Rivolto ai Comuni sotto i 3.000 abitanti, chiude il 29 ottobre
Sulle recenti impugnazioni del Consiglio dei Ministri pubblichiamo un commento del presidente del Consiglio regionale
“Non nascondo la mia preoccupazione, in qualità di presidente del Consiglio regionale, sulla piega che stanno prendendo i rapporti tra le leggi che il Consiglio regionale approva e il Consiglio dei Ministri. Il Consiglio lavora nel rispetto delle posizioni di ognuno. Ovviamente fra maggioranza e opposizione ci sono posizioni divergenti, ma alla fine le leggi che vengono approvate rispettano i dettami delle leggi dello Stato.Esiste una legislazione concorrente per la quale occorre porre attenzione e su cui lo Stato ha il diritto di intervenire. Non mi pare che questo si possa attribuire alle modifiche rispetto alle leggi sulla caccia, ma soprattutto alla variazione di bilancio che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato. Riguardo quest’ultima si tratta di un’entrata straordinaria per modo di dire: sono fondi depositati in un ente strumentale della Regione e che l’ente può utilizzare come ritiene opportuno. Inoltre, nell’ultima parifica davanti alla Corte dei conti la stessa Corte ha riconosciuto, in una regione già gravata di debiti, lo sforzo straordinario fatto dal Piemonte: la riduzione del debito prodotta in questi anni è testimonianza della buona amministrazione finora realizzata.Duecento milioni sottratti agli investimenti delle nostre aziende, così come previsto nella variazione di bilancio, rappresentano un colpo mortale all’economia della nostra regione e soprattutto sono contrari alle dichiarazioni di intenti di un Governo che sul rilancio dell’economia ha impostato il proprio programma. Io mi auguro, e non voglio pensare non sia così, che non esistano regioni amiche e regioni nemiche, perché questo sarebbe assolutamente contrario alle regole democratiche su cui il nostro Stato è organizzato.Mi auguro che ci siano spazi di riflessione su quanto è successo. Se occorre fare qualche modifica il Consiglio fin dai primi giorni di settembre, o anche prima se necessario, è disponibile a riunirsi per ovviare a questi problemi”.
Nino Boeti
Presidente del Consiglio regionale