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"Strisce blu in zona ospedali: bene il dialogo, ma è assurdo rifiutare le proposte sindacali"

Il Nursing Up “Nell’incontro con l’assessore e Gtt le posizioni sono ancora lontane, vanno tutelati dipendenti e cittadini che frequentano gli ospedali”

 

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra le parti sindacali, l’assessore comunale Lapietra e i responsabili di Gtt sul grave problema dell’allargamento delle strisce blu a pagamento in tutta la zona ospedali. Un provvedimento che tra dipendenti degli ospedali – tra cui vi sono i lavoratori – i famigliari dei pazienti, coloro che necessitano degli ospedali, i commercianti e gli studenti, potrebbe incidere su più di 60mila persone al giorno.

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, ribadendo la propria contrarietà a tale proposta di allargamento della sosta a pagamento, rileva che oggi qualche passo avanti nel dialogo tra le parti è stato fatto.

“Pur se le posizioni rimangono distanti, e a queste condizioni non si può avere un accordo – dichiarano il segretario provinciale del Nursing Up Roberto Aleo, e i dirigenti sindacali Nursing up della Città della Salute e della Scienza, Andrea Pici e Francesca Labate – va riconosciuto che qualche piccolo spiraglio si inizia a vedere. Dobbiamo anzitutto sottolineare che sono state respinte quasi tutte le proposte sindacali che puntavano a forti sconti nella fruizione dei parcheggi in struttura utili alla zona ospedali, dove operano migliaia di infermieri, e a collegamenti verso altri posteggi gratuiti. È stata invece presa in considerazione la creazione di un servizio navetta con cadenza ogni dieci minuti, negli orari dei turni, che colleghi con il parcheggio dell’Oval-Lingotto. Peccato però che per noi tale collegamento e il relativo posteggio andrebbe realizzato non a pagamento, per l’assessore e Gtt invece vada fatto pagare con biglietti annuali o mensili, o con corsa semplice”.

“Abbiamo rilevato anche – proseguono Aleo, Pici e Labate – una disponibilità al dialogo per creare carnet di abbonamento settimanale o orario per il posteggio nelle eventuali strisce blu, anche di 25 ore, ma a prezzi che per noi sono ancora decisamente troppo alti, pari a 0,30 centesimi l’ora”.

“Insomma – concludono Aleo, Pici e Labate – se la sensazione è che la strada del dialogo sia quella giusta, permane una assurda chiusura sulle agevolazioni da praticare alle persone che vengono a lavorare in questa zona, a coloro che devono frequentare gli ospedali, che a dire la verità appare assai più forte da parte di Gtt che dall’assessore Lapietra. Inoltre, di tutto ciò che è stato detto non esiste traccia materiale, visto che non ci è stata consegnata nemmeno una bozza di proposta da parte del Comune.

Vorremmo ricordare a lor signori, che il provvedimento per allargare le strisce blu, più volte spacciato come importante in rapporto all’inquinamento, in realtà serve solo a rimpinguare le asfittiche casse del Comune e di Gtt. Questo è un provvedimento ingiusto per i più di 9.000 dipendenti che si recano giornalmente al lavoro, senza contare studenti, fornitori e addetti ai servizi, e migliaia di accessi da parte dei pazienti e delle loro famiglie. E le proposte sindacali che sono state fatte, e oggi, comunque, non sono state ascoltate, tendevano appunto ad agevolare queste persone.

Attendiamo il prossimo incontro per capire se esiste una vera volontà di trovare un accordo su questa situazione, oppure se le parole di oggi rimarranno solo tali”.

 

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

AMCLI: IL RECENTE CASO DI TUBERCOLOSI MANIFESTATOSI A TREVISO SIA OCCASIONE PER FARE CHIAREZZA

Le strutture Complesse di Microbiologia presenti sul territorio sono garanzia di rapido intervento per contrastare eventi ad alto rischio

 I recenti episodi di tubercolosi a Treviso confermano che occorre una strategia mirata a intercettare i casi latenti, dai quali può scaturire una grave e inconsapevole minaccia sanitaria. È quanto ribadisce AMCLI in merito al caso recentemente manifestatosi a Treviso che ha riportato alla ribalta la Tubercolosi. Un’insegnante avrebbe sottovalutato i sintomi (tosse persistente, dimagrimento e febbricola) e ha proseguito la propria attività infettando inconsapevolmente quasi l’intera classe. “Parlando di tubercolosi forse è il caso di fare un po’ di chiarezza. Esistono almeno due forme di tubercolosi quella attiva e quella latente. La tubercolosi polmonare attiva porta all’eliminazione con i colpi di tosse, nell’aria circostante, del bacillo responsabile, il micobatterio tubercolare. Quando degli individui (nel caso di Treviso gli alunni) sono infettati ma non hanno segni radiologici o sintomi specifici, hanno la tubercolosi latente. Statisticamente, dei soggetti con tubercolosi latente solo il 10% svilupperà la malattia attiva, tutti gli altri non manifesteranno mai la tubercolosi.” dichiara il dott. Enrico Tortoli, Coordinatore del Gruppo di Lavoro per i Micobatteri dell’AMCLI Come si diagnosticano le due forme di tubercolari? “La tubercolosi attiva si diagnostica ricercando, con varie tecniche, il micobatterio tubercolare nell’escreato, (dalle colture classiche alla biologia molecolare che in poco più di un’ora è in grado di individuare la presenza del Micobatterio nel campione biologico; la tubercolosi latente si diagnostica ricercando la traccia immunitaria lasciata dal bacillo nell’organismo (test Mantoux e IGRA)” afferma il dott. Roberto RigoliDirettore dell’U.O.C. Microbiologia dell’USSL 2 Marca Trevigiana e Vicepresidente AMCLI. “Appare evidente come il ruolo delle Strutture Complesse di Microbiologia presenti sul territorio nazionale e i professionisti che ne fanno parte, siano garanzia di interventi rapidi e specifici al fine di contrastare eventi ad alto rischio (come nel caso di Treviso) e di consentire quindi un immediato intervento terapeutico, ma sono inoltre garanzia di diagnosi in altre importanti situazioni di emergenza infettivologica ed epidemiologica come di recente per episodi di infezione da Mycobacterium chimaera in pazienti cardiochirurgici o i casi di Meningite, non dimenticando mai la costante attenzione all’individuazione dei microrganismi multiresistenti agli antibiotici che rappresentano il problema globale di Sanità del terzo millennio” conclude il dott. Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest milanese.

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AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani – è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L’associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d’interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d’organo, sulle infezioni nell’anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull’immunologia e sulle malattie parassitarie.

A Trino vercellese debutta "Trino Sacra"

Il giornalista Maurizio Scandurra: “Splendida iniziativa che coniuga fede e cultura”

S’intitola ‘TRINO SACRA – Percorsi di fede tra storia e tradizione’, la grande kermesse che fa il suo debutto ufficiale Sabato 13 Aprile 2019 a Trino (VC), quale preziosa premessa alla celebrazione della Domenica delle Palme, anticamera della Pasqua cristiana, e che vedrà la festa delle confraternite trinesi e piemontesi in segno di unità nella fede e nei nobili intenti legati alla promozione delle storiche tradizioni locali. Un evento ideato dagli Assessorati alla Cultura ed Eventi e Manifestazioni del Comune di Trino in collaborazione con le associazioni del territorio. Un’iniziativa nuova in sapiente equilibrio fra rievocazione, fede, spiritualità musica sacra, che punta l’accento sulla vocazione di recupero del ricco patrimonio culturale di matrice storica della ridente cittadina vercellese. Il programma della manifestazione prevede due momenti. S’inizia alle 20.45 con il ritrovo in Corso Italia presso la Chiesa di San Lorenzo da cui prenderà le mosse la processione storica con arrivo alle Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo, ove invece alle 21.45 avrà luogo, anticipato dai saluti del Parroco Don Patrizio Maggioni e delle Autorità Trinesi, l’atteso concerto di arie sacre di Antonella Ruggiero, ex voce dei Matia Bazar. Presenta lo spettacolo il giornalista e critico musicale Maurizio Scandurra, anche in veste di voce narrante della processione delle Confraternite lungo le vie del Comune, raccontando ai partecipanti presenti episodi curiosi e singolari legati alla vita delle stesse. Il ricavato del concerto (gratuito con ingresso a offerta libera) verrà devoluto al sostegno delle attività della Parrocchia di Trino. Così Maurizio Scandurra sulla manifestazione: “La nuova Amministrazione Comunale guidata dagli ottimi Daniele Pane e Roberto Rosso, con l’altrettanto capace Presidente del Consiglio Comunale Roberto Gualino insieme ai valenti Assessori Alberto Mocca, Elisabetta Borgia e Giulia Rotondo ha già dato ampi ed evidenti segni di cambiamento rispetto al passato. Ponendo, di fatto, l’attenzione sulla promozione del territorio anche extra moenia attraverso eventi in grado di fondere con delicata armonia e altrettanto riuscito equilibrio il recupero di elementi tipici fondamentali e fondanti della propria storia: con nomi di punta del panorama culturale italiano in genere che, da Alessandro Meluzzi a Magdi Cristiano Allam, a Jerry Calà, si sono susseguiti a Trino Vercellese in neanche un anno dalla vittoria alle elezioni con grande e oggettivo seguito e success di critica e pubblico. L’arrivo in città in tempo di Santa Pasqua Cristiana di Antonella Ruggiero, voce per antonomasia della musica italiana, artista elegante e raffinata come pochi, dotata di cultura, anima, sensibilità ed eclettismo da vendere e con lei i suoi due straordinari e intensi musicisti Roberto Colombo e Mark Harris, costituisce la summa di un percorso capace di lasciare il segno, costituendo altresì un indirizzo da seguire anche per il futuro”, conclude soddisfatto ed entusiasta il noto giornalista e saggista cattolico.

Chiesa di Scientology. Incontri aperti al pubblico sulla spiritualità

Spirito, Mente, Corpo.  Cosa sono?  In che modo queste parti fondamentali dell’essere umano interagiscono influendo sulla nostra esistenza e quella degli altri? E’ possibile migliorare questa interazione e vivere quotidianamente una vita più serena, costruttiva e degna di essere vissuta a più elevate altezze, per l’eternità?Tutti i giovedì alle 20.30 a partire dall’11 aprile, presso la Chiesa di Scientology di Torino in via Villar, 2 si terrà una conferenza introduttiva dedicata a questi territori apparentemente incerti e riservati a pochi, con un saggio delle epocali scoperte che L. Ron Hubbard ha messo a disposizione di chiunque desideri capire e conoscere di più. Ingresso libero. 

Ruffino (FI): “Notte bianca al Valentino, anche il Comune faccia la sua parte“


“L’idea della Circoscrizione 8 e de La Stampa di portare i cittadini nel Parco del Valentino per riappropriarsi di quegli spazi che di notte diventano pericolosi è senza dubbio più che positiva. Solo con la presenza fisica di famiglie e giovani è possibile togliere terreno da sotto i piedi al degrado e alla criminalità – afferma l’onorevole Daniela Ruffino di Forza Italia -. Insieme a questo tipo di evento meritorio, però, è necessario che anche il Comune di Torino si attivi per combattere la desertificazione di locali che colpisce il Valentino. Meno locali ci sono, più la zona diventa pericolosa. L’azione di cittadini che scendono in strada è un momento civico essenziale ma deve essere accompagnata dall’azione dell’amministrazione”.

A proposito del Caat: la parola a Lazzarino

Parla il Presidente del Centro Agro Alimentare di Torino dopo le notizie apparse sui giornali

“Risale a fine febbraio il concentrarsi dell’attenzione da parte di alcuni quotidiani  sul CAAT (Centro Agro Alimentare di Torino), citando nelle cronache – osserva il presidente, ingegner Marco Lazzarino –  “verbali falsificati e conflitti di interesse” che sarebbero emersi dalla relazione inviata ai soci da parte di una ex onsigliera di amministrazione, anche responsabile della trasparenza ed anticorruzione del CAAT stesso”.
Secondo Lazzarino “gli articoli pubblicati  hanno divulgato notizie non veritiere sul nostro Ente, oltre che gravemente diffamatorie nei confronti della mia persona in qualità di Presidente e dell’intero Cda del CAAT stesso, soltanto basandosi su di una relazione prodotta dalla consigliera di amministrazione, poi dimissionaria, relazione che, dal punto di vista teorico, avrebbe dovuto avere un carattere riservato ed essere destinata ai soli Soci”.
“La consigliera – afferma il presidente – era stata nominata nel Consiglio di amministrazione del CAAT già prima della riconferma avvenuta nel Cda nel settembre 2017, nominata dal Comune di Torino su indicazione di Ascom (Confcommercio) , associazione di categoria di cui peraltro fa parte. La consigliera, attaccando Presidente, Direttore Generale e lo stesso Cda, ha prodotto una relazione di una settantina di pagine in cui ha denunciato presunti falsi verbali, presunte decisioni in contrasto con l’interesse della società, presunte violazioni dello statuto sociale e presunti conflitti di interesse”.
“Questa relazione – osserva  Lazzarino – è stata indirizzata all’Organismo di Vigilanza (ODV) del CAAT, che l’ha trasmessa direttamente ai soci privati e pubblici. Queste accuse sono state poi riportate a mezzo stampa senza alcun contraddittorio con la Società e senza che i giornali in questione mi avessero contattato, in modo tale da consentire di rispondere alle accuse mosse nei miei confronti ed in quelli di tutto il Cda. Anche a seguito di una lettera di richiesta di rettifica, nulla è stato pubblicato dalle stesse testate”.
“Il Collegio Sindacale della Società – aggiunge il presidente Lazzarino – è stato poi chiamato dal principale socio pubblico del CAAT, il Comune di Torino, ad esprimersi, in seguito alla pubblicazione di questi articoli, sul contenuto della relazione diffusa e poi pubblicata dai giornali. Ha così prodotto un documento dettagliato in cui ha dimostrato come le accuse mosse dall’ex consigliera al Cda ed a me come Presidente fossero del tutto prive di fondamento ed ha certificato l’operato corretto del Cda stesso. Inoltre, Il Consiglio di Amministrazione di CAAT, alla presenza del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza, ha verificato come la relazione della consigliera  riportasse trascrizioni alterate e non integrali delle registrazioni dei Consigli di amministrazione”.
“Alle dimissioni della consigliera – aggiunge il presidente Marco Lazzarino – hanno fatto seguito quelle dello stesso Organismo di Vigilanza del CAAT. Probabile obiettivo di chi è stato autore della trasmissione  di queste informazioni agli organi di stampa era quello del discredito pubblico del CAAT e del suo Cda?  E si sarebbe potuta verificare  come conseguenza la rottura potenziale di una strategica negoziazione tra Comune di Torino e Camera di Commercio per la cessione del 5 per cento delle quote societarie?”.
” La consigliera – aggiunge Marco Lazzarino – d’altronde da fine dicembre 2018 non si presentava più ai consigli di amministrazione del CAAT, producendo solo più relazioni scritte. Il suo attacco è avvenuto dal punto di vista temporale dopo che gli organi direttivi hanno promosso una due diligence affidata ad un primario studio legale torinese, che ha evidenziato una serie di aree di intervento e modifiche da apportare all’”impalcatura legale” della Società, pregresso alla nomina dell’attuale Cda, avvenuta nel settembre 2017″”.
Lazzarino conclude dicendo che piena solidarietà gli è stata espressa, unitamente al management del CAAT, “da Stefano Cavaglia’, presidente dell’ Associazione Grossisti APGO (e socia Ascom), che riunisce da più di settanta anni i grossisti insediati presso il CAAT medesimo e dal Presidente di Fedagromercati nazionale Valentino di Pisa. I grossisti rappresentano una risorsa preziosa per il CAAT, non soltanto perché con i loro affitti concorrono al 90 per cento del bilancio della società consortile, ma perché costituiscono il motore effettivo che ne alimenta la sua funzione”.
 

Omicidio a Torino, Fsp Polizia: “Vicini alla famiglia Leo"

“Partecipiamo profondamente al dolore e allo sdegno dei familiari di Stefano Leo, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Leggiamo con sgomento le parole del papà, Maurizio, che parla di un Paese che non tutela i suoi cittadini. Uno sgomento acuito al massimo dall’abnegazione, dallo spirito di sacrificio, dal senso del dovere che animano noi poliziotti, impegnati spesso oltre i nostri limiti per dare risposte ai cittadini. Risposte che a volte, però, sono vanificate da corto-circuiti di un sistema giustizia che presenta sintomi di malattia, come provato da vicende giudiziarie trascorse e, drammaticamente, anche oggi da quella che ha portato alla devastazione della famiglia Leo. Risposte, quelle che gli Appartenenti alle Forze dell’ordine danno nonostante tutte le difficoltà, le necessità e le carenze con cui pure devono lottare, che cadono nel vuoto ogni qualvolta la totale inesistenza della certezza della pena causa ulteriore nocumento, ingiustizia, sbigottimento alla cittadinanza. Come è sacrosanto pretendere che il lavoro di chi fa sicurezza funzioni, è altrettanto fondamentale che anche tutto il sistema che deve consentire di chiudere il cerchio perché venga fatta giustizia sia sano ed efficiente, altrimenti ciò che facciamo ogni giorno in ogni angolo d’Italia è perfettamente inutile. I cittadini guardano alla realtà, e vivono sulla loro pelle gli effetti di ciò che decide e fa chi rappresenta lo Stato. Uno Stato che così non può risultare credibile. Gli appartenenti alle Forze di Polizia svolgono un lavoro difficile, sostengono il peso di responsabilità gigantesche, sono sottoposti a un controllo severissimo, ma nonostante tutto vanno avanti a testa bassa per quattro spiccioli e rispondono al meglio alle grandi pretese che si avanzano nei loro confronti. Ma il sistema nel suo complesso deve dare risposte certe. Oggi siamo tutti sconfitti”.   Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, a proposito della notizia che Said Mechaquat, il 27enne che il 23 febbraio ha ucciso con una coltellata alla gola il 33enne Stefano Leo, quella mattina non doveva trovarsi ai Murazzi ma in carcere, a seguito di una condanna a 1 anno e 6 mesi per maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni dell’ex compagna. Il giudice aveva negato a Said la sospensione condizionale della pena per alcuni reati commessi in passato, ma alla sentenza, divenuta definitiva, non era stata data esecuzione.

Molinari (Lega): "solidarietà a Sciretti, e al sindaco Appendino. I gesti intimidatori non ci fermeranno” 

“Esprimo, a nome di tutta la Lega del Piemonte, la mia completa solidarietà ad Alessandro Sciretti, nostro capogruppo in Circoscrizione 6 a Torino, e naturalmente anche al sindaco di Torino, Chiara Appendino. Non sono certo questi gesti intimidatori, che richiamano alla memoria gli anni più bui della storia dell’Italia Repubblicana, che fermeranno la forte volontà di cambiamento, pacifico e costruttivo, dei piemontesi e degli italiani”. 
L’on. Riccardo Molinari, Capogruppo alla Camera dei Deputati e Segretario della Lega in Piemonte, interviene a nome di tutta la Lega per rispondere con fermezza a chi, con sospetti pacchi bomba e rivendicazioni deliranti, sta cercando in questi giorni di ‘avvelenare’ il clima politico torinese, a poche settimane ormai dalle elezioni regionali.  “Il Piemonte è una Regione di fortissima tradizione democratica – continua Molinari – e tutte le Istituzioni sono assolutamente unite e coese nel condannare simili gesti criminali. Auguro buon lavoro alle forze dell’ordine e agli organi giudiziari competenti, che sapranno certamente fare piena luce sulla vicenda, e assicurare alla Giustizia i responsabili di questi atti”. 

Liberi Uguali Verdi presenta il suo simbolo

Per le elezioni regionali del 26 maggio 2019 

È stato presentato oggi il simbolo della lista per le elezioni regionali Liberi Uguali Verdi, nata a partire dall’esperienza del Gruppo regionale LeU costituito nel luglio 2018 dai consiglieri Marco Grimaldi, Silvana Accossato e Walter Ottria.  Si concretizza la scelta di costruire una lista che unisca Articolo Uno, Sinistra Italiana, Possibile, Verdi e le tante anime ecologiste e civiche attive sul territorio, fra le quali Progetto Torino. Le forze politiche in campo lanciano subito un appello a partecipare a questo laboratorio unico in Italia a tutti coloro che in questi anni si sono battuti per la giustizia sociale, l’inclusione, i diritti, la riconversione ecologica, a partire dai tanti giovani che in questi mesi hanno costruito la protesta contro i cambiamenti climatici e dai soggetti che si sono opposti alle politiche del governo Salvini-Di Maio.  La lista pone alla coalizione di centrosinistra e a Sergio Chiamparino le priorità del suo impegno: il lavoro, la sanità e la scuola pubblica, l’ambiente, la sicurezza alimentare, le energie rinnovabili, il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile.  “Il nostro simbolo, con le parole ‘LIBERI UGUALI VERDI’ in rosso e verde su sfondo bianco e l’immagine di un germoglio anch’esso rosso e verde, richiama un impegno sui temi sociali e ambientali, che non devono essere separati” – dichiarano i promotori della lista. – “Faremo di tutto per non consegnare il Piemonte a Salvini e i suoi alleati. Uniamo le nostre storie e le nostre energie, per far vincere un Piemonte ecologista e solidale capace di invertire i pronostici”.

Anarchici, Rosso (FdI): Sgomberare scuola occupata e restituirla al quartiere

“L’ex scuola ‘Salvo d’Acquisto’ deve essere subito sgomberata”: questo l’appello di Roberto Rosso capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Torino lanciato nel presidio davanti all’ex istituto scolastico di via Tollegno occupato dagli anarchici. “Avevamo invitato tutte le forze politiche – prosegue – mi spiace vedere che non hanno colto l’importanza di essere qui per sottolineare la necessità che questa città ritrovi la legalità”.“Questa scuola, tra Barriera e Regio Parco – aggiunge Rosso – era unica con piscina e giardino, poi è stata smantellata dalla giunta Fassino. Chiediamo che venga restituita al quartiere e sottratta agli anarchici, provocatori e nullafacenti”.