Si è svolto ieri a Torino un incontro istituzionale tra una delegazione dell’USMIA (Unione
Sindacale Militare Interforze Associati) e il Consigliere Regionale Silvio Magliano.
L’appuntamento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sui temi legati al
benessere del personale militare e delle loro famiglie.
Durante il colloquio, Gaetano Cocuzza, Segretario Generale Regionale del Piemonte,
accompagnato dal Segretario Territoriale di Torino per l’Esercito – Giuseppe Scalinci – e dai
colleghi della segreteria regionale, ha illustrato la missione e le finalità dell’Associazione, nata
a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018 e della Legge 46/2022, che
hanno riconosciuto ai militari il diritto di costituire associazioni a carattere sindacale. USMIA,
con oltre 9.000 iscritti, è oggi l’unica realtà sindacale interforze rappresentativa del personale
di Esercito, Marina e Carabinieri.
Nel corso dell’incontro, sono state evidenziate alcune criticità legate alla genitorialità e alla vita
familiare del personale militare, tra cui:
– Politiche abitative dignitose per il personale militare,
– Agevolazioni locali per le famiglie dei militari, oggetto di trasferimenti da parte
dell’amministrazione Difesa
– Proposte di semplificazione delle procedure e riduzione dei costi per i permessi ZTL a
favore del personale in servizio in zone centrali della città, mitigando così disagi legati
agli orari e turni operativi.
USMIA ha ribadito la propria piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni su progetti legati
alla sicurezza, alla promozione della legalità – in particolare tra le nuove generazioni – e su
iniziative sociali e culturali volte a rafforzare il senso di comunità e l’inclusione sociale.
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a mantenere aperto un canale di dialogo e a
sostenere con azioni concrete il personale militare e le loro famiglie.
La Segreteria Regionale USMIA
POLITICA
Leggi l’articolo su L’identità:
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Sabato 12 aprile 2025 anche Torino in Piazza Castello manifesta contro “ReArm Europe”
«“Siamo per la PACE! Diciamo un chiaro NO al pazzesco riarmo UE! – esclama Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino, che prosegue invitando tutti i torinesi e i piemontesi a dire forte “NO al programma UE chiamato “ReArm Europe“ partecipando numerosi alla grande MANIFESTAZIONE unitaria a Piazza Castello a Torino sabato 12 aprile 2025 alle 16:30, promossa da un comitato di cittadini amanti della Pace».
«Il programma UE chiamato “ReArm Europe“ – riprende Bravi – è stato poi ribattezzato “Readiness 2030″, un termine più politicamente corretto che però non cambia la sostanza degli oltre 800 miliardi di euro (da ottenere con ulteriore debito, o da prelevare dai nostri conti correnti) da spendere entro il 2030 per riarmarsi massicciamente. Notiamo che tale enorme cifra si va ad aggiungere ai già cospicui stanziamenti ordinari per le armi e la difesa, i quali soprattutto nell’ultimo decennio in tutta l’UE sono in continua crescita assai più che tutte le altre voci di spesa pubblica. È inaccettabile che l’Unione Europea scelga di destinare risorse così ingenti al riarmo, a discapito delle famiglie e delle esigenze sociali più urgenti. Questa scelta politica rappresenta una grave minaccia per le famiglie, la sanità, l’istruzione, il lavoro e le piccole e medie imprese».
«Esprimiamo un forte dissenso – soggiunge Bravi – anche nei confronti di una narrativa diffusa ed uniforme circal’inevitabilità di un confronto armato generalizzato in ambito europeo, narrativa che viene diffusa ormai da anni dai media mainstream. Insieme a tale narrativa a senso unico denunciamo anche l’esplicita repressione delle voci “fuori dal coro“, quando chiedono ad esempio semplicemente di riallacciare i rapporti culturali e sportivi – e magari anche economici – con la Federazione Russa».
«Troviamoci tutti a Piazza Castello a Torino sabato 12 aprile alle 16:30 – invita infine Bravi – dove ascolteremo interventi di vari rappresentanti della società civile sia in presenza sia da remoto, e dove saremo in collegamento con altre piazze d’Italia anch’esse mobilitate contro il programma “ReArm Europe“. A Piazza Castello spero di poter esprimere anch’io la voce delle famiglie piemontesi, come pure dei cristiani della nostra Regione, che sono concordi non solo nell’invocare da Dio il grande Dono della Pace, ma anche nel promuovere attivamente concrete opere di Pace, miranti a sostenere le famiglie in tutte le loro esigenze a cominciare da un piano per la natalità –questo sì che servirebbe davvero massiccio, anche istituendo uno specifico Reddito di Maternità come propone da un decennio il Popolo della Famiglia – per arrestare ed invertire il trend della denatalità (la “peste bianca” del 21° secolo, vera bomba ad orologeria per la società contemporanea), per una sanità davvero per tutti, la scuola, i disabili, gli anziani, i disoccupati e gli emarginati, come pure le piccole e medie imprese (in gran parte famigliari) che stanno chiudendo a ritmi galoppanti. Vi aspettiamo tutti a Piazza Castello!».
Pdf Piemonte
Anche in Piemonte i gazebo referendari di Avs
A meno di due mesi dal voto, sabato 12 e domenica 13 aprile, in tutta Italia, Alleanza Verdi e Sinistra ha organizzato i “gazebo referendari” per far conoscere le buone ragioni dei 5 Sì:
* 1. Per un lavoro tutelato: SÌ all’abolizione delle norme del Jobs Act che impediscono la reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo.
* 2. Per un lavoro dignitoso: SÌ all’eliminazione del tetto massimo agli indennizzi per i licenziamenti nelle piccole aziende, affinché il giudice possa stabilire un giusto risarcimento.
* 3. Per un lavoro stabile: SÌ alla cancellazione della liberalizzazione dei contratti a termine, per contrastare il precariato.
* 4. Per un lavoro sicuro: SÌ alla reintroduzione della responsabilità solidale negli appalti, affinché le aziende committenti non possano sottrarsi alle proprie responsabilità in caso di infortuni o malattie professionali.
* 5. Per il diritto alla cittadinanza: SÌ al ripristino del requisito dei 5 anni di residenza legale continuativa per ottenere la cittadinanza italiana, cancellando l’ingiusto innalzamento a 10 anni.
Questi referendum rappresentano una battaglia di civiltà e giustizia sociale.
Per questo anche in Piemonte i e le militanti di Avs saranno in 20 piazze in tutta la Regione con i “gazebo referendari” per spiegare che con “5 Sì la tua rivoluzione inizia così”!
Le nostre strutture territoriali stanno aderendo, inoltre, ai comitati unitari per i Sì a tutti e 5 i referendum e saremo presenti alle diverse iniziative che, da qui all’8 giugno, si svolgeranno in tutto il Piemonte.
La segretaria di Sinistra Italiana Piemonte
Alice Ravinale
I co portavoce di Europa Verde Piemonte
Arianna Nardon
Mauro Trombin
Di seguito i “gazebo referendari” del prossimo week end in tutta la regione
SABATO 12 APRILE
Torino (TO): Mercato di Corso Racconigi, dalle 9:30 alle 13
Torino (TO): Mercato di Piazza Madama Cristina, dalle 9:30 alle 13
Carmagnola (TO): Mercato di Piazza Martiri, dalle 9:30 alle 12:30
Castellamonte (TO): Piazzale Pietro Nenni, dalle 9:30 alle 13
Chieri (TO): Mercato di Piazza Dante, dalle 9:30 alle 12:30
Chivasso (TO): Mercato di Piazza D’armi, dalle 9:30 alle 12
Moncalieri (TO): Piazza Vittorio Emanuele II, dalle 10 alle 17
Nichelino (TO): Mercato di Via 1° Maggio, dalle 9:30 alle 12:30
Pinerolo (TO): Piazza Facta, dalle 10 alle 12
Settimo T.se (TO) Piazza del mercato dalle 9.30 alle 13.30
Venaria (TO): Mercato di Piazza Alcide De Gasperi, dalle 9 alle 12
Biella (BI): Piazza Santa Marta, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18
Bra (CN): Via Cavour, dalle 16:30 alle 19
Saluzzo (CN): Porta Santa Maria, dalle 8:30 alle 13
Novara (NO): Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Verbania (VB): Piazza San Vittore, dalle 9 alle 14:30
Vercelli (VC): piazza Cavour, dalle 9 alle 19
DOMENICA 13 APRILE
Novara (NO) Piazza delle Erbe, dalle 10 alle 18
Cuorgnè (TO): Piazza Martiri della Libertà, dalle 9 alle 13
Collegno (TO) dalle 15 alle 18 Parco Dalla Chiesa
Federica Laudisa nel gruppo di Sinistra Ecologista
Federica Laudisa, consigliera della Circoscrizione 5 eletta con Articolo 1, è entrata ufficialmente a far parte del gruppo di Sinistra Ecologista.
«Dopo lo scioglimento di Articolo Uno, oltre un anno fa, ho preferito prendermi del tempo per fare una scelta ponderata che mi ha condotto ad una nuova “casa politica”: Sinistra Ecologista -dichiara Federica Laudisa, consigliera Circoscrizione 5 – La sensazione è proprio quella di quando entri e ti trovi subito a casa perché c’è una forte condivisione di idee e obiettivi. L’attuale stallo del governo di centro-destra nella Circoscrizione 5 – continua Laudisa – dovuta a beghe interne alla maggioranza e che non fa bene al territorio, ha paradossalmente avuto l’effetto di farmi capire che senza un gruppo solido la strada intrapresa è senza uscita».
La soddisfazione data da questo nuovo ingresso è grande per tutta la squadra di Sinistra Ecologista che ha accolto con gioia la decisione della consigliera:
«Siamo felici dell’ingresso di Federica Laudisa nella comunità di Sinistra Ecologista – dichiara Sara Diena, capogruppo in Comune di Sinistra Ecologista – Non solo avremo la possibilità di estendere il nostro impegno in maniera più concreta nel territorio della Circoscrizione 5, ma anche di farlo con quella grinta e combattività che Federica vanta e che sono necessarie per far fronte a una maggioranza in bilico e troppo concentrata a parlare alla pancia delle persone».
Emanuele Busconi, co-portavoce di Sinistra Ecologista Torino commenta: «Con Federica Laudisa possiamo contare su una persona seria e competente in una circoscrizione in cui la destra sta dimostrando la propria incapacità di governo, dando prova di essere più interessata a scambi di poltrone che ai progetti rivolti alla cittadinanza».
“Dalla Regione al Governo, Fratelli d’Italia pronta al massimo supporto al mondo produttivo”
“Siamo fiduciosi per la missione negli Stati Uniti del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia non farà mancare il sostegno alle filiere produttive e metterà in campo ogni azione utile a rilanciare la competitività delle imprese”. A dichiararlo il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Carlo Riva Vercellotti, che ha presentato in settimana un ordine del giorno inerente ai dazi degli Stati Uniti.
“Prendiamo atto delle decisioni del Presidente degli Stati Uniti e della sua volontà dapprima di introdurre dazi doganali anche nei confronti dell’UE e poi di sospenderli – afferma Riva Vercellotti – Crediamo non occorrano risposte di pancia e guardiamo, come avviene a livello nazionale, ad un approccio pragmatico”.
“Occorre governare questa fase delicata; ci fa piacere e ci rende orgogliosi che a svolgere un ruolo guida nel negoziato con gli Stati Uniti sia proprio Giorgia Meloni, anche grazie alla sua capacità di relazione con l’amministrazione americana – prosegue Riva Vercellotti -. La posizione di Fratelli d’Italia non è rispondere ai dazi con i dazi, ma di rimuoverli nell’area occidentale perché, qui, le regole per produrre sono simili, le norme sul lavoro e sull’ambiente sono simili, i valori di libertà e democrazia sono simili. Occorre trovare soluzioni comuni ed evitare di inasprire una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno”.
“Per tali motivi – rimarca e conclude il Capogruppo di Fratelli d’Italia – abbiamo presentato questo ordine del giorno in cui chiediamo alla Giunta regionale di sostenere l’azione del Governo e di supportare la capacità attrattiva e la competitività delle imprese anche mettendo un freno al complesso di norme ideologiche del Green Deal. Chiediamo inoltre, siano promossi momenti di confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria per monitorare l’evolversi della situazione, valutando eventuali misure di compensazione economica”.
Penso proprio che nessuno sappia prevedere come ne usciremo da questa assurda situazione. E se ne usciremo. Indubbiamente siamo oltre il caos per avere l’imponderabile.
Trump ciò che dice oggi non vale per ciò che dirà domani. Persino Musk non ce la fa più.
E sono passati solo tre mesi dall’insediamento dell’”irlandese folle”.
Prima dei dazi ha sostenuto che in 48 ore faceva fare la pace tra Ucraini e Russia. Risultato pratico, la guerra continua senza sosta. L’Europa, anzi i governanti dell’Europa dicono che vogliono una difesa comune e quando si ritrovano ognuno parla una lingua diversa per come realizzare il tutto.
Concretamente, per ora, un nulla di fatto.
Salvini continua a dire che è il più figo del mondo ed ora vuole fare il Ministro dell’Interno e manderebbero Piantedosi in Campania come candidato del centro destra.
Tajani rivendica di essere l’unico vero europeista peccato che ha solo l’8% di voti.
Meloni non sa che pesci prendere, sempre più stancamente, e ripeto che è bravissima e bellissima.
Non che la nostra opposizione stia meglio.
Cocciutamente divisa e sembra speculare alla ignavia di questo governo.
E sorge spontanea la domanda: ma non vi aspettavate i dazi? Con Meloni che ripete: non dobbiamo drammatizzare. Effettivamente, almeno personalmente sono terrorizzato.
Comunque vedremo gli sviluppi, con la mia convinzione che non abbiamo ancora visto il peggio.
***
Lasciamo indietro queste miserie del mondo e rifugiamoci nella nostra bella città.
Già come cantava Antonello Venditti: Torino sei proprio bella. Ed è ancora più bello vedere questa massa di turisti.
Era una vita che non mi permettevo un passeggiata per via Po e piazza Castello fino a Porta palazzo. Il sole la faceva da padrone e tutte quelle scolaresche facevano allegria.
Non usuale sentire parlare inglese davanti ai ruderi romani. Bello, veramente bello. Ma anche qui c’è il rovescio della medaglia. Parcheggio ai Giardini reali ed affronto la salita per piazza Castello. Sotto il piccolo ponte una comunità di senza tetto attorniata da tante immondizie con un odore talmente acre che ti prende la gola. Analogo “spettacolo” sotto i portici davanti alla Porta Romana e a 10 metri dal commissariato di polizia assediato da extracomunitari per il permesso di soggiorno. Semplicemente non è giusto. Ovviamente non sono arrabbiato con i senza tetto. Generalmente affetti da alcolismo e tossicodipendenza.
Nessun individuo può e deve vivere in quelle condizioni. E con l’immigrazione è notevolmente aumentato questo fenomeno.
Che fare? Qui c’è l’elemento comune tra le grandi questioni e questa invece apparentemente piccola questione.
L’impotenza di chi assiste e di chi dovrebbe intervenire per risolvere sia i grandi sia i piccoli problemi. Oramai tutto ciò ” viaggia ” senza che nessuno sappia o voglia far qualcosa.
Difatto subiamo la Storia e le nostre piccole storie. Veramente un peccato: in gioventù avrei sperato per i nostri figli qualcosa di più.
E comunque Torino continua ad essere bellissima.
PATRIZIO TOSETTO