politica- Pagina 81

Stellantis, Grimaldi e Ravinale: battaglia dei sindacati per il futuro dell’automotive

“Non c’è nessun alibi: la ricetta di Stellantis di promesse e delocalizzazioni è una scelta, fatta da una multinazionale che nel 2023 ha aumentato del 15% i propri utili grazie alla transizione all’elettrico, che rischia di avere effetti devastanti sull’Italia, a partire da Mirafiori.
Abbiamo ripercorso i 5 km di perimetro di quello stabilimento sabato scorso per la marcia clima lavoro insieme a lavoratrici e lavoratori, saremo al loro fianco e al fianco della battaglia finalmente unitaria dei sindacati nei prossimi mesi, per far sì che le istituzioni tornino seriamente ad occuparsi del settore automotive, fondamentale per la transizione ecologica” – lo dichiarano il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, e la Capogruppo di Sinistra Ecologista a Torino, Sinistra Ecologista.

Una “vision” per il rilancio di Torino

L’intervento di Giachino al convegno di Fratelli d’Italia

“Senza  una VISION la politica non riuscirà a rilanciare economia e lavoro a Torino e in Piemonte. Vedere cosa ci sarà a Torino e in Piemonte nel 2033 aiuta a capire il grande lavoro da fare per risollevare la Città, prima Capitale politica e poi dell’auto”, così ha aperto stamane Mino Giachino responsabile piemontese trasporti e Logistica di Fratelli d’Italia, nella sede regionale di FDI il Convegno su Torino e ilPiemonte nel 2033.


L’INTERVENTO DI GIACHINO

la metafora della Medicina per capire meglio Torino e il Piemonte . Il buon politico deve capire meglio e prima degli altri lo stato di salute della sua Città e della sua regione. I Sindaci che hanno amministrato Torino dal 1993 a oggi non hanno capito che le medicine che avevano adottato (Turismo e Cultura) non hanno evitato a Torino un grave calo economico che ha prodotto impoverimento e degrado nelle zone più povere della Città e che oggi rendono i giovani che si fermano in Città precari mentre i più fortunati dopo la laurea vanno all’estero a cercare un lavoro e un futuro. Sono stato il primo (“medico”) a capire nel 2008 che Torino cresceva meno della media nazionale ma Bresso e Chiamparino non mi credettero, sbagliando”, ha aggiunto Giachino.
L’anno scorso Banca d’Italia ha detto due cose fondamentali:
1)- Dal 2001 al 2019 TORINO ha perso 18 punti rispetto a Bologna e le altre Città del Nord.
2)- la economia di Torino e provincia che valgono il 55% della economia regionale sono la zavorra della economia piemontese che da seconda regione d’Italia è scesa a seconda delle classifiche all’8-10 posto tra le 20 regioni italiane.

Avendo per primo capito la crisi di Torino nel  2013 ho guidato la battaglia per spostare a Torino la Autorità dei trasporti, nel 2018 ho guidato la battaglia che ha salvato la TAV con la grande Manifestazione SITAV del 10.11.2018, mentre nel 2021 ho lanciato la battaglia per lo stanziamento dei fondi a difesa del settore auto.

Ieri i sindacati  , dopo 15 anni,  hanno lanciato lo sciopero per difendere il settore auto?? Spero e conto molto sul Piano Auto di URSO che vuole riportare la produzione auto nel nostro Paese a 1.000.000 di unità l’anno, un obiettivo che rilancerà Mirafiori e darà lavoro alle aziende dell’indotto e alla logistica dei trasporti.

Se noi vediamo cosa ci sarà a TORINO e in PIEMONTE nel 2033 riusciamo a capire meglio le cose da fare per riportare TORINO e il PIEMONTE ai primi posti in Italia .

Nel 2033.

1) MIRAFIORI triplicherà la attuale produzione di auto
L’indotto italiano sarà ancora ai vertici del settore.
Questo vuol dire pieno sostegno alla politica del Ministro URSO e della MELONI.

2) Nel 2032 avremo la TAV che rilancerà il trasporto passeggeri e merci , turismo e logistica , rendendo più comoetitive là fabbriche torinesi e piemontesi e spingendo il turismo.

Nel 2024 -5 ultimata la Asti Cuneo e il tunnel del Tenda.

Nel 2026 ultimata la prima parte della Nuova Diga al porto di Genova che consentirà al primo porto italiano di far crescere i suoi traffici sino al 50% Questo spingerà la logistica piemontese se la Regione si darà finalmente una forte politica della logistica.

Nel 2026 verrà ultimato il Terzo Valico ferroviario che spingerà la logistica alessandrina e novarese.

Nel 2032 con la ultimazione della TAV e degli altri Corridoi Ferroviari europei attorno ai centri logistici di Orbassano, Alessandria, Novara, Milano, Verona e Padova nascerà la più “Grande Area Logistica del Sud Europa” che renderà piu’ competiva e attrattiva di investimenti la Pianura Padan.

TAV VALLEY  composta da Lombardia, Liguria , Piemonte e Rhône Alpes con Torino baricentrica.  Un’area che vedrà il treno AV come il mezzo di trasporto più competitivo e più green. Un’area che produrrà oltre 700 miliardi di PIL , la terza area economica di Europa. Un’area con oltre 30 Csntei di ricerca, Università e Politecnici.

Il Piemonte nel Porto di Genova riformando la Legge delle Autorità portuali.

Nel 2032 a Torino la Linea 2 della Metropolitana

La difesa del settore auto terrà alta la domanda di trasporto

La TAV è la Linea 2 della Metro ridurranno inquinamento e congestione del Traffico

TANGENZIALE di TORINO

Collegamento veloce Chierese e Poirino al sistema autostradale

CITTÀ DELLA SALUTE.

CENTRO PER LA I. A.

AEROSPAZIO

CENTRO FIERISTICO e CONGRESSUALE

Merlo: Piemonte, non è credibile  alleanza unita solo da nemico comune

I Popolari centristi piemontesi guardano altrove

“Le alleanze politiche sono credibili, e serie, solo se non diventano dei pallottolieri. Se, cioè, non si
riducono ad essere delle aride e grigie sommatorie di tutto e il contrario di tutto unite solo per
battere il nemico irriducibile e comune. E sono ancora meno credibili quando si verificano a livello
locale, dove cioè la competizione non può prescindere dalle persone e dai candidati reali per il
governo del territorio.

È il caso, nello specifico, della Regione Piemonte dove la potenziale alleanza della sinistra con i
populisti dei 5 stelle può avvenire solo attorno a categorie che prescindono radicalmente dalla
politica e dai suoi contenuti. E la controprova di questa considerazione la offrono direttamente, e
quotidianamente, proprio i due partiti che sono accomunati solo dalla profonda avversione verso il
nemico comune.

Anche per questa semplice ragione, i Popolari centristi piemontesi hanno condiviso il progetto
della ‘lista civica’ del Presidente Alberto Cirio. Perchè, alternativi al populismo e alla politica
concepita solo come rapporto tra amico/nemico, i Popolari optano per un progetto di buon
governo, civico, riformista, espressione dei territori e delle esigenze e domande che provengono
dagli amministratori locali. In particolare, dei piccoli e medi Comuni che rappresentano l’ossatura
centrale del sistema istituzionale piemontese”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Ricandidatura Cirio, Ruzzola (FI): ottima notizia per i piemontesi

“La ricandidatura di Alberto Cirio a Governatore del Piemonte è una ottima notizia per i piemontesi. Abbiamo affrontato una legislatura tutta in salita tra pandemia, crisi energetica e due guerre con le conseguenze sul sistema economico e produttivo locale e abbiamo trovato in Alberto sempre una guida salda e sicura. Ora la sfida è continuare il lavoro svolto e portare il Piemonte alla guida del Nord Italia. Sono certo che con il proseguo del lavoro avviato in questa legislatura sotto la guida del nostro governatore Alberto Cirio potremo raggiungere tale obiettivo”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola.

Fdi e la “vision” del territorio

“Per la buona politica La VISION sul futuro del Paese o del proprio territorio e’ tutto, basta leggere un libro su Cavour per vedere la visione del nostro più grande Statista. Infrastrutture, Industria, assetto del territorio, ambiente, Sanità , mobilità’ sono alcuni dei problemi più importanti per le nostre economie. Chi ha la migliore VISION del futuro saprà organizzare meglio il lavoro della Regione verso il rilancio della  economia e del lavoro. Senza una grande competenza nella Sanità sarà difficile ridurre i lunghi tempi di attesa per esame e per visite. Senza la competenza e la Visione anticipata dei problemi ci si trova come oggi con il vecchio traforo del Frejus chiuso, con il nuovo tunnel del traforo autostradale, per il quale i trasportatori pagano da anni l’aumento delle tariffe”. Così Mino Giachino, responsabile infrastrutture di Fdi Piemonte che domani, Sabato 2.3 alle 10 sul tema di TORINO e il PIEMONTE nel 2033 discuterà nella sede regionale di FDI in via Nizza 43 con  il Coordinatore regionale on. Fabrizio COMBA, l’arch. Federica BARBERO e il Prof. CAPOSIO.

Armi, Grimaldi (Verdi Sinistra): Il Governo ha mentito sull’invio a Israele? Chiarisca

“È vero che, tra ottobre e novembre 2023, l’Italia ha esportato armi e munizioni verso Israele per un valore di 817.536 euro? Lo direbbero Statistiche del commercio estero aggiornate dall’Istat. Il Governo ha sempre negato, ora è in dovere di chiarire.
Oggi pare che siano stati uccisi 104 palestinesi in coda per gli aiuti alimentari. Dobbiamo lavorare per il cessate il fuoco, non foraggiare il conflitto” – Lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Il mondo non è stato attrezzato per l’allegria

Solo un mese fa pochi scommettevano sulla vittoria del centro sinistra in Sardegna. Stavolta Giorgina ha toppato. Capita, anche se, come si sa, una rondine non fa primavera.
Si vedrà, ma chi pensava che con questa vittoria fosse irreversibile l’accordo tra Cinque stelle e Pd almeno in Piemonte si sbaglia.
Il vero test, comunque, sono le elezioni Europee. In queste con il proporzionale  puro si soppesano i diversi rapporti di forza tra i partiti. Con la seconda incognita: come andranno le elezioni complessivamente  in Europa tra sovranisti, democristiani, sinistra e social democratici.

***

Intanto la guerra continua sia in Ucraina come in Palestina. Aveva proprio ragione il poeta russo Majakovkij: il Mondo non è stato attrezzato per l’allegria. La felicità va strappata a viva forza. E ogni volta che vediamo il TG ci sono quasi solo notizie di morti sul lavoro, femminicidi e violenza per lo più accompagnata da droghe di vario genere. La situazione peggiora di giorno in giorno e, almeno per ora l’Esercito in Barriera di Milano è solo un palliativo. Povera Barriera, ci sto, come al solito sempre male. Dal 1995 che non abito più in via Cherubini ma, appunto mi si stringe il cuore e la situazione continua a peggiorare. Non c’è un limite al peggio.

***

Eccoli li’ gli anarcoidi. Appena la Meloni o il centro destra è in difficoltà loro sono pronti a darle una mano e con la loro stupida e voluta violenza assaltano un’auto della polizia. Del resto persone stupide possono fare solo cose stupide. Ma a questo punto c’è ben dell’altro. Totale malafede. Sono anche loro che hanno reso la vita impossibile in Barriera. Francamente non so se siano un effetto o una causa della disarticolazione della vita nel quartiere. Probabilmente tutte e due “condite” dalla pochezza della politica e dei politici di Barriera come di Torino.

PATRIZIO TOSETTO

Maccanti e Benvenuto (Lega): “Ferma condanna dell’attacco alla polizia”

Il Segretario Provinciale torinese della Lega Elena Maccanti condanna pienamente gli attacchi dei centri sociali avvenuti ieri sera a Torino ai danni degli uomini delle Forze dell’Ordine con una nota diffusa insieme al collega deputato Alessandro Benvenuto:
“Solidarietà alla Polizia attaccata
ieri a Torino dai centri sociali e da sedicenti anarchici. Il tutto mentre stavano svolgendo semplicemente il proprio lavoro,
eseguendo un rimpatrio. Una violenza a dir poco inaccettabile.
La Lega è e sarà sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine senza se e senza ma. Lasciamo alla sinistra le posizioni non
chiare per conquistare qualche voto estremista”.

Consigliere comunale in Sala Rossa e deputato nelle file della Lega Salvini, Maccanti rimarca: “La Lega e’ sempre con le forze dell’ordine”.

Merlo: Piemonte, il Centro non può che essere con la ‘lista civica’ di Cirio

“Per le forze, i partiti, i movimenti e i gruppi di area centrista, esiste un cosiddetto ‘preambolo’
politico, culturale e programmatico che non può essere sottovalutato o banalmente aggirato. E
cioè, l’essere semplicemente alternativi al populismo anti politico, qualunquista e demagogico
che nel nostro paese è rappresentato in modo eccellente dal partito dei 5 stelle. Una regola che
vale a livello nazionale e che vale, a maggior ragione, anche a livello locale.
Per questa semplice ma decisiva motivazione, la presenza del Centro, soprattutto di area
cattolico popolare e sociale, non può che guardare a quella presenza civica, riformista e moderata
che in Piemonte è rappresentata dalla futura ‘lista civica’ del Presidente Cirio. Una lista civica,
con un profilo fortemente amministrativo, espressione dei territori e, soprattutto, del mondo
articolato e variegato degli amministratori locali dei piccoli e medi Comuni che rappresentano
l’ossatura centrale del sistema istituzionale piemontese. Elementi decisivi e determinanti per
confermare una presenza politica, culturale e programmatica dei Popolari centristi alla prossima
consultazione elettorale per il rinnovo della Regione Piemonte”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.