Ponte sullo Stretto: sbagliato dire “no” a priori
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

“La lingua batte dove il dente duole. Questo vecchio proverbio non passa di moda. Basti pensare,
per fare un solo esempio, al ritorno in grande stile della ‘via giudiziaria al potere’ nel campo della
sinistra. Un vecchio tic che evidenzia una deriva autenticamente e schiettamente antidemocratica.
Purtroppo la sinistra populista, giustizialista ed ideologica, non riesce a disfarsi di questa vecchia
prassi che rischia di inquinare profondamente la fisiologica dialettica democratica da un lato e
che, al contempo, crea le condizioni per una radicalizzazione permanente del conflitto politico.
Con il solito seguito della delegittimazione morale e dell’annientamento politico dell’avversario/
nemico. Ma dire no alla ‘via giudiziaria al potere’ significa anche, e soprattutto, ridare qualità alla
democrazia e credibilità alle nostre istituzioni democratiche. Nonchè rispettare sino in fondo i
principi e i valori della Costituzione”.
On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’
Pompeo (Pd): “I rider non interessano alla Giunta”
“BOCCIATO IL MIO ATTO DI INDIRIZZO”
“La condizione dei rider è sempre più drammatica: crescono di numero e restano esposti a sfruttamento e precarietà. Servono tutele vere, sicurezza e diritti esigibili. Ma a Cirio e al centrodestra questi lavoratori non interessano. E’ stato, infatti, respinto l’atto di indirizzo, a mia prima firma, collegato all’Assestamento di Bilancio con il quale chiedevo alla Giunta di promuovere, insieme a Governo e parti sociali, una riforma che potesse garantire un lavoro digitale sostenibile, etico e rispettoso della dignità umana” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.
“La trasformazione del mercato del lavoro, accelerata dalla pandemia e dallo sviluppo delle piattaforme digitali, ha creato nuove forme di vulnerabilità. I rider, in particolare, operano in condizioni spesso insicure, con compensi bassi, assenza di tutele contrattuali e gravi rischi per la salute. È inaccettabile considerare il loro impiego come semplice lavoro autonomo: si tratta, piuttosto, di una negazione strutturale dei diritti dei lavoratori, che compromette la sicurezza e il benessere delle persone coinvolte” prosegue Pompeo.
“Con questo odg chiedevo di dare attuazione a collaborazioni più strette con i Comuni per allestire spazi coperti e attrezzati con i servizi primari, iniziative di sensibilizzazione per i cittadini affinché comprendano le condizioni di lavoro dei rider e campagne indirizzate ai datori di lavoro per rafforzare la consapevolezza del loro dovere morale nei confronti dei lavoratori. Inoltre, la Regione si è impegnata a stanziare fondi per supportare misure di sicurezza e percorsi di formazione destinati ai rider, nonché a prevedere risorse dedicate al sostegno dei lavoratori nei periodi caratterizzati da condizioni meteorologiche estreme prolungate, per cui sono impossibilitati al lavoro” aggiunge Laura Pompeo. “In Italia operano circa 30mila rider e quasi 3mila in Piemonte. Molti sono immigrati, giovani tra i 18 e i 29 anni, e lavoratori in età matura, spesso senza alternative occupazionali. La loro attività rappresenta una fonte di sostegno importante, ma anche un lavoro povero e fragile, esposto a rischi elevati. Dovrebbe essere un dovere fare di più per persone alle quali troppo spesso sono negati i diritti concessi a ogni lavoratore. Ma evidentemente per il centrodestra non tutti i lavoratori sono uguali!” conclude la Consigliera Pompeo.
Molto Positivo il fondo governativo per il risarcimento alle imprese che collaborano al cantiere della TAV colpite da assalti dei NOTAV. Come proposi già il 24 gennaio scorso, in una lettera pubblicata da IL TORINESE, essendo la TAV un’opera di interesse nazionale, i danni causati dagli assalti dei NOTAV debbono essere risarciti, in particolare la parte non coperta dalle Assicurazioni. Ora sarà importantissima la accelerazione dei lavori che porteranno gli occupati del cantiere lato Italia dai 300 attuali alle mille unità. Chi attacca il cantiere della TAV va contro l’interesse nazionale e contro il diritto del lavoro che vorrei ricordare alla Signora Schlein e ai cattolici NoTav e’ il primo diritto riconosciuto dalla Costituzione. La TAV rappresentera’ la più importante spinta al rilancio economico della Bassa Valle di Susa il cui PIL è sceso negli ultimi anni ai livelli delle regioni del Sud e del Piemonte.
Mino GIACHINO
“Se non è zuppa è pan bagnato: a voler sintetizzare, le cose sul decreto sport sono andate più o meno così. Era in gioco, fra le altre questioni, la titolarità dell’organizzazione delle Atp Finals, appuntamenti clou della stagione tennistica ospitato a Torino a metà novembre. E il governo di Giorgia Meloni, afflitto da ingordigia di potere, voleva sottrarre quell’evento dalla Federazione italiana tennis e padel per metterlo sotto l’ala dell’agenzia Sport e Salute. Il decreto è stato modificato, dopo un chiarimento non proprio lineare con il Quirinale, e Sport e Salute è stata estromessa. Non si è tirato indietro il governo, e il decreto infatti prevede che il ministero competente affianchi la Federazione nell’organizzazione delle Finals. Con il risultato di irritare l’Atp internazionale, contraria da sempre alla presenza della mano pubblica. Meglio avrebbe fatto Meloni a spendere tempo e risorse per rendere tutto il tennis, non solo le Finals, visibile e in chiaro sui canali Rai. Ora il rischio è che Atp decida di traslocare altrove e privare, dopo il 2026, l’Italia e Torino delle Finals”. Così l’on. Daniela Ruffino di Azione.
5 agosto 2025 – “Ieri, in Consiglio regionale, con il voto della maggioranza di centrodestra guidata da Cirio è stato approvato un aumento dell’IRPEF che graverà su lavoratori e pensionati con redditi tra i 15.000 e i 50.000 euro. Si parla di rincari fino a 106 euro all’anno per chi già fatica a far quadrare i conti. Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, ha combattuto con determinazione questa scelta scellerata, arrivando a presidiare le Commissioni anche di notte e nel primo weekend di agosto, per cercare di bloccarla. Il centrodestra, però, sordo a tutte le nostre proposte, ha scelto di penalizzare il ceto medio e i più vulnerabili, colpendo lavoratori e pensionati” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.
“Tuttavia, la nostra battaglia non è finita: avvieremo una campagna capillare per informare ogni cittadino piemontese sull’impatto concreto di questo provvedimento sulle buste paga e sulle pensioni. Continueremo a batterci per una fiscalità più equa, che non chieda sacrifici solo a chi ha meno, ma che coinvolga anche chi beneficia dei vantaggi del nostro territorio. È giunto il momento di smettere con lo scaricabarile sui debiti del passato: chi governa da sei anni non può continuare a lamentarsi delle eredità, soprattutto quando il problema dei milioni di euro non riscossi, come nel caso del bollo auto, è sotto gli occhi di tutti” aggiunge Laura Pompeo.
“Ribadiamo che servono politiche che tutelino i più fragili, che investano nelle borse di studio, che contrastino la violenza economica di genere, per fare alcuni esempi. Dopo la pausa estiva affronteremo il nuovo piano sociosanitario e sarà l’occasione per pretendere dalla Giunta maggiori attenzioni per le fasce più vulnerabili e servizi più capillari e efficienti per tutti i cittadini” conclude la Consigliera regionale Pd.
cs
In molte città italiane, parcheggiare vicino a casa è un diritto riconosciuto e tutelato. A Torino, invece, rappresenta spesso un onere economico e un ostacolo quotidiano per migliaia di cittadini. Federica Scanderebech, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, ha presentato una proposta di mozione per colmare questa disparità, proponendo l’istituzione di abbonamenti gratuiti per la sosta sulle strisce blu nelle zone di residenza.
«Non è solo una questione economica, ma di qualità della vita– spiega Scanderebech (FI) –. La città deve essere uno spazio accessibile, in cui i residenti non siano penalizzati dall’obbligo di pagare per un diritto fondamentale come parcheggiare sotto casa. Il costante aumento delle tariffe negli ultimi dieci anni ha trasformato questa esigenza in un ostacolo ingiustificato».
«Garantire ai residenti la possibilità di parcheggiare vicino a casa senza costi aggiuntivi significa rispondere concretamente ai bisogni ed alle richieste di chi vive stabilmente nelle zone interessate– aggiunge Scanderebech (FI) –. La proposta si ispira a modelli già adottati in città italiane come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Palermo e Genova, dove la sosta gratuita, o a costo simbolico, è una realtà. Prevede inoltre l’introduzione di procedure digitali semplici e trasparenti, per facilitare l’accesso a questo beneficio».
«Si tratta di un intervento amministrativo concreto. La politica ha il dovere di costruire una città che funzioni per chi la abita, non solo per chi la attraversa – conclude Scanderebech (FI) –. La gratuità della sosta per i residenti rappresenta un chiaro segnale di attenzione e responsabilità verso le esigenze della comunità torinese».
cs
Pentenero (Pd): un welfare che include e sostiene
“Il Piemonte deve tornare a prendersi cura dei più fragili”
4 agosto 2025 – “Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno collegato all’Assestamento di Bilancio che impegna la Giunta regionale a intervenire con urgenza per ripensare il welfare regionale, renderlo sostenibile e universale, e a dedicare tutte le risorse necessarie, provenienti dall’extra gettito IRPEF, per garantire il pieno riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle cittadine piemontesi in materia di cura e assistenza per la non autosufficienza, incrementando gli investimenti sia per quanto riguarda l’assistenza domiciliare che quella residenziale e semi-residenziale. Il sistema socio-sanitario piemontese, infatti, è al collasso. L’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche e la crescita della domanda di assistenza stanno mettendo a dura prova un modello che, pur essendo stato fondamentale per le nostre comunità, oggi rischia di non reggere più” spiega la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“Oltre 23.000 persone non autosufficienti sono in lista d’attesa per un posto in RSA, e molte altre stanno ancora attendendo di essere valutate. il Patto per un welfare innovativo e sostenibile esclude semi-residenzialità, domiciliarità e servizi territoriali. Su tali settori non sono pertanto allo stato previsti aumenti delle risorse destinate – aggravando ulteriormente la situazione e mettendo seriamente a rischio la tenuta del welfare piemontese – tanto per quanto riguarda la continuità dei percorsi di assistenza che per quanto riguarda gli attuali livelli occupazionali, l’adeguatezza dei salari e delle condizioni di lavoro. Occorrono con urgenza azioni concrete: attivare i tavoli di lavoro previsti, aumentare il budget sanitario, estendere gli aumenti tariffari anche ai servizi semiresidenziali, domiciliari e territoriali” aggiunge la Presidente Pentenero.
“E’, inoltre, necessario – prosegue Gianna Pentenero – garantire gli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto collettivo per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali. Parliamo di oltre 30.000 persone che ogni giorno garantiscono assistenza, cura e dignità ai più fragili. Non possiamo permettere che il loro lavoro venga svalutato o reso insostenibile. La Regione deve dare indicazioni chiare alle ASL sulla spesa per la non autosufficienza, garantire la piena operatività delle strutture e attivare un confronto serio con ANCI Piemonte per tutelare anche i servizi gestiti direttamente dagli enti locali”.
“Ribadisco, ancora una volta, che il welfare non rappresenta un costo, ma un investimento per il futuro della nostra comunità. Il Piemonte ha bisogno di un sistema che metta al centro le persone, i territori e chi ogni giorno lavora per garantire assistenza e inclusione” conclude Pentenero.
CS