Torino- Pagina 83

Con il fondo librario ‘Irene & Emilio Clara’ tanti nuovi volumi nelle biblioteche torinesi

Il Servizio Biblioteche della Città di Torino ha acquisito in deposito a titolo gratuito il fondo librario ‘Irene & Emilio Clara’, per volere di Maria Paola e Maria Elena, figlie ed eredi dell’ingegner Emilio Clara.

Completata la catalogazione, sostenuta a spese della famiglia, i 17.142 volumi sono raccolti e disponibili per la consultazione nella Biblioteca civica Primo Levi, in via Leoncavallo 17.

Il fondo di ‘Irene & Emilio Clara’ integra e arricchisce l’importante collezione di libri d’arte della Città conservata nella Biblioteca civica Centrale e avviata nell’anno della sua fondazione, il 1869, grazie al collegamento con le Scuole cittadine di disegno, architettura, disegno industriale e ornato, che favorirono le acquisizioni di testi e manualistica relativi a settori a cavallo tra arte e artigianato, arti decorative e tecniche industriali.

A tema prevalentemente umanistico, dall’archeologia classica alla storia e alla storia dell’arte, i libri del fondo costituiscono una vera e propria ‘biblioteca d’autore’ impreziosita da prime edizioni di pregio in lingua italiana, giapponese, francese, inglese russa e tedesca che suggeriscono percorsi di lettura in linea con gli interessi dell’ingegnere.

 “’Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtùte e canoscenza’ è la massima che ha guidato la lunga vita di mio padre e che soleva ripetere a chi gli stava intorno – ricorda la figlia dell’ingegnere, Maria Paola Clara -. Con mia sorella ho deciso allora che le sue ‘virtute e canoscenza’ fossero un valore per la società da metter a fattore comune, facendo parte di quella generazione di uomini e donne che hanno costruito in silenzio e ‘rimboccandosi per primi le maniche’ questo nostro tessuto lavorativo e culturale italiano. La curiosità e l’amore per la conoscenza di altre culture hanno portato mio padre a viaggiare spingendosi verso mete anche lontane, attitudine non così comune per una generazione restia agli spostamenti, ma Torino era la sua città, lì il suo mondo quotidiano e i suoi affetti. Torino città così amata e così vissuta che lo aveva accompagnato in ogni suo passo di vita offrendogli, come spesso ricordava, di diventare un uomo affermato. A Torino, la restituzione del suo patrimonio librario, attraverso noi figlie, come ringraziamento e riconoscenza, affinché l’intera comunità possa attingere, ispirarsi, crescere e silenziosamente ricordarlo come silenziosamente aveva vissuto”.

Ringrazio Maria Paola e Maria Elena Clara per aver pensato alle Biblioteche civiche torinesi per la valorizzazione e la conservazione del fondo ‘Irene & Emilio Clara’ che rappresenta una straordinaria occasione di arricchimento delle collezioni dedicate alla storia dell’arte, oggi disponibili nella nostra città – sottolinea Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città -. Grazie a questa collezione Torino trova un’importante occasione di rafforzamento della propria vocazione artistico-culturale“.

Emilio Clara (Torino, 1925-2014) fu attivo a Torino tra il 1950 e il 2006, si laureò al Politecnico una prima volta nel 1949 in Ingegneria Industriale e dopo pochi anni in Ingegneria Aeronautica. Nel 1950 scelse di intraprendere la libera professione come ingegnere strutturista specializzato nel calcolo del cemento armato. Operando prevalentemente a Torino e provincia, è stato a suo modo uno dei protagonisti della ricostruzione e dell’espansione edilizia della nostra città negli anni del secondo dopoguerra e del miracolo economico, con progetti informati al costante aggiornamento di materiali e tecniche esecutive e al rigoroso rispetto degli standard normativi.

Nel corso della sua attività professionale, l’ingegner Clara ha ideato e seguito 3.330 progetti, distinti in interventi per civili abitazioni, attività commerciali, aziende agricole, stabilimenti industriali, impianti sportivi, istituti sanitari e socio-assistenziali, monumenti funerari e opere di pubblica utilità. Una produzione ingente, che ha lasciato una testimonianza effettiva nel tessuto territoriale della nostra città.

Il fondo ‘Irene & Emilio Clara’ va dunque ad arricchire ulteriormente il patrimonio delle Biblioteche civiche torinesi, offrendo a cittadini e studiosi un’ampia panoramica della produzione editoriale di settore degli ultimi cinquant’anni e una significativa opportunità per futuri progetti di valorizzazione dei fondi d’arte.

Una collezione di grande interesse per la Città, acquisita anche grazie alla segnalazione e all’azione propositiva del CCW-Cultural Welfare Center, realtà nazionale con sede a Torino, volta a promuovere l’impatto sociale della cultura per il benessere delle persone e delle comunità.

Riapre il Museo del Risorgimento

Dalla prossima settimana sarà possibile tornare a visitare anche il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, che sarà aperto il giovedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 18. Si inizia giovedì 11 febbraio.

Con il passaggio in zona gialla e la possibilità prevista di aprire i musei dal lunedì al venerdì, anche il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano tornerà ad accogliere i visitatori a partire dalla prossima settimana tutti i giovedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 18. Si inizia dunque giovedì 11 febbraio.

L’ingresso sarà secondo le consuete tariffe e riduzioni. Fino alla fine di febbraio entreranno gratuitamente tutti i visitatori con meno di 26 anni di età.

L’attuale situazione di emergenza sanitaria impone il rispetto di precise norme che possano garantire la visita in totale sicurezza. Per accedere al Museo sarà obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. All’ingresso saranno disposti dispenser con i disinfettanti per le mani. Ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea che non dovrà essere superiore ai 37,5° C.  All’interno delle sale occorrerà mantenere la distanza interpersonale di oltre un metro ed evitare assembramenti.

Per i gruppi superiori alle cinque persone è possibile prenotare scrivendo una mail a prenotazioni@museorisorgimentotorino.it

Tutte le info su www.museorisorgimentotorino.it

Gli architetti italiani progettano la Cina del dopo Coronavirus

“Lavorare con la Cina. Opportunità e scambi nella pratica architettonica” un webinar lancia il bando di POLITO Studio

 

La Cina, con le sue megalopoli e l’altissima densità abitativa, è il paese dove si costruisce di più al mondo, ma ha solo 50.000 architetti, un terzo di quelli italiani. E si tratta quindi di un enorme potenziale di business per i nostri professionisti, ma difficilmente accessibile.

Per fare chiarezza sulle relazioni e le opportunità tra i due paesi, il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti di Torino hanno organizzato l’incontro on line Lavorare con la Cina. Opportunità e scambi nella pratica architettonica – Laddove nulla è semplice e tutto è possibile, promosso in collaborazione con TOChina Center dell’Università di Torino e con Fondazione Italia-Cina.

Nel corso dell’incontro, in programma a partire dalle 14, sarà inoltre presentata la call per selezionare 12 gruppi di architetti professionisti che parteciperanno a un percorso biennale di formazione e accompagnamento al mercato cinese.

L’incontro e il bando sono la prima delle iniziative messe in atto nell’ambito di POLITO Studio, il progetto nato dalla sinergia tra il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti, per facilitare a professionisti e ricercatori nuove opportunità internazionali.

La call di POLITO Studio prevede che gruppi di lavoro – formati da professionisti, ricercatori e partner cinesi – partecipino a workshop di alta formazione applicata, allo scopo di trasferire loro capacità e reti di relazioni, utili a candidarsi a progetti reali e concorsi di architettura in Cina.

Il simposio verrà introdotto dal rettore del Politecnico Guido Saracco e dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino Massimo Giuntoli in un confronto con Roberto Pagani, addetto scientifico del Consolato Generale d’Italia a Shanghai; Michele Bonino, vice rettore per le relazioni con la Cina del Politecnico di Torino, insieme a Cristina Coscia, vice presidente dell’Ordine degli Architetti, sono ideatori e coordinatori del progetto Polito Studio e presenteranno la call e i futuri sviluppi del programma; a seguire nel corso del focus Cina, scenari e prospettive per gli studi professionali intervengono Massimo Bagnasco, vice Presidente della Camera di Commercio Europea in Cina, sul tema Cina, laddove nulla è semplice, ma tutto è possibileGiovanni Andornino, direttore del TOChina Center di UNITO, Edoardo Agamennone, Direttore Accademico del ChinaMed Business Program, UNITO, che illustreranno come Impostare un percorso di sviluppo professionale in Cina: italianità ed empatia cognitiva, e infine Filippo Fasulo, Direttore CeSIF – Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia-Cina, con l’intervento Tra dual circulation e 14mo Piano quinquennale: l’economia cinese post- Covid. In coda alla giornata, moderata da Valeria Federighi del Politecnico di Torino e Urszula Grodzicka del Focus group OAT Rete nazionale e internazionale, saranno illustrati alcuni casi studio di progettazione con la Cina da un gruppo di progettisti e docenti: Francesca Frassoldati del Politecnico di Torino, Michele Armando e Gianmaria Quarta dello studio Quarta & Armando architecture, Edoardo Bruno, ricercatore di POLITO/China Room, Pier Giorgio Turi, presidente ICAF Italy China Architectural Forum e il progettista Fabrizio Fragomeli.

“Il modello di collaborazione tra professionisti e docenti universitari che POLITO Studio sta avviando è innovativo, poiché permette di affrontare i mercati internazionali, come quello Cinese, con l’articolazione di competenze e la massa critica che essi richiedono. Sono convinto che questo progetto pilota in ambito internazionale concorrerà a stabilire anche a livello nazionale nuove sinergie tra mondo professionale e mondo universitario, ancora troppo distanti rispetto ad altri contesti europei” ha dichiarato Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino.

Con Polito Studio si realizza in concreto uno degli obiettivi che ci siamo dati:sostenere il lavoro degli Architetti e offrire opportunità per guardare ad altri mercati. Grazie alla collaborazione con il Politecnico offriamo una formazione di altissima specializzazione e intercettiamo un mercato di grande potenzialità” ha commentato l’Architetto Massimo Giuntoli, presidente di OAT – Ordine degli Architetti, Torino.

I professionisti architetti, in particolare i più giovani, devono oggi guardare necessariamente ai mercati internazionali, dove però sono necessari anni per orientarsi e posizionarsi. Il Politecnico di Torino ha maturato, spesso da decenni, solide relazioni in quegli stessi Paesi. L’obiettivo di POLITO Studio è di metterle a fattor comune e di condividere con i professionisti l’esperienza maturata nel tempo in quei contesti. La Cina è ideale come caso pilota, perché tutte le università nostre partner hanno grandi istituti di progettazione, alla ricerca di collaborazioni internazionali” così il professor Michele Bonino, vice rettore per le Relazioni con la Cina, presenta il concept di POLITO Studio.

POLITO Studio si colloca pienamente nelle strategie operative dell’Ordine, finalizzate a creare opportunità concrete per i propri iscritti. Peraltro, la formula di “incubatore” per accompagnare i professionisti alla predisposizione di dossier di candidatura per bandi di concorso cinesi è sicuramente innovativa, perché passa attraverso un processo di formazione applicata, in cui le capacità di lavorare in team e in modo multidisciplinare allenano alle sfide professionali dell’internazionalizzazione” commenta l’architetto Cristina Coscia, vice presidente OAT e con Bonino coordinatrice di POLITO studio.

Possono partecipare alla call di POLITO Studio tutti gli architetti iscritti all’albo professionale; il form sarà pubblicato l’8 febbraio sul sito di OAT nella sezione dedicata all’internazionalizzazione. Candidature aperte fino all’8 marzo, i risultati saranno pubblicati entro la fine del mese per iniziare il biennio 2021-2023 il prossimo aprile.

Violazione norme anti covid: chiuso locale per 5 giorni, 1200 euro di sanzioni

Nel tardo pomeriggio di lunedì, gli agenti del commissariato San Secondo, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine e da personale dell’unità cinofila, hanno controllato un esercizio commerciale in zona Santa Rita.

Una volta all’interno gli operatori hanno avuto modo di constatare la presenza di quattro avventori, uno dei quali intento a consumare un aperitivo oltre l’orario consentito mentre altri tre colloquiavano tra loro non mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Si appurava il mancato contingentamento degli ingressi previsto dalle vigenti normative, vista anche la mancata esposizione del cartello indicante la capienza massima consentita.


A riprova, durante il controllo, altri tre clienti accedevano al locale, quando i poliziotti erano all’interno dell’esercizio.
Alla luce dei fatti, è stata disposta la chiusura provvisoria del locale per cinque giorni e 1200 euro di sanzione sono stati elevati per le violazioni accertate.

Ecco i sensori che monitorano lo smog dai balconi di casa

A Torino è attiva una rete di 20 sensori che monitorano lo smog direttamente dai balconi dei cittadini!

La startup Wiseair ha distribuito sui balconi di 20 Ambassadors torinesi Arianna, il vaso da balcone che misura la qualità dell’aria. Da oggi tutti i cittadini possono controllare la qualità dell’aria in tempo reale scaricando l’app Wiseair

Wiseair è un progetto nato da 5 giovani ingegneri del Politecnico di Milano con la missione di permettere ai cittadini di accedere ad informazioni chiare e trasparenti riguardanti la qualità dell’aria e attraverso queste informazioni promuovere una nuova attitudine volta a riportare l’aria pulita nelle nostre città.

L’ingrediente segreto del progetto è Arianna, un vaso da balcone che monitora la concentrazione di particolato nell’aria. A partire dai dati forniti dalle Arianne ospitate sui balconi dei cosiddetti Ambassador, tutti i cittadini possono conoscere la qualità dell’aria nel proprio quartiere tramite App, stimolando la nascita di community di cittadini consapevoli che possano guidare il cambiamento.

Dopo aver distribuito una rete di oltre 100 sensori nella città di Milano, Wiseair ha lanciato un nuovo progetto di community dedicato alla città di Torino. Le prime 20 Arianne sono state distribuite gratuitamente selezionando i cittadini torinesi che più di tutti rispecchiavano i valori e lo spirito del progetto. Alla luce di oltre 1000 candidature ricevute, gli Ambassador sono stati selezionati e i sensori sono stati installati sui loro balconi!

Attualmente quindi una prima rete di 20 sensori è distribuita capillarmente nella capitale piemontese e tutti i cittadini possono accedere ai dati raccolti in tempo reale. Per conoscere la qualità dell’aria a Torino basta scaricare l’applicazione Wiseair direttamente dagli store. A partire dai dati raccolti dai sensori cittadini l’applicazione è in grado di mostrare la qualità dell’aria in ogni punto della città, mostrando anche il trend storico giornaliero, mensile e annuale.

Il progetto non si ferma soltanto qua. L’obiettivo è usare queste informazioni per creare un movimento consapevole, che in modo proattivo e propositivo aiuti l’amministrazione nell’affrontare il problema dell’inquinamento. La community è radunata sul gruppo Faceboook ITALIA ARIA PULITA | Wiseair community, che oggi conta diverse migliaia di cittadini e due grandi sottogruppi, Milano Aria Pulita e Torino Aria Pulita, le due città che per prime hanno aderito al progetto Wiseair.

Il progetto Torino Aria Pulita è stato sostenuto da tantissime realtà locali che stanno dando il loro supporto, tra le quali Comitato Torino Respira, Bike Pride e Dott. Questo è l’inizio di un progetto collaborativo che ha l’ambizione di affrontare il tema dell’inquinamento in modo concreto e attivo. Partendo direttamente dallo spirito civico dei cittadini stessi.

Per maggiori informazioni sul progetto Torino Aria Pulita e sulla startup Wiseair:

www.wiseair.vision/community

“Indossa” oltre 70 grammi di hashish. Pusher ventisettenne arrestato

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno effettuato una serie di passaggi nella zona compresa tra Piazza della Repubblica e la prima parte di Corso Giulio Cesare, in quanto impegnati in un servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio.

Intorno alle 16, gli operatori notano un soggetto, che alla vista della pattuglia, inizia a svicolare tra i passanti nel tentativo di eludere un eventuale controllo. Una volta fermato, l’uomo, un cittadino marocchino di 27 anni, viene perquisito. Gli operatori rinvengono nelle parti interne della cintura, 3 pezzi di hashish, per un peso totale di 75 grammi.

Il ventisettenne, irregolare sul territorio Nazionale e con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

 

Mamma partorisce con cesareo durante l’intervento per salvarle la vista

È stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista, presso l’ospedale Molinette di Torino

Ieri sera è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. E’  successo presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Mamma e neonata sono salve.

La paziente era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un adenoma ipofisario sanguinante. Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.

La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor Francesco Zenga, neurochirurgo Responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor Vincenzo Villari) e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo). I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per prendere la delicata decisione.

Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente.

Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia della Molinette (diretto dal professor Diego Garbossa) si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico. La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor Paolo Cortese (Direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3) e dalla dottoressa Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa Evelina Gollo (Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna). Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2185 g, è stata affidata al neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi.

Appena concluso il parto, la dottoressa Eliana Tinetti, anestesista della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna) ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico. Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dottor Francesco Zenga ed il professor Giancarlo Pecorari della Otorinolaringoiatria (diretta dal professor Roberto Albera) hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente.  La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna ed i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza ed in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia COVID, per salvare la vita e la vista ad una giovane mamma ed alla propria neonata.

La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.

Vigilia della 21esima giornata di campionato di serie A

Seconda di ritorno
Sabato 6 febbraio 2021
Atalanta-Torino ore 15
Juventus-Roma ore 18

Qui Juve:la squadra bianconera è molto migliorata sotto l’aspetto mentale, sicuramente la sconfitta di San Siro,in campionato contro l’Inter, ha aiutato a capire che bisogna esser sempre concentrati ed avere grandi motivazioni in ogni partita nonostante gli impegni ravvicinati.La Juve sta crescendo anche nel posizionamento in campo e nel curare la fase del possesso palla,aggredendo in ogni parte del campo la compagine avversaria. Dybala è ancora a parte, Ramsey si è allenato ma  non è ancora  a disposizione.

Qui Toro:Ricardo Rodriguez non prenderà parte alla trasferta contro l’Atalanta: il terzino del Torino, figura tra gli indisponibili a causa di un problema gastro-intestinale che lo ha costretto a saltare anche la rifinitura di oggi al Filadelfia. Oltre allo svizzero, il tecnico Nicola non potrà contare su Vojvoda, che sta recuperando dalla lussazione alla spalla di circa un mese fa, e Sanabria, squalificato per l’Atalanta e positivo al Covid-19.

Vincenzo Grassano

Si rifiuta di indossare la mascherina, treno bloccato in stazione

Torino: intervento dei carabinieri e denuncia del passeggero

Torino, 5 febbraio I Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno denunciato a piede libero un 37enne cittadino marocchino per interruzione di pubblico servizio.
L’uomo, che ieri sera viaggiava ubriaco sul treno regionale Torino-Bardonecchia, sebbene più volte invitato dal capotreno a indossare la mascherina, si è rifiutato di farlo, costringendo il personale di bordo a fermare il treno alla stazione ferroviaria di Avigliana e a richiedere l’intervento dei carabinieri.
All’arrivo dei militari dell’Arma, il 37enne, visibilmente ubriaco, ha indossato la mascherina per essere poi affidato ai sanitari del 118.
L’uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio per aver causato un ritardo di 45 minuti del treno ed è stato anche sanzionato per non aver ottemperato all’obbligo di indossare la mascherina

Al cinema contro il bullismo

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA insieme alla RETE “PASSA LA PALLA”  in occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo

 

Venerdì 5 febbraio, il Museo Nazionale del Cinema di Torino organizza per le scuole proiezioni in streaming e incontri di approfondimento online con educatori ed esperti sul tema del bullismo e un’attività interattiva con gli studenti a cura della rete Passa la Palla.

Gli studenti delle scuole secondarie di II grado incontreranno Mirko Locatelli, regista e sceneggiatore del film Il primo giorno d’inverno.

Saranno ospiti dell’incontro Elena Ferrara, senatrice della XVII legislatura e promotrice della legge 71/2017, e la band italiana Gli Eugenio in Via Di Gioia.

 

Scuole secondarie di I grado

Visione in streaming di Jimmy Grimble  (J. Hay, UK 2000, 105’)

Ore 11– Incontro su Zoom con le

  • Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC
  • La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
  • Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa

Scuole secondarie di II grado

Visione in streaming de Il primo giorno d’inverno  (M. Locatelli, Italia 2080, 88’)

Ore 12– Incontro su Zoom con le classi delle

  • Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC e Mirko Locatelli, regista
  • La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
  • Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa