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Presentato in Regione il “Benessere equo e sostenibile dei territori”

L’assessore Tronzano: “I dati sono importanti e ci consegnano una fotografia dello Stato dell’arte in Piemonte”

Presentato presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte “Il benessere equo e sostenibile dei territori” redatto da Istat con la collaborazione dell’Ufficio Statistica. Si tratta   della collana regionale dei Report BesT, che offre un’analisi integrata degli indicatori Bes dei Territori (BesT). Un sistema di indicatori BesT, riferiti alle province e città metropolitane italiane, che l’Istat diffonde annualmente dal 2018 e che comprende un ampio set delle misure del Benessere equo e sostenibile (Bes) e le integra con ulteriori indicatori di benessere in grado di cogliere le specificità locali.  Nell’edizione 2023 gli indicatori sono in totale 70, distribuiti in 11 dei 12 domini del BesT.

Ciascun Report BesT presenta il profilo di benessere della regione e delle sue province sotto vari aspetti: la posizione nel contesto nazionale ed europeo, i punti di forza, gli svantaggi, le disparità territoriali, le evoluzioni recenti. Queste letture, proposte annualmente, si completano con alcuni indicatori sul territorio come la popolazione e l’economia.

Ciò che emerge dallo studio è che le province piemontesi hanno livelli di benessere relativo più alto che in Italia. Classificando le province italiane in 5 classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta) sul complesso degli indicatori disponibili per l’ultimo anno di riferimento (2020-2022), il 21,3 per cento delle misure colloca le province piemontesi nella classe di benessere più elevata; nel complesso il 47,9 per cento degli indicatori le assegna alle classi medio-alta e alta. I segnali di svantaggio sono meno frequenti: poco più del 28 per cento delle misure si concentra nella coda della distribuzione, ovvero nelle due classi di benessere relativo più basse tra le cinque considerate.

Nell’ultimo anno i livelli di benessere relativo maggiori si osservano nella città metropolitana di Torino, che si distacca in positivo dalle altre province del Piemonte per la quota maggiore di indicatori nelle classi di benessere alta e medio-alta (54,1 per cento, 6,1 punti percentuali in più della media delle province piemontesi) e per la più piccola quota di indicatori nelle classi di benessere bassa e medio-bassa (21,3 per cento).

Confrontando i domini, i risultati migliori si registrano in quello relativo al Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, dove nessuna provincia piemontese si trova nella coda della distribuzione nazionale: il 39,6 per cento delle misure provinciali è nella classe di benessere relativo alta, il 58,3 per cento nella medio-alta.

“I dati sono importanti e ci permettono di verificare la qualità della vita dei piemontesi – commenta l’Assessore alla Programmazione Economico Finanziaria Andrea Tronzano – di valutare positivamente alcune azioni intraprese e di porre dei correttivi laddove necessario. Queste informazioni sono utili – continua Tronzano – perché ci consegnano una fotografia dello stato dell’arte del Piemonte e ci spingono a lavorare al meglio individuando anche le aree di miglioramento su cui operare”.

Black Friday, tutti in cerca di regali da fare a Natale

Ecco il Black Friday, sei italiani su dieci faranno shopping e il 53,7% approfitterà delle offerte per acquistare in anticipo i regali natalizi.  Il budget medio sarà di  236 euro a persona e il 92,4% di quello che compreranno  spenderà fino a 500 euro. Almeno da quanto emerge dalla ricerca realizzata da Confcommercio in collaborazione con l’istituto Format Research. 

Ad assaltare” i negozi e a utilizzare internet alla ricerca di prodotti scontati saranno soprattutto le donne ( il 63,2%), i giovani fino a 34 anni, e chi abita nelle regioni del Nord Ovest e del Mezzogiorno. Il 55% delle farà acquisti online, invece il 40% si recherà nei negozi di quartiere e nei centri commerciali.  A Torino iniziative legate al Black Friday sono in corso ad esempio alla Rinascente, al Torino Outlet Village, da Decathlon e in tutti i grandi store di elettrodomestici e telefonia.

E’ partita la 38a edizione di GiovedìScienza

GIOVEDÌSCIENZA 38ª EDIZIONE

TORINO, 23 NOVEMBRE 2023 – 14 MARZO 2024

La 38ª edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus,

Stare bene. Vivere meglio. Sentirsi realizzati. Aspirare alla felicità, mettere la qualità della vita al centro della propria vita. Non un’utopia ma una possibilità, un obiettivo alla portata di tutti anche grazie al supporto, all’aiuto e alla meraviglia della scienza e dell’appassionato lavoro di ricercatrici e ricercatori. Dal 23 novembre 2023 al 14 marzo 2024 torna GiovedìScienza, la storica rassegna realizzata dall’associazione torinese CentroScienzaOnlus che, da oltre trent’anni, svolge un ruolo cruciale nel trasmettere in modo efficace la complessità della scienza al grande pubblico.

Frutto di una sperimentata collaborazione tra docenti universitari, giornalisti e professionisti della museologia la nascita di Centro Scienza Onlus risale a un periodo in cui in Italia la divulgazione scientifica non era ancora molto conosciuta. Grazie all’impulso dei soci-tra i fondatori dell’associazione Piero Angela, Tullio Regge e Piero Bianucci–nasce GiovedìScienza che, nel corso degli anni, è diventato uno degli eventi più longevi e rilevanti nel campo della divulgazione scientifica in Italia e in Europa.

Filo conduttore della 38a edizione di GiovedìScienza è il concetto di “ben-essere”, inteso in senso più ampio e sfaccettato possibile che punta ad esplorare in varie direzioni come la ricerca scientifica abbia reso e renda migliore la qualità della vita delle persone tutti i giorni.

Un’edizione sempre più partecipata ed interattiva che quest’anno torna in presenza in una nuova sede, il Polo del 900, ma anche sul palco del Teatro Colosseo, approda alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e coinvolge le biblioteche civiche torinesi e le Case del Quartiere.

Da sempre la mission di GiovedìScienza è quella di raccontare la scienza in modo chiaro, diretto e alla portata di tutti cercando di coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

Con l’obiettivo di entrare sempre di più a stretto contatto con le giovani generazioni, la grafica di questa edizione si ispira a Minecraft, il videogioco più venduto di sempre. La sua filosofia va oltre il semplice gioco e si può riassumere in due parole chiave: esplorare e costruire, a cui si può aggiungere cooperare. I tre principi si sposano perfettamente con il ciclo di conferenze di GiovedìScienza: esplorare inteso come approfondire, costruire inteso come sviluppare spirito critico grazie a una panoramica ampia delle tematiche ed infine cooperare per migliorare la qualità della vita di ognuno e dell’intera comunità.

La nuova edizione di GiovedìScienza si caratterizza per la composizione articolata e variegata degli incontri con un denominatore comune: la partecipazione attiva grazie a spunti di approfondimento, domande poste direttamente al relatore, laboratori propedeutici alla conferenza e molto altro ancora.

Dalle cellule “immortali” di Henrietta Lacks alla spiegazione del concetto di dolore fino alla maternità consapevole, passando per le nuove frontiere di cura e prevenzione e le tecnologie applicate in ambito riabilitativo ed ecosostenibile.

7 incontri in cui sono protagoniste le donne. Donne di scienza del passato e del presente, per parlare di storie straordinarie e casi emblematici, per essere d’ispirazione per le giovani generazioni e stimolare la curiosità nei confronti della scienza.

5 incontri che spaziano dall’economia della felicità, alle nuove frontiere della cura e della prevenzione, dalla gestione delle risorse idriche passando dall’analisi del ruolo della divulgazione oggi.

4 incontri dedicati alle giovani generazioni, 2 al Teatro Colosseo con conferenze-spettacolo e 2 a scuola con conferenze progettate direttamente con gli studenti.

4 incontri in orario mattutino nelle zone periferiche della città.

1 incontro in diretta dal Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste, per capire con quale approccio arrivare a una “scienza davvero per tutti”.

1 conferenza spettacolo dedicata alle famiglie in occasione delle festività natalizie.

Gli incontri saranno trasmessi anche in diretta streaming sul sito www.giovediscienza.it e successivamente sul canale YouTube, perché GiovedìScienza è anche una grande community che si confronta e dialoga online: sono oltre 18.500 gli iscritti al canale YouTube e quasi 3 milioni le visualizzazioni, più di 22.000 i follower dei canali social di GiovedìScienza.

Anche per questa edizione si confermano alla conduzione Alberto Agliotti, divulgatore scientifico, Gianluca Dotti, giornalista e divulgatore scientifico eEdwige Pezzulli, divulgatrice scientifica INAF.

Ingresso libero con prenotazione consigliata compilando il form presente nei singoli appuntamenti suwww.giovediscienza.it

Per info: tel. 0118394913 – WhatsApp 375 6266090 –gs@centroscienza.it

Confermato l’appuntamento con il Premio Nazionale GiovedìScienza, il riconoscimento per la divulgazione scientifica rivolto a ricercatori e ricercatrici Under 35 di tutta Italia.

A gennaio 2024 il via alla tredicesima edizione con l’obiettivo di incoraggiare i protagonisti e le protagoniste della ricerca a comunicare la scienza e di contribuire alla promozione della cultura d’impresa attraverso la valorizzazione della comunicazione scientifica.

Quattro i premi in denaro, due percorsi formativi per i finalisti e per il vincitore del Premio GiovedìScienza, l’opportunità di raccontare i risultati della propria ricerca al pubblico della 39a edizione di GiovedìScienza.

La 38ª edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus, con il patrocinio di Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Camera di Commercio di Torino. Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione CRT, Regione Piemonte e Banca d’Alba.

Partner culturali: Polo del 900, Biblioteche civiche torinesi, Rete delle Case del Quartiere. Partner istituzionali: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Centro di Biotecnologie Molecolari “Guido Tarone” Università di Torino e SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. In collaborazione con gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3, con Fondazione LINKS, e con il Club degli Investitori. E in collaborazione con: Fondazione Medicina a Misura di Donna onlus, Mind To Move, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, OFF TOPIC Torino Youth Centre e Teatro Colosseo. Media Partner: Torinoscienza. Partner tecnici: OrangePix e TOP-IX. Ufficio stampa Maybe. Amici di GiovedìScienza: Associazione Solidarietà Insieme 2010.

“Latuaideadimpresa”, in gara oltre 20 mila studenti

Il business game nato ad Alessandria

All’Istituto Ascanio Sobrero di Casale Monferrato è stata presentata la 14° edizione del business game nazionale che trasforma gli studenti in startupper e l’idea del team vincitore che oggi è diventato prodotto commercializzato dall’azienda ANTOS COSMESI

I numeri parlano chiaro e sanciscono il successo di Latuaideadimpresa®, ideata con l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa tra i giovani Nata proprio in Alessandria nel 2010 è diventata poi la più importante iniziativa di coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado a livello nazionale. Già nel 2010 si caratterizzava per una formula innovativa web based (www.latuideadimpresa.it) con votazioni online, che si è rivelata vincente in epoca Covid-19, continuando a mettere in gara migliaia di squadre di studenti e studentesse da ogni parte d’Italia.

Lunedi 20 novembre presso l’Istituto Sobrero di Casale Monferrato è stata lanciata la 14°edizione nazionale. Proprio in Alessandria dove è nata, proprio al Sobrero che è stata tra le prime scuole a partecipare fin dalla prima edizione e la più premiata negli anni a livello nazionale per i progetti presentati dai team dei suoi studenti.

Sono intervenuti presenti Luigi Serra Presidente di Sistemi Formativi di Confindustria, Laura Coppo Presidente di Confindustria Alessandria, Manuel Alfonso, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Alessandria, Fulvia Guazzone, ideatrice di Latuaideadimpresa® e Ceo di Noisiamofuturo, il Presidente del Consiglio Comunale di Casale Monferrato Fiorenzo Pivetta presidente del Consiglio del consiglio comunale di Casale Monferrato, il Provveditore agli studi Prof.ssa Laura Bergonzi e tanti imprenditori che negli anni hanno seguito come tutor degli studenti il progetto.

Padrone di casa il Professor Riccardo Rota, Dirigente Scolastico dell’Istituto Ascanio Sobrero, insieme a rappresentanze di studenti che negli anni si sono aggiudicati i premi e agli imprenditori che li hanno votati e tutorati.

Tutti concordi nel ritenere fondamentale un progetto come Latuaideadimpresa® che stimola competenze nei giovani rendendoli protagonisti, ma soprattutto crea un dialogo tra mondo dell’azienda e mondo della scuola con uno scambio reciproco di conoscenza e ascolto.

Un confronto che accompagna le idee più valide degli studenti a diventare prototipi, prodotti, imprese.

Cosi come è successo con la crema Pruno Som i cui principi attivi, studiati in laboratorio dal Sobrero, sono oggi alla base della crema antiage prodotta e commercializzata dall’azienda ANTOS COSMESI NATURALE come ha spiegato l’imprenditore Gian Luca Mortara

L’Istituto delle Rosine presenta i nuovi corsi e apre un Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà

OPEN DAY 25 NOVEMBRE 2023 – VIA DELLE ROSINE, 11 – Dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18 

È passato appena un mese da quando (sabato 7 e domenica 8 ottobre) l’Istituto delle Rosine, secolare opera assistenziale-religiosa torinese, ha iniziato una nuova vita proponendosi come Polo artistico e culturale a servizio della città e l’offerta didattica si arricchisce con corsi di prossima apertura di: conversazione in spagnolo, tedesco, russo e altre lingue straniere, corso di pittura, corso di canto, musica e seminari di psicologia e dedicati al fisco. Gli altri corsi continuano a essere operativi, così come le iscrizioni (sul sito www.lerosine.it).

Durante l’open day, sabato 25 novembre, dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, sarà possibile visitare le sale del Polo e scoprire le novità.

Alle ore 10 il direttore generale Massimo Striglia e la direttrice artistica Sara D’Amario presenteranno, simbolicamente nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, un Punto di Ascolto per Donne in difficoltà che sarà aperto proprio in via delle Rosine 11. È un servizio che sarà gestito dalla dott.ssa Roberta Margiaria, psicologa, psicoterapeuta, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi che sarà presente all’Open Day. Sono previsti 10 colloqui psicologici individuali gratuiti.

“Continuiamo ad ampliare le nostre proposte non solo per quanto riguarda la parte didattica ma anche con una particolare attenzione alle donne e alle ragazze” dichiara Sara D’Amario – “con il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà e altre iniziative sociali che sono in cantiere, l’Istituto delle Rosine continua la sua missione secolare rinnovando il suo impegno sociale, iniziato a metà del 1700 dalla sua fondatrice, Madre Rosa Govone, e mai abbandonato”.

La generosità, la determinazione e la genialità di Rosa Govone si sono concretizzate nell’accoglienza di fanciulle e donne in difficoltà. La sua intuizione si è rivelata anticipatrice dell’“empowerment femminile” ed è legata al lavoro: Rosa Govone capì di poter aiutare queste persone a cambiare il proprio destino, accogliendole in comunità e, soprattutto, insegnando loro un mestiere. 

Questa tradizione di trasmissione del sapere, della cultura, della formazione professionale e dell’accoglienza è rimasta intatta nei secoli, portata avanti con costanza e determinazione dalle Rosine, guidate di volta in volta dalla Madre Superiora, fino ad oggi, con Madre Ausilia Concas. Proprio dal suo desiderio di rinnovare la missione della fondatrice nasce il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà.

A questa importante attività, si aggiungono anche dei seminari mensili in cui verranno trattati temi e problematiche che possono riguardare le donne in momenti diversi della loro vita. 

“La creazione del Polo Artistico” – dichiara il direttore generale Massimo Striglia – “ha permesso di iniziare attività didattiche e di formazione che, nel rispetto del luogo, del suo spirito, della sua storia, portano nuove entrate economiche in grado di finanziare anche le nuove opere sociali”.

I CORSI E I SEMINARI GIA’ ATTIVI SONO:

Corsi: Cucito 4.0, annuale e a pacchetti di 5 lezioni, calligrafia, conversazione inglese e francese, recitazione bambini, ragazzi e adulti, dizione in 10 lezioni. 

Di prossima apertura: conversazione in spagnolo, tedesco, russo e altre lingue straniere, corso di pittura, corso di canto, musica.

Seminari: Criminologia, public speaking, storia del cinema, sviluppo delle life skills.

Di prossima apertura: seminari di psicologia, SOS fisco.

Biografia Dott.sa Roberta Margiaria

Laureata in Psicologia clinica e di comunità a Torino e specializzazione in psicoterapia presso l’Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, a Roma, istituto di orientamento psicoanalitico lacaniano. È iscritta all’elenco degli psicoterapeuti del Piemonte.

Ha lavorato presso il Servizio Genitori Ancora della Provincia di Torino, che accoglieva genitori separati o che si stavano separando e provavano a percorrere le vie della mediazione familiare. A partire da questa esperienza e dal lavoro congiunto colleghi di altre istituzioni della Città che si occupavano di mediazione, sociale e penale minorile, lavora al Progetto Rete Dafne che vede la luce nel 2008 e che si istituisce come Associazione Rete Dafne onlus nel 2015.

L’Associazione Rete Dafne Onlus è nata su impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, e vede coinvolti, in un’azione integrata, Enti Pubblici e privati con la finalità di dare ascolto e sostegno alle richieste delle persone vittime di reato e ai loro familiari. Si tratta di una rete di servizi che, rispondendo a quanto previsto dalla Direttiva Europea 2012/29/UE del 25 ottobre 2012 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, fornisce ascolto, informazione ed orientamento, oltre a percorsi specialistici di sostegno psicologico, di trattamento integrato psicologico-psichiatrico, di informazione sui diritti, mediazione e accompagnamento ai percorsi di giustizia riparativa a quanti hanno subito, direttamente o indirettamente, una qualsiasi tipologia di reato, siano essi maggiorenni che minorenni. In questo ambito lavora come psicoterapeuta nell’ascolto delle persone offese e è Referente per la clinica e la formazione. 

Docente per Rete Dafne Italia per la formazione degli operatori delle nuove equipe dei servizi per le vittime di reato che sorgono in Italia. È socia fondatrice dell’Associazione Ghenos, associazione di psicoterapeuti. È socia di Ipol, Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano, scuola di psicoterapia di orientamento lacaniano con sede a Torino in cui è docente.

È psicoanalista a Torino, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. È coautrice di diverse pubblicazioni collettive risultato del lavoro dell’Antenna clinica di Ipol di Torino e di un testo che è appena uscito dal titolo Trasformazioni. L’assistenza alle persone vittime di reato edito da EGA, pubblicato in occasione dei 15 anni di attività dell’Associazione Rete Dafne.

Dal 2020 è Giudice Onorario presso la Corte d’Appello del Tribunale dei Minori, sezione minori e famiglie.

Da diversi anni collabora con l’Asilo Bilingue Umberto I di Moncalieri dove incontra i genitori che lo desiderano e lavora con le maestre. Ha uno studio a Torino dove riceve privatamente.

Info al pubblico: www.lerosine.it

Una notte al Museo del Risorgimento. Appuntamento speciale di Club Silencio

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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sabato 25 novembre 2023

 

 

Una notte al Museo torna nel cuore storico di Torino

per un momento di condivisione e riflessione, con uno sguardo rivolto all’attualità

che passa attraverso l’arte e gli occhi delle donne

 

Una notte al Museo del Risorgimento – credit Federico Masini Studio

Sabato 25 novembre torna Una notte al Museo, il format ideato e realizzato dall’associazione Club Silencio con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia. L’appuntamento è al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nel cuore della città.

 

Una serata importante che si inserisce tra le iniziative dedicate della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma per il 25 novembre con l’obiettivo di scoprire il museo e riflettere collettivamente su un tema importante della nostra contemporaneità attraverso installazioni e opere d’arte, performance e giochi interattivi per accendere lo sguardo e nuove consapevolezze.

 

La serata si svolgerà dalle 19 a mezzanotte all’interno delle sale di Palazzo Carignano, dove i visitatori verranno guidati alla scoperta delle storie e delle curiosità legate al ruolo delle donne nel Risorgimento. Inoltre, sarà possibile visitare la mostra NONOSTANTE IL LUNGO TEMPO TRASCORSO. Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945, un viaggio lungo le tappe del duro percorso di costruzione della Repubblica Italiana compiuto da decine di migliaia di civili e militari italiani che, attraverso il proprio sacrificio, hanno consentito di gettare le basi per la costituzione del nostro attuale Stato repubblicano e democratico.

 

Ad arricchire la proposta culturale, l’installazione fotografica de Le Scapigliate Prendi spazio: un’opera che si propone di portare i corpi delle donne al centro della loro storia. Non ci sono altre voci narranti se non quelle dei corpi immortalati negli scatti che si fanno sempre più immensi e potenti, fino ad occupare lo spazio che a loro spetta.

 

Spazio alla Virtual Reality con la performance immersiva dell’illustratrice e fumettista torinese Santa Matita; mentre l’artista Viola Gesmundo condurrà un laboratorio in cui accompagnerà i partecipanti nell’identificazione e nel disassemblaggio degli stereotipi di genere che spesso emergono nella comunicazione pubblicitaria che ci circonda quotidianamente.

 

Ad accompagnare l’evento, la selezione musicale a cura di The Taste che risuonerà tra le storiche sale del Museo.

 

Per partecipare alle serate di Una notte al Museo è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio al link

https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

 

CHE COS’È CLUB SILENCIO

Club Silencio porta avanti tre direzioni progettuali: l’una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’empowerment giovanile locale, l’ultima volta a diffondere e sensibilizzare sullo sviluppo sostenibile. Tra i suoi progetti più noti certamente c’è Una notte al Museo, che dal 2017 ad oggi ha toccato oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia, oltre a Earth Day, tenutosi nel 2023 per la prima volta a Torino con oltre 25.000 partecipanti nei Giardini Reali per celebrare la Giornata Mondiale della Terra.

Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.

 

www.clubsilencio.it

Il Liceo Scientifico Statale “A.Volta”: No alla violenza sulle donne

Per il terzo anno consecutivo, in occasione della Giornata nazionale della lotta alla violenza contro le donne, il Liceo Scientifico Statale “A.Volta” dedica la settimana del 25 novembre a una serie di eventi. Vi saranno workshops sulla narrazione tossica del femminile nei media, la terza edizione di “Il Volta si tinge di rosso” – venerdì 24 – quando il personale scolastico (docenti, allievi, ata) indosseranno qualcosa di rosso e, ancora venerdì dalle h. 9,00 alle h.10,00, la performance silenziosa “Pietre sulle parole come pietre” sulla pesante responsabilità delle parole che nella violenza di genere inizia dal linguaggio, allestita dalle classi quinte in piazza Albarello. Le iniziative saranno messe in atto non solo in memoria di tutte le donne vittime di violenze, ma anche e soprattutto per ricordare, insieme agli studenti dell’Istituto Dalmasso di Pianezza, Annalisa D’Auria, la giovane operatrice scolastica recentemente scomparsa.

Educare alla Bellezza: “Ma di quale benessere stiamo parlando?”

Mercoledì 29 novembre alle Gallerie d’Italia di Torino si terrà dalle 9.00 alle 16.00 l’incontro “Ma di quale benessere stiamo parlando?”rivolto a docenti, scuole, Università, ASL, operatori teatrali e culturali.
 

Realizzato nel contesto del progetto Educare alla Bellezza di Hangar Piemonte – Agenzia per le trasformazioni culturali dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemontel’appuntamento fa parte di un percorso lungo un anno fatto di laboratori nelle scuole, incontri di formazione e ricerca, webinar, percorsi di accompagnamento con esperti e culminerà in un convegno finale a novembre 2024.

Educare alla Bellezza, infatti, è un progetto che mette in dialogo il mondo della scuola, dell’arte e della cultura a partire da una domanda chiavein che modo il linguaggio e i luoghi delle arti e della cultura possono rappresentare un valore e un senso per la scuola, oggi?

La risposta è in divenire e l’appuntamento del 29 novembre sarà l’occasione per esplorare parole e pratiche artistiche per una riflessione condivisa sul benessere anche grazie all’ampio corpus esistente di evidenze dell’impatto delle arti sul benessere/salute fisica e mentale e di come attraverso le arti sia possibile affrontare problemi complessi per i quali non vi sono ancora soluzioni adeguate.

 

Il seminario prevede anche un momento di lavoro di gruppo attorno alla domanda “Che cosa posso fare io domani in classe?”. e i partecipanti saranno guidati nel percorso di riflessione da Doriana Crema (formatrice e coreografa), Maria Mamone (formatrice e performer) e Norma Nardi (graphic recorder), con la partecipazione speciale di Abdullah Miniawy (artista e performer).

Partecipazione aperta a artisti, docenti e operatori sanitari, iscrizione a questo link: https://forms.gle/RVaRby6Vp7nad6xd9. Ogni evento di Educare alla Bellezza è accreditato singolarmente sulla piattaforma S.O.F.I.A. per la formazione continua degli insegnanti.

Educare alla bellezza è un progetto, promosso dalla Fondazione Piemonte dal Vivo in collaborazione con la Fondazione teatro Ragazzi e Giovani Onlus, a cura di Hangar Piemonte in collaborazione con DoRS Regione Piemonte-Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute e Università di Milano Bicocca. Il seminario è realizzato con la partecipazione di MAO – Museo d’Arte Orientale.

Torino per la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’

 

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu il 25 novembre 1999, per ricordare le vittime di maltrattamenti e abusi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.

La violenza è un fenomeno in crescente aumento come registra tragicamente la cronaca di questi ultimi anni. Dal report sulla violenza di genere del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno realizzato prendendo in esame un arco temporale che va dal 2013 al 31 luglio 2023, emerge una fotografia a tinte fosche: vi è un incremento del 105% dei maltrattamenti contro i familiari e conviventi e un aumento del 48% di atti persecutori. Crescono del 40% le violenze sessuali 4.488 casi nel 2013 a fronte dei 6.291 nel 2022 e, nell’ultimo anno e mezzo, vi è uno sviluppo della violenza sessuale di gruppo, le cui vittime sono minorenni nel 30% dei casi, spesso aggredite da coetanei.

Dobbiamo lavorare sullprevenzione per evitare e far emergere in modo tempestivo situazioni critiche in ambiti chiave come la scuola, lo sport, i presidi sanitari e, in generale, in tutti quei luoghi in cui le ragazze e le donne possano essere   accompagnate a riconoscere e reagire alla violenza, sin dalle prime avvisaglie” ha precisato Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino.

Nel 2022 il Centro antiviolenza della Città ha registrato 758 contatti telefonici e ha preso in carico 202 donne vittime di violenza. Grazie ai colloqui personali, alla consulenza legale, al supporto psicologico ed educativo-sociale e all’ospitalità in case rifugio le donne sono sostenute nel loro percorso di uscita dalla violenza, anche grazie al lavoro sinergico con il Terzo Settore.

L’Amministrazione Comunale, da sempre impegnata nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, in collaborazione con le oltre 50 associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento contro la violenza alle donne (CCVD), raccoglie come ogni anno le iniziative e gli eventi diffusi in tutta la città. Il dépliant è disponibile sul sito http://www.irma-torino.it/it/.

Momento centrale delle celebrazioni della Città di Torino è stato  il seminario sul tema “La violenza non è solo fisica – L’indipendenza economica delle donne per l’autonomia e la libertà”, in  giovedì 23 novembre, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, nell’aula Bobbio ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 16, organizzato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino. Sono state presentate le iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza economica contro le donne in un confronto aperto con esperti, educatori, operatori e rappresentanti delle associazioni del CCVD. Con Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità; Valentina Cera, Consigliera delegata alle Pari Opportunità, Città Metropolitana; Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità, Consiglio Comunale; Filippo Bonanni, Direttore Regionale INPS Piemonte e Marina Della Giusta, docente presso il Dipartimento di Economia e statistica dell’Università di Torino.

“I femminicidi sono solo la punta di un iceberg il cui nome è patriarcato. Le istituzioni devono impegnarsi sul piano culturale per scardinare gli stereotipi di genere, su quello economico sostenendo con il reddito di libertà le donne vittime di violenza, e su quello politico coltivando sempre più le relazioni con associazioni e gruppi femminili e femministi. Quest’anno il seminario della Città affronterà il tema della violenza economica: un fenomeno ancora troppo diffuso e che non va sottovalutato” ha spiegato Rosatelli.

Per celebrare la ricorrenza, la sera del 25 novembre, la Mole Antonelliana si illuminerà di rosso. Anche per il 2023 la Città rinnova l’adesione alla campagna ‘Posto Occupato’ posizionando, in luoghi ad alta frequentazione di pubblico e sorvegliati, un cartello su una sedia per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio.

Novità di quest’anno è l’avvio del progetto ‘Formare al linguaggio inclusivo e cultura di parità’ rivolto a tutto il personale del Comune di Torino, ideato dal Politecnico di Torino e dal CIRSDE (Centro Interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere dell’Università degli Studi di Torino). L’iniziativa prevede un corso on line per tutto il personale; una giornata di sensibilizzazione per dirigenti e funzionari curato dalla Gender City Manager del Comune di Torino; un corso di formazione rivolto ai dipendenti che si occupano di comunicazione e al Comitato Unico di Garanzia.

Torino Film Festival, in collaborazione con l’assessorato ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino, dedicherà un momento di riflessione al tema della violenza con un intervento di Monica Guerritore, protagonista de Girasoli, film d’esordio alla regia di Catrinel Marlon, madrina del 41TFF. La proiezione si terrà sabato 25 novembre alle ore 17.30 al cinema Romano, alla presenza dell’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia. Inoltre aderendo alla campagna di sensibilizzazione ‘Posto occupato’, in ogni sala di proiezione sarà collocato un cartello su una poltroncina  per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio.

Sempre sabato 25 novembre alle ore 14.30, al cimitero Parco in via Bertani 80, l’azienda AFC Torino, Servizi cimiteriali comunali, organizzerà un reading in ricordo delle donne vittime di violenza sepolte nei cimiteri della città, di fronte alla panchina rossa a loro dedicata. In ogni cimitero ne è stata posizionata una. La lettura pubblica dal titolo ‘DEE’  – curata e interpretata dall’attrice Elena Ruzza, associazione Terra terra –   diventerà un podcast disponibile sul sito http://www.cimiteritorino.it/i-cimiteri/arte-storia-e-tombe-illustri/eventi/giornata-internazionale-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne/

L’assessorato allo Sport e al Tempo libero della Città il 25 novembre distribuirà gadget sul tema del contrasto della violenza sulle donne negli impianti sportivi del Palazzetto Le Cupole, via Artom 111 e del Palaghiaccio Tazzoli, via Sanremo 57 (http://www.comune.torino.it/sportetempolibero/news/giornata-internazionale-per-leliminazione-della-vi.shtm)

Il Servizio Cooperazione internazionale e pace della Città di Torino con Iscos ong partner di R&C propongono un focus dal titolo ‘Il contrasto alla violenza economica sulle donne nelle politiche e attività di cooperazione internazionale che si terrà mercoledì 29 novembre, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, nella Sala Colonne di Palazzo Civico, piazza Palazzo di Città 1.

È un’iniziativa sulla violenza economica di genere a partire dai risultati del progetto europeo Recognize and Change – che mira a sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità individuale attraverso la lotta contro le discriminazioni e la violenza –   e dal più ampio quadro delle linee guida sull’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne, ragazze e bambine (https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2021/10/LLGG_GENDER_XWEB.pdf).

Parteciperanno all’incontro Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino; Jacopo Rosatelli, Assessore alle Pari opportunità e Politiche sociali; Marta Collu, Gender Focal point /Humanitarian Aid and fragility, AICS; Stefania Di Campli, presidente COP (Consorzio ong piemontesi) e Paolo Pozzo, Iscos ong.

Negli ultimi 10 anni alcuni progetti europei di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) hanno impegnato la Città di Torino, il Comune di Collegno, l’ong Iscos e numerose scuole e associazioni giovanili del territorio sui temi del contrasto della discriminazioni basate sul genere e sulla violenza di genere come ETTS – lotta contro la tratta e il turismo sessuale – e Recognize and change consentendo a Torino di essere un laboratorio in collaborazione con altre città europee e con quelle lusofone di Brasile (Fortaleza) e Capoverde (Praia).

Mariella Continisio

Il Consiglio regionale contro la violenza sulle donne

Il Consiglio aderisce alla campagna di sensibilizzazione di SOS donna

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre, il Consiglio regionale del Piemonte aderisce alla Campagna di SOS donna, ospitando la mostra “Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice: non lo farò più…”.

Mercoledì  22 novembre, giorno in cui si riunisce l’assemblea piemontese, i dieci pannelli con le frasi più frequentemente pronunciate dagli uomini per giustificare la violenza compiuta, curati dalla scrittrice e giornalista Laura Nosenzo, responsabile di SOS Donna e da Giorgia Sanlorenzo, artista e scultrice, sono stati disposti all’entrata dell’aula consiliare.

I consiglieri e le consigliere hanno esposto il cartello con l’hastag #NONCREDERCI! e hanno scritto pensieri e riflessioni sulle lenzuola dismesse dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti, usate nella campagna come “grande registro delle firme” su cui è riportato quanto scritto dai visitatori delle varie tappe itineranti della mostra e delle stesse vittime di violenza che hanno voluto lasciare un segno delle loro toccanti testimonianze. In apertura della seduta del Consiglio è stato inoltre osservato un minuto di silenzio in memoria delle donne vittime di violenza.

La campagna di Sos Donna è finalizzata a smascherare le bugie degli uomini maltrattanti (“Saprò controllare la mia gelosia…”, “Prometto, smetterò di seguirti”, “Ti ho fatto paura? Non volevo…”) opponendo alle loro false promesse la realtà dei dati. Il 64% delle donne che subisce violenza non ne parla; nel 63% dei casi lo stupro viene commesso dal proprio partner e soltanto il 5% delle vittime fa denuncia in tribunale.

La mostra, che sarà ospitata fino al 3 dicembre negli spazi dell’Urp del Consiglio regionale, in via Arsenale 14/G, ha inoltre l’obiettivo di fornire indicazioni pratiche per un aiuto immediato alle vittime abusate o minacciate, attraverso i numeri 112, 1522 e il sito web sos-donna.it, e intende far conoscere il Programma Umano per il recupero degli uomini maltrattanti.

“Le notizie di violenza, molestie e discriminazioni di genere sono allarmanti e richiedono un intervento urgente a diversi livelli”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, prima dell’inizio dei lavori consiliari. “Da gennaio a ottobre 2023 sono stati 131 gli arresti per violenza di genere effettuati dalla Polizia di Stato solo nella provincia di Torino, 19 casi di violenza sessuale, 71 casi di maltrattamenti in famiglia, 41 casi di stalking. È necessario un coinvolgimento attivo sia a livello individuale sia familiare per creare le basi di una società più consapevole e rispettosa. In questo contesto, le istituzioni devono svolgere un ruolo più ampio, non possono più limitarsi a inasprire le pene o condannare fatti di cronaca. È essenziale adottare strategie preventive, come programmi educativi che promuovano la consapevolezza di genere e il rispetto fin dalle prime fasi della formazione”.

“Assistiamo a una strage che non dà tregua, e che ormai vede coinvolti anche i giovanissimi”, ha commentato Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile. “Siamo tutti ancora sotto shock per la morte di Giulia, 22 anni, un futuro reciso con ferocia. E poiché il massacro delle donne non cessa, né viene contenuto dobbiamo tutti – istituzioni, legislatori, magistratura, forze dell’ordine, famiglie ed educatori – prenderci un momento per riflettere su che cosa non funziona nella prevenzione di questo orribile crimine. Solo quando i risultati saranno quelli di una importante diminuzione dei femminicidi si potrà dire di aver imboccato la strada giusta. Una strada che passa dalle scuole alle famiglie, dalle aule del Parlamento ai Tribunali, dalle caserme fino ai mass media. Siamo tutti chiamati all’impegno in quella che è davvero un’emergenza ai danni delle donne”.

Queste le altre iniziative sostenute dal Consiglio regionale attraverso la Consulta regionale femminile:

  • Biennale Internazionale di Sugar Art 2023. Dal 23 al 27 novembre 2023 a Torino (inaugurazione il 23 novembre alle 17, via Accademia Albertina 8, orario mostra dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito). “La figura femminile nell’arte contemporanea – lo zucchero diventa arte”, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti con l’esposizione di 80 opere di cake design di artisti provenienti da tutto il mondo. Le opere presentate alla Biennale di Sugar Art rappresentano un intrigante connubio tra l’estetica, l’abilità artigiana e la passione per la pasticceria, dimostrando come l’arte possa emergere anche attraverso mezzi insoliti. La mostra, curata da Mary e Nuni Cocciolo e allestita in collaborazione con l’associazione DIVA, va oltre la pura esposizione artistica, trasmettendo emozioni e riflettendo sull’attualità. Proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Biennale ospiterà uno speciale dedicato a sensibilizzare il pubblico su questa importante tematica.
  • Lo spettacolo Storie di Donna – Tributo a Roberta Alloisio a cura dell’associazione Teatro Italiano del Disagio, che si terrà al Teatro Comunale Dino Crocco di Ovada il 25 novembre alle ore 21 con ingresso libero. Sul palco Gian Piero Alloisio, cantautore e drammaturgo, racconta la vita e le opere della sorella Roberta, cantante dialettale e operatrice culturale, prematuramente scomparsa nel marzo 2017, affiancato dall’attrice Carla Peirolero e dal giornalista Andrea Podestà. L’intenzione artistica di Roberta Alloisio è stata quella di proseguire l’opera di Fabrizio De André nel produrre canzoni in dialetto con un’attenzione  specifica ai temi dell’emancipazione femminile e della violenza sulle donne. L’originale produzione discografica di Roberta sarà fatta rivivere con l’aiuto di alcuni artisti che hanno collaborato con lei come l’attore Adolfo Margiotta, il pianista Fabio Vernizzi, il batterista Claudio Andolfi, la cantante e pianista Elisabetta Gagliardi, la voce jazz Susanna Massetti, il pianista Lorenzo Marmorato e le giovani artiste ovadesi Carlotta e Maddalena Lantero.
  • Campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere “Ci metto la faccia 2023 a cura dell’associazione MONDOdiDONNA che si svolgerà dal 25 novembre al 9 dicembre 2023. L’iniziativa coinvolge ogni anno donne e uomini con ruoli diversi per la realizzazione di una campagna fotografica. Quest’anno a “metterci la faccia” sui manifesti esposti in luoghi di grande passaggio, a Cuneo e a Mondovì, saranno 22 rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri), che sono spesso il primo contatto con l’autorità pubblica delle donne che subiscono violenza. L’intenzione è quella di sottolineare come parlare della violenza subita ed entrare in contatto con le istituzioni e i servizi dedicati costituisca una preziosa fonte di aiuto. Il Consiglio regionale promuoverà tale campagna sui social al fine di sensibilizzare i cittadini, in maniera ampia e capillare, su questa importante tematica.

La parata di Cirko Vertigo contro la violenza di genere

L’AMAVO TROPPO E LE HO SPARATO

Venerdì 24 novembre 

L’amavo troppo e le ho sparato. Venerdì 24 novembre 2023, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le allieve e gli allievi dell’Accademia Cirko Vertigo saranno protagonisti di una performance-parata per contrastare la violenza di genere. Frutto del lavoro dell’artista Irene Pittatore,  in collaborazione con la formatrice Isabelle Demangeat e il corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli dell’Accademia Cirko Vertigola parata porterà nelle strade del centro di Torino, dalle ore 15.30 alle 16.30 in Via Montebello, fra via Giuseppe Verdi e corso San Maurizio, otto drappi ricamati collettivamente, che si incaricano di diffondere fra le vie della città stralci di articoli e di processi internazionali per violenza domestica e femminicidio a partire dal 1847. Un’azione acrobatica silenziosa, eseguita da venti studenti e studentesse della Fondazione Cirko Vertigo, che terminerà con una mostra presso InGenio Arte Contemporanea in corso San Maurizio 14/e a Torino. In caso di pioggia la performance si svolgerà in via Po, sotto i portici, nel tratto compreso fra via Montebello e via Sant’Ottavio.

L’iniziativa rientra in una serie di azioni intraprese della Fondazione Cirko Vertigo volte a sensibilizzare le nuove generazioni contro la violenza di genere e a favore dei concetti di uguaglianza e rispetto. Il 26 ottobre scorso al Teatro Perempruner di Grugliasco Irene Pittatore e Isabelle Demangeat hanno iniziato a preparare assieme agli allievi e ai docenti di Accademia Cirko Vertigo le tele ricamate a punto croce che saranno utilizzate durante la parata. A inizio dell’anno scolastico si è tenuta, inoltre, un’assemblea plenaria con docenti e allievi per presentare a tutti le azioni previste e avviare un percorso di coprogettazione condiviso, con l’obiettivo di favorire il dialogo e il confronto.

La Fondazione, infine, aderisce al progetto europeo Speak Out – Together for a safer circus promosso dalla FEDEC di Bruxelles, che mira a prevenire tutte le forme di discriminazione e la violenza di genere nel circo e nelle performing arts. Le attività previste dal progetto sono strutturate per supportare le organizzazioni principali, come scuole, festival e compagnie per aumentare e diffondere la sensibilizzazione sugli abusi, raccogliere e sviluppare strumenti e risorse per il contrasto alla discriminazione, promuovere ambienti di apprendimento e lavoro che siano sicuri dal punto di vista fisico e psicologico e aiutare il settore a evolvere in modo sostenibile e strutturato verso l’uguaglianza e l’equità.  Fondazione Cirko Vertigo ha preso parte ai primi due appuntamenti che si sono tenuti in gennaio a Marsiglia e in settembre a Parigi, in Francia.

L’amavo troppo e le ho sparato
Una performance-parata di
 Irene Pittatore

In collaborazione con Isabelle Demangeat
e il Corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli / Fondazione Cirko Vertigo
Con il sostegno di Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS
Partner scientifici Fermata d’Autobus onlus, Forme in bilico APS
Supervisione acrobalance Guillermo Hunter
Ricamo a cura di Laura Guercio Coppo, Adriana Pittatore, Melina Benedetto e 200 partecipanti al workshop itinerante
Graphic design Studio Grand Hotel

Supporti in legno Screw Project
Con il Patrocinio e il contributo di Città di Torino