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Iren, Cerutti e Cannati (Lega): “Acquisizione quote ente gravissima”

 

“Sinistra sceglie ancora una volta di stare lontana dai territori”

Torino, 5 Mar – “La decisione della Città Metropolitana di Torino di acquisire 83 milioni di euro di azioni di Iren è gravissima e porta la firma di una sinistra che pensa agli affari propri anziché ai cittadini. Mentre la città avrebbe bisogno di investimenti sul fronte dell’edilizia scolastica, della viabilità e delle infrastrutture provinciali, Lo Russo e i suoi pensano bene di impiegare le risorse proprie per acquisire una posizione di forza all’interno dell’ente.
Crediamo che per la Provincia di Torino le priorità siano ben altre”. Così Andrea Cerutti, consigliere regionale della Lega, e Daniel Cannati, consigliere della Città Metropolitana di Torino.

PD: “La Lega vuole affondare il diritto allo studio

PENTENERO – PAONESSA: “NOI NON CI STIAMO!”

5 marzo 2025 – “Siamo esterrefatte di fronte alla proposta della Lega di destinare meno risorse alle borse di studio universitarie. Purtroppo, considerata la mancanza di visione nel futuro e di politiche per i giovani di questa Giunta non ci dovrebbe stupire la decisione leghista, sostenuta, a quanto pare, anche dall’apertura di FdI, di presentare un ordine del giorno che mette in discussione il futuro di migliaia di studenti piemontesi. Peraltro, precisiamo che si tratta di una proposta strumentale in quando le borse di studio vengono pagate utilizzando risorse statali che sono vincolate e risorse FSE e che non possono essere destinate ad altro” dichiarano la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero e la Consigliera regionale Pd Simona Paonessa.

“È inaccettabile che la Lega proponga di ridurre le risorse destinate alle borse di studio per destinarle a altri settori, come se la formazione e il diritto allo studio fossero mere voci di bilancio da sacrificare sull’altare di scelte politiche miopi. Gli studenti universitari non sono una spesa superflua, ma rappresentano il nostro domani, un domani che deve essere garantito. Diciamo, quindi, “No” ai tagli e anche all’inasprimento della premialità, già peraltro presente. Invece di garantire equità e accesso per tutti, si propongono misure che creano divisioni e discriminazioni tra studenti. Inoltre, assicurare le borse di studio è fondamentale per attrarre studenti internazionali” proseguono le esponenti dem.

“Le risorse esistenti devono essere gestite in modo efficiente, non ridotte in modo da danneggiare il diritto all’istruzione. In un momento in cui la formazione è fondamentale per affrontare le sfide del futuro, non possiamo permettere che il nostro sistema universitario venga messo in discussione da scelte politiche che mirano a risparmiare a scapito del diritto allo studio. Il Partito Democratico continuerà a difendere strenuamente i diritti degli studenti, a opporsi a qualsiasi tentativo di ridurre le borse di studio e a combattere la battaglia per garantire un’istruzione di qualità e accessibile a tutti” concludono Pentenero Paonessa

Nato, Grimaldi (AVS): Se gli USA intendono uscire abbandonino le basi in Italia

“Se gli USA intendono uscire dall’ONU e dalla NATO, è tempo di dire a Trump di rimanere dall’altra parte dell’oceano, se pensa di umiliare l’Europa e fare i suoi affari con gli oligarchi. Ci vedremo su Marte o tra 4 anni. Ai cortei, tanti anni fa, si gridava ‘fuori l’Italia dalla NATO’. Non mi stupirei se ora si sentisse gridare ‘fuori gli USA dalle nostre basi’. Presto ci sarà un movimento che lo chiederà” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.

Clima da circo in Sala Rossa

Askatasuna al centro del dibattito in Sala Rossa. Il centrodestra contesta il sindaco Lo Russo che vuole proseguire il dialogo con il centro sociale. I consiglieri, in risposta agli antagonisti che al sopralluogo dei giorni scorsi nei locali occupati di corso Regina avevano costretto i rappresentanti comunali  a calpestare foto di Meloni e Tajani truccati da pagliacci, hanno indossato in aula nasi  rossi e sventolato l’immagine di un pagliaccio urlando “vergogna” a Lo Russo. Anche il consigliere di maggioranza Viale si è truccato da clown, nella foto.

IL DIBATTITO

Il sindaco a proposito del sopralluogo al centro sociale ha detto: Personalmente credo sia stato un fatto storico: per la prima volta negli ultimi trent’anni dei consiglieri comunali sono entrati nel centro sociale Askatasuna, senza l’intervento della Forza pubblica, seppure con una modalità complessa.

Considero sgradevole – ha aggiunto  – costringere i consiglieri a camminare su foto di personaggi politici e sgradevoli le contestazioni.

Ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il sopralluogo e ha confermato l’intenzione dell’Amministrazione di andare avanti. Abbiamo messo – ha concluso – una pietra miliare nel processo: siamo sulla strada giusta.

Nel dibattito in Sala Rossa, Ferrante DeBenedictis (Fratelli d’Italia) si è detto disgustato delle ‘forche caudine’ subite durante il sopralluogo e di avere accettato l’ingresso nello stabile solo per rispetto delle istituzioni.

Giuseppe Catizone (Lega) ha definito un fatto storico la messa a rischio dell’incolumità dei consiglieri durante il sopralluogo e ha ritenuto “sgradevole” l progetto della Giunta di legalizzareun luogo considerato un “covo dell’eversione torinese”.

Domenico Garcea (Forza Italia) ha considerato un’umiliazione della politica torinese quanto accaduto durante il sopralluogo e ha ribadito la richiesta di sgombero immediato dello stabile.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ricordato le minacce e gli spintoni subiti dai consiglieri durante il sopralluogo e ha definito incomprensibile la presenza di una cinquantina di persone esterne in una Commissione secretata, chiusa al pubblico.

Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) ha evidenziato come la Commissione fosse riservata solo ai consiglieri e ha invitato l’Amministrazione a occuparsi di Piano regolatore, buche e ambiente. Ha quindi detto che il sindaco è in difficoltà, dovendo fare i conti con i numeri della maggioranza.

Per Andrea Russi (M5S) la questione Askatasuna è sfuggita di mano, visto che viene rivendicato come un successo un sopralluogo mai effettuato. Dall’altra parte – ha affermato – il Centro-destra concentra le sue attenzioni su Askatasuna. I problemi della città – ha dichiarato – riguardano i tagli al sociale, la metro 2, la disoccupazione. Questi sono i temi – ha concluso – sui quali bisogna concentrarsi: continuare a parlare di Askatasuna significa aver perso di vista tutte le sfide che la città deve affrontare.

Secondo Fabrizio Ricca (Lega) le istituzioni sono state umiliate: non si è riusciti a fare finta di avere il controllo del luogo. Con gli occupanti – ha sostenuto – i consiglieri di maggioranza si chiamano per nome. Ha quindi annunciato la richiesta a ministri e assessori di tagliare fondi non essenziali alla Città finché quel luogo non sarà vuoto.

Per Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) la prima condizione per proseguire il Patto di collaborazione era quella di avere l’immobile vuoto. I tecnici comunali – ha evidenziato – hanno parlato di instabilità dell’immobile e si chiede quindi come possano bastare 100 mila euro per la messa in sicurezza: è una presa in giro – ha dichiarato, sottolineando la confidenza degli occupanti con i consiglieri del Pd.

Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani) ha ringraziato il presidente Iannò e i colleghi che non hanno ceduto e si sono rifiutati di aprire la seduta in sua assenza. Lo stabile non è libero – ha affermato – e sono venuti ad accoglierci gli stessi occupanti. Ha poi ribadito che il Patto di collaborazione riguarda solo il cortile e che lo stabile dovrebbe essere vuoto, con utenze scollegate e accessi murati.

Valentina Sganga (M5S) ha dato ironicamente la sua “solidarietà” ai colleghi di centrodestra, che vengono ignorati dal Ministro Piantedosi quando chiedono di sgomberare Askatasuna. Ha quindi riconosciuto come “pacifica” e “legittima” la contestazione ai consiglieri comunali avvenuta durante il sopralluogo.

Comprendiamo la frustrazione della destra per il fatto che non sia andata a rotoli la tappa di questo percorso e la delusione di chi continua a criminalizzare un percorso partecipato e innovativo – ha dichiarato Sara Diena (Sinistra Ecologista).

Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha stigmatizzato il comportamento del Centro-destra in aula, “ossessionato” da Askatasuana, e ha spiegato che in democrazia i processi sono lenti e devono coinvolgere tutte le parti sociali. Il Patto – ha ricordato – ha come pre-requisito la legalità, che fa parte di questa Amministrazione, che ringrazio per il lavoro che sta portando avanti: le distanze si stanno accorciando e stiamo dialogando – ha concluso – senza ostilità, senza alzare muri.

Simone Fissolo (Moderati) ha solidarizzato con i consiglieri insultati e attaccati durante il sopralluogo, come già dichiarato in Conferenza dei capigruppo, e in Sala Rossa ha solidarizzato con il sindaco, attaccato durante il dibattito. Ha quindirinnovato la fiducia sul Patto di collaborazione.

Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) ha ricordato l’innovatività del progetto della Giunta e, nell’auspicare la sua prosecuzione, ha dichiarato di comprendere le difficoltà di chi non lo accetta, incapace di accettare il dissenso.

Claudio Cerrato (PD) ha ringraziato gli organizzatori a vario titolo del sopralluogo. Ha definito il percorso del Patto difficile e complicato, ma si è detto fiducioso per la sua prosecuzione.

Nella replica, il sindaco Stefano Lo Russo ha spiegato che, avendo fatto l’arbitro di calcio, ha meno permalosità e un livello di sensibilità diverso rispetto ad altri. Ha quindi ribadito il rapporto di piena e totale collaborazione istituzionale con chi tutela l’ordine pubblico. Infine, ha rimarcato che vanno sempre condannati i fenomeni di violenza e che tutti devono poter esprimere le proprie opinioni politiche in maniera non violenta. Il problema di questa Città – ha affermato – non è Askatasuna. Stiamo lavorando per riportare Torino nei circuiti nazionali e internazionali, sempre con un approccio istituzionale.

Portici, Nallo-Balbo: FdI attacca, ma i cittadini non sono stupidi

Gli attacchi, anche personali, dei consiglieri Ravello e Poggio Sartori sulla situazione dei portici di Torino dimostrano un approccio superficiale: parlare di decoro urbano senza considerare la presa in carico sanitaria dei senza fissa dimora è semplicemente ipocrita. Il trattamento delle dipendenze e le cure psichiatriche sono in capo alla Regione. Se la situazione non cambia, perché chi ha il potere di intervenire non lo fa? Lo abbiamo chiesto con emendamenti al Bilancio, proponendo l’assunzione di personale sanitario a supporto delle equipe di strada, ma il centrodestra unito ha votato contro. Non si può ignorare il problema e poi raccontare menzogne ai cittadini” dichiara la consigliera regionale Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa per il Piemonte). Rispondendo alle parole dei colleghi di FDI – che avevano dichiarato che “la collega Nallo non farebbe fatica ad abitare e lavorare tra escrementi, urina e senzatetto aggressivi perché alterati dall’abuso di alcol” – Nallo replica: “Parole indegne di chi siede in un’Istituzione. Chi governa ha il dovere di agire, non di alimentare polemiche.” Chantal Balbo di Vinadio, coordinatrice IV Commissione Circoscrizione 1, aggiunge: “Chiediamo l’intervento dell’ASL proprio per risolvere il problema e per rispondere alle preoccupazioni dei residenti. Stanno cercando di metterci i cittadini contro, ma parlare di senza fissa dimora senza parlare di sanità significa non occuparsi del problema. L’80% di queste persone ha bisogno di cure e le equipe di strada oggi non sono nelle condizioni di fare questo lavoro.”

Ravetti (Pd): “Chiarezza sul futuro delle Province”

Il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravetti commenta  quanto emerso all’assemblea UPI del Piemonte e le dichiarazioni del Presidente Cirio

«Sulla riforma delle Province e sulla necessità di ridare loro dignità sono d’accordo con Cirio, con il neopresidente UPI Piemonte Alessandro Lana e con la Lega. Dalla riunione di ieri dell’Unione Province Italiane del Piemonte è emersa un’esigenza di chiarezza sul futuro di questi enti, che sono stati erroneamente demonizzati come “inutili”, ma che servono realmente ai cittadini, venendo a toccare temi concreti che interessano la loro quotidianità. Se il Governo nazionale decidesse di stanziare le necessarie risorse per la gestione di un elenco preciso e chiaro di funzioni, evitando sovrapposizioni, allora sarebbe opportuno anche rimettere nelle mani degli elettori la scelta del Presidente e del Consiglio provinciale. Il decentramento dei poteri è sempre stato un principio a cui si sono ispirati i democratici, a partire dalle scritture di tutte le Carte Costituzionali».

Domenico RAVETTI

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Commemorazione di Alcide De Gasperi a Moncalieri

“Ispirazione, Europa, futuro. Commemorazione di Alcide De Gasperi” al Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto a Moncalieri 
Nel 2024 è caduto il settantesimo anniversario della morte di uno dei pochi statisti autenticamente di livello europeo, Alcide DeGasperi, democristiano, erede e continuatore del miglior pensiero politico di cattolici, quello sturziano che è un richiamo a coerenza, storia, identità, autonomia. In questo inizio di 2025 si aggiunge la bella notizia della chiusura nel Palazzo Apostolico Lateranense, a Roma,  dell’inchiesta diocesana sulla vita,  le virtù eroiche, fama di santità e dei segni del  grande statista trentino,  Servo di Dio, laico e padre di famiglia.
Anche a seguito delle elezioni tedesche,  in quello che Papa Francesco definisce un cambiamento d’epoca, il Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto organizza una giornata per commemorarlo e riflettere su ispirazione,  Europa e futuro.
Alle ore 17,30 a porte chiuse, su invito (da richiedere via mail), “incontro/confronto tra presenze storiche popolari e democratico cristiani europee di lingua italiana: analisi su popolarismo europeo, protagonismo dei cattolici, partecipazione e rappresentanza”.
Alle ore 21 aperto al pubblico “Alcide De Gasperi e l’ispirazione democratico cristiana per il buon governo e il sogno dell’Europa per i giovani” Intervengono: Lorenzo Bugli, vice Presidente del giovanile dell’Internazionale Democratica centrista; Marco Mularoni, Presidente GDC Repubblica di San Marino; Emanuele Cangini, Segretario GDC Repubblica  di San Marino; Francesco Sismondini, Presidente European Democrat Students del Ppe.
Coordina: Markus Krienke, ordinario di filosofia  moderna e etica sociale presso la Facoltà di Teologia di Lugano e direttore Cattedra Rosmini.
Relazione: Mario Mauro, già Vice Presidente del Parlamento Europeo e Ministro della Difesa.
Saluti: Giancarlo Chiapello, Presidente sfdca. Sede del convegno Palazzo Mombello del Real Collegio Carlo Alberto via Real Collegio 28, Moncalieri (To), sarà eccezionalmente esposto dall’archivio dell’ultima sezione sturziana operativa d’Italia, la popolare “Alfredo Rista” di Moncalieri, il gonfalone cucito nel ’46/’48.