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Onesti e inadeguati

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Abbiamo ascoltato per molto tempo che la virtù più importante del politico  e’ l’onestà. Noi abbiamo spesso confutato questa tesi, sostenendo che l’onestà è un semplice prerequisito e che il politico onesto, ma incapace non può adempiere ai suoi doveri verso la comunità e i cittadini

Stiamo drammaticamente vivendo un momento in cui la inadeguatezza politica rivela i suoi limiti in modo disastroso ed allarmante, non soltanto in Italia. L’emergenza del Coronavirus manifesta in modo clamoroso la inadeguatezza della classe politica di molti paesi.
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Ritorna alla mente ciò che scriveva Benedetto Croce: “Quando si tratti di curare i propri malanni o sottoporsi ad un’operazione chirurgica, nessuno chiede un onesto uomo, ma tutti chiedono medici e chirurghi, onesti o disonesti che siano, purché abili in medicina e chirurgia, forniti di occhio clinico e di abilità operatoria”. Al contrario, continua Croce, appare strano che nelle cose della politica si chiedano invece, non uomini politici, ma onest’uomini.
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Oggi forse siamo governati da “onest’uomini”, ma certo non da uomini politici capaci. La vera onestà politica – sosteneva Croce –  è la capacità politica che richiede esperienza, cultura, genio politico. “L’insipienza condita da buone intenzioni”, per usare ancora  parole di Croce, non potrà  mai portare  a buoni risultati. Questi sono i pensieri preoccupati se non disperati  di un cittadino, a distanza di un mese dalla emergenza, quasi improvvisamente dichiarata in Italia, dopo un gran tempo in cui si  sono sprecati gli inviti a non allarmarsi e a vivere con normalità perché si trattava di poco di più che di un’influenza.
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Se ascoltassimo i discorsi e le dichiarazioni di molti politici prima del 21 febbraio,  ci renderemmo conto   di una situazione paradossale creata da persone superficiali e inette che dovrebbero abbandonare la vita politica al fine di non procurare altri danni. Di onesti di questo tipo Dio ce ne scampi e liberi, siano essi italiani, inglesi , americani, spagnoli, tedeschi, francesi. Sempre ammesso che siano onesti …

Allasia al Pd: “Il Maria Adelaide? L’avete chiuso voi”

Pubblichiamo la dichiarazione del Presidente del Consiglio regionale sulla petizione dem per riaprire l’Ospedale Maria Adelaide

Apprendo con stupore dagli organi di stampa e dai social della petizione fatta dall’esponente del Partito democratico e presidente di Circoscrizione Luca Deri, per richiedere alla Giunta Cirio la riapertura dell’ Ospedale Maria Adelaide di Torino.

Voglio ricordare che quella struttura ospedaliera, un’eccellenza per diverse patologie, era stata chiusa definitivamente nel novembre del 2016 proprio dalla Giunta Chiamparino – Pd senza non poche proteste sia da parte del personale medico dell’ospedale che dei cittadini del territorio. La chiusura era poi anche stata oggetto di numerose interrogazioni in Consiglio regionale da parte dei consiglieri di centrodestra allora all’opposizione.

Nel febbraio del 2019 poi, l’allora assessore alla Sanità Antonio Saitta, davanti ai presidenti di Circoscrizione  e al direttore dell’Asl Città di Torino, annunciava perfino la volontà di voler vendere l’immobile per una cifra che si attestava intorno ai 10 milioni.

A tal proposito, trovo quindi abbastanza bizzarra la raccolta firme fatta da quella parte politica che decise appunto la chiusura del Maria Adelaide e che nel marzo del 2016 progettava di riconvertirla addirittura in centro di prima accoglienza per immigrati.

Ritengo e concordo con l’assessore Luigi Icardi, che il Maria Adelaide è dismesso da troppo tempo e richiederebbe importanti lavori di adeguamento. Molto meglio è invece puntare su strutture già attive, che necessitano di un potenziamento, o addirittura, come fatto dall’attuale Giunta regionale, utilizzare il nuovo l’Ospedale di Verduno per sgravare dalla pressione quelle strutture che in questi giorni sono in difficoltà. Penso che l’emergenza Coronavirus si combatta usando al meglio le risorse a disposizione e non sperperandole.

Stefano Allasia

Tangenti a Nichelino, Pd: “Convocare commissione legalità”

Da Palazzo Lascaris / “Abbiamo chiesto di convocare urgentemente la Commissione Legalità, al fine di ottenere un’informativa da parte della Giunta in merito alla gestione degli appalti affidati a SCR Piemonte, con una particolare attenzione a questo momento di crisi”

così i Consiglieri regionali del Partito Democratico Diego SARNO e Domenico ROSSI commentano l’arresto a Nichelino di Antonio Pastorelli, dipendente del Comune, a cui sono stati sequestrati contanti per un totale di 8000€, probabilmente ricevuti in cambio di una possibile assegnazione di un incarico di sanificazione di uffici pubblici. L’arresto è avvenuto nell’ambito di una più ampia indagine su un bando gestito da SCR Piemonte, la società di capitali interamente partecipata dalla Regione Piemonte, che ha l’obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica e di ottimizzare le procedure di scelta degli appaltatori.

“Il caso di Nichelino è purtroppo paradigmatico: in momenti di emergenza, è molto più alto il rischio di abbassare la guardia, diminuendo gli anticorpi utili a riconoscere e combattere la corruzione – aggiunge il consigliere Diego SARNO – Sia chiaro, nell’emergenza che stiamo vivendo è corretto effettuare urgentemente spese straordinarie ma è proprio in occasioni come queste che c’è il rischio che coloro che ignorano il significato dei termini ‘morale’ e ‘interesse pubblico’ tentino di approfittarsi della situazione”.

Ravetti, Salizzoni, Rossi (Pd) “Nessuna ambiguità sui tamponi”

L’altro ieri il Presidente Cirio ha annunciato il tampone per tutti gli operatori sanitari. Oggi leggiamo una sua intervista nella quale dichiara che i tamponi aumenteranno, ma le indicazioni del Comitato Scientifico mettono dei paletti:

“Non a caso, anche sul personale sanitario si seguirà il criterio della discrezionalità: il test sarà riservato soltanto a coloro che hanno avuto una esposizione diretta con i contagiati, per di più in assenza di adeguati dispositivi di protezione individuale”. Si tratta di una cosa ben diversa dal farlo a tutti gli operatori, ma anche dal farlo in maniera graduale a partire da quelli più esposti. Di fatto sarebbe tutto uguale alla condizione pre-esistente alle dichiarazioni. Ci aspettiamo una smentita di questa dichiarazione e azioni conseguenti agli annunci fatti in questi giorni per il rispetto nei confronti degli operatori sanitari verso cui siamo tutti in debito. Aspettiamo le Linee Guida del Comitato Scientifico, che comunque andava consultato prima dell’annuncio.

Ma, al di là del dato sugli operatori sanitari, resta comunque il dato oggettivo dei pochi tamponi eseguiti in Piemonte se confrontato con quello delle altre regioni, che come noi seguono le indicazioni dell’ISS. Secondo la protezione civile, ieri alle 17 noi avevamo eseguito 7516 tamponi contro i 15461 dell’Emilia Romagna e i 40000 circa del Veneto. Senza arrivare ai tamponi di massa, riteniamo che sia necessario aumentare il numero dei test nei confronti dei sintomatici e dei loro contatti stretti, a partire dagli operatori sanitari e dai tanti cittadini con sintomi isolati nel proprio domicilio, segnalati dai medici di medicina generale.

Non tutti i laboratori stanno lavorando anche di notte e alcuni, ora non utilizzati, potrebbero essere messi nella condizione di lavorare tramite l’acquisto della strumentazione necessaria.

 

Domenico Ravetti – capogruppo PD

Mauro Salizzoni – vice-presidente del Consiglio Regionale

Domenico Rossi – vice-presidente della Commissione Sanità

Petrarulo: “Troppa gente, fermare i mezzi pubblici”

E’di oggi la notizia riportata sui quotidiani locali dell’uso sconsiderato dei mezzi pubblici da parte di cittadini che, senza un reale motivo di necessità, continuano a non comprendere l’importanza di restare a casa
In una richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca presentata in data 24 febbraio, il Capogruppo del Gruppo consiliare al Comune di Torino Lista Civica Sicurezza e Legalità Raffaele Petrarulo
aveva già domandato, senza avere risposta concreta e affermativa a tal riguardo. Con una nuova interpellanza presentata in data odierna avente ad oggetto “A quanti contagi dovremo arrivare prima di bloccare i mezzi pubblici? ”, ritorna a gran vocesull’ argomento chiedendo interventi urgenti.

“Il Comune dia alloggi a chi deve stare in quarantena”

“Lo ha fatto Milano, facciamolo anche noi!”

Pubblichiamo la dichiarazione di Igor Boni (presidente di Radicali Italiani), Patrizia De Grazia e Daniele Degiorgis (Coordinatori Associazione radicale Adealde Aglietta):

“La richiesta che facciamo a Sindaco e Giunta è semplice: gli alloggi liberi, di proprietà del comune, non destinati alla edilizia popolare, vengano dati in via temporanea, fino a fine della necessità dettata dall’attuale emergenza, a chi essendo messo in quarantena non abbia a disposizione una casa o un luogo adeguato. Lo ha fatto Milano, facciamo anche noi subito. Si potrebbero utilizzare anche immobili di proprietà del comune concessi a terzi ma attualmente liberi”.

Ruffino (Fi): “Più tamponi per i sanitari e random per le persone”

Bene fanno i governatori Luca Zaia, in Veneto, e Alberto Cirio, in Piemonte, a forzare le direttive Oms e del ministero della Salute chiedendo tamponi per tutto il personale sanitario, ma anche per tutti coloro impegnati nei servizi pubblici (autisti, polizia, vigili, cassieri nei supermarket, addetti alle pulizie)

Per quello che si vede nelle aree metropolitane, ma anche nei centri minori, molta gente continua a muoversi senza motivazioni valide sfidando i divieti ma soprattutto sfidando la minaccia del coronavirus, con ciò accrescendo la velocità di diffusione.
Mi rendo conto che la strategia coreana di tamponare tutta la popolazione è difficile da perseguire in un Paese che ha 60 milioni di abitanti. Può essere invece utile prevedere l’uso randomizzato del tampone nella popolazione. Per evitare il collasso delle terapie intensive, già verificato a Bergamo e in qualche altro centro minore, occorre rafforzare la strategia preventiva.
on. Daniela Ruffino, parlamentare di Forza Italia

Marrone (Fdi): “Tamponi di massa anche in Piemonte”

“Con i milioni donati alla Regione Piemonte si acquistino tamponi in gran quantità per effettuare test coronavirus di massa sui piemontesi”

A chiederlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Maurizio Marrone, dopo le donazioni di Lavazza, Fondazione Crt, IntesaSanpaolo e decine di privati.

“Le evidenze scientifiche – spiega Marrone – mostrano l’efficacia dei test con il tampone sulla popolazione per contenere i contagi da coronavirus. In Corea del Sud questa strategia ha dato i suoi frutti, ed anche in Veneto si è assistito a risultati soddisfacenti, con Zaia che ha effettuato oltre 35.000 test rispetto ai 6.000 in Piemonte.
L’anomala percentuale di positivi ricoverati in ospedale (87% in Piemonte rispetto al 28% in Veneto) ci fa seriamente preoccupare sulla quantità di infetti, magari addirittura consapevoli e comunque non considerati nel dato censito, che restano liberi di girare e diffondere l’epidemia.
E’ fondamentale, infatti, identificare i contagiati asintomatici perchè possano rimanere in quarantena a interrompere il contagio. La nostra richiesta è che anche la Regione Piemonte possa seguire questa linea, predisponendo tamponi per tutti i piemontesi, a partire dagli operatori sanitari, che hanno il diritto di sapere se sono positivi o meno, anche per evitare di diventare diffusori del virus loro malgrado. Sarebbe un ottimo modo per utilizzare i milioni donati dalla generosità di quanti hanno voluto sostenere il Piemonte in questo momento difficile”.

Le vignette di Mellana

La vignetta importante di oggi è quella che disegnò Adolphe Willette agli inizi del ‘900

Come si noterà nulla è cambiato da allora. Gli altri (lo straniero in genere ma anche i veneti, i siciliano, ecc…) sono visti come un unico corpus che si muove e agisce come un solo individuo. A volte secondo quello che a noi fa piacere a volte quello che fa dispiacere.
Pertanto parliamo di cinesi, inglesi, francesi, tedeschi, islamici, ecc.. affibbiando a loro le colpe e le responsabilità magari di un solo idiota (come quel medico inglese tal  Christian Jessen che dice che stiamo a casa perché siamo un popolo-appunto- di pigri).  Quindi se questo coglione dice che siamo pigri, tutti gli inglesi sarebbero coglioni … Pertanto se un giornale francese sputazza sulla nostra pizza tutti i francesi sono figli di…. I cinesi (tutti ovviamente) erano degli untori sino a due giorni fa e ora sono (tutti ovviamente ) da benedire perché ci mandano gli aiuti. Pare che al mondo non esistano più due cose: i Governi e le responsabilità individuali. E invece esistono tutte e due ed esistono solo loro.
Chi, per calcolo politico, le confonde e le annega nel corpo di un popolo è sostanzialmente un pericoloso guerrafondaio molto più pericoloso di un qualunque virus.
Claudio Mellana

Bilancio, Ruzzola (Fi): “Già varate prime misure per emergenza”

“Apprendiamo che il PD propone le proprie ricette per il Bilancio regionale 2020  alla luce delle nuove condizioni determinate dal Coronavirus ponendosi in contrapposizione con la Giunta. Tutte le proposte sono ben accette ma si potrebbe loro rispondere quello che ha detto proprio oggi il vice segretario nazionale Orlando: “Le polemiche, in questo momento, servono a poco e fanno perdere del tempo. Dobbiamo essere concentrati a risolvere i problemi, non a descriverli o a dare la colpa agli altri”. 

E’ un dato di fatto che PD in questo momento di grande difficoltà per tutti non si è accorto che la Giunta non è restata con le mani in mano e ha già messo in campo delle misure. Ha disposto immediati pagamenti per 200 milioni di euro nei confronti dei fornitori della Regione onde erogare della liquidità in modo particolare ai Comuni, alle Cooperative e alle Associazioni.
Ha lanciato una moratoria delle rate per 110 milioni di euro nei confronti delle imprese fruitrici di prestiti da parte della regione Piemonte. 54 milioni sono stati destinati al Fondo di Garanzia con lo scopo di favorire l’accesso al credito delle micro-piccole-medie imprese, oltre ad una misura che potrà coprire fino all’80% degli interessi passivi per le imprese che dovessero ottenere un finanziamento di durata fino a 36 mesi. 90 milioni sono stati destinati sul Fondo Unico: partito il 18 febbraio 2020 il finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto per progetti di investimento e sviluppo. Quindi l’emergenza coronavirus è stata già oggetto di azioni concrete, senza perdersi in grandi proclami.
C’é poi la questione extralea: Forza Italia sin dalle prime riunioni di maggioranza nelle quali si è presentato il bilancio ha espresso che vista la sua sensibilità nei confronti delle fasce più deboli e fragili della popolazione non era possibile prevedere tagli. Certamente.  condividevamo con i nostri colleghi la necessità di aumentare le risorse per gli altri territori che compongono la nostra Regione ma siamo stati sempre chiari sul fatto che ciò non poteva avvenire a discapito della Provincia di Torino. Abbiamo presentato quindi un emendamento per destinare il 50% delle risorse individuate all’esenzione del Bollo Auto per chi sostituirà un’auto nel 2020 per importo pari a 3 milioni di euro proprio agli extra LEA di Torino portando cosi il fondo complessivo tra extra LEA e Assistenza Domiciliare a quasi il 10% in più dell’anno precedente. Mettiamo le mani avanti, anche il prossimo anno FI chiederà di avere su quel capitolo almeno le stesse risorse. Condividiamo che i fondi per l’assistenza vengano implementati per le altre province: ma non sulle spalle di un territorio rispetto ad un altro.
A completamento di questo va detto che attendavamo da giorni il parto del decreto del governo per comprendere se sarebbero arrivate misure a favore delle scuole e delle famiglie. Oggi posso annunciare che stiamo studiando misure per 10/15 milioni a favore delle famiglie per completare gli ovvi “buchi” che ha lasciato il ventaglio di misure nazionali.
Quello che non vorremmo è che alla fine il PD ci dicesse che ci ha permesso di approvare il loro bilancio. Un messaggio che è filtrato più volte in queste ultime settimane e che sicuramente non considereremmo responsabile visto il momento che sta vivendo il Piemonte”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola.