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Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei: città in miniatura, Cina e Giappone

VENERDI 21 MAGGIO

 

Venerdì 21 maggio ore 17

CITTA’ IN MINIATURA

MAO – attività famiglie in museo

Attività sulla mostra temporanea China goes Urban

Dopo una passeggiata in mostra i partecipanti potranno realizzare una città in miniatura con ponti, palazzi e case realizzati con materiali di recupero.

Costo: bambini €7,00 per attività, adulti accompagnatori ingresso ridotto.

Prenotazione obbligatoria per piccoli gruppi contingentati secondo le disposizioni anti-Covid al numero 011-4436927 (fino ad esaurimento posti disponibili) o maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Venerdì 21 maggio ore 21

LE GALLERIE DEDICATE ALLA CINA E GIAPPONE

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie.

I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal periodo Neolitico al X secolo d.C.

Il viaggio prosegue nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, dove si evidenziano le statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai, dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

DOMENICA 23 MAGGIO

 

Domenica 23 maggio ore 18

L’ARCHITETTURA DEL TEMPO

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’architettura di Palazzo Madama si presenta ai nostri occhi attraverso un accostamento di anime diverse: romana, medievale e barocca. La visita guidata on line condurrà i visitatori alla scoperta di questo magnifico edificio, attraverso fotografie e video riprese che permettono di poter entrare anche in luoghi difficilmente accessibili al pubblico. Un viaggio esplorativo, guidati da chi normalmente accompagna in presenza i visitatori in museo, che partirà dagli scavi archeologici per arrivare fino alle torri medievali, da dove si potrà godere di una magnifica vista panoramica sulla città di Torino. Si proseguirà nel percorso salendo uno degli scaloni più affascinanti d’Europa, realizzato dall’architetto Filippo Juvarra, fino all’entrata nelle sale barocche, un tempo abitate dalle Madame reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

LUNEDI 24 MAGGIO

Lunedì 24 maggio ore 18.00 (percorso in digitale)

BLACK AND WHITE. Pennellate di nero

MAO – visite guidate in collaborazione con OFT Orchestra Filarmonica Torino

 

Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, Fondazione Torino MuseiOFT – Orchestra Filarmonica di Torino e Abbonamento Musei propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa.

Ogni venerdì e ogni sabato precedente i concerti del martedì, i musei organizzano una visita guidata che si ispira alla tematica – COLORS – proposta dall’Orchestra Filarmonica, in un curioso e stimolante intreccio di linguaggi artistici e suggestioni provenienti da ambiti culturali differenti. Proprio il concetto di colore è il fil rouge che unisce i nove concerti della stagione 2021 della prestigiosa Orchestra Filarmonica di Torino e il ciclo di visite a essi ispirato proposto a rotazione dai tre musei cittadiniGAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

I percorsi guidati saranno offerti in duplice forma: solo in digitale se il museo è chiuso oppure in digitale e in presenza se il museo è aperto. In questo modo saranno disponibili tre appuntamenti per ogni concerto.

L’iniziativa è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei.

Le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae.

 

Il percorso di visita nella galleria dedicata al Giappone si sofferma in particolare sui kakemono, rotoli verticali che incorniciano eleganti dipinti e calligrafie su carta o su seta e sulla pittura a inchiostro nero.

Costi: percorso in digitale 8€ intero; 7€ ridotto (abbonati OFT e possessori di Abbonamento Musei);

Info e prenotazioni: tel. 011 5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com

A seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico, oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line: https://www.arteintorino.com/2-visite-guidate-torino/162-connessioni-d-arte.html

Le visite saranno attivate a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

MARTEDI 25 MAGGIO

 

Martedì 25 maggio ore 18

GLI ORI DEL PRINCIPE. MANUFATTI PREZIOSI PER GLI ACAIA

Palazzo Madama – conferenza on line con Marco Fratini, storico dell’arte

Palazzo Madama propone la quinta conferenza del ciclo dedicato alla mostra Ritratti d’oro e d’argento, in corso fino al 12 luglio 2021, che intende offrire, grazie a un taglio interdisciplinare, uno sguardo sia sul contesto in cui si è sviluppata la produzione orafa in Piemonte e Valle d’Aosta tra Tardo Gotico e Rinascimento, sia sulle azioni di ricerca, tutela e valorizzazione, che musei, diocesi, soprintendenze e università stanno portando avanti con un importante lavoro di sinergia.

Marco Fratini avrà il compito di tratteggiare, anche attraverso numerosi documenti d’archivio, la raffinata stagione dei principi d’Acaia, che, a inizio Quattrocento, richiesero a orafi locali ricche finiture per abiti e teche per preziose reliquie, tra cui il busto di san Giovenale commissionato da Ludovico d’Acaia a Severino Dorerio per donarlo alla cattedrale di Fossano.

 

Prossimi appuntamenti

8 giugno 2021, ore 18.00

La collegiata di San Secondo nel Quattrocento. Committenti e opere d’arte ad Asti

con Simone Baiocco, conservatore di Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica, Torino

22 giugno 2021, ore 18.00

Policromia su argento: i reliquiari di san Giovanni Battista e di san Grato dalla cattedrale di Aosta

con Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet, Soprintendenza per i beni e le attività culturali Regione Autonoma Valle d’Aosta

 

Info: le conferenze si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Tutti i dettagli sul sito di Palazzo Madama www.palazzomadamatorino.it

Prenotazione obbligatoria: t. 0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo: 4€ per conferenza

Acquista subito:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4482-sette-lezioni-di-approfondimento.html

MERCOLEDI 26 MAGGIO

 

Mercoledì 26 maggio ore 21

IL PRIMATO DELL’OPERA. VIAGGIO NELL’ARTE DEL NOVECENTO

GAM – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

La GAM propone un nuovo allestimento della collezione del Novecento storico che permette di restituire centralità all’opera d’arte. Il percorso guidato consente al visitatore di soffermarsi nei diversi ambienti del museo, cogliendo l’aspetto d’insieme delle sale e delle opere, per proseguire con la descrizione di dipinti, sculture e installazioni attraverso video e fotografie esclusive.

L’appuntamento con la guida è un’occasione per ripercorrere la storia dell’arte del Novecento dalle Avanguardie storiche all’Informale, dal New Dada e Pop Art all’Arte Povera attraverso il tesoro della Città di Torino.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

GIOVEDI 27 MAGGIO

 

Giovedì 27 maggio ore 17

IL GIARDINO TRA LE MANI

Palazzo Madama – attività famiglie in museo

Cerchiamo tra le opere in museo i colori e le forme vegetali: come per magia scopriremo un giardino fatto di fiori, foglie, semi e bacche che i bambini ricreeranno su lastrine di argilla in laboratorio.  Un’esperienza sensoriale per scoprire la natura attraverso una raccolta di elementi vegetali che i bambini potranno classificare, stropicciare, annusare e far suonare.

Costo: €4 a bambino in occasione dell’edizione KID PASS DAYS 2021; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei)

Info e prenotazioni: 011 4429629  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 14 maggio

 

Giovedì 27 maggio ore 17

CONFERENZA “KRISHNA PERSONIFICAZIONE DELL’AMOR DIVINO”

MAO – conferenza online sulla mostra “Krishna, il divino amante”

L’incontro sarà condotto dal prof. Thomas Dahnhardt, curatore della mostra “Krishna, il divino amante” insieme a Claudia Ramasso.

Fra le tante personificazioni della Divinità contemplate all’interno della tradizione hindu, Krishna rappresenta senz’altro una delle più conosciute, sia nel Subcontinente indiano che nel mondo. L’aspetto prevalentemente giocondo con cui questo dio appare al mondo circostante unisce elementi di innocenza infantile e sottile seduzione erotica, rendendolo affascinante e attraente, al contempo divino e meravigliosamente umano. Tramite queste sue caratteristiche, che fanno appello a tendenze emotive e psicologiche profondamente radicate nella natura umana, Krishna naturalmente chiama a Sé le creature coinvolgendole nella dimensione universale del gioco divino atto ad accorciare le distanze fra ambito immanente e trascendente.

All’evento sarà presente il Console Generale d’India, il Dr. Vinoy George.

Partecipazione gratuita. Per partecipare, scrivere a mao@fondazionetorinomusei.it

A seguito dell’iscrizione, verrà inviato un link per partecipare alla diretta.

Weekend ai Musei Reali tra workshop all’aria aperta e visite speciali

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 Nel mese di maggio, prosegue la ricca proposta di attività ed eventi dei Musei Reali. Nel fine settimana sono molte le iniziative per riscoprire la meraviglia dei grandi ambienti aulici e dei Giardini.

 

Come da decreto legge 18 maggio 2021 n. 65, art. 11, per i musei che nel 2019 non abbiano superato il milione di visitatori non è più obbligatorio prenotare l’ingresso nel weekend: permane l’obbligo di contingentamento degli ingressi e l’uso dei dispositivi già previsti (mascherine, igienizzazione mani). I Musei Reali possono accogliere fino ad un massimo di 100 persone ogni ora.

 

Visite speciali

Venerdì 21 maggio alle ore 16.30 Dalla cucina alla tavola del re – visita guidata nella Lingua Italiana dei Segni.

Una guida dei Musei Reali e una interprete della Lingua Italiana dei Segni condurranno i visitatori attraverso le cucine, gli ambienti di servizio e la sala da pranzo di Palazzo Reale, seguendo il percorso che i cibi compivano dall’arrivo nelle dispense fino alla presentazione nei sontuosi banchetti di corte. Sarà l’occasione per scoprire come venivano preparati i pasti, leggere antiche ricette e menù e conoscere le regole imposte dal cerimoniale.

Attività gratuita con prenotazione obbligatoria, rivolta alle persone con disabilità uditiva.

Per informazioni e prenotazioni: mr-to.edu@beniculturali.it

 

Sabato 22 maggio alle ore 16.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico nella visita Alla scoperta dell’Armeria. Collocata all’interno della suggestiva Galleria Beaumont, l’Armeria Reale ospita una collezione ricchissima di fascino e storia, più di 5.000 oggetti che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento: armi bianche e da fuoco, corazze riccamente decorate, armature orientali.

Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Attività ai Giardini Reali

Domenica 23 maggio alle ore 15 nella splendida cornice storica dei Giardini, sarà possibile prender parte al workshop artistico Natura Reale. I partecipanti potranno vivere un’esperienza unica a contatto con la natura grazie alla guida di giovani artisti. Disegno ed acquerello saranno gli strumenti per osservare e conoscere il paesaggio, per confrontarsi con le diverse tipologie di luce e di ombra e cogliere con immediatezza il carattere della scena naturale. In caso di maltempo la lezione si svolgerà in un’accogliente sala di Palazzo Reale.

Il costo dell’attività è di 10 € + 2 € per il biglietto di ingresso ai Musei Reali, mentre sarà gratuito per gli under 18 e i possessori dell’Abbonamento Musei. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Le mostre in corso

Fino al 30 maggio, nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda, i visitatori avranno modo di contemplare l’emozionante dipinto di Caravaggio che raffigura il San Giovanni Battista, uno dei santi più venerati dalle chiese cristiane, asceta spesso considerato come l’ultimo dei Profeti. Esposto al pubblico per soli due giorni prima della chiusura forzata, l’opera realizzata tra il 1604 e il 1606 proviene da Roma dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica grazie a uno scambio promosso dalle direzioni dei due musei.

Sempre in Galleria Sabauda fino al 30 maggio sarà possibile ammirare la mostra Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, dedicata al protagonista assoluto, insieme a Leonardo e Michelangelo, del Rinascimento italiano. A 500 anni dalla sua morte, i Musei Reali hanno reso omaggio al grande maestro di Urbino con un’esposizione che attraverso dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa illustra la diffusione dei modelli derivati dalla sua opera, dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, in Piemonte e nelle raccolte dei Savoia.

Nelle Sale Chiablesefino al 30 maggio si potrà visitare la mostra monografica Capa in color, dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa e nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. L’esposizione presenta per la prima volta in Italia oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate per illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento.

È possibile acquistare i biglietti sul sito www.capaincolor.it (per informazioni e prenotazioni: info@capaincolor.it).

 

La Biblioteca Reale

La Biblioteca Reale estende l’orario di visita ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una cornice unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

Quattro ore nelle tenebre

LIBRI: RILETTURE / Quattro ore nelle tenebre”, libro scritto da Paolo Mazzarello e pubblicato da Bompiani, racconta la vicenda di don Luigi Mazzarello ( che non ha legami di parentela con l’autore che, oltre ad essere uno scrittore è docente di storia della medicina all’università di Pavia e medico neurologo), nominato nel 2012 “Giusto fra le nazioni” dallo Yad Vashem in Israele per aver nascosto e salvato quattro persone di religione ebraica, tra le quali Enrico Levi, zio dell’autore di “Se questo è un uomo”

La storia narrate nel libro, in gran parte storicamente accertate e scritte con un ritmo narrativo da romanzo, si svolgono tra il 1943 e il 1945 nell’alto Monferrato alessandrino, precisamente nell’antico santuario della Rocchetta a Lerma, fra Gavi e Ovada, e successivamente nella zona attorno al monte Tobbio, la montagna posta al centro del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo. Le famiglie ebree, dopo l’armistizio dell’8 settembre e l’occupazione militare tedesca della penisola, non erano al sicuro e iniziarono le deportazioni e le uccisioni,a   partire dalla strage del Lago Maggiore, la prima in assoluto e la più grave dopo quella delle Fosse Ardeatine. I coniugi Enrico Levi e Lisa Vita Finzi, lui zio di Primo Levi e lei zia di Emanuele Luzzati, e i fratelli Gastone e Valentina Soria cercarono rifugio a Lerma nel santuario di Nostra Signora delle Grazie, posto su uno sperone di roccia sul torrente Piota, primo Appennino ligure, nell’Ovadese.

Lì incontrano don Luigi Mazzarello che riuscirà con abilità a resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e a salvare la vita delle persone che si erano affidate a lui, nascondendole nella canonica e nella cripta del Santuario,destinata alle tombe dei marchesi Spinola di Lerma. L’intera vicenda si svolge mente sulle montagne circostanti si consumava l’eccidio della “Benedicta”. Il 7 aprile del ‘44 ingenti truppe nazifasciste circondarono l’ex monastero benedettino della Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti resistenti, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo.

In diverse fasi vennero fucilati 147 partigiani, altri caddero in combattimento;altri ancora, fatti prigionieri, furono poi fucilati il 19 maggio al Passo del Turchino. Più di quattrocento partigiani furono catturati e avviati alla deportazione, quasi tutti a Mauthausen e molti lasciarono la vita nei campi di concentramento. “Quattro ore nelle tenebre”ricostruisce le vicende di quei mesi drammatici e la straordinaria figura di questo parroco poco convenzionale, intelligente e coraggioso che contribuì a tenere viva una speranza e una possibilità di riscatto in uno dei momenti più difficili e bui della storia.

Marco Travaglini

Il senatore che vuole chiudere il museo Lombroso

 Il senatore Saverio De Bonis vuole chiudere il museo Lombroso. Che personaggio! Persino i pentastellati non lo vogliono più nelle proprie file.

Espulso, e non per questioni politiche, bensì per una restituzione di soldi alla regione Basilicata perché li avrebbe ottenuti dichiarando il falso. A casa mia, se così è successo,  sa di truffa. Eletto a Potenza con un mare di preferenze, accusa il museo che manco conosce di razzismo scientifico.
Purtroppo non è il primo, e quasi sicuramente non sarà l’ultimo. L’ignoranza al potere. Cesare Lombroso  fondatore della crimilogia moderna e della medicina legale nel nostro paese. Avrà certamente detto delle cose non fondate, ma ci è invidiato da molti paesi , in particolare quelli di cultura anglosassone. E poi al sottoscritto è sempre stato simpatico. Giusto al liceo scientifico Albert Einstein. Giusto quasi 50 anni fa.
Chiaramente ero,  già allora fuori linea.
Unico orizzonte possibile il Marxismo leninismo. Eppure il positivismo di Cesare lombroso mi piaceva. Questo tentativo di dare uno sbocco filosofico alle scienze. Intellettuale a tutto tondo. Dall’essere medico agli studi giuridici , per essere tra i primi antropologi. Oggi, più che mai, l’antropologia è essenziale per capire il perché siamo arrivati a questo punto. Decisamente non a caso a Cesare lombroso è stato dedicato un intero museo, in particolare sugli studi empirici da lui effettuati. L’accusa di razzismo è patetica e senza alcun fondamento. Si inserisce,  difatto, su un certo revanscismo neo Borbonico. Per loro, in estrema sintesi, i Savoia sono solo imperialisti che hanno , solo con la forza , cacciato i Borboni napoletani amatissimi dal proprio popolo. Ovviamente stupidaggini e balle colossali. Come, ad esempio, la vicenda del Forte di Fenestrelle. Prima considerato un lager dove migliaia di Soldati borboni hanno orrendamente perso la vita.
Poi , lo storico Alessandro Barbero, e il mio carissimo amico Juri Bossuto, per decenni presidente dell’ente Forte di Fenestrelle, con due diverse pubblicazioni, hanno dimostrato, dati alla mano,  esattamente l’opposto. Ma Barbero e Bossuto hanno una grave colpa: prima di dire studiano. Viceversa Il senatore De Bonis è orgogliosissimo della sua Ignoranza storica, vantandosene in giro.
Ultima domanda: il ministro ha l’obbligo della risposta? Ho paura di sì. In tal caso spero solo che si aggiunga del ridicolo ad una vicenda ridicola come il quella sollevata dal Senatore Saverio De Bonis.

Patrizio Tosetto

Nella foto Cesare Lombroso

Nasce una Capitale

Organizzato dai Musei Reali di Torino, in collaborazione con l’Alliance Française e il Centro Studi Piemontesi, l’incontro su Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I di Savoia e il loro ruolo nello sviluppo di Torino come Capitale del Ducato di Savoia

lunedì 17 maggio alle ore 17.00

Intervengono

Patrizia Petitti

Assistente curatore delle Collezioni archeologiche dei Musei Reali

Cyrille Rogeau

Console Generale di Francia a Milano

 

Gustavo Mola di Nomaglio

Vice Presidente Centro Studi Piemontesi

L’incontro si svolge sulla piattaforma CiscoWebex, per partecipare

è necessario iscriversi alla mail mr-to.edu@beniculturali.it

Tutta la verità sul “Piano Solo”. A tu per tu con Mariotto Segni

L’INTERVISTA / MARIOTTO SEGNI 

Di Massimo Iaretti

 Il “Piano Solo, del quale le generazioni più giovani hanno quasi perso memoria, negli anni Sessanta fu un argomento di grande e delicata attualità.

Si trattava di un piano di emergenza speciale a tutela dell’ordine pubblico,
fatto predisporre nel 1964 da Giovanni de Lorenzo, durante il suo incarico
di comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Nel 1967 L’Espresso
uscì con un titolo ad effetto: 1964 Segni e de Lorenzo tentarono il colpo di
stato’. I giornalisti Lino Jannuzzi ed Eugenio Scalfari sostennero che
Antonio Segni, all’epoca dei fatti presidente della Repubblica e de Lorenzo
fecero pressione sul Partito Socialista che rinunciò alle riforme ed accettò
di formare un secondo governo Moro perché preoccupato dall’attuazione di
tale piano. Poche settimane fa si è tornato a parlare nuovamente di quanto
accadde 57 anni fa con un libro di Mariotto Segni, edito per i tipi della
Rubbettino, che legge quanto accadde allora da tutt’altra angolazione ed il
titolo è eloquente: “Il colpo di stato del 1964 – La madre di tutte le fake
news”. L’autore è figlio di Antonio Segni, parlamentare nella Democrazia
Cristiana, poi fondatore del Patto Segni dopo un breve transito in Alleanza
Democratica, e propugnatore di diverse battaglie referendarie, tra cui quella
che portò all’abolizione della preferenza multipla. Dal 2004 non ha più
incarichi parlamentari (l’ultimo è stato a Strasburgo) e l’ultima campagna
referendaria con Parisi e Di Pietro fu quella stoppata dalla Corte
Costituzionale. E’ stato anche docente della cattedra di diritto civile
all’Università di Sassari. Nel libro, che è molto documentato e si legge
agevolmente, sottolinea che lo scoop dell’Espresso, che diede il via ad una
vera e propria campagna di stampa che dipinse la Democrazia Cristiana
come un partito golpista, fu in realtà una gigantesca fake news, la prima
della storia repubblicana e forse la più imponente. Abbiamo chiesto a
Mariotto Segni quale sia stata la genesi del libro e le motivazioni che
l’hanno spinto a scriverlo a distanza di tanti anni.
“Questo libro è nato in modo singolare e mi si potrebbe chiedere perché
non l’ho scritto prima. Tre anni fa, nel 2018, ricorrevano i 40 anni del
sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro. Nel rileggere i giornali che
ripercorrevano la sua vita e la sua vicenda mi capitò di leggere anche alcuni
articoli che rievocavano in modo arbitrario le vicende del 1964. Ho
effettuato una rilettura attenta degli stessi e mi sono accorto che la
narrazione era rimasta sostanzialmente inalterata in 50 anni. Ho lavorato
per quasi tre anni e avanzando nella ricerca del materiale mi sono reso
conto che era stato raccontato un pezzo di storia italiana con una
costruzione falsa. Come documenti mi sono basato sull’archivio Antonio
Segni e, per una strana circostanza, a casa ho trovato una cassetta con molte
lettere e documenti che poi ho richiamato nel libro e prodotto come
allegati. Ma nel rileggere il tutto la scoperta più grande, più significativa e
più singolare è stato il costatare come documenti conosciuti erano stati
raccontati in modo diverso se non opposto”.
 All’epoca fece scalpore la proposta di Cesare Merzagora che si propose per
guidare un governo di tecnici svincolato da partiti. Certo che i tempi sono
davvero cambiati se pensiamo ai governi di Lamberto Dini, su incarico del
presidente Scalfaro, o di Monti, nominato dal presidente Napolitano …..
“In realtà quella di Merzagora era una autocandidatura, in realtà è mia
convinzione che mio padre non fosse d’accordo su un Governo Merzagora
ma pensasse piuttosto ad un monocolore DC”.
Per l’ipotesi di colpo di stato che sarebbe maturato nel 1964 e che indica
come una gigantesca fake news ante litteram quale sarebbe stata la ragione
alla base ?
“Non saprei dirlo, credo che sia stato il desiderio di un grande scoop.
Eugenio Scalfari su ciò ha costruito la sua carriera di giornalista. In ogni
caso questo ha influenzato fortemente tutto il corso degli anni Sessanta. Da
lì è iniziato il racconto della Democrazia Cristiana golpista. Il risultato di
questa predicazione è stata una campagna che dipingeva l’Italia come ad un
passo dal colpo di Stato e la Dc come partito pronto a fare il golpe pur di
sbarrare la strada al Pci. La narrazione successiva ha poi rafforzato la tesi
scalfariana che ha fatto partire tutto dal luglio 1964, con l’azione golpista
nella quale sarebbero stati coinvolti il Presidente della Repubblica e l’Arma
di Carabinieri.
Antonio Segni era contro il centrosinistra ?
“Mio padre non aveva una preclusione politica di principio, riteneva che si
dovesse fare più avanti nel tempo e che l’esperienza dei due anni del
Governo Fanfani (che aveva l’appoggio esterno del Psi) costituisse un
pericolo enorme per il Paese. E non dimentichiamo la preoccupazione
angosciata di Guido Carli, l’allora Governatore della Banca d’Italia, cui si
aggiungevano quelle della stampa e della Cee”.
Che rapporto ha sviluppato con Scalfari ?
Lui e Repubblica appoggiarono fortemente la prima parte della campagna
referendaria, come Montanelli. Con Scalfari c’è stato un buon rapporto ma
nella vicenda in questione le sue responsabilità sono evidenti. La campagna
sul presunto golpe del 1964 ha fatto molto male all’Italia. Paolo Mieli negli
anni Novanta, in polemica con Scalfari disse “Avete dato la spinta
psicologica al terrorismo rosso, se dite ai giovani che c’è uno Stato violento
si fornisce ai giovani il motivo per rispondere con la violenza”.
Che reazioni ha avuto l’uscita del libro ?
“E’ da poche settimane in libreria. Ho sentito parecchi amici che mi hanno
detto che riapre il discorso non solo sulla crisi del 1964, ma anche di ciò
​che è seguito. Mi auguro che sia l’inizio di una revisione storica, di un
cammino più lungo”.
Il suo libro si chiude con una interessante appendice di documenti. E tutto o
c’è ancora qualcosa da aggiungere ?
“In questa pubblicazione ho utilizzato tutto quanto era possibile utilizzare.
C’è un punto, però, che ancora non è accertabile ed è quello dell’ipotesi del
coinvolgimento del Kgb in questa vicenda. Non è chiaro perché gran parte
del materiale che proviene dall’archivio del Kgb e dal Cremlino è ancora
ampiamente secretato in quanto è stato consegnato così dal Governo
Inglese. Ho chiesto all’archivio storico del Senato ma il Governo italiano è
tenuto a seguire le indicazioni di quello britannico”.
Qual è il suo ricordo di Antonio Segni ?
“Con un padre che per tutta la mia giovinezza è stato al centro politico
italiano si può essere o contestatori o tifosi e io sono stato un suo tifoso.
Era un uomo dal carattere difficile, certamente, ma di grande sentimento e
di grande spessore.”
Massimo Iaretti

Le responsabilità morali della lotta armata

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Lo storico  Gianni Oliva, uno dei più lucidi studiosi che abbia oggi l’Italia , ci ha richiamato ad un aspetto del tutto sottovalutato nella riflessione sugli anni piombo: le responsabilità morali della lotta armata, evidenziando le complicità e gli ammiccamenti  verso il terrorismo che si manifestarono in Italia negli Anni 70.Oliva parla di una “verità etica“ che va oltre a quella giudiziaria e a quella storica.

Con grande onestà intellettuale  ricorda la sua  personale partecipazione ai cortei in cui si  urlava la violenza  e arriva a scrivere che nessuno di quei giovani può dirsi completamente innocente, anche se non ha mai sparato, non ha mai scagliato le molotov o i cubetti di porfido.  E’ vero che hanno  una qualche responsabilità morale e anche politica perchè – contrariamente a quanto è stato autorevolmente detto- non è affatto vero che non ci siano stati dei nessi tra ‘68, autunno caldo e la stagione successiva della violenza terroristica. L’ultrasinistra è nata nelle università in fiamme e nelle fabbriche in cui il sabotaggio era considerato più che legittimo legittimo.  C’è  stato un rapporto evidente tra la iniziale  violenza verbale e il ricorso progressivo alla teorizzazione e alla pratica della violenza più o meno rivoluzionaria . Fino ad un certo punto lo stesso Pci che fu un prediletto  bersaglio di certa contestazione , non ha avuto  almenoper un certo tempo  le idee chiare su cosa stava accadendo.  Alcuni suoi iscritti finirono nelle Br. Sarebbe persino fastidioso ricordare i “compagni che sbagliano“ e le “sedicenti  Br”, ma anche quelle frasi appartengono a quella storia.   Mi ha stupito apprendere una vulgata ufficiale  sul ‘68 che non credo  corrisponda al vero. Certo non va criminalizzata la contestazione  in quanto tale, ma la sua esaltazione acritica suscita qualche lecito dubbio. Non è possibile scindere il ‘68 rispetto a quanto accadde dopo perché per una parte di contestatori la militanza, ad  esempio, in Lotta Continua fu una scelta naturale e scontata.  Oliva ,parlando di verità etica, mette in evidenza che anche chi non ha commesso reati, ha una qualche responsabilità, una responsabilità che non si può giustificare con il giovanilismo degli anni formidabili. Aver indossato o non indossato l’eskimo fa una qualche differenza.
Ma certo non si tratta solo di responsabilità giovanili. Un libro coraggioso come “L’eskimo in redazione “ di Michele Brambilla rappresenta una testimonianza che ha un  indiscusso valore storico perché la più grossa responsabilità morale la ebbero i cosiddetti intellettuali a partire dai firmatari del manifesto contro Calabresi per giungere a quelli che pazzamente teorizzarono “Ne’ con lo Stato ne’ con le Br”.  I Carlo Casalegno e  i Walter Tobagi  che denunciarono la violenza che stava montando e pagarono  con la vita furono pochi . Anche certa borghesia radical – chic simpatizzò  con il terrorismo e l’esempio non solo di Gian Giacomo Feltrinelli lo sta a dimostrare . Il teorizzare che la violenza del sistema imponeva  il ricorso alla violenza fu più frequente di quanto si creda. E venne  incredibilmente dimenticato da molti che la violenza eversiva  in un regime democratico è sempre ingiustificabile e che il richiamo ad una nuova Resistenza in nome di un presunto tradimento di quella vera, fu un errore in cui caddero anche studiosi come Guido Quazza per citare il più noto e autorevole. C’è un libro che non ha avuto la dovuta diffusione ed e ‘ stato boicottato perché documentava verità scomode: “La zona grigia “ di Massimiliano Griner che ebbi  il piacere di presentare in una sala molto affollata,  in assenza del volume che la casa editrice non aveva incredibilmente  fatto arrivare. In quel libro con rigore storico si documentano le responsabilità etiche e non soltanto etiche di intellettuali, professori, cantanti, giornalisti, avvocati, magistrati, sindacalisti. In una parola ci furono cattivi maestri e cattivi allievi  che furono protagonisti di una stagione nella quale il sonno della ragione genero ‘  mostri che misero in pericolo le libere istituzioni. Ma anche molto tempo dopo la fine del terrorismo, ad esempio Roberto Saviano, nel 2004 aderì ad un manifesto a favore di Cesare Battisti da cui si dissociò successivamente. Erri De Luca ha collezionato dichiarazioni allucinanti non solo su Battisti che il magistrato Armando Spataro definì  un”assassino  puro”.
Ci sono pagine recenti che fanno davvero  rabbrividire. La mia scelta liberal-democratica che data dal 1967 mi preservo ‘ dalle seduzioni della violenza. Forse ha giocato in primis la formazione che ho avuto nella mia famiglia, ma giunto all’Università ,mi legai subito ad Aldo Garosci , mitico  combattente antifascista , ma altrettanto fermissimo anticomunista  Fu lui a preservarmi dal virus dell’estremismo. Poi arrivo ‘ il Centro Pannunzio nel 1968  e la mia vita prese una piega che mi condannò ad una certa serietà fin dall’adolescenza. Non ebbi nessun merito particolare a non fare certe scelte . Pagai qualche prezzo a non seguire la corrente , ma non mi lamento . Sento, senza vantarmi di nulla, sia chiaro, di aver fatto ciò  che era più  coerente con la mia famiglia liberale . Ho commesso anch’io molti errori che non ripeterei più, ma ho anche  un qualche piccolo  orgoglio nel dire che ho sempre cercato di servire le  libere istituzioni. Il giuramento solenne  che ho pronunciato quando sono diventato professore ordinario di fronte al Tricolore, non fu per me una mera formalità come per tanti colleghi che obiettavano su quel giuramento, ma fu un impegno che ho cercato di mantenere negli anni.
scrivere a quaglieni@gmail.com

Ecco tutti gli appuntamenti a Palazzo Madama, alla Gam e al Mao

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AGENDA FONDAZIONE TORINO MUSEI  14 – 20 maggio 2021

 

VENERDI 14 MAGGIO 

 

Venerdì 14 maggio 

LA MADONNA DELLE PARTORIENTI DALLE GROTTE VATICANE 

14 maggio – 20 luglio 2021 

Palazzo Madama – apertura al pubblico nuova esposizione 

La Fondazione Torino Museicon il patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano e dell’Arcidiocesi di Torino, presenta, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, il dipinto La Madonna delle Partorienti di Antoniazzo Romano (ultimo decennio del XV sec.).

L’opera viene esposta in anteprima assoluta al pubblico dopo un lungo e complesso restauro, promosso dalla Fabbrica di San Pietro con il sostegno di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. La mostra, occasione unica e irripetibile per ammirare il prezioso dipinto, prima di fare rientro definitivo nelle Sacre Grotte della Basilica vaticana, è realizzata con il sostegno di Reale Mutua.

Grazie al recente intervento conservativo, condotto dai restauratori Giorgio Capriotti e Lorenza M. G. d’Alessandro, è oggi possibile ammirare il venerato affresco nella sua ritrovata integrità, in un suggestivo allestimento, che ne racconta la secolare storia e il restauro, curato dall’architetto Roberto Pulitani.

Info: www.palazzomadamatorino.it

 

 

Venerdì 14 maggio ore 21 (percorso in digitale) 

Sabato 15 maggio ore 16 (percorso in museo) 

Sabato 15 maggio ore 18.30 (percorso in digitale) 

BLACK AND WHITE. Pennellate di nero 

MAO – visite guidate in collaborazione con OFT Orchestra Filarmonica Torino 

 Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, Fondazione Torino MuseiOFT – Orchestra Filarmonica di Torino e Abbonamento Musei propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa.

Ogni venerdì e ogni sabato precedente i concerti del martedì, i musei organizzano una visita guidata che si ispira alla tematica – COLORS – proposta dall’Orchestra Filarmonica, in un curioso e stimolante intreccio di linguaggi artistici e suggestioni provenienti da ambiti culturali differenti. Proprio il concetto di colore è il fil rouge che unisce i nove concerti della stagione 2021 della prestigiosa Orchestra Filarmonica di Torino e il ciclo di visite a essi ispirato proposto a rotazione dai tre musei cittadiniGAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

I percorsi guidati saranno offerti in duplice forma: solo in digitale se il museo è chiuso oppure in digitale e in presenza se il museo è aperto. In questo modo saranno disponibili tre appuntamenti per ogni concerto. L’iniziativa è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei. Le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae.

Il percorso di visita nella galleria dedicata al Giappone si sofferma in particolare sui kakemono, rotoli verticali che incorniciano eleganti dipinti e calligrafie su carta o su seta e sulla pittura a inchiostro nero.

Costi: percorso in digitale 8€ intero; 7€ ridotto (abbonati OFT e possessori di Abbonamento Musei); 

percorso in presenza 5€ tariffa unica + biglietto di ingresso al museo secondo regolamento (ingresso libero per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card) 

Info e prenotazioni: tel. 011 5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com  

A seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico, oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line: https://www.arteintorino.com/2-visite-guidate-torino/162-connessioni-d-arte.html. Le visite saranno attivate a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

 

 

SABATO 15 MAGGIO 

 

Sabato 15 maggio ore 17 

IN CINA TRA DAME, CAMMELLI E SUONATORI A CAVALLO  

MAO – attività famiglie su ZOOM 

A cura dei Servizi Educativi del MAO Museo d’Arte Orientale nell’ambito di Kid Pass Days, maratona culturale per famiglie in tutta Italia

Nella collezione cinese del MAO, una folla in miniatura di persone, cavalli, cammelli e creature dall’apparenza mostruosa realizzati in terracotta ci racconta la vita all’epoca della dinastia Tang, un periodo di particolare splendore nella storia della Cina. L’attività conduce alla scoperta di alcune opere della collezione del museo e guida alla realizzazione di sagome in carta con cui dare vita al proprio mondo in miniatura.

Prenotazione obbligatoria. Costo: € 5

Prenotazione e acquisto entro venerdì 14 maggio alle ore 13.

Info e prenotazioni tel. 0114436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Gli iscritti riceveranno via email l’elenco dei materiali necessari e il link per partecipare.

ACQUISTA IL LABORATORIO 

 

 

DOMENICA 16 MAGGIO 

 

Domenica 16 maggio ore 11 

IL GIARDINO TRA LE MANI 

Palazzo Madama – attività famiglie in museo 

Cerchiamo tra le opere in museo i colori e le forme vegetali: come per magia scopriremo un giardino fatto di fiori, foglie, semi e bacche che i bambini ricreeranno su lastrine di argilla in laboratorio.  Un’esperienza sensoriale per scoprire la natura attraverso una raccolta di elementi vegetali che i bambini potranno classificare, stropicciare, annusare e far suonare.

Costo: €4 a bambino in occasione dell’edizione KID PASS DAYS 2021; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei)

Info e prenotazioni: 011 4429629 – madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 14 maggio

 

Domenica 16 maggio ore 15 

SEMPLICEMENTE CARTA 

GAM – attività famiglie in museo 

Il Dipartimento Educazione GAM anche nel 2021 aderisce alla giornata promossa da Kid Pass.

Dopo la presentazione dell’attività per famiglie on line, dedicata all’artista torinese Luigi Nervo, si desidera far scoprire, questa volta dal vivo, ai piccoli e ai grandi, la magia della sua opera con un percorso che parte dalla mostra allestita nell’Education Area della GAM.

Negli spazi del Dipartimento Educazione e in quelli della Circoscrizione 5 sono state inaugurate una mostra-racconto intitolata alla figura di Luigi Nervo, uno dei protagonisti di Luci d’Artista. L’esposizione Luigi Nervo, ancora Luce è, inoltre, inserita nell’ambito del public program del progetto Luci d’Artista.

L’artista torinese e insegnante dell’Accademia di Belle Arti, è stata una figura poliedrica, impegnata nella scultura, in particolare quella lignea, nella pittura con acquerelli, incisioni, e nella creazione di opere in carta; soprattutto è stato attivo nella didattica dell’arte rivolgendosi ai giovani, cercando di stimolare in loro la manualità, finalizzata “allo scambio tra pensiero e azione delle mani” e la conoscenza dei materiali con percorsi originali. Il gusto per il magico, la fiaba e il sorprendente sarà lo spunto per l’attività intitolata Semplicemente carta; in laboratorio si useranno materiali come carta, cartoncini, colori e fermacampioni per costruire ingegnosi marchingegni semi-mobili che ricordano gli automi o le macchine-gioco che Luigi Nervo costruiva per i suoi racconti teatrali e per i bambini delle scuole, portando ovunque gioia e divertimento.

Costo attività: 7 Euro. Prenotazione obbligatoria

Per informazioni e prenotazioni tel. 011 5211788

info@arteintorino.com

la prenotazione deve avvenire entro venerdì 14 maggio

www.arteintorino.com

 

Domenica 16 maggio ore 18 

RICONOSCERE I SANTI 

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte 

Un percorso guidato in live streaming affascinante e curioso, per riscoprire gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa, mediante l’opera degli artisti, ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno.

Attraverso una selezione delle opere del museo di diversa epoca e differenti materiali, prende avvio il percorso di “decifrazione”: dalle storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari, databili tra Quattro e Cinquecento. Infine il san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca evidenzieranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Per rendere ancora più attuale l’incontro, la scelta dei soggetti illustrati terrà anche conto delle figure dei santi che saranno celebrati nel calendario dei prossimi mesi.

Info e prenotazioni: visita guidata online 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto online.

 

 

MARTEDI 18 MAGGIO 

 

Martedì 18 maggio ore 18 

MATERIE INSOLITE. LO STRANO CASO DEGLI EREMITI DI SAREZZANO 

Palazzo Madama – conferenza on line con Fulvio Cervini, Università degli Studi di Firenze, dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo – SAGAS e Angelo Agostino, Università degli Studi di Torino, dipartimento di Chimica

Palazzo Madama propone la quarta conferenza del ciclo dedicato alla mostra Ritratti d’oro e d’argento, in corso fino al 12 luglio 2021, che intende offrire, grazie a un taglio interdisciplinare, uno sguardo sia sul contesto in cui si è sviluppata la produzione orafa in Piemonte e Valle d’Aosta tra Tardo Gotico e Rinascimento, sia sulle azioni di ricerca, tutela e valorizzazione, che musei, diocesi, soprintendenze e università stanno portando avanti con un importante lavoro di sinergia.

Fulvio Cervini e Angelo Agostino presenteranno i risultati delle ricerche condotte sui busti dei santi Ruffino e Venanzio provenienti dalla chiesa vecchia al Castello di Sarezzano, nei pressi di Tortona: un processo di conoscenza basato su analisi storico-artistica e indagine diagnostica in un necessario dialogo interdisciplinare finalizzato a spostare sempre in avanti il fronte della ricerca.

 

Prossimi appuntamenti 

25 maggio 2021, ore 18.00  

Gli ori del principe. Manufatti preziosi per gli Acaia 

con Marco Fratini, storico dell’arte

8 giugno 2021, ore 18.00  

La collegiata di San Secondo nel Quattrocento. Committenti e opere d’arte ad Asti  

con Simone Baiocco, conservatore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino

22 giugno 2021, ore 18.00 

Policromia su argento: i reliquiari di san Giovanni Battista e di san Grato dalla cattedrale di Aosta  

con Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet, Soprintendenza per i beni e le attività culturali Regione Autonoma Valle d’Aosta

Info: le conferenze si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Tutti i dettagli sul sito di Palazzo Madama www.palazzomadamatorino.it  

Prenotazione obbligatoria: t. 0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo: 4€ per conferenza

Acquista subito:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4482-sette-lezioni-di-approfondimento.html

 

 

MERCOLEDI 19 MAGGIO 

 

Mercoledì 19 maggio ore 21 

IL PRIMATO DELL’OPERA. VIAGGIO NELL’ARTE DEL NOVECENTO 

GAM – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte 

La GAM propone un nuovo allestimento della collezione del Novecento storico che permette di restituire centralità all’opera d’arte. Il percorso guidato consente al visitatore di soffermarsi nei diversi ambienti del museo, cogliendo l’aspetto d’insieme delle sale e delle opere, per proseguire con la descrizione di dipinti, sculture e installazioni attraverso video e fotografie esclusive.

L’appuntamento con la guida è un’occasione per ripercorrere la storia dell’arte del Novecento dalle Avanguardie storiche all’Informale, dal New Dada e Pop Art all’Arte Povera attraverso il tesoro della Città di Torino.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

GIOVEDI 20 MAGGIO 

 

Giovedì 20 maggio ore 17 

IL GIARDINO TRA LE MANI 

Palazzo Madama – attività famiglie in museo 

Cerchiamo tra le opere in museo i colori e le forme vegetali: come per magia scopriremo un giardino fatto di fiori, foglie, semi e bacche che i bambini ricreeranno su lastrine di argilla in laboratorio.  Un’esperienza sensoriale per scoprire la natura attraverso una raccolta di elementi vegetali che i bambini potranno classificare, stropicciare, annusare e far suonare.

Costo: €4 a bambino in occasione dell’edizione KID PASS DAYS 2021; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei)

Info e prenotazioni: 011 4429629 – madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria

Tessere il futuro con le trame del passato

A Chieri si ufficializza l’inaugurazione del nuovo, suggestivo allestimento del Museo del Tessile

Sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 11 alle 18

Chieri (Torino)

Nato nel 1997, nell’edificio che un tempo ospitava il convento quattrocentesco di Santa Chiara  e trasformato agli inizi dell’Ottocento in opificio dall’imprenditore David Levi, il “Museo del Tessile” di Chieri apre al pubblico – fra telai, orditori, passamanerie, campionari di tessuti e figurini fino ad arrivare alla moderna “Fiber Art” – il suo nuovo percorso espositivo, oggetto di un significativo riallestimento, che racconta la vocazione tessile del chierese (basti pensare che fino al Settecento Chieri fu l’unico centro manifatturiero in Piemonte per la lavorazione dei cotoni e dei filati) dal Quattrocento ad oggi. In contemporanea, la sala della “Porta del Tessile”, in via Santa Chiara 5, ospita la mostra personale di Lisa Fontana, Premio “Navetta di rame 2021”, che con i suoi lavori d’arte tessile ha saputo reinterpretare disegni di tradizione in chiave contemporanea utilizzando vari materiali -dal lino al rame, dal bambù alla seta -e tessendo ai telai storici dello stesso Museo.

L’appuntamento si articola in due giornate: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 11 alle 18. In particolare sabato 15, alle 11, in via Santa Chiara 11/A, si terrà l’inaugurazione ufficiale del nuovo percorso espositivo e della mostra temporanea, con presentazione di Melanie Zefferino, presidente della “Fondazione Chierese per il Tessile” e del “Museo del Tessile”, e la partecipazione di Alessandro Sicchiero e  Antonella Giordano, rispettivamente sindaco ed assessore alla Cultura della Città di Chieri, nonché dei consiglieri di amministrazione Filiberto Martinetto, Laura Vaschetti, Renato Vasino e Giuseppe Vergnano. “Con questo riallestimento, accompagnato da un intervento di conservazione esteso, valorizziamo la collezione storica e diverse donazioni ricevute di recente, fra cui alcune ‘bambole Lenci’ del primo e secondo Novecento, ma anche cartamodelli, incisioni e strumenti di misurazione”, dichiara la presidente Melanie Zefferino. Che aggiunge: “L’esposizione permanente include alcuni esemplari ‘ricamo Bandera’ di tradizione prettamente chierese; da quest’anno, è pure presente una sezione di ‘Fiber Art’ con opere della collezione civica. Non a caso: il motto del Museo è ‘tessere il futuro con le trame del passato’, dunque preservare la tradizione tessile di ieri, valorizzare le produzioni delle manifatture tuttora attive sul territorio e dare voce anche alle declinazioni artistiche contemporanee”. Su questo filo conduttore, il nuovo riallestimento propone anche uno strumento per il “tissage en bande” di tradizione

medievale, accanto ad un “telaio ad arco” come quelli usati per secoli dalle popolazioni sub-artiche (un esemplare analogo si trova al British Museum), un “Marudai” per il “Kumihimo” del Giappone, ma anche un telaio verticale semplice come quelli usati dai nativi americani . Altri oggetti e materiali d’interesse particolare sono disposti su due livelli di altezza (come al “V&A Children’s Museum” di Bethnal Green) per coinvolgere anche i più piccoli con le loro famiglie e i loro insegnanti. “In generale – conclude la presidente – si è costruito un percorso più intuitivo e accattivante, seppure filologico, anche grazie a soluzioni di illuminotecnica che esaltano il colore o suggeriscono il movimento di oggetti storici mediante effetti di luce che conferiscono loro un’aura suggestiva. È stato dato maggiore spazio e risalto ai materiali naturali (lana, seta, canapa, cotone, lino, bambù e ginestra) ma anche alla viscosa o rayon, ampiamente usata a Chieri nel Novecento”. La narrazione è infine adiuvata da pannelli illustrativi con “QR Code” che rimandano a brevi filmati realizzati da Pietro Robusto (proiettati anche in “loop” su uno schermo), che illustrano la storia o la funzione di vari oggetti esposti, mentre una cornice digitale offre scorci sui disegni e documenti d’Archivio, alcuni dei quali esposti nelle vetrine storiche restaurate. E, mentre presto sarà anche attivata una sezione tattile per visitatori con disabilità visiva, altra importante novità è il bookshop, in cui trovare pubblicazioni tematiche e manufatti realizzati al Museo, come segnalibri o fiori-spilla in feltro. E tant’altro ancora.

  1. m.

Per info: “Fondazione Chierese per il Tessile” e “Museo del Tessile”, via Santa Chiara 11/A, Chieri (To); tel. 329/4780542, per visite è necessaria la prenotazione a info@fmtessilchieri.org

 

I pranzi da zia Teresina e i film all’Eliseo tanti anni fa a Borgo San Paolo

COSA SUCCEDEVA IN CITTÀ

Non si vive di sola Barriera di Milano. Borgo San Paolo e’ l’altro quartiere dove ho lasciato pezzi della mia memoria e del mio cuore.

Prima tappa è stata via Timavo. Piccola via tra la Materferro e via Di Nanni verso la chiesa San Bernardino. Per più di trent’anni ci hanno abitato gli zii paterni. Zia Teresina,  segretamente innamorata del più vecchio fratello. Tutti lo chiamavano Nandino che per essere alto 1, 82 per oltre 100 kg , era decisamente un nomignolo azzeccato. Nei primi anni 50 si era sposata con Roberto Sereno, nella guerra sommergibilista.  Arruolato volontario,  mica perché fascista,  del resto si sa che la marina militare italiana è sempre stata monarchica. Pure a Torino non mancavano i monarchici. Del resto i Savoia da qui hanno mosso i loro primi passi verso Roma. I bene informati raccontano che il Principe Umberto ci tornava molte volte.  Appassionato della città e soprattutto delle sue sartine. In verità,  in borgo San Paolo ci ho abitato poco più di due anni.  Ma ogni domenica era un classico andare a pranzo dalla Zia Teresina. Roberto lavorava come commesso da Viecca. Un negozio di vestiti in piazza Sabotino dove l’eleganza era quella classica. Zio Roberto sempre i fiacca e cravatta. Sorridendo diceva di non essere capace di fare i nodi alle cravatte. Fatto una volta non lo disfaceva  mai più. Poi le figurine che mi compravano. Riuscivo sempre quasi a  completare , l’ album delle figurine Panini. Dai, giochiamo a figu? Le doppie si potevano anche scambiare. Le più rare valevano anche 100,  se non di più.
Poi la domenica pomeriggio il cinema all’Eliseo. L’indelebile ricordo del Giorno più lungo. Sullo sbarco in Normandia del 44. Mi ci portava lo zio. Viveva il complesso di colpa d essere stato 4 anni prigioniero in Inghilterra. Difatto non l’aveva fatta la guerra.  Silurato al primo combattimento. Sottolineava la grande correttezza degli inglesi. E dopo il cine quella goccia di vermut nella gazzosa che mi faceva sentire più grande. Gentile concessione di mio zio. Aperitivo di allora con le immancabili noccioline e uova sode. La memoria è come la pista cifrata della Settimana Enigmistica.
All’inzio numeri sparsi sul foglio. Poi basta unirli con una linea ed appare il significato dell’insieme.  A borgo San Paolo ci tornavo sempre e ben volentieri.  Mi sono sempre sentito a casa mia. Dalle manifestazioni in memoria di Dante di Nanni, medaglia d’oro. Da piazza Adriano, per tutta via Di Nanni fino in via San Bernardino dove fu ammazzato.
Il ricordo della pagine di soldati  senza uniforme. Di Giovanni Pesce leggendario capo gappista , prima a Torino poi a Milano.
Fino al gennaio del 1978 per comprare il primo vestito della mia vita. Da li’ a un mese mi sarei sposato. Marus di via Di Nanni. Manco 21 anni e già sposato. Pazzie della vita. Ma belle pazzie,  nell’84 nasceva Alice.  Pazzia per cui ne è valsa la pena. O il tram 5. Lo prendevo in via Vanchiglia fino al capolinea in piazza Robilant. E poi il Tram numero 15.
Ci ho passato una vita sopra. Dal 20 Agosto fino al 15 settembre festa dell Unità al parco Ruffini.  Il palasport sede dei concerti è tutto intorno  stand delle zone e sezioni del PCI torinese.  Ogni anno alle 9 30 lo prendevo al capolinea davanti all’ospedale Martini.
Ogni anno leggevo un volume della titanica storia del PCI di Paolo Spriano. Nel 1976 , alla festa conobbi Antonella,  mi voltai, la vidi e fu subito amore. Beata gioventù. Abitava in borgata Lesna. La via successiva era Grugliasco. Ed il 15 faceva capolinea proprio lì. Per un anno e mezzo quasi tutte le sere,  pioggia, neve vento,  uno dei due prendeva il tram per raggiungere l’altra parte della città. Da Capolinea a capolinea. Ultima corsa all’una. Tempo stimato 35 minuti.
Forse,  anche per questo,  esausti ci siamo sposati a 21 anni. Beata gioventù,  ne è valsa la pena: stupenda figlia di nome Alice. Non si vive di sola Barriera.  Tant’è che , soprattutto per questioni  di cuore sono sempre emigrato dalla Barriera. Persino oltre la città di Torino in giro per il Piemonte. Dopo Alice , Sara e la gioia è diventatata perfezione. Mi viene quasi voglia di dire: confesso che ho vissuto. Però,  sia ben chiaro,  qualcosa vorrei ancora dire.
Ricordando ma pensando al futuro.

Patrizio Tosetto