Aprile 2015- Pagina 22

Minaccia terrorismo, i servizi segreti in allerta per Sindone, Expo e Giubileo: il "lupo solitario" fa paura

esercito 2 militari

 

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha assicurato che in Italia “tutti i livelli di allerta di mobilitazione delle forze di sicurezza sono al massimo e concentrati sulla minaccia terroristica”

 

L’l’intelligence punta i riflettori sugli eventi che richiameranno in Italia milioni di visitatori: a Torino l’ostensione della Sindone, l’Expo a Milano ed il Giubileo che inizierà a Roma il prossimo dicembre. L’allarme è del  direttore dell’Aisi, Arturo Esposito in audizione al Copasir.  I servizi segreti prendono in seria considerazione sia la minaccia interna di movimenti antagonisti e anarchici, molto attivi a Torino, che quella del terrorismo  jihadista. Si teme soprattutto per il lupo solitario, sempre molto difficile da prevenire.

 

Per garantire una maggiore sicurezza ai  cosiddetti “punti sensibili” il governo aveva predisposto misure straordinarie già nei mesi scorsi. A Roma le ambasciate, il Colosseo ed il Pantheon  sono piantonate stabilmente da un maggior numero di militari con giubbotti antiproiettile e fucili mitragliatori. Gli alpini della Taurinense stanno già presidiando il Duomo di Torino. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha assicurato che in Italia “tutti i livelli di allerta di mobilitazione delle forze di sicurezza sono al massimo e concentrati sulla minaccia terroristica”. Il titolare della Farnesina aveva dichiarato che ci troviamo in uno stato di “pre-massima allerta terrorismo”. 

Torino-Milano, cantiere infinito: Expo concede una tregua di sei mesi e i lavori slittano

autostrada

Prima della tregua si faccia però attenzione: nel mese di aprile verranno programmate tre chiusure notturne parziali per consentire di asfaltare un tratto

 

Ci voleva Expo 2015 per far svanire i cantieri della Torino-Milano. Infatti, a partire dal primo maggio (giorno di inaugurazione della rassegna espositiva) e per sei mesi l’autostrada sarà finalmente percorribile senza troppi intoppi. L’arteria che collega il capoluogo piemontese a quello lombardo è  martoriata da sempre. E’ difficile riuscire a raggiungere Milano senza doversi imbattere in code, strettoie e rallentamenti dovuti ai lavori in corso, lavori infiniti. Prima della tregua di Expo si faccia però attenzione: nel mese di aprile verranno programmate tre chiusure notturne parziali per consentire di asfaltare un tratto dell’auotstrada. Il blocco di sei mesi darà sollievo agli automobilisti ma – come sottolinea il quotidiano La Stampa – questa pausa causerà lo slittamento dei termini dell’ammodernamento dell’arteria stradale iniziato nel 2002 e che ora finirà soltanto nel 2009. Ma i ritardi non sono tutto. I costi lieviteranno di 30 milioni, da aggiungersi alla cifra preventivata di un miliardo e mezzo. Ci sarà un aggravio delle tariffe? Ci auguriamo non sia così, visto che sono già state ritoccate il primo gennaio a 14,10 euro: 0,08 cent a chilometro per le auto, contro lo 0,03 del 2002. Per il momento ci si potranno godere alcuni mesi di traffico relativamente scorrevole su un’autostrada dove, comunque, sono state fatte migliorie per quanto riguarda la sicurezza. Poi bisognerà aspattare la fine di Expo per la ripresa dei lavori. Si spera che non siano infiniti.

Un giardino per il commissario tecnico Vittorio Pozzo

POZZO

Vincitore di due Coppe del Mondo, nel 1934 e nel 1938, delle Olimpiadi del 1936 e di due Coppe Internazionali nel 1930 e nel 1935. E’ morto nel 1968 a Ponderano e nel 2008 gli è stato intitolato il campo sportivo di Biella

 

Dal 2 aprile Torino colma un “debito” con un tecnico che ha contribuito a fare grande il calcio italiano. La Città ha intitolato il giardino tra corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena, adiacente il campus universitario Luigi Einaudi a Vittorio Pozzo, che era nato nel capoluogo il 2 marzo del 1886. Pozzo fu calciatore, giornalista ma, soprattutto, è stato il commissario tecnico della Nazionale Italiana negli anni Trenta e Quaranta (sino al 1948), vincitore di due Coppe del Mondo, nel 1934 e nel 1938, delle Olimpiadi del 1936 e di due Coppe Internazionali nel 1930 e nel 1935. E’ morto nel 1968 a Ponderano e nel 2008 gli è stato intitolato il campo sportivo di Biella. Sono intervenuti il vice presidente del Consiglio comunale Gioacchino Cuntrò, l’assessore allo sport del Comune di Torino Stefano Gallo, il presidente della Circoscrizione 7, Emanuele Durante, il direttore della Scuola di Scienze giuridiche, politiche ed economico – sociale dell’Ateneo di Torino, Franca Roncarolo e il direttore generale del Torino Football club Antonio Comi.

 

Massimo Iaretti

Visita della Consulta dei giovani e del Garante dei detenuti alle Vallette

MELLANONel carcere 1.264 detenuti, di cui circa 300 inseriti in progetti di lavoro alle dipendenze del carcere o presso cooperative. Il lavoro è fondamentale per offrire ai detenuti l’opportunità di migliorare le proprie competenze professionali e reinserirsi più facilmente nella società

 

L’Ufficio di presidenza della Consulta regionale dei Giovani, presieduta dal componente dell’Ufficio di presidenza delegato Alessandro Benvenuto, con il Garante dei detenuti Bruno Mellano (nella foto), venerdì 27 marzo si è recato in visita all’Istituto penitenziario Lorusso e Cotugno di Torino. Accolta dal direttore dell’Istituto Domenico Minervini e accompagnata dal vicedirettore Francesca D’Acquino, la delegazione ha visitato la sezione femminile, soffermandosi nei laboratori di sartoria e di cucito, la sezione maschile e il forno. “Attualmente – ha sottolineato Minervini – ospitiamo 1.264 detenuti, di cui circa 300 inseriti in progetti di lavoro alle dipendenze del carcere o presso cooperative. Il lavoro è fondamentale per offrire ai detenuti l’opportunità di migliorare le proprie competenze professionali e reinserirsi più facilmente nella società al termine della pena”. “Secondo stime ufficiali – ha affermato Benvenuto – ogni dieci detenuti che hanno avuto occasione di sviluppare la propria professionalità, solo tre hanno fatto ritorno in carcere. Il lavoro è uno strumento fondamentale per abbattere il rischio di recidiva”.“Da quando i fondi dell’Ufficio ammende non sono più impiegati in progetti di lavoro – ha concluso Mellano – è sensibilmente diminuito il numero di detenuti che possono accedere al lavoro. Urge trovare forme corrette e utili per non perdere un’occasione tanto importante ai fini del reinserimento lavorativo dei detenuti”.

 

Addio, Alessia: muore a 11 anni la piccola pallavolista

Rivoli

L’avevano ricoverata  ieri sera, dopo che era stata colta da malore nel ritiro della sua squadra di pallavolo

 

Alessia è morta  nella notte all’ospedale di Rivoli. L’avevano ricoverata  ieri sera, dopo che era stata colta da malore nel ritiro della sua squadra di pallavolo. La bambina di 11 anni si trovava in trasferta con la sua squadra di Finale Ligure, per un torneo nazionale. Proprio ieri aveva giocato una partita. verso l’ora di cena è stata colta da malore in hotel ed è stato inutile il trasferimento da parte del 118 all’ospedale: è morta poco dopo l’arrivo, potrebbe essersi trattato di infarto.

Tasse, Carlo Giacometto (Forza Italia): "Il Governo vuole solo fare cassa"

forzaa italia

“Dopo l’IMU agricola e la patrimoniale sulle seggiovie, è in arrivo la tassa sui turisti per finanziare le già fallimentari Città metropolitane. E’ inaccettabile”

 

“Fare cassa subito. In qualsiasi a modo, anche a costo di ottenere in futuro un gettito sempre minore. Ma che importa? C’è da finanziare il bonus da 80 euro o qualche altra politica pubblica dal sapore vagamente elettorale. E bisogna farlo adesso. E’ questo l’obiettivo, neanche troppo nascosto, del Governo Renzi e dello Stato centrale. Un Governo e uno Stato distratti quando ad esempio si tratta di eliminare gli sprechi delle società pubbliche, in primis le municipalizzate, ma molto attenti e, direi, anche creativi nell’inventare nuove modalità per mettere le mani nelle tasche dei cittadini-contribuenti, assestando colpi devastanti ai consumi interni.

 

E l’escalation di queste settimane è lì a dimostrarlo: l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli – una patrimoniale odiosa che andrà ulteriormente a gravare su un comparto già esposto a notevoli criticità – non ha fatto in tempo a diventare legge dello Stato che, già pochi giorni dopo, si è diffusa la notizia secondo cui una sentenza della Corte di Cassazione rischierebbe di obbligare i gestori degli impianti di risalita delle stazioni sciistiche a vedersi recapitare l’IMU sulle funivie e sulle seggiovie. Un’ulteriore tassa patrimoniale, dunque, che avrebbe come conseguenza un aumento dei prezzi per l’utilizzo degli impianti, da cui deriverebbe una contrazione del numero dei turisti sulle nostre montagne; quindi strutture ricettive, alberghi e ristoranti meno frequentati e, fatalmente, l’ennesimo aumento della disoccupazione. Tutto ciò in un settore colpito più di altri in questi anni dalla crisi economica.

 

In una situazione del genere ci si aspetterebbe una netta presa di posizione, ad esempio, della Città Metropolitana di Torino che, ricordo, comprende tutto il territorio di quella che fu la Provincia di Torino, aree montane e agricole incluse. Invece, niente. Anzi, lo stesso Sindaco metropolitano di Torino, attraverso l’Anci nazionale da lui stesso presieduta, si distingue per l’originalità con cui propone di risolvere i problemi finanziari delle neonate e già fallimentari Città metropolitane. Come? Chiedendo di inserire nel decreto enti locali proposto dal Governo una norma finalizzata all’istituzione di un nuovo e ulteriore balzello a carico dei passeggeri che si imbarcheranno su aerei e navi in partenza da aeroporti e porti situati nel territorio delle maggiori città italiane. L’ennesima tassa sui turisti, insomma. Che in sede di prima applicazione non potrà superare i due euro a testa, ma che inevitabilmente sarà destinata a salire.

 

In una situazione del genere, in cui i contribuenti e le loro attività sono considerati come una sorta di bancomat da parte del legislatore nazionale e dagli amministratori locali, e in assenza di soluzioni politiche, è necessario mobilitarsi per sostenere quelle azioni collettive finalizzate ad abolire le tasse patrimoniali che generano solo recessione economica e per scongiurare l’introduzione di nuovi e inaccettabili balzelli”.

 Carlo Giacometto – Commissario FI

Apidge: L'Europa, una priorità per gli insegnanti

studenti corteo

L’incontro si è svolto al Senato della Repubblica

                                   

“La Buona Scuola” introduca nel primo biennio di tutte le scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, materie che vanno poi potenziate negli istituti professionali e tecnici, inserendone lo studio anche nel triennio. E’ quanto è emerso nel convegno “Insegnanti per la Cittadinanza europea. Oltre le educazioni: diritto ed economia politica in tutte le scuole”, organizzato nella sala di Santa Maria in Aquiro del Senato da   APIDGE (Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche, www.apidge.altervista.org) associazione nata un anno fa per valorizzare ed accrescere la professionalità degli insegnanti della Classe A019, in collaborazione con APEF – Associazione Professionale Europea Formazione.

 

Sull’estensione dello studio di diritto ed economia politica nel biennio di tutte le scuole secondarie di secondo grado il senatore Roberto Ruta (primo firmatario di un ddl con questi contenuti)  ha annunciato che proporrà uno specifico emendamento al disegno di legge governativo. L’incontro ha messo al centro la valorizzazione dell’insegnante come professionista intellettuale e, di conseguenza, la necessità di percorsi formativi ed informativi che guardino ad un’ottica europea. Luigi Berlinguer, già ministro della Pubblica Istruzione ha evidenziato come “Occorre esigere il rafforzamento delle materie giuridico – economiche nella parte specialistica dell’insegnamento, soprattutto nelle scuole superiori ma, in generale, è necessario che queste discipline rientrino in tutti i percorsi di insegnamento. Diritto ed economia hanno capacità di essere cultura teorica e, al tempo stesso, hanno un forte impatto con il mondo reale”.

 

Il convegno è stato poi arricchito dai contributi di Paola Tonna, Presidente APEF, Luciano Chiapetta, capo del Dipartimento Istruzione del Miur, del deputato Camilla Sgambato e di Luigi Battistotti,  direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea che, ha molto apprezzato l’impostazione “europeistica” alla base dell’azione di APIDGE. “Questa è stata la prima di una serie di iniziative che porteremo su tutto il territorio nazionale – spiega il presidente APIDGE, Ezio Sina – per illustrare le attività della nostra Associazione, volta ad avvicinare sempre più il sapere scolastico al sapere reale. A maggio, a Torino, a cura del coordinatore regionale Massimo Iaretti, è programmato un seminario di approfondimento relativo alle tematiche della sicurezza del lavoro”.

Sindone e Salone del Libro per il presidente Mattarella

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La conferma arriva dall’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia

 

Aveva promesso al sindaco Piero Fassino che sarebbe venuto presto in città. E il  presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mantenuto la promessa: visiterà anche l’ostensione della Sindone il 14 maggio quando verrà a Torino per inaugurare il Salone del Libro. La conferma arriva dall’arcivescovo  monsignor Cesare Nosiglia.

Fratelli d'Italia: "Un esposto in procura sul quartiere Aurora"

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degrado gft1degrado natale4ALESSI-MARRONE-(FDI): INSIEME AI RESIDENTI, SULLE CRITICITA’ DEL TERRITORIO

 

In tutti questi anni i problemi del quartiere Aurora sono stati ignorati e sottovalutati dalle varie Istituzioni alle quali i cittadini si sono rivolti. La vita nel Quartiere continua a essere molto difficile, senza che la Città intervenga con azioni mirate.I cittadini si sono organizzati e hanno deciso di chiedere aiuto alla Procura, aiutati dai consiglieri Alessi e Marrone. I cittadini, come specificato nell’esposto, sono residenti intorno l’area ex OGM dove la Città ha deciso di trasferire il Suk nelle giornate del sabato, domenica e festivi ignorando le istanze del territorio.

Il Beato Angelico al castello di Miradolo

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beato angelico miradolo2Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra’ Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l’Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste,custodito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma

 

È dedicato a Beato Angelico l’attuale evento espositivo proposto dalla Fondazione Cosso a partire dal 28 marzo nella suggestiva cornice del Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo. Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra’ Giovanni da Fiesole, ovvero Beatro Angelico: il suggestivo trittico con l’Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste,custodito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma ela Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini.

 

La curatela è affidata aDaniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D’Amico, che hanno voluto “svelare” il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-’48.Il percorso si sviluppa attraverso l’accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e “piena di grazia” Madonna dell’Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l’Orazione nell’orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì.

 

La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all’Expo, ma anche dall’ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese.La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell’oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L’illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l’opera di Beato Angelico.

 

Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un’atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità.Nel Parco del Castello, che è recentemente entrato nel circuito dei Grandi Giardini Italiani ed è parte del progetto 100 Giardini per Expo, esploderanno fiori e profumi della primavera, regalando agli ospiti la gioia della vicinanza con la natura.

 

Massimo Iaretti

 

Orari

Giovedì e venerdì 14-18.30

Sabato, domenica e lunedì 10-19

Chiuso il martedì e il mercoledì

 

Biglietto di ingresso alla mostra

Intero: 10 euro

Ridotto: 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni di età, over 65)

Ridotto dai 6 ai 14 anni: 3 euro

Gratuito: bambini fino a 6 anni di età, Abbonati Musei

Per maggiori informazioni su visite guidate per gruppi, momenti di approfondimento e concerti consultare il sito o telefonare al numero 0121/502761