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La questione non è Chiara

Febbricitante Zingaretti che desidera un alleanza per le amministrative con i pentastellati. Sconfitta assicurata. Calenda e Renzi contro il PD. Ok, appurato che sono solo masochisti.

Guido Crosetto scherzava quando proponeva Giachino a candidato a Sindaco di Torino. Ma qualcuno lo prende in parola, perché non ti canditi tu? Se mai ci fosse una sua candidatura con PD e Chiaretta, vittoria di Crosetto al primo turno.

Basta entrare in un bar del centro e chiedere cosa ne pensano dell attuale Sindachessa. Giudizi negativamente irripetibili. Ma mi sa che Guido Crosetto non sarà sindaco per il semplice fatto che non si candiderà. Dovrebbe rinunciare alle sue attuali attività imprenditoriali. Fin qui due certezze. Lui non sarà il candidato e chi si presenta con i pentastellati sicuramente perderà. A Torino il problema non è Chiaretta, sono tutti i pentastellati, partendo da Beppe Grillo e passando dalla Azzolina per finire con Lapietra. Non che in Consiglio regionale le cose vadano meglio. Attività legislativa zero. I leghisti fanno i duri e Cirio passa con la Meloni mentre Forza Italia evapora. Poca concretezza con Tav ferma ed infrastrutture lente come una tartaruga. Disperati gli imprenditori e i lavoratori ancor di più. Tutto il mondo rilancia il diesel euro 6 meno inquinante del metano e gas e noi pensiamo al bonus bici e monopattini. Direi geniale. Dopo 10 giorni di ammuina a Villa Pamphilj  l’ Europa ci fa presente che siamo gli unici in ritardo nel presentare piano che doveva essere “partorito” dal governo.
Tutto rinviato a settembre, rinvio in un Paese che non sa ancora come e dove andranno i nostri figli a scuola. In Europa il semestre tocca ai tedeschi. Merkel vuole mediare chiedendo garanzie
all’Italia e qui si fa complicato il discorso. Gentiloni e Sassoli ce la mettono tutta per trovare una soluzione, ecco Salvini e i pentastellati che non volendo il MEF vogliono far saltare tutto. Ricapitolando: tutto bloccato. Roberto Vecchioni cantava “e contro il niente adesso parte un volo charter”, itinerario di gran moda. Oggi tragicamente attuale. Sembra che la politica, i politici inseguono il primato nell’essere i primi, obbiettivo: il niente impastato con il nulla. Ad oggi i campioni sono i pentastellati. Fino a tre mesi campioni incontrastati. Oggi non più, gli fanno ombra gli altri partiti. Il Paese sprofonda sempre più in giù. Testimonianza che al limite non c’è mai limite.

Patrizio Tosetto

Scuola, Lega: “ministro Azzolina sconnessa dalla realtà”

 “Manifestiamo grande preoccupazione per la riapertura delle scuole in provincia di Torino perché la ministra Azzolina dimostra, ancora una volta, di ignorare la realtà dei territori e di avere le idee molto confuse. Studenti, insegnanti, famiglie e sindaci restano abbandonati e senza certezze. 

Dopo la follia del plexiglas, ora parla di un 15% di studenti che non troveranno spazio a scuola. Temiamo poi per il futuro delle nostre scuole di montagna, dove si stanno riducendo classi e insegnanti con paventati trasferimenti verso i grandi centri che comporterebbero sia lo svilimento dei territori stessi sia il concentramento di studenti, con relativi disagi, in città. Se conoscesse la realtà della scuola, il ministro farebbe l’esatto opposto, come per altro proposto dall’Unione dei Comuni montani, riorganizzando gli studenti nelle scuole di residenza, sfruttando anche gli spazi aperti dei piccoli Comuni. A maggior ragione chiediamo al governo di dare parere favorevole all’emendamento della Lega al decreto Rilancio, attualmente accantonato, che prevede un fondo di mezzo miliardo per i comuni fino a 20 mila abitanti per la messa in sicurezza di strade, scuole ed edifici pubblici”. Lo dichiarano i deputati torinesi della Lega Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto ed Elena Maccanti.

Azzardo e sanità, Gallo: “Prevalse le ragioni del centrosinistra”

“Finalmente si torna al confronto in Aula e commissione sulla normativa sulla ludopatia. Via all’indagine conoscitiva in IV Commissione per capire cosa è successo e per migliorare il sistema sanitario regionale”.

 

“Il ritiro dell’emendamento sul gioco d’azzardo è una vittoria del centrosinistra e delle opposizioni. Voler modificare la normativa sulla ludopatia attraverso un emendamento all’Omnibus rappresentava un’inaccettabile forzatura.

Finalmente ha prevalso il buon senso e si torna al confronto, in Aula come in Commissione, dove potranno essere ascoltate le voci delle tante realtà associative e degli operatori. Ora discuteremo ma partendo dai dati per capire cosa ha funzionato e cosa no nella normativa approvata nella scorsa legislatura, e che noi continueremo a difendere”. Lo afferma il Presidente del gruppo regionale PD Raffaele Gallo in occasione del dibattito in Consiglio regionale sul disegno di legge “omnibus”, collegato alla legge di stabilità regionale.

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto sull’indagine conoscitiva sulla sanità che verrà avviata in seno alla IV Commissione e che sarà guidata da un esponente delle opposizioni. Finalmente la destra ha compreso il vero spirito della nostra proposta, non fare processi a qualcuno ma capire con spirito costruttivo cosa è successo e cosa non ha funzionato, in modo tale da poter elaborare proposte migliorative del sistema sanitario regionale. Si concludono così tre settimane difficili nel corso delle quali si stavano scrivendo delle brutte pagine nel rapporto tra maggioranza e opposizioni, senza mai voler affrontare le questioni nel merito, quasi questo fosse motivo di fastidio. Oggi abbiamo finalmente ridato centralità all’Aula e alla dialettica tra maggioranza e minoranza”.

“Resta il rammarico di non esser riusciti a far desistere la maggioranza dal modificare la normativa sull’attività venatoria. Nella precedente legislatura era stata costruita una legge equilibrata, che non voleva essere contro i cacciatori ma a favore del turismo. La cancellazione del divieto di caccia nelle ultime due domeniche di settembre è un passo indietro ma nonostante il nostro impegno non è stato possibile trovare una sintesi”.

 

Proiettile a casa dell’ex pm Rinaudo, la solidarietà di Allasia

LA CONDANNA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Esprimo vicinanza e solidarietà all’ex pm Antonio Rinaudo e ferma condanna per il vile gesto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto. Un atto ripugnante e infame sul quale è necessario che venga fatta piena luce, perché la violenza e le minacce sono sempre inaccettabili. Un episodio sconcertante, rivolto ad un servitore dello Stato che per molti anni ha dato un importante contributo in processi come quello alle Brigate rosse e ai più recenti per gli assalti ai cantieri della Tav. Purtroppo l’ex magistrato non è nuovo a questo genere di intimidazioni, mi auguro che i responsabili vengano assicurati quanto prima alla giustizia.

Stefano Allasia

Ospedale unico Asl To5, interviene l’assessore

«Conosciamo bene lo studio per il nuovo ospedale unico di Moncalieri, ma siccome abbiamo già visto avallare la costruzione di un ospedale in cima alla montagna a Ornavasso, oppure sulle palafitte a Verduno, allora permetteteci di approfondire la conoscenza del luogo, prima di decidere».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta alle polemiche dei consiglieri regionali Salizzoni e Sarno e del sindaco di Moncalieri, Montagna, sulla individuazione dell’area per la costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl To5.

«A giudicare dai nomi delle località individuate per gli ultimi ospedali (“Paciarina” a Verduno, “Ranè” a Calamandrana, “Millefonti” a Torino, “Fontanone” a Biella, “Fontanino” ad Asti…) – aggiunge Icardi -, sembra che la scelta sia stata fatta più che dai tecnici, dai rabdomanti. Per questo abbiamo chiesto all’Asl To5 di far redigere, il più rapidamente possibile, una perizia asseverata idrogeologica, idraulica e sismica che vada oltre lo Studio di fattibilità attualmente disponibile in Regione. Vogliamo evitare gli errori del passato e valutare in modo analitico anche le caratteristiche alluvionali della località, ragionando su proiezioni temporali di duecento anni e non certo condizionate dalle scadenze elettorali».

Giachino: “Liguria e Nord Ovest devono reagire”

I RITARDI DI AUTOSTRADE E GOVERNO COSTERANNO MOLTO ALLA LOGISTICA E AL TURISMO

Genova e la Liguria valgono molto di più del PIL che producono e dei posti di lavoro che hanno. La Liguria  con i suoi porti serve al 70% della industria italiana sia per le importazioni di materie prime e semilavorati sia per le esportazioni. A chi se lo fosse scordato ricordo che senza l’aumento delle esportazioni la crescita del PIL italiano negli ultimi dieci anni sarebbe stata negativa. Ecco perché la condizione dei suoi porti , della sua rete autostradale e della sua rete ferroviaria sono una questione nazionale. Le concessionarie autostradali hanno sicuramente molte responsabilità nel non aver fatto, per tempo,  le manutenzioni necessarie e nel non aver avvertito della urgenza di lavori straordinari ma grosse responsabilità hanno Toninelli che subito dopo la tragica caduta del Ponte Morandi avrebbe dovuto far fare le verifiche a tutte le gallerie, ai ponti e ai viadotti che la Ministra Demicheli sta facendo fare in questi giorni, dopo alcune mie lettere scritte al Premier e alla Ministra , perché è chiaro che dal 15 Agosto del 2018 Chi ha viaggiato per lavoro come i trasportatori, come il sottoscritto e tanti altri colleghi, che viaggiano ogni giorno sulla rete autostradale abbiamo viaggiato in condizioni di insicurezza. Ringrazio il Cielo che la caduta del viadotto sulla A6 e la caduta dei calcinacci (2 tonn.) della galleria di Masone (fine anno 2019) non abbiano fatto vittime oltre alle 43 sfortunatissime vittime del 14.8.2018.In tutta questa situazione la Gronda di Genova non è stata inserita nel Pacchetto delle opere che da mesi attende di essere sbloccato dal Governo, mentre il Governo ha dovuto inserire la TAV l’opera più avversata dai 5 Stelle perché dopo le nostre grandi Manifestazioni SITAV, il Senato a stragrande maggioranza aveva bocciato la mozione NoTav dei Grillini .Ecco perché Sono sempre più convinto che alla Liguria oltre al Metodo Genova serva il Metodo TAV che noi SITAV torinesi abbiamo utilizzato per convincere il Paese e il Parlamento sulla strategicita’ della Linea Ferroviaria Torino Lione, mettendo fine a vent’anni di No a tutto.

 
Mino GIACHINO 
Presidente di Saimare spa

Scuola, Ruffino (Fi): “No al taglio di classi nei piccoli Comuni”

“Chiediamo al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, alla luce del periodo durissimo determinato dall’emergenza Coronavirus, maggiore attenzione alle istanze manifestate dai sindaci delle aree montane, che rischiano il taglio delle sezioni a partire da settembre 2020.

Il ministro Azzolina si impegni a mantenere le classi, attivandosi presso le regioni e gli uffici scolastici regionali perché queste realtà vengano tutelate. Sono numerosi i sindaci che, in Piemonte ed altre regioni d’Italia, come quello di Angrogna, in provincia di Torino, rischiano il taglio delle monoclassi, in virtù dei nuovi regolamenti dettati dall’emergenza Covid. Molti sindaci sono impossibilitati ad avere classi numerose ma proprio in virtù della loro specificità vanno tutelati, con risorse adeguate, non penalizzati. Occorre dare certezze alle famiglie e agli studenti di tutto il territorio nazionale: per questo, chiediamo al Governo un cambio di rotta nei confronti dei piccoli comuni, a cominciare dalla scuola”. Lo dichiara, in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Dubbio amletico: Torino conta meno delle altre province?

FRECCIATE  Arriveranno meno finanziamenti dalla Regione Piemonte a Torino e all’area metropolitana torinese per i lavori pubblici. Sarà perchè Torino ha ristretto gli orizzonti strategici e sta diventando una città provinciale o perchè non c’è sintonia politica tra Appendino e Cirio?

L’arciere

Dl Rilancio, Molinari (Lega): “Governo vuole dittatura dell’esecutivo”

“Con la scusa del Coronavirus questo governo punta alla dittatura dell’esecutivo. Dopo che per mesi Conte ha esautorato le Camere, ora pensano di fare la stessa cosa con il ministro dell’economia.

Un articolo del Dl Rilancio consegnerebbe a Gualtieri, che in questi mesi è stato protagonista e ideatore di disastri come la gestione della Cig non pagata o dei mancati assegni alle partite iva, l’assoluta discrezionalità per superare il voto del parlamento e spostare le risorse a proprio piacimento. Non solo, quindi, questo governo ha preparato un decreto pasticciato, con misure spot inadeguate, per lo più prive di coperture, ma ora vorrebbe tirarsi fuori dall’impasse esautorando ancora di più il parlamento e consegnando il futuro dell’Italia nelle mani del ministro Gualtieri. Una deriva autoritaria che la Lega farà di tutto per fermare. Non passeranno”.

Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera

“Servizi Psichiatrici del Mauriziano? Chiuderli è un’assurdità”

“Ero preoccupato prima, a maggior ragione lo sono dopo le parole spese  in Consiglio Regionale dall’Assessore Icardi in risposta al mio Question Time sul tema. Quei sedici posti letto possono fare la differenza in questa critica fase post-quarantena: preserviamoli”

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Mauriziano di Torino, chiuso per emergenza COVID-19 dallo scorso 28 marzo, rischia di non riaprire. E la Giunta Regionale, rispondendo nei giorni scorsi  in Consiglio a un mio Question Time sul tema, non ci rassicura. Anzi: afferma chiaramente l’intenzione strategica di concentrare l’offerta sulle strutture del Martini, dell’Amedeo di Savoia e del San Giovanni Bosco, piuttosto che procedere a quella che l’Assessore Icardi definisce una “polverizzazione dell’offerta”. Ma la distribuzione di un servizio sul territorio è un concetto ben diverso dalla polverizzazione. Non possiamo permetterci di rinunciare a un reparto da 16 posti letto, con medici e professionisti di eccellenza, come quello del Mauriziano. Questi posti letto quasi un terzo dei posti letto totali a disposizione dell’Asl di Torino per il segmento psichiatrico: un’offerta la cui importanza saremo costretti ad apprezzare, temo, in questo periodo post COVID. Il Servizio Psichiatrico del Mauriziano rappresenta da sempre uno spazio di accoglienza e cura. Non possiamo fare passi indietro: il lavoro di rete tra tutti gli snodi assistenziali territoriali sarebbe gravemente compromesso da questa chiusura.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.