Si tratterebbe di un atto dovuto poiché alcune querele da parte dei feriti chiamavano in causa l'amministrazione comunale

Appendino indagata per piazza San Carlo? La procura: “Non su nostra iniziativa”

AGGIORNAMENTO:  Attraverso un comunicato la Procura informa di non aver “disposto di propria iniziativa alcuna iscrizione nel registro degli indagati di persone aventi responsabilità istituzionali. Nella ipotesi in cui pervengano all’Ufficio querele-denunce da parte di privati, l’iscrizione dei querelati nel predetto registro costituisce atto dovuto, sia nel loro interesse che dei querelanti, anche perché determina l’inizio del decorso dei termini delle indagini preliminari”. Lo spiega il procuratore di Torino, Armando Spataro, che aggiunge: “Allo stato non sono previsti interrogatori di persone che rivestono pubblici uffici (con connesse responsabilità istituzionali) o altri atti che richiedano la presenza di loro eventuali avvocati”

La sindaca, secondo quanto riportano autorevoli testate giornalistiche nazionali, sarebbe indagata per i fatti di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno, e presto dovrebbe essere ascoltata dai magistrati. Chiara Appendino dichiara però, attraverso il proprio portavoce, che al momento non ha ricevuto avvisi di garanzia. Ad essere indagati sono ad oggi  Maurizio Montagnese, presidente della partecipata comunale Turismo Torino, che ha organizzato la serata per la proiezione della finale di Champions sul maxischermo e un dirigente dello stesso organismo, Danilo Bessone. Appendino sarebbe indagata come atto dovuto, e non per iniziativa degli inquirenti rispetto a sue eventuali responsabilità, poiché in almeno una delle querele da parte di diversi tra gli oltre 1500 feriti in quella drammatica serata, era chiamata in causa l’amministrazione comunale come responsabile della sicurezza dell’evento.

 

(foto: il Torinese)