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14 ottobre 1964. “Il Concerto per la Resistenza” Tre incontri del “Comitato Arci Torino”

Per far conoscere il recuperato Concerto eseguito per la prima volta nel ’64 al “Gobetti”

Si inizia domenica 19 novembre

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Quasi sessant’anni fa. L’evento fu decisamente unico nella storia di Torino e dell’Italia, capace di mettere insieme musica e memoria storica. Era il 14 ottobre del 1964, un mercoledì, quando al torinese “Teatro Gobetti” fu eseguito in primis il “Concerto per la Resistenza”, commissionato da un’allora giovanissima “Arci” (nata nel ’56) a tre grandi compositori – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – e composto da  tre opere musicali, tributo alla “Resistenza” e all’“antifascismo”, su testi poetici di illustri autori come Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e Corrado Govoni. Per far conoscere quel concerto, oggi recuperato, il “Comitato Arci Torino” ha organizzato tre incontri tra novembre e dicembre, occasione anche per promuovere la “piattaforma” nata per farlo rivivere.

Il concerto fu voluto e organizzato dall’ “Associazione Culturale Arturo Toscanini” e dall’“Arci di Torino” grazie al presidente del primo Circolo Enzo Lalli, che quel giorno registrò l’evento in maniera amatoriale. Arrivato a noi, il nastro è stato ripulito e distribuito digitalmente. Nel 2022 è stato poi scomposto in più di 150 campioni musicali dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto: con questi campioni è stata ricostruita una bacheca online all’interno del sito www.risuonalaresistenza.it, una “piattaforma digitale” dove è possibile non solo prendere coscienza del “Concerto” e del suo valore culturale e storico ma anche usarne alcuni campioni – selezionati da musicisti esperti – per le proprie composizioni che potranno essere ricaricate e condivise come omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla “Resistenza”.

Gli Incontri

Sono tre. Si inizia con “Il concerto per la Resistenza del 1964 – Un’esperienza d’ascolto con Edoardo Dadone” (giovane musicista e compositore cuneese), in collaborazione con l’associazione “Dewrec”, domenica 19 novembre, ore 17, nella sede dell’“Unione Culturale Antonicelli”, in via Cesare Battisti 4, a Torino.

L’incontro racconterà quel concerto, com’è nato, e guiderà il pubblico all’ascolto e all’approfondimento delle musiche di quel giorno. Sarà anche possibile consultare gli spartiti, avere tra le mani il libretto di sala, proprio in quegli “Infernotti” di “Palazzo Carignano”, culla dell’antifascismo torinese, dove si svolsero tante attività dell’“Associazione Toscanini”, dell’“Arci” stessa, insieme a quelle dell’“Unione Culturale Franco Antonicelli”. Interverranno anche Claudio Simone e Guido Panelladell’“Unione Culturale Antonicelli”, Max Borella dell’“Arci di Torino” e Francesco Salinas, vicepresidente della “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci”.

A seguire, il secondo appuntamento sarà all’insegna de “L’impegno musicale dell’‘Arci’ negli anni ’60. Dal ‘Concerto per la Resistenza’ a www.risuonalaresistenza.ital “Circolo Arci Margot” di via Donizzetti 23 a Carmagnola, domenica 26 novembre, ore 17. L’incontro vuole raccontare quel momento storico e lo spirito che mosse l’ “Arci” di allora a commissionare tre opere a tre grandi artisti della classica contemporanea. Allo stesso tempo si guarda però avanti, con la presentazione al pubblico più giovane della piattaforma www.risuonalaresistenza.it. Interverranno Max Borella per “Arci Torino” ed Elisa Salvalaggio, etnomusicologa.

Terzo incontro: “Il portale www.risuonalaresistenza.it, funzionamento e potenzialità”, una lezione di introduzione al portale musicale di Max Borella, mercoledì 15 dicembre, ore 19, alla “Gamma Music Institute”, in via Carlo Allioni 3, a Torino. Per partecipare a questo ultimo incontro: info@gammamusicinstitute.com

Scrive Matteo D’Ambrosio, direttore della “Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci”:  “Questo progetto dimostra ancora una volta quanto gli archivi siano non solo fonti documentarie, ma anche e soprattutto strumenti di partecipazione in grado di generare nuova creatività e produzione culturale, a partire però da percorsi di senso, in questo caso specifico, dai valori della ‘Resistenza’ e dell’ ‘antifascismo’”.

g.m.

Nelle foto:

–       L’unica immagine arrivata a noi del Concerto del ‘64

–       Articolo dell’epoca sul Concerto da “L’Unità”, a firma di Nino (Leone) Ferrero, ferito, durante gli anni di piombo, in un attentato terroristico messo in atto da “Azione Rivoluzionaria”

Si lavora il sabato?

La disoccupazione non è un problema degli ultimi; più recente la difficoltà da parte di molti imprenditori nel reperire maestranze idonee alle mansioni richieste, problema che sta assumendo ledimensioni di una tragedia.

Il reddito di cittadinanza che ha assopito la voglia di cercare un lavoro preferendone, al limite, uno in nero con cui integrare il reddito, la pretesa di decidere in quali orari e con che modalità prestare lavoro ed una grassa ignoranza da parte dei candidati stanno portando all’esasperazione gli imprenditori che sarebbero disposti ad assumere essere umani, non capre.

Per scrivere questo articolo ho contattato alcuni conoscenti che si occupano di colloqui di assunzione e di gestione delle risorse umane e ne è venuto fuori un quadro drammatico.

La prima domanda che pongono è “Quanto guadagnerò?”, spesso formulata in modo meno nobile, seguita in ordine di occorrenza da “Si lavora il sabato?”, “C’è la mensa?”, per arrivare al “Ogni quanto posso fare pausa per fumare?” e, dulcis in fundo “Le ferie posso prenderle quando voglio io?”.

E’ evidente che qualsiasi gestore delle risorse umane degno di quel nome accompagnerà il candidato alla porta dicendogli “Aspetti nostre notizie” (non dice per quanto tempo).

L’unica cosa che consola è che almeno sotto questo aspetto si è raggiunta la parità di diritto tra maschi e femmine: gli ignoranti appartengono ad entrambi i sessi in uguale misura.

L’intelligenza, che non posseggono, vorrebbe che le domande vertessero su “Part time o full time?”, “Tempo determinato?”, “Orario di lavoro?”, “Dovrò seguire dei corsi?” fino a domande più specifiche tipo “Dovrò viaggiare?“ oppure “Fate dei corsi di aggiornamento periodici?” anche se l’educazione che non hanno ricevuto, perché impegnati a criticare gli insegnanti, vorrebbe che le domande venissero da loro poste alla fine del monologo dell’intervistatore.

E’ incredibile come i giovani riescano a reperire sul web le informazioni più rare, magari com’erano fatti i virus nel pleistocene, ma non si informano su nulla inerente il lavoro per il quale stanno per affrontare il colloquio (software usati in sanità, utensili a controllo numerico, legge sulla privacy piuttosto che elementari nozioni di marketing che, tirate fuori al momento opportuno, farebbero salire loro uno scalino verso l’Olimpo dell’assunzione).

Molti esercizi pubblici hanno seri problemi di servizio perché il personale è insufficiente a coprire i due o tre turni della cena rischiando che, a metà serata, il cameriere (o la cameriera) si licenzino per i motivi più futili.

In un corso di comunicazione per addetti dei pubblici esercizi che sto producendo, metto particolarmente in risalto come alcuni punti fermi di quella professione abbiano la prevalenza sui tuoi diritti o interessi: non puoi fumare durante il servizio perché l’odore può infastidire i clienti, niente profumi/dopobarba per la stessa ragione, abiti sempre puliti anche se presti servizio da “Gino il zozzone”, pochi tatuaggi e non in vista, ed altro. Nessuno ti obbliga a lavorare come cameriere di sala ma se accetti le condizioni non le detti tu, le accetti.

E’ evidente che la colpa di questa strage neuronale non sia unicamente dei giovani ma anche, e soprattutto, di chi non li ha responsabilizzati, di chi non ha permesso che i figli imparassero ad adottare decisioni, assumessero responsabilità imparando, inevitabilmente, dagli errori.

Nel mio libro “Ventiquattro sfumature di vita” parlo dell’importanza di camminare con le proprie gambe anziché farsi condurre da qualcuno che, normalmente, sceglierà anche il percorso; quanti dei nostri giovani fanno i mercatini per racimolare un piccolo gruzzolo col quale pagarsi le vacanze, o fanno piccoli lavoretti quali tinteggiare un alloggio, svuotare cantine e simili per rendersi, almeno in parte, indipendenti dai genitori? Genitori che temono che i figli possano morire di fatica iniziando a lavorare prima dei 30 anni di età.

Quando, e succede spessissimo, qualche genitore mi dice che manda il figlio dallo psicologo perché non se la cava da solo, perché non ha ancora una fidanzata (non importa di che genere) o perché è insicuro penso che forse lo psicologo avrebbe molto più da fare con i genitori che hanno allevato un figlio nel peggiore dei modi, non avendo i requisiti per diventare genitori, ed ora sperano che, pagando, lo psicologo possa rimediare ai loro errori.

Naturalmente di dialogo aperto fra genitori e figli non se ne parla.

Sergio Motta

TORINO IT’S A MATCH! Gran finale con la Notte del tennis e tanti eventi nel weekend

LA FESTA ALLE OGR TORINO

Grande festa a Torino per l’ultimo weekend di eventi collaterali organizzati da Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, con il supporto di Turismo Torino e Provincia e Visit Piemonte, in occasione delle Nitto ATP Finals. Aspettando la finalissima del torneo di domenica pomeriggio, gli appuntamenti programmati in città culmineranno nella Notte del Tennis, sabato 18 novembre e nella festa finale alle OGR Torino domenica 19 novembre.

Sabato 18 novembre musica, danza, tennis e arte si fonderanno in una notte speciale, creando un’atmosfera indimenticabile che trasformerà il cuore di Torino in una straordinaria serata che coinvolgerà cittadini e turisti. Le vie e le piazze del centro si accenderanno di energia e creatività con attività coinvolgenti che spazieranno dal 360° Music Bus, un vero e proprio palco itinerante con la musica del Collettivo Funky Club, alle performance di danza verticale di EvoluzionAria sulle rive del Po che trasformeranno i Murazzi in un campo da tennis blu Nitto ATP Finals su cui ballare, alla musica in stile busking sotto i portici di via Po dei ragazzi delle scuole superiori torinesi di ToVision, alle danze di BallaTorino che scalderanno l’atmosfera in via Roma dalle ore 15, quando sarà ancora giorno.

I Murazzi del Po saranno protagonisti con la grande musica della rassegna Fuori Campo – sezione partner del Torino Film Festival, ospitando i concerti di alcuni artisti internazionali come il compositore e pianista Fabio Giachino e il trombettista finlandese Aki Himanen, il dj set di Silvia Calderoni e la cantautrice Marta del Grandi.

Grande attenzione sarà rivolta anche alla promozione della mobilità sostenibile e alle tematiche green con una biciclettata notturna musicale, organizzata dal Bike Pride, che si unirà al percorso del Music Bus in piazza Vittorio.

Domenica 19 novembre dalle ore 18 inizierà la festa alle OGR Torino. Qui sarà possibile guardare la finale sui maxischermi e successivamente in Sala Fucine partecipare al The Final Set – Closing Party delle Nitto ATP Finals con dj set e musica elettronica a cura di Movement. I biglietti saranno disponibili su ogrtorino.it e alla biglietteria di OGR al costo di €10.

 

PROGRAMMA NOTTE DEL TENNIS – SABATO 18 NOVEMBRE

Ore 15.00 – 17.30

Balla Torino Social Dance

Nel tratto di via Roma tra piazza Castello e via Principe Amedeo si alterneranno esibizioni danzanti e musicali di alcune tra le scuole e associazioni che hanno aderito al progetto di Fondazione Contrada Torino Onlus. Si potrà ballare al ritmo pizzicato degli strumenti acustici della Paranza del Geco, mentre con Carma Dance Studio l’atmosfera sarà quella degli anni ‘50 e ‘60, in un game fatto di esibizioni, intrattenimento e lezioni aperte a tempo di swing. Le atmosfere della Grecia moderna coinvolgeranno i passanti e grazie all’Associazione Piemonte Grecia Santorre di Santarosa si potranno imparare i primi passi delle danze tradizionali.

Ore 20.00 – 23.00

Esibizioni musicali di giovani talenti in stile busking

Incamminandosi verso piazza Vittorio e i Murazzi sarà possibile ascoltare i migliori talenti emergenti della città. I portici di via Po saranno infatti animati dai concertini in stile “busking” degli artisti di ToVision.

Ore 21.00 – 24.00

360° Music Bus – bus itinerante con Funky Club + special guests

Dopo il successo dell’edizione 2022 torna anche quest’anno, in collaborazione con l’Associazione Musicamorfosi, il bus di City-sightseeing, un vero da palco itinerante durante la Notte del Tennis. Con partenza da Piazza Castello alle 21.30, il bus percorrerà le principali piazze del centro per arrivare in piazza Vittorio dove si fermerà e darà vita a uno show di luci e musica. Attorno al palco il pubblico potrà disporsi a 360 gradi e ballare al ritmo delle note del Collettivo Funky Club.

Ore 21.00 – 22.30

Biciclettata notturna musicale

Una biciclettata notturna a cura di FIAB Torino Bike Pride, che partirà da piazza Castello alle ore 21 e percorrendo le vie del centro arriverà a unirsi al 360° Music Bus in piazza Vittorio.

Dalle ore 20.00

Tennis Vertical Dance 

Spettacolo di arte e danza verticale ai Murazzi, che renderà omaggio allo sport, con il fiume Po che prenderà i colori e le sembianze di un campo da tennis “azzurro Atp”. Sarà fruibile dal lungo Po Murazzi (lato destro). In collaborazione con EvoluzionAria.

Ore 22.00 – 00.00

Concerto di Marta del Grandi

Al Magazzino sul Po (Murazzi Lato Sinistro) si esibirà Marta del Grandi, cantante e cantautrice eclettica, che guidata dall’amore per le culture differenti ha viaggiato in Cina e Nepal, traendone ispirazione per la sua carriera musicale.

Ore 21.00 – 00.00

“Echoes of Synchrome”, concerto di Fabio Giachino e Aki Himanen

L’incontro tra due mondi musicali distinti – quello di Fabio Giachino e del trombettista finlandese Aki Himanen – unirà l’energia pulsante della musica techno all’anima vibrante dell’improvvisazione jazzistica. Ai Murazzi, lato destro Capodoglio.

Ore 19.30 – 23.00

Dj set Silvia Calderoni

Esibizione dell’attrice e performer. Murazzi Lato destro Edit Porto Urbano.

Al Mauto “Dall’austerity alla mobilità del futuro”

DRIVE DIFFERENT 

Giovedì 23 novembre 2023 – ore 11

Museo Nazionale dell’Automobile 

Corso Unità d’Italia, 40, Torino

Intervengono:
Benedetto Camerana | Presidente MAUTO
Alberto Cirio | Presidente della Regione Piemonte
Stefano Lo Russo | Sindaco della Città di Torino
John Elkann | Presidente Stellantis
Carlos Tavares | Amministratore Delegato Stellantis

Angelo Sticchi Damiani | Presidente ACI

Guido Saracco | Rettore del Politecnico di Torino

Giuseppe Ricci | Direttore Generale Energy Evolution Eni

Giosuè Boetto Cohen | Curatore della mostra

Una mostra multimediale, unica nel suo genere, allestita al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024: un racconto di cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.

Per offrire ai visitatori spunti di riflessione sulle scelte indispensabili da fare nell’immediato e una maggiore consapevolezza riguardo ai temi ambientali.

DFTALK, Rosanna Paradiso: “Sotto gli occhi di tutti. Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale”

In programma venerdì  17 novembre alle ore 19, presso il Centro Servizi VolTo, in via Giolitti 21, la presentazione del libro di Rosanna Paradiso intitolato “Sotto gli occhi di tutti. Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale”, in cui verrà condotto un dialogo tra l’autrice e Emanuele Franzoso.

L’autrice lavora presso la Procura della Repubblica di Torino nel gruppo “Criminalità organizzata, comune  e sicurezza urbana” in qualità di esperta anti tratta e fa parte del gruppo nazionale ECST ( esperti contro sfruttamento e tratta). Nel 2000 ha fondato l’associazione Tampep, partner dell’omonima organizzazione europea impegnata nella promozione dei diritti e della salute delle Sex workers migranti, che ha presieduto fino al 2015. Ha diretto numerosi progetti in Europa e in  Nigeria, partecipando a conferenze in Italia e all’estero, tenendo corsi rivolti alle forze dell’ordine e operatori che affrontano il problema della tratta e dello sfruttamento.  Ha collaborato con diversi organi interazionalidelle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa e per l’Ufficio Stranieri del Comune di Torino si è  occupata dal 1989 di migranti italiani e cinesi, elaborando poi le attività dell’Unità di strada del progetto Tampep.

Nel suo libro intitolato “Sotto gli occhi di tutti” con sottotitolo “Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale “, con la prefazione di Helga Gayer e la postfazione di Vincent Delbos, l’autrice si interessa alle giovani donne, spesso adolescenti che, sotto gli occhi di tutti, mettono a disposizione il proprio corpo per lo più non consenzienti.

Si tratta di romene, cinesi, nigeriane, albanesi, dietro ognuna delle quali è  presente una storia di violenza, di miseria, di libertà e di diritti negati sia nel Paese di provenienza sia in Italia, dove queste persone vengono sfruttate e ignorate perché funzionali alla domande di sesso a pagamento. Le dinamiche dello sfruttamento sessuale da parte della criminalità organizzata sono caratterizzateda ferocia e crudeltà inaudite. Il mercato del sesso è  soltanto oggiuno degli aspetti e degli sbocchi squallidi del traffico di esseri umani, che comprende anche accattonaggio e varie forme di lavoro clandestine. Negli ultimi anni, infatti,  le richieste di protezione internazionale  di donne senza documenti sono diventate il pretesto e l’espediente per legalizzare il soggiorno di chi si prostituisce. Nel corso della presentazione del libro l’autrice rifletterà  anche su cosa si sia  fatto e su cosa si potrebbe fare per perseguire i trafficanti e gli sfruttatori e su quali norme  abbianocercato di offrire una via di uscita alle vittime e i risultati conseguiti.

 

Mara Martellotta

L’impegno della Regione contro il gioco d’azzardo

La Regione Piemonte ricorda il suo impegno nella lotta al gioco d’azzardo patologico con la campagna “Perdere tutto non e’ un bel gioco” che proseguirà per tutto il 2024.

La campagna partita a marzo ha coinvolto finora oltre 680 mila cittadini, 170 eventi sul territorio, oltre 14 milioni di impression sui social media.

Una campagna capillare fatta di incontri con il coinvolgimento dei Comuni, delle farmacie, dei medici di medicina generale, di 520 sale gioco, di 2.546 punti della rete (gratta&vinci, Video lottery, scommesse..) tramite i Serd sul territorio e delle sedi provinciali della Federazione Italiana Tabacchi, gli Uffici relazioni con il Pubblico della Regione e delle Asl.

Venti le tappe del Gap Tour, 22 gli incontri nei mercati rionali e nelle sagre, numerose le partecipazioni ad eventi di massa come Collisioni, Sonic Park Stupinigi, Attraverso Festival e in questi giorni anche le Nitto Atp Finals a Torino.

Campagna pianificata sui principali media (stampa, tv, radio, web), sui canali social e che si è avvalsa del sito web dedicato https://www.noneunbelgioco.it/

La campagna, sulla base delle indicazioni della legge regionale 19/2021 ed in attuazione del Piano regionale approvato dal Ministero della Salute, ha come obiettivi informare i cittadini sul gioco d’azzardo, stimolare la presa di coscienza dei giocatori e delle loro famiglie, promuovendo percorsi di avvicinamento e presa in carico da parte delle strutture specialistiche di diagnosi e cura.

La campagna prosegue con le tappe del tour nei mercati e nelle sagre rionali. Prossimi appuntamenti:

  • 25 novembre: Alba, mercato rionale
  • 2 dicembre: Asti, mercato rionale
  • 3 dicembre: Arona, mercatino dell’antiquariato
  • 14 dicembre: Carrù, Fiera del Bue Grasso
  • 15 dicembre: Bra, mercato rionale
  • 21 dicembre: Torino, mercatini di Natale
  • 29 dicembre: Ivrea, mercato rionale

L’Intelligenza Artificiale nel quotidiano

Esempi applicativi nella mobilità, la salute, il controllo delle infrastrutture.

Il ruolo dei robot. I risvolti etici e morali.

Sabato 25 NOVEMBRE 2023 ore 9,30 – 12

Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino

Corso Duca degli Abruzzi, 24, Torino

Torino, 15 novembre 2023 – Il convegno “L’Intelligenza Artificiale nel quotidiano” è rivolto alle persone che vogliono capire il fenomeno della IA e la sua importanza nel futuro.

Saranno trattate alcune delle più significative applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, quali il suo ruolo nella guida autonoma degli autoveicoli, nella diagnosi precoce in medicina, nella previsione della vita residua di infrastrutture come ponti e gallerie.

Verrà anche delineato il possibile ruolo futuro dei robot, quali agenti sintetici intelligenti.

Saranno ricordati gli aspetti sociali, etici, di affidabilità, trasparenza, rispetto della privacy, responsabilità delle scelte e veridicità dei dati che la IA utilizza per proporre le sue risposte e la possibilità di fake news.

Insomma, un quadro rappresentativo della IA che permetterà ai non specialisti di capirne i meccanismi e di utilizzarla con le dovute accortezze.

La competizione USA-Cina sull’IA sarà presa ad esempio dell’importanza di questa tecnologia per il dominio del mondo e approfondita.

L’incontro si terrà sabato 25 novembre alle ore 9,30 nell’Aula Magna di corso Duca degli Abruzzi 24 a Torino ed è aperto al pubblico. Dopo il saluto istituzionale del Rettore del Politecnico Guido Saracco, il programma prevede interventi di (in ordine alfabetico), Giuseppe Anerdi, Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa, fondatore dell’EZ-lab, centro di ricerca per le tecnologie robotiche di supporto alla longevità; Barbara Caputo, professoressa responsabile del Dipartimento di Automatica e Informatica del Polito e referente del Rettore per la AI; Francesco Forleo, studi ingegneristici e laurea in filosofia con specializzazione in cibernetica, giornalista specializzato nel campo automotive e inquinamento dell’aria; Stefano Pedemonte, laurea in ingegneria, con venti anni di esperienza nel campo della diagnostica medica, attività svolta in California; Paolo Persi del Marmo, laurea in ingegneria, titolare della NTSG Italia, attiva nel campo delle fibre ottiche per la diagnostica di strutture; Renzo Porro, laurea in ingegneria, già responsabile dell’Ingegneria Veicoli Fiat e fondatore di CAReGIVER; Mario Rasetti, già professore di Fisica Teorica al Politecnico di Torino, presidente della Fondazione ISI, consigliere della Commissione Europea, premio Majorana nel 2011; Francesco Ricciardi, laurea in ingegneria, titolare della società Bylogics attiva nel campo dell’elettronica dell’automobile; Paola Zambon, Dottore Commercialista, esperta GDPR-Privacy, Il Sole 24 Ore, Presidente Associazione ICT Dott.Com, relatrice e consulente in tema privacy, intelligenza artificiale, conservazione elettronica e strategie e modelli organizzativi sostenibili per le aziende. Modererà Paola Zambon.

 

Contatti per i media:

CAReGIVER

Raffaello Porro, mob. 3351015456, e-mail raffaello.porro@studiorpr.com

Federica Crovella, mob. 3451390810, e-mail federicacarlacrovella@gmail.com

Politecnico di Torino – Ufficio web e stampa

Silvia Brannetti (responsabile), David Trangoni, 0110906319/3329, email relazioni.media@polito.it

 

IL GRUPPO CAReGIVER

Il gruppo CAReGIVER, fondato da Renzo Porro nell’ottobre 2022, è un insieme di oltre 220 ingegneri, tecnici e collaudatori che hanno lavorato nella galassia Fiat nella seconda metà del secolo scorso e che continuano ad amare l’automobile nonostante molti di loro non siano oggi più in servizio attivo. Anche dopo aver lasciato la Fiat, infatti, molti di loro hanno proseguito l’attività professionale come consulenti o dando vita a realtà imprenditoriali. All’insegna del motto “Sapere per condividere” i CAReGIVER mantengono viva la memoria storica e la condividono per fornire spunti di riflessione e crescita per le nuove generazioni.

 

“FABERMEETING 2023”, la creatività digitale è protagonista

A TORINO IL 17 E 18 NOVEMBRE 

L’evento, giunto alla sua sesta edizione, è considerato un’importante vetrina capace di creare opportunità di lavoro e rispondere con nuovi progetti agli attuali bisogni sociali, culturali e imprenditoriali: 50 giovani under 35 provenienti da tutta Italia, oltre 60 tra aziende ed enti partner, 16 workshop, 6 tavoli di lavoro, 6 talk con speaker di peso internazionale.

L’edizione 2023 è organizzata da Weco con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Camera di commercio di Torino, promosso nell’ambito di Torino Social Impact e patrocinata dalla Città di Torino.

 

Torino, 14 novembre 2023 – La creatività digitale come risposta alle nuove sfide sociali, culturali e imprenditoriali: tavole rotonde, workshop e seminari tematici per far incontrare giovani creativi digitali e aziende di diversi settori.

Questo è Fabermeeting, la due giorni di incontri che si svolge a Torino ormai nota a livello nazionale per la capacità di creare opportunità di lavoro e di anticipare, a ogni edizione, molti dei temi tecnologici che col tempo inondano il main stream, come il machine learning, il web 2.0, la smart mobility, la blockchain, il crowdfunding, la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e il gaming. Con numeri di tutto rispetto: dalla sua nascita, nel 2008, oltre 1000 giovani partecipanti alla fase di concorso, 470 i progetti presentati e circa 150 quelli premiati, con più di 200 imprese partner e 106 speaker coinvolti.

L’edizione 2023, la sesta, curata anche quest’anno da Carlo Boccazzi Varotto e realizzata da Weco con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Camera di commercio di Torino, promossa nell’ambito di Torino Social Impact e con il patrocinio della Città di Torinosi terrà venerdì 17 e sabato 18 novembre negli spazi di Toolbox e conterà sulla partecipazione di 50 giovani under35 provenienti da tutta Italia selezionati – dopo la call chiusasi lo scorso luglio – da oltre 60 tra aziende ed enti partner, che hanno anche contribuito a proporre i temi e a mettere a disposizione idee, competenze ed esperienze per raccontare lo stato dell’arte della creatività digitale e le tendenze dei prossimi anni.

«Questa edizione è stata grandemente voluta dalle imprese del territorio che si sono messe a disposizione dei più giovani nei workshop e nei tavoli di lavoro per discutere di temi importanti. C’è un mondo che ha voglia di spazi di confronto che il Fabermeeting riesce ad offrire». Dichiara Carlo Boccazzi Varotto, curatore del Fabermeeting

Dopo alcuni momenti a porte chiuse dedicati ai 50 giovani selezionati (per loro 16 workshop, 6 tavoli di lavoro e 6 talk), il Fabermeeting si apre al pubblico per tutto il resto del programma, tra cui: la presentazione dei lavori vincitori, lo speech di Matteo Rostagno, torinese che vive da anni a Londra ed è uno dei più importanti direttori creativi di XR – Extended Realities; un dibattito dal titolo “Designing for the Silver Wave: il potenziale della Silver Economy sull’UX del futuro” che mette insieme i maggiori player nazionali, profit e non profit, sul tema dell’inclusive design (da Triple Sense ad Hackability) applicato al digitale e un secondo dibattito dal titolo “Città in Transizione: l’empowerment delle creative communities e il loro impatto sociale” su come esperienze legate alla creatività e al design riescano a raccogliere le nuove sfide sociali e culturali, a cui parteciperanno gli animatori di Torino Stratosferica, dell’Utopian Hours Festival, dei Graphic Days, in dialogo con designer come Stefano Mirti, con un economista come Paolo Venturi, docente di imprenditorialità e innovazione sociale all’Università di Bologna, e con un manager come Fabrizio Ghisio, Segretario di Confcooperative Piemonte Nord.

Tanti i temi presentati e sviluppati dalle imprese partner del Fabermeeting, che quest’anno include ufficialmente anche imprese del Terzo Settore interessante a creatività e innovazione: il marketing digitale innovativo e generativo raccontato sotto vari punti di visita da Zandegù, Merakyn e So Simple; big data e il loro potenziale utilizzo raccontati da Top-IX e Bianco Tangerine; i nuovi modi di progettare prodotti e servizi secondo Domino, Francesco Bombardi e Fablab Torino; le nuove applicazioni dell’Intelligenza Artificiale descritte da Eggers e Valentino Megali; il game thinking raccontato da Marco Mazzaglia di Synestesia; e infine l’esperienza produttiva di una serie di successo come quella di Zerocalcare raccontata da Maurizia Sereni e Giovanna Bo.

I tavoli di lavoro, moderati da studenti e studentesse del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino, verteranno su: comunicazione e sociale, con Stackers Design, Libre, O.R.So. ed Esserci; startup tecnologiche e competenze creative, con Iaad, The Doers, Giulio Lughi e Esperienza; lavoro creativo al femminile, con SocialFare e ICCI Hub.

I lavori avranno inizio alle ore  9:30 di venerdì 17 novembre con i saluti istituzionali e si chiuderanno alle 18:30 circa di sabato 18 con la premiazione dei giovani creativi digitali. Spazio anche alla musica con un dj d’eccezione, Carlo De Marchis, un grande guru della televisione interattiva che sarà alla console nei momenti di networking tra imprese, enti partner e giovani partecipanti.

Per informazioni e iscrizioni: www.fabermeeting.it

“Polvere. Lo sguardo della storia sui conflitti contemporanei”

Al “Polo del ‘900”, una mostra fotografica e tre  giorni di workshoop gratuiti sul tema di tragica attualità delle “guerre”

Dal 15 al 17 novembre

“Polvere”. Come dire: quanto resta nel tragico alternarsi di terribili guerre che in questi mesi stanno drammaticamente insanguinando il mondo. Dal conflitto israelo-palestinese (parte del più vasto conflitto arabo-israeliano) con antiche origini fin dagli inizi del XX secolo, alla guerra russo-ucraina, iniziata “de facto” nel 2014 e scoppiata con spietata brutalità nel lontano febbraio del 2022. Quanti giorni! E quanti morti! E quanta distruzione! E quanto appare ancora lontano il miracolo della pace! Due guerre, fra quelle a noi più vicine e oggi maggiormente e quotidianamente amplificate dai media, ma, secondo i dati  dell’“Upsala Conflict Data Program” (Programma di ricerca sui conflitti” realizzato dall’Università svedese di Uppsala), nel mondo si conta siano oggi in atto ben 170 conflitti. Cifra spaventosa. Sulla quale si rifletterà per tre giorni, da mercoledì 15 a venerdì 17 novembre, al “Polo del ‘900” (Palazzo San Daniele), in via del Carmine 13, a Torino, con la prima “winter school”, titolata “Polvere”, gratuita e dedicata per l’appunto al tragico tema della “guerra”, sul quale andranno a confrontarsi (ognuno secondo le proprie competenze ed esperienze acquisite sul campo) storici, giornalisti ed artisti. Fra di loro, Lorenzo Pregliasco (giornalista, docente alla “Scuola Holden” e alla “24Ore Business School”), Fabio Levi (docente di “Storia Contemporanea” all’Ateneo torinese), il giornalista Stefano Tallia (presidente dell’ “Ordine dei Giornalisti del Piemonte), l’artista-fotografa ucraina Ira Lupu e la Compagnia Teatrale torinese “PEM – Potenziali Evocati Multimediali” (nata nel 2021 dalla sinergia fra i neodiplomati della “Scuola per Attori” del “Teatro Stabile”, Roberto Tarasco e Gabriele Vacis). In programma workshop giornalieri (riservati ai primi 100 iscritti) ed eventi serali aperti al pubblico.

Per programma completo e info:www.polodel900.it

Da segnalare mercoledì 15 novembre (ore 18,30) l’inaugurazione della mostra, per la prima volta in Italia, dell’artista visiva ucraina Ira Lupu, che nelle sale espositive di “Palazzo Daniele” presenterà “Time of the Phoenix”, un suggestivo e partecipato racconto dell’Ucraina in guerra (la “Fenice” che rinascerà dalle sue ceneri), a cura di Ilaria Garofano e visitabile fino al 20 dicembre. Esposta nell’autunno 2022 al “Wembley Park” di Londra, la mostra si presenta oggi arricchita da fotografie inedite, scattate nell’estate di quest’anno.

Nella serata del 16 novembreore 18.30), la parola passerà a Nello Scavo, giornalista e reporter di guerra (inviato speciale di “Avvenire”) in dialogo con Letizia Tortello inviata a Kiev per “La Stampa”.

Spettacolo teatrale all’indomani, 17 novembre, (ore 19). Con lo spettacolo “Sette a Tebe” della Compagnia teatrale “PEM”, per la regia di Gabriele Vacis, nell’ambito della residenza della Compagnia al “Polo”, il tema del conflitto andrà in scena, come studio “site specific”: “Un viaggio attraverso il mito, riletto e adattato con la lente del tempo presente per riflettere sui ruoli, le pulsioni e le difficoltà che le giovani generazioni debbono affrontare per trovare una collocazione all’interno di un mondo iperconnesso, ma ancora segnato da feroci conflitti politici e sociali”.

In chiusura di “Polvere”, il programma prevede un ciclo di tre proiezioni cinematografiche sul tema della guerra in Ucraina, in collaborazione con “Distretto Cinema” (18 novembre, 1° dicembre, 14 dicembre).

L’intero Progetto è coordinato dalla “Fondazione Vera Nocentini” e dall’Istituto di studi storici “Gaetano Salvemini”, in collaborazione con  Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”(“Istoreto”), “Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro” (“Ismel”), “Centro Einstein di Studi Internazionali”, Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”, “ANPI Torino” e “Distretto Cinema”.

g. m.

Nelle foto:

–        “Self-portrait at Kuyalinyk estuari (assisted by Anna Kravchenko), Odesa, Ukraine, 2022; Credits Ira Lupu

–        “Ira_portrait”

1 Caffè Onlus restituisce alla Città di Torino il Villino Caprifoglio

“Il cantiere si chiude, il Villino si apre”: da gennaio la nuova casa del suo progetto sociale Campo Base

Bene di interesse artistico e culturale per la Città di Torino, il Villino Caprifoglio rappresenta il primo significativo intervento di recupero, restauro e rifunzionalizzazione all’interno del Parco del Valentino: apartire da gennaio 2024 sarà la sede di Campo Base, un importanteprogetto dal grande impatto sociale che porta la firma di 1 Caffè Onlus – e che si concretizzerà in un centro polivalente di erogazioni diservizi a favore degli Enti del Terzo Settore del territorio e a disposizione della comunità locale.

Torino, 14 novembre 2023. Generatrice di un doppio impatto sociale: a un anno di distanza dall’avvio dei lavori, 1 Caffè Onlus – prima realtà sociale digitale nata per sostenere le piccole medieassociazioni non profit italiane attraverso la diffusione della cultura del gesto del donorestituisce alla comunità uno dei simboli della Città di Torino, il Villino Caprifoglio, e lo fa grazie al fondamentalecoinvolgimento di attori pubblici e privati del territorio. L’immobile, bene di notevole rilevanza per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino, dopo un’importante opera di restauro conservativo e di valorizzazione, diventa la nuova sede di Campo Base, un ambizioso progetto volto a professionalizzare gli enti del Terzo Settore, che porta la firma dell’associazione fondata nel 2011 da Beniamino Savio e Luca Argentero.

Oggi è una giornata speciale per 1 Caffè: inaugurare Campo Base in un luogo così iconico per la nostra città segna una svolta fondamentale per la nostra associazione”, dichiarano Beniamino Savio e Luca Argentero, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di 1 Caffè Onlus.Da sempre crediamo che il digitale sia uno strumento potente per la solidarietà, ma oggi facciamo un passo in più, aggiungendo una presenza fisica tangibile sul territorio, che ha l’obiettivo di generare utilità sociale attraverso la creazione di un centro polivalente di erogazioni di servizi a favore delle realtà sociali locali, un vero e proprio co-working solidale dove la sharing economy si applica al Terzo Settore”.

“Celebriamo oggi la compartecipazione di tutti gli attori della nostra comunità, in un progetto architettonico che disegna il futuro di Torino attraverso valori come la solidarietà e l’inclusione. Il nostro tessuto sociale è forte, e ognuno di noi può contribuire al benessere collettivo”, aggiunge Pietro Mazza Midana, membro del direttivo di 1 Caffè Onlus e co-fondatore di Obsidian Capital SGR.

Campo Base è un progetto sociale nato nel 2017 quando 1 Caffè Onlus si rende conto che, oltre alle campagne di crowdfunding attive ogni settimana sulla propria piattaforma, agli enti del Terzo Settore con cui entra in contatto serve molto di più: il consiglio di un professionista, come un avvocato o un commercialista, uno spazio fisico al quale appoggiarsi, una rete di persone alla quale fare riferimento. Il bando della Circoscrizione 8 per la concessione del Villino Caprifoglio è stata l’occasione per 1 Caffè Onlus di decidere di dare al progetto una nuova “casa” e nuovi obiettivi di sviluppo, di crescita e di servizi, che saranno erogati a partire da gennaio 2024, quando il Villino Capriglio aprirà le sue porte.

Sono sette le aree di intervento di Campo Base: 1) palinsesto di attività poste in essere dagli ETS del territorio in co-progettazione con 1 Caffè Onlus, 2) erogazione di servizi di consulenza agli ETS del territorio, 3) sportelli d’ascolto per le persone in difficoltà, 4) incubatore sociale (assistenza a privati nella creazione di nuove realtà non profit), 5) spazio di co-working solidale, 6) corsi di informazione e sensibilizzazione e 7) biblioteca sociale.

In particolare, le prime attività già confermate sono quelle che riguardano la co-progettazione tra 1 Caffè Onlus e gli enti del Terzo Settore del territorio. A gennaio, è previsto D-Smart Academy, in collaborazione con Alessandro Albano, professionista in Programmazione Informatica, cieco e tiflologo, che da anni collabora con l’Associazione ‘I Sogni di Nonna Marisa’, ente che ha partecipato allo sviluppo dell’idea progettuale. Si tratta di un percorso di formazione e di ascolto rivolto a persone con disabilità visiva, ciechi e ipovedenti, nato per poter offrire loro una formazione in ambito informatico di alto livello. A marzo, il Villino Caprifoglio diventa un luogo di incontro per chi corre: 1 Caffè Onlus e i ‘Maratonabili, associazione composta da runner, maratoneti, semplici appassionati pronti a prestare le gambe a chi non può correre in autonomia perché costretto a vivere su una sedia a rotelle, si daranno appuntamento al Parco del Valentino per incontrare e coinvolgere altre associazioni podistiche per avvicinarle ai temi della disabilità e dello sport. L’obiettivo è organizzare la gara solidale “I Maratonabili a Campo Base, pronti partenza via”. A maggio, insieme a Bartolomeo & C., storica realtà torinese che da oltre 40 anni si occupa di assistenza a persone senza fissa dimora, nel giardino del Villino, verrà servito il Pranzo della domenica, per aiutare soggetti con problemi psichiatrici, alcolisti, ex carcerati, tossicodipendenti, o che hanno perso il lavoro, a reintegrarsi a piccoli passi nella società.

Infine, gli ETS del territorio potranno recarsi presso Campo Base per un ‘Check up solidale’: qui troveranno un luogo di ascolto e confronto, di analisi e crescita per scoprire il loro “stato di salute”, individuare le aree da “curare” e migliorare. Attraverso un form di indagine, verranno intercettate le necessità e i fabbisogni di un determinato ETS, e verrà poi fissato un incontro di approfondimento che si concluderà con i consigli degli esperti.

“Sono orgogliosa di vedere nascere oggi nuove alleanze per la Città di Torino. Come 1 Caffè ci sentiamo parte di una rete, di un sistema che determina possibilità e opportunità ed è proprio per tale ragione che abbiamo scelto di instaurare protocolli di intesa con importanti realtà del territorio quali Manager No Profit, CPD, Vol.to ETS CSV”, dichiara Silvia Meacci, direttore generale 1 Caffè Onlus. “Impatto sociale per me significa trasformazione positiva, ossia assenza di competizione e condivisione di obiettivi e energie, una progettazione partecipata e congiunta volta a definire prassi condivise nell’affrontare le problematiche sociali contemporanee”.

Protocolli di intesa che si concretizzeranno nell’erogazione di servizi di consulenza e corsi di informazione, grazie al supporto di Manager No Profit e dei singoli professionisti che decideranno di aderire al progetto; nel massimizzare e migliorare l’offerta di servizi e di supporto in favore degli ETS del territorio, in particolare nel promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari, in collaborazione con Vol.to ETS CSV; e nell’adesione all’agenda della disabilità, progetto portato avanti dalla CPD Consulta per le Persone con Difficoltà e la Fondazione CRT, che vedrà il Villino diventareun luogo di pensieri e progetti dove la società civile, le realtà nonprofit e le aziende  potranno incontrarsi per confrontarsi su come migliorare la vita delle persone con disabilità nella loro quotidianità. Verranno organizzati incontri, talk e seminari dell’agenda della disabilità rivolti a imprenditori e operatori sociali sui temi del Disability Management, del marketing e della comunicazione inclusiva.

Hanno partecipato all’operazione del Villino Caprifoglio, in qualità di partner sostenitori, Obsidian Capital SGR, realtà da diversi anni a fianco di 1 Caffè Onlus, Compagnia De Juliani, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici Culturali di Torino, Fondazione BuonoLopera, Fondazione CRT, Fondazione Passadore 1888, Fondazione Venesio, LARC spa, Ministero della Cultura, M.G.Lorenzatto, SECAP spa e Villa Guelfa.

Partner di progetto sono il Politecnico di Torino, Casa delle Lampadine, Casa Oikos e Casa Fornengo, Ideal Lux, Leroy Merlin, L’Opificio, Teebooks, e Testa Tonda.