SPETTACOLI- Pagina 173

Cascina Sotto le Stelle. Cinema, musica, ballo, teatro, animazione

19 giugno – 4 agosto 2021. Cascina Roccafranca – via Rubino 45, Torino

Dal 19 giugno al 4 agosto in Cascina Roccafranca musica, teatro e improvvisazione teatrale, danze, attività e laboratori per bambini, aperitivi musicali, cinema d’autore.
Quest’anno  
Cascina Roccafranca sarà uno dei punti di Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate, un ricco cartellone di eventi culturali estivi diffusi su tutto il territorio. All’interno di questo progetto, il nostro centro culturale propone CASCINA SOTTO LE STELLE, una rassegna  multidisciplinare, aperta a tutte le espressioni artistiche, gratuita e per tutti. Gli spettacoli si svolgeranno nella splendida cornice del cortile di Cascina Roccafranca (via Rubino 45 a Mirafiori Nord, si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione), uno spazio “altro” rispetto alla città circostante, un luogo protetto,  adatto ad ospitare diversi tipi di eventi. Chi vi entra si immerge in un’atmosfera tranquilla che fa dimenticare di essere in città.


La rassegna CASCINA SOTTO LE STELLE integra perfettamente le finalità e gli obiettivi che la Fondazione Cascina Roccafranca persegue, quelli di essere un centro civico di riferimento per gli abitanti del quartiere e non, anche nel periodo estivo.

Una rassegna gratuita offerta a tutta la cittadinanza, che risponde a bisogni ed interessi di diverse fasce di età, un’occasione per partecipare attivamente alla vita sociale e culturale del quartiere. L’obiettivo è quello di ridare stimolo all’aggregazione culturale dopo più di un anno di stop, con un occhio di riguardo al coinvolgimento di nuovi pubblici, soprattutto giovanissimi e giovani under 35.

I partner coinvolti, con cui Cascina collabora da tempo, sono realtà che garantiscono un’offerta artistica e culturale articolata, innovativa e di richiamo su tutto il territorio cittadino.

Musica, teatro e improvvisazione teatrale, danze, attività e laboratori per bambini, aperitivi musicali, cinema d’autore. Una rassegna multidisciplinare e aperta a tutte le espressioni artistiche. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel rispetto delle normative vigenti.


Gli appuntamenti dedicati al teatro (4) organizzati dalla storica Compagnia Teatrale Assemblea Teatro, hanno risonanza cittadina e coinvolgeranno un pubblico di tutte le età. Sarà teatro adatto allo spazio aperto e ibrido come quello del cortile di Cascina Roccafranca, quindi “leggero”, fresco e con intrattenimento musicale.

Cascina Roccafranca è inoltre punto di riferimento estivo ed invernale per il “popolo” delle danze folk per la Città e la prima cintura. Si propongono 7 appuntamenti di danze popolari, con musica dal vivo e non.

Gli appuntamenti dedicati al cinema (3) saranno curati dal soggetto partner Associazione Museo Nazionale del Cinema. Saranno presentati in Cascina Roccafranca i risultati del progetto Lavori in Corto – Concorso Cinematografico per corti e documentari a tematica sociale rivolto a giovani registi, ed un appuntamento del Psicologia Film Festival.

La rassegna CASCINA SOTTO LE STELLE è realizzata con la collaborazione di: Coop. Educazione Progetto, Andirivieni Osteria e Caffetteria, Assemblea Teatro, Ass. Artefolk, Ass. Museo Nazionale del Cinema, Ass. TiLT Music, Ass. Teatrulla, Young Board Cascina Roccafranca, Gruppo Folk in Cascina, Ass. Quinta Tinta, Progetto leggermente.
La rassegna, organizzata nell’ambito di “Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021”, è realizzata con il sostegno di Città di Torino e  Fondazione per la Cultura Torino.

Ecco il programma completo della rassegna (si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione):

Sabato 19 Giugno – ore 16,30
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla

Così non va Pillola teatrale
Momento ludico per bambini 3 / 7 anni

Sabato 19 Giugno – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 23 Giugno – ore 21

ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 24 Giugno – ore 21

Assemblea Teatro
La Gabbianella e il gatto di L. Sepulveda
Spettacolo teatrale
Una fiaba con la forza di una parabola, un dolcissimo messaggio di speranza… “vola solo chi osa farlo”. Ma è anche una storia d’amore. Amore inteso nel senso più ampio: quello che unisce ai sentimenti la fratellanza e la solidarietà.


Venerdì 25 Giugno – ore 21
Young Board Cascina Roccafranca

Young in Cascina!
Serata artistico musicale con la band Vertigine

Sabato 26 Giugno – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Domenica 27 Giugno – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema e Unione Culturale
I am Greta – Una forza della natura di Nathan Grossman (Svezia 2020, 97′)
Proiezione film
nell’ambito del progetto “Ragazzi in Città 2” che ha coinvolto gli studenti dell’Alvaro – Gobetti.

Mercoledì 30 Giugno – ore 21
ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 1 Luglio – ore 18
Progetto Leggermente
Laura Imai Messina presenta
il libro “Le vite nascoste dei colori”, Einaudi. Organizzato dal Gruppo di lettura Sportidea Caleidos. Partecipa Fabio Geda. Prenotazione a eventi@cascinaroccafranca.it
 

Venerdì 2 Luglio – ore 20.30
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla
Fiabe nei barattoli
Spettacolo per bambini 5/10 anni


Sabato 3 Luglio – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass.
TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 7 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 8 Luglio – ore 21
Assemblea Teatro
Un giardino davvero speciale
Spettacolo teatrale
La straordinaria vita di Giovanni Giolito (Gim), il personaggio raccontato da Jean Giono ne L’uomo che piantava gli alberi. Un racconto dell’intenso amore verso la natura.
(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazioni
laroccaincantata@educazioneprogetto.it  )

Venerdì  9 Luglio – ore 21
Young Board Cascina Roccafranca

Young in Cascina!
Serata artistico musicale con la band Resine


Sabato 10 Luglio – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Martedì 13 Luglio – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema
Lavori in Corto – Restiamo umani
Proiezione dei film finalisti selezionati nell’ambito del relativo concorso cinematografico nazionale. Intervengono gli autori


Mercoledì 14 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo folk in cascina
Danze popolari e musica dal vivo con il Laboratorio Folk

Giovedì 15 Luglio – ore 21

Ass. Quinta Tinta
Catch Imprò!
Spettacolo di improvvisazione teatrale

Sabato 17 Luglio – ore 11
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla
3,2,1 via all’avventura!
Lettura animata per bambini 18 mesi / 4 anni

Sabato 17 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 21 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo Folk in Cascina

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 22 Luglio – ore 21

Assemblea Teatro e Folkatomik
Un Viaggio nel Sud
Spettacolo musico-teatrale
La tradizione musicale del Sud Italia con Folkatomik si rinnova, per rendersi apprezzabile e fruibile in ogni occasione. La ciclicità ritmica dei canti di lavoro e delle musiche da ballo si abbraccia con le tradizioni di altri  paesi del Mediterraneo e non solo.
(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazioni
laroccaincantata@educazioneprogetto.it)

Venerdì 23 Luglio – ore 21

Fab Four in concerto
Omaggio ai Beatles

Sabato 24 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 28 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo Folk in Cascina
Danze popolari e musica dal vivo con le Dilune

 

Giovedì 29 Luglio – ore 21

Assemblea Teatro e Betti Zambuno Trio
La Guerra è finita – Radio Londra
Spettacolo musico-teatrale
Lo spettacolo ricostruisce gli anni della guerra e della Resistenza attraverso letture e musiche. Censura e divieti non impediscono di esprimere il desiderio di far finire la guerra, di costruire una nuova società. Così, tra struggenti canti di lotta e i nuovi ritmi “americani”, si tenta di vivere, di divertirsi e si spera.

(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazionilaroccaincantata@educazioneprogetto.it )

Venerdì 30 Luglio – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema
Un affare di famiglia
di Kore’eda Hirokazu (Giappone 2018, 121′)
Proiezione film nell’ambito del
Psicologia Film Festival 

 

Sabato 31 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 4 Agosto – ore 21
ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Accesso gratuito senza prenotazione (tranne per gli AperiTiLT e per l’incontro di Leggermente del 1° luglio)  Si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione).

INFO
Cascina Roccafranca – via Rubino 45, Torino/
tel. 011 01136250
inforoccafranca@comune.torino.it
www.cascinaroccafranca.it  / www.cascinaroccafranca.it/cascina-sotto-le-stelle/
                         

Le “notti magiche” all’“Open Factory” di Nichelino

“We are open” Con teatro, cabaret e calcio europeo. Da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Nichelino (Torino)

Quattordici gli appuntamenti live, articolati in due filoni: “Culture” e “Comedy”. E inoltre la possibilità di guardare su grande schermo (gratuitamente, con prenotazione obbligatoria) tutte le partite dell’Italia al Campionato Europeo di Calcio. Questo è “We are open”, in scena all’“Open Factory” (via del Castello, 15) di Nichelino, da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Organizzato da “Reverse Agency” ( in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, “Torino Comedy Lounge”, “Teatro Superga”) e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di “Compagnia di San Paolo”, la rassegna porterà sul palco il teatro in tutte le sue forme, fra commedia, teatro d’autore, tragedie rivisitate, cabaret e circo contemporaneo. Ad inaugurare la programmazione “Culture”, sarà Giacomo Poretti– del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo – che presenterà, giovedì 17 giugno, “Chiedimi se sono di turno”: un monologo introspettivo ed ironico che attinge alla sua esperienza personale di ex infermiere all’ospedale di Legnano. La programmazione prosegue con gli spettacoli sospesi, causa Covid, della stagione 2020-2021 del “Teatro Superga”. Giovedì 24 giugno, sarà la volta di Corrado d’Elia, attore, regista e drammaturgo, considerato una delle figure più complete dell’attuale panorama teatrale italiano. In occasione del settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, d’Elia riporta sul palco un suo grande successo “Dante. Inferno”, lo spettacolo che più di altri ne dimostra la straordinaria poliedricità. A seguire, giovedì primo luglio spazio allo swing italiano con “Topolini, mici e pinguini innamorati” per raccontare in modo leggero, ma ricco di aneddoti e informazioni, il repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta con un’attenzione particolare al cosiddetto “filone animalista”. Una simpatica lezione di storia del costume arricchita da una selezione di divertenti canzoni interpretate dalle “Sorelle Marinetti”: Turbina, Scintilla ed Elica (al secolo Nicola Olivieri, Marco Lugli e Matteo Minerva) che negli ultimi 10 anni hanno fatto dello swing la strada maestra della loro carriera. Giovedì 8 luglio è il turno di una tragicommedia dell’arte “Don Chisciotte” messa in scena dagli improbabili saltimbanchi di “Stivalaccio Teatro”, mentre mercoledì 14 luglio arrivano all’“Open Factory” le bolle di sapone giganti con clownerie e giochi d’acqua di “Fish&Bubbles” con Michele Cafaggi, il primo artista in Italia a creare uno spettacolo teatrale dedicato alle bolle di sapone, giudicato miglior clown, attore, mimo al “Premio Nazionale Italiano Franco Enriquez” del 2016. A seguire, giovedì 22 luglio, le “Nina’s Drag Queens”, attori e danzatori che portano a Nichelino “Dragpenny Opera”. “Sonata per tubi” di mercoledì 28 luglio è invece uno spettacolo di circo contemporaneo, cantato e suonato con grande originalità dalla “Compagnia Nando e Maila”, cui seguirà giovedì 29 luglio, come ultimo appuntamento “Culture”, il musicteller Federico Sacchi, con “Wonderful Visions #1 – Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder” , un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie per raccontare artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Gli appuntamenti “Comedy” portano in scena alcuni dei protagonisti della prima edizione di “LOL – Chi ride è fuori”, il comedy show, prodotto da Amazon Prime Video, più chiacchierato del momento. Ad inaugurare il calendario, martedì 29 giugno, Luca Ravenna; martedì 6 luglio, Filippo Giardina porta sul palco il monologo satirico “Dieci”, mentre giovedì 15 luglio è il turno della rivelazione comica del momento, Michela Giraud, già nel cast di Colorado nel 2015 e di CCN – Comedy Central News per tre edizioni. Martedì 20 luglio il protagonista è Daniele Fabbri; a seguire, martedì 27 luglio spazio ad un altro rappresentante della stand up comedy in Italia, Giorgio Montanini, protagonista de “I Predatori”, esordio alla regia di Pietro Castellito, già vincitore del Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura al Festival del Cinema di Venezia 2020 e candidato a 4 David di Donatello. Nel calendario di “Open Factory” anche la presentazione sabato 31 luglio del primo romanzo di Francesco Fry Moneti – violinista e chitarrista dei “Modena City Ramblers” – “In un elaborato impeto d’ira” (Officina di Hank) scritto durante il lockdown.

Info: tel. 011/4174908 0 www.openfactory.space
g. m.

Nelle foto
– Sorelle Marinetti
– Giacomo Poretti Ph. Serena Serrani
– Francesco Fry Moneti

“Metamorfosi”, il cartellone estivo degli spettacoli serali della Reggia di Venaria

Per anni ha rappresentato un appuntamento fisso nel calendario culturale piemontese

Ma in questo 2021 il cartellone estivo degli spettacoli serali della Reggia di Venaria assume un significato del tutto inedito, segno di una riconquistata e ambita normalità dopo i sofferti mesi di emergenza pandemica. Torna infatti la rassegna dell’estate alla Venaria Reale, che con l’evocativo titolo “Metamorfosi” animerà dal 2 luglio al 3 agosto gli spazi esterni della Residenza Sabauda – in particolare i Giardini e il Cortile delle Carrozze – con concerti, performance di danza ed esibizioni teatrali.

(foto MarioAlesina)

Programma
Venerdì 2 luglio
 Soirée de la fin du siècle, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco / Emanuele Arciuli,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Sabato 3 luglio
 Il Tango da Gardel a Piazzolla, concerto – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco / Emanuele Arciuli,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Martedì 6 luglio
 Maxime Pascal con Filarmonica TRT, Il Sogno, concerto di musica sinfonica – Cortile
delle Carrozze, ore 21.30
Giovedì 8 luglio
 Boys don’t cry, spettacolo di danza – Cortile delle Carrozze, ore 21.30
Venerdì 9 luglio
 Summertime, concerto – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Lo spazio dell’anima, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Tiresia e altri prodigi, Eva Robin’s / Elena Serra / Fabrizio Sinisi,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Sabato 10 luglio
 Il profumo del vento, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Lo spazio dell’anima, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Tiresia e altri prodigi, Eva Robin’s / Elena Serra / Fabrizio Sinisi,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Martedì 13 luglio
 Teatro tra parentesi. Le mie storie per questo tempo, di e con Marco Paolini – Cortile
delle Carrozze, ore 21.30
Giovedì 15 luglio
 Felix Mildenberger con Filarmonica TRT, Enigma, concerto di musica sinfonica – Cortile
delle Carrozze, ore 21.30
Venerdì 16 luglio
 Regnava nel silenzio, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Garden, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Le lacrime di Mirra, Marco Lorenzi / Animaliguida / Gaia Ginevra
Giorgi, spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Sabato 17 luglio
 Serenata, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Garden, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Le lacrime di Mirra, Marco Lorenzi / Animaliguida / Gaia Ginevra
Giorgi, spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Martedì 20 luglio
 Amici Fragili. La storia di un incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André, di Marco
Caronna e Federico Buffa – Cortile delle Carrozze, ore 21.30
Giovedì 22 luglio
 Gianandrea Noseda con Filarmonica TRT, Concerto a sorpresa, concerto di musica
sinfonica – Cortile delle Carrozze, ore 21.30
Venerdì 23 luglio
 Un viaggio nella canzone, concerto – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore
19.30
 Ovidio e altre storie. Da nome a nome, Mariangela Gualtieri / Cesare Ronconi,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Sabato 24 luglio
 Romanticamente, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore
19.30
 Ovidio e altre storie. Da nome a nome, Mariangela Gualtieri / Cesare Ronconi,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Martedì 27 luglio
 Ci vuole orecchio, Elio canta e recita Enzo Jannacci, con Elio – Cortile delle Carrozze, ore
21.30
Giovedì 29 luglio
 L’alfabeto delle emozioni, spettacolo teatrale di e con Stefano Massini – Cortile delle
Carrozze, ore 21.30
Venerdì 30 luglio
 Volkston, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Le Quattro Stagioni – Estate, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Di forme mutate in corpi nuovi. Da Ovidio, Shakespeare e altre
mancanze, Roberto Latini / Gianluca Misiti / Max Mugnai,
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Sabato 31 luglio
 Invenzioni, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
 Le Quattro Stagioni – Autunno, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.30
 Ovidio e altre storie. Di forme mutate in corpi nuovi. Da Ovidio, Shakespeare e altre
mancanze, Roberto Latini / Gianluca Misiti / Max Mugnai
spettacolo teatrale – Resti del Tempio di Diana, ore 19.45
Martedì 3 agosto
 La ballata dei senza tetto. Improvvisazione tra gli spettacoli di Ascanio (ogni sera una
storia diversa), di e con Ascanio Celestini – Cortile delle Carrozze, ore 21.30

La musica jazz torna in Osteria i mercoledì di giugno

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino 16 – 30 giugno

Con tre spettacoli dal vivo, in un’atmosfera intima e raccolta, torna la musica in Osteria nel mese di giugno. Si parte mercoledì 16 con Lil Darling Quartet in Stories of Jazz, una passeggiata attraverso un ricco materiale sonoro, arricchito dai racconti della cantante, attrice e compositrice Lil Darling, al secolo Liliana Di Marco, appassionata lettrice di biografie e libri dedicati al jazz. Un collage di musica, improvvisazione, scherzo e poesia in un concerto dove il fascino e la teatralità della voce si fondono con il sound originale e ironico del trio formato da Fulvio Vanlaar, Francesco Bertone, Edoardo Lupariello, creando un perfetto interplay. 

Mercoledì 23 il cantautore torinese Fabio Caucino presenta in anteprima il suo quinto album Morimmo tutti d’abbondanza, un omaggio a Paolo Conte. Scritto, arrangiato e prodotto dal cantautore con fisarmonica e violoncello, in larga parte registrati in presa diretta e orchestrati in modo da valorizzarne le timbriche, le sfumature, il suono e i testi.

Mercoledì 30, l’ultimo appuntamento del mese, è con Fabrizio De Andrè Remember 2.0: un concerto, ma anche una fusione di melodia, poesia, canzone, recitazione e installazioni video-fotografiche per ricordare un grande artista e per scoprire il filosofo, il poeta e soprattutto l’uomo. Lo spettacolo nasce dalla ripresa del progetto “Fabrizio De Andrè Remember” elaborato nel 2013 dal regista Francesco Procacci, scomparso prematuramente ma la cui memoria ha ispirato il direttore artistico Marco Raiteri che ha saputo riunire vecchi amici e nuove leve per celebrare l’amore per la canzone autoriale di Fabrizio De Andrè. La direzione artistica è di Marco Raiteri. L’organico comprende numerosi strumenti, voci e professionalità per ricreare le atmosfere dei concerti live del cantautore genovese. Nel corso dello spettacolo verrà presentato il libro “Musica “dentro” nato dentro la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, con Cinzia Morone e Marco Raiteri.

Ora di inizio concerti: 21,30
Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena) Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni
Web: www.osteriarabezzana.it
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Sugli schermi “Un altro giro”, premio Oscar come miglior film straniero

Pianeta Cinema a cura di Elio Rabbione

Quattro vite a tentare la fuga, tra champagne e vodka, nell’ultimo film di Vinterberg

Dicevo nei giorni scorsi della riuscita trasposizione teatrale di “Festen”, del cinema di Thomas Vinterberg che guarda all’ingessatura della società del nord Europa (quella danese principalmente, quella di casa sua), pronto a farla deflagrare a suon di provocazioni – là era la famiglia a esser fatta a pezzi -, del manifesto “Dogma 95” che con Lars von Trier firmò ormai più di venticinque anni fa a favore di un cinema più autentico. Tutto questo ancora pochi giorni fa, a proposito di “Un altro giro”, recente premio Oscar come miglior film straniero, un film che scava a fondo (precisa e umanamente bella sceneggiatura firmata all’autore e da Tobias Lindholm), una macchina da presa che continua a tallonare gli attori, storia alcolica a base di gare di bevute, di calici di vino, di stati depressivi e di resurrezioni che, nell’euforia generale, non riguardano ahimè tutti.

C’è al mondo (al sottoscritto del tutto sconosciuto e credo ai molti), esattamente in terra di Norvegia, uno psicologo, Finn Skårderud, secondo la cui teoria nasciamo con un deficit del tasso alcolemico che con gli anni non è male accrescere, piccole dosi alcoliche e una leggera, quotidiana ubriachezza, anzi necessario se si vogliono affrontare tutti gli scogli sociali, affettivi, comportamentali, dolorosi sempre, che la vita ci pone di fronte. Insomma uno champagne è più efficace di un ansiolitico, due gocce di assenzio mescolate ad un Campari fanno miracoli. Vinterberg, in quest’ultima sua opera, anche non regalando nulla ai sentimentalismi, dimostra fin dall’inizio di non voler più impiegare i toni aspri e rancorosi del passato, si sposta su quelli più autenticamente partecipi alle esistenze dei suoi protagonisti, li accompagna nel comunque difficile percorso dell’”osare è perdere momentaneamente l’equilibrio, non osare è perdere se stessi”.

Quattro insegnanti di scuola superiore, quattro vite e altrettante professioni che ristagnano – il sempre perfetto Mads Mikkelsen è Martin, Thomas Bo Larsen, che è Tommy, altro attore prediletto dal regista, il più travagliato, e ancora Lars Ranthe (Peter) e Magnus Millang (Nikolaj) -: una sera, in un elegante ristorante di Copenhagen, scacciata l’acqua minerale, decidono di passare dallo champagne alla vodka copiosa ad accompagnare il caviale al Borgogna, il che non fa altro che dare il via, tra il goliardico e l’affettuoso e lo sfacciatamente amichevole, alle meste confessioni intorno alla scuola, alla famiglia, alle solitudini, ai ricordi di quei tempi in cui la vita era più facilmente superabile ad ogni inciampo. A dosi ridotte, i primi risultati ci sono. In classe si toccano con mano. Martin, nelle sue lezioni di storia, non scarica in cattedra quell’aria apatica che lo ha reso ostile e invisibile agli studenti, con tanto di redde rationem con i genitori, Tommy come insegnante d’educazione fisica butta nella mischia del pallone un mingherlino occhialuto scartato fino ad allora da tutti, degli altri i canti hanno qualcosa di vivo ed entusiasta e la psicologia può finalmente contare su di un seguito. Anche lo studente che cova ansie ad ogni istante con quattro sorsi di roba buona potrà entusiasticamente superare l’esame. Il gruppo, anche con esempi poco edificanti all’interno delle mura scolastiche, è convinto di poter smettere quando vuole: ma i bicchieri crescono, i liquidi si mescolano ai liquidi, Martin che prima vedeva spiragli anche nella sua vita coniugale avvizzita è obbligato a ricredersi, non basta un giro in canoa e una notte al lago con moglie e figli per riaccendere passione e affetti. Tutto torna nell’aridità di prima. E può volgersi anche in tragedia. Ma Vinterberg, guardando ai suoi poveri eroi che tentano di dare una svolta alle loro esistenze, tra la pietà e il sorriso e la lacrima, in una mescolanza che non gli scappa mai di mano (l’apice della sua filmografia per chi scrive resta “Il sospetto”, il tribunale di un intero piccolo paese verso un maestro di scuola accusato di molestie ai danni di una bambina), mette in guardia sulla bottiglia a portata di mano, usata e abusata a mo’ di scappatoia verso una libertà non sempre appagante. L’ultimo fotogramma è per Martin, solare, pieno d’allegria davanti ai suoi ragazzi diplomati, felice nella sua danza senza freni, davanti al suo mare in cui si tuffa. Con una bottiglia in mano, per brindare. E poi?

“The Dei After” Tre divinità affrontano la crisi del maschio

Stagione 2021 “Battiti – Dentroefuori” Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese – via Partigiani 4, Settimo T.se Domenica 13 giugno 2021 ore 20.00

di Domenico Ferrari e Rita Pelusio

con Mila Boeri, Cristina Castigliola, Matilde Facheris

scene e costumi Ilaria Ariemme

regia Rita Pelusio

Atir – Teatro Ringhiera

Prima regionale

 

 

 Al Garybaldi di Settimo

Domenica 13 giugno alle 20.00 il Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese ospiterà “The Dei After” per la stagione “Battiti – Dentroefuori” organizzata da Santibriganti Teatro.

Prodotto dalla Compagnia Atir – Teatro Ringhiera e scritto da Domenico Ferrari e Rita Pelusio, che ne firma anche la regia, “The Dei After” vedrà sul palco Mila Boeri, Cristina Castigliola e Matilde Facheris affrontare il tema dell’uomo, del maschio, alle prese con una crisi di valori, con la perdita del suo ruolo, con la paura della vita. Ad affrontare il problema vengono chiamati tre improbabili dèi: un decrepito Zeus, un Efesto tracagnotto e un ingenuo Ermes. Sono tre figure grottesche che rappresentano la crisi dell’uomo nel quotidiano: insufficienti, inadeguati, perennemente alla ricerca di un riscatto che non arriva. La storia si divincola in un susseguirsi serrato di dialoghi, giochi linguistici, gags e incastri di ragionamento che smonterà miti e certezza del maschile per approdare infine a una domanda decisiva: se il maschio è un tale fallimento perché continuiamo a metterlo al centro di ogni progetto sociale? In tutto questo, i tre dèi sono impersonati da tre attrici che, dopo anni di lavoro all’interno del collettivo King del Teatro Ringhiera, portano in scena, in chiave comica, il maschile che le abita.

Un irriverente gioco nel gioco che non vuole risparmiare niente e nessuno. “Volevamo che fosse un’operazione divertente, capace di far pensare senza alcuna pesantezza. – spiega Serena Sinigaglia, direttrice artistica di Atir – Teatro Ringhiera – Per noi non è solo uno spettacolo, è un atto dovuto di militanza culturale, un piccolo contributo verso la parità di genere e più in generale verso l’emancipazione della società”.

Per consentire il distanziamento tra il pubblico, il numero di posti disponibili a Teatro sarà limitato a 75 posti sui 226 totali. Nonostante il numero ridotto di posti il costo dei biglietti resta invariato rispetto al periodo pre-pandemico, con 13 euro per gli interi e 10 per i ridotti. Anche per questo motivo è caldamente consigliato prenotare il proprio posto o pre-acquistarli online sul sito www.ticket.it.

Anche nel 2021 il Festival di Cannes accoglie in programma 6 film sviluppati dal TorinoFilmLab

Ogni anno il TorinoFilmLab riceve in media 800 candidature di film e serie tv ancora in nuce, e di questi progetti una piccola selezione entra a far parte della TFL community partecipando ai programmi di sviluppo, che sono anche un trampolino di lancio per i principali festival internazionali. Mentre registi, sceneggiatori e produttori di tutto il mondo, scelti per l’annata 2021 del TorinoFilmLab, sono nel pieno delle loro attività, il lab del Museo Nazionale del Cinema continua a raccogliere i frutti delle passate edizioni, non mancando l’appuntamento con Cannes, con ben 6titoli selezionati, di cui 5 promettenti esordi nel lungometraggio.

Un Certain Regard, selezione ufficiale del Festival di Cannes 2021la cui 74a edizione si terrà dal 6 al 17 luglio, vede in programma il film La Civil, scritto e diretto da Teodora Ana Mihai, che ha partecipato al programma per sceneggiature ‘ScriptLab’ nel 2017.

Opera prima della regista belga-romena, La Civil è un drammapsicologico ispirato alle storie delle vittime del cartello della droga e delle loro famiglie, inclusa la tragica vicenda di Miriam Rodriguez,attivista messicana per l’uguaglianza di genere e per i diritti delle donne nel suo paese. Il film è stato girato tra novembre e dicembre 2020 a Durango, in Messico, durante la pandemia di COVID-19. La Civil è prodotto da Menuetto (Belgio) in coproduzione con One For The Road (Belgio), Les Films du Fleuve (Belgio) casa produttrice dei fratelli Dardenne, Mobra Films (Romania) – che ha prodotto i film del pluripremiato regista Cristian Mungiu e Teorema (Messico).

Altri 5 titoli sostenuti dal TorinoFilmLab compaiono tra i film delle sezioni parallele Semaine de la Critique (60a edizione 7-15 luglio) eLa Quinzaine des Réalisateurs (53 a edizione 7-17 luglio) e finalmente sfileranno sulla Croisette.

Tre dei sette lungometraggi in competizione alla 60a Semaine de la Critique – che quest’anno ha l’amore come tema centrale dell’edizione – portano il nome del TorinoFilmLab.

Piccolo corpo (Small Body) di Laura Samani, giovane regista triestina classe 1989 che ha partecipato due anni consecutivamente ai programmi TorinoFilmLab, prima a ScriptLab 2017 e poi a FeatureLab 2018 guadagnandosi anche il premio Production Award di 40.000 €, assegnato da una giuria di professionisti internazionali. L’esordio di Laura Samani prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in coproduzione con Tomsa Film (Francia) e Vertigo (Slovenia) – è un viaggio interiore, dalla realtà alla trascendenza, di una madre alla ricerca della degna sepoltura per il proprio figlio nato morto, nel Friuli di inizio ‘800.

Amparo, film scritto e diretto da Simón Mesa Soto, regista colombiano che con questa sua opera prima ha partecipato a ScriptLab 2017 e già vincitore della Palma d’Oro nel 2014 con il cortometraggio Leidi. Il film prende il nome dalla protagonista, un’altra madre che si batte per il proprio figlio, questa volta vittima di rapimento per essere arruolato nell’esercito, nella guerra contro le FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Prodotta da Ocúltimo (Colombia) conMomento Film (Svezia) e Flare Film (Germania).

Feathers di Omar El Zohairy, sviluppato lungo un percorso di due anni targato TFL grazie ai programmi ScriptLab 2016 e FeatureLab 2017. Il regista egiziano concentra la storia su una madre remissiva che, improvvisamente costretta a farsi carico delle responsabilità familiari, si trasforma in una donna e una madre forte e l’intera famiglia lentamente si libera di un padre autoritario. Prodotto da Still Moving (Francia) in coproduzione con Film Clinic (Egitto), Kepler Film (Paesi Bassi) e Heretic Film (Grecia).

Inoltre, tra i lunghi della Quinzaine des Réalisateurs compaio altre 2opere passate dal laboratorio torinese: Medusa la cui sceneggiatura è stata sviluppata durante ScriptLab 2017, è il secondo film della regista brasiliana Anita Rocha da Silveira e arriva dopo l’acclamato Kill me Please (2015), presentato in anteprima al Festival di Venezia e poi in svariati festival in tutto il mondo. Prodotto da Bananeira Filmes (Brasile) in coproduzione con Mymama (Brasile), il film segue la giovane Mariana che per mantenere l’apparenza di una donna perfettae non cadere in tentazione, controlla tutto e tutti intorno a lei fino all’eccesso.

E, The Sea Ahead progetto ScriptLab del 2017 – esordio del regista libanese Ely Dagher, già vincitore della Palma d’Oro nel 2015 con il cortometraggio Wave ’98. La storia si concentra su Jana, una giovane donna che dopo tanto tempo torna improvvisamente a Beirut e si trova a riconnettersi con l’insolita vita familiare che aveva lasciato. Il film è prodotto da Andolfi (Francia), Abbout Productions (Libano), Wrong Men (Belgio), Beachside Films (USA) and Beaverandbeaver (USA).

Non solo esordi di attesi TFL Film che finalmente arrivano in sala, il Festival di Cannes è anche l’occasione per confermare il talento di molti filmmaker alumni che proseguono una carriera sbocciata con il TorinoFilmLab e che proponendo le loro nuove opere si inseriscono a pieno titolo nel panorama cinematografico internazionale.

È il caso di Julia Ducournau (già a Cannes, a La Semaine de la Critique, nel 2016 con il suo primo film sviluppato dal TFL Raw) in Competizione ufficiale con Titane, così come in concorso anche Juho Kuosmanen con Hytti Nro 6 prodotto da un altro “membro della TFL Community” Jussi Rantamäki, che attualmente sta lavorando al suo nuovo progetto da produttore nell’ambito di FeatureLab 2021. Tra i film selezionati alla Quinzaine anche gli italiani A Chiara di Jonas Carpignano e Pietro Marcello con Futura (codiretto con Francesco Munzi, Alice Rohrwacher), che con i progetti precedenti hanno partecipato al TFL; oltre a Clara Sola, debutto della regista costaricana/svedese Nathalie Álvarez Mesén che quest’anno sta lavorando alla sceneggiatura del suo progetto The Wolf Will Tear Your Immaculate Hands all’interno del programma TFL ScriptLab.

Siamo molto contenti che anche quest’anno i film supportati dal TorinoFilmLab siano presenti a Cannes, uno dei più importanti festival al mondo. Una garanzia del fatto che promuovere gli autori emergenti ripaga con ottimi risultati.afferma Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, mentre il Direttore del Museo Nazionale del Cinema, Domenico De Gaetano, prosegue “Ci riempie di orgoglio vedere che chi affronta questo percorso possa raccogliere frutti così importanti che testimoniano il valore e la professionalità del nostro TFL e, in fondo, i film di questi giovani talenti da Colombia, Brasile, Belgio/Romania, Egitto, Libano e Italia rappresentano anche la nostra città, oltre che il Museo del Cinema.

Il TorinoFilmLab nasce nel 2008 e già nel 2010 è presente a Cannes con un film, l’italiano Le quattro volte di Michelangelo Frammartino e fino ad oggi sono oltre 20 i titoli TFL che sono passati sullaCroisette. ricorda Mercedes Fernandez Alonso, direttrice del TorinoFilmLab Avere questi nuovi cinque film, oltre a svariati nuovi lavori di registi che in passato hanno accresciuto la propria carriera proprio al TorinoFilmLab, in questa edizione del festival che simbolizza il ritorno del cinema è molto significativo per noi, e conferma la qualità del percorso che si fa al laboratorio del Museo del Cinema.”

Il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di MiC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino e il sottoprogramma Creative Europe – MEDIA dell’Unione Europea.

Torino a Cielo Aperto: come vivere l’estate dopo il lungo lockdown

/

Con Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate si avvia il ricco cartellone di eventi culturali estivi diffusi su tutto il territorio che, dopo il lungo lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, oltre a sostenere la ripresa delle attività, permetterà ai cittadini di tornare a partecipare dal vivo alle numerose proposte culturali e di spettacolo in modo sicuro e all’aperto.

Dopo il successo della scorsa edizione quest’anno Torino a Cielo Aperto diventa un vero e proprio festival. Il progetto – proposto dall’assessorato alla Cultura, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Iren – presenta 12 ‘punti estivi/programmazioni culturali’ dislocati in città.

Il protrarsi dell’emergenza Covid ha colpito duramente i lavoratori della cultura e ha privato per lunghi mesi i cittadini di occasioni di svago e socialità – dichiarano la Sindaca Chiara Appendino e l’Assessora alla Cultura Francesca Leon –Anche quest’anno l’Amministrazione ha lavorato nella prospettiva di una ripresa, parallela alla campagna vaccinale, che permettesse una ripartenza stabile e, speriamo, definitiva. E così torna, dopo il successo del 2020, Torino a Cielo Aperto. Il Festival darà ai cittadini l’occasione di trascorrere un’estate all’aperto, in sicurezza, partecipando a spettacoli, proiezioni, concerti raccolti in un variegato cartellone estivo. Ringraziamo coloro che hanno reso possibile questa ripartenza culturale e auguriamo agli operatori buon lavoro e buona estate”

Spettacoli di teatro, musica, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness e a contatto con la natura, talk e seminari animeranno cortili, parchi, giardini in zone differenti della città, un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età e che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

Gli appuntamenti saranno organizzati nel pieno rispetto delle nuove prescrizioni dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per garantire al pubblico di assistere in sicurezza e con assoluta tranquillità a tutte le iniziative.

Scarica il programma in pdf 

Sarà un’estate ricca di appuntamenti imperdibili. Cerca tra gli eventi per categoria:
Musica – Cinema– Teatro – Arte – Wellness – Laboratori – Educational – Talk / Conferenze

Jurij Ferrini come Willy Loman, il disfacimento del sogno americano

Sino a domenica, alle Fonderie Limone, “Morte di un commesso viaggiatore”

Sta al centro della schiera dei vinti il Willy Loman che Arthur Miller “inventò” (ma dove stava poi l’invenzione, se il libro aperto di simili personaggi mostrava esempi a dismisura?) per il palcoscenico, debutto newyorkese nel febbraio del ’49, Elia Kazan regista e Lee j. Cobb interprete, la vittima designata dell’american dream, l’uomo che racchiude in sé gli aspetti più disperati del disfacimento di un sogno di felice prosperità che molti avevano accarezzato e inseguito, dell’annullamento di una personalità (rendersi conto alla fine che si è fatto “spremere per tutta la vita come un limone per poi essere buttato via”), dello sfaldamento di quel castello di carte che avevano preso a costruire, giorno dopo giorno. S’è fatto un altro giro in provincia Loman, ha toccato altre città dove già è conosciuto o altre del tutto nuove, pieno d’orgoglio ha persino stretto la mano al sindaco di una di esse, ha fatto nuove ordinazioni, l’ostentato successo reale o ingigantito è lì a portata di mano. Con l’abito stazzonato, le due vecchie valigie del campionario, la stanchezza che lo segue viaggio dopo viaggio, arriva a casa, la cucina e la camera da letto, quella dei ragazzi al piano di sopra, il piccolo giardino fuori, e lo attende la vita di sempre, i problemi di sempre, le incomprensioni, i bisticci e le urla, i tentativi da parte della moglie Linda d’affrontare nuove rappacificazioni, le mille aspirazioni riversate su Biff, il figlio maggiore che aspira all’indipendenza ma fugge o rovina ogni proposta di lavoro gli venga fatta, e su Happy mai cresciuto, le rate da pagare, il frigo sempre rotto e sempre in riparazione, i fantasmi che tornano tra quelle mura a ricordargli i solidi sogni accarezzati un tempo, il presente che si mescola in un attimo con il passato.

Jurij Ferrini sognava da tempo questo ruolo e superati da poco i cinquanta se lo può permettere. Portandosi a casa un risultato notevole. In veste di attento regista, l’ha messo in scena nella traduzione di Masolino D’Amico alle Fonderie Limone per la stagione dello Stabile torinese (repliche sino a domenica prossima). Dolente, irascibile, logorroico, sognatore, il suo Loman si pone al centro di “Morte di un commesso viaggiatore” con una forza che esprime dolorose verità, autentiche; annota e sviluppa, incide i caratteri, sbalza con amarezza le azioni dello sviluppo narrativo. Magari qualche scena non gli riesce a meraviglia (Biff scopre il padre nell’albergo con la ragazza) ma lo si perdona presto. Costruisce con Jacopo Valsania (di questi anche il bel gioco di luci) un eccellente impianto scenografico, una serie di pannelli pubblicitari a fare da quinte, che si aprono e si chiudono, che si abbassano e si alzano per mostrare o nascondere questo o quell’ambiente, carichi di immagini strappate e ricomposte – uno sguardo all’universo di Mimmo Rotella è d’obbligo – dove campeggiano assoluti quei messaggi dell’avere ad ogni costo che non sono la causa ultima della discesa di Loman e dei tanti come lui. A dirci ancora una volta della mancanza di tempo che circola in “Morte”. La scena si dilata, come sembra ingrandire di un respiro ben maggiore l’intera vicenda. Ha ragione Ferrini quando convintamente afferma che, senza steccati com’è, quella di Miller non è una “storia privata”, bensì il prologo che colpisce parecchie generazioni, dagli anni Cinquanta sino a noi, che tocca noi tutti, che Miller con il suo sguardo acido su quel “sogno” non soltanto a stelle e strisce riuscì a prevedere. Il passato e il futuro fatto di una morte che quasi appare “necessaria” stanno lì, in quel rettangolo di terra che in proscenio il protagonista prima accarezza e che poi diverrà la propria tomba, coperta dalla disperazione della moglie.

Accompagna Ferrini una compagnia che alterna alti e bassi, anche il Biff di Matteo Alì non convince del tutto, salvo poi spalancarsi felicemente nell’esplosione finale. L’eccezione si chiama Orietta Notari, un’attrice troppo spesso rincantucciata in un angolo, senza grossi riflettori a buttarle luce addosso, ma capace di vivere ad ogni occasione di grandiosità e di autorevolezza. Già Linda nell’edizione con Eros Pagni e Marco Sciaccaluga, dimostra ad ogni attimo, ad ogni battuta di aver assorbito il personaggio, gioca di semplicità, trepida e intrepida, dolce e protettiva, rabbiosa contro il vuoto che s’è impossessato dei suoi figli e allo stesso tempo una lupa nel proteggerli e nel difenderli, gioca con le parole e ancora con i silenzi, si muove con la dolcezza ma pure con la caparbietà della mater familiae che spende ogni suo sforzo per riunire insieme le schegge di quella sua casa impazzita, alzandosi sopra ogni altro di una bella spanna. Il finale, come molte altre parti del dramma, è suo, avvolta in quell’abituccio scuro e con quel misero cappellino in testa ci rende tutta la grandezza del personaggio. E la sua resa. Un meritatissimo successo personale.

 

Elio Rabbione

 

Le foto di scena sono di Andrea Macchia

Un quattordicenne torinese reciterà nel film con Eros Pagni e Serena Grandi

Si chiama Gabriele Taurisano, ha quattordici anni, è torinese, e sarà uno dei protagonisti del film Al di là del mare del regista CarloAlberto Biazzi che verrà girato a settembre nella Liguria di Levante.

Dopo parecchi mesi di provini, la scelta della produzione Remor Film è caduta su Gabriele, e ora è ufficiale: il giovane attore affiancherà Eros Pagni e Serena Grandi in un film ambientato nell’immediato dopoguerra.

Poco si sa sulla trama del film, se non che è la storia di un nonno che racconta al nipote alcune rocambolesche storie per fargli conoscere il mondo che non ha mai potuto vedere.

Gabriele non è nuovo nell’ambiente del cinema. Infatti, ha già partecipato ad alcune fiction targate Rai.

Nel cast, oltre a Pagni e Grandi, anche Marco Iannone, Rossella Pugliese e Claudia Scaravonati.

La sceneggiatura del film è stata scritta dal regista insieme a Sergio Pierattini, mentre la fotografia sarà affidata al maestro Luciano Tovoli, grande direttore della fotografia internazionale.