Quando il cuore e la mente s’incontrano, nascono iniziative destinate a dare buoni frutti e a durare nel tempo
‘Verba docent, exempla trahunt’, scriveva in tempi lontani Sant’Agostino. Le parole conducono, l’esempio trascina, questo è certo. La storia insegna e conferma che sono sempre i cuori nobili a imbarcarsi nelle avventure più grandi.
Come quella che ha per protagonista Edi Righi, 67 anni, nativo di Poviglio (RE), fondatore e Presidente di ‘Digital Broker for Children prima’ e di ‘Be Children’ adesso, una Onlus davvero singolare per il metodo con cui trasferisce a culture e popolazioni lontane non abbienti i principi, i mezzi e gli strumenti con cui costruirsi e maturare la propria indipendenza a 360°, alla luce della scala dei valori universali che nella vita contano sopra ogni cosa e fanno la differenza. La stimata e seguita Associazione ha radici operative di scopo sociale legate ad ambienti cattolici, con una accentuata visione terzomondista, essendo attiva in Africa, Asia e America Latina. ‘Be Children nasce a Torino nel 2014 assieme a ‘uBroker SRL’, la start-up milionaria torinese che per prima nel mondo ha ideato ‘ZERO’, un collaudato sistema di fidelity program capace di azzerare le bollette di luce e gas, Canone Rai e accise incluse. Un’idea geniale dell’imprenditore e mecenate piemontese Cristiano Bilucaglia che gode del plauso del mondo cattolico ed ecclesiale che, dopo aver ideato l’EuroCredito, la prima moneta complementare italiana con cui ha salvato oltre 3mila PMI dalla crisi, gli è valsa nel 2015 il titolo di ‘Imprenditore dell’Anno’ e innumerevoli riconoscimenti da parte delle principali associazioni consumeristiche italiane. La mission solidale si concentra in primis su interventi mirati costituiti da attività di incremento di benessere e miglior condizioni a favore dei bambini che vivono in stato di sofferenza dal punto di vista economico e sociale. E tutto questo concentrando l’azione su dei temi molto precisi. Cambogia, per ‘BeChildren’ Onlus ha significato bimbe sottratte all’egida della prostituzione, piaga terribile e dilagante in quelle zone difficili. In Congo, Stato infestato da continue guerriglie quotidiane e altrettante lotte clandestine, è stata costruita una scuola per l’infanzia primaria alla periferia di Goma, una città incredibile perché possiede ricchi giacimenti e riserve naturali di coltan, materia prima fondamentale nella realizzazione di microchip e cellulari, con un altissimo potere di conduzione elettrica. Mentre in Tanzania, Per le famiglie che si sono impegnate concretamente a mandare a scuola i propri pargoli, la Onlus ha provveduto a regalare una capra gravida per ogni bambino, contando sulla capacità vivace di riproduzione di questi mammiferi e del latte da essi derivato a fini alimentari e commerciali: generando così in loco una microeconomia funzionale e rodata tale da coprire le spese sostenute dai genitori per la frequentazione dei figli all’anno scolastico. In Colombia, invece, è stato recentemente portato a compimento con successo il progetto ‘Giochiamo, ma non alla guerra’, basato sulla formazione culturale e valoriale di 100 piccoli team leader allo scopo di contrastare il diffondersi di attitudini criminali e di incoraggiamento al contenzioso e al conflitto: seminando, in una parola, la pace già dalla prima infanzia dei bambini.Per il 2019, ‘BeChildren’ è attiva su due fronti. Il primo, intitolato ‘Una storia di cuore a Leh’, riguarda la capitale del distretto indiano del Ladakh. Una città che, per via del fatto che si trova a 3.500 metri di altitudine, ha una popolazione affetta in numero significativo da cardiopatie, minori in gran numero inclusi. C’è un solo ospedale militare, che per lo più rifiuta i civili se non in rarissimi e gravissimi casi. Grazie alla generosità dei donatori, è stato così possibile avviare un iter di ampliamento del nascente ospedale civile insieme alla ‘Ladakh Heart Foundation’. Il Madagascar, invece, è la meta del progetto battezzato ‘Facciamo scuole e cura’, ed è impostato con un’associazione benefica locale reggiana che si chiama ‘AMGA – Amici di Don Ganapini’, un missionario tuttora vivente impegnato da anni nell’edificazione e ristrutturazione di fabbricati a uso scolastico primario in due quartieri di Antananarivo, due quartieri della capita, cui sono in corso di fornitura i materiali necessari al completamento delle costruzioni, lasciando le opere di muratura nelle mani dei genitori dei bimbi che lì andranno a studiare. E vivere così l’esperienza umanamente edificante di una scuola convissuta e sudata. Vista come non un dono calato dall’alto, senza fatica né sudore, bensì come il frutto di un operato condiviso a più cuori e a più mani. In questi giorni è altresì possibile destinare il proprio 5X1000 a ‘BeChildren’ Onlus. Tutte le informazioni sul sito www.bechildren.org