Torino- Pagina 40

Sinistra Italiana elegge segretario Roberto Bacchin

Il congresso provinciale di Sinistra Italiana elegge segretario Roberto Bacchin, classe ’93. Bacchin: “Serve un’alleanza tra le forze politiche che possono trovare un terreno comune per contrastare i mali del nostro tempo: l’emergenza climatica, le crescenti disuguaglianze, l’erosione dei diritti sociali e individuali”.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – L’assemblea congressuale e la direzione provinciale torinese di Sinistra Italiana riunitasi in modalità online sabato 13 Marzo 2021 ha eletto segretario provinciale Roberto Bacchin e Tesoriere Alberto Re.

Roberto Bacchin collegnese, classe ’93, è il più giovane segretario metropolitano mai avuto di Sinistra Italiana: “La crisi pandemica non ha fatto altro che acutizzare ulteriormente i problemi di un territorio in difficoltà dal punto di vista economico, sociale, demografico e ambientale. Una recentissima pubblicazione del Centro studi della Cassa Depositi e Prestiti individua la Città metropolitana di Torino come un’eccellenza, in grado di essere un potenziale volano per il rilancio dell’economia piemontese; la vera chiave di sviluppo del territorio è proprio quella di una visione metropolitana: Torino per rilanciarsi deve guardare verso la sua campagna, la sua collina e la sua montagna. Anche sull’orizzonte metropolitano sarà necessario ricercare una nuova alleanza tra quelle forze politiche che, nella loro diversità, possono trovare un terreno comune per contrastare i mali del nostro tempo: l’emergenza climatica, le crescenti disuguaglianze, l’erosione dei diritti sociali e individuali.

Alberto Re, classe ’82, consigliere a Torino nella circoscrizione 1, è stato riconfermato tesoriere dell’organizzazione.

Marco Grimaldi, nel suo ultimo intervento da segretario regionale nell’assemblea torinese si dichiara soddisfatto e felice dell’esito del congresso: “la deindustrializzazione e il lavoro povero hanno travolto l’intera città e la prima cintura, la pandemia ha aggravato i problemi dei poveri, fiaccato e colpito la classe media e in alcuni casi migliorato la situazione dei più ricchi. Le donne risultano le più danneggiate dalla crisi (ma anche i giovani e giovanissimi), perché sono maggiormente impiegate proprio nei settori professionali più duramente colpiti dalla pandemia. Questo è ciò che intendo quando parlo della necessità di dare una lettura politica della pandemia. Il virus colpisce tutti, ma lascia i segni più feroci sui più deboli socialmente ed economicamente. C’è un prima e c’è un dopo. Dopo il terribile impatto del Covid-19, la nostra città metropolitana va ripensata e trasformata nei suoi luoghi, nelle sue relazioni, a partire dalla dignità e dalla salute delle persone”.

Al via la terza sessione della IV edizione di Polis Policy

E’  dedicata al tema del lavoro, tra WelfareState e Welfare Community

 

Al via la terza sessione della IV edizione dell’Accademia di Alta Formazione Polis Policy, dedicata in questo anno di pandemia al tema più  che mai attuale di “Ripartire dalla persona: solo il lavoro salverà l’Italia “.

La terza sessione si terrà sabato 20 marzo prossimo e sarà incentrata sulla tematica “Il lavoro tra Welfare State e Welfare Community”. Come sempre l’appuntamento si articolerà in una parte dal titolo ‘Vision’, che costituisce il dibattito vero e proprio,in cui interverranno Tito Boeri, Professore Ordinario di Economia all’Università Bocconi di Milano, e Anna Maria Poggi, Professoressa presso l’Università degli Studi di Torino e componente del Comitato Scientifico di Polis Policy. Dopo questa prima sezione, che si svilupperà dalle 11.15 alle 12.40, la seconda parte, denominata ‘Another Vision’, si protrarrà dalle 14.30 alle 16, e sarà come sempre contraddistinta da un nuovo intervento/dibattito, questa volta tenuto dall’economista  Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. In conclusione la sezione intitolata “Another vision”, cui prenderà parte don Andrea Bonsignori, educatore e autore del libro “Il coraggio di essere uguali”.

Polis Policy è un’Accademia di Alta Formazione, una scuola dedicata ai cittadini che desiderino impegnarsi nella “cosa pubblica”, fondata sull’assunto che, soltanto attraverso i valori dell’approfondimento e dell’analisi, si possa supportare la persona nello sviluppo di una consapevolezza, anche critica, oggi più che mai indispensabile, come parte della collettività e della società.

Mara Martellotta 

Informazioni

segreteria@difendiamoilfuturo.it

Tel 01119373401

Trapianto record per un bimbo al Regina Margherita  dopo 525 giorni collegato ad un cuore artificiale

E’ stato trapiantato di cuore con successo dopo ben 525 giorni di ricovero in ospedale collegato ad un cuore artificiale. Un vero e proprio record a lieto fine presso la Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Ha solo 7 anni, ma ne ha già passate tante, forse troppe per la sua giovane età. Nato in Marocco, ha condotto una vita tranquilla fino all’estate 2019, quando ha iniziato ad accusare i sintomi di insufficienza cardiaca. Con la madre raggiunge il padre che per motivi di lavoro vive in Liguria e, dopo una breve degenza in un altro ospedale pediatrico italiano, viene trasferito in elicottero al Regina Margherita. Neanche il tempo di entrare nella Terapia Intensiva cardiochirurgica (diretta dal dottor Sergio Michele Grassitelli) che il suo cuore si ferma.

Viene rianimato e sottoposto ad impianto di una circolazione extra-corporea ECMO. Pochi giorni dopo, non evidenziandosi un recupero, viene impiantato un cuore artificiale Berlin Heart. Questo lo tiene in vita e gli consente di riprendersi. Inizia ad apprezzare la cucina italiana, cresce, impara la nostra lingua, sotto gli occhi vigili del papà e della mamma, che nel frattempo mette alla luce un fratellino. Tutto questo per 525 lunghi giorni, trascorsi tutti in ospedale, circondato dall’affetto del personale medico ed infermieristico, a cercare di superare le complicanze che un sistema così innaturale come un cuore artificiale può causare al suo corpicino. Il tempo di impianto più lungo tra i piccoli eroi del Regina. Per rendere la degenza più confortevole, il piccolo paziente ha trascorso alcuni periodi nei locali dell’Isola di Margherita, lo spazio identificato nel Regina Margherita per le lungodegenze dei pazienti dell’Oncoematologia (diretta dalla professoressa Franca Fagioli, Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” della Città della Salute).

Poi, finalmente, grazie ad un incredibile gesto di generosità, viene sottoposto con successo al trapianto di cuore dall’équipe dei cardiochirurghi pediatrici, diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone. Un recupero molto veloce, lo stupore di svegliarsi senza il ventricolo artificiale adagiato sull’addome, collegato ad una consolle di comando che lo teneva in vita ma lo limitava in tutte le azioni che un bambino dovrebbe essere libero di fare. Qualche giorno di degenza tra i cardiologi pediatrici e gli infermieri della dottoressa Gabriella Agnoletti, seguito con attenzione dal dottor Enrico Aidala, cardiochirurgo responsabile del Programma Trapianti, e nei giorni scorsi la dimissione. Ed un incredibile gesto di solidarietà di una volontaria dell’Associazione Amici Bambini Cardiopatici, che ha trascorso con lui alcune settimane durante la degenza per consentire ai genitori di allontanarsi temporaneamente, e lo ha aiutato a trascorrere il primo periodo dopo la dimissione, in attesa di poter riabbracciare i suoi fratellini.

Il piccolo paziente ha solo 7 anni, ma ha già capito che a volte la vita non ha speranza senza questi gesti di amore, solidarietà e generosità: la donazione degli organi è proprio questo.

Il cuore granata avvicina il Toro alla salvezza!

Battuto il Sassuolo 3-2. Con la Prima vittoria in casa dei granata grazie ad una doppietta del subentrato Zaza e di Mandragora il Toro batte il Sassuolo dopo esser stato in svantaggio,per oltre 1 ora di gioco,per 0-2.

 

Dopo un primo  tempo opaco i granata di Nicola entrano nella seconda frazione di gioco col sacro furore agonistico negli occhi e la grande voglia di vincere.Decisivo è stato il cambio di modulo con la difesa a 4 e l’impiego contemporaneo di Zaza Sanabria e Belotti,bravi a sacrificarsi nelle coperture.Il Toro,dopo questa importante vittoria , si porta al 17esimo posto in classifica, l’ultimo utile per la salvezza e con ancora la gara da recuperare contro la Lazio.Domenica prossima altra sfida fondamentale a Genova contro la Sampdoria.Questo Toro è attrezzato per salvarsi.Oggi ne abbiamo avuto la conferma.

Vincenzo Grassano

160° dell’Unità d’Italia con la Carrozza del Re

Dalle Collezioni Presidenziali del Quirinale

 

Da mercoledì 17 marzo, in occasione del 160° anniversario della nascita dello Stato italiano, il percorso dei Musei Reali, nella Rotonda dell’Armeria Reale, si arricchisce con la carrozza di Vittorio Emanuele II, protagonista con Cavour e Garibaldi del Risorgimento, primo Re d’Italia dal 1861 al 1878 e di cui è stato celebrato, nel 2020, il duecentesimo anniversario della nascita.

 

L’arrivo a Torino della carrozza rappresenta un importante tassello del percorso dei Musei Reali, in una delle sezioni che maggiormente colpiscono l’immaginazione dei visitatori. Il mezzo sarà infatti collocato a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto. Appartenente alle Collezioni Presidenziali del Quirinale, la carrozza denominata Mylord, ricordata negli inventari con la definizione antica di ‘Polonese’ o ‘Polacca’, era uno dei mezzi di trasporto preferiti da Vittorio Emanuele II per le sue uscite private a Roma. È un modello aperto e basso, privo di portiere, a quattro ruote e a due sedili con cassetta di guida per il cocchiere, realizzata dalla ditta romana dei fratelli Casalini. Oggi la carrozza fa parte del nucleo più antico e prezioso della Collezione Presidenziale. Nell’inventario del 1882 figura una nota manoscritta a fianco che recita: “Le Polonesi erano le carrozze di cui abitualmente si serviva il Gran Re Vittorio Emanuele II [….]”. Il brano prosegue sottolineando che “questa seconda fu l’ultima adoperata in Roma avanti la sua morte” a ricordare, quindi, come questo mezzo fosse particolarmente amato dal re.

 

In tale occasione viene presentato anche il nuovo allestimento Le armi del Re, una selezione di 21 oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle ricche raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Oltre alle armi, la collezione comprende bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali: alcuni si collegano al ruolo pubblico del sovrano, come i doni diplomatici o le armi che ricordano le battaglie del Risorgimento, altri sono da mettere in relazione con gli interessi personali di Vittorio Emanuele II, primo fra tutti la caccia, documentata da una spettacolare collezione di fucili e coltelli.

 

L’allestimento include anche due armature giapponesi, la B. 53 e la B. 54, entrambe donate al sovrano dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, a pochi anni di distanza dalla firma del trattato di amicizia e commercio che apriva le relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese. Si trattava di doni prestigiosi come testimoniano la cura nel realizzarle e la scelta dei materiali impiegati che indicano la destinazione a personaggi di rango elevato. La prima armatura è un apparato difensivo leggero utilizzato per lo scontro a piedi. A differenza della B. 53, montata già nell’Ottocento su un manichino, l’armatura B. 54 è stata riproposta nel suo insieme solamente ora, per sottolinearne l’aspetto unitario e facilitarne una più immediata lettura. Le due armature, con le collezioni extraeuropee, vennero allestite nella Rotonda dell’Armeria Reale, sala in cui furono sistemate anche le raccolte di Vittorio Emanuele II.

 

Oggi l’Armeria Reale conserva oltre 5.000 opere, collocate in ambienti di raro fascino e pregio, finemente decorati e affrescati.

 

“La collezione dell’Armeria Reale di Torino occupa un posto di riguardo nel contesto europeo, ma la sua valorizzazione non è né facile né scontata, dato l’impianto fortemente storicizzato degli spazi e l’impronta ottocentesca che contraddistingue il suo primo ordinamento – dichiara Enrica Pagella,  Direttrice dei Musei Reali –. Esprimo, quindi, un sincero ringraziamento alla Presidenza della Repubblica per questo prestito che costituirà un elemento inedito di attrazione e di leggerezza nel severo circuito delle vetrine palagiane, contribuendo anche a rafforzare il legame simbolico tra la nostra capitale attuale e il Palazzo Reale di Torino, prima sede della casata sabauda e luogo in cui prese forma la prima carta costituzionale della nazione.”

 

“Il nuovo allestimento Le armi del Re si propone di valorizzare un nucleo di oggetti poco noti ma di particolare rilievo, sia dal punto di vista storico sia per il loro pregio – dichiara Giorgio Careddu, curatore delle collezioni d’arte dell’Armeria Reale -. Le sciabole e le spade, per lo più di rappresentanza, furono offerte al Re come segno di gratitudine per il ruolo avuto nel processo storico che portò all’unificazione dell’Italia.  Le armi da fuoco sono invece, nella maggioranza dei casi, doppiette da caccia realizzate da Filippo Panataro, armaiolo personale di Vittorio Emanuele II, e dai più importanti produttori europei dell’epoca.”

Nel 1861 a Torino venne proclamato il Regno d’Italia

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

A Santena stamane verrà celebrata la “Giornata dell’Unita’nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” istituita da una leggina opera di un sottosegretario del Governo Monti che vantava conoscenze storiche in verità molto superficiali

 

In primis il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia e non l’Unita’ per raggiungere la quale mancavano il Veneto, Roma capitale,  Trento, Trieste e le terre italianissime dell’Adriatico Orientale . Una possibile festa della Costituzione esiste già il 2 giugno, anniversario del referendum del 1946 e dell’elezione dell’Assemblea Costituente. La festa dell’Inno sarebbe la sola legittima, mentre la festa della Bandiera tricolore è fissata il 7 di gennaio anche se non sempre non viene celebrata . L’Inno nazionale andrebbe studiato obbligatoriamente in tutte le scuole di ogni ordine e grado, più che festeggiato il 17 marzo. Solo una volta, al termine di una mia lezione sulla Grande Guerra a Trapani, ascoltai con sorpresa e commozione gli allievi di un intero istituto cantare in piedi l’Inno di Mameli.


E’ giusto rendere omaggio alla tomba di Cavour, il più grande statista italiano ed europeo della sua epoca che mise il suo genio politico e diplomatico al servizio del Risorgimento italiano . Ha ancora più valore sapere che anche in tempi di pandemia il Prefetto di Torino si recherà a Santena per ricordarlo solennemente.  Molti suoi precedessori non lo fecero.  Ma non si deve mai dimenticare che Cavour era un convinto monarchico è un fedele servitore di Casa Savoia che fu iniziatrice e protagonista del Risorgimento a partire dal 1848 quando Carlo Alberto , con lo Statuto e il Tricolore con lo scudo di Savoia , iniziò la I Guerra di indipendenza. Il Risorgimento è un fatto storico inscindibile da Casa Savoia che fu il fulcro su cui fecero leva anche molti repubblicani come Garibaldi. Solo l’oscuro sottosegretario di Savona tento’ di occultare questa verità storica che ad alcuni può dare anche fastidio, facendo una vera e propria insalata russa. Il Presidente Napolitano andò nel 2011 a rendere omaggio al Pantheon alla tomba del Padre della Patria ,così come Ciampi in visita a Torino andò davanti al monumento al Re Galantuomo. Solo il presidente Mattarella lo scorso anno ignoro’ totalmente il bicentenario della nascita di Vittorio Emanuele ll.
Almeno in Piemonte non si può però ignorare l’apporto dei Savoia all’Unita ‘ d’Italia, a quello che Benedetto Croce definiva il “ Sorgimento” . Sono le nostre radici che nessuno ha diritto a recidere.

“Atelier en francais” è online

Dall’arte, al gioco, alla costruzione di un “taumatropio”. Da Palazzo Madama attività online per famiglie

Dal 20 al 31 marzo

Ricorrenza istituita nel 2010 dal Dipartimento delle Informazioni Pubbliche dell’ONU “per celebrare il multilinguismo e la diversità culturale, nonché per promuovere la parità di utilizzo di tutte e sei le lingue uffuciali in tutta l’Organizzazione”, il prossimo sabato 20 marzo (data ricorrente ogni anno, scelta per ricordare la nascita dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia) si celebra la “Giornata della Lingua Francese”. Occasione colta al volo, in tempi cupi di Musei chiusi al pubblico, dal torinese Palazzo Madamaper costruirvi intorno, fino al prossimo mercoledì 31 marzo, un progetto didattico, curioso e saggio sotto il profilo storico-artistico, rivolto ai più piccoli, bambine e bambini, e alle loro famiglie. A loro sarà data la possibilità di incontrare la cultura francese attraverso le vicende del magnifico “baule” realizzato intorno al 1200 in una bottega orafa di Limoges e un tempo appartenuto al diplomatico e cardinale Guala Bicchieri,o anche Giacomo Guala Beccaria (Vercelli, 1150 ca. – Roma, 1227) che fu  legato pontificio in Francia nel 1208 e in Inghilterra dal 1216 al 1218.

Tramite l’acquisto su Vimeo del video in lingua italiana Blu e Oro, i colori del Medioevo al costo di € 3,50, sarà possibile scoprire cosa custodiva il prezioso cofano esposto a Palazzo Madama, con quali materiali e tecniche venne realizzato, quali creature fantastiche sono state poste a guardia di questo splendido scrigno e perché il blu, che è stato adottato anche nella bandiera francese e che oggi è uno dei colori più usati e amati, è una delle tante e preziose eredità che ci ha lasciato il Medioevo. Dopo aver guardato il video, i bambini potranno giocare con le creature fantastiche che lo sorvegliano, attraverso un quiz, durante il quale si ascolteranno brevi brani descrittivi in lingua francese e bisognerà mettere in atto le migliori capacità di osservazione per rispondere correttamente alle domande. Alla fine del quiz sarà possibile scaricare una scheda per disegnare la propria creatura fantastica e un modello per costruire un taumatropio (dal greco “girare delle meraviglie”), un singolare gioco ottico – di epoca vittoria, inventato nel 1824 dal fisico inglese Mark Roget – che permetterà di dare movimento a due degli animali presenti sul cofano.

In sintesi,come partecipare?

1) Si può svolgere autonomamente l’attività, acquistando e guardando il video entro le 48 ore dopo l’acquisto.
2) Per ricevere il materiale dell’atelier occorre inviare la ricevuta di pagamento del video a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it. Vi sarà mandato un link che permetterà di accedere al gioco-quiz e ad altri materiali creativi da svolgere in autonomia.
3) Condividete con gli educatori di Palazzo Madama e con l’aiuto di un adulto i disegni delle vostre creature fantastiche o un breve video del vostro taumatropio in movimento, taggando sul vostro profilo social di Facebook e Instagram @PalazzoMadamatorino e @palazzomadama oppure inviateli a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it.

Ci penseremo noi – dicono da Palazzo Madama – a pubblicarli sui nostri profili social.

g. m.

“C’è il sole fuori”. Il libro di Silvia Cavallo parla di rinascita

Nel libro di Silvia Cavallo C’è il sole fuori, (entrato fra i 100 Bestseller Amazon nel primo weekend di vendita) il tema della rinascita, della consapevolezza e della capacità di “attraversare il dolore” per ricominciare a vivere è affrontato con profondità, così come alcuni argomenti di attualità tra cui quello dei pregiudizi, del lavoro vissuto come passione o al contrario come pura e sterile fonte di guadagno e infine il valore rivestito degli anziani, sono osservati con consapevolezza e volontà di comprendere.

Questo lavoro è nato anche grazie all’apprezzamento di un lettore che ha sottolineato come i libri dell’autrice non si limitano unicamente a narrare storie ma sono ricchi anche di spunti di riflessione e capaci di lasciare tracce, in linea perfetta quindi con lo spirito e il proposito letterario. C’è il sole fuori racconta di Vera, una donna fragile ma determinata, una maestra appassionata del suo lavoro che, a seguito di una cocente delusione, si dedica a ciò che rimane della famiglia che ha costruito.

Nell’estate del 2017, in una Torino affascinante e assolata, il ricovero del padre e la paura di perderlo per sempre obbligano la protagonista a riflettere sull’essenza della vita stessa. Solo allora, grazie all’esempio dell’amica Stella e all’incontro col misterioso Nicola, Vera riuscirà a rispondere alla domanda che per troppo tempo ha nascosto a se stessa: “Vuoi ricominciare a vivere?”.
Il romanzo, abilmente costruito su piani temporali alternati capaci di creare attesa e suscitare partecipazione lungo il dipanarsi della storia, consente al lettore di entrare in sintonia con la protagonista, comprendere il suo vissuto ed assistere al suo percorso di crescita.

C’è il sole fuori trasmette un messaggio positivo e di speranza in un periodo distopico come quello attuale, “il momento storico che stiamo vivendo”, spiega infatti Silvia Cavallo, “è delicato e complesso, ciononostante credo che continuare a parlare di buio ci tolga la possibilità di intravedere la luce e affrontare con coraggio le difficoltà. Come scrivo nelle pagine del libro, credo che la vera sfida, in un’esistenza fatta anche di ombre e di momenti bui, sia attraversare il dolore e trasformare i rischi in opportunità di crescita e realizzazione. Perché attraverso il buio, ed oltre la sua ombra, tornerà il sole fuori”.

Maria La Barbera

 

Mega serra in appartamento Sequestrate 533 piante di marijuana

Bosconero: oltre 17 chili di sostanza vegetale

A seguito di attività investigativa, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno perquisito un’abitazione di Bosconero, avendo notizia che chi vi era domiciliato coltivasse e detenesse marijuana.

Nel corso dell’attività gli agenti hanno rinvenuto oltre 2400 euro in contanti, una decina di grammi di cocaina, materiale idoneo alla produzione e allo stoccaggio di marijuana, tra questo una lavatrice da campeggio modificata per estrarre polline e resina dalle piante di marijuana coltivate. Complessivamente gli agenti hanno sequestrato: 17 chili e mezzo di sostanza vegetale da cui si ricava il polline e/o la resina della marijuana; 270 grammi di infiorescenze e 140 grammi di polline/resina della stessa sostanza, oltre a 533 piante.

Gli agenti hanno poi appurato che l’uomo, un trentasettenne italiano, aveva modificato l’impianto elettrico al fine di ottenere in modo furtivo l’energia elettrica per alimentare la serra. Alla luce dei fatti, il trentasettenne è stato arrestato per la coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente e per il furto di energia elettrica. Il reo è stato anche denunciato in stato di libertà per falsità materiale commessa da privato in merito a documenti contraffatti trovati nella sua disponibilità.

 

Toro in gran forma: non si può più sbagliare Juve al lavoro e testa allo scudetto!

Torino-Sassuolo recupero campionato Mercoledì 17 marzo ore 15

Qui Toro:i granata di Nicola sono pronti alla battaglia sportiva contro il Sassuolo nel recupero della gara di campionato stoppato a causa del covid.Mancheranno N’Kolou e Singo, rientrerà Belotti e per il resto confermata la stessa formazione che ben si è comportata contro la capolista Inter:seppur sconfitti i granata hanno tenuto bene il campo e con un pareggio non avrebbero rubato nulla.Contro il Sassuolo servirà una gara accorta e perfetta con un baricentro più alto visto che la squadra emiliana gioca un buon calcio ma patisce l’esser attaccata.Davanti la nuova coppia gol Belotti Sanabria dovrà garantire la salvezza al Toro.Vincendo i granata scavalcherebbero il Cagliari ed andrebbero ad occupare il 17esimo posto,l’ultimo valido per la salvezza.Il Toro può e deve farlo:salvarsi tranquillamente e lottare,dall’anno prossimo,per posizioni di classifica più consoni al blasone ed alla tradizione che la sua storia chiede.

Qui Juve:ossessione decimo scudetto consecutivo.Obiettivo in cui tutta la squadra ci crede a partire dal suo fuoriclasse CR7.Oggi al lavoro in una doppia seduta defaticante.Contro il Benevento,domenica 21 marzo in casa alle ore 15,  mancheranno Alex Sandro,infortunato e Cuadrado squalificato.Il tecnico bianconero Andrea Pirlo sta pensando di confermare in attacco Morata al fianco di Ronaldo e d’inserire Aethur a centrocampo.Modulo 4-4-2 col ritorno in difesa di Chiellini affianco a De Ligt.
Mercoledì 7 aprile verrà recuperata la gara di campionato contro il Napoli:non venne disputata a causa del covid che colpì in maniera massiccia la squadra partenopea.

Vincenzo Grassano