Febbraio 2015- Pagina 5

Matrimonio in crisi anche a Torino, l'allarme di Nosiglia: "Qui non si sposa più nessuno"

nosiglia e giovani

Le parole delll’arcivescovo pronunciate all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale ecclesiastico del Piemonte, rappresentano un auspicio ma anche un monito

 

Le nozze tra persone dello stesso sesso sono uno dei temi sociali all’ordine del giorno. Quello che, invece, pare essere passato di moda e’ il matrimonio, proprio quello tradizionale. E’ un istituto in crisi, sia il rito religioso sia la cerimonia in  municipio. L’allarme a Torino e’ stato lanciato dall’arcivescovo. E’ vero che la Chiesa subalpina continua imperterrita con i suoi corsi per futuri sposi e con la sua costante attività a tutelare la tradizione, ma perché – si chiede mons. Cesare Nosiglia  – non lo fa anche lo Stato attraverso “corsi che aiutino i giovani a scoprirne la bellezza e il valore?” Le parole delll’arcivescovo pronunciate all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale ecclesiastico del Piemonte, rappresentano un auspicio ma anche un monito: “Bisogna contrastare la tendenza a rendere tutto precario: ne va della stabilità della società”. Sarà che i giovani hanno paura a mettere al mondo dei figli, in questo clima di crisi che non garantirebbe loro un futuro? Chissà . Fatto sta che la popolazione piemontese e’ tra le più vecchie d’Italia e tra qualche decennio , senza un incremento demografico, saremo – Dio e governo piacendo – un popolo di pensionati. 

Montagna, lo sviluppo è sostenibile

montagne

Fissati dalla Giunta regionale i criteri per l’erogazione di contributi per il sistema montano

 

Proposti dagli assessori al Turismo, Antonella Parigi, e allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione 2007-13, dispongono uno stanziamento di 1.737.000 che servirà per metà alla realizzazione in bacini di utenza ad elevata domanda o particolarmente vocati per lo sviluppo di pratiche turistico-sportive di nuova impiantistica sportiva, per l’altra metà per il recupero del patrimonio infrastrutturale esistente e in disuso.

 

“Un provvedimento atteso da tempo – rileva Ferraris – che vede la Regione impegnata per la valorizzazione delle attività sportive estive ed invernali della montagna, e soprattutto di ogni iniziativa volta a favorire la pratica sportiva all’aria aperta. Ho deciso di dare al mio assessorato un’impronta di concretezza e di vicinanza agli enti locali in un momento di grande difficoltà per tutti. Senza dubbio bisogna lavorare sulla normativa dello sport, per renderla più adeguata all’attualità, ma ritengo fondamentale dare prima di tutto ossigeno ai territori” .

 

Sarà inoltre possibile recuperare caselli, stazioni, linee ferroviarie e aree annesse, carrozze ferroviarie in disuso capaci di divenire risorsa di valorizzazione per le aree a vocazione turistica. A beneficiare di un contributo di 70.000 euro, su progetti la cui spesa ammissibile non sia inferiore a 100.000 euro, saranno gli enti pubblici, i soggetti di diritto pubblico e le società e associazioni senza scopo di lucro. “Si tratta – sostiene Parigi – di interventi che rientrano nelle linee strategiche indirizzate verso forme di turismo slow e che guardano con attenzione ad un pubblico giovane o famigliare, attento alla sostenibilità ambientale e desideroso di vivere il territorio in maniera autonoma. Il rilancio di percorsi ferroviari rappresenta in tale ottica un’opportunità molto interessante per località situate in aree montane che hanno visto cessare l’attività di reti ferroviarie un tempo attive. Inoltre, viene offerta la concreta possibilità di generare nuove occasioni professionali e imprenditoriali”.

 

(www.regione.piemonte.it)

Juve alla grande ma il petardo rovina la festa

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Un supporter juventino è stato infatti arrestato dalla polizia allo Stadium nel corso della partita con l’Atalanta

 

Dopo le intemperanze olandesi a Roma, anche a Torino qualche problema con i tifosi. Un supporter juventino è stato infatti arrestato dalla polizia allo Stadium nel corso della partita con l’Atalanta: aveva lanciato un maxi petardo in tribuna Sud, ferendo alle gambe altri due tifosi bianconeri. Si tratta di milanese di 29 anni, è stato accusato di lesioni aggravate e accensioni pericolose. Intanto, sebbene l’incidente abbia turbato la serenità sportiva Llorente manifesta ottimismo almeno per il suo personale ritorno al gol dopo oltre due mesi. “Sono molto felice per la vittoria – scrive su Twitter – e soprattutto per la fine di un brutto periodo”

L'ex patron Giuliano canta: scherzo di Carnevale o inizio della Quaresima per Sergio?

chiampa gofalone

soriaLIBEROIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Politici, scrittori, giornalisti, attori … era il circo mediatico che ruotava intorno alle mille iniziative di un premio elefantiaco, che da letterario aveva finito per occuparsi di tutto un po’. “E tutti sapevano che funzionava così”, ha chiosato Soria, il principe decaduto della cultura piemontese. Forse proprio questa è l’amara verità

 

E’ stato lo scherzo dell’ultimo giorno di Carnevale o l’inizio della Quaresima per Chiampa? Dopo aver inanellato una lunga serie di vicende fortunate, ultimamente lo “stellone” del governatore pare un po’ appannato. Infatti, appena uscita per il rotto della cuffia, dall’inchiesta di rimborsopoli – tutti i principali esponenti Pd prosciolti per assenza di dolo – la maggioranza a Palazzo Lascaris si trova a far fronte allo scandalo delle firme false e all’indagine sul nuovo grattacielo Fuksas, una serie di colpi che avrebbe steso anche Carnera. Ma l’uppercut è arrivato inaspettatamente dal processo sul Premio Grinzane, che pareva avviato in sede di appello verso un dolce oblio. E invece, l’ex-patron Giuliano Soria, proprio di Martedì Grasso, con una deposizione spontanea, ha – direbbe il buon Sergio – “desdavanato” la sua verità. E ha detto che, sì lui ha fatto un sacco di errori, ma di questo sistema hanno beneficiato in molti, politici, scrittori, giornalisti, attori … insomma tutto il circo mediatico che ruotava intorno alle mille iniziative di un premio elefantiaco, che da letterario aveva finito per occuparsi di tutto un po’. “E tutti sapevano che funzionava così”, ha chiosato il principe decaduto della cultura piemontese. Forse proprio questa è l’amara verità.

 

Ora, le dichiarazioni che riguardano il “supporto” che Soria avrebbe dato negli anni a tutta una serie di rispettabili personaggi,  da Bresso a Chiamparino,  da Alfieri a Oliva a Leo, da Corrado Augias ad Alain Elkann, da Michele Placido a Giancarlo Giannini, provengono da un soggetto la cui credibilità “sta a zero”, già condannato pesantemente  in primo grado e in procinto di esserlo in appello. Ma, comunque, il reo è stato prodigo di particolari, di dettagli, ricordando cifre e circostanze, luoghi e persone, e affermando spavaldamente che di molte “dazioni” aveva persino testimoni a conferma. Per esempio, per i contributi alle campagne elettorali comunali di Chiampa, come ha parzialmente ammesso lo stesso ex-assessore Alfieri, pur ribadendo che i contributi non erano in nero, ma regolarmente registrati. Il problema, però, è di capire se provenivano dal portafoglio personale di Soria o dalle casse del Grinzane: interrogativo retorico, dal momento che il processo ha appunto dimostrato come il Giuliano non facesse molta distinzione tra le sue tasche e i fondi del premio.

 

Comunque la pietra nello stagno lanciata da Soria non ha mancato il bersaglio. Già il giorno dopo, in mezze procure d’Italia, magistrati attenti hanno letto i giornali e si sono ricordati dell’obbligatorietà dell’azione penale, che impone loro di intervenire. Di qui, aperture di fascicoli, convocazioni di “persone informate sui fatti”, perquisizioni della Finanza in Comune, in Regione, nelle abitazioni e sui conti in banca dei supposti beneficiari (che peraltro annunziano querele e richieste di risarcimento danni).Come mai i giornali – che spesso pubblicano gli avvisi di garanzia prima della loro emissione – non hanno riportato nulla di tutto ciò? Semplicemente perchè quel sognatore di Ghinotto si è lasciato prendere la mano e, nelle ultime righe precedenti, ha raccontato non la realtà di un “paese normale” – diciamo – ma il sogno di chi ha una inguaribile, non sempre ben riposta, fiducia nei superiori, competenti uffici.

 

Perché questa vicenda avrà certamente il suo risvolto mediatico, le sue polemiche politiche (già i grillini chiedono di discuterne in aula), i suoi strascichi sulla credibilità già sottoterra di una casta che comprende, oltre ai politici, giornalisti e vip, ma senza la discesa in campo dei “panzer” giudiziari si chiuderà in una bolla di sapone. Anche perché, come s’incaricano subito di spiegare i gazzettieri di regime, che bisogno ci sarebbe di intervenire, se per molti reati parrebbe già scattata la prescrizione? Peccato che non sempre si sia ragionato così e che “certi” procedimenti siano stati portati avanti fin quando è stata la suprema Cassazione a dichiararla, la prescrizione, dopo che il “fango nel ventilatore”, per dirla ancora alla Chiampa, aveva già raggiunto il soffitto.

 

Ghinotto

Record di furti nelle case: uno ogni due minuti

ladriAsti, Pavia e Torino risultano le province più colpite

 

I furti nelle abitazioni sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni, oltre il 127% in più. I dati sono del Censis che rileva come in Italia è svaligiata una casa ogni due minuti. Asti, Pavia e Torino risultano le province più colpite. Secondo il Censis il fenomeno è in forte crescita a Milano (con il dato di +229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%).

M5S: "Con la Legge di Stabilità, il Governo Renzi ha tagliato su tutti i fronti"

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RENZI LAVAGNAI Portavoce dei Gruppi Canavesani si sono attivati per segnalare alle proprie amministrazioni la procedura indetta dall’Agenzia delle Entrate per la cessione gratuita di apparecchiature informatiche non più idonee

 

“Con la Legge di Stabilità, il Governo Renzi ha tagliato su tutti i fronti, anche sulla spesa per la scuola pubblica mentre aumenta di duecento milioni i trasferimenti alle scuole private, per un totale di 500 milioni di euro. Tagliati anche i responsabili provinciali di educazione fisica, abrogati esoneri e semiesoneri per i vicari.

 

Mentre il governo taglia su tutti i fronti, l’Agenzia delle Entrate cederà a titolo gratuito apparecchiature informatiche di diverse tipologie (PC, PC portatili, Server), non più utilizzabili per le attività dell’Agenzia. I Portavoce dei Gruppi Canavesani, come già fatto dai 26 Gruppi Consigliari, su indicazione dei Consiglieri Movimento 5 stelle della Città Metropolitana torinese si sono attivati per segnalare alle proprie amministrazioni la procedura indetta dall’Agenzia delle Entrate per la cessione gratuita di apparecchiature informatiche non più idonee per il proprio utilizzo istituzionale, ma che possono essere ancora utili nelle nostre scuole ed enti di volontariato.

 

Pur sapendo che i tempi per presentare la domanda sono stringenti, abbiamo ritenuto che fosse importante informare le amministrazioni comunali per fare in modo che facciano tutto quanto è in loro potere, sia in termini di diffusione informativa che di supporto tecnico, per far arrivare alle nostre scuole pubbliche il maggior numero di stazioni informatiche possibile”.

 

 

I Gruppi M5S di: Pratiglione, Forno Canavese, Rivara, Levone, Busano, Pertusio, Salassa, Favria, Cuorgnè, Valperga, Pont Canavese

Il tram storico, simbolo e patrimonio cittadino

TRAM GMADRE

È partner del Gruppo Torinese Trasporti (Gtt), con lo scopo di creare un “museo del tram in movimento”

 

L’Associazione Torinese Tram Storici (Atts), è un’associazione senza scopo di lucro aperta a privati ed enti pubblici. Nasce nel 2005 per valorizzare il tram come patrimonio storico e culturale della città, oltre che veicolo estremamente ecologico e durevole. È partner del Gruppo Torinese Trasporti (Gtt), con lo scopo di creare un “museo del tram in movimento”: le vetture storiche non restano ferme in deposito ma escono ogni giorno, offrendo ai torinesi e ai turisti l’emozione di un viaggio nella storia e nella cultura. Tra le altre iniziative viene organizzata  la “festa del tram”

 

(www.atts.to.it – Foto: il Torinese)

Corteo No Tav mentre il ministero annuncia l'ok definitivo al progetto della Torino-Lione

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tav manifestotav 333La tratta italiana è lunga 17 km, inizia  da Bussoleno e giunge fino al confine di stato, sotto la futura maxi-galleria di 57 chilometri

 

Il corteo (circa mille persone secondo la Questura) ha preso il via da piazza Statuto. la manifestazione era aperta dai sindaci della Valle di Susa in fascia tricolore. Molti i partecipanti da Milano e Bologna. Tanti i rappresentanti dell’Alessandrino, area interessata alla realizzazione di un’altra grande opera contestata, il Terzo valico.

 

Mentre i no tav di tutta Italia si sono dati appuntamento al corteo di Torino, è’ stato approvato dal Cipe il progetto definitivo della tratta italiana della Sezione Transfrontaliera della linea ad alta velocità Torino-Lione. Lo comunica il Ministero delle infrastrutture e trasporti, il quale annuncia che nel Summit intergovernativo di martedì prossimo  24 febbraio a Parigi sarà siglato il protocollo addizionale all’Accordo Italia-Francia del 2012. La tratta italiana è lunga 17 km, inizia  da Bussoleno e giunge fino al confine di stato, sotto la futura maxi-galleria di 57 chilometri.

 

“La Tav va avanti – ha detto il ministro maurizio Lupi a Sestriere per la winter school di Ncd – e si farà. Martedì abbiamo l’incontro bilaterale Italia-Francia, saranno fatti ulteriori passi avanti. Chi si è opposto a quest’opera può svolgere una utile funzione di controllo, ma la violenza è inaccettabile”.

 

Intanto il comandante dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, ha visitato il cantiere di Chiomonte. Con lui il comandante interregionale Pastrengo, gen. Vincenzo Coppola,  dal comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, gen. Gino Micale e dal  comandante provinciale, colonnello Arturo Guarino . Il vertice dell’Arma ha parlato con i militari che sono impegnati in Val Susa. Li ha ringraziati per “l’abnegazione e l’umanità con cui svolgono il loro servizio”.

 

(Foto: il Torinese)

Giovane di 13 anni violentata per mesi da coetanei alla Falchera

violenza dramma

La ragazza era stanca di subire e si era confidata con le amiche

 

E’ stata violentata dai compagni di scuola, all’interno di un garage abbandonato alla periferia di Torino, nel quartiere della falchera. L’avevano ricattata imponendole il silenzio, altrimenti avrebbero mostrato le foto e i video ai suoi genitori. E’ una tredicenne che per mesi è stata costretta a subire umiliazioni e violenze dagli stupratori, ragazzini coetanei, una gang di 15 bulletti. La ragazza era stanca di subire e si era confidata con le amiche. Dopo le vacanze di Natale, qualcuno dei suoi violentatori ha inviato una foto in una busta alla madre, che ha denunciato i fatti alla polizia.

“Eat Art – Arte a Tavola” alla Gam

cibo pesce

Protagonista Enrico Crippa, chef tristellato del ristorante Piazza Duomo di Alba

 

Approfondire il rapporto profondo e sfaccettato tra l’alta cucina e l’arte contemporanea attraverso le voci di alcuni chef d’eccezione: fedele a questo intento, Eat Art – Arte a Tavola giunge al suo terzo appuntamento. Dopo aver ospitato Gualtiero Marchesi e Massimo Bottura, la rassegna organizzata dalla Fondazione De Fornaris, presieduta da Piergiorgio Re, invita il pubblico a un incontro con Enrico Crippa, chef tristellato del ristorante Piazza Duomo di Alba, che parlerà del suo personale coinvolgimento con l’arte contemporanea lunedì 23 febbraio alle ore 18:30, presso la sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) di Torino.

 

Di origine brianzola, Crippa si forma con il contributo di un maestro di prim’ordine: Gualtiero Marchesi, al cui celebre ristorante milanese inizia a lavorare all’età di appena 16 anni. Dopo una permanenza di tre anni in Giappone, durante la quale affina la sua tecnica sperimentando la cucina orientale, lo chef torna in Italia e conosce la famiglia Ceretto, produttori di vini pregiati nelle Langhe. In sinergia con questa realtà, Crippa inaugura il ristorante Piazza Duomo di Alba, di cui tutt’oggi è chef patròn, che vanta nel suo allestimento opere di artisti contemporanei tra cui Francesco Clemente, Anselm Kiefer e Kiki Smith. È di suggestioni e ispirazioni simili a questa peculiare scelta nell’arredamento che Crippa dialogherà con Danilo Eccher ed Enrica Melossi durante il terzo incontro previsto dal calendario di Eat Art.

 

“Molto spesso – afferma Crippa – negli ultimi anni la cucina contemporanea viene associata all’arte, molti chef si considerano o vengono definiti “artisti”. Ho qualche perplessità sull’utilizzo del termine, mi piace pensare che chi sta in cucina sia sempre e comunque un cuoco. Capisco e apprezzo, però, l’accostamento tra i due mondi, spesso prendo una matita e abbozzo uno schizzo per rendere concreta la presentazione del piatto che ho in mente. La materia prima, la fantasia e la tecnica devono produrre un risultato che sia anche bello. Come per l’arte, secondo me”.

 

Figura estremamente eclettica nel panorama culinario italiano perché capace di coniugare la tradizione piemontese con sapori contemporanei, Crippa ha un rapporto privilegiato con la terra delle Langhe: dall’apertura del ristorante, avvenuta nel 2005, a oggi, è stato insignito di tre stelle Michelin. Fondamentale è anche il fascino esercitato da alcuni artisti sulle sue creazioni: Panna Cotta Matisse è il nome, certamente non casuale, scelto per uno dei suoi piatti più originali.

 

L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Eat Art – Arte a Tavola è un’iniziativa della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris alla quale ha collaborato Enrica Melossi, inserita negli appuntamenti di Expo – Exto 2015. La rassegna si concluderà lunedì 2 marzo con l’intervento di Matteo Baronetto, giovane chef del Ristorante Del Cambio di Torino.

 

Per maggiori informazioni: www.fondazionedefornaris.org