La compagine sabauda conquista il suo quarto titolo nazionale ASPMI consecutivo di tennis e sfiora l’impresa agli italiani di calcio a cinque: decisivi i calci di rigore
Confeziona un’impresa dietro l’altra il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che nei giorni scorsi è salito sul podio in due differenti campionati nazionali ASPMI: a San Vincenzo (Livorno) i gialloblù si sono laureati campioni d’Italia di tennis per la quarta volta consecutiva, la dodicesima nelle ultime diciotto edizioni della competizione, mentre a Olbia la squadra di calcio a cinque ha raggiunto l’atto conclusivo della rassegna tricolore, salvo poi cedere ai calci di rigore contro i colleghi di San Severo.
Due prestigiosissimi risultati, che contribuiscono a rendere ancor più esaltante una stagione che ha già regalato momenti ad elevato impatto emotivo, a cominciare dalla conquista dello scudetto nello sci, giunto peraltro nell’ultimissima gara della manifestazione.
Nella graduatoria finale del torneo tennistico il GSPM Torino ha preceduto i sodalizi di Bari e Vetralla: i vigili sabaudi hanno dominato il torneo open doppio maschile assoluto con la coppia Domenico Franolli-Franco Papiro, con quest’ultimo che si è classificato al secondo posto nel torneo open singolare assoluto, davanti al suo compagno di team Valter Negro, medaglia di bronzo. Nel torneo “Over 45”, il GSPM si è classificato terzo con Roberto Napione e Valter Negro (ex aequo), piazzando poi sempre un atleta sul podio nei tornei “Over 50” (Franco Papiro, argento), “Over 55” (Domenico Franolli, oro) e “Over 60” (Michele Colò, bronzo). Nel femminile, dominio assoluto di Chiara Canale, capace di cannibalizzare l’open singolare assoluto, nel quale Torino ha agguantato anche il terzo posto con Lucetta Mazzarelli, e di vincere con quest’ultima il doppio. Infine, nel doppio misto, seconda posizione per il tandem Daniele Spagnolo-Lucetta Mazzarelli, che ha preceduto il duo Michele Colò-Chiara Canale.
Per ciò che concerne i campionati italiani ASPMI di calcio a cinque, invece, il GSPM Torino ha cominciato la sua avventura con un sorteggio terribile, che l’ha abbinato a Torre del Greco e Pesaro, due formazioni tecnicamente dotate e ben organizzate. Nonostante le difficoltà ipotizzate alla vigilia, i calciatori sabaudi hanno superato il turno in maniera agevole, vincendo contro Torre del Greco 5-2 e battendo Pesaro 3-1. Ai quarti di finale i torinesi hanno affrontato i pugliesi dell’Andria, guidati da un allenatore esperto e di qualità, che hanno creato più di un grattacapo alla retroguardia piemontese nel primo tempo, creando almeno tre nitide palle-goal, non capitalizzate dai loro terminali offensivi. Nella ripresa, il GSPM ha premuto sull’acceleratore, dando vita a un’autentica goleada (5-0 lo score finale). Tuttavia, il vero capolavoro dell’intera kermesse è stato compiuto in semifinale contro Montesilvano, da sempre bestia nera dei ragazzi allenati da Franco Caporusso, i quali hanno affrontato una partita di grande sacrificio, in cui sono sempre stati costretti a rincorrere gli avversari. All’ultimo minuto dei tempi supplementari, il Montesilvano ha conquistato un calcio d’angolo, riuscendo poi a segnare con un tiro imparabile per l’estremo difensore gialloblù. A quel punto, quando tutti pensavano che fosse davvero finita, l’arbitro ha consentito al GSPM Torino di impostare un’ultima azione offensiva, conclusa con una spettacolare conclusione a fil di palo che ha sorpreso il portiere avversario. Ai rigori, dopo 14 tiri dal dischetto, il numero 1 piemontese D’Alessandro ha compiuto la parata decisiva, strappando il pass per la finalissima. La finale è stata la più equilibrata degli ultimi anni, con il GS San Severo che ha dimostrato ancora una volta di essere una corazzata quasi imbattibile, tenendo in mano le redini del gioco per gran parte della gara. I tempi regolamentari si sono chiusi sull’1-1 e nei supplementari Torino ha sfiorato in almeno due circostanze il colpo del KO. Dagli undici metri, i sabaudi hanno commesso tre imprecisioni, che li hanno relegati al secondo posto e hanno, di fatto, consegnato lo scudetto ai foggiani. Al termine della trasferta in landa sarda, il responsabile del settore calcistico del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, Franco Caporusso, ha asserito: «Ritengo che questo, malgrado la finale persa, possa essere considerato il miglior campionato che i miei ragazzi abbiano mai disputato. Per il gioco espresso, per il comportamento e per lo spirito di gruppo e di amicizia che ormai si è creato tra tutti noi, credo che si sia rivelato fondamentale il lavoro dello staff composto da Ivano Fiumanò, ex portiere della squadra che ora ci fa da team manager, Giuliano Giacobbe, allenatore insieme al sottoscritto. Ebbene, la vittoria più grande l’abbiamo ottenuta riuscendo ad amalgamare noi della vecchia guardia e i nuovi entrati. Rimane un po’ di amaro in bocca per la sconfitta, ma siamo consapevoli di aver dato tutto. Tutti i miei uomini sono stati encomiabili: mi concedo solo un complimento particolare a due ragazzi veramente stupendi, Matteo Dagnese e Davide Ossati, per l’abnegazione e l’impegno che hanno profuso durante l’anno per migliorarsi. Un plauso va anche ad Andrea La Rosa, che da novizio ha partecipato per la prima volta a questa manifestazione e, sebbene sia stato impiegato poco, è stato importantissimo nel fare gruppo. Dedico un ringraziamento speciale al nostro presidente, Massimo Re per la disponibilità e la calma che trasmette a tutti noi. Il prossimo obiettivo è la Coppa Italia ASPMI, che si terrà a novembre a Grottammare».