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La Juve pareggia 0-0 a Bologna, Allegri: "Non si può vincere sempre"

Quando lunedì  al San Paolo arriverà il Milan il Napoli potrà sperare nel sorpasso

Allegri

La Juve pareggia 0-0 a Bologna e quando lunedì  al San Paolo arriverà il Milan il Napoli potrà sperare nel sorpasso. Massimiliano  Allegri, che annuiva il suo tifo per i rossoneri nel match partenopeo dice su Bologna: “Ai  miei ragazzi non posso rimproverare nulla, è stata una partita davvero complicata”. E il tecnico bianconero aggiunge: “adesso niente ansia o pessimismo, perché un pareggio non deve e non può cancellare tutto cio che abbiamo fatto. Non si può pensare di vincere sempre, ci sono anche avversari come iil Bologna, che ha davvero giocato una gran bella partita”. La Juve si ferma così  a 15 vittorie consecutive.

Juventus-Napoli 1-0: Zaza fa volare i bianconeri al comando

juve napoliRETE: 43′ s.t. Zaza

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci (7′ s.t. Rugani), Evra; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba; Dybala (41′ s.t. Alex Sandro), Morata ( 13′ s.t. Zaza). A disp. Neto, Rubinho, Romagna, Padoin, Hernanes, Sturaro, Pereyra, Favilli. All. Allegri

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Kouibaly, Ghoulam; Allan ( 45′ s.t. Gabbiadini), Jorginho, Hamsik; Insigne (32′ s.t. Mertens), Higuain, Callejon. A disp. Rafael, Gabriel, Chiriches, Strinic, Maggio, Regini, Valdifiori, David Lopez, El Kaddouri, Chalobah. All. Sarri.

ARBITRO: Orsato di Schio

Ci sono volute venticinque giornate per scalare la vetta, con altrettanti 90 minuti di sofferenza o meglio 88, ma quando Zaza prende il posto di Morata tutto si trasforma e, una prodezza dell’attaccante bianconero, con il sinistro, deviato in maniera decisiva da Albiol, regala il big-match contro il Napoli alla vecchia signora

 

Così il gol di Zaza fa la differenza per un sorpasso decisivo in una partita dominata da tattica e equilibrio, difficile da sbloccare. La Juve torna in campo con un 4-4-2, deve far a meno di Chiellini e Caceres, ma ben si sa giostrare con Pogba e Cuadrado. Il Napoli scende subito con i grandi titolari che però, non regalano le scintille che Sarri si aspetta. Gli azzurri provano a sfondare prima sulla sinistra con Insigne e poi con un’iniziativa di Koulibaly, ma la retroguardia di casa si copre bene. I bianconeri iniziano a prendere piede, Cuadrado corre da una parte all’altra e arriva al tiro ma trova Reina ben piazzato. Una minima distrazione e Higuain regala una scossa ai bianconeri: al 35’ l’argentino trova lo spazio per inserirsi, pronto ad acciuffare il cross di Callejon, per fortuna l’intervento prodigioso di Bonucci, salva la porta di Buffon. Il pallone termina in angolo e qui arriva anche la prima parata di Buffon, che respinge la conclusione di Albiol. La risposta bianconera parte da un’iniziativa personale di Pogba, ma il tiro dai 25 metri, termina non lontano dall’incrocio. La ripresa subito si accende e sembra promettere un secondo tempo molto più esaltante rispetto al primo. Un numero di Insigne costringe ancora una volta Buffon ad impegnarsi. Un giro di cambi e la Juve aumenta il ritmo e, al 18’, Dybala trova l’occasione fortuita per poter sbloccare il match: Pogba corre da destra a sinistra, assist per Dybala ma la sfera per un soffio è alta. Hamsik torna a spaventare Buffon, ma il sinistro troppo potente esce a pochi passi dalla porta. Con un pareggio che ormai sembra ben deciso, arriva la svolta. Evra appoggia per Zaza, ed ecco che arriva la fucilata da una giocata all’ apparenza innocua: controllo impeccabile dell’attaccante lucano e di forza parte il sinistro dal limite, ben angolato, deviato da Albiol, ma comunque imparabile per Reina. Scacco matto sul finale e l’idea del quinto scudetto per la vecchia signora non sembra più essere un miraggio così lontano.

 

Roberta Perna

FROSINONE-JUVENTUS 0-2: CUADRADO E DYBALA PORTANO AVANTI I BIANCONERI

frosinone-juventus- RETI: st 28’ Cuadrado, 46’ Dybala.

 

FROSINONE (4-3-3): Leali; Rosi, Blanchard, Russo, Crivello; Gori (36st Soddimo), Chibsah (27st Frara), Sammarco; Tonev, D.Ciofani (41 st Longo), Dionisi. All: Stellone.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (32 st Rugani); Alex Sandro, Sturaro (21st Pereyra), Marchisio, Pogba, Cuadrado; Dybala, Morata(48st Favilli). All: Allegri.

 

Una partita difficile, complicata da sbloccare e si sa che se non si riesce a segnare sin da subito l’impresa diventa ben più ardua, ed il merito va di certo al Frosinone ben attento a non scoprirsi. Alla fine rivediamo la Juventus a cui ci siamo abituati in queste ultime 14 giocate e, a risolvere il tutto ci pensano Cuadrado e Dybala.

 

I bianconeri soffrono le assenze di Khedira e Mandzukic ma provano subito a prendere in mano la situazione, al 5’ grande occasione per Sturaro, ma il centrocampista non arriva sul cross di Alex Sandro, e dopo poco è Morata ad andare al tiro ma non impensierisce Leali. Il Frosinone pensa più a difendere ma, al 13’,inizia ad affacciarsi dalle parti di Buffon: lancio di Blanchard per Ciofani, che aggancia bene e dopo calcia fuori. I bianconeri, nonostante fatichino a trovare i propri spazi al 35’ riescono ad impensierire Leali. Sturaro con una conclusione violenta da fuori area costringe Leali a deviare. Nel finale la Juve va vicino al vantaggio prima con Dybala, servito da Morata con un colpo di testa e subito dopo, giusto alla scadere del primo tempo, Morata supera due avversari, arriva davanti a Leali e conclude ma calcia direttamente addosso al portiere.

 

Nella ripresa i bianconeri scendono in campo con maggior convinzione e provano ad alzare il ritmo, ma le occasioni da gol faticano ad arrivare. Cuadrado e Pogba provano a movimentare il tutto con delle conclusioni personali, ma l’equilibrio si spezza solo dopo mezz’ora del secondo tempo: Alex Sandro crossa rasoterra dalla sinistra, trova il varco e sul secondo palo sbuca Cuadrado che con il destro insacca dietro Leali. La partita entra nel vivo e Cuadrado va ancora altre due volte verso la porta avversaria, ma la mira non è dalla sua parte. Nel recupero Dybala, spezza qualsiasi dubbio e assicura il risultato con un gran gol che si infila nell’angolino di Leali. Non resta che aspettare l’incontro di sabato con il Napoli.

 

Roberta Perna

JUVENTUS-GENOA 1-0: UN AUTOGOL REGALA LA TREDICESIMA VITTORIA BIANCONERA

genoa juvejuve stadio2RETE: 30’ pt aut. De Maio.

 

JUVENTUS (3-5-2) Buffon; Caceres (dal 18’ s.t. Rugani), Bonucci, Barzagli; Cuadrado, Padoin, Marchisio, Pogba, Evra (41’p.t. Alex Sandro); Morata (9’ s.t. Zaza), Dybala. A disp. Neto, Rubinho, Lichtesteiner, Hernanes, Lemina, Sturaro, Pereyra. All. Allegri

 

GENOA (3-5-2) Perin; Munoz, De Maio, Izzo; Ansaldi, L. Rigoni, Ntcham (13’ s.t. Diego Capel), Dzemaili (36’ s.t. Matavz), Gabriel Silva; Pavoletti, Cerci (9’ p.t. Suso). A disp. Lamanna, Burdisso, Marchese, Pandev, Lazovic, Fiamozzi, Tatchtsidis, Rincon, Laxalt. All. Gasperini

 

Il minimo sforzo per il massimo risultato. Così la Juventus continua la sua striscia di vittorie, restando ben piantata dietro il Napoli. A far la partita sono stati i padroni di casa, anche se il Genoa non ha certo reso la vita facile ai bianconeri.

 

Al 5’ infatti, è proprio il Genoa a imbastire un buon gioco, Ntcham apre per Cerci che però non riesce a colpire il pallone di testa. Gara con pochi sussulti, entrambe le formazioni non si scompongono e continuano ad annullarsi a vicenda. Al 13’ arriva la prima scossa bianconera con l’insidiosissimo sinistro di Dybala che per un soffio si spegne a lato. Poco dopo anche Pogba prova a metterci del suo, su punizione, ma la conclusione è poco potente e precisa. Di certo non mancano le riposte da parte degli uomini di Gasperini, in avanti con Dzemaili che viene servito da Ntcham, ma anche lui spedisce a lato della porta. Al 30’ arriva la svolta per la Juventus: Cuadrado lascia il segno, arriva sul fondo e lascia partire un tiro cross rasoterra che De Maio, al posto di deviare, spinge nella propria porta. Nella ripresa il Genoa va a caccia del pari, approfittando degli errori bianconeri in fase di impostazione, ma la lucidità dei rossoblù viene a mancare. Cerci prova a pungere, ma Buffon respinge. Per la Juventus entra a dar un po’ di brio Zaza, che insegue tutti i palloni e arriva a calciare malamente su Perin divorandosi l’occasione del 2-0. Alta punizione con Dybala e Pogba manca l’impatto con la sfera. Verso la resa dei conti i bianconeri perdono Caceres costretto a uscire in lacrime e in barella per un brutto infortunio e prende il suo posto Rugani. Arriva un ‘altra splendida giocata di Cuadrado per Dybala, che va al tiro ma viene murato. Non manca un finale piuttosto sofferto per i padroni di casa, che rimangono in dieci per il rosso diretto di Zaza, per una dura entrata su Izzo. Il Genoa non riesce a sfruttare la superiorità numerica e lascia conquistare altri tre punti alla squadra di Allegri. 

 

Roberta Perna

Juventus-Inter 3-0. I NEROAZZURRI TRAVOLTI DA MORATA E DYBALA

INTER JUVEjuve stadiumRETI: Morata (J) su rigore al 36′ p.t.; Morata al 18′, Dybala al 38′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (45’ st Padoin), Pogba, Marchisio, Asamoah, Evra (dal 38’ st Alex Sandro); Morata, Mandzukic ( 32’ st Dybala). A disp. Buffon, Rubinho, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Hernanes. All. Allegri

 

INTER (4-1-4-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Melo (19’st Brozovic); Biabiany (32’ st Icardi), Medel, Kondogbia, Ljajic (35’ st Juan Jesus); Jovetic. A disp. Carrizo, Berni, Ranocchia, Telles, Montoya, Santon, Gnoukouri, Palacio, Manaj). All. Mancini

 

ARBITRO: Tagliavento.

 

Finale di Coppa ipotecata. La Juve non si ferma e fa cadere anche l’Inter, protagonista Morata che risolve il problema al 36’ su rigore e, successivamente, firma una bella doppietta nel secondo tempo. Nella ripresa le speranze dell’Inter, rimasto in dieci, svaniscono definitivamente con Allegri che decide di giocarsi anche Dybala giusto in tempo per chiudere la partita con un bel 3-0

 

La Juventus non perde tempo, già al 2’ inizia a dettare le regole del gioco, Morata serve in area Asamoah e il numero 22 bianconero colpisce male e il pallone termina sul fondo. L’Inter prova a dare una risposta, attacca Medel ma manca lo specchio della porta. Al 14’ i bianconeri richiedono un rigore per un fallo di mano di Medel su una punizione battuta da Cuadrado: il direttore di gara concede solo il tiro dalla bandierina. Le cose cambiano al 34’, Cudrado viene steso in area da Murillo, questa volta non ci sono dubbi e Tagliavento concede il tiro dal dischetto. Dagli 11 metri Morata sblocca l’incontro piazzando il pallone sotto l’incrocio dei pali, inarrivabile per Handanovic. La difesa bianconera è invalicabile e i neroazzurri non trovano gli spazi per poter colpire. Al 43’ contropiede della Juventus, ma Marchisio deposita a lato della porta. La ripresa è a senso unico e Morata porta la vecchia signora sul 2-0 dagli sviluppi del tiro di Mandzukic. L’unica reazione dell’Inter arriva due minuti dopo, Jovetic stacca di testa ma Neto si tuffa e blocca il colpo. Al 70’ arriva la doccia fredda per l’Inter, Murillo, già ammonito, abbatte Cuadrado , ed è inevitabile che i neroazzurri restino in dieci. Nonostante la grande sofferenze per l’Inter,  Jovetic prova ancora a dare qualche brivido ma non aggancia il pallone sul cross di D’ambrosio. Dall’altro lato anche Morata si mangia la sua occasione per il 3-0, sprecando uno splendido cross di Pogba. Ci pensa Dybala sul finale a regalare il tris ai bianconeri. Preso il posto di Mandzukic, l’argentino coglie l’assist rasoterra di Asamoah e trafigge Handanovic chiudendo definitivamente i giochi. 

 

Roberta Perna

JUVENTUS-ROMA 1-0: PERLA DI DYBALA. I BIANCONERI SI RIPORTANO A -2 DAL NAPOLI

juve romajuve bandiereRETE: st 32’ Dybala.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner ( 21’ st Cuadrado), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Dybala ( 40’ st Morata), Mandzukic. A disp. Neto, Audero, Caceres, Rugani, Sturaro, Alex Sandro, Padoin, Asamoah, Hernanes, Zaza. All. Allegri.

 

ROMA (3-4-2-1): Szczesny; Manolas, De Rossi, Ruediger; Florenzi (dal 48’ st Torosidis), Pjanic, Vainqueur (26’ S. Keita), Digne; Salah ( 45’ st Sadiq), Nainggolan; Dzeko. A disp. De Sanctis, Lobont, Castan, Gyomber, Totti, Iago Falque, Emerson. All. Spalletti

 

Il grande appuntamento tra Juve e Roma non delude. Una partita molto tattica e senza tante occasioni da gol. Solo nel secondo tempo Dybala, con una splendida giocata manovrata da Pogba, sblocca il risultato. La Juventus si è ben ripresa e resta piantata dietro il Napoli in lotta per lo scudetto, mentre la Roma sprofonda al quinto posto con 35 punti.

 

L’avvio è piuttosto blando, Spalletti stravolge la Roma in modo da limitare gli attacchi bianconeri il più possibile, ma già al decimo arriva il primo sussulto da parte della squadra di Allegri. Con una punizione dal limite, Dybala calcia di potenza ma non mette in difficoltà Szczesny. Per oltre un quarto d’ora la Roma resta schiacciata nella propria metà campo, Florenzi prova a smuoversi affacciandosi dalle parti di Buffon con una conclusione personale, ma il numero uno della Juventus blocca senza grossi problemi. La vecchia signora continua a spingere; prima con Evra, che ci prova due volte con il sinistro ma senza precisione e poi con Pogba, che non centra la porta ma alza di troppo il colpo di testa. Si va così al riposo sullo 0-0, senza grandi emozioni se non con qualche nervo teso tra Mandzukic e De Rossi. Nella ripresa i giallorossi sembrano scendere in campo con il giusto spirito, ma il ritmo non sembra cambiare. Allegri decide di inserire Cuadrado al posto di Lichtsteiner che subito prova un rasoterra non proprio irresistibile. Al 28’ arriva una ghiotta occasione per i bianconeri: Cuadrado crossa per Pogba, tacco al volo per Mandzukic bravo a vedere l’inserimento di Evra che praticamente solo davanti la porta spinge addosso a Szczesny. Ormai è solo la Juventus a farsi sentire e, alla mezz’ora del secondo tempo, gli sforzi vengono premiati: l’argentino coglie benissimo l’azione manovrata da Pogba, assist perfetto del francese e Dybala trafigge Szczesny con una stoccata che si infila nell’angolino basso. Risuona l’undicesima vittoria consecutiva per la vecchia signora, mentre Spalletti, appena rientrato nella capitale, sembra confermare il tabù che non lo vede mai vincente contro la Juventus.

 

Roberta Perna

LAZIO-JUVENTUS 0-1. LA VECCHIA SIGNORA CON LICHTSTEINER VOLA IN SEMIFINALI DI COPPA

LAZIO JUVE 22La strada delle vittorie non sembra voler terminare e, dopo i dieci successi consecutivi in campionato, la Juventus non si smentisce nemmeno all’Olimpico. La squadra di Allegri, grazie alla rete decisiva di Lichtsteiner, non si ferma in Coppa Italia e vola in semifinale contro l’Inter

 

RETE: st 21’ Lichtsteiner.

 

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko (dal 27′ s.t. Felipe Anderson), Bisevac, Mauricio (dal 17′ s.t. Hoedt), Radu; Milinkovic, Biglia, Lulic; Candreva, Klose (dal 37′ s.t. Matri), Keita. A disp. Guerrieri, Matosevic, Braafheid, Patric, Parolo, Onazi, Cataldi, Mauri, Djordjevic. All. Pioli.

 

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner  ( 34′ s.t. Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Zaza (45′ s.t. Dybala), Morata ( 30′ s.t. Mandzukic). A disp. Buffon, Audero, Rugani, Padoin, Asamoah, Hernanes. All. Allegri.

 

ARBITRO: Damato di Barletta.

 

La strada delle vittorie non sembra voler terminare e, dopo i dieci successi consecutivi in campionato, la Juventus non si smentisce nemmeno all’Olimpico. La squadra di Allegri, grazie alla rete decisiva di Lichtsteiner, non si ferma in Coppa Italia e vola in semifinale contro l’Inter.

Una prova di grande autorità, sprecando molto ma limitando allo stesso tempo i pericoli davanti la porta di Neto, contro una Lazio volenterosa e in grado di tener testa alla vecchia signora per più di sessanta minuti. In avvio sono proprio i biancocelesti a impedire alla squadra di Allegri di avanzare per evitare qualsiasi iniziativa, ma al 4’ Sturaro prova a liberare il destro, la conclusione centrale non crea problemi a Berisha.  Mancano le vere occasioni da gol, al 13’ sembra esserci qualche buona chance per la Lazio: Klose innesca Keita, dalla sinistra entra in area e tenta il tiro incrociato da posizione defilata, mancando però lo specchio della porta. Subito sull’altro fronte Zaza cerca i suoi spazi ma viene frenato da Bisevac che gli impedisce di tirare. Un minuto dopo la palla gol è per Pogba, il francese prova a piazzarla ma Berisha impedisce l’esultanza riparandosi in angolo. Le due squadre si equivalgono e alla mezz’ora  Morata va giù pressato da Bisevac ma il direttore di gara decide di proseguire. Nella ripresa la Juventus riprende in mano le redini del gioco inizia a pungere Morata ma calcia addosso a Berisha. La squadra di Allegri resta in pressione  e Zaza a porta praticamente vuota si divora il gol del vantaggio. Col passare dei minuti i padroni di casa soffrono sempre di più e al 21’ la Juventus passa in vantaggio: Zaza con uno splendido tiro a giro stampa sul palo, ma arriva Lichtsteiner a gonfiare la rete.  Nella fase finale è sempre la Juventus a mantenere il controllo, anche perché la Lazio è costretta a chiudere l’incontro in dieci a causa dell’infortunio di Biglia. Anche nel recupero la Juventus non si risparmia, appena entrati Mandzukic e Dybala impegnano Berisha fino all’ultimo minuto di gioco. Il brivido arriva proprio sul fischio finale da parte di Dybala che riceve palla da Alex Sandro e calcia un rasoterra incrociato fuori di pochissimo. La squadra di Allegri prosegue con successo il suo cammino anche in Coppa. 

 

Roberta Perna

Udinese-Juventus 0-4. Poker Bianconero

juve udinesejuve logo neroLa rimonta bianconera continua, strapazzato l’Udinese, arriva la decima vittoria consecutiva in campionato con il secondo posto assicurato. La squadra di Allegri si riprende la rivincita sull’Udinese che aveva vinto allo Stadium la prima di campionato, inaugurando e dilagando il Dacia Arena con un 4-0 piuttosto semplice

 

Reti: pt 15′ Dybala, 17′ Khedira, 25′ rig Dybala, 42′ Alex Sandro.

 

Udinese (3-5-2) Karnezis; Wague (55′ Hertaux), Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Iturra, Edenilson; Thereau (70′ Bruno Fernandes), Di Natale (60′ Zapata). All. Colantuono.

 

Juventus (3-5-2) Buffon; Rugani, Bonucci, Chiellini (58′ Cáceres); Lichtsteiner (80′ Padoin), Khedira, Marchisio, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (66′ Morata), Mandzukic. All. Allegri

 

Arbitro: Rocchi di Firenze

 

Ammoniti: Badu (U), Chiellini (J)

 

Espulsi: al 24′ Danilo (U)

 

Il tutto si decide già nel primo tempo, al 26′ il risultato è già sul 3-0 contro la squadra di Colantuono rimasta in 10 per l’espulsione di Danilo, e la ciliegina sulla torta arriva al 42′ con la prima rete stagionale firmata da Alex Sandro. Nella ripresa i bianconeri potrebbero aumentare il loro bottino, ma si accontentano di quanto fatto nel primo tempo e per i padroni di casa c’è solo un po’ di orgoglio tirato fuori da Lodi, ma la Juve continua a comandare. L’avvio è piuttosto blando, uno studio da ambo le parti con un’occasione ciascuna, prima la traversa di Lodi e poco dopo Mandzukic, che tutto solo non riesce a trovare l’imbucata vincente. Al 16′ ci pensa Dybala a spezzare l’equilibrio, ingannando Karnezis su punizione. Non passano molti minuti che arriva il raddoppio: Dybala calcia dalla bandierina e trova Khedira che approfitta di uno svarione collettivo della retroguardia dell’Udinese e di testa appoggia sul secondo palo. Nel mezzo delle due reti anche i padroni di casa hanno la loro occasione, con Edenilson che spreca sparando in alto. Come se non bastasse, al 25′, Mandzukic entra in area e viene steso da Danilo: rigore ed espulsione assicurata e, senza alcuna esitazione, Dybala segna il 3-0 dal dischetto. L’uomo in meno pesa per l’Udinese e la Juventus non si risparmia e non risparmia i padroni di casa: al 42′ Alex Sandro con un magnifico destro dal limite dell’area sigla la sua prima rete e il poker per i bianconeri. La ripresa é piuttosto accademica, al 25′ Dybala lascia il posto a Morata che subito prova a cercare la porta con un tiro rasoterra, respinto da Karnezis. Alla mezz’ora Lodi prova ad impegnare Buffon con una punizione piuttosto insidiosa che costringe il numero 1 bianconero a spingere in angolo. Un ottimo inizio per la Juve in questa prima giornata di ritorno, all’inseguimento del Napoli.

 

Roberta Perna

SAMPDORIA-JUVENTUS 1-2: SUPERATA LA PROVA DEL NOVE, DECIDONO POGBA E KHEDIRA

JUVE SAMP2

Reti: p.t. 17 Pogba; s.t. 1 Khedira, 19 Cassano.

 

Sampdoria (4-3-3): Viviano; Cassani, Moisander, Zukanovic, Regini; Soriano (37 s.t. Ivan), Fernando, Barreto (28 s.t. Muriel); Carbonero, Cassano, Eder (40 s.t. Rodriguez). A disp. Puggioni, Brignoli, Coda, Correa, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic. All.Montella.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (20 s.t. Cuadrado), Khedira, Hernanes, Pogba, Evra; Dybala (44 s.t. Padoin), Morata (32 s.t. Zaza). A disp. Neto, Audero, Caceres, Alex Sandro, Asamoah, Sturaro, Vitale.
All. Allegri.

 

La Juventus non si ferma più, arriva la nona vittoria consecutiva e la sua scalata in classifica. Battuta anche la Sampdoria 2-1, con qualche sofferenza nel finale, i bianconeri sorpassano la Fiorentina e agganciano l’Inter al secondo posto, ad appena due punti dai neo campione d’inverno Napoli

 

Sotto il diluvio di Genova la squadra di Allegri ha avuto non poche difficoltà a controllare la squadra doriana , reduce da 2 vittorie consecutive e dal successo nel derby. L’avvio è piuttosto blando e, al 16′, Hernanes inizia a mescolare le carte in tavola, con un primo tiro in porta dalla distanza che costringe Viviano a una difficile respinta. Solo un minuto dopo arriva la doccia fredda per la Sampdoria: Bonucci pesca Pogba che stoppa di petto, spalle alla porta si gira e infila nell’angolino alla sinistra di Viviano. La rete fa scrollare la squadra di Montella che esce dal guscio e inizia a prendere in mano la situazione, pressa in avanti, molti calci d’angoli conquistati ma le occasioni ancora mancano. Dybala al 34′ prova a sfiorare il bis su punizione, ma viene respinto da Viviano. Per i padroni di casa l’occasione del pareggio arriva al 39′ su una punizione ma Fernando colpisce in pieno la barriera. Nella ripresa è ancora una volta la Juventus ad avere la meglio. Non fa in tempo a sistemarsi che, la prima azione del secondo tempo, diventa subito rete: Dybala con un assist da vero campione, mette Khedira davanti a Viviano e il tedesco deposita in porta. Questa volta la squadra di Montella accusa il colpo e rischia più volte di subire la terza rete. La ghiotta occasione arriva per Morata, tuffatosi di testa sul cross di Hernanes ma sfiora il palo. La situazione inizia a capovolgersi ed è la Sampdoria a riacquistare sicurezza e al 19′ Cassano accorcia le distanze con un tiro nell’angolino della porta di Buffon. Il gol fa tremare la squadra di Allegri, che nei minuti finali inizia ad accusare qualche colpo, con il rischio di farsi raggiungere dai padroni di casa. I blucerchiati tentano l’assalto finale, nonostante l’espulsione di Moisander, sfiorano il pareggio prima con Fernando ma Buffon blocca, e subito dopo con Cassano però è Chiellini sul fischio finale a salvare di testa sulla linea.

 

Roberta Perna

JUVENTUS – VERONA 3-0: Inizio scoppiettante per i bianconeri

juve veronaApre l’argentino, poi Bonucci allo scadere del primo tempo e Zaza si inserisce nei titoli di coda

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres (38’ st Rugani sv), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (25’ st Sturaro), Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata (34’ st Zaza), Dybala. A disp. Neto, Rubinho, Evra, Vitale, Padoin, Hernanes, Asamoah, Cuadrado. All.: Allegri.

 

VERONA (4-2-3-1): Gollini; Bianchetti, Moras, Helander, Souprayen; Greco (16’ st Gomez ), Hallfredsson (36’ st Fares ); Wzsolek (19’ st Emanuelson ), Ionita , Siligardi; Pazzini. A disp. Rafael, Coppola, Winck, Checchin, Zaccagni, Jankovic. All.: Delneri .

 

ARBITRO: Calvarese di Teramo.

 

RETI: nel pt 8’ Dybala (J), 45’ Bonucci (J); nel st 37’ Zaza (J).

 

Nella calza della befana i bianconeri trovano tre punti fondamentali per cominciare al meglio il 2016. Al contrario, il fanalino di coda Verona trova solo carbone: 8 punti in classifica e nessuna vittoria vista. La strada per la Juventus subito viene spianata, in meno di dieci minuti, da Souprayen che, al 7′ , stende in area Lichtsteiner. A presentarsi su punizione è il giovane attaccante Dybala che, con il sinistro dai 20 metri non sbaglia il colpo. Dopo la rete la partita sembra bloccarsi, il Verona non impensierisce più di tanto, prova qualche possesso palla ma si arrende quasi subito, l’unico a voler creare qualche grattacapo è Pazzini su cui Buffon è prontissimo a spingere in angolo. I padroni di casa mantengono il controllo dei giochi, Pogba in due occasioni cerca la conclusione personale ma non trova la porta e, Gollini blocca i tentativi d’assalto di Morata e Marchisio. Proprio sullo scadere del primo tempo altra beffa per il Verona, fallo di Helander ed altra magica punizione di Dybala e, questa volta, a rompere le file è Bonucci che di testa trafigge Gollini. La ripresa non è delle più belle, i ritmi non son tanto alti e i padroni di casa vanno in risparmio energetico. Per il Verona le cose non sembrano migliorare ed Halfredsson inizia subito prendendo un giallo per l’entrata in scivolata su Dybala. Poco dopo, il gioco si ferma per qualche istante per un taglio al sopracciglio per Chiellini, che si riprende subito e torna in campo. Per ridare un po’ di brio alla partita bisogna aspettare il 34′ con l’ingresso di Zaza per Morata, che entra e, al 37’, segna in men che non si dica. Palla di Pogba e Zaza si presenta a tu per tu con Gollino, lo dribbla e deposita in rete. Inizia bene l’anno la squadra di Allegri, che in attesa di Inter e Napoli continua la sua scalata verso l’alto.

 

Roberta Perna