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La qualità del trasporto locale fondamentale per i pendolari

Gruppo Lista Cirio: necessario che il SFM garantisca standard adeguati e conformi al contratto di servizio con la Regione

Questa mattina in II Commissione Consiliare si è tenuta l’audizione dei comitati dei pendolari del Sistema Ferroviario Metropolitano, in particolare per quanto riguarda le tratte Fossano-Ciriè e Alba-Ciriè e la Canavesana: le prime due sono tratte fondamentali sia per il trasporto pendolari, sia perché collegano l’Aeroporto di Caselle e la Reggia di Venaria, con evidenti ricadute anche sul comparto turistico, mentre la Canavesana unisce il Canavese e il Chierese al capoluogo.

La situazione attuale configura gravi difficoltà per gli studenti e i lavoratori nel giungere in orario a scuola, all’Università o sul posto di lavoro, ma rischia anche di compromettere l’immagine del territorio nei confronti dei turisti. I rappresentanti dei viaggiatori riportano sia problematiche sul materiale rotabile, con numerosi guasti alle porte e una generale obsolescenza – l’età media è attorno ai 40 anni -, sia gravi difficoltà nel rispetto degli orari, con ritardi generalizzati (su circa un terzo dei viaggi) e una quota purtroppo rilevante di corse limitate o cancellate.

Le soluzioni proposte vanno dal rinnovo del materiale rotabile con assegnazione dei nuovi convogli Pop e Rock che risultano attualmente in consegna fino all’adeguamento del sistema di tracciamento del treno e delle stazioni, soprattutto per quanto concerne l’altezza dei marciapiede, oltre all’incremento delle informazioni per i viaggiatori e l’ottimizzazione degli incroci nei tratti a binario unico.

Tra le proposte dei Comitati dei pendolari di Alba e Bra è la riattivazione della linea Cavallermaggiore-Bra che consentirebbe di spostare parte del traffico su questa direttrice ed eventualmente istituire alcune corse veloci da e per Alba e la sostituzione di alcuni passaggi a livello che con regolarità non funzionano correttamente, causando continui e ingenti ritardi.

Siamo convinti che il Servizio Ferroviario Metropolitano debba raggiungere gli standard previsti dal contratto di servizio, in funzione dell’investimento che la Regione Piemonte fa sul trasporto ferroviario regionale, di cui SFM costituisce una parte nevralgica e fondamentale per centinaia di migliaia di viaggiatori da e per il capoluogo. Riteniamo che la manutenzione ordinaria sia il primo obiettivo da perseguire, non soltanto per incrementare la qualità del servizio, ma anche per evidenti ragioni di sicurezza.

Ad Alba e a Bra si è investito in infrastrutture per l’accesso alle stazioni: è particolarmente difficile da accettare che in queste condizioni molti cittadini debbano rinunciare a utilizzare il treno, mezzo più sostenibile delle auto private.

Siamo lieti di aver potuto contribuire alla realizzazione di questa audizione, presentando alla Commissione il dossier dei Comitati dei pendolari di Alba e Bra e delle Amministrazioni locali e continueremo a lavorare con gli enti locali e i rappresentanti dei viaggiatori per sostenere un programma di interventi per il conseguimento degli obiettivi proposti. In questo senso apprezziamo e sosteniamo l’impegno dell’Assessore Marco Gabusi nell’istituire l’Osservatorio e nel richiamare Trenitalia e Rfi, la cui audizione in II Commissione è prevista il prossimo 6 novembre, al ripristino di standard di servizio adeguati e aderenti alle specifiche contrattuali.

Crediamo sia particolarmente rilevante il lavoro svolto a favore del territorio e dei cittadini, in modo trasversale e al di là delle appartenenze, da Amministrazioni locali, Comitati dei viaggiatori e oggi approdato in Commissione.

 

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

La politica tra astensionismo e dossieraggi

Giuseppe Conte colpisce ancora ed è determinante per la vittoria del centro destra in Liguria. Già… proprio così: la classe non è acqua e Conte ne ha da vendere. Cacciando Beppe Grillo 5 giorni dalle elezioni ammistrstive ha fatto un bel ciadello inducendo molti grillini a non andare a votare tra cui persino il Beppe nazionale alias Grillo.
Geniale e soprattutto un “gigante della politica “.

Si ride per non piangere e non perché ha vinto il centrodestra, ma il livello è proprio basso basso. Lo so, è desolante la percentuale dei votanti. Vietato stupirsi. Tanto il trend è quello. Difficile invertire la tendenza, anche perché esiste una classe politica che palesemente non è interessata ad invertirla. Praticamente meno votano e meno problemi ci sono.

Nel 70 ci furono le prime elezioni per le regioni. Votarono il 94%  degli elettori. 54 anni sufficienti per sminuire  questa nostra fragile democrazia. Al Pd in fondo non è andata poi così male: ritorna a percentuali ( 28 %) accettabili. Ma rimane il punto di fondo. Con chi fare alleanze. Poi si vedrà in Umbria ed Emilia. Ma come si dice: le vie del Signore sono infinite. Una cosa è certa: si passa dalla sinistra sbrindellata all’opposizione sbrindellata. Può dormire sonni tranquilli la Meloni. Sul dossieraggio che dire? Innanzitutto che è sintomo e causa della stessa crisi democratica del nostro Paese.

Probabilmente ci sono tre livelli di casi.
Il primo quando, sempre probabilmente i “curiosi” sono magistrati e gli esecutori singoli graduati della Guardia di Finanza. Il tutto descritto mirabilmente nel libro il “Verminaio”.  Secondo:  il caso pugliese dove, sempre probabilmente  un ex funzionario di Intesa San Paolo non sapeva che fare ed ha spiato i conti correnti di famose persone italiane, dalla politica allo spettacolo.

Il terzo, se mai fosse possibile stilare una graduatoria, il più inquietante. Persone che sotto compenso volavano il data base nazionale.
In tutti e tre i casi è stata la magistratura a scoperchiare il vaso di pandora.

Ed anche qui aspetterò gli sviluppi delle vicende. Tra curiosità ed apprensione.
Difatto non è bello e dunque inquietante che tra i prezzi che si pagano alla notorietà ci sia anche la violazione della propria privacy.
Con una ultima considerazione finale: molti sapevano ed hanno, come al solito, taciuto.

PATRIZIO TOSETTO

Lista Cirio: “Totalmente favorevoli al parto in anonimato”

Nessuna contrapposizione con le Culle per la vita: si amplia la possibilità di scelta per le madri in difficoltà

Siamo assolutamente favorevoli alla promozione del parto in anonimato e riteniamo che si tratti di una possibilità decisamente importante per le donne piemontesi. Non riconoscere il proprio bambino dopo il parto, mantenendo segrete le proprie generalità, è un diritto stabilito dalla legge e che in Piemonte è garantito da appositi provvedimenti della Regione: riteniamo positiva, quindi, qualsiasi iniziativa che preveda la divulgazione di tale opportunità, al fine di preservare la vita e tutelare la madre e il neonato.

Non esiste, in questo senso, nessuna contrapposizione con le Culle per la Vita che consentono alle donne di lasciare il proprio bambino in un luogo sicuro, collegato direttamente con i servizi sanitari necessari per garantire la sua salute.

Si tratta di due possibilità che le donne piemontesi possono scegliere in funzione delle proprie condizioni e della situazione che stanno vivendo. Ci stupisce, dunque, la lettura che vede le Culle per la Vita contrapposte al parto in anonimato: per noi restano due opportunità utili in un momento di grande difficoltà per la madre. Quando si discuterà di un atto su questo tema in modo non strumentale per generare contrapposizioni inesistenti saremo ben lieti di votare a favore.

Ben venga, quindi, qualsiasi iniziativa di promozione di due servizi che sono assolutamente complementari e volti alla tutela della vita, tanto della mamma quanto del neonato.

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

FdI Rivoli: uno spazio al protettore dei seminaristi e dei ministranti

Presentata mozione dal gruppo Consigliare 

“Abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Giunta di intitolare lo slargo antistante gli istituti Darwin e Romero al Beato Rolando Maria Rivi – si legge nella nota del gruppo consigliare di Fratelli d’Italia composto da Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris – “L’idea è stata lanciata dal Consigliere Vozzo ed è stata subito accolta dal resto del gruppo consigliare. Rolando Maria Rivi è stato beatificato nel 2013 da Papa Francesco I.”

Nella biografia del Beato Rivi si legge quanto segue:
A soli 11 anni, nel 1942, mentre l’Italia è già in guerra, il ragazzo entra nel seminario di Marola nel comune di Carpineti (RE) e veste per la prima volta l’abito talare che non lascerà più fino al martirio.
Il desiderio di diventare “sacerdote e missionario” cresce guardando alla figura del suo parroco, don Olinto Marzocchini, “uomo di ricchissima vita interiore, attento alle cose che veramente contano”, che fu per il ragazzo una guida e un maestro. Nell’estate del 1944 il seminario di Marola viene occupato dai soldati tedeschi. Rolando, tornato a casa, continua gli studi da seminarista, sotto la guida del parroco, e porta nel suo paese un’ardente testimonianza di fede e di carità, vestendo sempre l’abito talare. Per questa sua testimonianza di amore a Gesù, così intensa da attirare gli altri ragazzi verso l’esperienza cristiana, Rolando, nel clima di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo, finisce nel mirino di un gruppo di partigiani comunisti.
Il 10 aprile 1945, il seminarista viene sequestrato, portato prigioniero a Piane di Monchio, nel Comune di Palagano sull’ Appennino modenese, rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato.
Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio, il ragazzo innocente, a soli 14 anni, spogliato a forza della sua veste talare, viene trascinato in un bosco di Piane di Monchio e ucciso con due colpi di pistola.

“Rivoli ha ospitato il Seminario Arcivescovile di Torino fortemente voluto dal Cardinale Fossati” hanno spiegato i Consiglieri Comunali Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris “Proprio davanti all’ex Seminario, che oggi ospita un liceo scientifico ed un istituto tecnico, lo spiazzo potrà essere intitolato al Beato Rolando Maria Rivi, per sottolineare il legame della Città con i seminaristi e per far conoscere il martirio dello studente quindicenne ai suoi coetanei che frequentano le scuole rivolesi.”

Comau, le minoranze contro la Giunta regionale

Crisi automotive e futuro Comau, Disabato (M5S), Pentenero (PD), Ravinale (AVS), Nallo (Stati Uniti d’Europa)

 

Continuano a non esserci risposte certe sul futuro di Comau; da oggi però ci sono anche evidenti e inammissibili prese in giro. In un contesto in cui Stellantis riduce progressivamente la produzione, Mirafiori continua ad essere chiusa e il Governo taglia il fondo automotive di 4,6 miliardi mentre assiste allo smantellamento della filiera, oggi la vicepresidente Chiorino, rispondendo al question time della collega Disabato sul futuro dell’azienda grugliaschese, ha dato la colpa al “governo Conte” e alla “deriva green imposta dall’Europa”, senza dare alcuna risposta sull’esercizio della Golden Power da parte di Comau.

Pur di non affrontare il tema, l’assessora al lavoro ha scomodato un governo che non è più in carica da tre anni e la normativa europea, consueti capri espiatori della destra. Un attacco scomposto e irrispettoso che come forze di opposizione non siamo disposte ad accettare, quello della vicepresidente della Regione Piemonte. Un attacco che ci preoccupa molto perché proviene da chi ha la responsabilità istituzionale di agire per tutelare al meglio lavoratori e lavoratrici e imprese del territorio.

Per quanto riguarda il futuro di Comau, da agosto comanda il fondo statunitense di private equity One Equity Partners, che detiene il 50,1%. Da parte del Governo abbiamo appreso l’esercizio di una non meglio precisata Golden Power, per il resto ci sono state solo una sequela di promesse e rassicurazioni a vuoto.

Le  nostre domande sono sempre le stesse: quali sono i livelli occupazionali garantiti? Quali sono gli investimenti? Le risposte continuano a non arrivare né da Stellantis né dal Governo né dalla Regione, e addirittura da oggi assistiamo a un assurdo a scaricabarile contro avversari politici.

Per questo abbiamo chiesto con urgenza la convocazione di un Consiglio Regionale aperto sull’automotive, settore che versa in una situazione sempre più grave e il cui futuro riguarda decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici e la parte maggioritaria del tessuto manifatturiero piemontese. È fondamentale che questa diventi la questione prioritaria in agenda per la Regione Piemonte

Dopo due mesi in cui il Consiglio Regionale non ha ancora prodotto nessuna legge di rilievo e la gestione dei lavori di Consiglio è lasciata al caos, non possiamo accettare anche le becere prese in giro della Vicepresidente Chiorino.

Parto in anonimato, AVS: “La maggioranza non sa cosa votare”

Siamo alla seconda seduta del Consiglio Regionale bloccata perché la destra non riesce a decidere cosa votare sulla richiesta di maggiore informazione sullo strumento del parto in anonimato, oggetto di un ordine del giorno presentato dall’opposizione.

Questa pantomima dimostra, oltre alla totale mancanza di rispetto istituzionale, una volta di più quanto alla destra regionale non interessi affatto la tutela delle neomamme né della famiglia né dei neonati, ma soltanto riempire di denari pubblici le associazioni antiabortiste tanto care all’assessore Marrone e alla Ministra Roccella.

Le consigliere di Alleanza Verdi Sinistra
Alice Ravinale
Valentina Cera

Giulia Marro

Ospedale Moncalieri, Pompeo (Pd): “Roditori in pediatria”

 “ SANTA CROCE: CHE COSA INTENDE FARE LA REGIONE PER AMMODERNARE UNA STRUTTURA VETUSTA?”

29 ottobre 2024 – “Il 23 ottobre scorso il reparto di pediatria dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri è stato chiuso a causa della presenza di roditori e l’ASL TO5 ha disposto il trasferimento dei piccoli pazienti presso Ginecologia, nello stesso nosocomio. Nonostante la Direzione Sanitaria abbia comunicato che quanto accaduto rappresenta un problema recente e di avere già avviato tutte le operazioni necessarie per la derattizzazione, i genitori dei bambini ricoverati, tuttavia, avevano già segnalato da qualche tempo la presenza di escrementi vicino ai letti dei propri figli” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Questo episodio – prosegue la Consigliera regionale Pd – è soltanto l’ultimo in ordine cronologico di una serie di problemi e criticità che riguardano l’ospedale Santa Croce di Moncalieri, ma anche altre strutture sanitarie dell’ASL TO5, ormai vetuste. Nel settembre scorso avevo, altresì, sollevato, con un’interrogazione a risposta immediata, l’annosa vicenda della costruzione dell’Ospedale unico dell’Asl TO5 che dovrebbe rappresentare un importante presidio per l’intera zona e che, purtroppo, è stato interessato, negli anni, da continui rinvii. Oggi ho interrogato l’Assessore alla sanità chiedendogli, nello specifico, come intenda risolvere non solo la situazione emergenziale attuale, ma, in maniera strutturale, tutti i problemi relativi agli standard igienico-sanitari dell’Ospedale di Moncalieri, un presidio vetusto che richiede una ristrutturazione importante”. “Nella sua risposta, l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi, in merito all’episodio di infestazione murina ha confermato derattizzazione, disinfestazione e sanificazione del reparto che dovrebbe essere riaperto il 5 novembre prossimo. Per quanto concerne, poi, la risoluzione delle criticità strutturali del presidio, l’Assessore ha precisato che tra gli interventi già previsti dall’ASL TO5 vi sono il rifacimento dei tetti, quello dell’impianto elettrico e le verifiche sismiche al fine di individuare eventuali opere di adeguamento o miglioramento. Dati i problemi della struttura, auspico che queste opere vengano realizzate in tempi rapidi e ne monitorerò con attenzione l’esecuzione” conclude Laura Pompeo.

Addio a Matilde Lorenzi, il cordoglio del Gruppo Lista Cirio

Cordoglio per la scomparsa di Matilde Lorenzi, giovane sciatrice scomparsa durante gli allenamenti della Nazionale juniores
I Consiglieri del Gruppo Consiliare Lista civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di Matilde Lorenzi, giovane sciatrice torinese, tragicamente scomparsa a seguito di un incidente avvenuto in Val Senales durante gli allenamenti della nazionale Juniores.
Siamo vicini alla famiglia, alla mamma, al papà e alla sorella: lo sport dovrebbe essere sinonimo di gioia, di correttezza, di rispetto dell’avversario ed è sempre uno strazio un po’ più grande quando a prendere il loro posto sono il dolore e il senso di vuoto.
Matilde Lorenzi era una promessa dello sport azzurro e prima ancora dei vent’anni, che avrebbe compiuto tra pochi giorni, il 15 novembre, si era già laureata campionessa italiana assoluta in SuperG e aveva ottenuto un piazzamento in Coppa del Mondo. Prima di tutto, però, era una figlia, una sorella, una ragazza con sogni, progetti, aspettative: rassegnarsi a una perdita così improvvisa alle soglie dei vent’anni non è certamente possibile. Come persone e come appartenenti alle istituzioni ci stringiamo, idealmente e con la preghiera, attorno alla famiglia di Matilde in questo momento così terribile.

Silvio Magliano, Capogruppo Lista Civica Cirio Presidente
Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
Elena Rocchi
Daniele Sobrero

È Marco Bucci il nuovo presidente della Regione Liguria

GENOVA. È Marco Bucci il nuovo presidente della Regione Liguria. Secondo i dati parziali forniti dal ministero dell’Interno tramite il sito Eligendo, basati sui risultati di 1768 sezioni su 1785, Bucci ha ottenuto 288.082 voti, pari al 48,80%.

La nomina verrà formalizzata nei prossimi giorni dalla Corte d’Appello di Genova.

Sant’Anna, Canalis (Pd): “Nebbia fitta sulle prestazioni”

Molte dichiarazioni roboanti dalla Giunta Cirio, ma si rischia si disperdere uno storico patrimonio di competenze.

 Esattamente due settimane fa, il 14 ottobre, l’assessore regionale Riboldi dichiarava in commissione consiliare con toni roboanti: “istituiremo entro due settimane un tavolo interaziendale dedicato alle prestazioni ostetrico-ginecologiche”.

E’ infatti fortissima la preoccupazione per il futuro dell’ospedale Sant’Anna, che rischia di essere sacrificato sull’altare del distacco del Regina Margherita dalla Città della Salute. Due ospedali fortemente integrati, che difficilmente possono essere separati senza peggiorare il servizio. Ad oggi non abbiamo alcuna idea di come verranno scientificamente distribuite le prestazioni legate alla neonatologia e all’ostetricia.

“Il futuro non mi preoccupa ma l’obiettivo è velocizzare il più possibile il distacco” aggiungeva ancora Riboldi.

Sono passate le annunciate due settimane, ma non si conosce l’esito delle iniziative dell’assessore.

C’è il rischio concreto di disperdere uno storico patrimonio di competenze e cooperazione, soltanto per inseguire il progetto di un ospedale pediatrico autonomo, che peraltro continuerà ad avere bisogno degli altri ospedali non avendo sufficiente personale medico-sanitario e tecnico-amministrativo.

L’assessore esca dalla nebbia delle sue dichiarazioni e fornisca chiarimenti sulle reali prospettive del Sant’Anna. Questo ospedale non può essere svuotato o ridimensionato alla chetichella.

Monica CANALIS – consigliera regionale PD