SPETTACOLI- Pagina 175

Fondazione CRT: Selezionati i vincitori del bando “Not&Sipari”, che sostiene il settore e il lavoro di artisti e maestranze

 148 produzioni di musica, teatro e danza sono pronte a “tornare in scena” con i contributi, per complessivi 1,2 milioni di euro, assegnati da Fondazione CRT ai vincitori del bando Not&Sipari, dedicato alle rassegne culturali e agli spettacoli dal vivo.

A beneficiare delle risorse sono associazioni non profit, enti locali e istituti didattici di alta formazione, che promuovono sia grandi rassegne sia eventi di rilevanza locale in presenza e online, in considerazione dell’incertezza legata alla pandemia.

Le risorse della Fondazione CRT, che hanno contribuito negli anni ad arricchire capillarmente l’offerta culturale del territorio, diventano ancora più importanti in questa fase: sono un vero e proprio strumento di resilienza e un ‘collante’ per le comunità, ridando ossigeno ai centri di produzione culturale particolarmente colpiti dalla crisi”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

Rimettere in moto la cultura e, in particolare, il segmento dello spettacolo dal vivo, significa far ripartire un settore economico con le sue maestranze e i suoi lavoratori, sostenendo e incoraggiando l’innovazione, l’interdisciplinarietà, l’introduzione di modelli di business sostenibili lungo tutta la filiera”, dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.

Not&Sipari ha sostenuto fino ad oggi oltre 3.800 iniziative, per un totale di oltre 41 milioni di euro.

Nel Torinese tra i vincitori figurano il Flowers Festival, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea Interplay, il festival di circo contemporaneo e comicità Lunathica, il Moncalieri Jazz Festival, il Festival Teatro a pedali di Cumiana.Nel Cuneese si segnalano, in particolare, il Festival Collisioni, la rassegna Musica d’Estate a Fossano e l’Anima Festival; nell’Alessandrino la manifestazione “Orchestra in provincia…e non solo!” e il Festival Echos 2021; nell’Astigiano il progetto “Saltinpiazza” a Viarigi e PATRIC (Polo Astigiano per il Teatro di Ricerca e Innovazione Contemporaneo) che mette in rete le realtà teatrali attive nella ricerca di dinamiche innovative e di coinvolgimento di nuovi pubblici.Nel Biellese Note&Sipari porta in scena il 25esimo festival internazionale di arte e spettacolo di strada “Ratataplan” e “Dal vivo, di nuovo!”; nel Novarese alcuni contributi vanno per la Stagione Teatro Prosa “È ‘na Bellezza”, il Novara Jazz e il Teatro sull’acqua di Arona.Nel Verbano-Cusio-Ossola tra le kermesse sostenute da Fondazione CRT vi sono lo Stresa Festival e la nuova stagione di Tones on the Stones con l’allestimento della Cava Roncino, nuovo “set” della famosa rassegna; nel Vercellese il Festival Jazz:Re:Found, Valsesia Musica e Forever Young dell’Associazione La Musica Ragionata.

In Valle d’Aosta sono assegnatari di contributo, tra gli altri, il Festival Internazionale della Nuova Danza di Aosta e Quarantunesima Estate Musicale di Gressoney.

Le prime anticipazioni del Torino Film Festival edizione 39

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La regista Ildikó Enyedi è la presidente di giuria, l’attrice Emanuela Fanelli la madrina

A Joana Hadjithomas & Khalil Joreige è dedicata una personale completa

Sarà la pluripremiata regista ungherese Ildikó Enyedi a presiedere la Giuria Internazionale del Concorso Lungometraggi e Cortometraggi internazionali che assegnerà i premi principali della manifestazione. La sua grande esperienza, i numerosissimi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera e la sua speciale sensibilità artistica la rendono particolarmente adatta a un lavoro prezioso di analisi delle opere dei nuovi talenti scelti dal festival.

 

Ildikó Enyedi esordisce come artista visuale e con il suo primo film, Il mio XX secolo (1989), ha immediatamente conquistato un ruolo di grande rilievo internazionale vincendo il premio Camera D’Or al Festival di Cannes. Il suo cinema straordinario e unico attraversa con libertà e fantasia il confine tra realtà e pensiero offrendo ritratti emozionanti di rara profondità umana. I suoi film hanno partecipato a tutti i festival internazionali vincendo premi importanti e Corpo e anima nel 2017 ha vinto l’Orso d’oro al festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar. Il suo ultimo lavoro La storia di mia moglie, tratto dal romanzo omonimo di Milán Füst (pubblicato in Italia da Adelphi) – una coproduzione internazionale con Léa Seydoux, Gijs Naber, Louis Garrel, Jasmine Trinka e Sergio Rubini – sarà presentato in concorso al prossimo Festival di Cannes.

 

“I festival cinematografici sono imprese complesse – sottolinea Ildikó Enyedi. Ma i buoni festival sono come le persone – hanno una personalità complessa. Puoi rapportarti con loro come con una persona e frequentare un festival diventa un’esperienza unica e personale. Per molto tempo ho guardato da lontano e desiderato incontrare questa persona intrigante, audace e nobile nelle proprie scelte, orgogliosa dei suoi valori e umile nei confronti dei registi – il Torino Film Festival. Caro TFF, sono felice che finalmente possiamo incontrarci! Sono davvero onorata che tu mi abbia affidato l’incarico di presidente di giuria. Prometto di servire al meglio te e i registi concorrenti”.

 

 

Madrina del festival sarà Emanuela Fanelli, attrice e autrice talentuosa e poliedrica. La sua intelligenza, il suo estro e la sua eleganza illumineranno le serate di inaugurazione e chiusura del festival e alcuni momenti speciali.

 

Il percorso di ricerca e di precisa determinazione artistica che Emanuela Fanelli ha costruito con scelte coraggiose è particolarmente in linea con la vocazione indipendente e libera dei film e degli autori della manifestazione torinese. La sua capacità di individuare una linea autoriale e originale in tutti gli ambiti artistici da lei esplorati (cinema, teatro, tv, radio, web) le ha permesso di costruire nel tempo personaggi forti, iconici e complessi capaci di fornire spunti inediti su temi attuali della società contemporanea e sul ruolo dell’artista. Tra i suoi impegni cinematografici recenti spicca il suo ruolo da protagonista in Siccità, l’ultimo film di Paolo Virzì di prossima uscita.

 

“L’ultimo anno e mezzo è stato difficile per tutti, umanamente e professionalmente – sottolinea Emanuela Fanelli. Il cinema, il teatro, lo spettacolo in generale e i lavoratori dello stesso tra i più colpiti e provati sotto tanti aspetti, non ultimo quello psicologico. Sarà probabilmente a causa di un crollo nervoso che il Direttore del Torino Film Festival mi ha scelto come madrina dell’edizione 2021. Io sono molto felice e onorata, gli auguro comunque di rimettersi presto in forma e di tornare il buontempone spensierato di sempre”.

 

 

Il festival dedica una personale completa a Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, la coppia di filmmaker e artisti libanesi che è stata tra i protagonisti della Berlinale 2021 con Memory Box, magnifica composizione di immagini, suoni e parole, capaci di restituire dignità umana alle macerie della guerra civile libanese.

 

Al centro della scena internazionale degli ultimi vent’anni come figure tra le più avanzate nella riflessione sul rapporto tra la Storia collettiva e le storie individuali, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno protagonisti di una personale completa curata da Massimo Causo che, oltre all’anteprima italiana di Memory Box (distribuito da Movies Inspired), proporrà la loro intera opera, dall’esordio di Around the Pink House (1999) a A Perfect Day (2005), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir (2008) e The Lebanese Rocket Society (2012), oltre all’insieme dei cortometraggi che sono parte integrate del loro cammino. Da sempre portati a attraversare lo spazio fisico e ideale del Libano, facendo delle loro opere un atto di resistenza della memoria contro l’oblio cui sono destinati luoghi, persone ed eventi, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno presenti a Torino per accompagnare la loro personale con una Masterclass.

 

“Come filmmaker e artisti creiamo senza avere necessariamente l’audience in mente – affermano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige -, ma creiamo per “l’altro”, con la speranza di un incontro, il desiderio e la necessità di una condivisione poetica e politica, e un interrogarsi comune. Una retrospettiva come quella offerta da Torino è un momento in cui questa condivisione può avvenire a pieno titolo in un territorio di arte e cinema. Non vediamo l’ora!”

 

 

LE BIO

 

Nata a Budapest, Ildikó Enyedi ha iniziato la sua carriera come artista concettuale e multimediale. E’ apparsa sulla scena cinematografica mondiale con il suo film d’esordio, Az én XX. Századom (Il mio XX secolo), che ha vinto la Caméra d’Or a Cannes. Secondo il New York Times, il film è stato uno dei 10 migliori del 1989 e uno dei 12 migliori film ungheresi di tutti i tempi. Il suo secondo lungometraggio, Bűvös vadász (Magic Hunter, 1994), è stato presentato in competizione alla Mostra di Venezia, mentre Simon mágus (Simon, the Magician) ha partecipato in competizione al festival di Locarno nel 1999. Ha lavorato con HBO Europe e ha vinto il premio come miglior regista dell’anno. Nel 2017, il suo film Teströl és lélekröl (Corpo e anima) ha vinto l’Orso d’oro ed è stato nominato per un Oscar come miglior film straniero. Dopo tanti anni di insegnamento all’Università di Cinema e Teatro (SZFE) a Budapest, Ildikó Enyedi ha dato le dimissioni in veemente protesta contro la decisione del governo di Viktor Orbán di piazzare i propri sostenitori nell’università. Ildikó Enyedi è uno dei fondatori dell’European Cross Media Academy e dell’European Film Academy ed è anche membro dell’American Film Academy. Ha ricevuto più di 40 premi nel corso della sua carriera. Il suo ultimo film, The Story of My Wife, una produzione internazionale tra Inforg-M&M Film, Komplizen Film, Pyramide Productions, Palosanto Films, e Rai Cinema, è basato sul romanzo omonimo scritto da Milán Füst (pubblicato in italiano da Adelphi nel 2002) e sarà presentato in competizione a Cannes.

 

Emanuela Fanelli nasce a Roma e inizia la sua carriera a teatro da adolescente. Esordisce al cinema nel 2015 con Non essere cattivo di Claudio Caligari e prosegue recitando in film di Massimiliano Bruno, Laura Morante, Augusto Fornari e Claudio Bonivento. Nel 2016 è protagonista della serie tv Dov’è Mario? con Corrado Guzzanti. Dal 2016 interpreta vari personaggi per il programma radiofonico 610 di Lillo & Greg di Rai Radio 2. Per la tv partecipa con due monologhi a La tv delle ragazze – Gli Stati Generali (2018) e Stati Generali (2020) di Serena Dandini (Rai3). Per Rai2 è tra i protagonisti del programma Battute? (2019) di Giovanni Benincasa e nel 2020 e 2021 collabora – sempre con Benincasa – come conduttrice, attrice e autrice per il programma Una pezza di Lundini con Valerio Lundini. A fine 2019 è protagonista del videoclip Immigrato, brano di Checco Zalone realizzato per l’uscita nelle sale di Tolo Tolo. Partecipa al Festival di Sanremo 2021 in qualità di ospite per la terza serata cover. Ha vinto una serie di riconoscimenti, tra cui la menzione speciale come miglior attrice e come miglior monologo al festival Ciak, si Roma! (in giuria Carlo Verdone, Daniele Luchetti e Lina Wertmüller) e il premio come migliore attrice del 48h Film Project per il suo ruolo nel cortometraggio Un film d’amore.

È tra le protagoniste del nuovo lungometraggio di Paolo Virzì Siccità di prossima uscita, prodotto da Wildside e Vision Distribution.

 

Joana Hadjithomas e Khalil Joreige sono due filmmaker e artisti libanesi che, integrando fotografia, video, performance, installazioni, scultura e cinema, dalla fine degli anni ’90 lavorano all’elaborazione di opere e rappresentazioni in cui riflettono su Storia, vissuti e immaginario del loro paese e dell’umanità travolta dalle guerre. Come filmmaker hanno diretto numerosi film che alternano, e spesso sovrappongono, documentario e finzione, tutti accolti con successo nei principali festival internazionali: all’esordio con Around the Pink House (Al Bayt el Zaher, 1999) sono seguiti The Lost Film (Al Film Al Makfoud, 2003) A Perfect Day (Yawmon Akhar, 2005, Premio FIPRESCI a Locarno), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir (2008, Official Selection a Cannes), The Lebanese Rocket Society: The Strange Tale of The Lebanese Space Race (2012), ISMYRNA (2016) e il recente Memory Box (2021) in Concorso alla Berlinale. Come artisti, sviluppano ulteriormente i temi della memoria storica e personale e delle sue tracce invisibili nell’esperienza quotidiana, ponendoli al centro di mostre, installazioni e performance come Circle of Confusion (1997), Lasting Images (2003), Wonder Beirut (2009), SCAMS (2014) e Unconformities (2017), che sono state accolte nei principali musei di tutto il mondo. Autori di numerose pubblicazioni, sono spesso invitati a tenere lezioni e performance in istituzioni libanesi e europee. Sono co-fondatori (con Georges Schoucair) della casa di produzione Abbout Productions e membri del Metropolis Art Cinema e della Cinemathèque di Beirut.

 

Stupinigi Sonic Park, sabato arriva Venditti

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi sabato 3 luglio, ore 21 

ANTONELLO VENDITTI

Unplugged Special 2021

STUPINIGI SONIC PARK

 

Stupinigi Sonic Park sarà la prima tappa del tour “Unplugged Special 2021” di Antonello Venditti. Sabato 3 luglio, nello scenografico Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino), Antonello Venditti ripercorrerà in una versione unplugged le sue più importanti canzoni, ripercorrendo il suo straordinario repertorio. Nella sua carriera, l’artista ha emozionato intere generazioni, mettendo in musica i suoi sentimenti e l’amore, tematiche sociali e culturali.

 

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse Agency. HR Partner: Lavoropiù.

Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

Antonello Venditti, Unplugged Special 2021

Biglietti da 40 a 75 euro

 

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it)

 

Info

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino

stupinigisonicpark.com

info@stupinigisonicpark.com

FB: StupinigiSonicPark

IG: stupinigisonicpark

#SonicPark2021#RitornoAllaMusica

 

Il concerto di Antonello Venditti, inizialmente previsto per venerdì 2 luglio allo Stupinigi Sonic Park di Nichelino (TO) è stato posticipato a sabato 3 luglio 2021 per dare a tutti la possibilità di assistere alla partita dei quarti di finale degli Europei, Italia Belgio.

 

I biglietti già acquistati rimangono validi.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.friendsandpartners.itstupinigisonicpark.come www.ticketone.it

Marco Masini di scena a Stupinigi Sonic Park

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi Mercoledì 30 giugno, ore 21 

MARCO MASINI

ElettroAcustico 2021

STUPINIGI SONIC PARK

 

Parte dallo scenografico Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino) per Stupinigi Sonic Park il tour di Marco Masini “ElettroAcustico 2021”. Sul palco, mercoledì 30 giugno, con l’artista, Massimiliano Agati (percussioni), Cesare Chiodo (basso e chitarra), Lapo Consortini (chitarra acustica).

«Quanto ci siete mancati… chissà come abbiamo fatto a stare per più di un anno senza di voi – commenta Marco Masini -. È stato come rinchiuderci in prigione, è stato qualcosa di forte, ci è mancato ogni vostro respiro, ogni vostro grido. La condivisione è ciò che noi amiamo di più, la possibilità di condividere l’emozione che abbiamo sempre provato con voi. Finalmente ci hanno dato la possibilità di ricominciare piano piano, con un piccolo step. Ho da subito aderito per portare in giro uno spettacolo finalmente non da solo ma con alcuni dei miei musicisti, Massimiliano Agati, Cesare Chiodo e Lapo Consortini, per fare una prova di riavvicinamento, per riassaporare il gusto di stare insieme che solo l’estate ci può regalare».

Foto Luca Brunetti

L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991) per CreativAfrica, festival di cultura africana

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“Somali Disco Fever” Giovedì 1 luglio Bunker, via Niccolò Paganini 0/200, Torino

“Somali Disco Fever” è l’inedito spettacolo del musicteller Federico Sacchi. Un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro e video che farà il suo debutto nazionale giovedì 1 luglio, nel giorno dell’Indipendenza della Somalia, al Bunker di Torino, per il festival CreativAfrica.

Quella della musica somala è una storia incredibile. La musica prodotto in Somalia tra gli anni ’70 e i primi anni ’90 rappresenta infatti una magnifica anomalia. Una commistione di sintetizzatori celestiali, chitarre e bassi funkeggianti, ritmiche in levare vecchie di secoli e voci bollywoodiane senza paragoni. Una musica che prende forma e si sviluppa sotto una dittatura che inizialmente aveva deciso di creare un’identità nazionale puntando tutto sull’alfabetizzazione, la promozione delle arti e l’emancipazione delle donne (le vere protagoniste di questa storia).

Musica come strumento di decolonizzazione dello spirito e della cultura di un paese.
Un patrimonio dell’umanità giunto a noi grazie all’azione eroica della popolazione che sotterrò migliaia di nastri e cassette per salvarli dal fuoco amico di una guerra civile che ha dilaniato il paese per più di vent’anni. Un patrimonio raccolto e conservato negli archivi di radio Hargeisa e divulgato negli ultimi anni grazie all’azione di due visionari discografici/musicologi.

Ore 19

Opening: aperitivo afro-fusion a cura di Jigeenyi con djset DJ’MBO from GAMBIA

Ore 21,30

Spettacolo di Federico Sacchi

Somali Disco Fever – L’incredibile sound del Corno d’Africa (1969-1991)

Il biglietto include Live Set + Spettacolo + tessera ARCI 2021

15 euro (+ diritti di prevendita)

Biglietti in vendita qui: https://tinyurl.com/federico-sacchi

FEDERICO SACCHI, MUSICTELLER

Autore, regista e interprete dalle performance originali. “Le esperienze d’ascolto” sono veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro e video, in cui Federico Sacchi racconta artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Tra i suoi lavori: Talk Talk Before the Silence; Gli anni perduti di Nino Ferrer; Inspired by the King – La colonna sonora del sogno di Martin Luther King; Watch Without prejudice vol. 1 – Un videotributo a George Michael.

Ha collaborato con Teatro Stabile Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Torino Film Festival, Circolo dei Lettori e L’Indice dei Libri del Mese. MonfortinJazz Festival, Jazz:Re:Found Festival, Lovers Film Festival, SeeYouSound Music Film Festival.

Luglio, è tempo di Monfilmfest

A luglio ritorna il MonFilmFest e questa volta riparte dal territorio in collaborazione con i Comuni della Valcerrina. Gli organizzatori attiveranno la loro sede e base operativa a Mombello Monferrato mentre per la proiezione dei filmati vincitori ci si sposterà a Villadeati.

È evento legato al territorio e ancor di più oggi che si svolge in una formula non residenziale, on-line, per necessità, causa Covid-19. Quest’anno intendiamo cogliere quegli aspetti che già erano presenti, ma che la storia ha posto al centro del dibattito internazionale: l’Ambiente, il Cambiamento Climatico  condizionano pesantemente il nostro racconto della Terra dove ci sono le nostre origini o dove siamo emigrati, in tutti i suoi aspetti dalla micro alla macro storia, da un punto di vista antropologico e culturale.

  1. Il MonFilmFest

Genesi del nome:

MON, mio, appartiene a chi lo ha creato, a chi lo realizza, a chi vi partecipa come attore e fruitore attivo del progetto; MONdo/ MONferrato, Terra senza frontiere dove le culture si incontrano in una dinamica dialettica e non passiva; terra di storie e di bellezze da Riscoprire e/o Scoprire. FILM, il cuore, ciò che si realizza, il nucleo comune dell’universo mondo CINEMA. FEST, è in prima lettura FESTA, KERMESSE, GIOCO e anche FESTIVAL che dei primi ne è figlio.

Da sempre legato al Monferrato, da varie edizioni ha sede nella sua capitale, Casale Monferrato, fino all’edizione del 2020 organizzata interamente online, a causa dell’insorgere del Covid-19.culturale senza

scopi di lucro

SETTE GIORNI PER UN FILM

È un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Chi può partecipare?

Chiunque sottoponga per la visione alla direzione del festival uno o più film significativi della propria produzione degli ultimi tre anni.

VETRINA

È una ricerca compiuta dallo staff del festival di film ignorati o dimenticati, prodotti negli ultimi due anni, film oltre i generi, formati, caratteristiche, low-budget, no-budget che preservano quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. Il pubblico è il protagonista perché gli è assegnato l’onere e il piacere di votare il miglior film.

I Giochi creati per chi segue il MonFilmFest

I Giochi

Creati per il 2021:

– “CAMERA CON VISTA”

– Racconti

Durante gli anni in presenza:

– “TICKETS FOR MY LIFE”

– IL CHIOSCO

– ATTI RITRATTI

– VIDEOBOX

 

Il MonFilmFest nell’era COVID-19

È un comune sentire di questi tempi che niente sarà più come prima. Nel secondo anno di MonFilmFest nell’era Covid-19 ci siamo preoccupati di ripristinare le ragioni dell’esistenza

del nostro progetto che nasce in alternativa ai festival del cinema come li conosciamo e si presenta essenzialmente come un residenziale per artisti applicato al cinema. Ora, l’anno scorso, abbiamo garantito l’esistenza del festival, con una formula legata alla capacità di “scoprire”, da sempre caratteristica del MonFilmFest. Ci siamo ritrovati a puntare tutte le nostre forze su “Vetrina”, così concepita per esporre/proporre film di ogni genere, formato e preservare quel carattere sorprendente e innovativo che da sempre il MonFilmFest ricerca. “Sono il 18° e sono sul web” così richiamava l’attenzione il nostro manifesto e così è stato:

Quest’anno aggiungiamo uno step in più, che non è il festival in presenza come lo conosciamo, ma ripristina la formula della produzione in sette giorni di un film. Sottolineiamo un aspetto che c’è sempre stato, ma che quest’anno, a distanza, sarà determinante per la riuscita del progetto che è la lealtà, l’autoregolamentazione e la condivisione del lavoro degli autori che parteciperanno.

 

  • SETTE GIORNI PER UN FILM: MonFilmFest è un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in video digitale in sette giorni progettando la storia, il piano di produzione, sino alla sua prima proiezione al pubblico.

Per il 2021 si articolerà in due proposte, che comunque concentrano la loro attenzione sul territorio:

<<Il Bel Paese, questa terra è la mia terra> → il gioco è riservato a tutti gli autori che nel periodo del festival sono sul territorio italiano.

<<Everywhere, questa terra è la mia terra>> → il gioco è riservato a tutti gli autori che hanno già partecipato a 7 giorni per un film dal 2003 al 2019 che potranno realizzare il loro film ovunque si trovino.

  • VETRINA: presenta un programma di film da proiettare in streaming nella settimana del festival, dopo UNA RICERCA, UN RITROVAMENTO di film che cerchino nuove storie e modi di raccontarle, magari film ignorati o dimenticati, prodotti dopo il 1 gennaio 2018 senza vincoli di contenuto, genere e durata.

I protagonisti dei festival

  1. Prima di tutto e di tutti c’è il territorio, il Monferrato tutto, protagonista assoluto sino al 2019.

Oggi, 2021, il nostro territorio si allarga notevolmente e comprende tutto il territorio nazionale oltre a comprendere i territori oltre confine degli autori MonFilmFest che risiedono all’estero.

Unitamente al territorio, la sua popolazione, che partecipa attivamente. L’essere accoglienti e solidali al progetto è la base di tutto.

  1. Gli spettatori, intesi come coloro che agiscono e vedono: gli spett/attori. Il Festival li chiama all’osservazione critica ed all’azione.
  2. Lo staff e gli autori invitati: una delle peculiarità del MonFilmFest è quella di essere un evento dove gli autori non vengono selezionati, bensì invitati, non esiste per noi un giudizio definitivo su un film o un autore.

Nature, Music & Circus: torna Apolide festival

Dal 23 al 25 Luglio 2021
Il festival immerso nei boschi dell’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè (TO) nel cuore delle Valli del Canavese

Un’area verde, all’aperto, l’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè, incastonata tra Torino e Ivrea, nel cuore del Canavese, è il luogo speciale che accoglie Apolide Festival dal 23 al 25 luglio 2021. Ideato e promosso da sempre da Associazione Culturale To Locals, dal 2019 in collaborazione con Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, questa speciale XVIII edizione, è realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo, e grazie al contributo del Gal Valli del Canavese nell’ambito del progetto Explor Lab Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020.

Un’edizione speciale perché, in un anno segnato dalla pandemia, Apolide conferma se stesso, ridimensionato nel format ma non nella sostanza, vera attrattiva per le migliaia di spettatori che negli anni vi hanno preso parte: un esempio di convivenza pacifica tra uomo e natura, un senso di comunità e una line-up che fa dell’eterogeneità e della qualità il proprio spirito guida.

Tre giorni di spettacoli dal vivo, tra concerti, performing arts e incontri, dalle 10 del mattino alle 10 della sera, in un bosco fresco e ombreggiato anche d’estate, in un’area spettacolo all’aperto e accessibile a tutti. Luogo perfetto per passare del tempo insieme nel rispetto dei protocolli anti-covid che garantiscono la sicurezza di pubblico, artisti e lavoratori.

Più di 50 artisti si alternano su 3 palchi.  Il MAIN STAGE, cuore di Apolide, accoglie alcuni fra i nomi più interessanti della scena musicale nazionale che hanno fatto della contaminazione il proprio segno distintivo. Il primo giorno, Venerdì 23 Luglio, accanto alle sonorità jazz-funk fusion del duo partenopeo NU GUINEA troviamo quelle degli STUDIO MURENA che si uniscono al flow di CARMA MC; e poi le stelle nascenti MARCO CASTELLO, il polistrumentista già compagno di squadra di Erlend Øye ne La Comitiva, nell’attesodisco d’esordio Contenta Tu (42 Records/Bubbles Records); il tour di debutto della giovane artista italo-palestinese LAILA AL HABASH (Undamento) e con un frullato post-tutto TUTTI FENOMENI, moniker di Giorgio Quarzo Guarascio, che porta il suo mix di canzone d’autore, rap, citazioni alte e voli pindarici nel trash.

Stupinigi Sonic Park alla Palazzina di Caccia in “Limited Edition”

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi  30 giugno – 25 luglio Ritorno alla Musica, 16 appuntamenti per una nuova ed inedita “limited edition” del festival

Stupinigi Sonic Park alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (Nichelino) si presenta quest’anno in una nuova ed inedita “Limited Edition”: 16 appuntamenti per un festival unico fatto di veri e propri eventi esclusivi. Cambia la location: non più il parco, come da tradizione, ma il Cortile d’Onore con una scalinata molto ampia come palco naturale e la facciata della Palazzina di Caccia a fare da prestigiosa scenografia. Cambia il format: SSP 2021 sarà un’edizione limitata, più intima e raccolta, con posti contingentati, a sedere, per un numero ridotto di 1.000 spettatori, e con performance esclusive di grandi nomi italiani ed internazionali in versione unplugged o con progetti inediti. Cambiano, infine, anche gli artisti rispetto alle precedenti edizioni: nell’edizione della ripartenza, dopo lo stop del 2020, Stupinigi Sonic Park vuole essere un omaggio alla musica nei suoi più diversi generi e differenti stili musicali, da Marco Masini a Venerus, Antonello Venditti, Umberto Tozzi, Nek, Emma, Fabrizio Moro, Calibro 35, Robben Ford e Bill Evans, Max Pezzali, Ben Harper, Gigi D’Alessio, Gianna Nannini, Levante, Franco126, Psicologi. 

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse Agency. HR Partner: Lavoropiù.
Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

Info
Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino stupinigisonicpark.com
info@stupinigisonicpark.com
FB: StupinigiSonicPark
IG: stupinigisonicpark
#SonicPark2021#RitornoAllaMusica

Torino Jazz Festival, un successo E la rassegna torna a fine settembre

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Il Torino Jazz Festival 2021 ha sancito la ripartenza della musica dal vivo, con 21 concerti, 1 prova generale, 4 conferenze e oltre 150 musicisti coinvolti con produzioni originali e artisti in esclusiva nazionale gran parte dei quali provenienti dall’estero. Uno sforzo organizzativo notevole considerando tutte le problematiche legate all’emergenza Covid 19.

Un pubblico eterogeneo, attento e disciplinato, ha riempito le sale negli spazi consentiti seguendo i concerti, dimostrando grande apprezzamento e un forte desiderio di tornare finalmente a rifrequentare i luoghi di cultura.

Diretta dai musicisti Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, la IX edizione del TJF è stata ‘premiata’ per la scelta di aver selezionato artisti trasversali capaci di interpretare il jazz in tutte le sue forme, un omaggio a questo genere musicale in tutte le sue declinazioni espressive.

Il Festival chiuderà stasera alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, cornice che ha interpretato alla perfezione l’anima della rassegna musicale, con il doppio concerto sold out (ore 17.30 e ore 21.00) in esclusiva nazionale di Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat, unica data italiana.

 

“Condividere un’emozione collettiva a un concerto è il senso terminale della complessa produzione che sta alle spalle di un festival: chiacchierare nei foyer con il pubblico misto di appassionati che ricordano date e dischi storici o con i neofiti un po’ disorientati ma affascinati da un suono inconsueto, sono gli elementi di restituzione che mi gratificano al termine di un lavoro lungo e mai tanto incertodichiara Diego Borotti -. Sono felice di aver potuto portare sulla scena tutti gli artisti internazionali invitati, di aver visto la nascita di progetti ambiziosi con grandi organici che impiegano un’intelligenza collettiva imponente, di aver dato vita a produzioni originali visibili solo ed esclusivamente sui palchi di TJF. Abbiamo altresì salvato un aspetto del format che valorizza i musicisti piemontesi, siano essi concertisti di fama internazionale, sperimentatori promettenti o adolescenti già capaci, seppur carichi di emozione, di stare su di un grande palco. Con la stessa soddisfazione sono felice di aver tenuto insieme le parti meditative di TJF sia sul piano dell’orientamento storico, filologico e persino antropologico affrontato dalle conferenze di alto profilo culturale, sia per i consessi progettuali e ‘politici’ intorno al jazz dei Meeting. Il rammarico di non aver potuto alimentare ‘l’effetto Festival’ con la festosa teoria delle marchin’ band, dei Jazz Blitz e del palinsesto Jazz Cl(H)ub mi auguro che sia ripagato dalla programmazione dell’autunno prossimo”.

 

“Il Torino Jazz Festival 2021, finalmente e interamente in presenza, perché lo streaming non certo può rappresentare lo spettacolo dal vivo se non in momenti eccezionali, è stato ben sintetizzato dalle tematiche di due conferenze inserite nel suo programma, ‘L’umanità, una sinfonia di minoranze’, del filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che ha raccontato quanto tutti noi sapiens discendiamo da un piccolo ceppo di migranti partiti dall’Africa che si sono stabiliti durante i secoli nei vari continenti e ‘Creare nuovi linguaggi usando vecchi strumenti’, tema della conferenza del musicista e sviluppatore di software e hardware Robert Henke afferma  Giorgio Li Calzi  – Tutte le declinazioni del jazz e dei nuovi linguaggi compositivi e performativi sono entrati nel programma del TJF che ha riunito quello che sta dentro e quello che sta anche al di fuori del jazz. I due poli hanno dimostrato di non creare una divisione ma un’importante unità e opportunità per il pubblico e la comunità del festival che ha seguito con grande interesse anche i concerti apparentemente più distanti. Una comunità che conosce perfettamente l’importanza della sfera culturale nel proprio mondo quotidiano”.

 

Il Torino Jazz Festival 2021 riprenderà dal 27 settembre al 3 ottobre 2021 nei club della città con JAZZ CL(H)UB: 7 giorni di grande musica.

La rassegna che ha portato grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S.. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa.

Per conoscere in modo più approfondito il pubblico del TJF, Fondazione per la Cultura Torino ha promosso uno studio con l’Universita’ di Torino utile alla progettazione delle prossime edizioni.

Estate in Barriera a Cielo aperto

Nasce quest’anno la rassegna Barriera a cielo aperto, un’ampia proposta socio-culturale tra cinema, musica, letteratura, sostenibilità ambientale, workshop, performance, talk e concerti accessibile a tutta la cittadinanza e a tutte le generazioni che, tra l’8 giugno e il 26 settembre, animerà quattro diversi spazi di Barriera di Milano a Torino. 

 

Frutto della condivisione progettuale di sette realtà partner – Associazione Museo Nazionale del Cinema, Oratorio Michele Rua, Cooperativa Liberitutti, Cooperativa Sumisura – Risorse per l’ambiente e la città, Sumisura APS, Associazione Banda Larga, Re.Te. Ong – Barriera a cielo aperto propone nell’arco di quattro mesi, 65 appuntamenti in 4 diversi spazi in Barriera di Milano per un ricco palinsesto di eventi: da film acclamati, a concerti musicali di vari generi dal vivo, a serate di approfondimento e divulgazione su problematiche globali e tutela ambientale, a formazioni sui temi dell’autoproduzione e auto-organizzazione di comunità, a performance teatrali site-specific, fino a sessioni di ascolto, esposizioni temporanee, talk e concerti in radio con palco su strada.

 

La programmazione cinematografica è ospitata presso il grande cortile interno dell’Oratorio Michele Rua per dare seguito al grande successo dell’Arena Monterosa attivata lo scorso anno nell’ambito di Torino Città del Cinema 2020, tutti gli altri appuntamenti si tengono presso il Community Hub di Via Baltea 3, la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di Via Agliè e il Boschetto – Agribarriera.

 

All’Arena Monterosa, il cartellone del cinema prevede sei cicli tematici protagonisti per ogni settimana di programmazione: riprendiamoci la vita, le nuove generazioni, le relazioni familiari, il sud Italia, i diritti umani, mentre l’ultima settimana vedrà protagoniste figure femminili coraggiose capaci di rompere pregiudizi e disparità. La programmazione cinematografica ospita anche la restituzione del “2° Ragazzi in città” un percorso formativo rivolto alle scuole del territorio, tra le quali anche la Viotti, e la fase finale di “Lavori in corto”, concorso rivolto ad autori under35. Via Baltea ospita la ricca programmazione Radio Street Community di Banda Larga con palco su strada e coinvolgimento attivo degli abitanti del quartiere. I Bagni di Via Agliè propongono una rassegna jazz nel cortile della Casa del Quartiere e aperitivi dedicati al cinema e alla letteratura, mentre i lunedì dell’orto urbano del Boschetto alternano serate di formazione ad altre di divulgazione sui temi della sostenibilità.

 

 

 

I Laboratori di Barriera accoglieranno molteplici eventi a partire dagli appuntamenti del 12-13 giugno, 17-18 luglio e 4-5 settembre con Supercromatica dove il colore invaderà Via Baltea grazie a interventi artistici installativi presentati da Sergio Cascavilla, Cikita Zeta e Alessandro Rivoir. Tra i workshop segnaliamo Build your street in programma il 3 e 4 luglio curato da Ventunesimo: un laboratorio gratuito di game design collettivo durante il quale si svilupperà un gioco di società insieme alla cittadinanza, invitata tramite open call. Il gioco verrà progettato per essere praticato negli spazi pubblici del territorio.

 

Infine, nel suggestivo spazio di AgroBarriera il 14 giugno si parlerà di immigrazione grazie agli operatori di RE.TE Ong, Oxfam Italia e Mixed Migration Centre che negli ultimi mesi hanno intervistato migranti e rifugiati in particolare a Ventimiglia e a Torino. Il 12 luglio il recupero del cibo sarà al centro di un dibattito tra le associazioni del territorio per condividere pratiche per contrastare lo spreco alimentare e ridare dignità ai prodotti alimentari recuperati. Il 19 luglio si parlerà di Bosnia ed Erzegovina, a venticinque anni dalla fine della guerra nella ex Jugoslavia, un paese che non riesce a superare il trauma e le conseguenze del conflitto raccontato in modo straordinario da Luca Rastello ne La guerra in casa (Einaudi).

 

“Siamo molto orgogliosi di poter coordinare un progetto così ampio e articolato – dichiarano i coordinatori del progetto Valentina Noya e Vittorio Sclaverani dell’AMNC – in un quartiere dove torniamo a portare il cinema come in tante altre periferie della città, ma non solo. Al centro dell’offerta culturale di quest’anno si mostra un grande lavoro di collaborazione tra realtà e spazi diversi per vocazione, ma capaci di proporre un programma ricchissimo di percorsi d’arte e formazione rivolti a tutta la cittadinanza. Abbiamo sempre creduto nel senso civico della cultura e in un momento in cui stiamo uscendo dalla pandemia è importante rafforzare questa convinzione ripartendo da un contesto penalizzato, ma estremamente vitale che scommettiamo sarà capace di accogliere con entusiasmo i tanti eventi gratuiti e accessibili che offriremo.”

 

“Siamo contenti di poter proseguire la collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema nata l’anno scorso; – prosegue Massimo Garbi, responsabile del CineTeatro Monterosa – sei settimane di programmazione per un percorso che attraverso il cinema ci porterà all’interno delle realtà del mondo in cui viviamo, con i suoi aspetti di bellezza, di dolore e di contraddizione. Sono film che susciteranno emozioni diverse, a volte una forte rabbia, altre volte indignazione o stupore. Le storie narrate ci faranno spesso alzare gli occhi al cielo, immaginando e sognando, ma i nostri piedi resteranno fortemente ancorati a terra perché quei sogni possano avere concretezza. La settima arte non ci lascerà così mai alzare da quelle sedie e staccarci dallo schermo senza che quelle immagini ci abbiano parlato.”

 

All’interno della rassegna Barriera a Cielo aperto, i Bagni Pubblici di via Agliè, la casa del quartiere di Barriera di Milano, ritrovano appieno, a seguito della pandemia, la propria identità di centro culturale, – afferma la Direttrice Erika Mattarella – partendo da una programmazione che ha sempre caratterizzato questo angolo del quartiere: la fruizione della musica di qualità dei tanti autori torinesi, con le proposte del giovedì di Marco Piccirillo che spaziano dal jazz al pop; la collaborazione con le biblioteche e la libreria La casa delle note per le presentazioni dei libri con gli autori; e da ultimo, la formazione, per scoprire alcune tematiche a noi care quali la lotta allo spreco alimentare e le attività per le famiglie. È una programmazione diversificata, adatta a un pubblico ampio, pensata per gli abitanti di Barriera di Milano e fruibile da tutti, all’interno di uno spazio accogliente e familiare.

 

Community Street Radio è la rassegna culturale estiva di via Baltea 3 – raccontano Sara Medici di Sumisura e Lorenzo Ricca di Radio Banda Larga – esposizioni temporanee, residenze artistiche in radio, aula studio diffusa, workshop di co-design, laboratori artistici, performance teatrali site-specific, sessioni di ascolto, radio-talk e rassegne musicali di genere curate da artisti e da abitanti di questa area della Città. Community Street Radio prevede un programma di 34 iniziative culturali fra il 7 giugno e il 26 settembre 2021 negli spazi del community hub di via Baltea: il cortile verde, la vetrina della web radio Banda Larga, le non frequenze di rbl.media e lo

 

spazio su strada compreso fra via Soana e corso Vercelli, chiuso al traffico automobilistico per 14 appuntamenti su 34. Alle iniziative di carattere più culturale e artistico si aggiungono 60 giornate di aula studio diffusa e aperta ai giovani studenti: il salone di 100 mq di via Baltea offre un totale di 25 postazioni studio gratuite dal lunedì al venerdì per l’intera durata della rassegna estiva (dalle 9.30 alle 18.30).”

 

“Il Boschetto è uno degli orti del progetto AgroBarriera – conclude Giuseppe Deplano di RE.TE. Ong – avviato dalla nostra realtà nel 2015. L’obiettivo è utilizzare l’agricoltura sociale e gli orti urbani come strumenti e luoghi dove coltivare inclusione. Per seminare e raccogliere, oltre agli ortaggi, nuove relazioni, accettare le differenze, sviluppare una cultura fatta di ascolto, tolleranza, attivazione per un cambiamento positivo. La rassegna di eventi che sarà realizzata nell’orto urbano toccherà queste tematiche connesse al cibo. Racconteremo storie globali di contadini che rispettano la natura e non sfruttano la terra in forma intensiva, di persone che la lavorano, spesso migranti costretti a fuggire perché non hanno accesso alle risorse nei propri stati di provenienza, di autoproduzione e consumo consapevole. Su questi temi RE.TE. Ong è impegnata dagli anni ’80 intervenendo nelle situazioni in cui si manifesta una volontà di cambiamento, di lotta alla povertà, di auto-organizzazione e sviluppo.”