Descritta in sintesi è una bici senza raggi. Questa caratteristica, grazie ad un sistema di ancoraggio delle ruote composto da piccole rotelle supportate da telaio e da specifici dispositivi di serraggio rapido, permette di piegare l’intero telaio fino a rendere il mezzo ingombrante poco più di un ombrello
Oggi è di fondamentale importanza muoversi nel frenetico traffico cittadino in modo veloce , economico e cercando di rispettare al massimo l’ambiente. Ed ecco che molti studiosi si applicano per escogitare nuove soluzioni per facilitare gli spostamenti quotidiani e diminuire gli impatti dannosi che l’inquinamento provoca sull’ambiente.
E’ tutto torinese un progetto creato da Gianluca Sada, nella foto, intervistato da Mediaset, già riconosciuto nel 2009 dall’allora Ministro della Gioventù Giorgia Meloni tra i 200 giovani talenti italiani e in seguito laureato al Politecnico di Torino in Ingegneria dell’Autoveicolo , con una tesi che nel 2010 gli è valsa il primo premio per la migliore tesi di laurea dell’anno a carattere innovativo da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Torino.
L’invenzione prende il suo nome e si chiama Sada Bike, con tanto di brevetto depositato in Camera di Commercio di Torino ancor prima di discutere la tesi, e descritta in sintesi è una bicicletta senza raggi. Questa caratteristica, grazie ad un sistema di ancoraggio delle ruote composto da piccole rotelle supportate da telaio e da specifici dispositivi di serraggio rapido, permette di piegare l’intero telaio della bicicletta fino a renderla ingombrante poco più di un ombrello. Questo elaborato, assolutamente innovativo, permette dunque di avere un mezzo di trasporto dalle dimensioni standard all’occorrenza, ma anche di essere riposto in uno zaino, che per altro lo stesso packaging può essere il suo stesso contenitore, in un semplice gesto. Inoltre la linea della Sada Bike è semplice ed elegante, oltre che, ovviamente, eco sostenibile.
Questo progetto attualmente è un prototipo funzionante in cerca di investitori per realizzare e commercializzare il prodotto. Chi fosse interessato può consultare il sito www.sadabike.it e mettersi in diretto contatto con l’Ingegner Sada. In bocca al lupo.
Clelia Ventimiglia
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