Febbraio 2015- Pagina 7

“Bosnia Express”diventa un documentario

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bosnia leonebosnia exUn viaggio, insieme allo scrittore Luca Leone, tra i più acuti e “informati” conoscitori del paese balcanico, per raccontare la Bosnia in un modo del tutto nuovo

 

Bosnia Express, il bel libro di Luca Leone che parla del dopoguerra interminabile nel cuore della ex-Jugoslavia , edito da Infinito Edizioni e giunto alla terza edizione,  sta per diventare un film documentario per la regia di Massimo D’Orzi. La pellicola, prodotta da Il Gigante Produzioni e da Loups Garoux, ha ricevuto nei giorni scorsi il riconoscimento di “film d’interesse culturale nazionale” e il relativo finanziamento pubblico dalla sezione Cinema del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Il film, già sostenuto dall’Unione europea attraverso Media Desk, è una co-produzione internazionale fra Italia, Francia e Macedonia. Massimo D’orzi. torna a girare in Bosnia, dove ha iniziato il suo percorso dietro alla macchina da presa oltre dieci anni fa con “Adisa o la storia dei mille anni”. “ Lì cercavo un popolo che non avesse avuto a che fare con nazionalismi e fanatismi religiosi e lo trovai nel popolo rom.

 

Adesso quel fanatismo religioso lo voglio affrontare di petto e ‘Bosnia Express’ me ne dà la grande occasione”, ha dichiarato D’Orzi.  Un viaggio, insieme allo scrittore Luca Leone, tra i più acuti e “informati” conoscitori del paese balcanico, per raccontare la Bosnia in un modo del tutto nuovo. “Con il mio libro ‘Bosnia Express’ ho inteso raccontare la quotidianità di quel paese distrutto e meravigliosocome nessuno aveva mai fatto prima. Credo che con la telecamera D’orzi stia seguendo la stessa ispirazione e il risultato dei primi mesi di lavorazione è entusiasmante per qualità e delicatezza.

 

Torneremo presto a lavorare in Bosnia per finire le riprese e completare il montaggio del film. Speriamo che il pubblico  quando potremo finalmente presentarlo, apprezzerà l’angolazione da cui abbiamo voluto raccontare la Bosnia di oggi, mettendo l’accento sulla religione, grande chance e grande problema di questo Paese”, ha commentato Luca Leone. Il film “Bosnia Express” godrà anche di alcuni importanti patrocini, tra i quali quelli di Amnesty International Italia e di Adottando, una Onlus bolognese che si occupa di adozioni a distanza e di solidarietà in Bosnia-Erzegovina. 

 

     Marco Travaglini

Nuovo centro Giovani a San Mauro

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La nuova struttura fa parte del Piano locale giovani della Provincia di Torino (oggi Città Metropolitana)

 

E’ stato inaugurato in via Torino 184 a San Mauro Torinese il nuovo centro giovani. Nei locali che prima ospitavano gli uffici dell’Asl, il sindaco Ugo Dallolio e  l’assessore alle politiche giovanili Marino Reymondet hanno dato l’abbio al nuovo servizio rivolto ai giovani del territorio. La nuova struttura fa parte del Piano locale giovani della Provincia di Torino (oggi Città Metropolitana) ma, per riuscire economicamente nell’intento  l’Amministrazione sanmaurese, si è avvalsa di uno sponsor d’eccezione: la TNT, multinazionale della logistica.


La struttura sarà gestita da una cooperativa operante sul territorio “Il Punto”, distintasi in questi anni per il suo operato nei confronti delle realtà giovanili del territorio. San mauro è capofila del progetto al quale partecipano anche i Comuni di Castiglione, Gassino,San raffaele Cimena, Sciolze, Rivalba e Cinzano. Durante la cerimonia erano presenti molti cittadini, autorità dei Comuni interessati. 
Sono state delineate le finalità del centro che sarà soprattutto  un punto di accoglienza di proposte dei giovani che qui troveranno personale che li aiuterà a realizzarle sia incampo culturale,ludico e di inserimento nel mondo del lavoro.

Massimo Iaretti

Firme false per Chiamparino, 4 funzionari Pd indagati

pd manifesto

Il Tar  dovrà decidere se le elezioni regionali dello scorso anno siano invalidabili o meno

 

Sono quattro i nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulle presunte irregolarità nella raccolta di una serie di firme elettorali per la lista che appoggiava la candidatura di Sergio Chiamparino alla presidenza della Regione. Dopo alcuni politici indagati ora sono coinvolti quattro funzionari del Pd. Fino ad oggi  gli indagati erano sei. Nel frattempo la palla sulla legittimità dei ricorsi presentati a proposito delle firme “tarocche” passa al Tar che dovrà decidere se le elezioni regionali dello scorso anno siano invalidabili o meno.

Tour torinese bipartisan di Renzi a Fca e Gm ma i lavoratori sono preoccupati per la crisi

RENZI LAVAGNA

Non è la prima volta che il premier visita realtà imprenditoriali piemontesi: lo scorso anno aveva inaugurato lo stabilimento L’Oreàl di Settimo. Altra tappa in questa visita al Politecnico per l’inaugurazione dell’anno accademico

 

Tour tutto piemontese per il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Prima la presenza ad Alba ai funerali di Michele Ferrero: “Sono qui – ha detto il premier – per onorare un grande italiano, una storia incredibile di talento, territorio e valori umani”. Poi, trasferitosi a Torino, il primo ministro ha avuto il privilegio di visionare in anteprima a Mirafiori i nuovi modelli che saranno lanciati sul mercato da Fca. Ed è soprattutto su uno di questi, la Maserati Levante, il primo suv del del Tridente, che si concentrano le speranze dei lavoratori torinesi del gruppo automobilistico, per i quali è appena stato rinnovato un anno di cassa integrazione.

 

Ad accompagnare il capo del Governo  l’ad Sergio Marchionne e il presidente John Elkann, che hanno fatto gli onori di casa al centro stile Fca dello stabilimento.  Renzi si è poi recato al centro ricerche General Motors nella cittadella del Politecnico dove vengono progettati i motori diesel della casa americana. Non è la prima volta che il premier visita realtà imprenditoriali piemontesi: lo scorso anno aveva inaugurato lo stabilimento L’Oreàl di Settimo. Altra tappa in questa visita, al Politecnico per l’inaugurazione dell’anno accademico e, infine a Moncalieri, per un sopralluogo alla Fissore ceramiche.

 

La visita ha coinciso con la giornata di mobilitazione  indetta contro il Governo Renzi. “Renzi a Torino non lo vogliamo – spiega Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea – il Governo e’ parte organica di una politica di austerita’, di smantellamento di fondamentali diritti sociali e del lavoro. Questa politica sta determinando un rapido peggioramento della situazione sociale del Paese. Giusto contestarlo, far crescere una opposizione e una alternativa”.

 

Intanto le Rsu Fiom e Uilm di General Motors hanno scritto al premier una lettera aperta in cui esprimono ”profondo disaccordo con l’impianto del Jobs Act”. ”Noi siamo l’esempio palese di come l’articolo 18 non sia mai stato un ostacolo nelle assunzioni per una multinazionale che volesse investire in Italia – si legge nella lettera – nell’arco di un quinquennio l’azienda è passata da un centinaio di dipendenti agli attuali 650, grazie a costanti investimenti nella ricerca, nella progettazione e nelle infrastrutture”.

Diritti dei detenuti e quote rosa nell'agenda del Comune

palazzo civico

L’attività in Sala Rossa

 

E’ stato un inizio settimana intenso per il consiglio comunale di Torino. Martedì la conferenza dei capigruppo si è riunita alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” per affrontare le tematiche del mondo carcerario. La riunione è stata preceduta da una visita all’interno della struttura. Lunedì, invece, in Sala Rossa è stata approvata all’unanimità dei presenti (23 consiglieri) una mozione di cui era prima firmataria Laura Onofri. Nel documento si chiedono interventi per favorire l’accesso delle donne nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali, oltre che avere una maggiore presenza femminile nei consigli di amministrazione e nelle posizioni apicali di cui è partner la città di Torino. In particolare il documento impegna il sindaco Piero Fassino e l’esecutivo a chiedere alle società partecipate dal comune a pubblicare con sollecitudine ed adeguata visibilità sui propri siti web gli avvisi per le nomine dei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali.

Massimo Iaretti

Una guida dedicata alle donne vittime di violenza e stalking

violenza dramma

La guida è pensata per l’accesso on-line, strutturata in modo da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida rispetto ai bisogni

 

La Città di Torino rende disponibile la guida ai servizi di Torino e Provincia dedicati alle donne vittime di violenza e stalking. Il fenomeno della violenza esercitata sulle donne è purtroppo una forma di violazione dei diritti umani molto diffusa, spesso nascosta, che colpisce donne di ogni età, censo, religione o cultura. La guida è dunque pensata per l’accesso on-line, strutturata in modo da consentire agli operatori, ma anche a chi dovesse trovarsi ad affrontare il problema, di trovare una risposta rapida rispetto ai bisogni fondamentali di accoglienza, assistenza sanitaria e sostegno psicologico e/o legale. Consulta la guida>>

 

(www.comune.torino.it)

Dal Tar una nuova mazzata per Chiamparino, ammesso il ricorso della Lega sulle firme false

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La decisione se torrnare o meno alle urne sarà però subordinata all’esito dell’inchiesta penale in corso sulla vicenda delle firme “tarocche”

 

Corsi e ricorsi, è proprio il caso di dirlo. E’ stato giudicato ammissibile il ricorso principale presentato dalla leghista Patrizia Borgarello al Tar del Piemonte. Nel ricorso si chiedeva di annullare le elezioni regionali del 2014 per le presunte irregolarità nella raccolta delle firme. La decisione se torrnare o meno alle urne sarà però subordinata all’esito dell’inchiesta penale in corso sulla vicenda delle firme “tarocche”. Così hanno deciso i giudici amministrativi della Prima Sezione che hanno dichiarato invece inammissibili gli altri due ricorsi incidentali.

 

Non è certo un buon momento per il Pd e per Sergio Chiamparino: prima rimborsopoli che, per quanto i consiglieri dem siano stati “graziati” all’ultimo ha lasciato segni di stress. Poi le polemiche e l’inchiesta sul grattacielo; e le vicende giudiziarie con i dieci indagati del centrosinistra per i gettoni gonfiati nella Circoscrizione 5. Che dire poi della mazzata di ieri inferta dalle dichiarazioni del patron del Premio Grinzane Cavour, Giuliano Soria, che dichiara di avere dato 25mila euro in nero all’allora sindaco di Torino, Chiamparino?

 

Ma il segretario regionale democratico Davide Gariglio minimizza, almeno sulla vicenda tar: “La sentenza di oggi del TAR contribuisce a fare un po’ di chiarezza: rigetta due dei tre ricorsi presentati e, dell’unico ricorso ammesso, respinge due dei cinque motivi di illegittimità contestati (in merito all’assegnazione dei seggi e al conflitto d’interesse degli autenticatori che risultavano anche candidati). “Sugli altri rilievi – prosegue Gariglio –  i giudici amministrativi attendono di avere  a disposizione i documenti elettorali ora in Procura. Non possiamo – conclude – fare altro che aspettare le valutazioni di merito, convinti della nostra buona fede e dell’infondatezza delle contestazioni”.

 

Non è dello stesso parere il capogruppo di Forza Italia in Regione, Gilberto Pichetto: “La pronuncia del Tar avvenuta oggi, credo renda evidente che il ricorso sulle firme false, raccolte dal centrosinistra, era fondato e non una questione puramente mediatica. È chiaro che la situazione che oggi vive la Giunta Chiamparino sia peggiore di quella che contraddistinse la precedente legislatura”. “Questo primo passaggio – conclude Pichetto – chiarisce definitivamente che la campagna elettorale condotta dal centrosinistra alle ultime regionali all’insegna della trasparenza e legalità in realtà è stata un mero atto di arrogante opportunismo”.

Scandalo Grinzane, Soria non ci sta a fare il "genio del male" e tira in ballo politici e giornalisti

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Il patron del premio letterario parla di fondi neri alla politica

 

Al processo per lo scandalo del Premio Grinzane Cavour il principale imputato e patron dell’iniziativa culturale, Giuliano Soria, parla a ruota libera. Non ci sta a fare la parte dell’unico “cattivo” della storia e tira in ballo nomi di politici (Sergio Mercedes Bresso, Gianni Oliva, Giampiero Leo, Fiorenzo Alfieri) e di giornalisti che avrebbero beneficiato delle “regalie” del premio letterario. In alcuni casi – ha detto il prof. – alcuni politici avrebbero usufruito di fondi neri per la loro attività. Replica il presidente Chiamparino, via Ansa:  “Può darsi che Soria abbia partecipato a qualche cena di finanziamento organizzata dall’ assessore Alfieri o da qualcun altro, questo non posso escluderlo, ma io non ho mai avuto rapporti finanziari con lui”. Sergio Chiamparino aggiunge: “E’ una tattica comprensibile che Soria metta fango nel ventilatore per cercare di difendersi disperatamente”.

Lettera con proiettile e minacce a Saitta e Ferrentino

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Condanna unanime dai partiti politici

 

Solidarietà bipartisan dal mondo della politica ai destinatari di una lettera con minacce di morte e un proiettile. La missiva,  intercettata  dall’ufficio postale di Sant’Ambrogio, in Val Susa era indirizzata all’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta (nella foto), e al consigliere regionale Pd Antonio Ferrentino. Nel testo si fa riferimento alla riforma della rete ospedaliera che prevede la soppressione del punto nascite dell’ospedale di Susa. Sono scritte anche minacce in relazione alla posizione pro-tav dei due esponenti politici del Pd.

Una sciovia per il rilancio di Viola Saint Greè

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Inizio dei lavori la prossima estate. Consegna dell’impianto prevista per metà dicembre 2015

 

Una sciovia a fune alta, della lunghezza di 660 metri, con 8 strutture per il sostegno della linea e il dislivello tra la stazione di partenza e quella di arrivo di 200 metri. È quanto prevede l’Accordo di programma per il rilancio del comprensorio sciistico di Viola Saint Greè (CN), firmato oggi nella Sala Giunta del Comune di Cuneo fra l’assessore alla Montagna della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, e il sindaco del paese dell’Alta Val Mongia, Gian Carlo Rossi.

 

L’obiettivo è di avviare il cantiere nella prossima estate e di concludere i lavori entro novembre 2015, in modo da avere la piena funzionalità dell’impianto, dopo i collaudi, per metà dicembre, prima della settimana natalizia.  La sciovia sarà costruita nell’area del Vallone e l’impianto potrà trasportare 720 persone all’ora. Le piste interessate dall’intervento sono di 165 ettari, ma quelle effettivamente toccate dai lavori sono ricompresse in 55 ettari. Il costo dell’operazione è di 830.000 euro, di cui 700.000 euro resi disponibili dalla Regione e i restanti 130.000 dal Comune di Viola Saint Greè. Il progetto è inserito nella linea di intervento per la “Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio turistico, sportivo e culturale” riguardante il Programma attuativo regionale del Fondo di sviluppo e coesione (Par-Fsc) 2007-2013.

 

“Il progetto è molto importante – ha commentato l’assessore Valmaggia –  perché permette di connettere il comprensorio con la nuova sciovia e dare più potenzialità all’intera zona. Accogliendo sciatori della provincia di Cuneo, ma soprattutto quelli liguri che maggiormente gravitano sulla stazione di Viola” .