“Sulle tracce dei Solari”

I paliotti, questi (non più) sconosciuti

Un’iniziativa che si è articolata in quattro province e si chiude a Torino per fare conoscere i rivestimenti decorativi che si ponevano avanti agli altari

 

paliotto

Paliotti – Scagliole intarsiate nel Piemonte del Sei e Settecento è il titolo che chiude mercoledì 29 ottobre, a partire dalle ore 14.30,  a Torino nel salone degli Svizzeri di Palazzo Chiablese, il progetto “Sulle tracce dei Solari”, curato dall’Associazione culturale Pentesilea, dall’Associazione Idea Valcerrina e dall’Associazione Municipale Teatro e l’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario. Occorre però precisare cosa sono i paliotti, termine non conosciuto proprio a tutti, quanto riservato agli addetti ai lavori. Si indica il rivestimento decorativo del fronte dell’altare, in uso nel Medioevo.

 

I paliotti potevano essere mobili o fissi: i primi erano realizzati in materiale vario ed erano cambiati a seconda della liturgia, i secondi, erano realizzati in marmo oppure, come accade in molte chiese piemontesi, in un materiale più povero quale la scagliola. Questi poi si diffusero in diverse aree del Piemonte e la loro produzione era spesso a cura di maestranze provenienti dalla Lombardia o dalla Svizzera. All’incontro dopo l’introduzione di Gian Paolo Bardazza, presidente di Idea Valcerrina, interverranno Annamaria Giuseti su “Fortuna della scagliona nel Settecento toscano”, Effi Rusch “Scaglione dei Solari di Torino”, Alessandra Lanzoni e Sofia Uggè “Paliotto ritrovato. L’intervento di restauro sul paliotto in scagliola del San Francesco di Cuneo”, Giuseppe Dardanello su “Scagliole intarsiate: elaborazione e consumo dell’invenzione decorative”, Elena di Majo su “Dalla ricerca alla divulgazione. Sulle tracce dei solari”.

 

L’appuntamento di Torino chiude il progetto “Sulle tracce dei Solari”, iniziato a luglio con la visita a 7 chiese di Monferrato, Astigiano e Vercellese che contengono i paliotti di scagliola realizzati dalla bottega dei Solari, famiglia lombarda attiva in Piemonte dall’inizio del Settecento.  Tutto ha preso le mosse da una ricerca avviata nel 2011 dalla Diocesi di Casale Monferrato e dall’Associazione Idea Valcerrina con la collaborazione dell’Università degli Studi di Torino e le Soprintendenze ai Beni storici ed ai Beni architettonici del Piemonte. Inoltre si sono tenuti anche un convegno ed uno spettacolo teatrale “Tre once di colla tedesca”, andato in scena a Torino il 10 ottobre ed a Moncalvo il 19 ottobre.

 

Massimo Iaretti