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Vacanze, no stress

Si avvicina il periodo delle vacanze estive e, come ogni anno, si ripropone il problema di scegliere la località, ed entro certi limiti il periodo.

Qualche decennio fa dalle grandi città ci si spostava semplicemente in qualche località alpina o di mare, nel raggio di un centinaio di chilometri o meno, perché il fine unico della vacanza era, appunto, riposarsi, fuggire dall’afa cittadina, evitare i negozi chiusi per due-tre settimane e, magari, trovarsi con le persone che ogni anno affluivano nella stessa località.

Col passare del tempo, vacanza è diventato sinonimo di viaggio o di soggiorno organizzato e sono così cominciate le invasioni barbariche della Sardegna, delle Baleari, delle isole greche, della Croazia e di altri Paesi che si prestano, almeno sulla carta, a consentire il meritato riposo a quanti vi giungono sostituendo ettari di vegetazione con il cemento.

Non si capisce, tuttavia, per quale ragione una persona (nel caso di gruppi c’è sempre qualcuno che lancia l’idea) scelga la località più gettonata di quell’anno, che avrà di conseguenza un affollamento maggiore di quello che avresti in città in quel periodo, prezzi carissimi per la legge della domanda e dell’offerta, servizi che a quel punto diventano insufficienti o di qualità scadente e, dulcis in fundo, stress al posto del ventilato relax.

Se fate caso, ogni anno c’è almeno una località presa di mira dai vacanzieri da tastiera: Formentera piuttosto che Cap d’Adge, la Corsica piuttosto che la Sardegna, il Salento, la Grecia.

Ho cominciato a viaggiare per vacanza ormai quarant’anni fa ed ho sempre scelto località a me sconosciute che, a seconda dello stato d’animo di quell’anno, offrissero natura oppure cultura, relax o divertimento oppure la possibilità di migliorare un idioma.

Complice la chiusura estiva di alcune grandi aziende che obbligavano ad andare in ferie ad agosto, tradizione finalmente interrotta dal compianto Sergio Marchionne, si aveva l’abitudine di andare in ferie nel periodo più affollato, più caro e, spesso, non migliore come meteo.

Ora la concentrazione di vacanzieri si è dilatata su più periodi dell’anno ma l’abitudine di scegliere località alla moda non è venuta meno.

In particolare, non è chiaro il motivo per cui le ferie siano quasi un obbligo, al punto che molte famiglie chiedono un prestito per recarsi in vacanza: non puoi semplicemente fare gite in giornata, approfittando magari del tempo libero per visitare le valli vicino casa, oppure andare in località meno richieste o, semplicemente, restare nelle città spesso svuotate per visitare musei, mostre, arte e storia?

E’ una pratica che all’estero è piuttosto normale, almeno tra quanti conosco in Germania, Svizzera, Francia ed altri Paesi nei quali, guarda caso, i tour operator non hanno le dimensioni di quelli nostrani.

In un periodo di crisi, qual è quello attuale, chiedere un prestito per andare in vacanze stressandosi poi per poter pagare le rate è un controsenso, ma lo sarebbe anche in un periodo non critico. Il consumismo, il marketing esasperato che ci fa sentire inadeguati, inferiori agli amici, se non andiamo in vacanza in posti esotici o alla moda, l’idea che restare in città durante le due settimane di ferie sia da perdenti ci porta ad adottare comportamenti deleteri per la nostra autostima, per la nostra economia e, talvolta, per la nostra salute.

Volersi paragonare sempre agli altri, non capire che l’unicità di ognuno di noi è un valore e non un disvalore cui porre rimedio ci porta necessariamente a subire la vita che altri hanno deciso per noi, anziché vivere la nostra da protagonisti.

Se dedicassimo anche solo una sera a programmare serenamente il viaggio con largo anticipo, almeno per la località ed il periodo, scegliendo i dettagli anche in seguito, potremmo finalmente parlare di vacanza anziché inserire negli extra persino la tortura del controesodo.

Sergio Motta

Amici a 4 zampe per supportare le persone fragili

Il Piemonte rivoluziona l’assistenza rivolta allle persone più fragili: nei piani di supporto alla loro condizione saranno inclusi anche gli animali d’affezione.

Pertanto, al momento della presa in carico da parte dei servizi la persona assistita dovrà dichiarare anche il proprio animale domestico, che verrà così inserito nel percorso predisposto dalla Regione, che prevede l’accesso agli ambulatori veterinari sociali e il rifornimento di cibo.

L’assessore regionale alla Famiglia con delega al Benessere animale precisa che con il finanziamento della Regione il Banco alimentare del Piemonte darà sostegno non solo agli utenti in difficoltà alimentare, ma anche ai loro animali con la fornitura di cibo, giochi e cucce.

Il digitale e le relazioni umane Un convegno e un’esperienza sensoriale

 Nell’ambito dell’assemblea annuale di ISF – Informatici Senza Frontiere

 

Sabato 15 aprile 2023

Torino, Campus Politecnico

Sala Agorà I3P Torino, Corso Castelfidardo 30/a

Il digitale è entrato prepotentemente nelle relazioni umane. Ma, parallelamente, anche queste ultime hanno trovato nell’ambiente digitale una nuova forma di espressione, aggiuntosi alla dimensione umana. Oggi dialoghiamo anche attraverso il digitale, al nostro ventaglio di possibilità di incontro con l’altro si è aggiunta questa opzione, ancora talvolta nuova e di certo in continua evoluzione, che talvolta si sostituisce alla dimensione fisica, o in altri casi la amplifica.

Come il digitale influenza le relazioni umane? E come le relazioni sono implementate digitalmente? Cosa sono le relazioni aumentate? A quali problemi etici andiamo incontro?

A queste e altre domande cercherà di dare risposta il convegno Relazioni aumentate Il digitale e le relazioni umane organizzato da ISF – Informatici Senza Frontiere nell’ambito della sua assemblea annuale, in programma sabato 15 aprile al Campus Politecnico di Torino (Sala Agorà I3P, Corso Castelfidardo 30/a).

Ad affrontare il tema saranno Beppe Carrella, ingegnere elettronico e manager sui generis, fondatore di BCLABb, innovatore e docente in università italiane e straniere, che affronterà il tema nel suo complesso, proponendo nuovi punti di vista; Giacinto Barresi, ricercatore in neuroergonomia al Rehab Technologies di Genova, studioso dei processi neurocognitivi, che racconterà come il nuovo modo di relazionarsi modifica incide sulle interfacce digitali; Francesco Varanini, già docente all’interfacoltà in Informatica umanistica dell’Università di Pisa e oggi presidente di Assoetica APS, che approfondirà gli aspetti etici del rapporto tra umano e digitale. A concludere i lavori sarà l’intervento di Gigi Giancursi, musicista e fondatore dei Perturbazione, che proporrà un assaggio del suo lavoro Adolescenza mobile: riflessioni musicate sulle relazioni umane ed il digitale.

 

Negli spazi di I3P sarà inoltre possibile provare Sensoltre, un’esperienza multisensoriale di quadri tattili ugualmente fruibile da vedenti e non vedenti, dunque oltre la vista, ideata e sviluppata dall’Associazione Informatici Senza Frontiere. Per alcuni minuti il visitatore al buio (i vedenti saranno bendati) viaggerà virtualmente, di quadro in quadro, in una serie di racconti tra voce, musica e con l’uso della tecnologia NFC. Sensoltre nasce per migliorare la fruizione dell’arte nella disabilità ma si estende a tutti per offrire un’esperienza unica attraverso sensi spesso assopiti e aprire spazi di nuove emozioni oltre la vista.

 

La giornata proseguirà con l’Assemblea di Informatici Senza Frontiere, l’Associazione che dal 2005 vuole contribuire a colmare il divario digitale, in Italia e negli altri Paesi. Grazie all’impegno dei oltre 300 associati, manager e professionisti del settore informatico, che mettono a disposizione le proprie conoscenze, ISF è impegnata in Italia e nel mondo per fornire soluzioni concrete e operando nell’ambito della disabilità, dell’alfabetizzazione digitale, dell’integrazione e della soluzione di emergenze in situazioni estreme (come il supporto per ripristinare la connessione Internet in caso di terremoti o le azioni nel campo profughi sahrawi in Algeria). Nel 2013 le Nazioni Unite hanno invitato l’associazione a presentare una parte del suo lavoro a Ginevra, durante il Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione Forum 2013 ITU, riconoscendola come realtà rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel difficile campo della disabilità.

Informatici Senza Frontiere propone un festival che riflette sui temi della sostenibilità digitale. Il Festival, all’ottava edizione, affronta contenuti cruciali legati all’impatto che l’innovazione ha sulla società e sul suo sviluppo, coinvolgendo oltre 50 ospiti nazionali e internazionali (ricercatori e scienziati, divulgatori digitali, filosofi e imprenditori) ognuno dei quali rappresenta un punto di riferimento nel proprio ambito. La prossima edizione sarà dal 19 al 21 ottobre 2023 a Rovereto (TN).

 

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RELAZIONI AUMENTATE

Il digitale e le relazioni umane

 

Sabato 15 aprile 2023

Torino, Campus Politecnico | Sala Agorà I3P Torino, Corso Castelfidardo 30/a

 

Convegno: dalle 10 alle 12,30

Esperienza multisensoriale: dalle 9,30 alle 17,30

Assemblea ISF (riservata agli associati): dalle 14,30 alle 17,30

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Boomers contro Millennials. Al Circolo dei Lettori

Martedì 11 aprile ore 18.30

Circolo dei Lettori Torino

Via Bogino 9

BENIAMINO PAGLIARO

presenta

BOOMERS CONTRO MILLENNIALS

Dialoga con

ALBERTO CIRIO

ANDREA MALAGUTI

 

Beniamino Pagliaro
BOOMERS CONTRO MILLENIALS. 7 BUGIE SUL FUTURO E COME INIZIARE A CAMBIARE
In libreria per HarperCollins, pp 160, euro 17,50

Le sette bugie raccontate ai millennials:

Bugia 1. La promessa

Bugia 2. La libera scelta

Bugia 3. Il mattone

Bugia 4. La scrivania

Bugia 5. La pensione

Bugia 6. La democrazia diretta

Bugia 7. Il cambiamento impossibile

Sette luoghi comuni. Sette bugie. Da “studia tanto e tutto andrà bene” a “se lavori come si deve presto avrai i soldi per comprare casa”, da “la politica si occuperà dei giovani” a “ormai facciamo sempre così, è troppo tardi per cambiare”: così Beniamino Pagliaro racconta i problemi che le generazioni recenti si sono trovate ad affrontare, dai contratti meno tutelati a pensioni fantasma e quantomai ipotetiche, sempre con la certezza di trovarsi poi, per la prima volta in più di un secolo, più poveri dei propri genitori.

C’è un motivo se i cosiddetti giovani – concetto applicato con disinvoltura e che comprende, oramai, due generazioni e mezzo – fanno più fatica ad affermarsi nel mondo del lavoro, mettono su famiglia più tardi, non comprano più casa e vivono una preoccupazione crescente, quasi un’ossessione nei confronti dell’emergenza climatica. Con questo brillante e divertente saggio Pagliaro racconta, partendo dai dati ed esperienze dirette, i problemi che affliggono la nostra realtà, e propone di aprire un fronte di dialogo: l’interazione tra la classe dirigente attuale, appartenente alla generazione dei Baby boomers, e quella futura, rappresentata dai Millennials, non può più essere ridotta a una dimensione di eterno conflitto. Non si deve più parlare di colpe, bisogna piuttosto trovare, una volta per tutte, non un capro espiatorio ma soluzioni a problemi urgenti e attuali.

Boomers contro Millennials si prefigge l’obiettivo di creare una narrazione innovativa. È un libro sul recente passato, sul presente e soprattutto sul futuro: per sconfiggere luoghi comuni e sanare abitudini malsane e radicate nella nostra cultura occorrono strumenti, libri e testimonianze che permettano di pensare il mondo in un modo nuovo. Tutti insieme.

BENIAMINO PAGLIARO

Nato a Trieste nel 1987, Beniamino Pagliaro è giornalista, caporedattore di “Repubblica” e fondatore di “Good Morning Italia”. Scrive di economia e politica e il suo libro più recente è Attenzione! Capire l’economia digitale ti può cambiare la vita (Hoepli, 2018).

Turin Confidential, Pasqua: cosa succede a Torino. Informazioni per chi arriva in città

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expat

 

Spring has finally arrived and Turin, as well as the nearby towns and villages.  Our region is literally blooming. Many are the opportunities to take a walk among flowers and chirping birds. Do I sound ridiculously happy? I am because I love this season.  Bye bye cold winter, you won’t be missed.

Let’s start exploring the centre then where in the Medieval Botanical Garden inside Palazzo Madama you can discover ancient herbs.

Until May 1, at the  Castle of Pralormo, it is possible to visit the 13th edition of Messer Tulipano. The castle gardens are covered with colorful tulips. A pure pleasure for the eyes. But tulips are on display also in Grugliasco, near Turin. Cascina Duc opens its doors where more than 50,000 tulips await you.

 

Easter at the flee market

Every second Sunday of the month, a huge flea market develops around the narrow streets of the ancient borough called Borgo Dora. This April, Gran Balon will take place during Easter, on April 9. If you are in town, you can take a stroll in search of bargains and maybe stop in one of the many restaurants and trattorias of the area.

But why not organize a pic-nic in the many castles around the city? Fai, the Italian Fund for Environment, has scheduled many events at Castello di Masino and Castello della Manta.  Or head to Maggiore Lake and enjoy trekking in the Lake District. But don’t forget to come back to Turin!

Castello e Parco di Masino (TO) al tramonto. Foto Gabriele Basilico

Art

Leonardo Da Vinci is the protagonist of the months to come. From 7 April to 9 June, the Royal Library will give visitors the opportunity to admire manuscripts, ancient books, and maps, in order to outline the life of the Renaissance genius.

Two are the exhibitions that can be seen at Pinacoteca Albertina, one dedicated to neoclassicism in Turin and the other to Francesco Franco, one of the past Masters of the Fine Art Academy.

Until May 15, horror lovers can visit the exhibition dedicated to Dario Argento at the National Cinema Museum.

Two are the reasons to visit the National Mountain Museum: first, from its terrace you can enjoy an amazing view of the city and the surrounding Alps, and second its several exhibitions, with a wide 3D section, to immerse yourself in the amazing scenario that nature can offer.

Until 11 April, you can visit the GAM collections with highlights of works from Italy’s unification to the dawn of the twentieth century, together with a retrospective dedicated to Alberto Moravia and Michael Snow.

If you love contemporary art, don’t forget to visit Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, with exhibitions dedicated to Ambera Wellmann, and Victor Man, among others.

Wide choice also at MAO, where visitors, along with the four floors of the permanent exhibition, can visit the Buddha10 exhibition.

Until April 10, the Museo Nazionale del Risorgimento, a museum dedicated to the unification of Italy, hosts an exhibition dedicated to Garibaldi as a Pop Icon.

Artists in the Time of War is the title of the exhibition at the Castle of Rivoli, open until November 2023. And until July 2023, you can still enjoy the Trembling horizons of Olafur Eliasson.

La Venaria Reale is also open with its many exhibitions, the enchanting Gallery of Diana, and a rich program of theatre and performances.

Theatre

Teatro Regio celebrates its 50th birthday since its reopening after a fire destroyed it. Many are the events on schedule but do not miss the opportunity to visit it for free Saturday 15 and Sunday 16 April. Get ready to discover its many secrets behind the scenes.

Music

This is Indie is the 9-hour festival that will take place at Spazio 211 on Sunday 9 April. From 2 pm to 10 pm, you will find pop music, a food truck, DJ sets, and a chill-out area. Bring your own towel to relax.

Fairs and exhibitions

The 26th edition of Torino Comics opens on April 14 and this year’s main theme is “Be your superhero”. This important event dedicated to comics and pop culture attracts more than 60,000 visitors every year. Don’t be surprised to meet cosplayers while discovering books, CDs and videogames! Or put your best costume on and enjoy this unusual carnival. Until April 16.

On 15 and 16 April, at Cascina delle VallereBike Piemonte organizes a fair dedicated to bikes. The event is free but you shall register here. In this park, a protected area that develops along the Po River, you can also camp.

For children

In the beautiful Park of La Mandria, near the Hunting Londge, Ciabot degli Animali organizes workshops dedicated to children aged 6-13. The necessary equipment is provided by the association, you shall only bring a free USB stick of at least 2GB to download the photos taken during the workshop. For info and booking send an email here.

Parco La Mandria, Borgo Castello

A stop that cannot be missed is Mufant,  the first Italian museum dedicated to Sci-Fi. Visit also its Park of Fantastic.

Another spot children will absolutely love is the Medieval Village inside Valentino Park.

Both Mufant and Medieval Village have special openings during these holidays.

 

And for a moment of pure pleasure…

Do we love globalization? Personally, yes as far as food is concerned. If you are visiting Porta Palazzo or Borgo Dora, stop at Mercato Centrale. Enter and, on the left, you will find a bakery that, together with bread and pizza, bakes Maritozzi at every hour. Maritozzo is typical of Rome and just a few years ago could not be found in Turin. This is what I call progress. So, take a walk in Borgo Dora, and have dinner there, but leave some space for a Maritozzo with whipped cream at Mercato Centrale.

 

Happy Easter!

Lori Barozzino

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

Feste e spiritualità

Le festività, a differenza delle solennità civili, hanno sempre un’origine religiosa o legata a qualcosa di spirituale.

L’imminente festività di Pasqua, tuttavia, e ancor più il Natale pur legate al loro significato originale sono diventate occasioni per ritrovarsi tutti a pranzo o cena, per spendere la tredicesima in regali spesso inutili o non graditi diventando così la sagra del consumismo.

E’ evidente che l’aspetto religioso sia passato in ultimo piano, considerando anche il numero sempre minore di fedeli che si recano alla messa di mezzanotte a Natale o alle celebrazioni del venerdì santo e del giorno di Pasqua.

Se da un lato il marketing sfrenato, il packaging sempre più accattivante, i media che ci presentano tutti i prodotti possibili e immaginabili rendono la festa un’occasione ghiotta per le aziende produttrici e sono il canto della sirena per i clienti, dall’altro bisogna riconoscere che la sempre minore religiosità delle popolazioni (soprattutto in occidente) e la perdita di spiritualità hanno svuotato di ogni significato religioso tutte le nostre festività, a cominciare da quelle maggiori (Natale e Pasqua), passando per quelle di origine comunque biblica (Pentecoste, Ascensione) arrivando a quelle dogmatiche (Immacolata Concezione, Assunzione di Maria) al punto che ognuna di queste feste viene vista quasi esclusivamente come un’occasione per stare a casa da scuola o dal lavoro, per scambiarsi doni, per sedersi a tavola o per fare comunque baldoria con parenti ed amiciignorando, spesso, l’origine di tale festività.

La perdita di spiritualità è un fattore comune a moltissime civiltà nel nostro pianeta, alla quale corrisponde spesso una ricerca compulsiva di spiritualità alternative, nuove, fondate l’altro ieri con il risultato che quanti si affidano a tale ricerca rischianospesso di cadere vittime di raggiri o schiavi di una delle sette (nel senso di setta al plurale) che quotidianamente nascono qua e là.

Abbiamo avuto e tuttora abbiamo esempi nella cronaca di persone attratte dalla promessa di una rinascita, di un miglioramento del proprio stato emotivo che hanno visto, come unico cambiamento, il saldo del proprio conto bancario diventare negativo.

Noi viviamo in un’epoca in cui non vi sono più gli ideali del passato: chi abbia almeno la mia età ricorda l’impegno degli studenti nel 1968 o, limitatamente al nostro Paese, del sindacato al fianco dei lavoratori nel 1969 e, nello stesso periodo, contro la guerra in Vietnam al grido di “Make love not war”.

Ora che non vi è più interesse per la politica, e le recenti tornate elettorali lo hanno dimostrato, né per la religione in senso tradizionale o per l’attività sindacale, il genere umano si predispone alla ricerca ed alla scoperta di fedi alternative, di forme di spiritualità in grado di rispondere alle classiche domande “Chi siamo”, “Dove andiamo” o “Cosa c’è dopo la morte”.

La globalizzazione e la possibilità di scoprire ed avvicinarsi a culture e consuetudini diverse dalla propria ha portato ognuno di noi a confrontarsi con tendenze e tradizioni spesso antitetiche che hanno, in alcune persone, generato grande confusione e senso di smarrimento; questo unito a vicende che hanno allontanato dalla fede si ripercuote sul risultato della ricerca e sulla soddisfazione finale.

Per la legge della domanda e dell’offerta, quando qualcuno domanda qualcosa vi è sempre qualcuno disposto ad offrirgliela; alcune tematiche, in particolare, sembrano richiamare i più disonesti a offrire servizi e rimedi che si rivelano, troppo spesso, vere e proprie truffe, riduzioni in schiavitù, circonvenzioni dei soggetti più deboli.

Io ritengo che ognuno debba trovare in sé stesso ciò che cerca, sviluppando un senso critico, rivolgendosi a chi per esperienza, fama (e non millantato credito) sia in grado di sostenerci in questa nostra ricerca. Soprattutto, però, dobbiamo avere ben chiaro cosa ci manchi e che cosa possa aiutarci a ritrovare la serenità o il benessere oppure salteremo ogni tot tempo da questo a quel guru, da questa pratica a quel rito aumentando ogni giorno di più il nostro scontento e la nostra frustrazione.

Sergio Motta

Torino Comics al Lingotto Fiere dal 14 al 16 aprile

Giunta alla sua ventisettesima edizione, è  sempre più accessibile e family friendly

 

Dal 14 al 16 aprile si terrà al Lingotto Fiere la XXVII edizione di Torino Comics.

L’evento, organizzato  da “Just for funk in joint venture” con GL Events Italia, richiama ogni anno sul territorio piemontese decine di migliaia di appassionati da tutta Italia. La manifestazione si svolgerà nei Padiglioni 1,2,3 del Lingotto Fiere.

Le aree tematiche principali dell’evento sono: Area Comics, con i protagonisti del mondo dei fumetti, sketch, disegni personalizzati, conferenze e incontri; area Cosplay, di competizioni internazionali,  grandi ospiti e Karaoke, karacosplay e workshop tematici.

Una sezione sarà destinata ai games, export e videogames, con le finali dei tornei dei più importanti titoli del mercato, giochi di ruolo, carte e da tavolo, dimostrazioni dal vivo e presenza dei maggiori editori italiani; la sezione “Musica & live” comprenderà intrattenimento, esibizioni e concerti. Saranno anche presenti una sala dedicata al cinema, che ospiterà rassegne di cinema di animazione;  una sezione di doppiaggio, con le voci dei più celebri film, serie tv e cartoni animati; e il content creatore, dove youtuber, tiktokers e streamer incontreranno il pubblico.

Si tratta di una fiera accessibile e fruibile per tutti, frutto del lavoro svolto in collaborazione con il progetto Agenda della Disabilità, realizzato dalla Consulta per le Persone in difficoltà  con la Fondazione CRT, per promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Vicino al main stage sarà  presente un’area per le persone in carrozzina e pedane che ne faciliteranano l’accesso.

Un’area del padiglione 2 è concepita e allestita per proporre al pubblico attività, giochi e percorsi per provare a mettersi nei panni dell’altro e per comprendere come la disabilità non sia un mondo a parte, ma faccia parte di questo mondo.

Questa edizione vedrà presenti tra i vari editori specializzati nel fumetto NPE edizioni, 001 Edizioni,  9Art, Edizioni  BD, Comicout,  Cut-up Publishing, Sbam! Comics, Magic Press e Tunue.

Il manifesto ufficiale della 27esima edizione di Torino Comics è stato disegnato da Gabriele Dell’Otto, fumettista e illustratore romano, celebre in tutto il mondo e ospite d’onore della manifestazione.

Oltre agli ospiti vi sarà il ritorno dell’area Dungeon, a cura dell’associazione La Fortezza, che accoglie nel suo spazio percorsi di gioco di ruolo dal vivo, un gruppo di falconieri e momenti di intrattenimento per grandi e piccini, e un ospite di eccezione, l’argentino Hector Gustavo Cabral Corvolan, in arte Ciruelo, uno dei più  grandi nomi dell’arte fantasy contemporanea.

Una delle grandi novità di questa edizione è  rappresentata dall’area family, area di gioco, attività e relax protetta, ma stimolante, in collaborazione  con Carioca, che da sempre promuove il colore e la creatività  per tutta la famiglia.

Due volte al giorno è  previsto un vero e proprio itinerario di attività  con spettacoli, letture animate. Ospite dell’area anche la magia di Masters of Magic. Debutteranno anche per le scuole i laboratori Torino Comics,  con progetti educativi, laboratori e incontri.

MARA MARTELLOTTA

Salvatore / “Facce da scuola” 4

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTÀ

Quarant’anni fa, a Vallette… I “migliori” anni della mia scuola

Gianni Milani

Per anni ho conservato appeso nel cucinino del mio primo  alloggio da “maritato” in via Invorio, a ridosso della Pellerina, il suo regalo di nozze. E ho dovuto lottare con Patrizia, mia moglie, perché non subisse anch’esso l’ingloriosa fine di mille altri cadeaux da matrimonio rotolati “per caso” a terra o irrimediabilmente perduti (in imballaggi killer!) nella disperazione generale di parenti, amici, conoscenti e affini. Era una specie di dipinto naif, quello regalatomi da Salvatore. Credo fosse una  tempera su vetro raffigurante una più che sobria “natura morta”, una bottiglia filiforme messa lì a fissare dall’alto del suo lungo collo “alla modì” un misero frutto (non ricordo quale) tagliato a metà e adagiato di sghimbescio sul piano di un altrettanto misero tavolo. Certo non era un granché sotto l’aspetto estetico. Ma per me e per lui significava più di una “firma” d’artista. Era il segno tangibile di un affetto profondo nato fra le pareti di un’aula. Al di qua e al di là della cattedra. Tre anni alla “Carlo Levi” in cui Salvatore credo abbia ricevuto e donato all’infinito in termini di umanità. Lui era il grande e grosso “angelo” buono della classe. Sempre pronto a star dalla parte dei più deboli. Loro difensore, verbalmente e, all’occorrenza, anche “manualmente”. Dal padre muratore aveva ereditato due manone da paura e un fisicone che, già alle medie, gli attirava in abbondanza le simpatie del popolo femminile. Arrivava dalla Sicilia. E a Torino era “salito”, mi pare di ricordare, solo con il padre. Della madre non l’ho mai sentito parlare. Ma gli mancava tanto e lo si capiva bene. Qualche volta al mattino si pigliava la sedia, arrivava triste alla cattedra e piagnucolava profe, oggi posso stare vicino a te? Erano i momenti della memoria. Fatti di un’ingarbugliata tristezza che faticava a venire a galla per dare, forse, un po’ di sollievo. Papà Antonio si occupava molto di lui. E alla scuola teneva parecchio. Spesso si presentava ai colloqui. Mi “spezzava” quasi la mano destra nella sua destra, dove il bianco della calce, più forte dell’acqua e sapone, stentava a scomparire del tutto e mi ripeteva ogni volta  Tore deve imparare a leggere e a scrivere e a far di conto, ma soprattutto io ci tengo all’educazione, guai se vi manca di rispetto e si comporta malamente.

 

Era un bravo papà. E Salvatore lo sapeva e lo amava profondamente. A 13 anni, Tore era già uomo tutto d’un pezzo. Educatissimo, studioso pur fra mille difficoltà lasciategli addosso da una preparazione scolastica – come si usava allora e credo si usi ancora oggi dire – alquanto lacunosa. Quando all’esame finale di terza media terminò le prove orali, mi si fece appresso in corridoio e mi abbracciò senza risparmio di energie.Grazie di tutto, prof. urlò quasi. Sei stato grande, Salvatore, devi essere contento e anche il tuo papà lo sarà gli dissi, commuovendomi un po’. Era il giugno dell’80. Fammi avere tue notizie gli ricordai. Lui annuì, poi mi girò le spalle e se ne andò, libri in mano, abbracciato a grappolo dai compagni. Lo rividi una decina d’anni dopo. Uno dei tanti incontri a distanza con allieve e allievi di un tempo che, coi loro anni, coi loro matrimoni, coi loro figli ti fanno sentire inesorabilmente e improvvisamente vecchissimo, nonostante la gioia di essere stato, proprio tu, riconosciuto da loro. Fu per caso che tornai ad imbattermi  in Salvatore. L’auto quasi a secco, un distributore di benzina. Ancora a Vallette, via Sansovino. Cicli e ricicli storici. Sto infilando la pompa del carburante nell’apposita finestrella dell’auto, con la solita imbranataggine che mi blocca ogni volta che devo esprimermi in gesti di banale manualità. Ma…professò…è proprio lei!? Mi giro e il finanziere, l’agente in divisa grigio-verde che mi trovo davanti, una mole d’uomo, sorride allargando le braccia. Mi afferra come una piuma e mi solleva come fosse Benigni con Pippo Baudo. Salvatore! Il suo abbraccio era inconfondibile e soffocante e rinvigorito dal  tempo. Mi rimette a terra e mi srotola addosso più di dieci anni di vita. Il diploma, il servizio militare, l’ingresso nelle “Fiamme Gialle”, una fidanzata da sposare non appena sistemato. Il solito grande, bravo ragazzo. E’ un fiume in piena, Salvatore. Mi aiuta anche – meno male – a riempire il serbatoio dell’auto. Poi mi riabbraccia. E’ lo stesso ragazzone di sempre.

 

Sono contento, professò!Grazie alla scuola, grazie a te. Che pazienza avete avuto tutti, ma ne è valsa la pena! Oggi so di aver scelto la strada giusta!Aveva ragione Salvatore. Ed ora eccolo lì, con i conti della vita in ordine e la voglia di una vita semplice e normale, con una moglie, i figli, il papà che toccherà il cielo con un dito se presto gli regalerà un nipotino. Eccolo Salvatore, nella sua perfetta inappuntabile divisa da finanziere. Avrei voluto impacchettarlo e portarmelo via come un trofeo: guardate gente quello che la scuola riesce ancora a fare…  anche alle Vallette, alla Falchera o a Mirafiori! Poi lo guardo fisso negli occhi: Bravo Salvatore, ce l’hai fatta. E’ proprio vero quello che allora ci dicevamo. Ricordi? Fuori di qui, spetta a voi scegliere. O con la legge o contro la legge! O ‘salvati’ o ‘sommersi’! E quante, purtroppo, le scelte sbagliate. Tante, troppe. Arrivate al capolinea di una panchina. La siringa ancora in vena. E i visi da bambino, terrei e increduli con quegli occhi sbarrati a trattenere le sagome di un piccolo mondo fatto di palazzoni infiniti e piccoli giardini, invisibili nella nebbia invernale e paesi di sedie con popolo vociante nella calura delle notti estive. Scelte. A volte terribili, senza via di ritorno. Rotolate dietro la porta di una cella  dove entrare ed uscire all’infinito o dietro deliri d’onnipotenza con bottiglie di birra infilate in gola, senza uscite di sicurezza né alternative a vite da vivere così o niente. O guardie o ladri, insomma, Salvatore! E Salvatore, per grazia del cielo, aveva scelto da par suo. Era diventato “guardia”! Nel vero senso della parola.

Gianni Milani

Un sogno per la Falchera? Al via il nuovo centro commerciale To-Dream

Il primo lotto di To Dream, il nuovo maxi-centro commerciale della Falchera nato dalla riqualificazione dell’ex area industriale Michelin di Corso Romania, nella zona nord-est della città sarà inaugurato il 13 aprile. Il grande complesso ospiterà in tutto 100 attività commerciali quando sarà a pieno regime. Tra queste 25 ristoranti, 8 cinema, un hotel 4 stelle.  I brand già attivi all’inaugurazione saranno tra gli altri: NewYorker, H&M, Ovs, King Kiabi, Mango, Douglas, Kasanova, Mondadori, Portobello, Billy Tacos, Ichi Statione Kebhouze.

Gabriel Togliatti: anche un taglio di capelli è solidarietà

Sono Gabriel Togliatti , ho 30 anni e sono un docente e hairstylist torinese. Oltre al fare il mio lavoro, nell’ultimo anno, ho cercato di  dare più visibilità alle persone senzatetto, come? Tornando dal lavoro andavo a trovarli e così avendo già gli attrezzi con me , li acconciavo.


All’inizio era difficile forse per diffidenza e per la paura , ma con un sorriso tutto si aggiustava. Questo tipo di lavoro solidale mi trasmette qualcosa di speciale , che mai più pensavo. Inoltre ho scoperto un’altra cosa. Loro non sono così tanto diversi da noi , dietro a quelle facce si nasconde anche gente intellettuale e forse persone che emotivamente parlando mai ho visto, inoltre ci sono ragazzi giovani come me. E questo mi aiuta a comprendere tutto. La società di oggi crea una barriera tra loro e noi , ma non esiste. Ho capito che la scelta vale fino ad un certo punto , che quando ti va male un’attività o hai problemi in famiglia non puoi farci nulla. Vorrei aggiungere un’altra cosa . Io faccio questo per un motivo valido. Che le persone soprattutto i ragazzi che hanno il mio mestiere in mano, seguano questo esempio.  Stessa cosa, chi ha aziende di abbigliamento o chi sta nella ristorazione faccia qualcosa di simile.

GABRIEL TOGLIATTI