E’ stata inaugurata la RiMac: Rianimazione e Medicina delle Aree critiche dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Con questo secondo lotto, dopo il primo della Medicina d’Urgenza dello scorso giugno, l’Ospedale Mauriziano di Torino è la prima Azienda in Piemonte e tra le prime in Italia ad aver portato a termine queste opere in previsione di una possibile quarta ondata da Covid 19 in vista dell’imminente inverno. Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Direttore Generale del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, il Direttore Sanitario Maria Carmen Azzolina e il Commissario Area Giuridico Amministrativa del Dirmei Antonio Rinaudo.
Si tratta di una nuova Rianimazione, presso il Padiglione 17B, dotata di 8 posti letti ampliabili a 10. Il valore complessivo è stato pari a circa 927 mila euro tra opere strutturali e dotazioni biomedicali.
Predisposto secondo le direttive del Decreto Arcuri, sarà un sistema organizzato per assistere pazienti critici, che fornirà cure mediche ed infermieristiche estremamente specializzate ed intensive, attraverso una elevata capacità di monitoraggio multiparametrico e modalità di supporto alla funzione d’organo, al fine di consentire la sopravvivenza del paziente durante una o più insufficienze d’organo acute. Fornirà una risposta modulare, rapida ed efficace in caso di repentino incremento di pazienti critici, come si è verificato nel corso delle ondate pandemiche legate alla diffusione del SARS-Cov2.
La nuova struttura si chiamerà RiMac: Rianimazione e Medicina delle Aree critiche, in virtù della capacità di fornire supporto d’organo avanzato, ad uno o più sistemi d’organo coinvolti in un processo di insufficienza acuta (insufficienza respiratoria, insufficienza cardiocircolatoria, insufficienza renale, insufficienza epatica, metabolica), con personale ed attrezzature che garantiranno elevati standard qualitativi.
La recente pandemia Covid-19 ha messo in luce la carenza di posti letto di terapia intensiva nell’attuale assetto ospedaliero regionale e nazionale. Sempre più fondamentale diventa, nella gestione del paziente critico e nella risposta a situazioni impreviste, la disponibilità di aree attrezzate al trattamento dell’insufficienza d’organo acuta, nel contesto ordinario e nel contesto straordinario, quale può essere una pandemia.
Quest’area dell’Ospedale Mauriziano è tra le prime ad essere attivate nella nostra regione nell’ambito del già citato programma nazionale di ampliamento dei posti letto di Rianimazione in Piemonte e sul territorio nazionale, varato durante la pandemia Covid19.