Un conto è far ridere e far pensare gli individui. Un conto é governare e fare delle scelte

Il Paese del possibile dove boom e recessione coesistono

Nella politica italiana e torinese tutto si muove e tutto sta fermo. Gli stessi politici dicono ma non fanno, non fanno e dicono che hanno fatto. In un teatrino con tutti i comici del caso, da Fregoli (Salvini) agli epigoni del capocomico ( Beppe Grillo). Lui non ha studiato la Commedia dell’Arte come il grande Dario Fo con la riedizione del grammelot
Ha vinto il premio Nobel e passerà alla Storia come un grande: non si è presentato in politica. Un conto è far ridere e far pensare gli individui. Un conto é governare e fare delle scelte nel governare. Magari Il Beppe Nazuinale ha vinto con Casaleggio una scommessa. Ha messo il famoso cavallo di Caligola ed ora siamo non governati, tanto il cavallo è stato votato. Poi arriva la Tav e il sommo Toninelli. Fatti due calcoli, a spanne si spende di più nel non fare niente che completare l’opera. Ricapitolando: si spende di più senza avere niente. Si spende di meno avendo una linea funzionante. Miracoli grillini. Ed il presidente della fantomatica commissione Marco Ponti assurto a ruolo di scienziato grazie a Giggino, anche un po’ infastidito sostiene di aver poco tempo. Corre nel dare consigli agli inebetititi consiglieri dei Trasporti grillini che non sanno ribattere a Foietta. Sparano numeri a vanvera.  Come sparano date e poi regolarmente disattendono. Giovedì decreti attuativi. Tutto regolarmente rinviato. Mi sembrano il protagonista de La coscienza di Zeno di  Italo Svevo. Con le sue date dove avrebbe dovuto smettere di fare. Ed ora, anziano, le cita come incontrovertibili segni del suo fallimento esistenziale. E il Beppe Nazionale chiede agli psichiatri di interpretare la realtà. Altra cosa il nostro Fregoli (Salvini) che parla con tutti. A cena con i renziani . Significato? Mi sembra chiaro… tutto é possibile. Magari improbabile ma pur sempre possibile. Intanto per il Piemonte l’accordo è fatto con  Il centro destra unito. Candidato scelto da Forza Italia e per i sindaci man bassa leghista. I Fratelli d’ Italia frenano e chiedono in ginocchio a Crosetto di candidarsi. Ma Lui manda il suo sodale Alessandro Meluzzi psichiatria sovranista e diacono, quasi l’unto del Signore che prenota un assessorato per sé. Altre voci danno metà delle madamine pasionarie nella lista civica del Chiampa e  Bartolomeo Giachino che non si capacita. Lo chiamano. In fondo ( lui pensa ) è il migliore. Magari si accontenterà’ di un posto in lista.
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Poi arriva la notizia : il consiglio dei Ministri ha deliberato. Quota 100 per le pensioni e il reddito di cittadinanza si farà, due  ore dopo disponibile sul sito il relativo testo e poi la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Leggo. Non sono esperto ma mi pare buono. C’ è l’ inghippo? Meglio fare alcune telefonate a chi sa più di me. Come si può suol dire scottato con l’acqua calda si ha paura anche dell’ acqua fredda. Funzionari Inps all unisono mi rispondono: aspettiamo l’ ufficialità. Tanto molto preparati non siamo. Caf sindacali: la stessa solfa. Le opposizioni sostengono una penalità del 30 % . Matteo Salvini dice: ma non esiste proprio, nessuna detrazione. Conclusioni, si vedrà poi alla fine cosa riusciranno a fare, quanto è quanti saranno soddisfatti. Mi sembra che la strada sia indicata ma ad oggi non tracciata. Più complicata la gestione del reddito di cittadinanza. Complicata se si parte dalle condizioni del nostro Paese e non solo per questioni di soldi. Ammettiamolo, noi italiani siamo un po’ debolucci sull’oraganizzazione. Spero che non me voglia chicchessia. In particolare al Sud dove… ma del resto si sa. E possiamo dirla in un altro modo, la teutonica idea dello Stato è un’ altra cosa. Per il resto mi pare scritto bene anche se non soprattutto per gli sbarramenti e i tempi prestabiliti. Sbarramenti di criteri e di tempo. Primi fra tutti i 18 mesi. Esattamente la metà di ciò che avevano detto i pentastellati. Secondo, decadenza del contributo in caso di rifiuto di un lavoro. Limite di generi di spesa. Vedremo come i Centri dell’ impiego lavoreranno. Taluni non hanno manco il computer. Come faranno la scrematura delle domande e soprattutto i controlli? La parte del leone probabilmente la faranno i caf. Una cosa ad oggi é certa: il paese è più indebitato. Per cui almeno ad oggi siamo tutti un p’ più poveri. Magari per una buona causa (ed è cosa buona e giusta) o magari per nulla, o per briciole che non accontenteranno pochi o tutti che sia. E ciò è veramente e solamente stupido e la stupidità è solo dannosa. Per ora Giggino parla di nuovo boom economico. Banca d’ Italia, invece,  di recessione. Mi sa che la maggioranza degli italiani  vede in Banckitalia più  credibile di Giggino. Personalmente mi colloco in questa maggioranza. Ed anche per questo continuo a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Anzi con poca,  pochissima acqua.  Praticamente non ce n’è più.
Patrizio Tosetto