Torino- Pagina 41

Scippa il cellulare a una donna e continua la chiamata

Arrestato dagli agenti del Commissariato Madonna di Campagna

Quando gli agenti della Squadra Volante lo hanno fermato aveva appena scippato il cellulare a una donna che stava parlando al telefono. L’uomo, un trentaduenne cittadino marocchino, a bordo di una bici si è avvicinato alla donna e le tolto di mano lo smartphone, non pago del gesto ha anche salutato la persona all’altro capo del telefono, presentandosi e dicendole “bye, bye”.

Peccato, però, che pochi minuti dopo lo straniero si è imbattuto negli agenti del Commissariato Madonna di Campagna che transitavano in via Giachino. I poliziotti hanno visto il trentaduenne nei pressi di un centro commerciale che si allontanava a passo svelto tenendo con sé una bicicletta. Il comportamento ha insospettito i poliziotti che hanno fermato l’uomo trovandolo in possesso del cellulare sul quale poco dopo è giunta una chiamata che confermava che lo smartphone era provento di furto visto che se ne lamentava il furto poco prima avvenuto.

Il trentaduenne è stato arrestato per rapina e denunciato per ricettazione per il possesso della bicicletta del quale l’uomo non è riuscito a spiegare le ragioni del possesso.

 

Torino. Rider accerchiato e rapinato, i carabinieri arrestano due persone

I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari,

 

emessa dal Gip di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana – nei confronti di 2 giovani, di 18 e 19 anni, ritenuti gravemente indiziati di rapina in concorso ai danni di un rider della società “Glovo”.
La vittima, il 25 novembre 2020, era stata contattata da uno degli indagati per effettuare una consegna a domicilio di generi alimentari ma giunta nei pressi dell’abitazione, in via Sansovino, veniva accerchiata, minacciata e spinta da alcuni giovani che la derubavano del cibo nonché del portafoglio contenente carte di pagamento e denaro contante. L’attività d’indagine, condotta dai militari della Compagnia To-San Carlo, ha consentito di individuare nell’immediatezza l’utenza telefonica dalla quale era partito l’ordine e l’account di posta elettronica registrato presso la Società “Glovo”, necessari per usufruire del servizio. Entrambi erano riconducibili ad uno dei due arrestati che aveva preso parte attiva nel reato. Successivi accertamenti hanno permesso di risalire al complice.

Gtt torna ad assumere autisti full time

Gtt, l’azienda di trasporto pubblico torinese torna ad assumere e ha pubblicato l’avviso di selezione per posti da autista full time a tempo indeterminato

Alle prove verranno  convocati fino a 300 candidati. Il numero esatto delle persone che saranno assunte sarà deciso  con il nuovo Piano Industriale 2021-2023 in approvazione. Gtt si riserverà la possibilità di assumere il  10% di autisti con contratto a tempo indeterminato part time week end. Le ultime assunzioni  di autisti risalgono al 2015.

In difesa di Villa Giolitti a Cavour

L’architetto Donatella d’Angelo e’ da tanti anni la punta di diamante della battaglia a tutela dei Beni Culturali con la sua attività di architetto sensibile alla storia e al bello che molti suoi colleghi trascurano, per non dire che contribuiscono a devastare.

E’ stata autorevolissima e rimpianta Presidente di “Italia nostra “ che sotto la sua guida aveva perso la patina vecchiotta di un gruppo di attempati signori e madamine un po’ snob , che ha sempre caratterizzato la pur nobilissima associazione . Solo ai tempi remoti di Valdo Fusi ebbe la grinta battagliera che è stata anche quella di Donatella D’Angelo che ha al suo attivo tantissime benemerite battaglie per la tutela non a parole del nostro patrimonio storico – artistico. Adesso tocca alla storica Villa Giolitti di Cavour.  Il testo redatto dall ‘architetto D’Angelo ci esime da commenti . Fa parte della storia d’Italia che forse gli eredi dello statista di Dronero non valutano abbastanza. Sono stato a visitare la villa qualche anno fa dopo un convegno a cui avevo partecipato con l’indimenticabile senatore Giuseppe Fassino. Appare incredibile che i due sodalizi dedicati a Cavour di cui uno ha sede proprio a Cavour , tacciano. E il Sindaco del piccolo centro del Pinerolese famoso anche per la Locanda della posta dove era solito andare Giolitti con Croce e Soleri , forse e giustamente troppo occupato dal COVID ( Cavour e ‘ stata la prima zona rossa del Piemonte) per potersi dedicare alla villa in vendita .
Ma esiste oltre che un presidente della Regione, anche un assessorato regionale alla cultura appare anch’esso silente . C’è da augurarsi che il documento predisposto dall’architetto D’Angelo smuova le aque e soprattutto la Sovrintendenza .La stessa “Italia nostra dovrebbe svegliarsi dal torpore in cui è caduta da gran tempo , diventando la succursale di un vecchio e polveroso club inglese. La villa è una pagina di storia piemontese e italiana da tutelare proprio nell’anno centenario della fine del V Governo Giolititti del 1920-21. Anche quanto resta della cultura liberale non sedicente deve attivarsi per portare in Parlamento questo tentativo di trattare quella villa come un affare da agenzia immobiliare. Pubblichiamo il testo dell’appello.

Pier Franco Quaglieni

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Al sig.Ministro della Cultura
Al Sig Ministro delle Infrastrutture
Al Sig Ministro delle Finanze
e pc Al Presidente del Consiglio dei Ministri
pc Al Presidente della Repubblica

Abbiamo appreso con sgomento della imminente vendita della villa che fu di Giovanni Giolitti sita a Cavour, luogo già evocativo di un altro grande Statista, Camillo Benso.
La Villa, di per sé pregevole per l’indubbio valore architettonico, è una gradevolissima costruzione del XVIII. Sec., ed ambientale, essendo dotata di un parco di oltre 25.000 mq di piante rare, ha un inestimabile valore documentario/politico/storico. Giolitti ci passava molto tempo, vi riceveva i più illustri personaggi dell’epoca, che qui elaboravano leggi e trattati. Ci rimase in maniera permanente negli ultimi anni sino alla sua morte qui avvenuta nel 1928. Oltretutto è posta in vendita con tutti i preziosi arredi, testimoni muti della Storia d’Italia.
Chiediamo pertanto che questo patrimonio di Cultura, Storia e di Conoscenza non venga disperso ma lo Stato eserciti il Diritto di Prelazione ai sensi del D. Lgs 42/04,tenuto conto dell’interesse Nazionale che il Decreto richiama.
Certi in una Sua cortese attenzione, attendiamo fiduciosi.

I Firmatari.
Donatella D’Angelo
Angelo Argento
Alberto Improda

 

 

Internet a banda ultralarga per la Scuola di Verrua Savoia

Grazie a Amministrazione Comunale e APS Senza Fili Senza Confini

 

Verrua Savoia – Da una settimana anche la scuola dell’infanzia e primaria di Verrua Savoia è tornata alla DAD, costringendo alunni ed insegnanti davanti ad un pc. Tra le varie difficoltà che questa situazione comporta, alcuni insuperabili, rientrano anche problemi “pratici” legati a una connessione internet adeguata per garantire una buona qualità delle lezioni on-line. Potendo agire su quest’ultimo aspetto, l’Amministrazione Comunale ha chiesto all’Associazione Senza Fili Senza Confini di predisporre un progetto di potenziamentodei collegamenti Wi-Fi nell’edificio scolastico. Venerdì 12 marzo Daniele Trinchero, Presidente dell’Associazione Senza Fili Senza Confini, il Sindaco e le maestre presenti a Scuola, hanno collaudato le nuove apparecchiature installate dall’Associazione che permetteranno navigazione a 50 Mb/s in tutti i locali dell’edificio, indipendentemente dal numero di persone collegate. Il Sindaco di Verrua Savoia, Mauro Castelli, ha dichiarato “Ringrazio il costante impegno di Senza Fili Senza Confini per dare, come sempre ha fatto, valore al nostro territorio”. Il Presidente di Senza Fili Senza Confini, Daniele Trinchero, ha dichiarato “La nuova infrastruttura consentirà comunicazioni bidirezionali stabili e continuative, grazie ad un collegamento Internet dedicato e apparati di rete innovativi. Un modello che potrà essere replicato in altri plessi del nostro territorio”

Anche un Canadair per domare le fiamme sul Musiné

E’ stato impiegato anche un aereo Canadair per spegnere l’ incendio che da ieri pomeriggio ha bruciato le pendici del monte Musinè a Caselette   

Il velivolo ha effettuato lanci di acqua sui due fronti del rogo alimentato dal forte vento.

In azione  anche un elicottero che scarica grosse quantità di acqua da un serbatoio da mille litri.

Traffico illecito di rifiuti metallici: 15 arresti

Nella mattinata militari della Guardia di Finanza di Torino, in stretta collaborazione con il Comando Provinciale Napoli, stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “FERRAMIÙ”,

 

ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 15 persone (10 in carcere e 5 ai domiciliari), appartenenti ad una associazione per delinquere di matrice internazionale finalizzata al traffico illecito di rifiuti metallici, all’autoriciclaggio di proventi illeciti e all’emissione ed utilizzo di documenti attestanti operazioni inesistenti.

In corso di svolgimento, altresì, perquisizioni nei confronti di decine di soggetti e società, nonché il sequestro preventivo disposto su beni per oltre 130 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie riconducibili agli indagati.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia – P.M. Dott. Valerio Longi – e condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, hanno consentito di individuare un sodalizio criminoso, a carattere transnazionale, che reperiva sul territorio nazionale rifiuti metallici acquistati “in nero”, predisponendo poi la “copertura” documentale e contabile volta a farli apparire come rottami lecitamente acquistati da imprese aventi sede all’estero, che ne attestavano falsamente la regolarità secondo i requisiti richiesti dalla normativa dell’Unione europea. Successivamente, tali rifiuti venivano consegnati a fonderie o altre società commerciali del settore per essere reimmessi nel circuito produttivo.

In armonia con la legislazione unionale, infatti, affinché i rottami metallici non siano qualificabili come “rifiuto”, il produttore deve redigere e trasmettere ad ogni cessione una “dichiarazione di conformità“, al fine di consentire, in ogni momento, l’individuazione dell’origine del rottame e, dunque, la tracciabilità dello stesso.

Laddove ci si trovi, come nel caso di specie, di fronte ad una cessione “in nero”, la provenienza dei rottami resta ignota, gli stessi non sono tracciabili e, dunque, devono – sempre e comunque – essere considerati “rifiuti” a causa del mancato rispetto delle richiamate disposizioni e, quindi, non sono commercializzabili come rottami metallici.

Per ovviare a ciò, gli indagati provvedevano a predisporre fittizie “dichiarazioni di conformità” aggirando, così, le disposizioni di legge e celando la reale origine del materiale. Inoltre, per poter giustificare contabilmente i pagamenti destinati, di fatto, all’acquisto dei rifiuti “in nero”, si adoperavano per ottenere false fatturazioni emesse da compiacenti società all’estero.

Le investigazioni, avviate nel 2018, hanno preso spunto dall’approfondimento di una segnalazione di operazione sospetta riguardante anomale movimentazioni finanziarie intercorse tra un’impresa avente sede nella Repubblica slovacca ed un’azienda operante nel torinese, con sede secondaria in Campania, per attività di commercio di materiale ferroso.

Secondo le prospettazioni accusatorie, accolte dal G.I.P., l’organizzazione criminale si è rivelata particolarmente complessa e articolata in quanto caratterizzata da una molteplicità di uffici, persone coinvolte, ruoli, mezzi utilizzati, imprese di trasporto, società italiane e straniere e sarebbe stata così appositamente modulata per consentire, attraverso la formazione, la redazione e l’utilizzo di documentazione totalmente falsa, l’illecito traffico di ingentissimi quantitativi di prodotto. Complessivamente, alla luce di quanto ricostruito nel corso delle indagini, dal 2018 sarebbero state movimentate circa 18.000 tonnellate di rifiuti metallici.

I finanzieri hanno tracciato l’attività commerciale e finanziaria formalmente posta in essere dalle entità estere – avvalendosi, grazie all’attivazione del Comando Generale – II Reparto, della cooperazione internazionale fornita da 7 Paesi (Repubblica slovacca, Ungheria, Turchia, Egitto, Pakistan, Cina e Malaysia) – riscontrandone la fittizietà, in quanto tali società sono risultate prive di una sede operativa e di beni immobili.

Sul piano giudiziario, è stata attivata l’Agenzia dell’Unione europea Eurojust per il coordinamento delle indagini oltre confine e l’esecuzione delle attività di custodia cautelare e perquisizione in Repubblica slovacca e Ungheria.

Le odierne operazioni vedono complessivamente coinvolti circa un centinaio di militari appartenenti ad oltre 30 Reparti del Corpo nei territori delle regioni Piemonte (province di Torino, Alessandria e Verbania), Lombardia (province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Monza-Brianza e Pavia), Emilia-Romagna (Ferrara e Forlì-Cesena), Toscana (provincia di Prato), Lazio (provincia di Roma), Molise (provincia di Isernia) e Campania (province di Napoli, Caserta e Salerno).

Il Comune di Volpiano nell’Agenzia per lo sviluppo del Canavese

“L’obiettivo è il progresso e lo sviluppo del territorio canavesano”

Il Comune di Volpiano ha rinnovato l’adesione all’associazione «Agenzia per lo Sviluppo del Canavese», che si pone la finalità di promuovere «il progresso e lo sviluppo del territorio canavesano, favorendo l’attività di ricerca e di studio delle problematiche, delle criticità e delle relative soluzioni, nonché delle potenzialità del territorio canavesano al fine di favorire il miglioramento e la crescita di tutte le sue componenti, siano esse culturali, sociali od economiche». Il Comune di Volpiano ha aderito all’agenzia sin dalla sua fondazione, nel 2019, e il sindaco Emanuele De Zuanne è componente del Consiglio direttivo.

«Questa importante associazione – commenta De Zuanne – riunisce realtà imprenditoriali, sindacali e istituzioni pubbliche, con l’obiettivo di intercettare sia finanziamenti che progetti di sviluppo per il Canavese, e di mantenere sul territorio le realtà economiche; inoltre consente di costruire relazioni utili per favorire l’insediamento di attività produttive all’interno della nostra area, come è anche accaduto recentemente a Volpiano».

L’Agenzia per lo sviluppo del Canavese sta lavorando a vari progetti, tra i quali: la mappatura geolocalizzazione delle attività produttive, il marchio «Prodotto in Canavese», nuovi collegamenti viariinfrastrutture digitali, la «Zona Burocrazia Zero» e il «Polo di Eccellenza Digitale».

Trovato con quasi 300 grammi di cocaina “pura”

Riforniva i pusher di zona. Un arresto della Polizia per detenzione e spaccio di stupefacenti

L’attività investigativa degli agenti del Commissariato Barriera Milano ha consentito di trarre in arresto un cittadino nigeriano pregiudicato di 36 anni per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Dalle indagini effettuate, si ritiene che l’uomo rifornisse diversi spacciatori della zona di sostanza stupefacente “pura”.

A fine febbraio vennero arrestati due cittadini stranieri per detenzione di stupefacente. In via Bra, all’interno dell’appartamento in uso ai due, furono trovate 131 dosi di eroina e cocaina, stupefacente che veniva smistato presso le fermate del tram di corso Giulio Cesare.  Nelle fasi antecedenti ai due arresti, gli agenti avevano notato anche un terzo soggetto, il trentaseienne, che era stato visto accedere all’abitazione in questione per poi uscirvi dopo poco tempo.

L’uomo in quella circostanza, senza documenti, veniva fermato da una pattuglia e accompagnato presso gli uffici di Polizia. In merito alla sua presenza all’interno dello stabile di via Bra lo straniero fornì spiegazioni evasive fornendo come domicilio l’indirizzo di una chiesa Evangelica. Una foto di un contatore del gas, nella disponibilità dell’uomo, però, ha portato gli operatori di polizia al reale domicilio che lo straniero aveva eluso nella logica.

Pensando che l’uomo potesse nascondere qualcosa nel suo alloggio, i poliziotti hanno perquisito l’immobile. Infatti, all’interno dell’appartamento in via Asinari di Bernezzo, intestato ad un prestanome, l’uomo deteneva quasi 300 grammi di sostanza stupefacente, 360 euro in banconote di diverso taglio, 4 telefoni cellulari e alcuni mazzi di chiavi. La cocaina è stata trovata in diversi sacchetti, e solo una minima parte era già stata suddivisa in dosi. All’interno della cucina è stato trovato un mixer con evidenti tracce di droga, mentre in un cassetto della scrivania del soggiorno, utilizzata come piano di lavoro, sono state trovate due boccette di insetticida, con molta probabilità utilizzata per tagliare la sostanza, oltre a diverso materiale per il confezionamento, tra cui una macchina per sottovuoto, forbici, accendini e un bilancino di precisione.

La richiesta dei Moderati: personale ostetrico per vaccinare 

Caro direttore, in questa fase sarebbe fondamentale il contributo di questa categoria professionale, che però non è al momento coinvolta nella campagna vaccinale. Già presentata un’interrogazione a risposta urgente in Consiglio Regionale per chiederne l’impiego, come già avviene in Liguria, Puglia e Veneto. A più riprese la Giunta ha lamentato carenza di personale.

Il personale ostetrico sia impegnato anche in Piemonte nella campagna vaccinale anti Covid-19: questa la richiesta dei Moderati a Palazzo Lascaris.

Già presentata in Consiglio, a riguardo, un’interrogazione a risposta urgente. La terza ondata pandemica sta entrando nella sua fase più drammatica e mai come in questo momento urge accelerare la campagna vaccinale. Più volte questa Giunta ha lamentato carenza di personale: non vediamo perché non avvalersi di una categoria che possiede tutta la necessaria professionalità per questo tipo di funzione.

In Regioni come la Liguria, la Puglia e il Veneto il personale ostetrico è già attualmente impegnato nella campagna vaccinale. Anche il Piemonte può e deve seguire la stessa strada. La professione ostetrica non è al momento compresa tra le figure sanitarie coinvolte nell’esecuzione dei vaccini e la stessa Federazione Nazionale Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) ha ripetutamente richiesto un coinvolgimento del personale ostetrico: il Piemonte risponda presente.

Onorevole Giacomo Portas – Leader dei Moderati.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Carlotta Salerno – Coordinatrice Provinciale dei Moderati