IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Finalmente Conte, che sintetizza nel suo volto il dramma della pandemia e del governo più a sinistra della storia italiana, ha dato le dimissioni.
Ma la crisi diventa un altro problema altrettanto irrisolvibile: si evidenzia un clima di sfascio che solo
Marco Pannella avrebbe la forza di denunciare con un digiuno. Gli ascari, i venduti diventano protagonisti di un governo che si rivelerà comunque inadeguato. L’Italia non garantita si trova allo stremo e nessuno si muove. E vengono fuori vere e proprie follie come Berlusconi futuro presidente della Repubblica ad 85 anni,
con un mandato settennale. Una boutade che rivela la non serietà di Salvini, un demagogo politicamente squallido e cinico che non sarebbe mai in grado di essere un premier. In questa crisi gli ex comunisti (in effetti sono rimasti comunisti) esaltano in modo sfacciato, anzi a volte osceno il Centenario del PCI che, dopo la sventura del fascismo, fu l’esperienza politica più nefasta della storia italiana. Noi cittadini sopportiamo tutto, anche i cretini che sono tornati protagonisti. Abbiamo un’informazione indecente e falsa che, combinata ad una tv pubblica e privata spregevole, incrina la stessa democrazia. E’ significativo che Travaglio e Ferrrara siano gli sponsor più accaniti di Conte. Siamo reclusi in casa come dei vecchi imbecilli che vengono considerati un problema da “risolvere” con sistemi che fanno pensare ai campi di sterminio, come dimostra un gravissimo episodio in un ospedale lombardo in cui sono stati ammazzati dei degenti per liberarne i letti. C’è gente che continua a circolare senza mascherine o le tiene abbassate, attentando alla vita altrui oltre che alla loro. Di fronte a questo sfascio dobbiamo trovare la forza morale e civile per ribellarci. Pensare che Casini sia un possibile salvatore della Patria , fa piangere . Farebbe sghignazzare se fossimo a Carnevale. L’Italia del COVID e del governo Conte sta andando a sbattere . Bisogna reagire e reagire subito. Per la salvezza d’Italia !
Con la presenza di una sinistra forte appare del tutto naturale in qualsivoglia sistema democratico la presenza di una destra alla luce del sole che raccoglie più o meno consensi. Il pericolo per la democrazia consiste, al contrario, nel condannare alla clandestinità ,dandole anche un’aura di persecuzione, gente che va lasciata nel suo brodo. Negli anni di maggiore faziosità del Pci e della sinistra il movimento sociale crebbe nei consensi, a parte il fatto che oggi Fratelli d’Italia è cosa diversa, come lo fu Alleanza Nazionale, dal Msi storico. Gli odierni piccoli gruppi che raccolgono insignificanti consensi elettorali sono oggi quelli contro cui si vuole montare una campagna del tutto spropositata, partendo dai souvenir venduti a Predappio. Vietare un calendario di Mussolini o una bottiglia di vino con l’etichetta del duce appare stupido e ridicolo. La vigilanza democratica va fatta nei confronti delle azioni e di eventuali covi, applicando le leggi esistenti che bastano ed avanzano. La legge Mancino ha, tra l’altro, dei risvolti profondamente illiberali non condivisibili perché viola la libertà di opinione. Pochi magistrati l’hanno applicata perché giuridicamente poco fondata. I democratici praticano la tolleranza delle opinioni e la ferma repressione delle illegalità nell’agire politico. Che adesso i sindaci di Stazzema e di Carpi lancino una petizione per inasprire le leggi vigenti appare del tutto strumentale e fuori luogo. Stazzema e Carpi, per ciò che rappresentano nella storia italiana, sono simboli anche morali troppi alti per mettersi a raccogliere firme che non avranno conseguenze pratiche in particolare in un momento come questo in cui il Parlamento è stato sequestrato dal governo. In una democrazia non è possibile costringere tutti a pensarla alla stessa maniera perché altrimenti ci troveremmo da un giorno all’altro, in una dittatura. Le battaglie culturali e politiche si vincono con il serrato confronto storico , con la funzione educativa della scuola, con l’esempio del buongoverno . Il modo approssimativo di governare e’ infatti il più forte richiamo all’uomo forte e alle soluzioni autoritarie che vedono nella democrazia una debolezza inefficiente e inadeguata. Il Governo democratico deve essere forte ed efficiente. Una versione contraria di governo è la vera e più pericolosa propaganda al fascismo o comunque all’autoritarismo in genere. L’antifascismo non è fatto di petizioni ripetitive retoriche ed inutili, ma di atti di governo che diano vigore alle libere istituzioni democratiche. Sono convinto della buona fede dei due sindaci in questione, ma non aggiungerò la mia firma alla loro, soprattutto non unirò il mio nome a quello di tanti autoritari più o meno inconsapevoli che non hanno mai capito che l’antifascismo vero è la libertà.