domato il rogo. Per fortuna non si registrano feriti o intossicati.

 

(Foto: il Torinese)

I migranti incontrano il Toro in ritiro a Chatillon

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Per i ghanesi l’incontro più gradito è stato quello con il connazionale Afriyie Acquah, che è anche centrocampista della nazionale del Ghana

 

Un gruppo di 24 dei 50 migranti giunti in Valle d’Aosta il 30 luglio, dopo essere sbarcati in Sicilia, ha seguito l’allenamento granata a Chatillon. Provengono da Ghana e Nigeria e sono ospitati dalla cooperativa Leone Rosso. Nel centro valdostano il Torino Football Club è in ritiro estivo. Hanno poi incontrato i calciatorie , naturalmente, per i ghanesi l’incontro più gradito è stato quello con il connazionale Afriyie Acquah, che è anche centrocampista della nazionale del Ghana.

 

(Foto: archivio)

Piemonte sul podio per fulmini e saette

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Da inizio 2015 sono caduti in Italia 408.831 fulmini in tutto

 

Dall’inizio del 2015 sono caduti in Piemonte 96.092 fulmini, addirittura +134% rispetto al 2014. Lo comunica il Sistema Italiano Rilevamento Fulmini  – Cesi. Negli ultimi 15 anni, la regione più interessata dal fenomeno è stata la Toscana, con 808.395 fulmini, seguita da Piemonte (706.665) e Lazio (658.815). Nella nostra regione, nel 2000-2014, sono caduti 706.665 fulmini su una superficie di 25.394 km2. Il mese più colpito è luglio. Da inizio 2015 sono caduti in Italia 408.831 fulmini in tutto.

Sparatoria in corso Grosseto, benzinaio colpito a una gamba

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 I carabinieri stanno cercando il colpevole, che indossava un cappello da baseball, ed è scappato a piedi

 

Una vera e propria gambizzazione. E’ avvenuta ai danni di un benzinaio di 39 anni, che è stato colpito a una gamba, nel pomeriggio da un proiettile in un probabile tentativo di rapina. I carabinieri stanno cercando il colpevole, che indossava un cappello da baseball, ed è scappato a piedi. Il fatto è accaduto nella piazzola di sosta di un distributore dell’Eni di corso Grosseto, nel quartiere Borgo Vittoria. Il benzinaio è stato ricoverato all’ospedale Maria Vittoria, e fortunatamente non è in pericolo di vita.

Con 350 mila passeggeri Caselle da record

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Questo risultato posiziona la crescita dei primi sette mesi dell’anno al +7,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

 

L’Aeroporto di Torino ha registrato nel mese di luglio 350.000 passeggeri: si tratta del record assoluto di passeggeri trasportati in un mese da e per lo scalo. Questo risultato posiziona la crescita dei primi sette mesi dell’anno al +7,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’attuale sviluppo si aggiunge alla crescita del +8,6 % su base annua registrata nel 2014. Confermata anche la qualità della crescita, trainata dalla componente internazionale: i voli di linea internazionali segnano a luglio + 19,7%, dato che conferma la performance del +18,2% su base annua del 2014.  Da gennaio 2013 ad oggi tutti i mesi si sono chiusi con il segno positivo, a dimostrazione che il percorso di crescita è ormai costante. SAGAT continua a lavorare anche per migliorare l’esperienza aeroportuale dei passeggeri all’interno del Terminal: fra pochi giorni aprirà la prima aerea del Duty Free Heinemann interamente rinnovata e a dicembre l’Aeroporto sarà completamente trasformato in una moderna galleria commerciale.

A fuoco nella notte 5 auto Car2go

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I vigili urbani ritengono si tratti di un unico responsabile

 

Due notti fa un piromane ha dato fuoco a cinque auto della flotta di car sharing Car2go. Da corso Appio Claudio a corso Re Umberto, i vigili del fuoco si sono dovuti dare un gran daffare per spegnere le fiamme. I vigili urbani ritengono si tratti di un unico responsabile e stanno indagando.

Il paesaggio, luogo di incontro fra culture

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Erano presenti 24 studenti dell’Università di Teheran e 4 funzionari del Ministero della Cultura iraniano

 

Vignale Monferrato è stato scelto dal Centro Studi CSS-Ebla di Torino quale sede di incontro per parlare di paesaggio nell’ambito del IV Workshop internazionale “Urbanization and Cultural Landscape” (Urbanizzazione e paesaggio culturale).Il workshop, organizzato e curato da II.TED (International Institute on Territorial and Environmental Dynamics) vede la partecipazione di studenti, professionisti e funzionari internazionali ed è svolto in partnership dal CSS-Ebla con le Università di Firenze, Lisbona e Tehran. Fanno parte della faculty docenti, esperti e professionisti internazionali, tra cui: Gabriele Corsani, Roberto Gambino, Jukka Jokilehto, Hassan Laghai, Siavash Laghai, Alessio Re, Paola Ricco, Gianluca Simonetta, George Tatge, Angioletta Voghera.

I lavori e le lezioni si sono svolte dal 20 al 26 luglio a Firenze (Università di Firenze, DIDA e Communication Strategies Lab), Venezia (UNESCO Bureau for Science and Culture in Europe; IED Venice) e Torino (Castello del Valentino, Campus Luigi Einaudi e IAAD). A seguire è stato organizzato un Laboratorio di 2 giorni (27-28 luglio) interamente dedicato alla gestione dei paesaggi culturali UNESCO, con un focus sulla regione del Monferrato.Nel corso del laboratorio sono state organizzate visite e incontri in alcune realtà dell’astigiano (Castelnuovo don Bosco, Abbazia di Vezzolano), oltre che a Vignale Monferrato, per poi chiudere i lavori presso la sede del Polo Universitario di Asti .

Mercoledì 28 giugno 2015 nella suggestiva sede di Palazzo Callori a Vignale, si è tenuto l’incontro dedicato al paesaggio monferrino, organizzato dall’Ammistrazione Comunale di Vignale in collaborazione con il Consorzio MON.D.O, l’EcoMuseo di CellaMonte e il Club Unesco Vignale. Erano presenti 24 studenti dell’Università di Teheran e 4 funzionari del Ministero della Cultura iraniano, oltre ai responsabili del CSS (Alessio Re e Aldo Buzio) e a Massimo Carcione. Obiettivo dell’incontro era far conoscere come una piccola realtà locale, a un anno di distanza dal riconoscimento UNESCO, si sia organizzata per promuovere e valorizzare il proprio territorio.

Massimo Iaretti

Sicurezza, il controllo di vicinato di San Mauro torinese diventa "modello da esportazione"

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E’ un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine

 

Adesso il Controllo del Vicinato di San Mauro Torinese diventa un “modello da esportazione”. Venerdì il consigliere comunale Ferdinando Raffero, che coadiuva il sindaco Ugo Dallolio nelle politiche per la sicurezza e che è stato promotore del progetto nel comune della Città Metropolitana di Torino, e il referente regionale (e componente del comitato esecutivo nazionale) dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, interverranno in un’audizione davanti alla commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti. La città di Asti, che è stata al centro di alcuni episodi cruenti di criminalità – cui non è applicabile il modello di deterrenza del Controllo del Vicinato – ma che è anche teatro di diversi fatti di microcriminalità, quali furti, truffe, atti vandalici, sta imboccando decisamente la strada dalla prevenzione. Di qui la richiesta fatta all’Associazione, da parte del sindaco Fabrizio Brignolio e del consigliere Neri Baglione di un approfondimento sull’argomento, ed un primo contatto informale con Iaretti e con il successivo invito a prendere parte attiva all’audizione.

 

Il coinvolgimento di San Mauro non è casuale. Grazie al lavoro di collegamento di Raffero (che è anche componente dell’Acdv) il consiglio comunale ha votato una mozione che lo adotta, è stato creato un primo gruppo di volontari e si sono registrati anche alcuni risultati positivi, come il comportamento delle persone che non la loro non indifferenza hanno evitato la quarta spaccata in pochi mesi ad una parafarmacia o l’individuazione, grazie ad una segnalazione (segno di un aumentato senso civico) dell’autore di un incidente che aveva divelto con la propria auto la cancellata di una scuola e si era poi allontanato come niente fosse.  Nella Città Metropolitana il sistema è applicato per il momento, come ente locale, solo a San Mauro Torinese, ma è stato costituito un gruppo di volontari recentemente anche a Riva di Pinerolo e alcuni sindaci, come quelli di Cavagnolo e San Sebastiano Po, nel corso di un incontro che si è svolto a Moransengo (Provincia di Asti, ma al confine con la Città Metropolitana di Torino) hanno dimostrato interesse nell’approfondire l’argomento. “Ci aspetta un autunno caldo – dice Massimo Iaretti – sotto l’aspetto degli incontri, perché se è vero che il Piemonte è una delle regioni dove il progetto è partito per ultimo in ordine di tempo, tuttavia si stanno registrando sempre maggiori richieste di contatti  e se anche Asti aderisse sarebbe il primo comune capoluogo nella nostra regione. Il Controllo del Vicinato non è la panecea di tutti i mali, anzi non li elimina, ma può contribuire nei cittadini ad accrescere il senso diffuso di sicurezza”

 

Ma di che cosa si tratta? Il Controllo di vicinato, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano) ed il criminologo Francesco Caccetta. Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine.

 

 

Addio a Betta, consulente di Guariniello sull'amianto

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Sessantasei anni, direttore della struttura di anatomia patologica dell’ospedale (nazionale) di Alessandria sino alla pensione, un’esperienza maturata dapprima a Casale Monferrato sempre in anatomia patologica, era dal 1998 presidente della sezione di Alessandria della Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori

 

Con la scomparsa di Pier Giacomo Betta, le indagini sull’amianto, in particolare quelle di Raffaele Guariniello e della procura di Torino, perdono un loro valido consulente. Sessantasei anni, direttore della struttura di anatomia patologica dell’ospedale (nazionale) di Alessandria sino alla pensione, un’esperienza maturata dapprima a Casale Monferrato sempre in anatomia patologica, era dal 1998 presidente della sezione di Alessandria della Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori. L’esperienza casalese lo aveva avviato ad un approfondimento nelle malattie derivanti da esposizione da amianto  ed era stato promotore della nascita della delegazione casalese del sodalizio, molto attiva per una decina d’anni e ne aveva “benedetto” le varie iniziative come l’accordo con Asl 21, Aso Alessandria e Misericordia Casale che diede il via alla banca biologica sul mesotelioma (con progetto di Bruno Castagneto) oggi un punto di forza nella lotta alla malattia. Ma era stato anche impegnato, in particolare negli ultimi anni, come consulente di parte di diverse procure italiane che avevano avviato indagini sui decessi causati dall’esposizione all’amianto. E tra queste ci sono sia Eternit che Eternit bis che ter, ancora in itinere. Pertanto è particolarmente significativo quanto scrive Afeva di Casale e di Cavagnolo che lo ricorda “con grande riconoscenza per l’impegno profuso con grande professionalità nella lotta all’amianto”.

 

Massimo Iaretti