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Al via il festival Women in The city

A Torino al via giovedì 12 ottobre, il festival dedicato a favorire le prospettive di genere e immaginare città più eque.

La manifestazione andrà avanti fino al 15 ottobre.

Un festival in 4 giorni, con 150  ospiti per 12 panel e 50 eventi in 16 location: si apre domani – 12 ottobre – la prima edizione di Women in The City, l’appuntamento ideato dall’Associazione Torino Città per le Donne. La manifestazione, cheandrà avanti fino al 15 ottobre, promuove l’avvio di una riflessione comune che favorisca le prospettive di genere nelle politiche locali, rendendo gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque. I temi che faranno da filo conduttore di questa prima edizione saranno l’ambiente, la leadership, l’innovazione e lamedicina di genere, la città fisica e la mobilità, la cultura, lo sport, la violenza di genere. Un programma –  fatto di momenti On e altri Off organizzati grazie alla partecipazione di oltre 60 associazioni e reti del territorio torinese – pensato per calarsi nel vivo del gender mainstreaming e che prende avvio dall’esperienza maturata dall’Associazione presieduta e fondata da Antonella Parigi – manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice della Scuola Holden e del Circolo dei Lettori.

L’inaugurazione è prevista per le ore 17 nella Sala Bobbio (ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 16). Saranno presenti la presidente Antonella Parigi; Jacopo Rosatelli, Assessore al Wefare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino; Fulvio Paganin, Direttore del Distretto Cinema; Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Torino e Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio Comunale di Torino.

 

A seguire, all’Ultraspazio Club (via San Francesco da Paola 17, dalle ore 18.30 alle ore 20.30) si terrà l’evento Ambiente/Transizione verde inclusiva con Elena Bonifacio-Gianzana, Project Management Assistant Westport Fuel Systems Inc; Maura Crudeli, Vicepresidente Yourban 2030; Chiara Foglietta, Assessora Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti del Comune di Torino; Elvira Marasco, Presidente AW20 e ‍Marta Maroglio, attivista Friday for Future Torino.

 

La prima giornata si concluderà alle 21 (presso Ultraspazio Club) con la lectio magistralis Lavoro femminile: la forza delle donne, la debolezza delle politiche tenuta dalla statistica Linda Laura Sabbadini, pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere, già Direttrice ISTAT.

 

È possibile consultare gli appuntamenti on e off del festival al seguente link: https://www.torinocittaperledonne.org/women-thecity.

 

Gli appuntamenti sono liberi e con accesso gratuito. Per l’incontro Ambiente/Transizione verde inclusiva, è possibile l’accreditamento per la formazione all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Per tutti i dettagli e le informazioni sul festival e per scoprire il programma, consultare https://www.torinocittaperledonne.org/women-thecity.

 

Il festival  “Women and the City” è organizzato dall’Associazione Torino Città per le Donne con il contributo del Comune di Torino, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, dell’Unione Industriali di Torino. Media partner La Stampa. Maggiori informazioni su https://www.torinocittaperledonne.org/

La Giornata della Salute Mentale a Torino

 Con laboratori, incontri, spettacoli in piazza Castello

La malattia mentale ha un simbolo: è un Cavallo di nome Marco, fatto di cartapesta e legno, alto quattro metri e di colore blu. È nato a Trieste nel 1973 per mano degli operatori e degli ospiti dell’ospedale psichiatrico diretto da Franco Basaglia. Da allora gira l’Italia e venerdì 6 ottobre Marco Cavallo a Torino, in piazza Castello, ha dato il via alle celebrazioni del World Health Mental Day, la Giornata Mondiale della Salute Mentale, indetta il 10 ottobre.

L’associazione Pre.zio.sa Prevenzione Promozione Salute, l’associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali Onlus e Diapsi Piemonte Odv, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale dell’Asl Città di Torino, ASL TO3, ASL TO4, ASL TO5, hanno organizzato la giornata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale. Nel mondo più di 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. In Europa, tra le patologie rilevate, l’ansia e la depressione rappresentano oltre la metà dei casi e il suicidio è diventato la seconda causa di morte fra gli adolescenti fra i 15 e i 19 anni, con 4 casi su 100mila, dopo gli incidenti stradali (5 casi su 100mila).

Laboratori, conferenze, incontri, spettacoli di teatro di strada e musica dal vivo, tornei di calcetto da tavolo e scacchi hanno animato per tutta la giornata piazza Castello.

Martedì 10 ottobre, dalle 9 alle 16.30, all’Auditorium della Città Metropolitana di Torino sarà in programma il convegno “Percorsi di inclusione sociale: residenzialità, semiresidenzialità e sostegno domiciliare”

La Giornata Mondiale della Salute Mentale è organizzata da associazione Pre.zio.sa Prevenzione Promozione Salute, associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali Onlus, Diapsi Piemonte Odv, in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale dell’Asl Città di Torino, ASL TO3, ASL TO4, ASL TO5. Con il sostegno di Fenascoop, Legacooperative. Con il patrocinio di Regione Piemonte, AICCRE, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Università degli Studi di Torino e Ordini dei Medici, degli Psicologi, delle Professioni Infermieristiche, degli Assistenti Sociali. Creatività: Serotonina Agency.

Servizio civile regionale contro il disagio giovanile

Pubblicato il bando per la selezione dei volontari. Si tratta di un passo storico, destinato, nella volontà della Regione, a crescere e finalizzato a creare uno strumento che consenta ai giovani interessati di vivere unesperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale.

Il Servizio Civile Regionale del Piemonte diventa per la prima volta realtà e servirà a contrastare, in prima battuta, il disagio giovanile. Si tratta di uno strumento che consente di vivere unesperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio regionale, ma anche di cooperazione nazionale ed internazionale. 

Nello specifico, in Piemonte, si è deciso di avviare la sperimentazione delimitandone l’ambito d’azione per far fronte alle criticità presenti sul territorio: considerato, infatti, il crescente numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani adulti in spazi pubblici, è emersa la necessità di definire una politica di contrasto delle povertà educative che coinvolga tutti gli ambiti propri delle relazioni giovanili e, come tale, di circoscrivere l’ambito della sperimentazione del Servizio Civile Regionale alla tematica del contrasto al disagio giovanile, declinando la progettazione nella realizzazione di interventi rivolti a minori a rischio di esclusione sociale.

Per questo è stato pubblicato il bando, su iniziativa dell’assessore regionale, Chiara Caucino, per la selezione dei volontari, aperto ai giovani, senza distinzione di sesso, cittadini italiani, cittadini comunitari e cittadini residenti non titolari della cittadinanza italiana, di età compresa tra i 18 ed i 28 anni compiuti, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado, qualifica professionale o diploma professionale e che non hanno partecipato ad alcun bando di Servizio Civile Universale o di Garanzia Giovani.

Dato il carattere di sperimentazione, si è ritenuto opportuno fissare in 100 il numero massimo dei giovani da impiegare nei progetti di Servizio Civile Regionale e di fissare in 8 mesi la durata dei progetti (anziché 12, come avviene per i progetti Servizio Civile Universale), con un orario settimanale di 25 ore. Inoltre è stato deciso di riconoscere agli operatori volontari che verranno avviati al servizio un assegno di natura non retributiva pari a 444 euro mensili, insieme alla copertura assicurativa per i rischi contro gli infortuni e la responsabilità civile.

Il bando per la presentazione di progetti sperimentali – destinato agli Enti iscritti all’Albo del Servizio Civile Universale ed con almeno una sede operativa in Piemonte –  è stato pubblicato l’8 giugno scorso e ha raccolto l’adesione di 6 enti che hanno presentato in tutto 8 progetti, per un totale di 54 operatori volontari avviabili.

Ma come si può fare per aderire? La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente in modalità on-line, a partire dall’11 ottobre, fino alle 12 del 3 novembre, attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://dol.serviziocivileregionepiemonte.it., cui si accede tramite il sistema «SPID».

Il link al bando, in cui è possibile ricevere tutte le informazioni è 

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/40/siste/00000225.htm

«L’istituzione del Servizio Civile Regionale – spiega il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Ciriorappresenta un traguardo molto importante per il Piemonte in quanto offrirà la possibilità a numerosi giovani di vivere davvero un’esperienza di cittadinanza attiva, volta, in un primo momento nello specifico, proprio al contrasto del disagio giovanile, che è una piaga da combattere con tutti i mezzi a disposizione». 

«Con questo strumento – prosegue l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucinodiamo la possibilità a chi lo vorrà di dare una mano concreta, di fare la propria parte in maniera ancora più incisiva per il bene della nostra collettività e delle nostre comunità, venendo incontro a un’esigenza reale. Valorizzando ancora una volta e ancora di più il volontariato, settore fondamentale, che ogni giorno contribuisce a rendere migliore la nostra società e che ha dato più volte dimostrazione – pensiamo in particolare alla recente emergenza Covid – di quanto sia importante e irrinunciabile».

Con Israele

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

L’aggressione dei terroristi arabi contro Israele è un fatto gravissimo che tutti o quasi in Italia, per la prima volta, hanno condannato.La convivenza arabo- israeliana è da sempre un problema gravissimo. Più guerre hanno caratterizzato la storia di Israele che ha dovuto sostenere l’attacco aperto e atti di terrorismo da parte dei Palestinesi. Chi vive in Israele vive con l’ansia di saltare in aria, camminando per strada o prendendo un bus. Oggi quello che sta avvenendo è  il tentativo di scatenare una guerra, prendendo spunto da Israele. C’è chi torna a parlare di III guerra mondiale anche in rapporto alla Russia di Putin e all’Iran che vorrebbe cancellare lo Stato di Israele. Stiamo vivendo un momento molto difficile,  ma non si può dimenticare che la cultura liberaldemocratica da sempre è schierata in difesa dello Stato di Israele come lo fu Pannunzio nel 1967, quando ruppe con Scalfari che divenne filo arabo. Israele è l’unico stato democratico nel Medio Oriente e come tale va difeso. Anche Israele ha commesso i suoi errori, ma la scelta di fondo, la scelta di civiltà è per Israele attaccata ferocemente da un terrorismo che vuole scatenare una guerra.  La violenza araba e’ una minaccia grave. Dobbiamo tutti reagire, anche se è facile pensare che qualcuno che finora è stato silenzioso avrà il “coraggio” di parteggiare per gli Arabi. Qualche centro sociale andrà sicuramente in piazza contro Israele. I democratici di ogni orientamento devono testimoniare subito la loro solidarietà per Israele e il proprio impegno per la pace.

“World Press Photo Exhibition 2023” In mostra a “Palazzo Barolo” le foto “mondiali”

Le immagini che meglio hanno raccontato, nei suoi eventi più significativi, il 2022

Fino al 19 novembre

Foto perfetta e drammatica. Guerra in Ucraina. Lo scatto racconta “L’attacco aereo al Mariupol Maternity Hospital”, 9 marzo 2022. Una donna incinta viene trasportata da alcuni uomini su una barella, l’ospedale è dietro di loro, fortemente danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. Quella donna morirà trenta minuti dopo aver dato alla luce il figlio. Un piccolo senza vita. Nell’istante di uno spazio infinitesimale c’è tutto l’orrore, la disumana efferatezza di una guerra ingiustamente portata dall’uomo all’uomo. A cristallizzare quell’attimo è l’obiettivo del fotografo di guerra (giornalista e regista) di Berdyansk (Ucraina), Evgeniy Maloletka.

E a lui è andato il “World Press Photo of the Year 2023”, nell’ambito dell’“World Press Photo Contest”, il più prestigioso Concorso Fotografico, promosso nel 1955 da un gruppo di fotografi olandesi – riuniti nella “World Press Photo Foundation” con sede ad Amsterdam – insieme alla “Mostra di Fotogiornalismo” più visitata a livello internazionale. Giunta alla sua 66^ edizione (con la partecipazione, quest’anno, di 3.752 fotografi provenienti da 127 Paesi che, in totale, hanno presentato 60.448 fotografie giunte da tutto il mondo), l’esposizione torna a Torino – che la ospita insieme ad altre 119 città dei cinque continenti – per il settimo anno consecutivo (non è mancata neanche nei due anni segnati dalla pandemia) ed è organizzata da “Cime”, partner della “World Press Photo Foundation”. 120 sono gli scatti presentati fino a domenica 19 novembre, in via delle Orfane 7, a “Palazzo Barolo”. La mostra presenta lavori di “fotogiornalismo” e “fotografia documentaristica” firmati per le maggiori testate internazionali, dal “National Geographic” alla “BBC”, fino alla “CNN”, al “Times”, a “Le Monde” e ad “El Pais”, e permette di compiere un viaggio critico tra le notizie del 2022 e gli argomenti più importanti che hanno caratterizzato l’anno in corso. Brent Lewis, redattore fotografico del “New York Times”, co-fondatore di “Diversify Photo” e presidente della “Giuria globale” del Concorso 2023, spiega: “Le foto che abbiamo scelto per rappresentare il 2022 sono molto indicative di questo momento: diventeranno documenti storici di modo che le generazioni future possano guardare indietro e, si spera, imparare”.

Le foto presentate al Concorso vengono prima valutate da “Giurie regionali” e successivamente da una “Giuria globale”, il cui compito è quello di decretare i 24 “vincitori regionali” provenienti da 23 Paesi di tutto il mondo. Fra questi si scelgono poi i quattro vincitori globali. Sono infatti quattro le categorie in cui è suddiviso il concorso: “Singole”“Storie”“Progetti a lungo termine” e “Formato aperto”. Già si è detto della prima foto “ucraina” salita sul podio d’onore. A seguirla altre tre.

“Il prezzo della pace in Afghanistan” del fotografo danese Mads Nissen, premiata per la categoria “World Press Photo Story of the Year”, raccoglie nove scatti che raccontano come si vive sotto il regime dei talebani dopo il ritiro degli americani nell’agosto del 2021.

“Battered Waters” è invece il lavoro della fotografa armena Anush Babajanyan che ha ricevuto il “World Press Photo Long-Term Project Award”. Qui il focus è sulla crisi climatica nell’Asia centrale e, in particolare, in Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan.

“Here, The Doors Don’t Know Me” dell’egiziano Mohamed Mahdy ha ricevuto, infine, il “World Press Photo Open Format Award”, narrando attraverso foto, materiali d’archivio ma anche lettere e scritti dei residenti, video e suoni, la storia di una comunità di pescatori che sta scomparendo nel quartiere di “Al Max” ad Alessandria d’Egitto.

Due gli italiani che hanno ricevuto un riconoscimento e le cui opere saranno esposte in mostra: l’orvietano Alessandro Cinque premiato per il suo “Alpaqueros” (in cui racconta la vita delle allevatrici peruviane che rischiano la vita portando gli alpaca sempre più in alto, per contrastare la siccità) ed il romano Simone Tramonte che con il suo “Net-Zero Transition” racconta il cambiamento climatico in positivo, raccogliendo progetti innovativi che potranno permettere all’Europa di diventare il primo continente a impatto zero.

Gianni Milani

“World Press Photo Exhibition 2023”

Palazzo Barolo, via delle Orfane 7, Torino; tel. 338/1691652 o www.worldpressphototorino.it

Fino al 19 novembre

Orari: dal lun. al giov. 10/20; ven. e sab. 10/21; dom. 10/20

Foto di: Evgeniy Maloletka (Associated Press), Anush Babajanyan (National Geographic Society), Mohamed Mahdy, Simone Tramonte

 

Torino vince la sfida e una consulenza da mezzo milione per diventare più attrattiva e sostenibile

In occasione della City DNA Conference Turismo Torino e Provincia vince la sfida “VIVACITY”

 

Torino, in occasione della City DNA Conference tenutasi a Valencia in questi giorni, si è aggiudicata la vittoria del “VIVACITY challengeby CITYDNA (City DestinationAlliance, l’alleanza europea degli Uffici del Turismo, Convention Bureau e organizzazioni di marketing locali) a cui la Città di Torino fa parte dal 2000.

VivaCITY è una sfida per vincere un impegno triennale finanziato da CityDNA e Simpleview, agenzia americana leader nello sviluppo globale di destination management. Questo progetto prevede la consulenza un team di tre esperti globali nello sviluppo e nell’implementazione delle destinazioni. È un’opportunità per le città che vogliono promuovere un cambiamento progressivo e olistico e che abbiano una mentalità aperta e fortemente incline al cambiamento per ottenere risultati arricchenti e rigeneranti del turismo per i cittadini e i visitatori.

Il team sarà guidato dal professor Frank Cuypers, leader internazionale nello sviluppo delle destinazioni, da Elke Dens, specialista in placemaking rigenerativo, e da David Peacock, Senior Strategist e Advisor per il Future Tourism Group di Simpleview.

Turismo Torino e Provincia ha seguito per la Città di Torino un intenso percorso di candidatura in 3 step, preparando un saggio sulla visione turistica della destinazione, uno speech con giuria composta dagli esperti e infine la presenza qui a Valencia durante la City DNA Conference sfidandosi con altre città del calibro di Copenaghen Helsinki, Salisburgo e Losanna.

Da questo riconoscimento inizierà il percorso di consulenza strategica per contribuire a far divenire Torino una città più turistica, sostenibile, olistica, concisa e tangibile.

Siamo davvero molto contenti di questa opportunità – sottolinea Domenico Carretta, Assessore al Turismo, Sport e Grandi Eventi della Città di Torino che, insieme al progetto per il nuovo city brand della Città già avviato con la Fondazione Bloomberg, contribuirà sicuramente al nostro intento di rendere Torino una destinazione sempre più attraente per il turismo internazionale”.

Un prestigioso riconoscimento triennale sottolinea Marcella Gaspardone di Turismo Torino e Provincia del valore di €500 mila in consulenza e coaching per riqualificare le nostre competenze e consolidare la visione turistica della nostra città.

Con Saraceno al Castello di Miradolo chiude “Bellezza tra le righe”

Domenica 8 ottobre

Anteprima nazionale per il nuovo libro della sociologa Chiara Saraceno

 

Sarà Chiara Saraceno, una delle sociologhe italiane di maggior fama, riconosciuta per i suoi importanti studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali, a chiudere l’edizione 2023 di “Bellezza tra le righe”, la rassegna che, durante l’estate, ha fatto parlare una serie di voci autorevoli del presente nei parchi e giardini di Casa Lajolo, a Piossasco, di Palazzo Conti di Bricherasio, a Bricherasio, e del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo. Nove, in totale, gli incontri.

Laureata in filosofia, Saraceno, che ha insegnato Sociologia della famiglia all’Università di Torino ed è stata direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali, del Centro interdipartimentale di Studi e Ricerche delle donne e membro della Commissione italiana di indagine sulla povertà e l’emarginazione, domenica 8 ottobre alle 15 presenta al Castello di Miradolo, via Cardonata 2, in anteprima nazionale, “Cura”, volume che ha scritto con Roberto Burlando e Adriano Mione. Sociologia, economia, welfare territoriale e diritti individuali sono al centro degli interventi proposti nel libro. Ne emerge una nuova e più ampia immagine della cura: al di là dell’assistenza e dell’assistenzialismo, la “cura del mondo” si profila come risposta alle sfide del nostro tempo. Il libro contiene un intervento inedito di Elena Pulcini sul concetto filosofico di cura del mondo «quale atteggiamento in grado di orientare e di mobilitare in modo costruttivo energie e passioni umane».

L’edizione numero quattro di “Bellezza tra le righe” è ruotata proprio attorno al titolo “Maneggiare con cura. Incontri e letture per mettersi in salvo”. Quest’anno la rassegna è stata selezionata e inserita nel cartellone di “Luci sui Festival”, attività promossa dal Salone Internazionale del libro per supportare la diffusione e la conoscenza delle realtà legate al mondo della lettura e dei libri.  L’incontro con Saraceno, che è anche professore di ricerca al Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino, è stata nominata Grand’ufficiale della Repubblica italiana e corresponding fellow della British Academy,  rientra altresì nel cartellone di “Pensieri in Piazza”.

Tra le principali pubblicazioni di Chiara Sareceno si ricordano Sociologia della famiglia (1988), Mutamenti della famiglia e politiche sociali in Italia (1998), Onora il padre e la madre (2010), Conciliare famiglia e lavoro (2011), Coppie e famiglie. Non è questione di natura (2012), Il welfare (2013), Il lavoro non basta (2015).

La città si tinge di giallo, torna il Torino crime festival

10 – 15 ottobre 2023 

I casi di cronaca con i protagonisti e i giornalisti d’inchiesta più seguiti del momento. Tra gli ospiti Nello Trocchia, Pino Maniaci, Gian Carlo Caselli e Pietro Orlandi.

 Dal 10 all’11 ottobre, due giornate di Anteprima, dal 12 al 14 ottobre il Festival al Circolo dei lettori, il 15 ottobre l’Off. Ritorna il primo festival dedicato alla criminologia e al racconto dei fenomeni criminali.

http://crimefestival.it

 

I casi di cronaca più discussi, i giornalisti d’inchiesta, le testimonianze dirette, le Forze dell’Ordine e i magistrati impegnati in prima linea. Il Torino Crime Festival torna per la sua 8° edizione e si prepara a gettare luce su molti segreti oscuri e misteri irrisolti della storia recente e non solo, con un ricco programma di eventi che si terranno dal 10 al 15 ottobre 2023, al Circolo dei lettori e diffusi in altre sedi cittadine.

Il tema scelto quest’anno è “Il capolinea”. Il capolinea nel crimine rappresenta il punto culminante di un’indagine o di un racconto investigativo, dove tutti gli indizi e le tracce conducono alla rivelazione finale del colpevole o della soluzione del mistero. È il momento in cui le tessere del puzzle si incastrano, svelando la verità dietro l’azione criminale e portando a una risoluzione del caso. Spesso però quello che sembra il capolinea è solo il punto di partenza per svelare altre verità nascoste.

Tanti i filoni affrontati, a partire dai grani misteri italiani come il caso Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a 15 anni il 22 giugno 1983 a Roma mentre ritornava a casa, la cui vicenda è diventata uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana, chiamando in causa lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, il terrorismo internazionale, i servizi segreti e la Banda della Magliana. Verrà a parlarne il fratello Pietro Orlandi che da anni si batte per raggiungere la verità e che da poco insieme alla famiglia Orlandi ha chiesto al Governo di poter avere i fascicoli custoditi dai servizi di intelligence italiani.

Rimanendo nell’area della Capitale, sarà proprio la saga dei Casamonica a inaugurare la nuova edizione del Festival grazie al reading “Roma, la mafia che non c’è”di Nello Trocchia, giornalista d’inchiesta e inviato di Domani. Ha firmato inchieste e copertine per “il Fatto Quotidiano” e “l’Espresso”. Ha lavorato in tv realizzando inchieste e reportage per Rai 2 (Nemo) e La7 (Piazzapulita). Ha scritto diversi libri tra cui Federalismo Criminale (2009); La Peste (con Tommaso Sodano, 2010); Casamonica (2019) dal quale ha tratto un documentario per Nove e Il coraggio delle cicatrici (con Maria Luisa Iavarone).

Sempre rimanendo sul filo rosso di chi fa informazione, mettendosi spesso in pericolo, un altro ospite di richiamo sarà Pino Maniaci, il giornalista e conduttore che da oltre 20 anni combatte la mafia con la sua emittente TV siciliana Telejato e che di recente è stato il protagonista di “Vendetta: la guerra nell’antimafia”, la docu-serie Netflix.

E ancora l’ex-magistrato Gian Carlo Caselli, che è stato anche Procuratore generale di Torino e poi Procuratore della Repubblica, veste nella quale ha coordinato le indagini sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte mentre oggi dirige in Coldiretti la segreteria scientifica dell’Osservatorio sulla criminalità nel settore agroalimentare. Insieme a Francesco Messina, Prefetto di Padova, toccheranno un tema diventato cruciale, soprattutto dopo la cattura e la morte di Matteo Messina Denaro, ovvero l’intreccio fatale tra mafia e massoneria.

Questi sono solo alcuni dei tanti temi e ospiti che caratterizzeranno l’ottava edizione del Torino Crime Festival, organizzato dall’Associazione Torino Crime Festival in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, qui di seguito il programma completo.

 

PROGRAMMA TORINO CRIME FESTIVAL 2023

 

Martedì 10 ottobre

  1. 21.00

Sala Toniolo, Palazzo Ceriana Mayneri; Corso Stati Uniti 27

GIORNALISMO E GIUSTIZIA

Stefano Tallia, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, e Roberto Capra, Presidente della Camera Penale Vittorio Chiusano, apriranno il festival con una discussione sulla cruciale relazione tra giornalismo e giustizia.

Mercoledì 11 ottobre

h.18.00

Mastio della Cittadella, Museo Nazionale dell’Arma di Artiglieria; C.so Galileo Ferraris,0

L’ARMA DEL DELITTO IMPERFETTO

Una serata dedicata alle armi utilizzate nei grandi attentati della storia, in collaborazione con la Polizia Scientifica e l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia. Gli interventi del Vice Questore Luca Celeste e del Lgt. Enrico Galletti, curatore del Museo Nazionale di Artiglieria saranno accompagnati dalle suggestive letture dell’attrice Annalisa Besso. Verranno preceduti dai saluti del direttore del Museo, Ten.Col. Gerardo Demo

h.21.00

Casa del Pingone, Via della Basilica 13

SOTTO IL PESO DELL’INVISIBILE: UN’ANALISI PROFONDA SUI SUICIDI

Ogni anno oltre 800mila persone nel mondo perdono la vita per suicidio. Il suicidio è un atto estremo e intenzionale con cui si pone fine alla propria vita. Questo comportamento complesso comprende il suicidio effettuato, i tentativi e le ideazioni suicidarie, tutti segni di profondo disagio. Il suicidio raramente avviene improvvisamente e spesso nasconde una profonda sofferenza interiore. È cruciale riconoscere i segnali, anche quelli apparentemente insignificanti, che possono anticiparne la manifestazione.

Interventi: Lori Graziano, Presidente di Cerchio Blu, Caterina Signa, Psicoterapeuta e contributo video di Massimo Introvigne, Direttore del CESNUR. Modera: Fabrizio Russo

 

Giovedì 12 ottobre

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

h.10.30

LA VIOLENZA E I SUOI VOLTI NASCOSTI

La violenza, un fenomeno complesso e pervasivo, assume spesso volti nascosti. Verranno esplorate le diverse manifestazioni della violenza, sia fisica che psicologica, analizzando i suoi contesti di origine, le vittime coinvolte e le conseguenze devastanti che può comportare. Un evento educativo per le scuole sul contrasto alla violenza.

Interventi: Avv. Maurizio Cardona, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri.

INAGURAZIONE UFFICIALE DEL FESTIVAL

  1. 21.00

ROMA, LA MAFIA CHE NON C’E’

Nonostante arresti, sequestri e le condanne per mafia, per i Casamonica Roma è ancora roba loro. Un controllo che, in alcune zone, è totale e una impunità che resta caratteristica della famiglia criminale.

Reading con il giornalista d’inchiesta Nello Trocchia

Venerdì 13 ottobre

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

h.10.30

NUOVE DROGHE, CONOSCERE PER PREVENIRE

Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri offrono un evento informativo per le scuole sui rischi del consumo di sostanze stupefacenti e sulle operazioni antidroga effettuate sul territorio.

Interventi: Polizia scientifica e Arma dei Carabinieri

 

 

h.17.00

L’EVOLUZIONE DEL CYBERCRIME IN UNA SOCIETA’ SEMPRE PIU’ DIGITALIZZATA: L’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA POSTALE

L’importante ruolo svolto dalla Polizia Postale nell’identificazione, la prevenzione e la repressione delle attività criminali online. Attraverso l’analisi delle tendenze emergenti e delle strategie investigative innovative, questo lavoro evidenzia l’importanza della collaborazione tra le autorità e il settore privato per affrontare con successo le minacce digitali.

Interventi: Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, e Gabriele Minniti, CEO & CyberSecurityExpert di Whysecurity Srl.

h.19.00

VIOLENZA GIOVANILE E BABY GANG

L’evento si concentrerà sulla crescente diffusione di varie forme di “devianza minorile”, che comprendono comportamenti antisociali e illeciti, talvolta non punibili penalmente. Esploreremo fenomeni come le “baby gang”, il “bullismo” e il “cyberbullismo”, con particolare attenzione alla complessa dinamica in cui i giovani possono essere sia autori che vittime di reato.

Interventi: Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri

h.21.00

“H.H.H. ARCHITETTURA E DELITTO”

Le oscure vicende dell’autore di un edificio pensato come macchina di morte sono il pretesto per ripercorrere la storia culturale della relazione tra spazio e crimine.

Letture e performance di: Maurizio Cilli

Sabato 14 ottobre

Circolo dei Lettori, Via Bogino 9

h.11.00

INTRECCIO FATALE, MASSONERIA E MAFIA

Legami tra massoneria mafia, le connessioni storiche e le dinamiche complesse che hanno influenzato la società italiana.

Interventi: Giancarlo Caselli, già Procuratore Capo di Palermo e Torino; Prefetto di Padova Francesco Messina, con la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri.

h.16.00

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI

Dopo 40 anni, il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi rimane irrisolto. Suo fratello Pietro ha dedicato la vita a cercare di scoprire la verità sulla sua scomparsa. Nel 2023, su iniziativa del Papa Francesco, il promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi e la gendarmeria hanno avviato ufficialmente le indagini, aprendo così la possibilità di sentire per la prima volta alcune persone ancora in vita che potrebbero fornire informazioni cruciali per l’inchiesta.

Interventi: Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi

h.18.30

LE VOCI DI SCAMPIA – SPACCIATORI DI LIBRI e LE PERIFERIE DI TORINO

Un gruppo di scugnizzi apre una libreria a Scampia nel pieno della faida di camorra. Scugnizzi che si trasformano in Spacciatori di Libri. Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri. Un confronto tra Scampia e le realtà giovanili che vivono le zone periferiche della città di Torino.

Interventi: Maggie Borrelli della Scugnizzeria e Roberta Di Chiara

h.21.00

LA MAFIA OLTRE MATTEO MESSINA DENARO

Dai Misteri delle Stragi del ’92 all’Arresto di Matteo Messina Denaro. Un Viaggio nella Storia Criminale Italiana degli Anni ’90. L’oscurità dei depistaggi nelle indagini su Capaci e Via D’Amelio, e le drammatiche bombe del ’93. Tutti i tragici eventi che hanno preceduto l’arresto di uno dei criminali più ricercati d’Italia, Matteo Messina Denaro.

Interventi: Pino Maniaci, direttore di Telejato e protagonista della serie Netflix “Vendetta” e I.M.Dscrittore e già poliziotto della sezione Catturandi di Palermo.

 

Domenica 15 ottobre

h.18.00

Scalo Vallino, Via Nizza 40

TRUFFE AGLI ANZIANI: I METODI DI CIRCONVENZIONE E L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

Un evento di chiusura dedicato alla prevenzione delle truffe agli anziani, con la partecipazione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Seguirà un evento conviviale di chiusura del Festival.

Scuole o parcheggi?

Da più parti ci si lamenta, al giorno d’oggi, di come la scuola non prepari i ragazzi al futuro, non fornisca loro un’educazione, non li prepari alla vita.

Alcune lacune sono ormai incancrenite nel nostro sistema scolastico: pochissime ore di educazione fisica, pochi spazi per praticare sport, teatro e cinema assenti, docenti precari per citarne solo alcune.

Io ho l’abitudine, quando analizzo un fenomeno, di paragonarlo ad analoghi fenomeni in altri luoghi, ad esempio oltremare.

Chi non ha mai sentito parlare dei college e delle High schoolamericane, dove non soltanto i ragazzi possono addirittura vivere, ma dove sicuramente hanno modo e spazio (e insegnanti formati) per praticare attività sportiva a livelli avanzati, possono imparare a recitare o girare un film mentre studiano per diventare avvocati, medici, matematici o quel che sarà.

Da noi, dove la scuola ha comunque un costo (mensa, libri, attività extra) a carico degli allievi occorre poi aggiungere il costo della palestra o del luogo in cui possano praticare sport, della scuola di circo o di teatro e, soprattutto, delle lezioni private cui moltissimi fanno ricorso.

E’ evidente che il concetto attuale di scuola, nato dalla riforma Gentile e modificato nel 1962 dalla legge 1859, modificata in peggio di recente, sia ormai da rivedere completamente perché sono cambiate le condizioni della società.

Non soltanto la scuola non deve più rispondere soltanto ad esigenze di cultura ma deve, anche e soprattutto, adeguarsi alle richieste del mondo del lavoro, formando i giovani alla vita da adulti.

In una società in cui sono state tolte le biciclette in sharing, sostituite da monopattini e bici elettriche, anche quella minima parte di attività fisica viene meno; considerando che tra cibi spazzatura, bevande gasate e alcolici i nostri ragazzi arrivano ad introdurre 3-4000 calorie al giorno e ne bruciano pochissime, l’attività fisica dovrebbe essere messa al primo posto, non solo per il benessere attuale ma anche come prevenzione di patologie future, patologie per curare le quali si spenderanno milioni che potrebbero essere investiti, invece, in ricerca e istruzione.

Immaginiamo questo scenario: i ragazzi restano a scuola anche a dormire (college) per cui milioni di genitori non devono più arrivare col SUV fin sul cancello della scuola e, dunque, non inquinano più; i genitori non devono ricorrere a insegnanti privati perché nella scuola ci sono i corsi di sostegno. L’attività fisica, obbligatoria, deve prevedere almeno 8 ore a settimana nelle varie discipline, contribuendo così a creare lo spirito di squadra che verrà poi tanto decantato sul posto di lavoro.

Il controllo del personale, scolastico e non, eviterebbe il diffondersi del bullismo extrascolastico, l’abbandono degli studi, la creazione di babygang spesso formate da alcuni “boss” ed un bullizzato cui vengono demandati i compiti più illegali.

Ovviamente tutto questo ha un costo e, almeno in Italia, è già tanto che si trovino i soldi per riscaldare le aule in inverno o pagare gli stipendi. Ma uno Stato che non investa nei suoi giovani è uno Stato destinato ad essere spodestato da altri Stati, almeno culturalmente, ed in ogni caso prossimo al default, anche economico.

Quando fra una decina di anni le nuove generazioni che passano il tempo sparando ai professori o i cui genitori, invece di punire i figli che hanno portato a casa una nota, se la prendono con gli insegnanti che l’hanno scritta non lavoreranno perché nessuno sarà così idiota da assumere un perfetto imbecille, per giunta ignorante, ecco che assisteremo ad assunzioni di massa di stranieri.

Da notare che tuttora alcuni lavori vengono effettuati solo da stranieri perché noi siamo ancora abbastanza ricchi da non abbassarci a fare le OSS, le badanti o le donne delle pulizie; ma quando anche nella fabbriche, nelle cooperative, nelle imprese edili, nei centri commerciali i lavoratori saranno in maggioranza stranieri si assisterà ad un ovvio, sottostimato, evento: le rimesse degli immigrati ( i soldi che gli immigrati mandano al loro Paese)aumenteranno vertiginosamente privando le nostre banche di introiti importanti; parimenti, anche il nostro PIL diminuirà cospicuamente.

E allora si che potremo gridare “chiù PIL per tutti”, ma non nel senso che intendeva Antonio Albanese.

Sergio Motta

 Science Brunch per scoprire la scienza nascosta negli alimenti

 IL NUOVO LABORATORIO DEGLI ALIMENTI DI OFF TOPIC

 

Un appuntamento dedicato ai più piccoli e le loro famiglie per passare il sabato insieme, tra cucina & scienza

 

Iscrizione sulla pagina eventi di OFF TOPIC a questo link

Torino 4 ottobre 2023 –  Nasce Science Brunchil nuovo ciclo di incontri di OFF TOPIC per scoprire la scienza nascosta negli alimenti. Tutti i sabati a partire dal 21 ottobre, un nuovo evento che unisce all’amore per la scienza quello per la cucina, per imparare a “sperimentare con il cibo” con un appuntamento dedicato a tutta la famiglia,  dalle ore 11:30 fino alle 12:30.

Micro e macro nutrienti, farine infuocate e additivi alimentari, liquidi sferificati e frutti ghiacciati, solo alcuni degli ingredienti delle ricette di Science Brunch: un vero esperimento per piccoli chimici, che trasforma OFF TOPIC in un laboratorio scientifico di magiche pozioni. Cucinare non è mai stato così divertente, e fra Science Bagels accompagnati da un contorno di carboidrati alla julienne, si avrà l’ccasione di scoprire proteine in salsa sperimentale, fra soffritti di lipidi e vitamine, ma anche pentoloni di zuppe di acqua e sali minerali.

 

Il nuovo format di OFF TOPIC nasce da ToScience, l’’associazione culturale di Torino nata nel 2014 e attiva su tutto il territorio italiano, per la promozione della cultura scientifica composta da professionisti della comunicazione e divulgazione della scienza, con un’esperienza pluriennale nella progettazione e animazione di attività ludico didattiche. ToScience sperimenta infatti da sempre linguaggi e media innovativi per comunicare la scienza e renderla affascinante e alla portata di tutti. Il coinvolgimento in prima persona nelle attività è la chiave per trasformare un momento di divertimento in un’occasione per imparare qualcosa: per questo, l’approccio è quello dell “hands on”.

 

Fra gli appuntamenti in programma sabato 21 Ottobre “Carboidrati alla julienne” affronta quanta energia si nasconda in realtà dietro una fetta di pane: che cos’è l’amido e quali superpoteri nasconde la nostra saliva. Un’occasione per scoprirlo in questo laboratorio in cui farine e cereali saranno i protagonisti dei nostri esperimenti.

Si prosegue sabato 28 ottobre con “Proteine in salsa sperimentale” per rispondere a un quesito diffuso: quante ricette esistono per cucinare un uovo senza cuocerlo, e quante cose hanno in comune un fagiolo e un bicchiere di latte. Molte è la risposta ad entrambe le domande, ma se si vuole scoprire perché non resta che venire a scoprirlo attraverso gli esperimenti di OFF TOPIC.

Con Soffritto di lipidi e vitamine il 4 novembre si andrà alla scoperta di cosa significhi avere una necessaria riserva di energia. I grassi sono infatti essenziali per svolgere numerose funzioni del nostro organismo. Inoltre, rendono possibile l’assorbimento di alcune vitamine. È possibile isolarli partendo da un alimento, ma solo per chi parteciperà a

Un viaggio alla scoperta del macronutriente più presente sul nostro pianeta, l’acqua, è il focus dell’apppuntamento in programma il 18 novembre con Zuppa di acqua e sali minerali. Attraverso una serie di esperimenti, alcune delle più straordinarie proprietà dell’acqua che – all’occorrenza – sono anche in grado di renderla anche molto dura.

 

Il 25 novembre l’appuntamento Anidride carbonica a lunga lievitazione svela tutti i segreti che si nascondono dietro la morbidezza e l’elasticità di una pizza. Scoprilo in questo laboratorio in cui organismi molto piccoli ti aiuteranno a trasformarti in unə grande chef…ma solo se riuscirai a nutrirli con la giusta dolcezza.

 

Ancora sabato 2 dicembre una Gran selezione di succhi (gastrici). E dopo una bella mangiata, non resta che lasciare che la digestione faccia il suo corso. Come funziona questo processo. Verranno ripercorse tutte le sue fasi: ridurre, assorbire e trasformare, sono tutti i passaggi che consentono di digerire in questo laboratorio

 

Se non si è mai sentito parlare di cucina molecolare Science (bubble) Tea il 9 dicembre è il laboratorio giusto. Si andrà alla scoperta di quanto può essere semplice trasformare i liquidi in sfere per preparare delle vere e proprie esplosioni di sapore.

 

L’ultimo appuntamento in programma sabato 16 dicembre è Cheesecake all’azoto: Menocentonovanaseigradi. È questa la temperatura che aiuterà a cucinare alcune tra le ricette più fredde che si possono preparare in questa (pazza) cucina. Non resta che scoprire quanta croccantezza si può celare anche negli alimenti più teneri.

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

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